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Giulio Cesare Giacobbe

I pazzi
atto unico

Propriet letteraria Giulio Cesare Giacobbe 1979

3 LUOGO DELLAZIONE Una clinica di lusso per malattie mentali, in Italia, ai nostri giorni.

PERSONAGGI CARDINALE ricoverato GENERALE ricoverato INGEGNERE ricoverato MILIARDARIO ricoverato PSICHIATRA dipendende della clinica INFERMIERE dipendende della clinica PITTORE amico dello psichiatra GIULIA moglie del direttore della clinica FLORA moglie dello psichiatra ASSUNTA moglie dell'infermiere MAGDA moglie del pittore SECONDO INFERMIERE comparsa.

DESCRIZIONE DEL LUOGO DELL'AZIONE La scena, unica, consiste in una sala soggiorno della clinica. La parete di fondo arieggiata da una grande finestra che occhieggia su di un parco. Sotto di essa vi a sinistra un divano a tre posti e a destra una poltrona che chiameremo poltrona accanto al divano. Nelle pareti laterali vi sono altre due poltrone, che chiameremo rispettivamente poltrona di destra e poltrona di sinistra. Sulla destra vicino il proscenio vi un televisore di cui visibile il retro; alla sua altezza, sulla parete di sinistra, un porta. Alle pareti, quadri pazzeschi. Nell'insieme, ambiente da clinica svizzera.

CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI La caratterizzazione dei personaggi nei quali si identificano i ricoverati della clinica, la cui et quella alla quale si raggiunge normalmente la posizione sociale immaginata (quindi non ancora decisamente anziani), esattamente l'opposto di come si presentano comunemente tali personaggi nel nostro tempo. Tutti i ricoverati vestono abiti da camera, di gusto personale ma raffinato. Il Cardinale emaciato, ascetico, ieratico. Non ride mai, sempre impassibile ed impalato con lo sguardo fisso innanzi a s come se non appartenesse a questo mondo. Ha una voce cavernosa e solenne, che cala sempre sulla scena come un annuncio dall'aldil.

4 Porta una sciarpa, color rosso cardinale ovviamente. Il Generale grasso, ha una vocina in falsetto, femminile ma non leziosa, ed evidente che soffre di paura fisica. Il suo modo di parlare e di gestire quello di una commovente vecchia zitella che difende e conserva con onore la sua dignit. Indossa sulle spalle uno scialle fatto a maglia. L'Ingegnere didascalico, solerte e pignolo all'esasperazione. Soffre di un inguaribile bisogno di chiarezza mentale. Si spertica perennemente in un sorriso sganasciante teso a captare il plauso (ed attirante invece le sberle), anche quando parla (parla quindi lentamente, con pedanteria), rivolgendo la propria estatica attenzione a qualunque interlocutore, e muovendo quindi in continuazione lo sguardo (e tutta la testa) dall'uno all'altro, come fanno i bambini e i cani. D nel complesso l'impressione di un deficiente eterodipendente. Porta un regolo calcolatore nel taschino. Il Miliardario ipercinetico, tachifonico, contratto: evidente che soffre di nevrosi d'ansia. Ha occhi spiritati e si esalta facilmente. Sorride spesso a mo' di scusa. Quando parla, gesticola. Nel complesso d l'impressione di un animale braccato, per conserva la grazia di chi ha molti quattrini. Soffre di un tic nervoso (i tempi del quale vengono lasciati all'estro dell'attore, salvi i momenti esplicitamente indicati) che lo obbliga a ruotare il capo fino a congiungere il mento con la spalla e l a procedere a pi toccature fra le due parti. Lo Psichiatra il tipico giovane maschio uscito da un'inserzione pubblicitaria di Play Boy, con il fascino della fuori serie e delle sigarette di marca. Indossa il camice con l'apertura davanti (che porta sbottonato), simbolo della casta medica, il che permette al pubblico di distinguerlo immediatamente dall'Infermiere, il quale indossa invece il camice con l'apertura sulla schiena (che porta sempre abbotonato), simbolo, nella sua evidente irrazionalit, di una categoria meno intelligente. L'Infermiere un omone giovane e massiccio, dai lineamenti dai modi e dal linguaggio grossolani, affetto da una rigidit fisica, intellettuale e morale presente soltanto in chi vissuto a lungo nella subordinazione al punto da considerare le regole sociali un dogma indiscutibile. Il Pittore un cinquantenne mascherato da ventenne: capelli lunghi, barba, occhiali, maglione, blue-jeans; distratto, trasognato, un po' scemo. Giulia, moglie del direttore della clinica, la giovane signora di lusso ritratta nelle immagini pubblicitarie degli champagnes di marca: abito da haute couture, acconciatura internazionale, trucco da istituto di bellezza, gioielli da cassetta di sicurezza. Ha modi raffinati e di classe, compatibilmente con le situazioni in cui viene a trovarsi. Flora, moglie dello psichiatra, la versione di serie della precedente, con la quale ha in comune la possibilit di accesso ai salotti al caviale senza per il privilegio di far correre il padrone di casa. Indossa un abito da boutique, ha unacconciatura di portata nazionale, trucco da rivista femminile di grande tiratura e bijouterie di prestigio, ma non firmata. Assunta, moglie dell'Infermiere, una casalinga-operaia dotata di tutte le prerogative di tale posizione sociale, con un posto non molto sicuro, una casa lucidata a specchio da lei stessa e un esatto riflesso sulla sua persona delle condizioni economiche del paese. Indossa un grazioso vestitino da grandi magazzini, non privo di una sua rudimentale eleganza. Ostenta con disinvoltura un trucco risultato della propria applicazione personale, pure non affatto privo di un certo effetto estetico, dovuto pi che altro alla gran pratica e soprattutto all'immeritata avvenenza naturale, un po' sul volgare. Esibisce una messa in piega da parrucchiera di periferia, nonch tutta una collezione annuale di ninnoli omaggio di una rivista femminile popolare. Magda, moglie del Pittore, la femminista paventata da tutti, la quale, pur essendo

5 irrimediabilmente una borghese, ha inopinatamente sposato la moda della repellenza estetica, la quale, come si sa, sicuro segno di sincerit e di impegno politico. Maglione vergognosamente sporco, testa da medusa, faccia che per la totale assenza di trucco si potrebbe definire all'acqua e sapone se non avesse appunto un urgente bisogno di una massiccia dose di tali due ingredienti per rendersi sicuramente riconoscibile, medaglione genetico femminile, pantaloni antisesso, sbrigativit virile, odia giustamente i fronzoli e le buone maniere. Il Secondo Infermiere pu essere come vi pare, purch sia un gigante.

AZIONE
E` pomeriggio. Si apre la porta ed entra Giulia, che guarda fuori per accertarsi che non vi sia nessuno, richiude la porta e si avvia verso il televisore. GIULIA con dispetto - Insiste a dire che il televisore un posto sicurissimo, per scambiarci i messaggi! Come odio questi sistemi complicati! Tipicamente maschili! ... Daltronde non c' altro da fare! Non possiamo mica telefonarci, con sua moglie e mio marito sempre fra i piedi! - Guarda la porta e tende l'orecchio, poi abbassa il pannello sul retro del televisore apre la borsetta, estrae un foglio, e lo depone dentro il televisore, richiude il pannello e si avvia alla porta. Esce richiudendo la porta. Dopo poco entra l'Ingegnere, che lascia la porta aperta e si dirige verso il televisore. INGEGNERE - Chiarezza! Chiarezza, ci vuole! Cos', in fondo, un televisore, questo apparecchio del cavolo? - ci si ferma davanti. - Visto davanti, una lastra di vetro. si sposta sul fianco. Visto di fianco, una scatola di legno. - si sposta sul retro. - Visto di dietro ... abbassa il pannello. - Una lettera! ... Non sapevo, che adesso li usassero anche per spedire la corrispondenza! Eh, gi, non sono pi aggiornato! Sono ormai cinque anni che sono rinchiuso qua dentro! La tecnica va pi veloce del povero vecchio uomo, ecco il guaio! Un disgraziato non fa in tempo a capire come funziona una stramaledetta macchina, che te l'hanno gi cambiata sotto il naso! ... Forse si tratta di posta in arrivo. Vediamo un po' ... prende in mano il foglio e lo rigira. - Non c' indirizzo ... - legge. - Adorato giuggiolino ... Che nome! Ci vuole del coraggio, per un padre con un cognome simile, chiamare il proprio figlio Giuggiolino! E poi si stupiscono se i figli si ribellano! ... mm... Giuggiolino ... mai sentito. Qui bisogna chiarire! Chiarezza, chiarezza, ci vuole! La persona del destinatario deve poter essere identificata con assoluta certezza, se si vuole che la consegna avvenga con la massima precisione e tempestivit! Far delle indagini ... Chiarezza, ci vuole! - guarda con disprezzo il televisore. - Queste maledette macchine si credono perfette ma hanno sempre dei difetti! Vedr di trovare il destinatario. - Si mette il foglio in tasca, richiude il pannello, quindi esce e chiude la porta. Dopo poco entra lo Psichiatra, che guarda fuori per rassicurarsi che non vi sia nessuno, chiude la porta e si avvia verso il televisore; apre il pannello sul retro, scruta dentro e si scosta contrariato. PSICHIATRA - Non c' niente! ... Maledizione! Eppure Giulia mi ha fatto il cenno convenuto: vuol dire che aveva messo qui un messaggio! ... L'ha preso qualcuno! Oddio, siamo stati scoperti! Chi pu essere stato? ... Ma certo! L'infermiere! Quel cane! Cos adesso andr a raccontare tutto al direttore! Sono rovinato! Non perder solo Giulia, ma anche il posto! ... Devo fare qualcosa! - richiude il pannello e si mette a passeggiare avanti e indietro. - Devo fare qualcosa! - passeggia per un po'. - Ho trovato! Lo preceder! Convincer il direttore a dubitare della sua fedelt e a metterlo alla prova, fingendo di internarmi come pazzo, in modo che io possa organizzare una congiura dei ricoverati: se lui vi aderisce, e perdio se lo far aderire, fatta! ... Una giustificazione della mia pazzia? ... Le mie teorie sul libero amore! Tanto un ignorante: non ci capisce niente. ... E gli dir che ho raccontato al direttore della mia relazione con sua moglie, cos non avr pi nessun motivo di andarglielo a riferire. ... Perfetto! ... Ma devo avvertire Giulia, perch stia al gioco. ... Come fare? ... Le lascer un messaggio nel televisore! E` l'ultimo posto dove quel cane penser di andare a guardare, sapendolo ormai scoperto! - estrae di tasca un taccuino, prende una penna dal taschino e scrive; stacca il foglio lo piega e si porta velocemente sul retro del televisore, apre il pannello, vi ripone dentro il foglio, richiude il pannello, esce e richiude la porta. Dopo un poco entra il Generale, che richiude la porta e si avvia verso il televisore.

7 GENERALE - Dunque, vediamo. Mi ha detto di guardare nella televisione. Come faccio a sapere se domani piove guardando nella televisione, poi, lo sa solo lui! Va bene che un dio, ma questa poi! Be, gli dei sono sempre stati un po' matti ... - osserva il televisore da tutti i lati. - Qui non si vede un ca... ah, che sciocco! Avr voluto dire dentro, la televisione! - va sul retro dell'apparecchio e abbassa il pannello. - Dunque, vediamo ... una parola, capire se piove, con questo groviglio ... un momento! C' un foglio! - estrae il foglio e richiude il pannello - Che persona compita! Uno gli chiede: scusi, sa mica se domani piove? E lui ti risponde con una lettera! D'altronde gli dei lo fanno sempre, di comunicare per iscritto. - apre il foglio e legge. - Giuggiolona mia ... - ha un attimo di stupore, poi si emoziona - Oddio! Tutta una scusa! Era tutta una scusa! Eh, gi, si comincia sempre cos: parlando del tempo. E` un classico! ... Che audacia! ... - riprende a leggere - l'infermiere ha scoperto il nostro amore ... Quel cane! Sempre alle costole! ... - commosso - Per! Chi l'avrebbe mai immaginato! Sempre cos impassibile! Un po' rigido, veramente: sembra un baccal. Ma un vero dio! ... Anche lui ha unanima! ... Una rivelazione! - riprende a leggere - mi finger pazzo ... Be, non poi unidea originale, in un manicomio. ... continua elimineremo quel maledetto ... Che carattere deciso! Spero solo che non voglia usare la violenza: fulmini o cose del genere ... il solo pensiero del sangue mi fa svenire! accenna ad un capogiro, poi si riprende - Una bella piaga, ecco quello che ci vuole! Anzi, sette, cos si pi sicuri! Un sistema gi collaudato, daltronde. Uno marcisce tutto dentro, ma fuori non si vede niente e cos non fa senso. Perfetto! Che genio! - riprende a leggere il nostro amore trionfer ... Che romanticismo! Degno di un dio! - continua a leggere conto i minuti che ci separano ... Basta! Va a finire che impazzisco! Me la devo gustare a piccole dosi, questa melassa, se no mi sento male! Finir per leggermela stasera, nella mia cameretta. - piega il foglio. - La firma! Non ho letto la firma! - riapre il foglio e legge - il tuo giuggiolino ... Che carino! Dietro quel comportamento cos austero, quella faccia cos solenne ... batte un cuoricino pazzerello! ... Chi lavrebbe mai detto ... Che colpo! ... Un dio! Gi fra noi e loro c sempre stato del tenero! ... A questo punto, per! - piega il foglio e se lo ripone in seno, dentro la camicia; quindi si avvia felice verso la porta, cantarellando, sullaria di No, tu non sei pi la mia bambina - Il nome del mio amor Giuggiolino ... esce chiudendo la porta. Dopo poco, entra solennemente il Cardinale, che va a sedersi impettito sul divano, nellestremit di sinistra. Vi un momento di sospensione. Entra il Generale, che reca con s due ferri da maglia con infilzato un calzino appena iniziato dello stesso colore della sciarpa del Cardinale; va a sedersi sul divano nellestremit di destra, e si mette a sferruzzare cantando sottovoce - Il nome del mio amor Giuggiolino ... - e contemplando estaticamente il Cardinale che rimane impassibile. Poco dopo entrano il Miliardario e lIngegnere; questultimo si siede nella poltrona di destra; il primo si mette a passeggiare su e gi, squassato dal suo tic nervoso. MILIARDARIO - Rinchiuso! Rinchiuso come un pazzo furioso! E insieme con noi! Me lo ha detto linfermiere e voi sapete che gli infermieri, essendo meno pagati dei medici, dicono sempre la verit. INGEGNERE - E poi, non mica matto, linfermiere: chiaro. GENERALE - Linfermiere! Un cane! Un ficcanaso! - confidenzialmente al Cardinale, che rimane impassibile - Dico bene? MILIARDARIO - In un momento come questo, poi, con i pazzi che aumentano a vista docchio! GENERALE - Eh, gi! I pazzi aumentano. Bisogna vedere per per cosa, o meglio per chi, si impazzisce. - rivolto al Cardinale - Anche lei pazzo vero? E di chi? E di chi? - gli fa locchiolino; il Cardinale lo guarda sprezzante.

8 INGEGNERE - Un momento! Qui c qualcosa che non funziona! Chiariamo! Se rinchiudono i custodi, chi custodisce i rinchiusi? Il caso chiaro: se eliminate i custodi, la societ crolla. MILIARDARIO - Macch crolla! Qui non crolla un accidenti, maledizione! La societ sembra disfatta e marcia come una forma di gorgonzola e invece solida e rigida come uno stocchefisso! In ogni caso, una cosa certa: puzza. Se lhanno rinchiuso, ci sar un motivo. INGEGNERE - Forse hanno voluto fare un po di posto ai disoccupati. C n una tale marea! Pensate: il mio bambino pi grande, quello di trentaquattro anni, ingegnere nucleare ed ancora disoccupato! MILIARDARIO - Eh gi, sta' a vedere che adesso, i disoccupati, non sapendo pi dove metterseli, li mettono in manicomio! Ma che li mandino all'universit! Quella dello studente una professione che possono fare tutti. Non serve nemmeno avere la vocazione. INGEGNERE - Forse il dottore ci dava troppa confidenza. GENERALE - Giusto! - guardando il Cardinale - Facciamo vedere che manteniamo le distanze! MILARDARIO - No, quello rientra nel gioco: ci danno confidenza, ci trattano come figli ... e poi ci fregano! INGEGNERE - da una parte, al Miliardario - Scusi, a proposito di confidenza, conosce un certo signor Giuggiolino, lei? Ci sarebbe una lettera per lui in arrivo nel televisore ... - il Miliardario d una scrollata di spalle e riprende a passeggiare su e gi, sbattuto dal suo vizio incoercibile. GENERALE - Forse si dichiarato a favore del matrimonio fra gay. un eroe. MILIARDARIO - No, no, i gay questa volta non centrano. INGEGNERE - Come, non c'entrano? Allora questo un mistero! Io non sopporto i misteri! Qui bisogna fare chiarezza! Chiarezza ci vuole! - accenna a dare in escandescenze. MILIARDARIO - intrigato, a mezza voce, guardandosi intorno - Non si sa niente di preciso ... ma da quanto mi ha accennato linfermiere, pare che ci siano di mezzo ... delle donne! GENERALE malizioso - Non sarebbe la prima volta, che un uomo finisce in manicomio per colpa delle donne. Sono esseri assolutamente inutili! - guarda estatico il Cardinale attendendosi fiducioso un suo cenno di approvazione, che non viene. Entra lo Psichiatra, seguito dallInfermiere, che chiude la porta. Gli altri appaiono visibilmente imbarazzati. Il Miliardario messo fuori combattimento dal suo tic. PSICHIATRA - Lor signori sono forse stupiti, di vedermi in questo luogo come uno di loro? Scommetto che me lo hanno augurato pi di una volta! MILIARDARIO - riacquistando il controllo di s con uno sforzo sovrumano - Macch! Cosa dice, dottore?! LInfermiere va a sedersi nella poltrona accanto al divano. Lo Psichiatra si siede nella poltrona di sinistra. PSICHIATRA - Sapete cosa vi dico? Che sono contento, di essere qui con voi. Un pazzo fra i pazzi. INGEGNERE - Come, dottore? Lei si rallegra di essere diventato pazzo? Chiariamo! Chiariamo! Qui ci vuole chiarezza! PSICHIATRA - S, s! Mi rallegro e mi congratulo con me stesso di essere considerato un pazzo! - li guarda con un sorrisetto ironico, a braccia conserte: conserver questo atteggiamento di superiorit e di distacco fino al suo prossimo intervento. INGEGNERE - Allora proprio pazzo: chiaro. Adesso tutto chiaro. INFERMIERE flemmatico - Via, dottore, non faccia cos. La sta prendendo male. GENERALE con dispetto - Vorrei vedere te, al suo posto! INFERMIERE al Generale, burbero per celia - Cosa? Vorrebbe vedere rinchiuso me? -

9 GENERALE sottovoce al Cardinale - Siamo gi alle minacce! Ma poi ci pensa lei, eh? sottovoce allInfermiere - Attento alle piaghe! - a voce alta - No, no, voglio dire che anche tu ti seccheresti, no? INFERMIERE - Be ... ma io non ho certe idee! INGEGNERE - Quali idee? Chiariamo! INFERMIERE - Chiedetelo al dottore! PSICHIATRA - Eh, no! - indicando lInfermiere - Chiedetelo a lui! INFERMIERE mafioso - Io ... io non so niente! PSICHIATRA - Eh, no, caro! Sei tu che hai tirato fuori le mie idee e adesso ne parli tu! Voglio vedere che coshai capito, tu, delle mie idee! GENERALE - Che cosa vuole che capisca, quello l? E solo capace di fare il ficcanaso! INGEGNERE - No, no, chiarezza! Qui ci vuole chiarezza! INFERMIERE - Preferirei lasciar perdere ... INGEGNERE - Lasciar perdere un accidente! Tu hai gi detto qualcosa ... dunque va' fino in fondo! Chiarezza, ci vuole! Chiarezza! PSICHIATRA - Parla pure: hai la mia autorizzazione. INFERMIERE - Ecco ... io ... INGEGNERE - Insomma! Tu non sei chiaro! Mi fai venire i nervi! - accenna a dare in escandescenze, seguito dagli altri. INFERMIERE rassegnato, si alza e si porta al centro della scena - Va bene, va bene, calmatevi: vi dico tutto. - guarda lo Psichiatra; fa una pausa ad effetto - Il dottore ... il dottore vuole andare con la moglie del direttore! MILIARDARIO deluso - Tutto qui? E adesso mettono in manicomio anche quelli che vogliono andare con le donne degli altri? Ci pigeranno come polli. INGEGNERE - Vuole sposarsela, chiaro: una bella donna. INFERMIERE - No. E proprio questo, il punto. Non se la vuole, sposare. GENERALE - Del matrimonio possiamo anche fare a meno. Basta volersi bene! - guarda languido il Cardinale - Per naturale, che il direttore se la sia presa a male. Non si rubano gli innamorati agli altri! - guarda il Cardinale con fierezza. INFERMIERE - Non solo per questo. Forse questo avr fatto decidere il direttore, ma ... PSICHIATRA rimanendo nel suo isolamento - Ah, meno male che lo riconosci anche tu! INFERMIERE - Ma anche per quello che riguarda sua moglie e ... e me ... INGEGNERE - E te? Vuoi dire che tu vorresti andare con la moglie del dottore? Qui le cose non sono chiare. Chiariamo! Allora perch anche tu non fai parte della compagnia, giovanotto? INFERMIERE scandalizzato - No, no! Cosa dice? Io non mi permetterei mai! - indica lo Psichiatra - E lui ... lui, che vorrebbe spingermi ad andare con sua moglie! MILIARDARIO che nel frattempo si avvicinato alla poltrona in cui seduto lo Psichiatra - Ho capito, dottore: lei un voyeur ... un raffinato. Qua la mano! - tende la mano allo Psichiatra, che si ritrae altezzoso. INFERMIERE al Miliardario - Ma cosha capito, lei? Il dottore vorrebbe proprio che sua moglie venisse a stare con me. CARDINALE uscendo improvvisamente dalla sua trance e alzando un dito alla maniera degli eruditi, sotto lo sguardo estasiato del Generale - More uxorio! INFERMIERE con aria stolida - Eeh? INGEGNERE allInfermiere - Scusa, ma non sei gi sposato, tu? Questa storia maledettamente poco chiara. INFERMIERE scandalizzato ancora allidea - E proprio questa, la cosa pi terribile! Se mia moglie lo viene a sapere ... -

10 MILIARDARIO comprensivo - Una svista ... capita a tutti! INGEGNERE - Questa storia sempre meno chiara. Vuoi dire che se tu non fossi sposato, la cosa ti andrebbe a fagiolo? INFERMIERE ancora pi scandalizzato - Oh, no! No, no, non mi permetterei mai ... una cos brava signora ... tanto fine! GENERALE saputo - Quando si dice che una donna tanto fine, si vuol dire che non sa di niente. INFERMIERE allo Psichiatra - No, non si offenda, dottore. Non volevo disprezzare la sua signora, anzi. Lei mi capisce ... PSICHIATRA - Ma s, ma s, ti capisco. Va pure avanti. INGEGNERE - S, va avanti, va avanti. Finora non affatto chiaro. Qui ci vuole chiarezza! Chiarezza, ci vuole! INFERMIERE - Il fatto che il dottore voleva che la moglie del direttore andasse con lui, che sua moglie venisse con me, e ... - disgustato - che mia moglie andasse a vivere con il direttore. INGEGNERE consultando il regolo - Calcolo combinatorio! Dunque, vediamo. Ci sono sei persone, che possono istituire fra loro tre diversi rapporti di coppia ... quindici combinazioni, contando anche le coppie omosessuali. - rivolto allo Psichiatra, con adorazione - Dottore, lei un genio matematico! GENERALE stupito e ammirato - No, no, ingegnere, il genio lei! INFERMIERE con enfasi, scandalizzato - Insomma, il dottore vorrebbe che si faccesse il libero amore! TUTTI meno Infermiere, Psichiatra e Cardinale - guardandosi lun laltro - Eeeeeuuuuh! INFERMIERE - Vuole mettere tutte le donne in comune! un comunista! MILIARDARIO - E allora? INFERMIERE - E allora le donne non sono mica tutte uguali. GENERALE - Oh, vero: sono una peggio dell'altra. INFERMIERE rivolto al Miliardario - Noi esseri umani siamo diversi uno dall'altro: guardi me e il dottore. MILIARDARIO allInfermiere - vero: avete il camice abbottonato in modo completamente diverso. E detto fra noi il modo pi stupido il tuo. PSICHIATRA allInfermiere, alzandosi dalla poltrona e prendendo a passeggiare su e gi - Eh, caro mio, tu non hai capito niente! GENERALE - Glielho detto, io: lui solo capace di ficcanasare! INGEGNERE - Mancanza di chiarezza! Le classi subordinate sono brave ma hanno questo difetto: non capiscono niente! - da una parte, allo Psichiatra che gli passa accanto - A proposito, dottore, lei che appartiene ad una categoria superiore, ci capisce qualcosa su una lettera che arriva alla televisione? - lo Psichiatra d una scollata di spalle e riprende a passeggiare. PSICHIATRA - Cari signori, proprio cos: io propongo il libero amore! Il libero amore non lo vuole sentire pronunciare nessuno: sembra che sia una parola sporca, ma la verit che tutti ne hanno bisogno! GENERALE alzando gli occhi al soffitto - E vero: ce n bisogno, ce n bisogno! PSICHIATRA - Mi sapete dire perch il matrimonio deve diventare la tomba dellamore? si piazza nel mezzo della stanza, come un tribuno; gli altri si dispongono comodamente allascolto di quella che ha tutta laria di essere una conferenza su un tema interessante; il Generale posa i ferri e la calza sulla poltrona accanto al divano; lInfermiere si siede nella poltrona di sinistra; il Miliardario si bloccca in un angolo, come un equilibrista sul filo, tentando di seguire il discorso nonostante il moto convulso a cui sono pietosamente

11 sottoposte le sue orecchie, anchesse ineluttabilmente trascinate nel vortice del suo indimenticabile tic. - Il matrimonio, signori miei, dovrebbe essere un arricchimento della personalit! Si dovrebbe dire: io instauro un rapporto preferenziale con una certa persona; vuol dire che con quella persona avr corrispondenza di gusti, di opinioni, di interessi, di affetti, anche di sesso. Ma scusate, forse voi non avete corrispondenza di gusti anche con altre persone? E di opinioni? E di interessi? E di affetti? E perch non di sesso? Perch non di sesso, che tutto sommato corrispondenza di un giorno, di unora, la meno durevole di tutte le altre. Perch io devo impedire il libero sviluppo della mia personalit e rifiutarmi delle esperienze che potrebbero arricchire me stesso e unaltra persona? A pro di chi? Di mia moglie? Ma se ella vuole cos, egoista e sciocca! Egoista, perch mi tratta come se io fossi una sua propriet; sciocca, perch crede che il sesso sia la cosa pi importante in un rapporto fra un uomo e una donna. Le donne sono delle maniache sessuali! - si siede soddisfatto nella poltrona accanto al divano - Aaaaah!- balza in piedi con le mani sulle natiche, poi si gira, raccoglie i ferri e la calza e li scaraventa in grembo al Generale che lo guarda offeso, quindi si rimette a sedere imbronciato, cercando di tenere insieme i pezzi della sua dignit frantumata. INFERMIERE - S, s, saranno belle parole, ma intanto il dottore ha fregato la moglie al direttore! PSICHIATRA - Ah, eccola che salta fuori, la verit meschina: che il direttore un ipocrita e un vigliacco! GENERALE - S, s, un ippocrita e un vigliacco! Come tutti i direttori, del resto! PSICHIATRA - E un ipocrita, perch le sue scappatelle, se le prende anche lui! Ed un vigliacco, perch lui, la figura del becco non la vuole fare! MILIARDARIO - Be ... comprensibile. PSICHIATRA - Comprensibile un corno! Perch bisogna finirla, con tutte queste ipocrise! I mariti fanno le corna alle mogli, le mogli fanno le corna ai mariti, ma nessuno ne deve parlare! E io voglio invece che una volta per tutte se ne parli! Sono stato io stesso che ho detto al direttore di avere una relazione con sua moglie! INGEGNERE estasiato - Che chiarezza! Che uomo! MILIARDARIO - Allora ecco, la vera ragione per cui il direttore lo ha fatto rinchiudere qua dentro: la propriet! Per il direttore, la moglie una propriet privata come lautomobile e la villa in montagna: chi cerca di rubargliela, va eliminato. Alla radice di tutti i mali dellumanit c la cupidigia per la propriet! GENERALE al Miliardario - Ma lei pazzo! Questa della propriet proprio una sua mana, sa? Ha dato fuoco a due miliardi, per questa fissazione! Con tutte le pazze che ci poteva fare! MILIARDARIO al Generale - E lei, allora, che ha fatto saltare in aria un arsenale? GENERALE - Ma cosa crede che sia un arsenale? Un museo? E crede che i militari siano l a fare gli usceri? Il loro mestiere la pi antica vocazione dellumanit: la violenza! E loro la fanno per gli altri! Per permettere agli altri di starsene comodamente seduti in poltrona e illudersi di non essere violenti! E proprio la violenza, la causa delle sofferenze dellumanit, anche quando mascherata dalla legge e dalle belle parole, come in questo caso. C stata violenza del direttore sul dottore, ma anche violenza sul direttore da parte di sua moglie, e forse persino violenza del dottore sulla moglie del direttore ... INGEGNERE felice - Ancora calcolo combinatorio! PSICHIATRA con vanto - Ah, questo poi no! GENERALE - Senzaltro violenza del dottore su sua moglie, poverina, che l'ama e non si merita quest'affronto. - guarda il Cardinale con la fierezza di una persona per bene. Lo Psichiatra manda con il braccio il Generale a quel paese e si alza dalla poltrona

12 infastidito, rimettendosi a passeggiare su e gi per la stanza e scontrandosi un paio di volte con il Miliardario che sta lottando disperatamente per recuperare la propria disponibilit motoria. INGEGNERE al Generale - Scusi, lei che sempre cos informato, forse pu aiutarmi a chiarire un mistero: questa mattina arrivata una lettera per un certo signor Giuggiolino ... PSICHIATRA infervorato - Ma cosa credete, voi, che anche mia moglie non avrebbe piacere di cambiare un po? Gli altri si guardano fra loro interrogativamente. PSICHIATRA - Ma certo, che ne avrebbe piacere! Solo che troppo conformista per ammetterlo! ... Il nostro amico, qui, - indica lInfermiere - non gli dispiacerebbe, credo: un bell'uomo. Gli altri guardano lInfermiere, valutandolo; egli assume un atteggiamento di modestia. GENERALE da intenditore - S, s, non male, ma ... - guarda il Cardinale, che rimane come al solito impassibile e non ricambia lo sguardo - non mica un dio! PSICHIATRA - Glie lho detto, a mia moglie: vuoi andare con linfermiere? Vai pure, ci ho piacere! Anzi, data la mia posizione, ti d una mano! INGEGNERE - Che chiarezza! Che uomo! MILIARDARIO - Sono sicuro che Otello ammirerebbe il suo coraggio! PSICHIATRA - Macch coraggio! Si tratta semplicemente di onest! GENERALE guardando virtuosamente il Cardinale - Io sar allantica, ma lonest la concepisco in tuttaltra maniera! INFERMIERE - Macch onest! Mi scusi dottore, ma questa mancanza di pudore! PSICHIATRA - Al diavolo il pudore! Siamo fatti cos? Ebbene, ammettiamolo! Perch fare gli ippocriti? INGEGNERE - Che chiarezza! Che chiarezza! Un vero genio! MILIARDARIO - Scusi, ma sua moglie cosa ha detto? PSICHIATRA - Be, l per l ha scalpitato un poco, naturale: il condizionamento dei tab forte, sapete. Glielo inculcano nel cervello fin da bambine ... GENERALE commosso e autocommiserante - Eh, s, poverine ... fin da bambine! PSICHIATRA invitando lInfermiere a valutare la convenienza dellofferta - Ma finirebbe sicuramente per cedere: sarebbe soltanto questione di tempo ... - lInfermiere fa una smorfia scandalizzato - se questo disgraziato non ne volesse sapere! - indica agli altri lInfermiere. MILIARDARIO - E chiaro: un disgraziato! Sputa nel piatto dove mangia! INGEGNERE - Proprio un disgraziato! Non ha le idee chiare! GENERALE indispettito - Non sar un dio, ma in questo caso ha fatto bene. Bravo! Bisogna essere fedeli! - guarda virtuoso il Cardinale. LInfermiere li guarda un po, coinvolto, poi alza il braccio che dice: ma andate a quel paese! In quel momento si apre la porta e fa capolino Giulia. LInfermiere si alza premuroso e le si fa incontro. PSICHIATRA - Giulia! GIULIA allo Psichiatra Ah, dottore! E qui? C un suo amico che venuto per fare due chiacchiere con lei. Se vuole venire un momento ... INGEGNERE - Entri, entri pure, signora, tanto sappiamo gi tutto. - si alza andandole incontro. GIULIA - Tutto? Tutto cosa? INFERMIERE - Ma s, signora: della sua relazione con il dottore. Giulia entra nella stanza cautamente, stupita e indispettita; la segue instupidito il Pittore; lInfermiere chiude la porta; il Cardinale e il Generale si alzano. GIULIA altezzosa, allInfermiere - Senti, tu! Come ti permetti, queste confidenze? -

13 INFERMIERE - No, no, signora! Non voglio mancarle di rispetto! Il fatto che ormai ... guarda lo Psichiatra quasi con atteggiamento di superiorit - il dottore di famiglia, adesso, e non ha pi segreti, per noi. INGEGNERE - S, signora. Il dottore ha confessato di essere il suo amante: pazzo. GIULIA allInfermiere - Se questo uno scherzo, ti avverto che te la far pagare cara! INFERMIERE ossequioso - Ma no, signora! Che scherzo? Il dottore ci ha raccontato tutto, di voi due ... GIULIA - Di noi due ... ?! INFERMIERE - S, s, di voi due. GIULIA - Vuoi dire di me ... e di lui ...? INFERMIERE - S, s, di lei e del dottore. INGEGNERE - Apprezzo moltissimo, il suo desiderio di chiarezza, signora! Glielo spiego io. Volendo, la situazione pu essere descritta come segue: il dottore, qui presente, ci ha riferito di essere il suo amante, concorrendo, insieme con lei, a rendere becco il signor direttore suo marito, qui non presente. GIULIA fuori di s, guardando con rabbia lo Psichiatra, che la contempla ammirato e orgoglioso - Ma perch?! INGEGNERE - Perch vi siate decisi a compiere questo grave passo, signora, non so. Bramosa sfrenata dei godimenti carnali, suppongo. Forse il dottore, che psichiatra, pu dirci qualcosa di pi, in proposito. Tenuto conto della sua posizione di osservatore ... diciamo cos, privilegiato, forse non gli riuscir troppo difficile ... GIULIA esasperata, allo Psichiatra - Ma perch hai raccontato tutto?! INGEGNERE - Perch un genio, signora! GIULIA - Cosa? INGEGNERE - Un genio! Un genio della chiarezza! MILIARDARIO - Un abolitore della propriet! GENERALE - Una vittima della violenza! - alza i ferri davanti a s, poi si rende conto della loro inopportunit e li posa nella poltrona accanto al divano. Lo Psichiatra assume unespressione di lusingato compiacimento. INFERMIERE - Un pazzo, signora. GIULIA - Cosa? MILIARDARIO da parte, allIngegnere - Questa donna mi piace! Ha una qualit rarissima, per una donna: quando non ha niente da dire, fa domande! INGEGNERE in risposta al Miliardario - Anche lei, ama la chiarezza. Non per niente si accoppiata con il dottore. Due persone superiori. Avranno dei figli meravigliosi! INFERMIERE - S, s, un pazzo, signora. Ormai ufficiale: suo marito lo ha fatto internare qui in clinica questa mattina. PITTORE strabiliato, rivolto allo Psichiatra Non ci posso credere! Anche tu, amico mio! GIULIA gettando le braccia al collo dello Psichiatra - Oh, caro! Quel mostro non pu farti, questo! - si abbracciano. PSICHIATRA da sopra la spalla di Giulia, sottovoce al Pittore che lo guarda allibito - Che attrice! - la bacia. PITTORE si porta instupidito sulla destra della scena e si affloscia frastornato sulla poltrona accanto al divano, ma salta subito su come una molla - Aaaaah!- raccoglie sotto di s i ferri e li guarda incredulo. Il Generale raccoglie quasi offeso i ferri e la calza dalle mani del Pittore che lo guarda smarrito e va a sedersi allestremit di sinistra del divano mentre il Cardinale si siede allestremit di destra; lIngegnere si siede nella poltrona accanto al divano; lInfermiere si siede nella poltrona di destra; il Pittore si mette a gironzolare osservando con grande

14 seriet critica le paurose rappresentazioni pittoriche appese alle pareti, risultato allucinante della moderna terapia liberatoria sulle vacillanti menti degli alienati e di fronte ad esse assume sconfortanti smorfie di assoluta disapprovazione, tallonato dal Miliardario, che lotta con il suo supplizio per riuscire a fissare le pitture il tempo sufficiente per cercare di capirci qualcosa. GENERALE guardando con tenerezza i due che si baciano - Eh, quando due si vogliono bene ... - sospira, poi riprende il lavoro a maglia guardando estasiato il Cardinale, che rimane impassibile con lo sguardo dritto davanti a s. GIULIA staccandosi dallabbraccio - Me la pagher, quel cornuto! Prender un avvocato ... INGEGNERE - Su questo punto bisogna essere chiari, signora. Suo marito cornuto non ci mica nato: ce lo ha fatto diventare lei. PSICHIATRA a Giulia - Per fare che? Per difendere pubblicamente il tuo amante? Che dir la gente? GIULIA - Be, sarai tu, a pagarlo. MILIARDARIO - Tanto finisce sempre, cos. Sono sempre gli uomini, che pagano. PSICHIATRA - Pagarlo io? Ma non lo sai che i pazzi sono interdetti? E tutto di mia moglie, adessso. GIULIA - Allora diremo che lo paga tua moglie ... MILIARDARIO - Questa davvero bella: una cornuta che paga l'avvocato per difendere il marito. Non s' mai visto. INGEGNERE - Ma s! Perch una donna che vuole chiarezza! PSICHIATRA - Non credo che mia moglie sar daccordo. GIULIA ignorando linterruzione - Diremo che sei loggetto di unodiosa calunnia, di una macchinazione diabolica per toglierti di mezzo per ... per rivalit professionale! PSICHIATRA - Ma che rivalit professionale! solo gelosia. Sono stato io, a dire a tuo marito di essere il tuo amante! GIULIA allontanandosi da lui, sorpresa e inorridita - Cosa? Tu?! MILIARDARIO - Ci risiamo: adesso ricomincia con le domande. INGEGNERE - Vuole vederci chiaro. Che donna! PSICHIATRA serafico - Ma certo, cara: io! INGEGNERE - S, lui! Chiarezza, chiarezza! Lo ha fatto per chiarezza! Che cosa le ho detto, signora? Un genio! GIULIA irritata - Imbecille! Ma come hai potuto fare, una cosa simile? Se andava tutto cos bene! Non si era accorto di nulla! PSICHIATRA - E proprio questo, che non mi va gi! Fare le cose di nascosto! INGEGNERE - Vede, signora? Cosa le ho detto? Vuole chiarezza! Che uomo! Che genio! guarda lo Psichiatra, con ammirazione. GIULIA indispettita, all'Ingegnere - Ma che genio?! Un imbecille! - allo Psichiatra - Eh, gi! Fai presto, tu! Ti scarichi la coscienza e credi che tutto vada a posto! Bel pasticcio, hai combinato! Ti rendi conto che mi hai rovinata? PSICHIATRA - Perch? Io non sono rovinato io, forse? Rinchiuso in manicomio! GIULIA - Ma per te unaltra cosa, scusa! Tu sei un uomo e a un uomo certe cose si perdonano! Per me diverso: sono una donna, e tu mi hai disonorata! Pubblicamente! - lo guarda con cattiveria esagerata, poi si volta dalla parte opposta con le braccia conserte e il piedino nervoso, per farsi sbollire la rabbia. PSICHIATRA sottovoce al Pittore, che gli si trova accanto per caso e che lo guarda inebetito - Lavresti mai immaginata una tale commediante? Una vera rivelazione! Gi si presa gioco del marito in modo talmente magistrale! - a voce alta a Giulia - Disonorata,

15 disonorata! Che parolona daltri tempi! Come se fosse un disonore godersi insieme un po' d'amore! GENERALE confidenzialmente, al Cardinale - Come lo dice bene! Fa sembrare bello il peccato! GIULIA voltandosi e fronteggiandolo - Ma tu sragioni! INFERMIERE - Signora, glielho detto: un pazzo. PITTORE sottovoce da parte, a Giulia - Effettivamente, signora, tanto sano non sembra neppure a me. GIULIA - Ma ti rendi conto che la mia vita distrutta, che io non posso guardare pi in faccia mio marito?! PSICHIATRA - Per quello che perdi! GIULIA - Ti odio! Ma non capisci ... non capisci che ... che ... che ti amo! - gli si avvicina e lo abbraccia - Che tutta la mia vita non ha pi senso, senza di te? Oh, caro, ti far fuggire, da qui! Fuggiremo insieme! PICHIATRA - Fuggiremo, s, ma non noi due soli! GIULIA - E chi vuoi portarti dietro? Mio marito? INGEGNERE - Per me questo sarebbe il massimo della chiarezza. PSICHIATRA indicando gli altri - Questi nostri amici: insieme salveremo lumanit! INFERMIERE - Vede, signora, glielho detto: diventato pazzo. GIULIA - Ma cosa dici? PSICHIATRA portandosi al centro della scena - Dico che insieme fonderemo una nuova societ. Una societ senza gelosia e senza ipocrisia, fondata sul libero amore! MILIARDARIO entusiasta - S, una societ senza denaro! INGEGNERE alzandosi e portandosi al centro della scena - Senza macchine! GENERALE come sopra, dopo avere posato i ferri sulla poltrona di sinistra - Senza violenza! PITTORE trascinato - Senza l'alienazione del lavoro! CARDINALE uscendo disgustato dalla trance - Senza dio! TUTTI tranne Giulia, Infermiere e Cardinale in coro - Una societ felice! Si fa un attimo di silenzio commosso, dove tutti stanno immobili; poi il Miliardario riattacca con impegno la sua incoercibile attivit motoria involontaria, il Cardinale si siede allestremit sinistra del divano, il Generale si siede allestremit destra e si d a cercare i ferri con la calza, tastando il centro del divano; il Pittore fa latto di sedersi nella poltrona accanto al divano, ma poi guarda con sospetto il Generale ed invita ad accomodarvisi Giulia, seguendone con apprensione la manovra con il movimento del capo, quindi, vistala seduta felicemente, si rilassa e si avvia tranquillo verso la poltrona di sinistra. PITTORE si siede nella poltrona di sinistra ma scatta subito in piedi. - Aaaaah! - raccoglie furibondo i ferri e la calza e li scaglia in grembo al Cardinale rifugiandosi inviperito contro la parete di sinistra, dove si mette a tremare come un tarantolato fingendo di guardare un quadro. Il Cardinale raccoglie i ferri con la calza iniziata e la osserva attentamente, confrontandola con la propria sciarpa, poi li posa disgustato nel centro del divano incenerendo con lo sguardo il Generale, che li raccoglie con un sorriso raggiante e fiero e riprende a lavorarvi, guardando estasiato e pago il Cardinale, il quale si rinchiude in un distacco catalettico ancora pi remoto di prima. Lo Psichiatra si siede nella poltrona di sinistra, dopo averne accuratamente ispezionato il cuscino. GIULIA - Dal dire al fare c di mezzo il mare ... MILIARDARIO - Lha detto, signora! E noi lo attraverseremo! GIULIA - E come? -

16 MILIARDARIO - Con il mio yacht. GIULIA - E dove andiamo, scusi? MILIARDARIO - Nella mia isola. Sono proprietario di unisola nel Pacifico: piena di ogni bendidio! PSICHIATRA - Perfetto! E l fonderemo una nuova civilt! ... - allInfermiere - Tu, piuttosto! Non ti tirerai indietro, spero! INFERMIERE - Voi siete pazzi! INGEGNERE - Questo chiaro. l'unica cosa veramente chiara, in tutto questo caos. MILIARDARIO allInfermiere - Ma ti rendi conto che noi ti offriamo la possibilit di realizzare subito il tuo ideale? Labolizione della propriet! INFERMIERE - Vuol dire la povert per tutti. MILIARDARIO - La povert! Certo! Luomo, da solo, sar povero, ma insieme con gli altri uomini possieder quello che nessun uomo ha mai osato sperare di possedere: il mondo intero! E finalmente sar felice, perch la vera causa dellinfelicit umana il desiderio di ricchezza personale, che non potr mai essere soddisfatto completamente! INFERMIERE - la solita storia: a fare l'elogio della povert sono sempre i ricchi! MILIARDARIO - Ma lo sai, tu, cosa vuol dire essere un miliardario? Vuol dire svegliarsi tutte le mattine con lincubo di avere perduto dei soldi durante la notte e di non riuscire a mantenere intatta la propria ricchezza durante tutta la giornata! Se c della gente infelice, a questo mondo, credi a me, sono proprio i ricchi! INFERMIERE - Poverini! GENERALE - E poi la violenza! Quanto pensi che impiegher, questa societ, a eliminare la violenza? Duemila anni? Tremila? INFERMIERE - La violenza ci sar finch ci saranno i ricchi e i poveri. MILIARDARIO - Ma proprio questo, che noi ti offriamo! Abolire la divisione della societ in classi basate sul denaro. Senza denaro, gli uomini sono tutti uguali. INFERMIERE - Glielo gi detto: ho scoperto che gli uomini non sono, tutti uguali. E non per i soldi. INGEGNERE all'Infermiere - Senti, visto che sei uno che fa le scoperte, sai mica dove cavolo posso trovare un certo signor Giuggiolino che ha una lettera nel televisore da stamattina ... Queste stramaledette macchine ci complicano la vita! INFERMIERE all'Ingegnere - Senta, non ci si metter anche lei, adesso, con la sua mania di eliminare le macchine! Lindustria ha le sue esigenze! MILIARDARIO - Ah, si? E quali, oltre al profitto? INFERMIERE - Ma quella di soddisfare i bisogni dellumanit! Di dar da mangiare a cinque miliardi di persone! INGEGNERE - Ah, s? E cosa si mangia, tutta questa gente? Le macchine? INFERMIERE - Non si vive di solo pane. Ci vuole anche il companatico. INGEGNERE - Ah, s? Mio caro, di quei cinque miliardi che hai detto tu, oggi un miliardo fa la fame, altri tre sono sottoalimentati ma lavorano tutto il giorno per costruire le macchine che vengono usate dal quinto miliardo, il cosiddetto mondo industrializzato, che ha la soddisfazione di comprarsi il grattaschiena elettronico dopo avere passato otto ore in un ufficio a organizzare il lavoro dei tre miliari di sottoalimentati. E questo sarebbe il companatico che tu vuoi servire allumanit? INFERMIERE - E lei cosa vuole dare, allumanit, scusi? E non mi dica ancora ah, s? perch se no mi fa perdere la pazienza! INGEGNERE - Il ritorno alla natura, voglio darle! Allagricoltura! INFERMIERE - E gli strumenti, quelli che servono davvero, quelli chi li fa? INGEGNERE - Gli stessi che coltivano la terra nutrendosi con le proprie mani, che potreb-

17 bero ridare a quelle mani una sapienza ormai dimenticata e produrre essi stessi gli stumenti di cui hanno bisogno, con sistemi artigianali ... PITTORE entusiasmandosi ... e creativi! Luomo potrebbe riappropriarsi della propria personalit, che la civilt industriale gli ha distrutto, e della propria vera essenza, che la creativit! INGEGNERE a bassa voce al Pittore che tutto assorto nel suo sogno A proposito, lei che un creativo e sicuramente al corrente di come stato creato questo manicomio: stamattina arrivata nel televisore una lettera per un certo signor Giuggiolino ... ne sa qualcosa? PSICHIATRA alzandosi dalla poltrona, allInfermiere - Ebbene, quanto impiegherai tu, a darti tutto questo? Noi te lo offriamo in un giorno! Cosa ti offrono, le tue teorie? INFERMIERE - Teorie? E quali teorie? Io non ho teorie. Sono proprio le teorie, che mi insospettiscono. Guarda caso, quando uno vuol fare una cosa sporca ci costruisce sopra una teoria che la fa sembrare pulita. Si apre la porta ed appare Flora, che rimane stupita sulla soglia. PSICHIATRA - Flora! Tu qui! FLORA - Ma allora vero! Sei diventato pazzo! PSICHIATRA seccato dellimprevisto - S, s, un po ... ma poca roba! Poi passa. INFERMIERE alzandosi, facendo entrare Flora e richiudendo la porta - Passa un bel niente, signora! Suo marito matto come un cavallo! Pensi che mi ha proposto di scappare con lui e tutti questi bei campioni e fondare una nuova societ. Di matti! Il Cardinale e il Generale si alzano; lInfermiere fa accomodare Flora nella poltrona di destra, mentre Gloria la guarda indispettita ed altezzosa; lo Psichiatra si siede nella poltrona di sinistra; il Cardinale e il Generale si risiedono sul divano. PITTORE a Flora - Certo! Una nuova societ dove loperaio lavori un po pi di fantasia e lintellettuale lavori un po pi di mano! Una societ dove luomo soddisfa i propri bisogni con le proprie mani! FLORA - Che schifo! INFERMIERE da parte, a Flora, indicando il Pittore - Questo qui sta fuori ma secondo me pi matto di tutti gli altri! FLORA allInfermiere - Per me, guarda, mio marito la testa a posto non lha mai avuta. E un erotomane! INFERMIERE - Eh? FLORA - S, insomma: non fa altro che pensare al sesso, non c altro, nella sua testa. INFERMIERE - Ah, ho capito: una testa di ... E infatti proprio un momento fa ha confessato ... PSICHIATRA precipitoso, lanciando unocchiataccia allInfermiere - Di rinunciare per sempre alle donne e di dedicarmi tutto alla famiglia e ai bambini! GENERALE da parte, al Cardinale - Che bravo ragazzo, per, in fondo, questo dottore! GIULIA - S, s, vero, signora, posso testimoniarlo anchio: ha detto proprio cos. - Flora la guarda stupita e sospettosa Giulio, scoprendone in quel momento la presenza. INGEGNERE allInfermiere - Che scemo! Lho chiesto a tutti e non lho chiesto a te che adesso, qui nel manicomio, fai il bello e il cattivo tempo, visto che non c pi il dottore. Sai mica se qui c un certo signor Giuggiolino? - lInfermiere d una scollata di spalle e gli fa segno di stare zitto - Insomma, sei qualcuno tu, in questo dannato manicomio, o ti ci hanno messo solo per farci stare zitti? - estrae il foglio dalla tasca agitandoglielo sotto il naso - Lo conosci o no, questo maledetto Giuggiolino? E da stamattina che ho trovato questa sua lettera nel televisore e non riesco a trovare uno straccio di persona che mi sappia dire chi ! Ho una lettera da consegnargli! - rivolgendosi allo Psichiatra, che lo fissa impietrito - Ah,

18 dottore, giusto lei! Forse proprio la persona giusta. Anche se adesso un pazzo, prima era un dottore, quindi questo manicomio lo conosce bene. Non so se glielho gi chiesto ... precede un debole tentativo di interromperlo da parte dello Psichiatra - sa, con tutta questa gente che entra e che esce da questo manicomio, non ci si capisce pi niente. E invece ci vuole chiarezza! Chiarezza, ci vuole! Mi dica un po lei: chi cavolo questo Giuggiolino? Mi fa diventare matto, questo mistero! Non posso sopportare i misteri! E un nome che non ho mai sentito. Giuggiolino. Bisogna chiarire, bisogna! Si fa un silenzio da esecuzione. GENERALE fra s - Oddio! E io illuso che credevo di essere lunico! - guarda il Cardinale con dispetto, quindi posa ostentatamente i ferri e la calza nel mezzo del divano, assumendo un atteggiamento imbronciato; come parlando a se stesso, ma a voce abbastanza alta da farsi udire dal Cardinale - Libertino! Con quel deficiente, poi! indica l'Ingegnere, ma poi gli viene un dubbio; prende per un braccio il Miliardario, che si trova l accanto avviluppato nella sua trappola cinetica; sottovoce - Scusi, ma che sappia lei, non ha gi moglie, lingegnere? MILIARDARIO bloccandosi come per incantesimo - Che centra? S, sposato, con una bambina. GENERALE fra s, scandalizzato - Un pervertito! INFERMIERE cedendo, serafico e paziente - Va bene, va bene, vediamo. - prende il foglio dalle mani dellIngegnere. PSICHIATRA strappandosi dalla paralisi, alzandosi e precipitandosi verso di lui - Non dargli retta, un pazzo! - allunga una mano per prendere il foglio. INFERMIERE allontanando con fermezza la mano dello Psichiatra - Eh, no, dottore, adesso anche lei un pazzo. E io devo accontentare tutti ... Dunque, vediamo ... - legge - firmato Giulia ... strano! Come la moglie del direttore! FLORA si alza, si porta vicino allInfermiere e gli prende il foglio dalle mani - Fa' un po vedere! GIULIA alzandosi anchessa e precipitandosi - Signora, come si permette? Si tratta di corrispondenza personale! - tenta di impossessarsi del foglio. FLORA tenendo a bada Giulia e mantenendo il possesso del foglio - Limmagino! E proprio per questo, che voglio vederla! Qui dentro c' lo zampino di quel porco di mio marito! INGEGNERE - Suo marito? Il signor dottore? un porco? Cos questo mistero? Qui non c affatto chiarezza! PSICHIATRA allIngegnere, con rabbia - Vai al diavolo te e la tua chiarezzza, mentecatto! - arretra, affranto, sedendosi sul divano fra il Cardinale e il Generale, ma si rialza di scatto - Aaaaaah! - raccoglie i ferri e la calza e li sbatte in grambo al Generale guardandolo incollerito, quindi si siede, abbandonandosi annientato. Il Generale raccoglie offeso i ferri e li depone nella poltrona accanto al divano. FLORA tenendo a bada Giulia e leggendo a fatica - ... mio marito non sospetta di nulla ... trascorreremo un fine settimana delizioso ... inventa una scusa per tua moglie ... Giulia riesce ad afferrare il foglio e glielo strappa di mano - Se lo tenga pure! Tanto ho capito tutto! - allo Psichiatra - Come pensavo! Una delle tue solite porcherie, eh? E cos avresti trascorso il fine settimana a un congresso! PSICHIATRA - E invece, come vedi, lo trascorro qui, il fine settimana: fra i matti! - indica il Generale e il Cardinale. FLORA - Se credi di cavartela cos a buon mercato, questa volta ti sbagli! PSICHIATRA - A buon mercato! Secondo te, essere rinchiusi in un manicomio, cavarsela a buon mercato? E nel mio, manicomio, per giunta! GIULIA a Flora - Signora, lei non ha nessuna prova, che questa lettera sia indirizzata a suo

19 marito! Le chiedo una spiegazione, per il suo comportamento! FLORA - Una spiegazione! A me! Mi ruba il marito e chiede a me una spiegazione! Crede che non mi sia mai accorta delle occhiate che vi scambiate? GIULIA - Io non le ho rubato niente, cara signora! E poi, se suo marito la tradisce, segno che non lama pi, e se cos, colpa sua, perch vuol dire che lei non capace di farsi amare! FLORA - Ah, s? Io non sono capace di farmi amare, eh? Eh, gi! Perch correre dalla mattina alla sera dietro a una casa, a tre figli e a un deficiente di marito che a forza di frequentare i pazzi mi diventato pazzo anche lui, che corre dietro a tutte le gonnelle che vede svolazzare, belle o brutte, - con allusione - che come un bambino, che va sorvegliato e accudito, e perdonato, anche, se no sinquieta, e sopportare, sopportare, sopportare sempre, tutto questo non sufficiente per farsi amare, vero? Bisogna fare come fa lei! Sgualdrina! Flora vicina alla porta e rivolta in quella direzione. In quel momento la porta si apre ed entra Magda, la moglie del pittore, che si sente gridare quella parola in faccia. MAGDA offesa - Eh, no, eh! Avr la disgrazia di avere un marito scemo, qualche volta l'ho tradito, lo ammetto, per esasperazione, ma proprio una sgualdrina no, eh! Entra anche Assunta, la moglie dell'Infermiere. ASSUNTA - Cosa succede? Il Cardinale, lo Psichiatra e il Generale si alzano e si avvicinano al centro della scena. INFERMIERE ad Assunta, andandole incontro premuroso - Niente, cara! Niente! Si stava ... si stava discutendo sul motivo che spinge certe signore a darsi a quella professione ... MAGDA - Oh, bella! E c bisogno di discuterne? Lo sanno tutti, il motivo! PITTORE a Magda, andandole incontro sorridente e timoroso - Magda, cara! Sei venuta a prendermi? Che gentile! MAGDA - E cosa vuoi che sia venuta a fare, in un manicomio? Cretino! Meriteresti di esserci lasciato! Il Pittore f un sorrisetto di scusa verso gli altri, come dire: f cos per scherzare, ma tanto buona! Poi invita Magda a sedersi sul divano; ella si siede al centro; Giulia si siede allestremit di destra, Flora allestremit di sinistra; lInfermiere fa accomodare Assunta nella poltrona di sinistra. MAGDA al Pittore, indicandogli la poltrona accanto al divano - E siediti, cretino! Il Pittore si siede, pavido, e subito dopo si porta le mani alla bocca reprimendo un urlo ed uscendone con gemito strozzato; si rialza, raccoglie i ferri con la calza e li scaglia nella poltrona di destra riaccasciandosi affranto nella poltrona. INGEGNERE a Magda - Ci stava dicendo, cara signora, cos che obbliga le donne a prostituirsi ... Chiariamo! Chiariamo! MAGDA - Ma lo sanno tutti, qual' il motivo, cari signori. la vostra prepotenza. Ci usate come oggetti. Noi per voi siamo soltanto degli oggetti sessuali. PSICHIATRA cogliendo loccasione - Ebbene, noi vogliamo liberarvi da questa prepotenza! ASSUNTA - E come, dottore? Facendoci lavorare a casa invece che sui marciapiedi? PSICHIATRA - No, no, ascoltate! Noi abbiamo progettato di fondare una nuova societ in unisola del Pacifico di propriet del nostro miliardario qui, - lo indica - dove si potr ricominciare da capo una nuova societ, con nuovi principi. Noi qui siamo tutti daccordo, e per quanto riguarda voi donne .. ebbene, se volete venire con noi, stabilirete voi stesse le regole! MAGDA - Cio continueremo a fare le mogli! FLORA - E a sacrificarci! -

20 ASSUNTA - E a sgobbare! PSICHIATRA - No, no! Ognuno lavorer lo stretto necessario a mantenere se stesso e quel pochino in pi indispensabile per mantenere gli eventuali inabili, come i bambini, i malati e gli anziani. In quanto allistituto del matrimonio ... ebbene, se siete daccordo, lo aboliremo! PITTORE entusiasta, alzandosi - S, s, basta con il matrimonio! - Magda lo fulmina con lo sguardo e lui si riaccascia nella poltrona. INGEGNERE - Uno per tutte e tutte per uno! Questo s, che chiaro! Matematicamente vengono delle combinazioni fantastiche! MILIARDARIO desideroso di convincerle - Comprendiamo che per loro signore la teoria del dottore sul libero amore l per l pu sembrare un po originale, ma ... MAGDA - Originale, proprio non direi: sono secoli che voi uomini vi prendete impunemente il lusso di tradirci! PSICHIATRA dirigendosi verso la poltrona di destra - Tradimento! Ecco la parola che verr abolita dal nostro vocabolario e sostituita con la parola - si siede, ma si rialza di scatto - merda! - fa una pausa ad effetto, poi raccoglie furibondo i ferri con la calza e fa il gesto di scaraventarli per terra, ma si accorge dello sguardo di disapprovazione di Flora e li getta sgarbatamente in grembo al Pittore - Volevo dire ... libert! - si siede incollerito; il Pittore guarda i ferri, balza in piedi e corre terrorizzato verso la sinistra della scena, finch giunto allaltezza di Assunta e resosi conto di averli ancora in mano, glieli getta in grembo, quindi si accosta alla parete di sinistra e si rifugia in una finta contemplazione agitatissima dei quadri; Assunta, dopo avere guardato il calzino e notato con stupore lidentit di colore con la sciarpa del Cardinale, li passa a Flora, che li passa a Magda, la quale, osservando disgustata il calzino, li passa a Giulia, che li pone con distacco nella poltrona acccanto al divano - Voi siete libere quanto noi! - a Flora, con dispetto - Tu, ad esempio, vuoi andare con linfermiere? - lo indica - Ebbene, vacci! Flora fa una smorfia disgustata; Assunta scandalizzata; Magda scoppia in una risata sguaiata; Giulia alza le sopracciglia con stupore distaccato. MAGDA alzandosi - Va bene. Dateci la possibilit di discuterne un momento fra noi donne, da sole. PSICHIATRA alzandosi - Pi che giusto! - agli altri - Signori, accodiamoci un momento nelle nostre camere ... prego. Tutti gli uomini escono dalla scena richiudendo la porta; le altre donne guardano stupite Magda ma poi si alzano e si portano con lei al centro della scena. MAGDA - Ve lo dico io: quelli ci promettono una nuova societ dove noi donne saremo sfruttate esattamente come prima! ASSUNTA - Sono daccordo. MAGDA - Tuttavia lidea di ricominciare tutto daccapo con regole fatte da noi interessante ... potremmo fondare una societ dove siano le donne, a comandare! ASSUNTA - Ma ce lo permetteranno? MAGDA - Ce lo prenderemo noi, il permesso! GIULIA sorridendo Ma non comandiamo gi, noi? FLORA a Giulia - A me non pare proprio, cara signora. Forse comander lei in casa sua ... e anche in quelle degli altri, a quanto pare! A me lidea pare ottima. Mio marito finora ha fatto tutto quello che gli pare, ma dora in avanti, perdio, sar io a fare i comodi miei! Gliela far pagare, a quell'imbecille! GIULIA a Flora - Su questo mia cara siamo daccordo: suo marito proprio un imbecille! FLORA a Giulia - Dovrei essere offesa, con lei, ma ... meglio che rimaniamo in buoni rapporti, se vogliamo difenderci ... daltronde, con tutte quelle che ci sono state ... -

21 GIULIA allargando le braccia paternalisticamente - Venga qui, mia cara! Siamo tutt'e due due vittime. - si abbracciano. MAGDA - Anche quel cretino di mio marito non ha mai alzato un dito, con la scusa della sua arte! Che se lo esprima nei lavori di casa, il suo temperamento artistico! Li ridurremo tutti come quello con lo scialletto! GIULIA - Forse proprio tutti, sarebbe meglio di no. MAGDA - E poi, a cosa servono gli uomini, oltre che ad aggiustare i rubinetti? FLORA - E a pagare i conti? GIULIA - Be ... MAGDA a Giulia - No, neppure pi a quello! GIULIA a Magda - E come possibile? MAGDA - possibile, possibile! Avete mai sentito parlare di partenogenesi? ASSUNTA - Eh? FLORA ad Assunta - Un sistema per fare i figli senza gli uomini. ASSUNTA - E come? MAGDA - I particolari a dopo! Limportante che stiamo tutte unite! TUTTE tranne GIULIA sulla cadenza degli slogan dei cortei politici, alzando il pugno Uomo, sei scemo! Unite vinceremo! Uomo, sei scemo! Unite vinceremo! - escono tutte chiudendo la porta. Dopo poco entra lo Psichiatra e richiude la porta; passeggia pensieroso avanti e indietro. PSICHIATRA fra s - Una nuova societ! ... Di matti! Si apre la porta e si affaccia il Pittore. PITTORE - Allora tutto a posto! Le donne sono perfettamente daccordo! - chiude la porta; dopo un attimo la riapre, riaffacciandosi - Viva la nuova societ! PSICHIATRA tiepido - Viva, viva. Il Pittore richiude la porta e sparisce: lo Psichiatra continua a passeggiare assorto; dopo un poco, entra Flora. PSICHIATRA andandole incontro - Allora, Fif, sono perdonato? FLORA - Ma s, ma s. PSICHIATRA - E per il futuro? Le altre donne non contano niente, lo sai! Un attimo fuggente, e nulla pi! Alla fine sono sempre ritornato da te! FLORA - Purtroppo! PSICHIATRA abbracciandola - Che bello avere fatto la pace! Escono abbracciati; dopo poco, entra lInfermiere seguito da Assunta. INFERMIERE - Vieni, vieni, che qua non ci sente nessuno. - chiude la porta - Coshai detto? Che vogliono fare i figli fra donne? Che schifo! ASSUNTA - E una nuova tecnica. Lo ha detto la moglie di quel pittore. INFERMIERE - Una depravata! Pi uomo che donna ... stai attenta, sai! ASSUNTA - Il marito mi sembra a posto ... - fa per sedersi nella poltrona accanto al divano, vede i ferri con la calza, li prende, li pone al centro del divano, bene in vista, e si siede nella poltrona. INFERMIERE si siede nalla poltrona di destra - A posto quello l? Mm ... gli artisti sono tutti un po cos ... sai ... mezzo e mezzo. Per me pi matto degli altri. ASSUNTA - Comunque io ci ho pensato bene e lidea di fare lavorare anche voi uomini, in casa, con i figli e tutto il resto, mi va benissimo! INFERMIERE allarmato - Ma cosa dici?! ASSUNTA - Dico che sono stufa di essere sfruttata da te e da tutti gli uomini! Con due lavori, uno in casa e uno fuori! INFERMIERE - Ma il lavoro, che ti sfrutta, non io! -

22 ASSUNTA - Mi sfrutta anche lui, ma quando arrivo a casa, dopo otto ore di lavoro, e mi trovo un altro lavoro di dieci ore da fare, con la case e i figli, e tu che non alzi un dito, perch tua madre ti ha abituato a farti servire, allora anche tu, mi sfrutti, uguale come il lavoro! INFERMIERE spaventato - Ma Assunta, sono discorsi da farsi, questi? Non li hai mai fatti, prima! ASSUNTA - Ebbene, comincio a farli adesso! E se per poterli fare devo andare su un isola e fondare una nuova societ, far anche questo! INFERMIERE terrorizzato - Assunta, non ti riconosco pi! Quelle donne ti hanno stregato! ASSUNTA - Sei tu, che mi hai stregato, in tutti questi anni! Che mi hai fatto faticare come una bestia, a doppio lavoro, senza neppure la soddisfazione di intascarmela, la mia doppia paga, e con la convinzione di essere una scema perch quello che pensa, quello che parla, quello che decide, sei tu, luomo, lintellettuale della famiglia! Ma ora basta! Dora in avanti sulla mia pelle decido io! INFERMIERE - Guarda, Assunta, che questa tutta una pagliacciata! Sono una manica di matti, quelli l! ASSUNTA - Il matto sei tu, che hai creduto finore di essere un progressista perch facevi uno sciopero di tanto in tanto per cinque euro in pi al mese! Ora lo sciopero lo faccio io! E totale! E non per cinque euro, ma per cambiare la mia vita! Io andr su quellisola. Se vuoi seguirmi, bene, altrimenti arrangiati! INFERMIERE - Va bene, Assunta, va bene, ma calmati! Far tutto quello che vuoi! Limportante rimanere uniti ... Assunta si alza e si avvia alla porta; lapre ed esce; lInfermiere la segue, esce e richiude la porta. La scena rimane vuota per un poco; le luci si abbassano: sera. Entrano, nellordine, lInfermiere, che accende la luce, il Generale, lIngegnere, il Miliardario, il Cardinale e lo Psichiatra, che richiude la porta. MILIARDARIO allo Psichiatra - Allora, dottore, cos questa storia? PSICHIATRA - Che non si parte pi! INGEGNERE - Ma come? Se era tutto chiarissimo! Una volta tanto! PSICHIATRA - Diciamo che stato tutto un esperimento. MILIARDARIO - Un esperimento? PSICHIATRA - S, un esperimento per mettervi alla prova! GENERALE dispettoso, al Cardinale - Lei non laveva previsto, che finiva tutto in tragedia, eh? Che razza di dio ? INFERMIERE allo Psichiatra - Ma alla prova per cosa, scusi? PSICHIATRA - Alla prova, alla prova! E tu sopra tutti! E non ci hai mica fatto una bella figura, sai? Eh no, mio caro, ti andata proprio male! INFERMIERE - Ma cosa dice, dottore? Guardi, lei agitato, sar bene che le dia un sedativo. PSICHIATRA - Eh no, mio caro! I sedativi non li darai pi a nessuno, tu! Anzi, dora in poi li daranno a te! E vedrai, quanti! Comincia a prenderti questa: - estrae di tasca una scatoletta, lapre, prende una pillola e gliela mette nella mano - fra poco ne avrai bisogno! INFERMIERE intontito, rimanendo con la mano a mezzaria - Dottore, cos non la digerisco! PSICHIATRA - Se per questo, nemmeno a me tu sei molto piaciuto. - agli altri - Signori, da questo momento riassumo ufficialmente le mie mansioni di dottore e vi invito a dimenticare questo increscioso episodio e ad accettare con serenit la vostra permanenza in questa accogliente dimora ... - allInfermiere - Quanto a te, mio caro, temo che la tua

23 prossima dimora sia un po meno accogliente, visto che non ti puoi certo permettere una clinica come questa! INFERMIERE allo Psichiatra - Ma lei pazzo! PSICHIATRA - No, no, mio caro, il pazzo sei tu! E ti ho dichiarato io, ufficialmente tale, per avere collaborato con dei malati di mente ad un loro pazzesco tentativo di fuga in una fantomatica isola per fondare unutopica nuova societ! - si volta verso la porta - Igor! Si apre la porta ed entra il Secondo Infermiere, che si avventa sullInfermiere e lo immobilizza. INFERMIERE - Lo sapevo, che non dovevo fidarmi di uno come lei! Diversi! Ecco, cosa siamo: diversi! - ha un cenno di svenimento. PSICHIATRA - Cosa fai? Ti senti male proprio adesso che ti arrestano? Chi ti credi di essere? - Al Secondo Infermiere - Portalo via! I due si avviano alla porta, che si apre ed entra Giulia, la quale guarda altezzosa lInfermiere che viene trascinato via. GIULIA si avvicina allo Psichiatra e lo abbraccia - Caro, tutto sistemato! Mio marito ti molto grato per avere scoperto la sordida trama di quel disgustoso individuo e per avere impedito lirresponsabile tentativo di fuga di questi poveri malati. - indica gli altri, che rimangono immobili - Ha promesso anche di darti un aumento di stipendio! Gli uomini sono proprio dei bambini! ride forte, imitata dallo Psichiatra, poi fa una pausa - Naturalmente tu no, amore. Tu sei un vero uomo. Giulia e lo Psichiatra si abbracciano e si chiudono in un bacio, al centro della scena; gli altri lentamente vanno a sedersi, nellordine: lIngegnere nella poltrona di sinistra; il Generale nella poltrona accanto al divano; il Miliardario nella poltrona di destra; infine il Cardinale si avvia solennemente al divano e si siede rigido al centro, proprio sui ferri, rimanendo impassibile. (tela)

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