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University of
Urbana-Champaign
http://www.archive.org/details/elementidistatisOOgual
L.
GUALA
ELEMENTI
01
STATISTICA ITALIANA
Prezzo L.
4.
BIELLA
TIP.
1867.
E LIT.
G.
AMOSSO.
11
il
primato economico in
Monografa.
Le Assisie
Manuale
della
Le Casse
Monografa. Vercelli, Tip. De-Gaudenzi 1865 Belgio Reladi Risparmio in Francia, Inghilterra
e
del
Regno. Ver-
Monografia.
Della presente
crisi
monetaria
giornale
11
Vessillo
d'Italia.
Tip. Gugliel-
moni
1866.
Vercelli, Tip.
De-Gaudenzi 1866.
ELEMENTI
DI
STATISTICA ITALIANA
TEORICA
E
PRATICA
Cavaliere Avvocato
LUZGZ aUALA
PROFESSORE TITOLARE
DI
MEMBRO CORRISPONDENTE DELLA SOCIET' LOMBARDA DI ECONOMIA POLITICA: SOCIO PROMOTORE DELL'EDUCAZIONE POPOLARE IN ITALIA.
BIELLA 1867.
TIP.
E LIT. DI G.
AMOSSO.
Propriet Letteraria
Gr
RE
'
~~
(premio
denza
popolo
alla
A questo concorso
di
si
insinu
il
cav.
Luigi
Guala
Societ
Vercelli,
dalla
eco-
Pedagogica per
suoi
Elementi di
alcuni
cenni
fatto
che se n'
finora
gii
in
Italia,
si
itile
^
economiche del
tutto
llegno
d' Italia.
del
territorio,
giusta
sua
produttivit
i
>-*
VI
naturale
ed agricola.
Quindi
passa ad
esporre
in
fatto
ci che la statistica
commercio.
avva-
da esempi
scelti
.
e da
documenti
felice
statistici
ma-
gistralmente
Questa
congiunzione della
mai proficuo
per anco
suo
libro,
che se non pu
per
facile intelligenza,
quando
insegna
sia
conve-
economia
di
una
grande
utilit.
In vista di
esitato
cosiffatti
Commissione
la
non ha
ad aggiudicare a quest'opera
.
PREFAZIONE
Un
rico;
trattato di statistica
teo-
relativi
dice la
l'arte
statistica,
separata ed indipen-
siamo principalmente determinati in queste nostre La scienza insegna come si debbano coordinare 3d esprimere i fatti contemplati; l'arte li espone senza altra briga da quella in fuori di citare le fonti e i modi di cui si valsa per arrivare alla conoscenza loro, onde aia fatta manifesta la fede da attribuirsi.
3
oagine.
Un
trattato di sola
statistica
i
gente e mutabile
come
fatti
variando generalmente nel tempo e nello spazio, non possono offrire che un interesse passeggiero e debbono
3i
scienza invece, avendo pure nel propresso un movimento, offre pur non di meno allo studioso una guarentigia maggiore di stabilit e di sicurezza sufficiente
La
Chi potrebbe pretendere di giudicare l'Europa coi cridi cinquantanni or sono? E invece chi ivendo meditate le pagine di Romagnosi e di Gioia o iegli altri sommi che scrissero in quel periodo di tempo, non avrebbe ragione di credersi sufficientemente istrutto ielle teorie statistiche e tale da poter essere altrui di
ajuida e direzione, ed a se stesso di utilit nella ricerca
il
passato,
libro
il
un
di
occupare
sott' occhio
non pu parere
autorevole
il
disutile
suo autore.
parlano da se e
le cifr<
hanno una autorit che non si pu disconoscere. Perci mandai avanti in un colle teorie anche i
risul
tamenti delle osservazioni nostre; risultamenti soventi incompleti o dedotti da fonti disparate e disuguali pe
tempo e pel metodo, come avvenuto dei cadastri, mi che pur nondimeno dimostrano da un lato ci che p tremmo essere; e dall'altro, danno un'idea approssima tiva di ci che fummo nel remoto prossimo, e di ci ch<
siamo.
Del resto poi, concorro io pure con altri, quando dic< che non si pu pretendere in statistica che ogni concett<
torni nel quattro e quattr' otto;
ma
qui pure,
anzi es
senzialmente qui
deve verificare quel provvido mot< d'altalena intellettuale che porta l'uomo dal pensier<
si
pi ac
ali
conci al
teorie.
mio tema,
di questo
dalle
fatti
Fuori
seminato non
si
come
le regole della
geome
fila
d
di
abbandonate
ranno quel che san dire o quel che altri vorr leggera dentro, secondo l'acume degli occhi suoi o secondo li passione che lo muove. Narrata la ragione del doppio sistema teorico e pra tico, mi resta a dire poche parole del metodo tenuto Volendo scrivere particolarmente pei giovani che som dalla necessit dei loro studi tenuti ad addottrinarsi il questa ardua disciplina, io trovava una traccia bella fatta nei programmi ministeriali. Tuttavia essi sono lung dal rispondere alle esigenze della scienza ed alla real utilit che si pu trarre da questi studi. Che dire di ui
XI
Dgramma
oento,
di statistica
che dimentica
affatto
il
cadastro,
mentre
si
rometri, e di termometri, di
anche ci che pareva soverchio e supplire a ci mancava. Cos ho fatto, senza pretendere di aver to bene, ma certo superando non lievi difficolt nel
ttare
un pezzo
alle
dovere,
ma
mie pagine
le
pagine
altrui,
trattanti
sciali e
ae da uno,
r'
che ad ogni
pie' sospinto,
E Dio voglia che non me ne siano sfuggite, non ostante ;ta la buona volont e la diligenza usata per tenerle iuse fuori di stamperia; nel che sar facilmente creduto.
Del resto io invoco
ali
l'autorit
di quegli
insegnanti
si
sa-
no trovati
credo, negli stessi impicci che volli in alunque modo superare, quantunque in alcune parti
moltiplicassero
Ite
per ritornar pi
mettermi per acque pi chete e pi conoute. Ma la considerazione che col differire la difficolt n la scioglievo, e che un giorno o l'altro bisognava r pensare a vincerla, mi dette tanta lena da trovarmi gi in grado di poter pubblicare quest'opera, nella quale io bene o male svolte le teorie generali e speciali della enza non che quelle attinenti alla topografia divisa in
retro e
attro parti
ale,
rico
terraquea, idraulica, atmosferica e cataprecedute quando era necessario, da uno sguardo retrospettivo, ed accompagnate da un cenno sulle
:
elle
degli altri;
mte
XII
mento, premessa
itahan
e susseguito dalla esposizione dei risultati ufficiali otte nuti colle ultime anagrafi; 2 di tutti i fatti relativi alla
statistica politica, cio elettori
ed eletti, forze di terra dell'agricoltura finalmente di mare ed gli altri agent tutti di e commercio, dell'industria e del no: considerati economica, condizione della costitutivi nell pure s ma teorica, importanza loro nella soltanto
istruzione; 3
attuale loro entit; per
modo che
confido possa
il
mi
povero scritto presentarsi non soltanto come un completo di statistica, ma s pure come un buon
trattat
sussidi
agli studi dell'economia industriale e commerciale. Se sar poi veramente l'una cosa e l'altra o nissun specialment delle due, lo dir il lettore, e lo diranno pi dai qua insegnamento, nello colleghi miei onorevoli
gli
invoco in
genza.
modo
tutto
particolare,
Vercelli,
aprile 1867.
L.
GUALA.
ELEMENTI DI STATISTICA
NOZIONI PRELIMINARI
SOMMARIO
1.
gine.
maenosi
indi-
collettiva di
persona
vo-
sopra un deterderivato
il
civilt, si
l'esposizione metodica
il
fatti
che costituiscono
modo
di essere
d'una Nazione
In termini pi volgari e pi
Nazione o di
tutti
fatti
interessanti'
Per arrivare
tistica
si
alla
conoscenza di questi
i
la sta-
quali costitui-
scono ad un tempo
1
nica di
fatti
lei,
la
esposizione dei
j
un
fa-
scio di
gettate a caso
per
approssimazione
ma un
fatto inutile
Se per
fatti
da
lei
con-
templati la statistica
vale di
un metodo che
al
parte
messe corollari
privati,
politica,
di
ammaestramento
lei
governo ed
ai
essa
si
serve dei
ragionamenti dell'economia
anzi con lei
le due non potendo l'economia po-
scienza a
totalmente affine,
un
le
sol tutto,
spiegare
esempi che le fornisce la statistica, e questa riducendosi ad una arida ed oziosa esposizione di cifre, qualora non avesse a trarre dagli insegnamenti economici
un
ricerche.
i
Finalmente
stica
cifre e le
per
esprimere
fatti
il
trovali,
la
stati-
linguaggio delle
una
come
le scienze si
diramino costituendo
scibile,
rigine che
di
il
hanno comune, da sembrare che nissuna completamente esistere senza l'aiuto e complemento che riceve dalle parti sorelle.
loro possa
fatti
poi cercati,
tistica
sono poco
meno che
quali possono
avere
una importanza qualsiasi inorale o materiale, costituenti cio, il modo di essere di una Nazione.
si
Nulla
pu dire estraneo
3
stica:
la vita le
e la
i
morte:
la
produzione e
la religione,
i
lo
sper-
er:
miniere e
le
arti,
concimi:
le
costumi,
tutto
scienze,
industrie,
commerci,
ssa
contempla,
da ogni cosa
eduzione,
osservazione.
Chi direbbe
che
alla
le
di
disotto di cinque
in
nni esistano in
un dato momento,
un punto de-
anno
li
il
qual
morbo
morto
il
vostro bue?
Eppure
le
egli
su
che
si
fondarono
le
case di
societ di
murecati
e le
grandine,
dalle
quali istitu-
improntano alle deuzioni tratte dalle scienze economiche, stanno semlicemente cambiando faccia al mondo. Per dare un esempio sintetico il quale valga ad eprimere il metodo, il sistema, e i corollari della staistica, poniamo che importi di conoscere se in geerale o in media, come si suol dire, abbia maggior alore venale un chilometro quadrato di terra in Franioni tutte e quelle altre
che
si
ia,
o in Italia.
il
Per risolvere
onoscenza
di
quesito noi
dovremo
i
partire dalla
tutti
quei dati
ondo
rra,
la
quanto a
atte a
ono
ere
dare
fattori
od accrescere valore ad
della
una
il
cosa.
es-
Ira questi
non
ma
pure
lavoro
ell'uomo ed
alla statistica
che imil
territorio; la popolazione;
le
capi-
impiegato da amendue
il
posto
loro,
paragone:
il
ridotto ad
un'astrazione media
vorranno essere
fra
loro
si
non
fa-
Francia in 41 milioni,
si
quello
dell'Italia in
di
maggiore
in Francia
che non in
sarebbe certi di e-
sprimere una proposizione la quale per non avere verun fondamento serio correrebbe pericolo di essere
erronea.
Ma quando
invece
metodi
forniti
territorio dell'im-
pero Francese (compresa la Corsica) di 542 mila chilometri quadrati, mentre quello di tutta l'Italia (eclusa quell'isola) ne misura soli 321
rio dell'attuale
mila
(il
territo-
Regno
di
lazione francese
somma
di
non arriva
27 milioni (quella
21,777,000); che il 17 p. 0[0 del territorio in Francia e il 15 in Italia, si deve per diverse ragioni dedurre dal terreno coltivabile, e che
del
nuovo Regno
(1)
che in Francia
le
per-
sone che
1,
diretta
ntadino Italiano meno atto Questa proporzione dimostra Francese dacch ci vogliono quasi ^ne operai Italiani per ottenere il risultato d'un solo Frai
ili
(jucllo
5
nella propriet del suolo
sate
al
suo miglioramento,
0|0 della
al
valutano
ad
oltre
in
il
30 p.
popolazione
totale,
mentre
Italia
non arrivano
fu
90
p.
0|0; che
un
a
possibile
esatto
arrivato
stabilire
che
si
l'agri-
coltura Francese
di
aiutata da
un
capitale che
stima
cinque
lire
corrispondente a 95
tura
nostra
ettare,
sovvenuta da un
lire
lire;
ogni
di
70
quali
poter conchiudere:
Che
il
territorio
proporzione di 5 a
coltivabili
che scompare
si
parago
la
nino
le
rispettive terre
che finalmente
spendendo uno di lavoro e 5 di capitale, arriva ad avere 95 di rendita, mentre l'Italia spendendo jiue di lavoro e quattro di capitale, non produce che 70. Il risultato ultimo sar in conseguenza un eccitamento all'Italia perch renda pi educate le sue
[Francia
Slassi
lavoratrici,
e destini
la
maggiori capitali
alle
i
sue
terre,
perfezionandone
coltivazione secondo
mee cu-
agronomia, moltiplicando
rando l'allevamento del bestiame; emendando e preparando meglio il terreno, eccitando lo spirito di associazione
gliori
scegliendo miabbandonando le comunalie e magesi, privilegi e le mani morte, proteggendo finalmente in ogni modo l'agricoltura onde arfra
i
piccoli
proprietari,
sistemi di
i
rotazione,
i
rivare ad ottenere
il
la
Francia
non
le
solo,
ma
meglio
Ecco
la statistica in atto.
Resta a spiegare con quali metodi la scienza arrivata a conoscere tutti i dati di cui ci siamo valsi per conchiudere che l'agricoltura Francese meglio progredita dell'Italiana e che perci una determinata misura di terra in Francia deve avere un valore eco-
nomico maggior
lia:
di
in Ita-
che
elementi,
proponiamo di fare nella trattazione di questi ma che non possiamo pretendere di dire in
consenta anzi tutto di narrare la origine sua, storia una potente maestra che colla
l'av<
una
Ma
perocch
venire.
la
che valendosi delle osservazioni fatte fin da' temp remotissimi, insegna un ben congegnato sistema di metodi e di deduzioni, mediante cui si arriva alli
cognizione esatta dei
fatti
interessanti a conoscersi ec
a quelle conseguenze economiche le quali possonc spingere sempre meglio l'umanit sul cammino de suo perfezionamento morale e materiale, essa, la sta non molto antica. Necessaria compagna delle
tistica,
economia
essa
sorella
lei,
cos
s<
ma
delle principali
come
il
censimento
il
ca-
la storia,
allora
dobl'ofatti
biamo
rigine.
risalire a
La necessit
conoscere
e valutare
tempi ed
i
po-
delle
quali
abbiamo
numeri.
prima
il
sotto
Il
senato
un catalogo indicante
talogo,
potenza Romana,
il
quale ca-
non era
altro
di dati statistici;
uno
numero
due estremit dell'Asia, nell'Arabia e nella operavano censimenti e cadastri, e la divisione che l'imperatore Yu faceva delle provincie del Cinese impero, rimane documento della saviezza di
Nelle
China,
si
quel regnante.
Arabi,
tanti
conoscevano benissimo
numero
i
degli abi-
di ogni citt,
Messicani ed
e
Peruviani
statistici
il
avevano tavole
degli abitanti,
erano registrati
i
numero
le
nascite e le morti,
utili
soldati,
munizioni e altre
cose
a conoscersi.
il
Ma
lasciando a parte
mondo
ne'quali
Nel 1405,
e di Verona,
quando Venezia s'impadron di Padova quel senato stesso impose ai suoi prov-
non che
le
il
montare
tutte
delle
ri-
notizie
che
guardavano le condizioni economiche di quei paesi, uniformandosi al saggio statistico che un secolo prima Marino Lanudo il Vecchio, detto il Torsello, pubblicava nei suo
quei
tali
L'idea
di
raccogliere
stati o
l'importanza
a
morale
tico,
e materiale di
un dato paese
anche
il
scopo poli-
nata l'odierna
di questa scienza
come
di tante
altre noi
troviamo
primo sviluppo
con-
di svolgere e
di cui
furono pre-
Il Signor Wolowski in una dotta memoria letta ultimamente all'accademia delle scienze morali e poli-
economiche
si
in Italia,
dicendo che
lunque escursione
siero,
faccia nel
che
che nella
l'umanit
politica,
si
che nel
figli
diritto,
riconoscente
gloriosi,
il
t
e
questa novella
Niobe
e
fiera
de' suoi
sempre bella
sempre commovente
sotto
veld
chiamare
forma
di
Ma
per trovare
la
statistica
ordinata
meno
lon-
il
merito
e popolarizzarla di poi.
La rivoluzione Fran-
nuove basi imprimendo un movimento generale agli spiriti nella direzione delle matematiche applicate, importando di sottomettere al calcolo gli effetti di quelle audaci esperienze, non che le nuove forze che si erano ottenute .
amore erso il suo paese, dimentica che molti anni prima n Germania (4748) il professore Goffredo Achenwal
quel
dottissimo
scrittore,
Ma
guidato
dall'
di statistica,
nel
male
juelle
il
il
primo
alla scienza
la fecero
il
anto
forme precise, regolari e razionali che progredire e per cui egli si merit
di poi dai cultori delle
titolo,
conservatogli
discipline eco-
il
vantaggio che
della condizione
stato .
Il
rispettiva
comparativa di ogni
di lui
diede un nuovo
il
impulso
alla scienza.
lui si
La statistica una storia che si feruna statistica che cammina . Contemporaneo a costoro fu il Sinclair in Inghilterra autore di una sterminata mole di libri e di opudeve
motto
ma,
la storia
e l'Atlante storico di di
del
Memoriale
Elena)
10
Boui bon-Leblanc in
In questo periodo di
tori italiani
i
scrit-
quali
scienza
a dignit di
filosofia,
ma
volendo dir
di
questo paragrafo,
statisti
rassegna di
sovra alcun
di loro separatamente in fine proseguendo in questa nostra stranieri, la mente non si ferma pi
nome
un suo
scritto
un corpo
e
di
dottrine per la
Geografia e la Statistica,
stesso di
poco dopo rendeva egli pubblica ragione un piano sommario di quenoi troviamo scrittori di cose sta-
sta scienza.
Da questo punto
than e
Schliebeu in Austria,
in
Quetelet,
Moreau de
Jonns e Wolowski
Francia,
valentissimi.
economiche furono
(1).
forma elementare
le
idee sparse
fin
allora in varii
oltremontani,
le
della scienza
11
in
i
Milano nel 1826), componeva nel 1808 alcune tanorme per descrivere, calcolare,
amministrazione privata
quali
norme, non solo furono ai giorni luce ci che di meglio era stato lino
sono tuttod
e poco di
ma
consultate
con frutto
la logica
da quanti
si
a studi statistici,
pubblicava
rivelarono
della statistica
e l'altr'opera
sull'indole,
lo
estensione, e
profondo
Contemporaneo del Gioja fu il Tamassia pure milanese che nel 1808 e 1809 pubblicava pregievoli
monografie sul
Nello stesso
fine delle statistiche.
tempo
il
Gagnazzi a Napoli e
il
Padoriuniva
poco
di
Quadri
gli
Immediatamente dopo
sofa
di
la
pubblicazione
della
si
filo-
Ma
statistica
di Gioja,
avvenuta come
disse
colle
statistiche
ad un
Say,
il
24 pagine relativa
aveva un poco
all'oggetto
tistica,
compromesso
sua fama
di
valente
economista,
sostenendo
teorie e
massime
in
urto
alle
l'attenta
risultanze delle verit filosofiche che daldisamina delle cose statistiche risultano.
resta
il
Al
Romagnosi
vanto
di aver
fondato
la
scuola
statistica italiana.
Nell'alta
la
mente
di
fu ravvisata
prima
la
volta
come una
nerale
sgiunte,
si
ma comprende
il
tutti
i^li
in
ricava
i[
politico di
sistere, la
civilt,
il
suo
modo
di sus-
il
e infine tutti
che
di
si
intende sotto
la dizione
modo
di essere
razionali che
egli
formano
il
cardine
venne
a stabilire la necessit
i
di un modello ideale (tipo) col quale paragonare risultamene ottenuti da una osservazione statisticaqualsiasi e dedurre indi quanto manchi sia dal canto della natura, sia dal canto delle istituzioni, onde guadagnare la perfezione tanto nell'ordine economico, quanto in quello morale e politico (1). Intorno a questa teoria dell'idea tipica di Romagnosi R si sollev una dottissima controversia fra Ferrara, Perez, Amari, Mortillro e De-Luca, nomi che siamo f dolenti di dover cilare alla ammirazione pubblica sol
tanto di volo,
tratti
(1) Il
Romagnosi
disse
nella sua
questione
a
:J
che vale
il
conoi-
quando non
scoprite
manca onde effettuare le mire dell'ordine economico, morale e politico? Ma come accorgervi di quello che manca allo stato se vi manca uno specificato modello ideale, mediante il quale
possiate nello stesso
il
di civilt sia
p-
sto
dato popolo, e per quali mezzi possa progredii e ed essere mio essere conservato?
:
gliorato,
altrove
sta,
tu giudichi che tal cosa hclla o brutta, giusta od ingiubuona o nociva, vero o no che tu fai un paragone tra lo stato di fatto di quella tal cosa e un modello al quale tu riferisci la cosa medesima? Lo stesso avvenir suole (ielle statistiche. Questo modello poi, secondo l'illustre filosofo era: L'idea di uno stato politicamente forte, atteggiata con tutti i co-
Quando
potenza e tratteggiata
in tutti
13
n questi
on sono
rano
appunti di storia
patria statistica,
ma
che
meno
il
che ono-
L'Italia.
Ferrara
iella statistica
li
primo con due articoli sulla teoria apr nel giornale secondo Romagnosi
pronunziandosi
contrario
lai
li
alla
necessit
del
tipo
normale introdotto
tipo unita all'idea
di
Romagnosi perch
paragone, l'idea
di
l'idea di
paragone a quella
due
ele-
un giudizio che
nella specie
non
punto di confronto :io lo stato di perfettibilit da noi assolutamente conosciuto sia che voglia argomentarsi da qualit poitive, sia che voglia dedursi da qualit negative.
perch
il
manca
Jl
sig.
la tesi di
Romagnosi,
si
pingendola
ircoscrivere
pi
avanti
in
,
quanto
perit a
tipo
normale
stato
in
una formola
che
[uantunque
astratta,
comprensibile
progressivo,
chiara, cio
quello
in cui
nessun impedi-
mento
Su del
nari
resta
ad un
perfezionamento
osservare, se
indeterminato, illimitato e
sempre crescente.
ci
che vorremmo
fra
la
fosse lecito
il
nterloquire
cotanto senno,
avere qui
sig.
Ail
scambiata
mento nel
causa
coll'effetto,
la
imperocch
progresso sar
causa di un perfe-
ionamento determinato, non mai il perfezionamento lesso che suona cosa assoluta e perfetta, fatto termiiato che non abbisogna pi di cosa alcuna e tamoco di progresso. Oltrech poi nell'ordine fisico
lei
come
morale
il
l'idea
di
tenza,
nel vincere,
dimodoch
il
progredire
in cui ogni
l'eie-
appunto quello
venendo a mancare
14
mento
si
modo
si
la lotta:
il
Ferrara, che
qualunque altro Aggiungendo ancora come fece il modello ideale di uno stato perfetto non
il
pu concepire perch
Intervenendo
ii
progresso illimitato.
assunse di porre in sodo
di
Perez
il
si
modello ideale
dovrebbe essere, derivando tanto ci che quanto ci che dovrebbe essere dalle relazioni dello spirito
umano con la natura esteriore. Ma impensatamente e quasi come ricredendosi su quanto aveva prima asserto,
il
sig.
dell'unico
di
modo
un
abbracci
ci
paragone
cio
relativamente allo
studia
il
che forma
di essere.
la
sua
statistica,
suo
modo
comparata che a nostri giorni forma inconteMortillaro e del sig. Viola sono
culto che
pure documenti
giorni
nelle
del
avevano
fin
da quei
provincie
statistici.
meridionali
economici e
I
pensieri del
tremonte, (1)
interprete
e
ma
Romagnosi non ebbero seguaci oltrovarono alcuni anni dopo un degno commentatore nel Napoletano Placido
Stati-
De- Luca
li)
il
Vanneschi nei suoi scritti di statistica osserv che un solo Romagnosi in tali materie, il Belga Heuschling, e che il dizionario francese di economia pubblica edito dai signori Coquellin e Guillaumin non fece pur cenno del nome di lui!
Il
Sig.
15
ica (Napoli
1847)
seppe con
ne
le
idee
dell'illustre
ammaestramento
egli,
il
di tutti coloro
che
De-Luca,
si
trov
sempre
accordo col capo scuola che aveva impreso a seguire; anzi, nella determinazione stessa della scienza
il
Romagnosi divergente quando vuole che essa non lo stato economico, morale e politico di un popolo
fisico,
modi
di essere di
di
in
questo periodo
werni in
Italia
cominciarono a sentire
maggior cura
studi stati-
una commissione centrale: nello stato Romano e >lle due Sicilie (1) cominciavano ad apparire alcune bblicazioni ufficiali, ed Angelo Gallo dava alla luce
re Carlo Alberto istituiva in Torino (1836)
)posita
Roma
alcuni saggi
economico-statistici
quali tut-
ch imperfettissimi,
di
meno
la
dove
si
gran ducato,
sull'istru-
tempo mpreso fra il 1841 e il 1854. Prima di lui si era per distinto in Napoli co'suoi ementi della scienza statistica il duca di Ventignano, e
ata e su fatti consimili relativi allo spazio di
)co di poi
si
segnalarono
in
marzo 1832.
16
ne'suoi
diversi
e
si
scritti
attinenti a cose
economiche
<
statistiche,
Intanto
Giuseppe Ferrari ne' suoi libri filosofici era fondata in Milano e andava grado
un veterano
Melchiorre Gioja.
annali
universali
la luce
non solo
in Italia
mondo
civile
cominciavano a comparire ne
di poi si
1823, e
al
fin
pegno
Romagnosi
quegli
e prosegu
illustrare
annali col
tesoro della
fin di
sua stermi
raccomandav
pubblicazione.
diret
illustri
predecessori
un
perseveranza degna
pari
di
gli
al
tutto della
di
difficile
opera
l'uri
solamente
alla
modestia
genere
lui,
sostenne
solo,
ma
si
pur
di tempo, pot vegeto tut raccomandare alla rinata preziosa pubblicazione, oramai la pi antica
il
stimata in tutto
paese per
siffatto
genere di materi*
Una plejade
Societ
di valorosi scrittori
ed economisti fan
Lombarda d'economia
politica vanta pi
dui
e
nome
di
17
all'altra
estremit
sig.
pub-
icava
nel
una nuova forma per demodo di essere di un popolo, la quale forma compresa in sette capi trattanti: 4 La consociazione: 2 la riproduzione: 3 la sus:
4 la conservazione: 5 il sapere: 6 il senstenza 7 l'equa libert e sicurezza. Questi capi avevano re:
nte suddivisioni.
rritorio,
La consociazione non potendosi avverare senza il ed avverata formando la popolazione; La riproduzione facendo emergere il movimento
allo stato
dia popolazione ;
economico
;
sanitario
Il
E finalmente
)litico.
l'equa
libert e
sicurezza
allo
stato
Altre opere di questo valente scrittore abbiamo vedute munciate senza che ci sia stato possibile di poterle aire,
per quanto non ci siamo stancati di farne ricerca. Giacomo Racioppi pure napoletano, si nel suo lidel principio e dei limiti della
"0
statistica
manife-
ato
Eccellente statista
ille
di
statistica teorico-pratica
si
(Napoli
161-62-63
delle quali
attende tuttora
il
compimento.
no pure autori
fatistica al
il
com-
rercio,
9
il
le
altre ci piace
18
scrino con lauta noverare, l'annuario statistico italiano le imdimenticare perizia e precisione, da far quasi egreg questi mense difficolt che dovettero superare
scrittori
per dettarlo.
Non parliamo qui delle opere di Adriano Balbi sicquesta come universalmente conosciute, e chiudendo
rittori nostra lapida rassegaa dei pi valenti fi fare dal dispensine possiamo non ci materie,
di siffatte
cenno
lini,
di
di
altri
stici,
dotti economisti,
stati-
quantunque non
si
punto
Cosi
di vista particolare.
riassume lo stalo delle idee teoriche in I pratica ci riserbiamc talia. Per quanto ha tratto alla come naturale, ad esporne particolarmente metod ide dominanti, lamentando solo che fino ad ora dalle
i
non
un metodo
l'arsi
dai metodi
il
quak
ra
abbia avuto
merito di
strada e di
dominai
abbastanza
le
menti
e le intelligenze
per mettere
si
italiano.
con
La pratica
si
risente di questa
mancanza
di sussid
n che in tanta abbondanza di dotti fenomenale, facilmen pur troppo fuori dei fatti principali e pi stessa; e qu constatabili, l'Italia non conosce ancora se
il
Correnti ed
il
Maesl
riuscirono
dopo
sforzi grandissi
i
ammirare ma non
statistica
la
a completare
il
loro stud
La
sostanzialmente
bilancio di
nazione,
somma
e cattive.
dee buone
Questa
somma non
si
ottei
si
mai
pi
19
mder
di
Si
il
stabili-
amo
io di
buoni
metodi;
ogni
comune abbia
suo
uffi-
statistica
rollato
(l
tenga
conto
si
non solo
fatti
del
movimento
nei
di
po-
oiazione, che
nelle morti,
verifica
nelle nascite,
matrimoni
o dei
ma
pure
inti
dia
massima pubblicit, onde ognuno possa facilmente verne conoscenza, e si vedr fra non molto sorgere
i
are e dell'avere,
erch
l'attivo
superi sempre
passivo.
si
concentra in un punto
statistiche condotte a
dispero di vedere
le
nostre
fa
lente
ati
maggior paura della confusione che tanto facilpu avverarsi in siffatto genere di studi. Se
i
che
si
affastellano
fossero
iccolti sul
i
completa
rontata anche di
dmente sfugge
inga
fila
a chi
non
fa
le
cifre ricevute.
L'Italia
ricca di
una cosa
cui nissuno
ha fino ad
ra posto
ativa.
mente. Lo
ne'suoi
spirito di
invenzione e di iniciascun
questi
le
Dite al
raccoglitore di
annali
di
comune che
fatti, e
mga conto
in fin
li
'anno, narrando
agli
stranieri
nostre vicende,
e perci stesso pi
verso noi,
are agli
mentre per conto nostro guadagnesoventi spendiamo per domanci che abbiamo in casa.
LIBRO PRIMO
STATISTICA GENERALE
CAPO PRIMO
Statistica scientifica.
SOMMARIO.
rali.
si
1.
Definizioni
creditati autori.
dulia
2.
scienza secondo
pi ace
Come
terminazione
3.
Le medie. Come
di leggi fisiologiche,
economiche
mo-
la statistica scientifici
valga delle scienze esotte, e necessaria compagni dell'udella filosofia civile si colleghi alla scienza
manit.
4.
gressi internazionali di statistica. 5. Importanza su; ed utile che ne ponno trarre i privati ed il governo
Tuttoch
le
definizioni costituiscano
i
gli
errori e le
di
dispute
nati
sono ef
da
cai
di
confusione d'idee e
tuttavia
equivoci
tive definizioni,
nello
intento di
si
dimostrar
ci che,
generalmente parlando,
di passare
inteso dire, ce
nome
cipali
esame,
proponiamo
siam venuti parlando nel precedente paragrafo. Definire, generalmente parlando, vale distinguere determinare e per dilucidare, e per definizione
21
na cosa
i
si
ini
mentre quella
che
una parola
on
tali
traduzione di
il
lei
in espressioni
mostrino pi chiaramente
norme
[tassiamo in rassegna
e
defni-
oni che
ella
abbiamo date
statistica,
uesti
risultati
talune
soverchiamente allargano
le
attribu-
oni
mentre altre peccano dell' eco opposto, queste divagano fuori di quanto nella
della
scienza,
ienza
stessa
essenziale,
quelle
poi
non dilucidano
il
^bastanza,
iterio
colla sintesi
Noi
procureremo
e,
di far
la
dove
che
istono,
sfuggendo
studio
nostro da una di
costitutive, ci
gui chiamano
Ila
contenteremo
di arrivare
somma
avremo
raccolti,
ad una
per quanto
ienza nostra,
i;t
onde possa
veduto
imprende
a meditare.
Abbiamo
Mistica
i
come l'Achewal
e
definisse la
profonda
condizione rispettiva
lsta
definizione
pa
divinamente
Linclair,
di
a
restringerla,
come
fecero
nel
ne primo
dicendo che
la
la
statistica
felicit
ha per fine
di
determinare
somma
<r
di
una nazione;,, ed
Ustica
Heuschling
la
ri strettivo
e
nel
definendola
situazione
presente
dello
il
Rato;
ile
e in
senso
la
Guglielmo Playfair
scrisse
die
statistica
sulla
materia
quasich
lutti
fatti
che escono
non potessero
teresse pubblico, e
nostro Nardi che non fu meno il avaro quando la defin la scienza che insegna a ricon cercare ed esporre sistematicamente le 'presenti
fi
dizioni dello
stalo
si
perocch
non
delle presenti
condizioni soltanto
preoccupa
la statistica,
ma pure
vera di quelle che furono e di quelle che saranno, se i coloro di sentenza come non pare 'dubbia, la
,
quali affermano
tre essere e
ben
distinte le
parti
di
una
sato,
ragguaglio
al
e le conclusioni,
il
pas-
ragguaglio espone
l'avvenire.
presente, e
le
conclusioni
prevedono
la
il
ha per oggetto di far conoscere la posizione sociale di una contrada, di una provincia, di una citt, in una data epoca.
la statistica
Questa
fu
giustamente
ravvisata
dal
Romagnosi un.
confusa indicazione anzich una definizione; perocch espone se vero all'indigrosso che colla statistica si luogo lo stato sociale di un dato popolo in un dato
tempo, non men vero per che la statistica nor ma coli; si limita ad un fatto materiale ed empirico, i metodi pe stabilisce scienze, altre scorta anche delle
e
le
conseguenze filosofiche
potrebbe fare
che
in
al
chi
innalzano
al
grado
di scienza civile.
si
La
e <
stessa osservazione
la
Villerm
esposizione
tutto ci
trovasi effettivament
in
una
societ politica,
un paese,
un
luog<
23
qualunque;
$tica
la
ed
al
disse
la
conoscenza dello
il
suoi componenti. Rispondono poi meglio al criterio che di questa sciena dobbiamo formarci, la definizione del Romagnosi: la esposizione dei modi di essere delle produzioni, delle cose e degli uomini in un dato paese: quella el Gioia: e la descrizione dello stato di una nazione estesa a tutti gli oggetti fisici, economici e politici
i
quali costituiscono
il
suo
modo
del
di
essere.
L'altra spiccia ed
la
elegante
sociali
scienza
dei
fatti
merici.
numeriche
in
quadri
o prospetti dei
modi
e
di
economico
politico
un dato popolo;
numerica
una logica
sulle
sintesi
ed
analisi
di
Egli
tracrie
il
di
cre-
iamo
ica
tutti
di
determinare
concetto ultimo
della slati-
dicendola
i
fatti
quali
e
costituiscono
il
modo
i
di essere
di
una nazione,
di
ci
proba-
Non
illa
un popolo. fermeremo
a voler
legittimare
questa che
la
Dn una definizione
ma una
alla
semplice determinazione
vedere come
atistica dia
luogo
che,
economiche
e morali.
21
II.
Tuttoch la statistica sia scienza di fatti, pur nondimeno, lungi dal ributtare l'analisi dei fatti stessi, rimonta anzi all'origine loro, ne sviluppa gradata-
mente la generazione, li verifica, li paragona, e finalmente trae deduzioni, cojle quali arriva a determinare certe leggi del mondo fisiologico non solo, ma pure di quello economico e morale. diceva Bacone da Verolarnio, sono il fondaI fatti, mento dell'umano sapere, poich egli si sull'osservazione attenta e coutinua dei
fatti
mento,
che
si
fondano
le
scienze tutte;
ma
questa
segnerebbe
fatti,
la
morte
di tutte le scienze,
vere
non
il
meno che
dai
sono insepavale
se
rabili
potrebbe spiegare
nulla
fatto
procede discompagnato dalla parte che lo giustifica ali; mente. Perci se la sintesi, cio la esposizione pura
e semplice del fatto,
tistico,
stave-
soccorso
rificatore
perocch
se questi
di
due process
tante
sistemi e nell'e-
dove
dice che
le cifre
si
una dottrina
sioni
e
deduzioni,
quali
costituiscono appunto
Cos
se io dico
statistica.
che
mentre quella
del
1577 sotto
il
terzo Enrico
non
n<
25
tiche,
Limo,
le
soggiungo che in tutto questo straorzai io accrescimento le annessioni avvenute per diversi toli sotto Enrico IV, Luigi XIII, XIV, XV, XVI e Napoleone terzo, non entrano che per
i
ma
sei
si
milioni circa
verific fra
il
abitanti,
e
il
?.J\
I80i
quando
fu
si
verific la di-
isione delle
propriet
rurali
non
che
di
sotto
la
potere autocrate,
Enrico di Valois
per se poco
Cosi pure se
a
una densit media di 80 abitanti ogni chilometro uadrato, non si fa che esprimere un dato per se meiocremente interessante; ma se paragonando la poolazione specifica delle diverse
aese,
ella
si
parti
di
questo
bel
ede arrivano a stento ad averne 58, tuttoch la ferina di quelle terre sia in gran parte non minore di
nella delle
altre
parti
d'Italia,
noi
potremo
allora
ma un
quale
ci
eterminazione
tudi.
economiche
di questi
26
la statistica
per quanto
gli
elementi che
a
compongono
possi
sano essere
di cento
abitanti,
soggetti
determinazione probabile,
l'Italia
anni fa noverava appena sedici milioni di mentre ora la sua popolazione totale supera i 26 milioni, e stabilirete in media la legge fisiologica dell'accrescimento annuo della popolazione italiana; soggiungete che questo accrescimento molto maggiore in Lombardia e in quelle altre regioni dove la progredita agronomia e lumi della civilt hanno moltiplicato il ben essere e sparsa l'agiatezza fra la popolazione, che non nelle montagne del Tirolo o nell'Isola di Sardegna, dove la natura avara o la mancanza di mezzi industriali rendono la vita tirata e malagevole, e fisserete una legge economica la quale vi confermer che la popolazione cresce in ragione dei mezzi di produzione, perocch due elementi sono fino ad un certe
i
i
l'aumentata popolazione
superiore avete
continuate
narrando
che
nell'Italia
461 inalfabeti maschi e 574 femmine nella stessa condizione, ogni mille abitanti
sesso,
s
dell'uno che
dell'altre
il
meridionali
di
dei
primi
seconde arriva a 938, e fisserete la quale si esprime cos: a principi despoti e tirannn conviene una popolazione ignara de' suoi diritti, men tre da governi pi civili e umani, si ammette una certi
cultura
intellettuale
in
ragione
i
della
destini di
la statistica arriva a
Per dare un'ultima dimostrazione del modo con culn determinare leggi morali, aggiun
cifre,
astenendoci da ogni
com
27
regno
su
mille nascite
'ri
Iciliane
nati Inori di
il
elio stesso
anno
Ed ecco
n'artc di
in qua]
modo
uopo essere
si
stala
calcolate
e coordinate
cifre,
eleva alle
economiche
morali
e
le
quali
hanno un
in
al
scontro nel
mondo
pratico,
conducono
utili tanto
conse-
uenza
le
ai
alle pi esatte
deduzioni
i
governo
privati.
III.
Abbiamo
el
dello e dimostrato che la statistica si vale concorso delle altre scienze tanto nella sua parte
cnica,
alle,
quanto
matematiche le cifre e le pure quei termine pericolosissimo che la ledia, ove sia trasportato fuori del suo centro naia
si
rale.
La media, cio
?prime
la
la
mare
ietica
uantit e
due quantit medesime, e per quale null'altro importa che sommare le dividerle pel loro numero, risponde in antquella
cifra
che
fra
semisomma
delle quantit
esattamente
al
termine
egli
proporzionale che
possibile?
erca.
Ma
in statistica
di
ci
Non
i
esi-
amo
a dire
no,
pi
fece
prendano
si
provincie,
una
28
sommino
tenda con
risullamenti
economico
si
e!
totale risultante,
la
pre-
cifra
che
lo
esprime, indicare
mediai
proporzionale fra loro; e si otterr un termine il quale! non esprimer neanche per approssimazione la verit, poich essa sar sempre lontana d'una giusta met
tanto dall'uno che dall'altro estremo.
volte
Tuttavia talune
criterio
anche
le
meno
importanti o la cui im
dello
portanza scema
in
proporzione
spazio
o del
tempo. Cos per esempio ove importasse sapere se la popolazione delle provincie Lombarde tenda a crescere
pi che quella delle provincie Venete, posso ben
bilire
sta-
una media proporzionale sull'osservazione di un determinato numero d'anni, la quale portandomi a conoscere che la ragione annua media di tale accrescimento in Lombardia di 0, 43 per ogni cento individui, e nella Venezia di 0, 72 mi autorizza a conchiudre che
la
fenomeno
non
senso
si
sia
manifestato
in
sia anzi
manifestato in
delle rispettive
contrario
qualche
comune
provincie o in un
determinalo anno.
Come
il
si
vede,
criterio
media, mentre se
un'entrata
che
la
provincia
di
Milano ha
ordinaria di
nello stesso
12
compartimento
di
non arriva ad
di 6
le
Lombarde godono
e in
milioni
mezzo, e
trattarle poscia,
di tale
ripartire
imposte,
la
conseguenza
media,
commetterebbe
pi
fuori di
misura Sondrio
di Milano.
29
Le medie sono adunque ad usarsi con somma cauta e anche quando si usano, si deve cercare di serbare diversi dati dai quali sono dedotte, il loro carattere
dati stessi poi non devonsi non sono tra di loro assolutamente omomei, ci che non si verificherebbe quando ad esempio tpendo che in Piemonte vi ha un sordo-muto ogni 24 abitanti, e che nell'isola di Sardegna si novera i cieco ogni 497 abitanti, dicessi che in Piemonte e irdegna la cecit ed il sordo-mutismo dominano nella ^porzione di 1 ogni G60, (che la media dei due iti), mentre la verit che se in Piemonte magore il sordo-mutismo, non si novera in compenso e un cieco ogni 145o abitanti, mentre invece in ardegna dove la cecit pi sensibile, non si ha e un sordo-muto ogni 1634 abitanti. Peggio si farebbe quando si sommassero assieme dati esitivi e quelli negativi come quei statisti che nolano fra letterati coloro che dicono di saper scriire perch impararono materialmente a fare il proio nome. Del resto, fra le scienze esatte cui si ap)ggia la statistica, non voglionsi noverare solo le atematiche. La fsica, la meteorologia, la geografa,
3n disunto e classificato;
similare se
concorrono a
stabilire le leggi
che dalla
stati-
ica si
desumono ed
un
ca-
oramai riconosciuto che da quei concettualisti ai quali essa suonava una Tiiliante materialit, o una gretta computisteria, che
)po vari sforzi
ttura di cifre.
si
risolve
si
in
una
cabalistica
archi-
Oramai
della
e
sente
universalmente che
stanno
e
i
etro
.
numeri
le
statistica
essi,
fatti,
sopra
essi
idee,
la
con
l'ultimo
determinativo
sgomento,
30
Le nazioni come
no.
gli
individui tanto
le
si
nacque e crebbe camminando, creando, un valente moderno ovunque passa, la luce, la certezza, e l'evidenza. E tutto veramente sembra favorirla, prima ancora che le fosse dato nome fra le scienze, o posto nMle universit, gi aveva trovato luoge
risii, la statistica
come
disse
come
I
fatti
teplici,
far
strada ad
i
attraverso
quali
intravedono
le
le
sue
as-
cende
alle
alla generalit
formole che ne
esprimono
si
rapporti, e levatati
fi
ritrova nell'umanit,
il
par
e l'antica
questione
realisti
metafsica
dei
trovasi rin
scienz;
da quella
il
nome
di
popolare e repub
scritte nei cuori
proclamate dal sentimento, divinate dalla metafsica ma che sembravano invincibilmente indimostrabili e(
imprigionate nell'idealismo soggettivo,
oggettivate nella storia
e
si
riscontran
nella
si
statistica.
la
ver
conoscenza dell'uomo
e la
fatti.
conoscenza dell'umanit,
conoscenz
(1)
tali
scrutarono
[l)
CoKKKNii c Maestri
Annuario
1861.
31
trovarono espressi
lituzioni
in
la
numeri
rapporti
di
tra certe
che sono
[a
realizzazione
determinati
diversi con-
ocelli e
ppresenlavano
>gni
di
brani ed a framnienii
la
che
si
compone
la
descrive e giudica
e,
ct,
da questa salendo pi
le
si
vennero ad
si
in-
tgare
>la
la
leggi
secondo
le
le
quali
:
manifesta e
re-
vita
del genere
umano
pi
fisiologiche,
a
quali
facilmente
vincolano
che comunemente
i
ponno essere
pservati e certificati,
lorti,
fatti
sono mi eh e, che
ente
poterono utilmente
ed ordinata-
numerare a misura che la scienza della produone e della consumazione delle cose godibili si venne
srlezionando
:
e infine delle
ano a snebbiarsi ed a
lasciar vedere
come
esse
si
economile della societ. Questi sonoi frutti che in parte ha gi ati e in parte promette la statistica; la quale quando bbia compiuto la serie delle osservazioni e dei con>nnettano colle condizioni
fisiologiche ed
onti, potr
>
stadio
profetico,
nella-"
pi
Ma prima
asformar
la
di
amministrativa e statuaria in
losofica civile,
anzi in
provvidenza dell'umanit,
la
la
Nelle conclusioni
uesti
condotta secondo
stabilimenti
metodi
32
di
previdenza, alle
associazioni politiche
e scientif-i
alle malattie]
e
dominanti,
cendo,
si
al
movimento
la
va
di-
vede
la
criterio del
legislatori,
governo. Le
le condizioni
le
cosmiche,
le
le
credenze religiose,
e
istituzioni
politiche e tra le
manifestazioni
morali ed intellettuali
cos
ognora pi chiare
vere leggi
del progresso
stitutive dell'umanit,
formole
IV.
Ma
non
senza
la possibilit di
comparare
dati raccolti,
le
si
d perfezionamento possibile
si
per
scienze
di
d'osservazione, n
pu
stabilire
un punto
si
para
gone che
riferiscono ad ur
concetto unico.
Di qui la necessit dei
statistica,
i
congressi
internazionali d
quali avevano, e tuttora parmi che abbiano due grandi quesiti a risolvere, l'unit nel metodo il paragone dei fatti. Nel punto in cui la statistic trovasi presentemente in quasi tutti gli stati di Europa|( non le rimaneva che a fare quest'ultimo passo per av viarsi al suo perfezionamento, ed infatti, dacch ess; non vien pi considerata come una disciplina purae)<
33
lente teorica o
losit
dei
dotti;
tanto
al
privato che
all'amministratore e tende
in
umanit,
sia nel
giudicare
delle istituzioni
:ggi esistenti,
con-
stati civili
uali
raggiungono
la
per
s,
signori Coril
pu nascere
dub-
rapporti
o
l'espressione di
una
)gge generale,
ionale e
:at,
i
riflesso
di
transitoria.
si
quali
ivilt,
i
cio nel
medesimo
i
morali,
cosmiche e di tradizioni storiche conrisultamene delle loro osserdiscano in comune azioni statistiche e ne cerchino la conferma o la retconcezioni
ficazione
in
un
raffronto
d'osservazioni
pi ampio
pi
ensatori avevan
lica
mano
all'opera,
ma
la stati-
non pu
riuscire ad alcuna
conclusione se non
er opera collettiva.
ressi
ici
Il
Fu questo
il
momento
dei con-
primo
3
il
secondo a Parigi
34
nel 1855;
terzo nel 1857 a Vienna; il quarto nel il dove fu appunto per la prima volta" Londra, 1860 a una gran statistica comparata delle di sanzionata l'idea eseguire la quale furono nomiper nazioni, e
varie
nati
commissari
dall' Austria,
dalla
Baviera,
dalla
Danimarca,
dall^
Prussia Francia, dall'Annover, dai Paesi Bassi, dalla Sviz dalla e Svezia dalla dalla Russia, dalla Spagna,
zera, con incarico
suddetti rappresentanti di invitare d'America. Ma pari a tale lavoro anche gli stati unili siane che questi studi od almeno i risultamenti loro
ai
non vidimo
an-
tali
il
congressi
ebbe luoge
1803
in
Berlino dove
statistiche prussiane,
trina,
uomo
propose che
il
congresso
ordinasse a formi
di
stabile
istituzione
costituendo
far
un
ufficio interna
capo tutte le comunicazioij zionale, a cui dovessero gli atti, le mi statistiche, e che avesse a pubblicare gli archivi conservare morie, le note bibliografiche, a
stabilire le
nuove
Un
condizioni polii
che dell'Europa e specialmente dell'Italia. A dire tutta la verit, l'ordinamento di questi coi fino ad or gressi internazionali di statistica, quale fu per e scopo principale al rispondere lontano dal
essi
furono
istituiti,
la
comparazione delle
intelligenti
i
cifre.
quanto siano
dotti ed
di
delegati di ciasct
governo, l'opera
dati numerici,
collezionare e
ci
comparare
cifre
non
35
Olili! iere
pu riti mezzo poche sedute, fra le feste e idiomatici e mozzo accademici. In generale non ci
Lgaci;
ma
in
non
si
aiono serie
le
elucubrazioni, vuoi
scientifiche,
vuoi
un
prelibano
le
questioni e le
altri
mandano
potrebbe
isolute ad altre
i
adunanze o ad
:
corpi incaricati
darvi
esecuzione
il
ma
nella
fattispecie
iovare pi che
ioni alle quali
una sufficiente pubblicit, ma pur troppo anche questo non s provvede abbastanza, se lecito almeno rgomentare da quanto accadde anche a noi che con ulta la buona volont di consultare le relazioni comlete di queste adunanze non ci venne fatto di vedere e non quel tanto che ne dissero sommariamente
esse
i
V.
Dopo
gere
Iella
le
argomenti a
la
dimostrare l'importanza e
l'utilit
scienza in esame.
intuisce
la
Ognuno che
e
ci
abbia
fin
qui
eguiti,
senz'altro
ilteriore parola,
sente
per
quanto
siamo
venuti
licendo.
importanza ed
toccando principalmente di
36
lei,
come complemento
necessit,
come
alle
cognizioni di
tanto
ai
privati,
quanto
associazioni ed al Governo.
certamente
dell'opinione di coloro
la statistica
mente
all'economia
questa la
politica,
non
men
vero
che
mentre quella costruisce dei fenomeni si potrebbe venirerisultati, s che che ne sono dire che l'economia politica il fondamento della metodi e le cifre, statistica, non perch le insegni
delle cose,
i
i
ma
in
quanto
abbiamo
di cui
la
na-
tura scientifica di
S'aggiunga che
le
nuove
conomica
delle
societ
la
indispensabile
statistica
nel
tempo
stesso
con-|
corrono ad .arricchirla
di
ma
campo
la libera
della scienza,,
della vita
accennare
le tre
il
leggi
supreme
credito,
concorrenza,
tamene
statistici,
per
dimostrare che
la statistica
fattori
spontanea.
quelle
la
altre
che sono
avere vita
fatti
forza
armata e
fuori
le
secura
continui ed
delle
statistica?
e delle
malattie,
1
il
suo stato
55
biella
G. B. Sav.
Ri-
vinta
Enciclopedica.
37
UGO
tri
morale fenomeni
e
quelle
jecersi
dal
relativi alla popolazione debbono cogoverno che sul braccio dei cittadini deve
la
Mtare per
Rionale.
difesa
D'altra parte
la
sull'a-
lTestensione
dello
smercio, sulle
abitudini econo-
giustamente e
il
proporzionalmente
la
non
)lpisca
Il
produzione.
Moreau De i Jonns,
cui autorit
non pu es-
;re
amai riconosciuto che la statistica assolutamente Bcessaria agli uomini di stato, ai pubblicisti, agli e)nomisti ed agli storici
(1).
i
Per constatare in
di
tutti
un
paese.
il
Per migliorare
mezzi
di
territorio,
comunicazione, quelli
salu-
campagne
e dei luoghi a-
Per regolare su
civili
e politici.
Per
D
la
produ-
le
38
8
9
giustizia.
Per misurare
10 Per guidare
l'amministrazione in
quegli ini
pubblici
Finalmente per
tit di
stabilire e
giorno
tano
la
pubblica
opinione,
occupano
statistica.
discussioni!
i
quali,
concorre essenzialmente
la
CAPO SECONDO
Statistica Tecnica,
SOMMARIO.
1.
si
menti della
sercitarsi
sui medesimi.
statistica.
i
raccolgono
gli
elec-
2.
Come
voglionsi coor-
dinare ed esporre
dati raccolti.
I.
dati
statistici
si
metodi,
dei
quali
uno
chia-
mato da
che
altri
Moreau
gli
de Jonns
e
i
metodo di esposizione,
consiste
latti
dicono deduttivo,
elementi e
nell'osscrvare
si
singolarmente
ziarli
che
intendono
omogenei ed enun-
senza
alcuna
alterazione
si
regolari,
come quando
verifica
30
i
luogo mediante
la
una
regolare
la
operazione
qualit di
di
cen-
mento, oppure
minato
lelrici,
quantit e
un deter-
territorio
atti
)me anche quando dall'ispezione dei registri doganali misura il movimento commerciale d'importazione
i
esportazione. In
nei quali
si
tutti
mili,
fa
operazione
istinti
statistica
stadi,
che
sono:
l'osservazione,
classifica-
ione,
e l'enunziazione.
si
Uos&ervazione
i
compone
di tutte quelle
censimento per
di chi lo dirige
far
in
modo che
territorio censito.
ve presiedere Dell'indirizzare
ione deve
domande,
suo
e l'operain
contemporaneamente compiersi
Parlando a
un modelle
di
nento predeterminato.
luogo
avremo occasione
rispettive regole
ciascuna
di
fatti
esse attinenti.
fra
La
genei.
loro
omo-
in
cui furono
perch ad
es.
lerato
due
fatti
si
loro essenza;
in
che
volendo conoscere
le
juante persone
si
compongano
40
monasteri
coi
conventi,
cogli
ospizi
di
carit
omogenei
colle
vere per
lattie
es.:
la statistica
ma-
di
stanze eccezionali,
come
Finalmente V enunziazione richiede brevit, chiarezza e pubblicit. La brevit condizione insita nella cosa stessa. Un quadro statistico deve limitarsi alle cifre,
lasciando che ciascuno
leggervi:
vi
ma
in pari
delle
cifre stesse,
per chiunque.
quali era tale
Ho
visto delle
a fascio e
debbe ancora essere ragionata, condotta cio (1) La classificazione con un metodo analitico e sicuro. La divisione delle materie, aiuta potentemente un tal sistema, e il genio stesso di Napoleone si ruppe contro l'impossibilit di pretendere statistiche sincere
fatte sinteticamente
Col sistema della divisione le diverse parli della statistica m seguono secondo un ordine logico, formando ciascuna un tutto a parte e complessivo delle singole materie, diviso e suddiviso secondo che
la sua estensione, gli elementi di
lo
che
si
compone, e
e
la
chiarezza che
ne deve
risultare.
La
classificazione pi
comunemente seguita
:
1 territorio: 2 U popolazione
3 stato economico.
Ognuna
minori
di
osservare che
a parer nostro tutte le altre classificazioni primarie che si sono volute da diversi autori introdurre, e fra gli altri ultimamente anche dal nostro Vanneschi,
si
residuano
in
conclusione ad essere
parte secondaria
d'una
di
41
importantissimo
Atenuti.
tatistica
A parte die molle volte nel compulsare una anche per sola curiosit, pu alla mente del
osservatore brillare una conseguenza
sfuggita al pi allento e scrupoloso indale
aeiio
dilgente
Diportante
atore,
ioli
statistiche
sono rese
i
che
a in
privati
sia
si
deve
tatistica
nella
una
infinita
di
casi,
e perci
latti di
importa
pubblica
risultamene
jgione nell'interesse
ri
comune
mem-
die
la
compongono.
condotta con questo metodo, se richiede
diffcile, ha per il vanuna certezza quasi matematica.
la
La
statistica
Ciascuno pu apprezzare
ati,
procederne
alla
verifica,
calcoli ed as
ni arsi
tistica
citato
delle operazioni.
eseguita in questo
mette sotto
cos
il
gli
le
testimonianze
Non
fretto,
ito
dell'altro
numero
da questi
presumerne
altri
ndo conoscere la popolazione di un paese, invece di ocedere col metodo del censimento, si credette otneie io stesso risultato, noverando la popolazione di la decima parte del territorio, e moltiplicando per
eci la cifra ottenuta.
Questo
lica,
sistema
qual
dalla
42
quanta
infelicit di
concetto
si
sia
voluto da taluni
a
richiamarla
in
vigore
sostituendola
quella
della
nostra scienza.
offra
poca garanzia
come
il
che una probabilit pi o meno vicina al vero secondo la maggiore o minore inesattezza del calcolo
rarsi
usato.
L'aritmetica politica introdusse pure il sistema delle medie di cui ebbimo gi occasione di far parola, notando come non si debba e non si possa ricorrere ad esse, che quando non si arriva altrimenti ad avere la
presunzione
di
una
verit cercata.
Un abuso anche pi grande quello di dare, con una petizione di principio, il supposto per il certo, come ha fatto Colghoun, quando nel suo trattato della
ricchezza e dei mezzi dell'impero Britannico, ha stimata
la
dalla
Gran Bretagna,
il
dal
numero
vi
bestiami
numero
Tuttavia
hanno, come
col
si
dei casi in cu
di-
non
si
si
pu arrivare
alla
metodo dell'osservazione
si
retta,
vorrebbe ottenere. Allori ricorre, talvolta con qualche efficacia, alle presun
cognizione che
zioni.
Ma
imporla ritener
si
verifica
in
una popola
ali
zione; qui
illazioni
fa
si
che
ponno
si
con scrupoloso e minuto esame si verific un aumentc potr devi mie che un accrescimento proporzionai
avr luogo in un periodo eguale.
Se giovi conosce]
13
[ale
ata
enti
sia la
vita
media probabile
di
di
ciascun individuo
si
presumere da quella
in
molti
altri
ipetute riprese.
alit
Lo stesso
si
mor-
Da queste presunzioni
le
case
di
assicura-
dell'uomo
l'ai
quelle consimili.
il
L'impossibilit di
i
meglio, giustifica
si
fa
delle
nella
ita
ei
nell'enunciazione
previsioni
correnti
le
(mercuriali),
si
conomiche
ilo,
il
quali
fondano su
le
fatti
probabili
ma
condizioni di un
quello
dei con-
numero
dei produttori,
umatori
va dicendo.
II.
grado
di
questi
due metodi pu
ispirare,
di-
cui
ebbe ad
dalla
attingere,
lelodo tenuto,
natura
della
materia,
le cifre
inline
sot-
furono
prime
oposte.
Lo
statista
il
mediante
le
quali,
ducia
la fiarrivato al risultalo che presenta, e di bont della diretta ragione pubblica sar in
sar conseguenza queste operazioni e del risultato che sottoposte. state della critica cui esse saranno cifre debbe citarne la Tonte semplici di espositore Lo autorevole, quanti pi tanto volta sua a sar la quale officiali, che espi si avviciner alle compilazioni dovute all'autosendosi ottenute colie investigazioni d'amministrazione di cui essa e con tutti i mezzi
rit
autorit
pu disporre,
che
a
l'anno piena
siffatto
fede,
od almeno
genere
di cose suolai
. .
accordare.
I
catasti,
censimenti,
vili
autentici, ai quali sono considerali come documenti o minor lede maggiore per si suole pure accordare
a seconda della capacit di chi presiedette cui vennero in tempo razioni, dei metodi tenuti e del
quelle ope-
pubblicati.
Fuori
delle
investigazioni
ufficiali
si
si
in-
che contra facilmente l'arbitrio, ed perci asserzioni sovent: ad autorit nell'accordare a rilento che accade nelh senza valore. Avviene in statistica ci L'opinione espressi nelle discipline filosofiche.
storia e
farsi strada a ha maggiore o minor probabilit di posizione sua della dell'autore, conda del nome
se-
deve andai
so-
ciale e della sua riputazione. quelle statistiche im In generale a diffidare di di un asserto, verit dimostrare la
prowisate per molto il vedere, non fece cattiva impressione in Italia cir gravi in consimili un ministro valersi di mezzi
costanze.
comuni per e per garantirsi dai qua sulle statistici! importa esercitare un severo sindacato sono: presentate come espressione della verit, ad una Nazione, ci eh a) Quello di generalizzare
Gli errori pi
^
45
lei,
nedie a un
i
latto
comune
che
una Nazione. Con tali sistemi labili re per l'Italia una popolazione
tutta
i
arriverebbe a
fantasia
di
246, e
ere
ella
la
secondo che per moltiplicatore si vorrebbe prencifra che rappresenta la popolazione relativa
provincia di Napoli che 782
vi
(cio
in
)
questa
o quella
si
rovineia
ella
hanno 782
Viceversa poi
partendo
dal
aprimo
metodi
sic-
ome
meno
esse
on dovrebbero ingannare alcuno, tanto grossolano e cinerario il sistema; eppure non cos. Molte volte nueri ottenuti
con
tali
mezzi sono
gettati in
una
discus-
one per
farli
Oggiaperun lato alla verit. Narra il dotto statista franose che ebbimo pi volte a citare, come non ha guari lentie si desiderava in Francia una cifra rappresen.nte
la produzione delle patate, questa statistica fosse da un dotto nella cifra di 222 milioni di ettolitri, utloch essa paresse alquanto esagerata, e proble-
ita
atici si
presentassero
privato
la
dso un
ittavia
e
dottrina dell'autore, e
'omuove una
si
Pochi anni dopo l'autorit quel tubero, viene a conoscere che quell'autore aveva potuto
statistica ufficiale relativa a
D6
misurare e conoscere esattamente il raccolto delle patate nel territorio del suo comune; che questo raccolto era precisamente di 6,
tiplicati
pel
il
numero
totale di
dei
appunto
che
il
egli
aveva asse-
gnati alla
in pari
tempc
b) Altri
non meno
da calcoli mal
Essi
o dalle stampi
meno
vale indicarne
rimedio.
provengono general
degl
mente pi
redigere
le
singoi
lunque sia la loro origine, non sono meno danno nelle conseguenze cui danno luogo.
e)
che
si
riferiscono a
colonne delle
ma
onde pi
di
pi sicura riesca l'addizione. (1) d) Non poi chi ignori come una sorgente
si
venzione
(1)
di
tutti
coloro
rier
la e
(Ili
errori di
quanto noiosa
tale
lavoro
material
pu
farsi
impazienza
delle
quali
Pure
falsa
vogliono evitare
enunziazione,
rileva
sbagli
tipografici,
funesti
non
solo
pei
int.
mn pure
ti
ove vengano
quando non
pi
possibile la correzione.
47
le
schede inviale
Italia
foppo
teraico
conseguenza necessaria dell'ignoranza. ire ed istruire y>cv combattere questo gravissimo, non solo per le statistiche, ma si
lustria e dei
une p.r l'economia agricola, pel progresso dell'incommerci e per l'indirizzo della politica in
come
il
la sta-
che se
di lei si vale
la
si
nllo stabilire
inveri di
evitarli
le
imposte o
gli
anche
liche.
ingannando Le multe e le
ufficiali
altre
scienza.
persuadere.
ci
rivolgiamo
tutti,
tanto ai
umori
nettono
iver
lati
quanto
delle
ai
maggiori
edazione
statistiche,
che
molti errori
soventi
si
comi
volontariamente.
Arriva
che dopo
raccolti e coordinati
una gran quantit di osservazioni conservate con diligenza e tolleranza mie iunite iuta, sopravviene una circostanza che vi rende inutile
risultanti
da
ulto
'
il
vostro lavoro.
i
ariare
totali,
fare
a qualche
anche rinunziare ad idee che si erano Riconosciamo che biogna essere dotati d'una longanimit di cui non oinita la comune degli uomini, per prendere con -nazione tali accidenti e ricominciare nuove orerazioni con nuovo pericolo di veder rinnovarsi Pinusto avvenimento. Ma pure convien farlo. Non pretendiamo con questa enumerazione di aver iavolta
ti
tulli gli
pu incappare
la sta-
4S
tistica
come qualunque
ne abbiamo sicuramente noverati d'avere implicitamenU principali e con ci speriamo che deve eserc sindacato al relativo quesito
che un'altra,
sciolto
il
ma
tarsi sugli
dati statistici
III.
Il
modo
poi
con
cui'
,
coordinati e
disposti
tratta
a parer
nostro,
diverso
s<
condo che
nistrativa.
si
di statistica dottrinaria
od
amm
che un tratta enui una.semplice ad di statistica non pu ridursi con colonne; ziazione di cifre poste in simmetriche ammin statistica la dall'altra parte evidente che dimostrazione non pu perdersi in an
Raggia all'intelligenza
di chicchessia
strativa o di
lisi
filosofiche
od in osservazioni
la
inutili.
nostra osservanocui
cio al
modo con
debbe
sere
amministrativa, condotta una buona statistica accennando a brevemente faremo debito di venire
principali
scienza.
regole
consigliate
dalla
pratica
da
La
statistica,
,
come ognuno
sa,
si
vale di ciire e
,
calcoli
di
formole e
di
di segni
grafici
di
operazu
geodetiche e
censuarie, di
quadri sintetici e
registri annuali, di
zioni suppositizie.
ebbimo
gi occasic
49
i
dire
alcun
pagine,
di altre
.remo pi
er ora
tardi
ci
non
condaria,
ma pur sempre
forma
ed
quadri
divisi
da colonne
relative
verticali,
ono melodicamente
rizzontali
le
cifre
ontiene la designazione
uale
si
luogo o dell'oggetto
le
al
riferisce
i
la
cifra
sprimono
Se
ragguagli
del
fatto stesso,
il
fatto
che
si
nascite
degli
ultimi
un determinato
na-
femmine, nati-morti, fittimi, naturali ecc., l'ultima colonna a diritta esrime il totale della colonna orizzontale, e sotto a eiacuna delle colonne verticali, viene espresso il totale ognuna di esse, per modo che l'ultima di esse a ritta esprime il totale generale e con avvertenza, che utte le colonne dei totali possono aumentarsi a seonda della dimostrazione che si vuol dare, con somoare per es. tutti i maschi e tutte le femmine, tutti
se
maschi,
legittimi e tutti
tutti quelli
Eccone un esempio
cite dell'Italia
,
relativo
precisamente
alle
na-
dedotto
dall'
annuario dei
signori
50
r >o ve
--.
ro
(
i
55 ic
r.
-_
I
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oS e S2le:j p_ h x- x
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>QHh-/./ U S
51
Non
utti
rosi tacili a
altri
sono
gli
segni
cui
si
vale la
Artistica,
n sogliono
garanzia di verit
11
he
si
metodo grafico
si
tra
La
grafica, arte
di
cui
vale special-
La forma
lente
la
sensibile sotto
cui
si
manifesta
general-
rsecata da tante linee verticali ed orizzontali poste d ugual distanza l'una dall'altra. Sopra la prima liea orizzontale sono indicati con numeri, dati suppoti, ed accanto alla prima linea verticale di sinistra
lire
cifre
esprimenti
altre
supposizioni.
Una
il
li-
senso
allontanandosi pi o
meno
dai
numeri
sinistra,
Dntali
vuoi colle
unto dell'incontro.
Cos ad esempio per rendere sensibili all'occhio, e
J
un tempo pi
facili
e pi chiari
si fa
rapporti e
nu-
uso
di questi se-
mortalit.
;
uno derie
l'altro
mte
alla
dalla presunzione su
difficolt
cui
si
fondano
(1)
di
riuscire
esatti,
sono
per
artifizio di calpro-
A Marno recentemente veduta una tavola grafica pubblicata dalla camera di Commercio ed Arti
il
di sufficiente
di Torino, e
rap-
esentante
ini.
cedole in un
determinato periodo di
52
colo che
come espressione
detta,
propriamente
di loro.
che ha per primo dovere di essere onesta e scrupolosa, pu, anzi deve fare a meno
Delle operazioni di alta e bassa
fa
ai
geodesia di cui
si
catasti,
e di quelle relative
simi capitoli, cos pure dei registri detti di stato civile nei quali si tien
lativi al
re-
movimento
ci
di
E con
chiudiamo
il
che della
dovevamo
LIBRO SECONDO
STATISTICHE SPECIALI
CAPO PRIMO
Statistica territoriale
Topografia Terracquea
SOMMARIO.
2.
1. Cosa si intenda per topografia terracquea. Primi dati geografici, latitudine, longitudine, e-
levazione, punti di
sizione.
3.
somma
e di
ima
altitudine, espo-
Forma ed
4.
Stato
5.
Estenrelativi
6.
Alcuni dati di
fatto
Z.
Ogni
statistica,
comin-
cono
i
lavori,
i
si
due elementi fondamentali della condizione conomica, territorio e popolazioni', onde arrivare a
trovano
oterne stabilire
i
aese, e dal
54
ed incorag
giamento.
La posizione geografica,
gradi di calore o di
moti pi o
meno
vio
ecc.,
meno
infine
hanno un'in
sono cause per cui qui fiorisce di preferenza l'agricoltura, mentre l tenuto particolarmente in
pregio
si
il
commercio; qui
l'arte
s'alza al
loro delineamento, poich la statistica non sublime scopo delle scienze fsiche e matematiche; e per altra parte uno studio profondo di tali
no
che quello
di
contemplare
fenomeni
econo-
lazione vivente in
La
statistica territoriale
marittima:
la
formi
e l'indole del
estensione
ed
confini de
territorio in esame.
la direzione,
La topografia
lo
idraulica, cio(
la celerit,
fiumi primitivi:
scolo:
la
irrigatori
di
usi domestici
sferica,
ecc. 3
Finalmente
la
topografia
atmo
e cosi le
lo
osservazioni
barometriche e termodirezione e
la forz;
metriche,
stato
d'umidit:
Passeremo brevemente
in
rassegna in altrettanti pa
55
_
fi
questi
elementi
per dimostrare
l'utilit
che
cognizione.
quatore:
rra in
massimo che divide la due parti uguali, una delle quali comprende misfero meridionale (Australia, parte dell'Africa ed
il
Essendo l'equatore
circolo
'Africa ed
lo
America
per
descrive
zona
pi
calda
della
terra
etta
ito
ale (Sud),
boreale (Nord), quanto da quello auper determinare quale sia la sua distanza un luogo qualunque, ci che costituisce la latisi
valgono
di forla
scientifiche,
la
del
pari
ignudine, cio
distanza che
luogo
punto
i
in cui
poli,
Qterseca
r
una linea che si finge partita da uno che divide longitudinalmente la terra, in una determinata localit (meridiano),
specola
di
es.
la
Parigi.
e di
Si
valgono pure
i
gli
enziati
di
istrumenti
calcoli,
quali
sfug-
56
gono
e
dalla
nostra
le
osservazione,
si
ma
ci
dimostrano
fra loro,
per quanto
scienze tutte
colleghino
come
scibile
umano, non
sia
enciclopedico.
Si dice elevazione od altitudine la posizione di ur, punto relativamente al livello delle acque chete de mare. Il pregiudizio che il livello del mare non si< uguale dappertutto, fu chiarito formalmente erroneo Si era
creduto per
es.
fosst
Panama
Ma
il
servazioni delle
di Aspinwall,
la linea della
maree
fatte
Panama
e nella Baj;
quantunque a cagione della dil marea dei due mari, abbianv naturalmente certi intervalli in cui uno di essi pi alto o pi basso dell'altro; ma il loro livello medie vale a dire la loro altezza a mezza marea precisa mente identica. Lo stesso si deve dire della pretes maggiore altezza del mar Rosso sul Mediterraneo. taglio dell'istmo di Suez ha chiarita erronea anch
esattamente
la stessa,
questa opinione.
Perci si pu partire dal livello del mare come d un punto identico in tutta la terra per misurare l'( levazione di un determinato luogo. Quest'altezza
determina coi metodi della trigonometria rettilinei combinati qualche volta con osservazioni barometriche determinando pure i luoghi di maggiore o minor eh
vazione.
Una pendenza
di
57
chiama
iarda; generalmente
pali,
inali,
non
si
considerano che
ai
le
princar-
quattro punti
che sono
est,
L'importanza che ha in
questi elementi
statistica la
determinazione
non
chi
longitudine e l'altitudine
due
la
istanti
del
quindi
irie stagioni
Crescendo
neit del
e
latitudine,
e la
decresce in generale
l'in-
calore
sistemi viventi.
modi
di
abitudini
dell'uomo e
degli
ani-
e sul valore stesso dei beni che ivi sono situati. Europa a 2930 metri sopra il livello del mare trovano generalmente le nevi perpetue, sotto vi anno pascoli per tre o quattro mesi all'anno; seIn
i
ntano
eti,
i
larici,
le
sotto di
essi
crescono
si
pini,
gli
a-
l'aggi,
che discen-
endo
1500
)ltivazioni ordinarie,
e le abitazioni degli
L'esposizione
influisce
omia
'Italia
delle
le
diverse
coltivazioni;
nel
pi delle terre
esposizioni di
levante e di
il
gelso,
ed arbusti,
prati.
Italia
si
mentre
le
pi fresche di ponente e
destinate ai cereali
amontana sono
d ai
preferibilmente
58
come
le
montagne,
le
l'osservatore tenerne
III.
La forma del
territorio
influisce
potentemente su tenendo
in
pai
s
cresce
la
lunghezza e
la
ti
restringe
colta
il
la
larghezza
e
si
di
la
un paese, cresce
facilit di
idi
di
difenderlo
soggiogarlo,
la
e che
fatto
si
opposto
accosta
verifica
quando
si
figur
del
paese
alla
circolare;
i
avrebbe un
pt
nuova
in cui
ragione
per
L'Italia
spiegare
nostra, e
tempi
la
tristissimi
quali passata
si
migliore condizion
la
dovettero
e le
politicamente trovare
altre
Trancia
il
l'Inghilterra
nazioni nelle
tutti
i
quali
punt
punti estrem
governativa
meno
divergenti
gli
la
comuni.
coi
L'influenza che
cita sul
d'acqua, e
hann
pel
la
r
una importanza
tutta
non che
pur
tamente osservare
la
59
4ione esatta
nto. re
di
tutti
gli
altri
fenomeni
si
di cui tien
Ci che
debbe inten-
con pi
la
forte ragione
rocch
mensamente
li
pubblica
qualit
del
privata
economia,
i
si
giusta
facili
suolo
che
lavori
scono
diffcili,
Il
profcui o non, di
delle
maggiore
minor spesa.
Dbioso,
sistema
bonifiche od
il
emen-
suolo calcare,
diverso ed
misto,
umido
ecc.,
sia
me
economista,
i
infine
sia
e-
nenti
quali
riannodandosi
specialmente
ad
re scienze,
non deb-
IV.
Solo
i
accenneremo
a quelle
da vicino
collezione di rocce
alsiasi, se
>e
di
fossili
ne traccia
la
la storia dalle
ne rileva
struttura
il
studiando
cui
materiali che
sono disposti. L'indagine della struttura del nostro pianeta che co:uisce ci che gli scienziati denominano la ijeoijnosia,
compongono ed
modo con
80
all'ignoto,
le
al
pa
arriva a conoscere
vicende
cangiamen
nella su
s
cui fu
sottoposta la terra,
non
solamente
parte inorganica,
ma
si
condo le varie famiglie di animali e di piante eh ebbero vita in epoche pi o meno remote. Le masse minerali poi che possono essere costitu solamente dalle sostanze inorganiche, ovvero queste in unione con resti organici, distinguonsi e nome di roccie, mentre invece chiamansi fossili le vi stigia, qualunque esse siano, di resti organici, che p un avvenimento naturale sono rimaste a far parte d
depositi
tica
statistica
territoriale
quello
paese in
esame. N
un
territorio.
La maggiore o minor
ri
facilit degli
lo scafi
Un
fi
quello di rispelta
1'
autonomia
61
fratelli,
due neal-
e rivali accaniti.
tornaconto
tio ed all'odio, mentre il sospetto e la diffidenza n luogo della buona fede e dell'armonia che deve dare le relazioni economiche. ^a nostra Italia dimostra col fatto questa verit, e dimostrer ognora pi, quando, fatta indipendente una da Palermo al Quarnero, potr svolgere in
ta
ie,
la
le
arti,
le
indu-
la
navigazione ed
commerci.
VX.
Volendo dare
se
allo
studioso
un quadro
si
esatto delle
nsideriamo
f
da geografi che da economisti. Premetteremo che l'Italia nella sua esistenza naturale intrattati
tendentemente dai
i
politici
e dalle
ragioni
meno
paradossali
di
lei.
Noi misuriamo
agli
l'Italia dalle
sue isole
mare africano
la
ultimi
versanti
meridionali
Ile
maggior
ghezza, e
sua
latitudine
si
Varo
Quarnero
il
4 ed
il
Uosa ed
'
il
Cervino
quali
metri d'altezza.
il
paese La e il mar circonda e l'Alpe parte Appenin t Che veruna delimitazione med di non suscettibile
figura di
tutto
relativamente all'elevazione
tivati.
dei
luoghi abitati e co
il
La
nosi
Germania e dall'Illiria forma il \ l'Appenni vasto sistema montano d'Europa, nonch tut l'Italia riparte che staccandosi dal nodo alpino, declinano quasi direi in due grandi versanti che
oriente ed a ponente, sono nelle
certe altezze abitati.
loro
falde e fino
tendono due mari o ai fiumi pi importanti segnano ne Ognu loro ultime pendenze i punti di ima altitudine. si divi usualmente che dell'Italia forma la conosce che a in tre grandi parti: settentrionale o superiore ed Liguria la Lombardia, la Venezia, braccia la
Le grandi
vallate che
Piemonte; centrale o media che comprende l'Emil l'Umbria, le Marche, le Romagne, la Toscana co sue isole e la grande isola di Corsica; meridional
grar inferiore cio tutte le provincie Napoletane colle Mal di minori colle isole di Sardegna e di Sicilia e
Gozo
cipio
gran ramo
di
questo mare
che
forma V
le straor
driatico.
naturalmente
si
nane
Italia
riscontrano
63
te
italiane
il
suolo alto
la
ai
jpicali.
Lo zucchero,
il
carroba,
il
palma
datteifera,
rancio,
limone,
il
cotone,
il
tabacco crescono in
si
ma
terra,
mentre
canne,
in tutto
risultati
il
resto d'Italia
gli
possono
i
tivare
neti,
con buoni
le
tutti
il
altri
il
cereali,
canape,
lino,
castagno
Non
ostante poi
le
pi
minute e
diligenti
>
umani
raccolti
non
Il
epoche
mche
la
nostra
stirpe
comparve
sul pianeta.
secondo
quali l'apparizione
dell'uomo in
Italia risalirebbe
una
;i
et
molto pi remota
stata
di quella
che fino ad
fosse
comunemente
la
assegnata,
ma
queste
in
perte
e
parti
contemporaneit dei-
smo
gli
ha
di pi;
il
la
geo-
ia italiana
ha potuto
le
stabilire nel
modo
pi certo
secoli di
appennini e
si
innumerevoli
isole primitive
iche
i
ammantavano
alpi.
gi da migliaia di
avvenne
il
solleva-
ato
sione di queste
.'oi
Fu montagne?
egli
non
lo
sappiamo, e
le osservazioni
chi
fosse
vago
<ii
naria della
natura e
benemerito
Boccardo:
rre
ilia
acque dell'Italia non che quella della descrizione geologica di Balsamo Crivelli, e quella della Geografia Storica Moderna ed
e
le
Della parte
a tale trattazione
64
Secondo documenti
regno
d'Italia
sarebbe di
ettari
24,650,749
(1).
La lunghezza della Penisola di 4,330 chilometri chilometri. La super la sua media larghezza, di 220 misura 96,479 migli italiane totale delle terre
ficie
geografiche quadrate, e supera tre volte la grandezz dell della Grecia, uguaglia quella dell' Inghilterra, quin quattro Svezia e dell'Irlanda riunite, quasi
i
Germania
Tuttoch poi Napoleone abbia detto che l'Italia ei tanto ben confinata che meglio non avrebbe potuto e
serio un'isola,
soffisticarci
i
si
meno
il
modo
nostri confini,
ed
il
continua.
Una qualche
difficolt,
meno,
dei confini
minutamente
nell'Italia Settentrionale
si trovano principalme ed estendentesi da Cuneo a Rimini passando terr Lago Maggiore, Brescia, Verona, Spilmbergo nel Friuli ecc., Vinadio, di A alluvionali moderni e pi specialmente le Torbiere di gli interramenti gliana, del Lago d'Orta, delle foci dell'Adda ecc., Po, le Di i quali quelli alla foce del fra mare nel fiumi i formano
descritti
<
Comacchio ecc quali appo noi le lagune di Chioggia della valle di trovansi depositi a Maggianico presso Lecco e( tufi, lacustri di cui
Pisogne sul Lago Sabino ecc.,
luvionali antichi quali
le
le
ai terreni
si
breccie e
risconti
i
lungo
ter, Mediterraneo negli spacchi dei monti calcarei, tutti tanto inferiori tcrziarii e pliocenici, quelli della Molassa i Cretacei della superiori il Ginrese quello del Trias, il Siluno, il Carbonifero terreni cristallini, graniti Gneiss e Micasch degna e della Corsica
il
i
le roccie porfiriche
ticolarmente,
di
nei monti del fiellese o nella valle della Sesia Melafiri pure del Biellese, del Lago d'Orta e di qi
Lugano,
le roccit
monte e
della Valtellina e finalmente tutte le altre cose riferentisi Geologia come i sistemi di sollevamento e via dicendo. - Annuario 1864. (1) Correnti e Maestri
(2)
Boccardo opera
citata.
io
non certo
ografica e naturale
1).
meditate queste
cose,
si
che,
quanto ha
l'Italia
perch
possa
e ve-
re
naturale
niente degli
.arentigia di ordine
pace e ritorni
efficace isi
-omento della
re
ge
perch
di
possa
l
libera dall'Alpi
il
all'Adriatico,
necessario pian-
vessillo
tricolore
sulla
punta
Fianona,
ve
1
il
primo sprone
dell'alpe Giulia
scende a
si
tuffarsi
noma da an-
o Pax-tecum.
re la
amica alla stirpe Slava, questa punta il confine dovrebbe salire per le ugae del Monte Maggiore fino al Nevoso, lasciando ori Fiume, Buccari, Porto Re, Veglia ecc., dove quandi alleata e di
mano
nque sia penetrata la lingua e la coltura italiana, /e una popolazione che non italiana. Dal monte :voso il confine italiano si estende leggermente a
stra e sale
tta
al
passo di
Nauporto, l'unico
che per
la
sezione
gii
Italia,
media dell'Alpe Giulia dia accesso fortificato dai Romani e punto ove si
che dall'interno dell'Istria, mettono nella Carniola. Da Naucolle di Sayrach il confine dovrebbe
le
grappano
rto
tutte le strade
Trieste, da Gorizia
toccando
il
Alpi
Brennero
suoi
.)
(come
disse lo stesso
Arciduca Alberto
suoi ve-
soldati
Il
Raccomandiamo
'
agli
pi
profondi studi
recentissima
dall'Amati.
Il
'
tentale d'Italia.
66
siili
del Carso),
disce
mente a destra
passi
inchiudendo Ghiavenna
del
al
dello
al
Spluga,
Lucmagno
Monte Rosa,
e
al
del
Gottarc
Monte Diane stendersi per le Alpi Graie fino al Cenisio, e da qi sto monte per quelle Gozie scendere alle Alpi Mai time gettandosi con loro nel mare Mediterraneo do
scendere
Sempione,
Ecco
fin
dove
si
i
estende
la
nostra
Italia,
ed
ec
possiamo lasciare
senza vergogna.
in
67
|'l
Topografia Idraulica
sia la
3MMARI0.
l.
Cosa
Topografia idraulica.
2.
Diresot-
fiumi.
4.
3.
Acque
terranee.
Acque per
gli
provenienza
5.
e qualit.
Acque medicali.
6.
Discipline principali
fatto relativi al-
7.
Dati di
La topografia idraulica
3tto
studio
della distribuzione
direzione delle
:que in un determinato paese. Distinguesi dall'idroatica e dall'idrodinamica in quanto che queste non guardano propriamente che la parte teorica della eccanica dei fluidi, mentre l'idraulica studia le ap-
modifica,
enza,
le conclusioni meno
due scienze
cura a chi
si
deve valere
dice
si
quando
acque
e fin-
mondo,
distingue
le
due grandi
ale e lacuale
ille
parti;
che studia le direzioni e i fenomeni acque scorrenti o raccolte nei fiumi e nei laghi; ma e l'altra poi cercano determinare l'influenza che direzione, la grandezza e la velocit dei corsi o
;lle
i
destini
corsi d'acqua
per
per
le
gli
irrigazioni, per
usi domestici,
la
navigazione interna
fra
terre,
e finalmente le sor-
sguardo genti d'acque medicinali, chiudendosi con uno di tutte queste alla legislazione regolatrice dell'uso
acque e dei molteplici diritti e doveri cui danno luogo. qui le E nostro compito soltanto quello di studiare topodella parte terza e seconda alla cose attinenti dell'idrografia studio lo appartenendo grafia idraulica, propriamente detta, agli uomini di mare cui giovi
particolarmente per
,ne' loro viaggi.
le
sulle
acque su
II.
Diconsi superficiali in contrapposto alle sotterranee un lago quelle acque che hanno la loro origine da
da un monte o da qualsiasi altro luogo e gono sulla superficie della terra, mentre le
la
si
altre
manten hann
Ce-
Le prime appartengono
nali artifziali, ai laghi
ai
ai
torrenti, ai fiumi, ai
mare; mentre le seconc acque medicinal spettano che ha fati sistema gran quel tutto a e generalmente d'acqu n deposito vasto un terra suolo della
ed
al
del sotto
Molteplici sono
cui le
acqu
considerare tanto superficiali che sotterranee, possono celerit, la direzione, dallo statista, imperocch la elemen altrettanti sbocco e la portata dei fiumi sono
di
un
territorio.
te
Si fa didatti
meno
a tra-
rupoloso osservatore,
come
di
la
direzione di un gran
al
elevata
mare
popolazione e
di fertilit
otente aiuto
nzi naturale
ei
t
che V acqua
stata
sempre anche
veicolo
e
mondo
I
pi potente
hezza e della
hit
popoli pi operosi
dell'anti-
Europa,
in riva
quelli
de vivevano in prossimit
mare
ad un
ran tiume,
ia
come
il
Tigri,
e la China,
Babilonia,
Fenicia, Cartagine e
la
recia,
:vadrici di
icini,
quanto affermo
il
(1).
In
tempi
e
a noi pi
l'Ingnil-
la
Spagna,
ai
Portogallo, l'Olanda,
lir
dovettero
in
mie fondate
La
ssere
li
un torrente o
di
di
elemento
i
meditazione per
nelle loro
in
danni che
irruzioni
nel
loro
bgo
ua.
pu impedire
e
la
irrigazione o
d alzare
renderla assai
difficile
malagevole,
principale
di colti-
l'alveo del
icilitando
per
tal
modo
mali
si
innondazioni.
Il
medio
occh
(1
a questi
un buon metodo
la
erboso
eli
di cui
natura veste
Ma ognuno
il
dorso
che
la
Avvi
ti'
me
riguarda Ruma.
sa
mndezza Romana
rti
non sull'esercizio
70
si
im-j
trasmette
poi
lentamente)
dallo
acque,
rallentate
s
non solo
alberi.
ma
pure dai
ramoscelli, e pi
di
che tutto dalle grandi piantagioni tista che ha conoscenza dello stato
si
si
Lo
sta-J
di coltura in
i
cui
trovano
fenomeni
che|
acque
ne promuove
vi
rimedi.
In Italia
conto
ed applicarlo rigorosamente,
si
forse che
dovranno lamentare dolorosi accidenti deche si fatto d'alberi le no montagne con poco criterio economico e di si
curezza.
Lo sbocco poi e la portata dei fiumi, hanno pure come ognuno facilmente pu vedere, una seria impor
tanza a venire esattamente determinati tanto nel lorc essere quanto nelle conseguenze cui danno luogo
ni.
Le acque sotterranee di cui particolarmente si pre occupa l'economista sono quelle che per la loro qua
lit
ai
bisogni del
l'uomo.
facile
la
seguenza
conoscenza degli
la
ed
interri
topografiche,
per quanto
71
on essendo
ui
agevole,
gli
atteso
le
grandi
di
rivoluzioni
soggiacquero
il
strati
interni,
ridurre ad una
igge costante
Il
!
Gioja
assevera
proposito, che
le
circostanze
quali
maggiormente influiscono
sulla
maggiore o
sano:
La direzione
3
luogo e la situazione di prima origine; La configurazione generale del suolo, avendo talora la profondit delle sorgenti qualche rapporto colla pendenza dei terreni, cosicch quelle sono meno profonde, dove questo meno elevato; Le irregolarit accidentali della superfcie, come sarebbero colline e valli, che ad un luogo possono dare una posizione pi alta o pi bassa di quella che richiederebbe l'uniformit della pendenza geII
si
incontrano sotterra;
uno strato d'argilla pu impedire il passaggio ad una sorgente in modo che l'acqua sia
alle quali
non giungerebbe
la
se
avesse libero
corso;
}
qualit del
terreno.
non
vi
quali
cercano
parti
giacch le
facilmente
vi
si
racchiudono,
sapore
del
decomponendosi,
incontra,
solforato.
l'odore
gas
idrogeno
facilmente
e
Per contro
si
incontrano pi
pi
g-
7-2
differenti
som
uni agli
altri.
Per non
Mici,
tutte queste
acque servono
agli usi
dome
vari
ma
le
diverse circostanze
le
topografiche,
ia
provenienza,
di
pioggi
fin
che
alle
la
pi
pura
la
pi
salubre
di
tutte,
zione in
acque minerali le pi potenti, vi una grada cui sono comprese tutte le altre acque, m
le
acque
pi
specialmente
quell
un
La chimica
minare il grado di potabilit delle acque; essa infat pu avvisarci della presenza di corpi che vi si trovimi disciolti, in frazioni minime, ed appoggiati all'anali:
spettrometrica,
si
ottengono dei
mezzi
risultati
portentosi
questo riguardo.
Ilo detto
il
che
di
analitici
ne abbiamo
olLile
bisogno;
intatti,
lo stabilire se
un'acqua pu o no
usarsi
cosa
pi facile riconoscerne non solo la presenza, n pur anche le dosi anzi dir di pi, che l'analisi un'acqua una di quelle operazioni chimiche clfii
;
richiede
si
grandi mezzi
in e
accinge
ad
eseguirla,
specialmente
se
si
esn
Quali sono
caratteri di
un'acqua potabile?
l'no
dei
di
principali
requisiti
di
un'acqua potabile
giacch
pi
digerisce;
quello
ia
tenere
disciolta
e
dell'aria;
si
contiene un'acqua,
sia
meglio
che
a
prova
l'acqua
<ii
distillata
quantunque purissima
motivo
di
-<
difficile
digestione
della
man-
n/.a
di
aria.
la
Per determinare
dato
ora
si
quantit
aria
contenuta in
rotarne
sviluppa
di
acqua, basta
riscaldarla e l'aria
ogberla
abbandonando l'acqua, e si pu un tubo gradualo e cos fissarne volume. Oltre l'aria ed una certa quantit di alo carbonico, le acque di sorgente contengono
entro
re dei
sali
e
a
dei
cloruri
alcalini
di
di
in
quantit
va
li-
ibi le
.
da
uno
due centesimi
a
gramma
sostanze
per
unitamente
che
si
delle
volte nelle
traccie
organivicinanza
e,
alcune
verifica
divengono
sorgenti
alquanto sensibili
poste
in
me
i
cimiteri.
sali
e cloruri che pi
di
abbondano
il
nell'
acqua sono
di
bicarbonato
asia,
i
calce,
di
solfato
di
calce,
e
am-
cloruro
calce e di magnesia,
qualche
pi-ossi-
rato,
la di
della
pi
i
nocive
sono
solfati;
rti
poi
chi
crede che
bicarbonati,
almeno entro
a
di calce,
limiti,
ilare
nell'organismo una
quantit
Non
lo
sto
a dire
di
quali siano
presenza
di
permei-
valutarne
quantit,
ma
piuttosto
amo
74
modo somministrare
api
pi ovvio ed
il
il
prezzare
grado
di potabilit delle
acque, consiste ne
(1
Da molte persone questo esperimento riguardai come un pregiudizio popolare, eppure rappresenta ui l'atto abbastanza vero, che la scienza pu spiegare, ce
noscendosi
la
propriet
che
ha
la
calce di formar
altro che
un
criteri
sali
calcarei e
nulla pi,
ma
di
siccom
i
pi
poter r
un
criterio sufficiente
bont
dell
Un
altro
mezzo
si
siste nell'osservare
grado
di
solubilit
del
sapor
nell'acqua che
vuole
sperimentare. Di pi acqu
<
presenza dei
il
sali calcarei. Pe
sapone chimic
or ber
stearie
altro
che un aggregato
l'oleico,
lo
la
,
margarato
organici
di potassa e soda;
questi
cio
margarico avendo pi affinit per quello che abbiano per la soda e potassa
ed
il
calce
abbande
trovano
pi pura.
in
presenza della
si
per costituirei
Nel Monferrato
usa cuocere
75
BatO,
.-(tarato,
margaralo
di
calce,
Su questa propriet del sapone si voluto fondare metodo analitico delle acque detto idrotrimctrico, quale non altro che un esatto apprezzamento del ado di solubilit del sapone, e consiste nel versare ll'acqua un certo numero di goccie di una tintura colica di sapone: per questo mezzo analitico, olall'essere, come abbiam detto, parziale per i sali di Ice, non che comparativo e pu servire a dirci ali di due o pi qualit di acque sia quella che ne ntiene in minor quantit e quindi possa, in certo al modo, ritenersi come la pi potabile. La tintura polica di sapone un reagente sensibilissimo della Ice dal momento che vale a svelarcene anche una
i
,
ni
ma
quantit.
La campeggio
i
costituisce anch'essa
un reagente che
a materia colorante gialla detta ematoxilina che poa contatto del carbonato di calce, diviene violetta.
Dal colore
dunque pi
si
meno
violetto
che prende
tintura aleo-
goccia di
la
campeggio
le
pu dedurre
quantit di car-
Per valutare
igente pi
sostanze
il
il
sicuro
cloruro di oro,
pi o
che versato
legger-
colora in
violetto,
meno
acque,
agli usi
veduto,
le
rendono inadatte
T6
non
solo,
si
ma
tratti
specie
mici che possono essere disturbati dalle reazioni ali quali pu dar luogo la presenza di corpi eterogene
nell'acqua.
Si
possibile rimediare a
le
tali
inconvenienti
lor> possono rendere servibili affai risponde natura non lo sarebbero? La scienza nativamente a queste domande, porgendoci modo d
chimici e meccanici
nelle acque
le
queste so
guastano.
Le operazioni chimiche se dirette ad eliminare' di t( sali calcarei, sono diverse secondoch si tratti
glier via
il
bicarbonato od
si
il
caso non
deve far
che
si
vuol purificare
ossia
di
latte
<
calce,
una soluzione
caustica,
si
vi
dr tosto intorbidare. Questo intorbidamento pr( dotto dal bicarbonato che cedendo una parte del si acido carbonico alla calce per ridurla a carbonato,
viene anche esso un carbonato, che poi essendo ins tubile, va a depositarsi in fondo ai vasi nei qua!
lascia l'acqua in riposo.
Quando
di
all'incontro voglia
eliminare
di
il
colaggi un
al
un
po' di
carbonato
soda, che
d luogo
n<
per questo
industriali.
Le sostanze organiche poi si ponno togliere all'acq mediante il contatto con il ferro, che trasforman
loro azoto in acido azotico serve questo a distruggi ogni particella di materia putrida o putrescibile. L
il
attinta a
sap<)
t
77
Anche
il
piombo
)duce
il
medesimo
ben
eifetto del
ferro,
ma
tal
olire l'in-
traici"
la
sensibili; sar
per
mezzo ne motivo da
mezzi meccanici
se
di
meno buona
non
riu-
ta;
per senza
la
scorta di
ligure
possibile
egare
mdere
,o
loro parti, e far commeccanismo col quale lavorano. scuotimento di un'acqua anch'esso un espe-
disposizione delle
il
nte che
)
si
il
bicarbonato di calce
stato di
Da questo sistema di purificazione delle acque buon partito per decorazione ed abbelliamo di una citt facendo s che lo scuotimento acla entro belle fontane, come si pratica in Roma,
dare.
cavarsi
1
IV.
\cque poi non pi usualmente potabili, ma medii o minerali sono quelle che scaturiscono dal seno ila terra tenendo in dissoluzione una certa quantit quali producono sull' ecoprincipii eterogenei mia animale elfetti diversi dall'acqua comune, e
,
io
10
dotate
venir
di
propriet
medicinali,
cosich
pos-
adoperate
alcune
per
uso
interno
ed
esterno
cura di
malattie.
Vastissimo
campo
78
il
riguardo geologico
cosich necessaria
chimico
pi
terapeutico,
notizie
generali
ranza degli
speciali,
scrittori,
che tornerebbero
inopportune in un;
trattazione elementare.
a(
meno
guita le
attribuisce
di
all'acqua
atmosferica
che
sott<
forma di pioggia,
discende
dalle
i
nubi
dai fianchi
torrenti
.
delle
i
montagne
formando
vece di
ruscelli,
od
fiumi.
Una por
d
superfcie del
suolo, e
volgersi al
mare lungo
fenditure
traverso le
terreni, e
delle
roccie
e le
porosit de
li
quida che
della terra,
lizzatori
sta
e vi
solubili
cercare
natura degli
strati ch<
prima di scaturire alla superaci* del suolo. Sebbene fin qui manchino i dati sicuri pei giudicar con esattezza incontrastabile la provenienza delle acque dalla qualit delle sostanze in esse con tenute, e sia possibile il caso che un gran numero d sorgenti derivino da luoghi molto pi lontani dei li miti del terreno dal quale sembrano pervenire, tut tavolta si possono ammettere alcuni caratteri distia tivi che giovano fino a un certo punto a farci cono
esse attraversano
79
Le acque dei
ijilde
terreni
primitivi
sono generalmente
si
o termali,
copia
carbonato di soda e
o non
la
vi
entre
sali
di calce e di ferro
esistono o
dose
nei,
tenuissima.
Tali
di
sarebbero
di
di
Garlsbad,
Wals,
e la
temperatura
elevata
mineralizzazione di
Nell'ipotesi pi
generalmente ammessa
considera
me-
ndit a cui
trovano.
profondit maggiori di 30
i
termometri addi-
no un continuo crescere di temperatura, misurato discesa di i circa un grado centesimale per ogni
dimodoch se il calore andasse sempre iraentando colla medesima legge, alla profondimetri;
di
12 a 16
leghe
farsi
le
materie
interne
del
glotale
dovrebbero
otesi,
incandescenti.
Ammettendo
rimangono spiegati i sotterranei muggiti, e gli >aventevoli fenomeni dei vulcani. E di vero le scosse
terremoto sono pi frequenti nei terreni vulcanici,
i violente
nei paesi
vulcanizzati
nei
tempi delle
ano
le
sorgenti termali, e
attivi,
Ed
rmi
straordinari nelle
medesime
alle
come accadde
l'epoca del
so
cangiano
parsa. Si
la
composizione o ne cagionano
mineralizzazione
di
la totale
scora
la
calorifi
i
eazione
delle
acque termali
pei'
dovuta
al
passaggio
queste
acque
luoghi ne
nazione di questo
stesso
che
lino
la terra eserciti
reputa di 37
elastici
chil. circa
fluidi
provino un
compressione capace a trasformarli in liquidi, e eh il calore che ne risulta basti a scaldar l'acqua ed a fac
litarle
l'appropriazione dei
sali.
Ove
ci fosse provate
facile ci
(iva
4
della
sorgenti
per
mezzo
di
l'or
i
crescerebbe
la
compressione a misura
la
ci
andrebbe crescendo la profondit. Ala finora non in grado di accogliere con sicurezza
sizione del Witting.
la scien;
supp
precedenti,
ma
nuoji
ticano
la
generale
nico,
ma
vi
sollidrico in
fic
soda
lice
abbondano,
tal
ma non
acque
cos
si
il
carbonato,
il
la
alo
li
pochissima, e invece
riscontra
solfato
calce.
classe di
appartengono quelle
mand
Le
ecc.
sedimentosi superiM
it
RI
ste,
o
il
11
poca
quantit,
il
sali
che
di
predominano
il
io
carbonato ed
il
solfato di calce,
il
solfato
di
Lgnesia,
carbonato ed
le
solfato
ferro.
Di tal
tuia sono
acque
di
Unghien, ecc.
quelle
di
dei
terreni pri-
e a quelle dei
terreni
sedimento.
vi
si
Insieme
i
trovano
sali
le sor-
di Vichy,
di
Bath e
di Spa.
inalmente
alle
a-
ogia con
eli itici
quella
dei
terreni
Ai
terreni
possono
riferirsi le
e;
ai
di ava.
,e
materie che
si
ne abbiamo indicato, sono molte e di origini diverse, principali consistono: 1 in gas che parte si svipaiio dalla sorgente e parte
rimangono
carbonico,
d'aria
atmoclo-
nei terreni
e
d'acido
ico
solforoso commisti
vapori
acquosi,
non
da
ri-
di
stata accertata
molti
la
luoghi
d'Italia fin
ani tempi,
tta
quando ancor
Bagni
in
la
ta
Maria dei
e;
Pietramal
Dell'Appennino.
gas
che
rimangono
iq
Ghie
vennero
rico,
ai
sunnominati acidi
e cloridrico
in
acidi
bo
salificabili.
La soda sarebbe
a quanto
ma
vi
I
si pretende, nelle acque dei geysers d'Islanda secondo l'opinione comune assai probabile eh
silicato.
poi costituiscono la
di
materia
pi
efficace
e{
abbondante
lo
sono pe
l'os
pi carbonati,
cloridrati,
la calce, la
che
hanno p
e
magnesia,
sido di ferro.
esiste trovasi
La potassa
per
lo
assai pi rara,
quand
sorgenti che
hanno
m
<
stato
allume in alcune acque ferruginose, come sarebbe! quelle di Passy. La litina una base ancora pi rar
ma
di
carbonato
la
si
rinvenne nt
Sedlitz,
stronziana carb
di
acque
Marimbad, e elori d rata nelle sorgenti di Egra; Vi lumina allo stalo di solfato sembra poi esser coma a molte sorgenti; l'ossido di Manganese accompag
di
sovente 'quello
combinazione coll'acido ci di Pyrmont, .di Baden, Ems ed alhe, il rame carbonaio fu rinvenuto ne acque di Lrnabrunnen, lo zinco in quelle di IJonnel
di
ferro in
solini
83
Miti
dai
terreni vulcanici
e nelle
termali,
che per
,li
jotluri
bromuri
in
molte acque
Soltanto
in sul
lontana.
due chimici piemontesi Angelini e nt riconobbero il jodio, l'uno nelle acque di Sales, Uro in quelle d'.Vix e di San Genesio. In seguito n chimici lo scoprirono in diverse sorgenti; il bromo trovato la prima volta da Vogel in alcune acque Baviera, tu dalle recenti analisi dimostrato compadel
1824
o
uri
indivisibile
il
dello jodio,
sicuro
cosich
dove
esistono
chimico
di scoprire traccia
pur
di
omuri.
1859 fu dal farmacista Tripier scoperto l'arsenico
lo
acque
|6
Brio
nel
di
di
Alemagna.
illora
poi
le
ricerche
di
moltiplicate le rivelarono
sorgenti, cosich, secondo
grandissimo numero
ervi
non
acqua minerale dotata di virt alquanto energica, cui non si contenga qualche traccia di questo melo. E ci serve a spiegare assai bene la maravighosa
cacia di certe sorgenti,
i
cui principii
soli
noti
in
pas-
o
ti
non avrebbero
appunto
a
tali
di
per s
il
singolarissimi, giacch
jodio,
rame, l'arsenico
e
io
gono
modificare
potentemente
le
durevolmente
mano organismo.
Meno precise sono
notizie intorno alle materie
istituiti
studi sufficienti.
Che
disciolti
principi organici
il
indubitato,
ne
fa
l'odore e
sapore
di
alcune acque,
tu
forniscono eoll'evapora materie estrattive che esse notare gli aedi cranico e zione fra le quali voglionsi Berzelius. L'acetato d. potassa
,e
apocr'enico scoperti da
fu rinvenuto nelle
acque
di
Brukenau
in
in Baviera,
a^
molte sorgenti
la quale al fuoco dj chiarina, glarcim o baregina, ammoniacali al par delle sostanze origine a prodotti
animali.
..
..
Da lunga pezza
si
riconobbe
la
necessita di classi
le altre chi composizione differente, e ravvicinate riusc cod non Ma analogia. offrono una tal quale
facile,
ed utile nella pra un principio veramente scientifico . Si cominci a distinguere fica a tale ordinamento.
come pu sembrare
primo
aspetto,
il
trovar.
acque per
la loro
temperatura
in
semplici
o fredde
e calde o termali;
nell'uso pratico della me pu essere di qualche peso scientifico. dicina non ha valore J sembr pi razionale e quell che La classificazione chimica, ed ha per carattei ohe si fonda sull'analisi predominanti nelle vane acqu
distintivi
i
ma
principi!
neppur questa pu dirsi scevr sempre il predominio quar d'imperfezione, giacch non elemento quello che determin Illativo di un dato
minerali,
ma
in pratica
di un' acqua minerale la particolare efficacia qual pecca d'insufficienza, poich tale classificazione
ali
lnolu
possa riferirsi ugualmente l'acqua minerale che non quante non dovranno por all'altra classe e quali e
na
in altra serie di
mano
in
mano che
si
scopriranno
la d
medesime? Quindi
8S
none che noi adottiamo non vuol essere presa con gore scientifico, ma si come una semplice tela acncia a svolgere in qualche
ci
amo
senza
dissimuscienza
ai dati della
come
a quelli
que
solforose,
bromo-jodurate
limiteremo
ad aggiungere un
meglio
Acque
o
Irico
solforose.
Il
meno
che
forte di
si
sol-
do
altre
la
fer-
jodio, alcune
che l'arsenico. Ma
visione che
in in
il
sembra migliore perch pi semplice, ed acque solforose naturali e accidentali. Le prime no quelle che si caricano dei loro elementi solfosi fin dalla loro origine, nel momento cio di miralizzarsi,
le
mente
ni
solforose, lo
divengono in conseguenza delle lungo gli strati dei terLe acque solforose naturali
zolfo vi
si
da esse attraversati.
no appena traccia
ali,
di sali calcari, lo
trova
e quasi tutte e
sono ter-
tengono in disso-
Sii
della
quale abbiai
cenno sotto il nome di baregina. A questa cai goria appartengono, per tacer di moltissime, le acq
solforose dei Pirenei, quelle di
di
Acqui
in
Piemonte
di
secondarii e terziaria
combinato
lo
colla calce,
sali calcarei
il
vi
abbondano
tien
dell'a
sono per
pi fredde, e
loro sapore
vi
si
finalmente
scopre appen
Clthenar
i
acque
di ix-la-Chapelle, di di
Enghien,
di
di
di
in Inghilterra,
Alcamo
in Sicilia,
Ghianciano
di
Il
sig.
acque solforose
che nel momento in cui zampillai! dal suol hanno perduto il loro principio solforoso. un iti
sovente avverato che alcune acque riconosciute
solforose in certi punti del loro tragitto,
esserlo
idrl
|
cessano
quando si esplorino a qualche metro di d stanza perdendo esse lo zolfo e conservando tutte altre materie. La sorgente Bruzaud a Gauteretz n Pirenei ne offre un esempio notevolissimo. Acque ferruginose o marziali. Le acque ferrug
nose sono
le
pi sparse di
tutte,
facilmente
ric<
qu|j
dell'inchiostro.
Limpide
al
alla loro
scaturagine
si
dive)
f
f
contatto dell'aria,
il
alterano
loro principio
deposita
al
fondo,
fecero
taluni
una
fate e
ne in
nate.
Le
eccesso, che
le
prontamente deporsi del sesquindo fenico, ritenendo soltanto una tenue porzione carbonato disciolto. Tali sarebbero le acque di Spa, Bussang, di Recoaro. Le seconde, cio quelle dove ferro esiste allo stato di solfato, hanno un sapore stitico delle altre, si scompongono ancor pi premente, e lasciano precipitare un sottosolfato di ferro. sono un esempio le acque di Passy, di Cransac, e equa Catulliana nella provincia di Vicenza. Finalente acque ferruginose crenate vennero dette quelle e lasciano pi abbondante deposito di acido creili :o
K)ste all'aria lasciano
i
dei
iai
I
suoi
leggiero,
che pi-ima
di
di
Berzelius
si
scambi
tulle
in
iva
le
carbonaio
(erro.
Riscontrasi in quasi
pi copioso fu trovato
|ue ferruginose,
ma
Ri-
dine o saline.
pi rinomate,
di
come
di
d^Ems,
la
Wals,
san Nettario,
Sain-Vincent, devono
magnesia di calce. Siccome cosiffatte acque d'ordinario sono )ltoabbondevoli di acido carbonico, vengono da molti
o alcalinit ai sali di soda; altre a quei di
ste fra
Ite
le
sorgenti acidulegasose.
La perdita
di
una
da
cri-
dell'acido carbonico,
di
In
di
som,
mque
gasose.
Sono
ranza dell'acido
)ore acidetto
carbonico, che
e le
comunica
loro
un
particolare,
rende spumeggianti
98
carbonico,
via in
si
ma
il
tutte
sono pi
di
meno
i
saline
tutta-!
1
serba
nome
gasose a quelle
si
si
piccola quantit o di
Di tali
Le acque classificate in que4 Acque muriatiche. sta categoria contengono molti sali o molto cloruro"' di sodio, ed hanno grande analogia colle acque ma;
rine.
Il
la
loro efal^
possono conservarsi
senza
quelle di Sedlitz,
le
conoscono
Acqur bromo-jodurate. Sebbene sia oggimai arai messo per replicate esperienze, che in quelle acque nelle quali vi ha in copia cloruro di sodio trovisi pure il jodio ed il bromo, tuttavia si serba il nome di bromo-jodurate a quelle sorgenti che pi manifesta mente ed in maggior copia contengono siffatti pria cipii, sono acque generalmente fredde, di sapore a maro spiacevole, ed in alcune anche al semplice gu sto si pu accorgersi della presenza del jodio. Fra
1<
in cloruro di sodio.
pi segnalate fonti
del Masino nella
di
tale
natura citeremo
quelle
dli
<|
Lombardia. A questo abbozzo di classificazione suggerito dall recente opera del dottore Costantino James noi dob biamo nuovamente soggiungere col medesimo autore che quantunque un tale ripartimento abbia il vantag
gio incontestabile di ravvicinare un certo
numero
88
>sa
i
che ne semplifica
ripetizioni,
lo
studio
toglie lo
sconcio
i
frequenti
avi
esso
ha
per
anche
di
suoi
rado colla
polarit delle
*viene
nostre divisioni
dottrina
melodiche, e spesso
che
una
speculativamente piana e
inapplicabile. Quindi molle
mipiuta riesca
urgenti,
in pratica
'ebbero
miglia,
posto adatto n in
apparterrebbero
evitare lacune
si
proce-
de
in
qualche
modo
sistematicamente,
costretti
la
le
ricchezze su
tuttavia
tutti
punti
essa
non
sopperito
gli
ad ogni
i
bisogno dell'uomo;
lei
cune volte
impeti ed
e
mostruosi di
se
la
furori,
igionerebbero danni
ato
di
ruine
di
non
si
corresse a
di
pararli e a prevenirli;
qui
necessit
le ai
uno
acque
idrografico
artificiale
per condurre
ai
un sistema
mali
di
arginature
fiumi
ed
torrenti
artificiali
servono particolarmente
alla
na-
acque
dopo
di
antaggio
poter essere
risaliti
colla
stessa facilit
essi,
he
si
come
ma
si
'.IO
congegni delle conche. Le pi antiche nazioni conobbero l'importanza dei canali navigabili, e son
diaritc
i
China, di
Babilonia,
servendel
in
Reno communicazione
i
e
il
Rodel
mare
la
Mi-
loro naviglio
di
genio
Leonardo
del
le
secolo XV,
frasi
il
genio della
di
nomista contemporaneo,
l'Olanda e principalmente
aprir canali col
la
Francia,
si
ma con
grandi
tanta
le
sol(
una
il
comunicazioni
quella munifico-
Mediterraneo
col
attesta
municazione
e
mare
pi
il Belgio, la Danimarca, la Russia e le altre potenzi Europee seguirono l'impulso che fu sentito panico larmente anche in Americo dove la razza Anglo-Sas sone ha eseguite insigni imprese in tal genere di co
d luogo
lo statista e
1)
Boccardo
Dia.
dell'Industria
del
Commercio.
di
lia
[Mima
dallo
vista
che
minor dispendio
tzione
al
della costruzione di
il maggiore un canale di
dipenda
condizioni topografiche e
tuttavia
altre
in
paese,
circo-
gnomiche
conto
de
le,
male
e
stesso.
breve spesso
divergere
la
meno
importa perci
farla
per
toccare
parte per
il
prolungamento
ai
di
una linea
luoghi intermedi
i
linea,
danneggia
punti estremi,
Mando
lenti
di
il
loro
prezzi di
lercio
ioni
tutte le
rela-
La maggiore
trarsi
da
una
e
d alimentarlo
spesso
-ime
ebbene
in
spese, costituiscono altri problemi li quali apparenza solamente tecnici non sono per
prezzi
di
trasporto o di transito,
la
d alcune questioni, e
ostituisce
un'altra.
Per
dire
subito di quest'ultima
si
ccenneremo
el
alla difficolt
che
artificiali,
le
perch
scuotimento
si
ell'acqua ne distrugge
/alo
l'elice
pareti e
quantunque
non
fu
sia
ancora
proporzione sopra questi canali, circostanza che mezzi di trasporto per cai
celerit,
perch ad essere e-
92
conomici suppongono una lentezza relativa avr pure contribuito all'allontanamento di questa forza motrice
sostituita
i
generalmente da
pesanti
carichi
cavalli
grossi e
delle
la
trovano
moltiplicata
talmente
mila
chilo-
grammi
di
peso
sull'acqua,
tirarne pi di mille sovra un' ottima strada terrestre. La questione dei prezzi si risolve in quell'altra se
l'uso ed
percorso del canale come pubbliche costruzioni o non piuttosto assoggettarlo a tasse o pedaggi? Pi se stabilito un pedaggio dovuto
quello dei ponti e di altre
dagli utenti
il
per tulle
il
le
trasporta?
Infinejj
se
come
la
possa ammettere sui canali la libera circolazione su qualunque altra strada? Come ognun vede
questi quesiti dipende dalle condila
risoluzione di
zioni
generali
costruzione del
canale e da
Diremo
solo
generalmente d'accordo
nelle
pedaggio, quando il debba essere uguale a ciascun peso, ma proporzionai al peso specifico della merce, cos per es.: un pese di lana o di cotone pagher di pi che non un pesci
esiste, nori
uguale
Se
di
l'acqua
la la
viti
dell'uomo, non
meno per
lo
sviluppo e per
nu!
e in tutti quei
non
si
sopperir
raccolti diven
gono
incerti
e condizionati alle
acque piovane.
Ma
99
rimediando
agli in-
Romani restano ancora monumenti perfettamente conservati. In tempi e paesi a noi pi conosciuti sono degne di un cenno le opere idrauliche della Lombardia e del Piemonte le quali sono studiate e citate a modello da tutto il mondo moderno. Perch l'uso
e dei
1
tutti
vantaggi
desiderabili
deve
quella derivante
come
di-
cono
la vita
La ve-
loro
modo
sia
le
di migliorare
mischiandovi materie
fertilizzanti; la
natura stessa
tragitto
prima
di arrivare
alle regioni
da irrigare, re-
materie fecondanti.
Altre condizioni di
dalla
quali sono
praterie,
94
riso
che richiede
1
l'ir-
rigazione in
modo
ter-
sabbiosi e
calcarei ritraggono
le
terre
d'acqua che deve compatte ed argillose; dalla quantit utenti e per gli tutti per essere calcolata sufficiente
tutti
soventi bisogni; un'irrigazione insufficiente conseguenze le soltanto affatto inutile portando seco sopportare per praticarla dovettero si che spese delle l'agricoltore ingannato dalla fiducia eh
i
vi
ha
di
pi:
la
gli ispira
presenza del canale, si da a coltivazion fosse stato sicuro d che non avrebbe introdotte ove prepara a se stess( cos aver acqua irrigatoria e
non
danni gravissimi. buona irriga Finalmente ultima condizione di una per con lavori d'arte dei canali necessari zione sono volte 1 canal durre e distribuire le acque: soventi di quelli prm secondari sono altrettanto importanti fecondator dell'elemento cipali ed a questi diramatori
i
che
debbono spesso attribuire inconvenienti maggiormente a discutei Noi non possiamo entrare d'averle accennar queste diverse circostanze, paghi in su dimostrazione della importanza che hanno
si
gravi.
tistica le varie
si
zione intimamente
detti
servienti all'irriga canali di scolo sono con quelli collegati. Sono essi questi canel
anche
colaticci o colatori
destinati a raccoglie!
acque residue do* e ricondurre al canale derivatore le l'igiene ci l'irrigazione, ed interessano perci tanto
non fot l'economia, la prima perch ove queste acque temi in avveniva come sero sollecitamente raccolte, agii progredita meno da noi non molto lontani e di quali dai tanti piccoli stagni
nomia, formerebbero
95
mariano fuori dubbio nocive esalazioni, come in qualche proporzione avviene delle praterie artificiali o marcite', l'economia poi perch queste acque ricondotte al canale
possono servire ad altre irrigazioni o come forza motrice di opifici, mentre sarebbero irremissibilmente perdute
senza questi piccoli canali riconduttori.
1T1-
Le legislazioni
a regolare
delle
alle
i
di
tutti
popoli
civili si
occuparono
di
acque e noi
pi
accennare
importanti
utile
il
studioso
che trover
ugualmente interessati
ministrativo ed
il
dritto
internazionale, l'am-
civile,
le
presentano
che
artificiali.
Cominciamo
stato
corsi
d'acqua
e acquedotti
molini
od
altri
abbia legittimo
titolo o
ne ot-
o fare opere
modo
recare alcuna
mo-
(1
(
ci
ad
altri
studi che
del maro come quello che offrirebbe materia non siano quell proposti dal programma governativo
96
difieazione
forma della corso dei fiumi o torrenti. La ultima quest libera o tassata; bocca di presa d'acqua acqua d madido, cio un corso ha per unit di misura il quantit di cento litri al miche scorre nella costante dividere in decimi, centesimi nuto secondo, e si pu
al
e millesimi.
territori
corsi d'acqua
demaniali (arginature e
intrapresi e mantenuti da opere simili), devono essere sono uniti anche i quali coloro che vi hanno interesse devono, occorrendo, forzatamente in consorzio cui ogni qualvolta gli argini
il
l'abitato dalle irruzioni o torrenti, o per premunire e straordinarie ordinarie di e inondazioni in occasione
piene.
d acqua proprietari delle sponde di un corso cos della passiva navigabile sono tenuti alla servit di spazio libero uno detta via alzaia cio di lasciar navigazione. alcuni metri per servizio della che regolano la disposizioni principali Scorrendo le
Tutti
i
,.
j.
necessariamente dovute navigazione fluviale abbiamo canali servienti ali tutelano accennare ad altre che
l'irrigazione.
Aggiungeremo che
le
concessioni
e per quella estivi sogliono fare per l'acqua jemale dall'equinozio di primaveri e che questa principia cominci: all'equinozio d'autunno da cui
e
dura fino che corre fino al primo termine. per anche far Le concessioni d'acqua si sogliono settimane e mesi, od al per intervalli d'ore, giorni e convenzioni. trimenti secondo le speciali passaggio per Ogni proprietario tenuto a dare che vogliano coi fondi alle acque di ogni specie
l'altra
suoi
97
ursi
jmporaneamente,
essit della vita o
diritto
di
per
usi agrari
Sono
Chi
anale,
ei
esenti da questa
servit
case,
cortili,
iardini e le aie
ad esse attinenti.
il
domanda
il
necessario
le
sue
acque
canali gi
destinati al corso
di altre
sque.
Ma
il
rietario di
el
un canale in esso esistente e delle acque medesimo scorrenti, potr impedire che un nuovo
suo
fondo, offrendo di dare
il
quando
ci
danno
al
di chi
domanda
passaggio. In
tal
proprietario del
acqua introdotta,
i
al
mag-
iori
passaggio
dell'
acqua a
si
canali ed acquedotti in
quel
modo che
purch non
in alcun
sia
slerato,
modo
corso od
il
vo-
line delle
acque in
essi scorrenti.
passaggio; che la
al
medesima
il
sufficiente
per l'uso
il
quale
destinata; che
il
pi conveniente ed
meno
pre-
Prima d'imprendere
costruzione
dell'acquedotto
08
quegli che
vuol
il
l'altrui
stati
fondo,
i
deve pagare
saranno
stimati
soprappi
pi parti, o da
intersecarsi.
I
compresi quelli derivanti dalla separazione in due e altro deterioriamento del fondo ds
terreni per che venissero
occupati
e per
la
il
soltanto pei
getto delk
la riposta delle
materie
col
estratte
met del va
suolo
sempr
carich
altri
ma
e
ne' terreni
medesimi
proprietario de
altr
rimovere e trasportare
tutto
le
materie
ammuc
chiate,
purch
anni,
indennit sar
ristretto
il
so
(
met,
ma
coll'obbligo,
le
dopo scaduto
termine,
rimettere
gando
cui
il
l'altra
met
non
per
gli
la
concessione temporanea.
nel
immettervi maggior quantit d'acqua, se non rie nosciuto che il canale ne sia capace, e che non possa venir danno al fondo servente.
Se l'introduzione di una maggior quantit d'acqi
99
nuove opere, queste non possono farsi se prima 3n ne determinata la natura e la qualit, e pagata somma dovuta pel suolo da occuparsi e pei danni
riga
modo
ha luogo, quando per il passaggio a traun acquedotto sia da sostituire ad un pontenaie una tomba o viceversa. Sar sempre in facolt del proprietario del terreno
Lo
stesso
rso
il
fondo del
da
ri-
o soglie
Ove per di tale facolt egli >n abbia fatto uso nella prima concessione dell'actedotto, dovr sopportare la met delle spese ocpunti
fissi.
rrenti.
Ove un corso d'acqua impedisse ai padroni dei fondi ntigui l'accesso ai medesimi, o la continuazione U'irrigazione o dello scolo delle acque, coloro che servono di quel corso sono obbligati, in proporrne del benefzio che
ne ritraggono, a
costruire e
antenere
ponti ed
un
la
modo
nnee,
e sicuro
i
transito,
come pure
altre simili
le
botti sotter-
ponti-canali
od
opere per
i
di-
Il
mezzi,
diritto, premesso il pagamento dell'indennit e minor danno possibile, di condurre per fogne o
r fossi le
acque
di scolo attraverso
rano
le
nque
I
altro scolatoio.
proprietari dei
altrui,
da
fogne o da
la facolt
ssi
T
*
che
profittare dei
ori fatti
in forza di
100
lori fondi a
condizione ch<
ai
le
open
affinch le
medesime possano
servir
anche
2
ai
fondi attraversati;
d parte proporzionale delle spese gi fatte e dive opere delle quelle richieste pel mantenimento
Una
acque da fiumi possono, ove ci torrenti, rivi, canali, laghi o serbatoi, infiggere una chius sia necessario, appoggiare od
diritto di derivare
alle
sponde, coll'obbligo per di pagare l'indennit, valgano ad assicu di fare e mantenere le opere che fondi da ogni danno. rare
i
Quando per
la
convenut minata quantit di acqua scorrente stata derivatore, quest la forma della bocca e dell'edifzio an forma deve essere mantenuta, e non sono le parti eccedenza di pretesto soUo messe ad impugnarla deicien? deficienza d'acqua salvo che l'eccedenza o la
provenga da variazioni seguite nel canale dispensatoi o nel corso delle acque in esso scorrenti. bocca e 1' Se la forma non stata convenuia, ma la derivatore sono stati costruiti e posseduti pac
difizio
ammes fcamente durante cinque anni, non neppure pretes sotto parti delle richiamo dopo tal tempo alcun
di
eccedenza o deficienza
sopra.
d'acqua, salvo
nel caso
come
In
mancanza di convenzione e del possesso prec< determina dentemente menzionato, la forma sar
dall'autorit giudiziaria.
un determina
101
inizio senza che ne sia espressa la quantit, s'intende incessa la quantit necessaria a quel servizio; e chi
ha interesse, pu in ogni tempo fare stabilire la rma della derivazione in modo che ne venga ad un ;mpo assicurato l'uso necessario suddetto ed impeito
l'eccesso.
la
forma della bocca e di convenone, si esercitata pacificamente per cinque anni derivazione in una determinata forma, non pi nmesso alcun richiamo delle parti se non nel caso
iredifzio derivatore, o se,
in
mancanza
Finalmente
ostinati
al
le
leggi
regolano pure
corsi d'acqua
li
fondi inferiori sono soggetti a ricevere le acque che pi elevati scolano naturalmente senza che vi sia
non pu
il
proprie-
modo impedire
lesto scolo,
mentre
l'are
il
ore
non pu
servit di quello.
gli
interessi
ai
che
si
annettono
corsi
alle
teiessi
ue una oculata e ben intesa legislazione tendente guarentire una buona e saggia amministrazione delle edesime tuttavia appo noi un desiderio. Dalla rasgna che abbiamo fatta delle sorgenti salutari onde
ricca ogni parte del suolo italiano manifesto,
ci,
i
che
le
come
in
da invidiare
altre nazioni
d'Europa anche
.1)
Codice Civile
-25
giugno 1865,
art.
598 e seguenti.
,10
ini
1*
-
Ma
la
attuale
queste sorgenti
ai a quella chi
potrebbe
quello
11
i_:ien
bisogno
di
molte
ir
improduttive
a al
governo
di
prendei
::iziativa
in
PW questione die interessa tanto e autorit avere pu solo prosperi! idrologiche n< e dalle nostre pei
ente
tutto quel
!
bene che
buon
diritto
si
pu aspe
egsj
suo interno
necessarie
mmt
_
.
adisse,
.io.
.
fatte
sj
rovisti
-.
una
circola.
IH
gennaio
dei
1861
de
diretta
appunto ad
-nti
migliorie
sii
pn
di
pi
temente
onore
gli
allo
scopo
I
mantenere nel
stabilimenti
termo-minerali cui avevano Torner proiittevo Romani, dai loro tempi eziandio s cenno un olare, _ _
.
ibiiimenl
pe merito dei pro-etti che venissero presentati minerali ance durre ad utilit sorgenti termiche e
_:
.orate o neglette
__!
non rimasero intiutna ... parte al governo monografie, dati l ndiconU e memo i| "analit:
insieme con
loi
di
vigi
idi
dottore
in
Trompeo me
e
sulle legis
altre
li
vi-
enti
i
Francia
il
presso
1
nazioni
un
i
legge
u-
:ire
uniamo
di
pei
intanto la nosl
insigni colte
(ria
il
uel la potente
tanti
opo
di
i
accelera
gersi
perno
ivc
qnes
vn
La topogi
ilei e
nella
o,
la verso rAdriati<
ente dalle Alpi,
a
nta
sei
il
mezzod
;
dagli
almente osservabile
per l'importanza
Srso
ri
rana indo
l'arte
Burn
.
lo
del
coli
ni in
I
.
delle
tose
campa-
lande
sterili
paludi insali)
men
g.
men
-
ed de pendici dell'Appennino,
torrenti:
hanno
pini
quelli
che nascono da
alpi
senza
104
si
compongono
pi
mo
derato e pi costante deflusso, ricevono molti aflluent e per lungo tratto vestono vero carattere e maest d
fiumi.
i
Essi poi
si
ponno
in cui
tre diversi
mari
mettono
foce.
il
1 Classe de
riceve
il
l'Isonzo,
Tagliamene!
il
Piave,
la
Brenta,
Bacchigliene, l'Adige ed
il
Pel
nell
Classe del
mar
Biadano
il
8 Classe del
mar
il
Salso in Sicilia,
nelle
Sele,
Strigliano
terre
napolitane;
Tevere nello Slato Romano, l'Arno in Toscana, il Si chio, la Magra, il Vaio in diversi punti; il Tirso e Flumendosa nell'isola di Sardegna, il Goo e il Ti
vignano
Di
in
quella di Corsica.
questi
tutti
una grande
il
il
portanza ad essere osservato in tutto il suo corso Po, Ha le sono queste cose troppo note perch n
tratteniamo pi ampiamente a dire di loro. Piuttosto colla scorta di pubblicazioni uffziali
trattando anche dello staio
idrografico
f
si
ci
arti
conduzione delle acque potabili. L'Italia, considerata sotto il punto di vista condizioni che la sua natura topografica le ha
ciale per la
de
l'alt
viene
nel
lavor
som leniam parola, divisa in tre parti, L 'Haliti delle Alpi, la quale comprende l'Italia d|
che
L'Italia dell'Appennino;
Le
Isole.
circondata com' da
gran cerchia delle Alpi, non pu mancare di acqi che le vengono regolarmente somministrale dallo sci
105
fliersi
seni
alpestri;
grandi
a
che trovansi
la
in
questa
delle
regione
servono
moderare
distribuzione
*i dalle Alpi,
ed a
la
acque che scendono regolare il regime dei grandi pianura lombarda; per se in
la
pi ricca in
grandi laghi
si
che pure
si
re-
]e\
altipiani della
gran pianura
dell'Astigiano,
di
;i
delle colline
me,
eccezione
la
nina
roccia
serpentina;
in
Lombardia,
oell'alto-
alcuni
luoghi
li
profondit
ino
ed
e
Uguali condizioni
si
riscontrano in colline
Brescia,
di
di
Bergamo,
in
Mincio; in
in
generale
di
per
noi troviamo
che
tutta
'abbondanza
'Alta Italia e
)i
fatto
acqua
in
comune
specialmente
si
direttameli!''
citt
rannoda
in
alla
Hid' che le
Brescia,
e paesi
detta
come
>aluzzo,
ultime
pendici
delle
Alpi
da quella serie
si
ihe poi
juale tornano le
confondono nella pianura del Po, nella acque ad abbondare. Ben diverse sono le condizioni della parte d'Italia
nella
di
sottoposta all'Appennino,
cui
lunga catena
on troviamo
Ci
fa s
che
fiumi
quali scen-
dono
dal!
Appennino abbiano
in
un regime
irregoladi
rissimo
ed
molti
mesi dell'anno
scarseggino
l'azione
alla siccit;
mancando
lutti
i
mo-
pioggia dirotta, ad
corsi
d'acqua
che solcano le zone dell'Appennino vanno soggette a piene disastrose, non ostante larghissimi letti in cui
i
bastano a convincere
legioni
chiunque
la
dell'inferiorit delle
appennine
di
ri-
acque;
delle
in
pi
buone
condizioni
altre
sottoposta all'Appennino
sue acque
Nel Modenese
le
infatti
acque scorrono ad una profondit non maggiore di 24 metri; all'incontro volgendosi verso il mezzogiorno la scarsit delle acque
zona
di
terreno in cui
aumenta,
trano
e nelle
si
trova
acque salmastri, come avviene nelle provincie di Ravenna, di Foggia ed in quella d'Ofronteggiano
il
mare.
le
condizioni
vi
in
sonc
fiume
grandi
di
terreno
non
solcati
da alcun
perenne
e la
in tali condizioni.
alle
isole,
si
trova nell^
ci che fa prevedere in
Il
gruppo
imbiancano quelle
alte vette
emule
i()7
I
od
li
due pi grandi fiumi della Sicilia, il fiume Grande Salsa hanno origine dalle Madame, altro gruppo montagne le cui vette s'innalzano a 1500 e fin 2000
il
La
li
Sicilia
di
di Italia
l
me-
glio fornita
dei tratti
eccezione
e.
questa
condizione
enerale dell'isola, p.
3er
40 chilometri si estende una pianura aridissima; n sono inoltre colli isolati sui quali pure si difetta ompletamente di acqua. Alla scarsezza poi in alcune ocalit si deve aggiungere la natura minerale delle orgive, ci che dipende dal suolo che le acque atraversano.
Ouantunque in gran parte montuosa pure la S legna non trovasi in condizioni troppo felici rapporto
die acque. Ci devesi attribuire alla poca
lei
elevazione
colle loro
del
non superano
che priva
lento
ne
700 metri;
circostanza
l'isola
Vi
pure
ci
sinistramente inotri-
vendere
in
modo
torrenziale
si
in
febbraio
marzo,
ha spesso
Tutto ci
fa
s
i
che
la
Sardegna abbondi
fiumi
na pochi
>aesi
siano
suoi
si
perenni;
molti
sono
in cui troppo
soffre la
Cagliari stessa
l'Italia.
ne
difetta
L'isola dell'Elba
si
108
sulle con-
nelle
provincie
il
del
regno
quale alPisa
fece
provincia
di
rapporto al-
come
si
avvertilo fin
da prin-
come
non
tutte le provincie
sollecitudine
ci fosse,
all'invito fatto,
pubblicata
una
acque potabili sono quelle di Pisa, Bari, Sondrio, Parma, Pavia, Genova, Girgenti, Ancona.
in tutte le direzioni la
pi importanti e navigabili
il
sono
naviglio
il
Grande che va
della Marteil
da Milano
all'est
al
Ticino;
canale
sana che va
da Milano
all'Adda;
canale di
il
naviglio
al
il
canale
al
Bianco
Po;
canale Bianco;
da
Padova a Mone
silice e
ad
est;
il
Magra,
naviglio
di
il
Brndolo;
Sile
il
con
la Piave;
ed
Nella Toscana:
il
questa
(1)
coltura, Industria e
Commercio.
109
itt
a Livorno.
Nella
Romagna:
il
canale
di
Cento
he pone in comunicazione Bologna con Ferrara; *ed canale che va da Ferrara al Po di Maestro. Nel
lodenese:
*o
e fa
al
il
anale che da
Modena
va al Panaro.
lo
principali sono
seguenti:
Nel Piemonte:
il
il
loro rami
delle
formano
di
il
sistema
Vercelli,
'irrigazione
iella
artificiale
il
provincie di
e Casale;
canale o naviglio
Bra, alimene
ito dalle
ella
alla
della
Stura
il
di
Cuneo,
da
quelle
Dora; ed
i
canale
che serve ad
Chivasso.
il
ir-
gare
dintorni di
Nella
oscana;
Tevere
Casti-
Arno; ed
lle
acque
di
laguna
canale
di
di
ione.
Nella
Romagna:
le
il
piccolo
Castel
andolfo,
acque nel lago di questo numerosi canali )rae, situato presso Albano; ed scolo aperti in differenti epoche per il prosciugaento delle paludi Pontine. Finalmente nel napolino sono da menzionarsi gli importanti lavori fatti
che scarica
i
a?
aprire
l'antico
emissario,
evitare
le
costruito
dall'Irapera-
re Claudio,
gli
onde
inondazioni
prodotte
detto
oggi
Ce-
lo,
li;
ed in Toscana
se
andiosi lavori
liti,
gi
molto
avviati,
non
per
il
prosciugamento della
Maremma
Grosse-
ria
Finalmente
ito
ramente romana tanto pel concetto che per la esecuzione alla quale vogliamo dedicare alquante parole
in
modo
dalla
speciale.
si
sponda
sinistra del
fiume
Po
in
prossimit
di
ad
d'imbocco,
il
tomba
bat-
abitati di
con corso alquanto tortuoso arriva poi fra i due Formigliana e Ballocco ove per nuovo ponte
ed acquedotto
le svariate
canale
il
sentono
ponti ed
acquedotti
minori
minori
torrenti
della
breve
al
fiume
ii-
paes
tor-
al
Agogna per portare poi le sue acque sulla sinistra sponda del Terdoppio, altro torrente dell'agn Novarese. E finalmente sottopassato il Terdoppio
rente
al
ciglioni
di
Galliate,
sdrucciolando per
apposito
edifzio
nella
sottopost
per
ora
il
Ili
la su-
totale dell'attuale
regno
circa
d'Italia,
compreso
in
un milione
di
ettari
soli
irrigato da canali
lo
irtifiziali,
mentre
225,610
ettari
sono diretdell'Italia
u non ha guari distesamente trattata dal dottore Gioanni Garelli in un suo libro dedicato alla maest del
intitolato Delle acque mineseguiremo nelle poche parole ali d'Italia (1). Noi lo he ci paiono ancora necessarie per dare una statitica esatta di queste acque io Italia, rimandando aiopera stessa chi fosse vago di pi ragguagliate notizie. Le acque minerali in Italia sono cos abbondanti per umero, cos svariale per qualit, che offrono tipi die Vittorio
Emanuele ed
intissimi di
tutte
le
mineralizzazioni ed
a tutte le
mperature.
La composizione
delle
sorgenti
non
certamente
e
geolosi
pu
da fenomeni estranei
agli
strati
,
immediatasi
ente sottoposti
deve per
che si trovino sotto la forma rivestono poscia ledesima che nelle acque, sia le abbiano anticipatamente subito una trasformazione le renda ragione delle loro combinazioni.
In generale le sorgenti minerali d'Italia partecipano
al
composizione gra-
fica,
Sebastiano Franco e
figli.
112
dall'altro lato la loro natura
vulcaniche che
cilia.
I
si
i
corrisponde alle due strisele estendono fino all'estremit della Sicalcari, e sopratutto
il-
cloruri,
sali
si
trova eziandio
la
Nel Piemonte, come nel Lombardo-Veneto, eccetto parte montagnosa, l dove sorgono le masse gra-:
nitiche, e
dove si presentano in grandi masse le roccie metamorfiche, il terreno in generale appartiene alle formazioni secondarie e terziarie.
Numerose sono
Piemonte,
di cui
le
sorgenti minerali,
di elevata
massime nel
alcune
temperatura,
come
Acqui, Valdieri, Vinadio, ecc. Esse appartengono di preferenza alle classi solfurate, alle solfate, ed alle fer-
ruginose ecc.
L'isola di
mitivi,
Sardegna
ai
intorno
quali
sonsi
successivamente legati
abbon-
dano particolarmente
estinti e
sulla
costa
occidentale vulcani
materie vulcaniche. Le sorgenti minerali vi sono assai numerose, e bench abbiano una rinomanza antica, sono per quasi tutte sprovviste di stabilimenti.
Fra le principali si notano quelle di Castel Doria, di Fordongianus, Benetutti, S. Martino, ecc. La maggioi parte appartengono alla classe delle solfurate, e sonc
termali.
La Toscana presenta su
il
rav-
vicinamento di terreni vulcanici, colle formazioni secondarie e terziarie della catena degli Appennini. Essi
conta un
numero grandissimo
di sorgenti, di cui
si
ali
la cui
termalit su-
H3
era 50 cent
attini, di
1
:
le
Monte-
S. Filippo ecc.
Nell'isola d'Elba,
fiche predominano
rono poche sorgenti
dom-
romana provereb-
ro,
chi,
tempi anche queste acque erano ma ora sono cadute in piena dimenticanza.
utilizzate in
d'Italia offre
La parte meridionale
rologica.
Il
inica,
cui
itichit
molte acque fenomeni ignei sovente lo spettacolo. Fin dalla pi remota le acque, che ivi scaturiscono, godevano una
meritano
di essere studiate e le
i
e la train riva
zione assicura,
1 1
di Pozzuoli,
mare, Cicerone possedeva per suo uso particolare sontuoso stabilimento termale. I bagni di Baja,
di Sinuesse,
lelli
e sopratutto
all'
schia
attiravano
attirare
nostri sta-
imene
di
primo ordine.
ad
il
altre
analoghe che
si
manifestarono
l'in-
a perturbamenti
lcanici.
Ma
da
in al-
ne
notano grandi proporzioni di solfato di ferro uno svolgimento abbondante di gaz acido carbonico.
si
114
L'isola
Jl
d'Ischia
ricchissima
di
sorgenti ((Minali
centro dell'isola
occupalo
dal
vulcano
Epomeo
,
dappertutto
di
vi
sono
la
delle emanazioni
ignee
ec
esalazione
osservazioni
delle
Ghevalier-de-Rivaz
zione predominante
temperatura
fino
fa
sorgent
varia da 32 centigradi
le
collocare
preferenza
fr
le clorurate sodiche, parecchie fra di esse sono carie! di una abbondante quantit di silice. Le pi utili e l
pi usate in
medicina
sono
quelle
di
Pontana, de
di
Bagno
d'Ischia, di
Castiglione,
di Gurgitello,
di
Gap
pone, di
di Gitara,
di
Santa Reslituta
df Olmitello
si
di Nitroli.
La maggior pari
queste acque
l'isola;
dopo palmente nei dintorni di Gasamicciola, ove oltre rinomate acque del Gurgitello scaturisce una molti tudine di altre sorgenti calde e minerali che forman
1
due
ruscelletti
al
mare. Ed
eziandio nella
parte
dell'isola
che vedonsi a
uscire dalla terra innumerevoli fumarole che alimei tano le stufe naturali di Castiglione, di S. Lorenzo ec<
La
e
Sicilia
di sorgenti
minerai
gei la loro natura sta in rapporto ora con masse sose contenenti solfo, ora con masse granitiche e vu caniche, come si osserva verso l'estremit nord e
ed ora con
si
estesi terrei
calcari.
Le acque termali
tali
classificano fra le so
furate e solfate:
foni:
all'opposto
le
sono Alcamo, Ali, Sciacca, Sch acque fredde che sono pure ass
frequenti appartengono alle solfurate, clorurate-sodich ferruginose, bicarbonate. Queste sorgenti che sarebbe)
efficacissime,
al
di l d
115
Finalmente
numerose
Iraccie
evano
le
epoca degli antichi Romani. Certo non si potrebbe ubitare che questo popolo intelligente non abbia vitato,
frequentalo ed abbellito
i
nostri stabilimenti
rmali
pi celebri ed
mdazione. Le scoperte
i
di antichi
acquedotti, di resti
ledaglie,
ecc.,
alla posterit la
popoli, e che
secoli di
ai
barbane
all'i-
pi
facili
comunicazioni,
del
le
sorgenti
salutari
nostro
un avvenire migliore del passato pi degno della moderna civilt. Veniamo ora alla enumerazione e classificazione di
paese avranno
Nell'Italia settentrionale
ascuna sorgente.
abbiamo
le
acque minerali
Ferr,
lfurate-sodiche:
Li Ferrizzy, (1)
A La
Lam-
obono, Valdieri.
Nell'Italia
Gasciano, di San
arino.
1)
relli e
La distinzione fra le diverse parti dall'Italia appartiene al sig noi non facciamo che qui riportarla senza dividere il criterio
e l'ha dettata.
116
acque minerali solfuratecalcari di: Acquasanta, di Acqui, di Borgomaro, di Calliano, di Gamarr, di Gastelnuovo, di Cocconato, di Garlazzolo e di Sosto, di Losana, di Mirabello, di MoniL'Italia settentrionale
ha
le
Retorbido, di Vico-
di Voltaggio,
di
Zubiena.
di
:
Roma,
mola, di
di Pelazo,
di
Lesignano,
di
Morbo,
di
di Palazzo al piano,
di
di Petriolo,
Rapolano,
San Filippo,
Nell'Italia
di
Ali,
di
Contursi, di
Migliano, di
settentrionale
in
abbiamo
Masino,
acque
minerai
clorurate-sodiche
lena alla battaglia.
Nell'Italia
Abano,
Sales, Sant'E-
centrale
abbiamo quelle
Brisighella, di
di
di:
Acqua de
,
molino,
di
Aspio,
di
Banditella
Caldenella, di
di
Gampiglia,
Castrocaro, di
Dosana
Fontebuono, d'Isola d'Elba, di Loreta, di Monteca tini, di Montrone, di Montaione, di Mozzano, di Pillo di Paggibonzi, di Rio dei Bagni, di Salzo maggiore
di
San Marino,
di
signano.
Nell'Italia Meridionale quelle di
:
Gastellamare,
di
clorurate-bicarbonate di Crucca, di Gonone, di Mesu Mundu, di Nalvi, di San Martino, di Spadula, di Sustana, di Trescore,
di Vignale. Nell'Italia centrale quelle di
Acqua
acetosa, di
Ba
gnaccio,
di Bottaccio,
di
Castel
Bolognese, di Caste
Narni, di Pertino
San
di Ravone, di S. Cristoforo.
117
Nell'Italia
meridionale
quelle
di
Bagnoli,
di
Ca-
tellamare.
Nell'Italia settentrionale
abbiamo
di
lorurate-sodiche-soii'urate
i
Carosio, di
Castelletto,
d'Orta,
S.
di
Castiglione, di
S.
sola
Genesio, di
Sal-
atore,
Vinadio, di
Visone, di Monti-
Santa Giulietta.
Nell'Italia centrale quelle
di
Acquasanta,
Castel
di
Brisidi
hella,
di
Casola,
di
Valsenio, di
San
Pietro,
ivitavecchia,
Poi retta,
di Riolo,
di
di S.
Gaudenzio
Luco,
di
Talamonaccio,
Tossignano.
le
Nell'Italia settentrionale
abbiamo
di
acque minerali
in
icarbonate-sodiche di Sardara.
Nell'Italia
i
centrale quelle
Bagno
Romagna,
di
Citt
di Castello, di
Madonna
San
arino.
Nell'Italia
meridionale di Acqua di
S.
le
Lucia, di Sujo.
nell'Italia settentrionale
abbiamo
Ue-calcari: di Caldiero, di
idier,
di
Recoaro,
di di
S.
di
Nell'Italia centrale
echeggiano,
Moggiona, molano, di
Nell'Italia
Chianciano,
Cinciano, di Fonza,
di
Nocera, di
meridionale quelle di Alcamo, di S. Lucia. trovano le acque minerali carbonate-miste in Besucco, Courmajeur, Revello.
Nell'Italia settentrionale si
lasanta, di Allegrezza, di
ione,
di di
Ac-
Mon-
di
Pellaghe, di
Vicarello.
Nell'Italia
Nell'Italia settentrionale
Ifate: di
118
Nell'Italia centrale quelle: di Chianciano, di Meldola,
di
Nell'Italia
di
Termini Imerese.
le
Nell'Italia settentrionale
abbiamo
di
acque minerali!
di||
solfate-calcari:
Castel Boria,
Fordongianus,
Recoaro,
di
Villasor.
di
Asciano, di Boccheggi
Fi-fl
di
sono
le
le
acque
di mi|
nerali solfate-magnesiache
Nell'Italia
di
Boario, di Sinisuola.
centrale
:
abbiamo
Casale
di
di
acque minerali
di
sol-ji
Val Cecina,
Monto
Venella.
di Scianca.
Nell'Italia
Nell'Italia settentrionale
abbiamo
le
solfate miste:
di Benetutti, di
Bormio,
di
Nell'Italia centrale
abbiamo quelle:
si
di Fratacchie
Colonna,
di
Rosella, di Sinigaglia.
Nell'Italia settentrionale
trovano
le
acque miner
di Bri
ferruginose-bicarbonate: di Bibiana, di
cherasio, di Ceresole, di Chigeri, di
di Molla,
di
Bovegno,
di
Crodo, di La-Thuillq
S.
Giaj
Recoaro,
di
S.
Colombano,
Forte.
Nell'Italia centrale
si
trovano quelle di
di
Albano,
di
<
Arcidosso, di
ghella, di
Bergallo,
Boccheggiano,
Brisj
Buon Riposo,
di
d'Imola, di Castel Riolo, di Castel S. Pietro, di Cafc tenaso, di Chianciano, di Chitignano, di Cinciano,
)
Gubbio,
119
i
Leccia, di Molinella, di
Monte Orsoio,
di
Monteveglio,
Morbo, di Napi, di Pianoro, di Pietra, di Ponte Sodo, Ponte Rosso, di Rapolano, di Salsomaggiore, di mt'Alberto, di San Benedetto, di San Filippo, di San
uirico,
di
San
di
Cassi-
mi, di Tossignano,
Nell'Italia
Varano,
di
Vergato, di Viterbo.
are,
meridionale abbiamo quelle di CastellaMondragone, di Napoli, di Salerno. Per quanto ha tratto finalmente alle acque minerali
di
,
rruginose-solfate-miste
si
trovano
all'Italia
Set-
centrale
quelle
di
Puzzola
di
Pienza,
S.
Gemini.
meridionale quelle
di Pisciarelli.
Nell'Italia
A taluno sar parsa noiosa ed anche strana questa nga enumerazione di nomi messi in fila pei regianche a noi |irve cosa abbastanza fastidiosa. Ma quando si pensa queste ricchezze sono neglette, e ie in Italia tutte ie esse sole potrebbero essere un ramo fortissimo di tthezza nazionale, cessa la noia per dare luogo ad
rare la nostra
idrologia
minerale,
ed
altro sentimento,
tutti
quanti
quello del dovere che incumbe siamo che guardiamo un po' addentro
di
Ile
n
cose nostre,
levare la voce e
il
domandare
se
abbia a
venir mai
proveremo
a far
ano per raccogliere tutti d'accordo questi tesori che sprezziamo e che ci rendono tributari delle estere
zioni,
in questo,
come
in
ite altre
:e
prime delia moderna indunomi messi in fila non valgano scuotere meglio che non l'abbiano potuto fare poeti i retori; non si parla fors'anco all'intelletto imprestando la fantasa?
e di tutte le materie
ia.
Chi sa che
tanti
120
Topografia Atmosferica.
SOMMARIO
di
Cosa s'intenda per topografia atmosfera e 2. Osservazioni baronie^ che essa si occupi.
li
Umidit.
Acqua
ca-
Topografa atmosferica
dell'Italia.
Mino propriamente,
fuori dubbio,
ci
serviamo
delle
parole topografia atmosferica zione dei luoghi superiori al ma costituiti pur sempre in quella zona sferoidale
segue ne che ravvolge il globo terracqueo e che lo perocch s< suoi movimenti rotatorio e di traslazione, etimologicamente viene vocaboli questi il primo di ha pe descrizione di un luogo, e la topografia
dire
dimensioni, scopo appunto di determinare t'orma e superficie q data di rappresentare con disegni una dal grecd pure terreno; la parola atmosfera poi, derivata l'improprieti significa sfera d vapore, lo che dimostra
della dizione suddetta,
sfera di vapore,
non limitata
ma
che formano oggett) una parte ci confort per del presente paragrafo. Ma noi assai pi l'uso che fecero della stessa frase altri di fa ardi curanti della esattezza filologica, e per altro ci pi coscienza di avere coi puristi, aperti conti ben
la
rilevanti
che non sieno le impropriet di locuzione massime in materie tecniche. la U Intesa dunque senz'altro nel senso suespresso,
*
121
uzione
l
e:
topografa atmosferica
il
oggetti di
lei
sono
caldo ed
freddo;
le
la siccit
e l'umidit;
la
le
per-
urbazioni e
vicende
atmosferiche
salubrit e
un cumulo stermilutti
fenomeni
rli
o spaventosi
ed
imponenti,
poi
intima-
aente legati
Ila
ad una
vita
animale e vegetale.
la
il
concorrono a produrre
effetti
mi-
iiente
dipende
la
un popolo ed
nel suo gas
modi
quanta
di
essere.
L'atmosfera,
utta
la
abbiamo
terra,
detto,
avvolge
matematiamente constatato, certo non del pari n constatato limite a cui essa finisce. Per se non fu possibile no ad ora determinare l'altezza dell'atmosfera, si iconosciuto che essa non termina con una linea ricisa d una certa elevazione, ma va progressivamente diadandosi in ragione di questa elevazione medesima, osich il fluido di cui si compone, pesante, compresse ci certo e
ma
sile ed elastico,
li
si
considera diviso in
i
istrati, di cui
inferiori pi
compressi ed
superiori
farsi
meno
densi.
ognuno pu
capace sa-
montagne e luoghi elevati, nei quali l'elastisempre pi leggera fino a produrre naomeni, quali dimostrano come oltre ad un certo mite non sia possibile la vita dell'uomo, unitamente
dell'aria si fa
i
122
fisica
che costituisce
il
statica,
Varia quando
la
viene a dire
che
le
eccezioni
sono dovute
sconvolgimenti momentanei
ma non
Se adunque
vi
la
superfcie
quale
la
le
permette
la vita
dell'uomo,
debbono necessariamente
oltre tale su-
essere diverse
nelle
diverse elevazioni
una popolazione. Ma
di
lo statista
II.
Abbiamo
prova
1
con uno stromento inventato da Torricelli e che serve appunto a misurare la pressione atmosferica e le variazioni di questa pressione.
la
Non staremo
il
a spiegare
costruzione del
barometro ed
le
principio
su cui
nostri!
riposa,
ma
ci
studi, di venir
molteplici ed importanti
presta.
ci
Anzitutto
il
barometro
di
123
inui
]
che esso soffre nell'altezza della sua colonna. sommamente importante conoscere non solo quevariazioni,
te
ma
si
pure
la
m oster
nei
singoli
luoghi, perocch
prime so-
come
seconda esercita sul nostro rganismo una particolare impressione, giacch per
e la
corpo
cresce
o decresce di circa
(1).
La temperatura
dove
propria dell'atmosfera
piante e
nei
massima
ivono
le
gli
erta regola
superiori.
Pressione e
temperatura
traosferica, ecco
due
fra
le
barometro
rdinarie.
ci
permette
di fare colle
sue variazioni
molte e non
maggior fiducia quella che le ripone prinpalmenle nei venti, ossia nella diversit dei riscalamenti che subisce l'atmosfera nelle diverse regioni,
er cui alcune colonne rarefatte
montano
si
espan-
ono
sulle circonvicine.
Le indicazioni del barometro si fanno generalmente cambiamento del tempo. La ienza non ha per ancora pronunziato in tale argolento una parola decisa.
(l)
La pressione che un uomo di mediocre statura, situato in riva mare, soffre sopra il corpo si pu all'incirca valutare da 15 a 18 mila
lilogrammi.
124
metro quando
che
le
il
tempo
vento!
nalmente quando
bassa,
rata (1).
la
la
si
ab$
non ostante
du|
suolo
di
umido si svapora continuamente una quantit? acqua che corrisponde ad una media di circa 7 mil4
nell'atmosfera e d
origine
nalza diffondendosi
pei
questa
il quale barometro abbassandosi per talvolta ci si presenta segnalando un fenomeno totalmente contrari! da quello aspettato.
Ma
il
la
barometro quella
si
nomica.
>
Nell'ultimo
numero
del presente
paragrafo
lo stu-
si
da pi grande quantit di vapore acquoso, perocch pori specificamente pi leggera dell'aria secca.
satura di va-
125
ento destinato alla misura della temperatura invento da Galileo Galilei, o, secondo
altri,
dal veneziano
torio.
La temperatura dell'aria in cui viviamo, varia in un edesimo paese nelle varie ore della giornata, e nelle
rie stagioni dell'anno.
Nelle
e nelle
Va in generale scemando dall'equatore ai poli. massimo caldo nel giorno ha solitamente luogo dalle e alle tre dopo mezzogiorno, ed il massimo freddo poco prima del levar del sole. Nell'anno poi, non riand delle regioni equatoriali, il massimo caldo luogo quindici o venti giorni dopo che il sole nella te giunto alla massima altezza meridiana. Suolsi cercare per ciascun paese quale sia la media tutte le temperature di un giorno qualunque, o, ne dicesi, la temperatura media diurna. Per trovarla
Il
i
tutto
il
media
che
si
otterrebbe
temperature osservate, e
delle osservazioni.
si
igo,
Ma senza un lavoro cos pu ottenere ugualmente la dia temperatura diurna con due o tre osservazioni
numero
trovato
che
si
media diurna sia prendendo la media una al levare del sole, l'altra so le due dopo mezzogiorno e la terza al tramonsia prendendo la media di due osservazioni fatte prima al levar del sole e la seconda verso le due
erminare
la
126
abbastanza comode per l'osservatore, e danno la media diurna in modo abbastanza approssimativo. La temperatura media mensile data dalla somma
delle
a tutti
stessi.
giorni del
mese divisa pel numero dei giorni La temperatura media annua di un paese si trova prendendo la media delle dodici medie mensili dell'anno. Pei nostri paesi la media annua approssimativamente uguale alla media mensile dei mesi di aprile e di ottobre. Le medie annue di un paese variano il generale pochissimo e solo di una frazione di grad(
da un anno all'altro. La temperatura media locale la media delle tem perature medie annue di un paese, corrispondente a<
ralmente andar decrescendo dalla zona torrida ai poli poich i raggi solari arrivano a noi tanto pi obliqua mente, quanto pi ci troviamo distanti dai tropici ver ne segue per che nei paesi posti sopr i poli. Non un medesimo parallelo la temperatura media locai sia la stessa, poich ella rana anche per altre cause, principalmente influiscono su di essa la natura d<
suolo,
il
mare, l'inclinazione al
di mari, di selve,
di
genere di coltura, l'elevazione sul livello d< nord od al sud dei terreni,
la
il
vicinanza di laghi
monti
gli
ecc.
L'uomo
e del freddo.
parte
si
videri
una temperi
tura di 80, 400 e pi gradi, noi sappiamo come l'uoml resista ad elevatissime temperature nei climi australi, 4
ai caldi
127
nel
abbiamo una semplice applicazione della gge fisica, pei cui l'acqua non pu passare allo stato vapore senza che assorba una rimarchevole quanfatto noi
di
calorico.
Perci
l'uniformit
del
calore
ani-
mantenuta mediante le variazioni continue dia quantit di vapore acqueo onginantesi nei poloni ed alla superfcie della cute, ci che
gli esperimenti di G
ale viene
Edwards,
il
produttrice del calorico durante diminuire invece nella stagione estiva. ;rger e Delaroche dimostrarono fino all'evidenza che vaporazione polmonare in un colla cutanea sono mica sorgente del raffreddamento degli animali eosti ad un'elevata temperatura, e che sopprimendo e fenomeno, medesimi veggonsi acquistare una speratura eguale od anche superiore a quella am-
entarsi la
facolt
nverno,
ante sino al
limite
la
compatibile
colla
di
vita.
Per
tal
)do
si
spiega
grande sottrazione
le
calorico che
corpo
umano
subisce per
abbondanti traspira-
la pelle in questo che agisce con maggior efficacia, e la sistenza tanto pi grande, quanto pi l'atmosfera nutta ed agitata, la ventilazione arrecando al conto della pelle nuovi volumi d'aria non ancora saturi iraidit. Quindi che si tollera benissimo all' aria erta ed esposti al sole una temperatura, la quale ci rrebbe soffocante in un'atmosfera stagnante e carica
estivo;
umidit.
La stessa attitudine
omo
un freddo
di
128
Ross
spedizioni alle re-I Parry sopportarono nelle loro gradi; in tali circo-I gioni polari un freddo di 42 e 47 onde non s'e4 movimento, il stanze per necessario
e
principio
aumentarsi in pro< l'uomo di resistere al freddo pare tendenti a ral porzione dell'intensit delle cagioni principale sorgente la siccome e freddare il corpo;
dalla funzione del respiro] del calore animale proviene
rende precisamente pi noi osserviamo che questa si freddi, risconlrandos attiva nell'inverno, e nei climi consumo d'ossigeno. Oc nello stesso tempo maggior cessa o diminuiscj corre notare altres che in allora la traspirazion una gran causa di raffreddamento,
non cutanea essendo appena sensibile, e forza di res^ Questa sudore. del luogo la secrezione poichj gradatamente, solo per stenza si manifesta piut ha intenso freddo di una improvvisa applicazione
pii
avendo
accrescere la
fl
sviluppare
calorico;
j
ci spiega in parte
perch noi siamo pi sensibij poi molte circostanze, le qua^ ai primi freddi. Vi sono reagire contu rendono maggiore o minore la facolt di principalmente fra" essi si annoverano
il
il
freddo;
minore, per esempM e per consegue^ linfatici, nei nei soggetti nervosi, ordinanamenl riuniscono si nella donna, nella quale Gli indivi* temperamenti. questi due
temperamento
e l'et. Essa
gli
attributi di
dotati di
la quale viene segni dalla se sanguigno, sistema lata dal predominio del
una
forte costituzione,
facilit dei
movimenti e da
alt
129
Quanto all'et nel neonato la loricit generalmente minore che nell'adulto, menesul declinare dell'et diminuisce nuovamente il calore
:1
corpo fino a cadere parecchi gradi al di sotto di quello oprio della virilit. Secondo il citato Edwards, la
di
mperatura animale
echio di sessantanni,
rii.
e di
Come la pressione atmosferica e la temperatura no importanti a conoscersi e debbono essere dalsservatore tenuti in conto per giudicare rettamente tutti fenomeni sui quali porta la sua attenzione,
i
di
le altre
circostanze che
annettono allo
e meteore
del
cielo
bbie, di pioggia e
)difcano
stente.
sensibilmente
atmosferico
pre-
vapore acqueo
si
trova nell'aria al
momento
parte
di
una data
di
emo
distesamente
nella
pratica
questo
sso paragrafo, valendosi degli igrometri osservati a ;erminati periodi e delle notizie di fatto che a loro
riconoscere
non
solo lo
si
stato
attuale
in
del
lo e
le
ponno
tempo
issimo manifestare,
ite
operazioni,
la
ma
lente,
ne
ilei paese,
nonch
decimi
dell'atmosfera, scrive
il
130
Vuomo,
voi.
che, sebbene
anco
contribuisce
la
la parte
Dipendendo
evaporazione
d
tr<
massima
i
fra
mano
in
mano
decrescente verso
poli,
prossimi
indipendenza di molte circostanze: maggiore neipae al mare; maggiore pure nell'estate; mas giore in Europa quando spirano venti di S. E.; minoi
invece nelle contrade interterranee, minore altres ne
l'inverno,
minore
venti N. 0.
u4
,
dell'alba,
sovraincumbente
i
pi
den
s
calda
si
solleva
trae
seco
ia
ne deposita
l'
di
rugiada o
di brina.
agevole
v
j
eserefljj
i
e
raffreddano a cagio
celesti.
v
^
gli
spazi
L'aria p*
di lei,
co
densa
vapori
che contiene
ne
lascia precipita
una parte; questi ultimi si radunano naturalmente maggior abbondanza sui corpi pi freddi e su qu*
il
quali so
la
terra
vegetale, le
piante,
le
pietre
ecc.
Se
il
ra
131
la
rugiada
si
congela e di-
talmente satura di
vapore
si
ha
un agglomeramene
di tenui particelle
la
rugiada:
land
cade quest'ultima,
la terra la
pi fredda
il
U'aria in contatto;
quando accade
prima,
suolo
(come l'Inghilterra), bagnate un mare di mite temperatura, e dove perci il suolo umido e caldo, le nebbie sono frequenti e dense. vapori che si sollevano dalla terra giunQuando no ad uno strato aereo di pi bassa temperatura,
i
condensano in nuvole, e la regione dove queste si mano, una zona variamente elevata da un miglio Laonde o a quattro sopra la superfcie terrestre.
dirsi
ia;
che
la
la
nuvola
nebbia
che
galleggia in
mentre
nebbia
assumono
le
nubi,
essa
chiama
sottili
quei
ma-
denotano col
i
nome
di vapori. I Cumuli nno forma tondeggiante che posa sopra una striscia eare all'orizzonte, e sembrano talora montagne nese; essi formansi di preferenza in estate. Lo Strato nsta di una banda orizzontale, che formasi al tramon-
e sono
pi
alti
addensamenti
del sole e
si
tipi
poi varia-
nte combinandosi
late e
danno luogo
i
forme subori
Cirro-strati,
Cirro-
muli,
Cumuli-strati. Allorch
due
masse d'aria
132
contrano,
lore,
la
all'altra
il
ca-
e costringe cos
riunirsi
particelle
di
vapore a conil
densarsi ed a
in
goccie d'acqua
cui pes<
dove
quantit di e
per
la
poli.
M;
oltre a questa
prima
scorriamo dipende ancora da un' altra che talora 1< neutralizza: vogliamo dire la configurazione del suolo
I
di pioggia
che
le
dirott<
pioggie innondano
il
il
nome
di
di pioggia
mento graduato destinato a misurare la quantit medi; che cade in un dato periodo.
Nelle contrade
situate
tra
il
5 ed
il
10 parallele
ed australe, sono due stagion asciutte e due piovose: l'una di queste ultime avdi latitudine
boreale
viene quando
il
procedendo
al tro-
pico pi vicino, e
settentrione dell'equatore,
tropico bo-
reale
^a
la stagione piovosa,
mondo
ed
le
il
ch<
monsoni,
le
pioggie
sieguono
il
il
corso
pe-
monsone del
mentre
sud-o-l
coste
il
durante
monsone
del nord-est.
133
Allorch
lla
la
al
punto
congelazione od poco
disopra o
al disotto di
sa,
ralmente di bellissimi
a svariatissime
forme
cinque
Si
seconda dei
mo
dal
comprendenti 96
appunto
ibuire la
ve
ti
lei cristalli,
a guisa di specchi,
della
candidezza
neve. Fra
sulle
tropici, la
Tette
dei
pi
Quando
irante la lotta
di contrari venti,
bitanea condensazione di
olgi mento di
elettricit,
si
vapore accompagnata da
forma
gelata
s
che
compone
naco
ile
di
un nucleo
di
di ghiaccio. In
generale
osserva che
gran-
montagne, pi sovente nel giorno che nella notte, col caldo che col freddo.
ZZI.
fili
anemometri, la direzione e la forza dei venti. I venti nno una grandissima influenza sull' economia aniile, e se alcune volte producono guasti, ruine e danni avissimi massime ai bastimenti in mare, l'azione loro dinaria per eminentemente provvidenziale.
134
primi soffiano costantemente in determinati paes quali ri i nella stessa direzione. Tali sono gli alisei
I
sultano dal
movimento
parte di nord a settentrione della linea soffiano dalla quella di sud-est (1) est, ed a mezzogiorno dell'equatore in una stagion che quelli poi sono Venti periodici in senso op stagione altra in ed soffiano in un senso,
sono i veni posto succedendosi periodicamente. Tali regolarmente e marino, i quali soffiano
terrestre
(3
dalla terr giorno dal mare verso la terra e di notte dall'ineguaglianza dell verso il mare e che nascono appat temperatura dell'aria sul mare e sulla terra;
tengono pure
moi
soni e gli estesii. I di nord e l'oceano indiano e soffiano nella direzione ovest sud di da novembre a marzo ed in quella ven sono poi maggio a tutto settembre. Gli etesii soffiai periodici del mare Mediterraneo. In estate
d' oriente in
monsoni sono
venti
proprii dei
(3
occidente
in
direzione
opposta ne
l'inverno.
Abbiamo
fatti
detto che
di
servono a rinnovare grandi centri di popolazione diverrebbero b< produzioni di g tosto inabitabili per le molteplici piante in s: mefitici; trasportano i semi di molte
essi
i
sen
che
del ove possono essere fecondati, e la stessa agitazione alla veg piante prodotta dal vento forse pi utile crederi avventura per possa che tazione di quello
I
venti
(1)
Dobbiamo
per conseguenza dalla sfera dei nostri studi e che dimostrativi. di riuscire esatti, ma soltanto
quali esc< ripetere ancora una volta chele sono cose le non ci lusinghi*
135
procurano perci un'equa distribuzione delle pioggie. trasporto delle masse aeree pi calde dall'equatore
i
poli,
tempera
il
il
come
litiga
ai
caldo
all'
delle
poli
equatore.
uomini poi
giovano del
IV.
Si osservato
di
calamita
detto ago
magne-
o calamitato,
si
modo
avere oscillato pi o
meno lungamente,
si
arresta
tutti
la stessa
per
rra.
l'ago
di
vi
ritorna
oscillazioni
si
meno
tutto,
rapide.
ai
Lo
stesso
fenomeno
riproduce
per
poli
come
la
montagna come
nella pi
rra.
1
1
mondo
risiede
magnetica
al
pari
ll'elettricit
Ma
i
la
sua declinazione,
la
sua inclina-
136
forma la direzione dell'ago calamitato con .la direzione del meridiano del luogo, per inclinazione l'angolo dell'ago con la linea dell'orizzonte e per intensit la quantit di forza magnetica di cui dotato l'ago, si potuto constatare: che la declinal'angolo che
col
tempo
sia
dopo
nuali,
il
diurni
la
lunari; collo
spazio
perch mentre
ad o*
in
Europa
declinazione
ad
luoghi, in altre
contrade
ancora
la
direzione precisamente
si>
sale nell'atmosfera.
fra
i
Siccome
le correnti
ipotesi
geologi enei
sulla
direzione
ty
masse montane dei filoni minerali ed anche produzione delle gemme, e per altra parte poi
sulle
sulla!
i
fe-l
nomeni magnetici
tanto sotto
utili
il
si
collegano ad
una
folla
di
osi
dellejl,
fenomeni che
fra
i
si
manifestano in quest'ordine^
le
di idee,
quali
dobbiamo annoverare
pertur-|
gono per alla fsica ed alla meteorologia e lo statisti non fa che raccoglierli e presentarli quali li trova qMj
tenuti dagli osservatoci scientifici.
i37
A ragione
terribili e
muto
Humbold essere il terremoto uno dei spaventosi fenomeni della natura prespesso da cupi e sordi rumori, si appalesa in
disse
;
aa serie pi o
meno forte di traballamene, i quali arano da uno o pi minuti e si succedono anche per nghi periodi di tempo. Se alcuno vi fosse che ignosse ancora quali effetti orribili e tremende
catastrofi
)ssa
produrre
il
terremoto,
uno
alle descrizioni
il primo di quello che devast secondo, dell'altro violentissimo che acdde in Calabria nel 1783, e che accompagnato da riun, tempeste, fuochi di vulcani, incendi, pioggie, nti, fulmini e burrasca di mare, parve segnare l'ora novissima delle cose ordinate. I terremoti sono tal
Colletta,
parlando
il
sbona, ed
rza distruttiva
figli-
no
il
icia
fNon
a dei terremuoti.
mie sentire nel Mediterraneo e nelle contrade orieni. L'Africa, tolte le sponde del mar Rosso e parte Illa Barberia, non incorre in questo terribile flagello.
itterica meridionale all'opposto riftta di coni vul'ici, esagitata da forti e continui terremoti
lungo
'golfo del
Messico
il
mar
de' Caraibi
tranquilla
pianure orientali. Le isole Britanne sono poi singolarmente soggette ai terremuoti. * contano 258 scosse, delle quali 140 nella Scozia juasi tutte nella contea di Perth. Il Kant con iptesi
138
alla
quale parve accostarsi anche Humbold, pretesi asserire che i terremti sono pi frequenti negli ul timi mesi dell'anno. Noi non possiamo qui farci a<
fisici
e naturalisti le cause
ma
staremo paghi
di
sog
che gli osservatori nendosi di istrumenti e di dati per misurare e prc sagire fin dove possibile tali ruinosi fenomeni dell irata natura. Il ssmometro inventato dal palermitan Cacciatore e perfezionato recentemente dal professor
gendo,
Palmieri, l'illustre direttore dell'osservatorio vesuvian fra questi e di quello dell'universit di Napoli,
strumenti.
La
statistica
aspetta
dalla
fisica
meteorologica
dati necessari
per potere
estendere
anche a ques
1
parte importantissima della topografa atmosferica sue osservazioni e la sua benefica influenza.
La
a
stessa cosa
dobbiamo
superficie
terrestre,
di
antichit
relazione
e se
della terra,
in tutte
le
stagioni, tanl
che di notte, tanto a ciel sereno che osci rato da nubi. Chladui ha compilato un catalogo pi ai di tutti i casi notati di aeroliti fin dai tempi
tichi:
di questi
ventisette
sono
anteriori
all'
era cr
stiana; trentacinque
439
ir
non
tutti
che questa rassegna non pu verun modo ravvisarsi sufficiente per fondarvi sovra
criterio qualsiasi;
ma una
circostanza notevole
di tutti gli ae-
in
qualunque tempo
Questa
mposizione consta
rro in
lfo,
di circa
50
parti di silice,
25 di
Ma ripetiamo ancora una sono cose delle quali non pu ancora occuirsi la statistica essendo troppo rari e troppo poco servati i fatti ad esse relativi perch si possa fonirvi sopra un concetto economico. A dire anzi l'in>lta,
omo
no nostro pensiero, ci parve di vedere in chi detva i programmi che seguitiamo in questa nostra
stazione una soverchia e perniciosa
orie del Gioja,
fluisce sul
tendenza
alle
lo stato tisico
numero e sulle condizioni della popolarne e che di questo stato vuoisi pure dallo statista oer conto nella triplice sua divisione territoriale,
raulica ed
atmosferica;
di
non
ci
mente necessario
lesti
poi
in-
alla
non
ipotetica od acciden-
che esercitano sulla popolazione. Queste cose abbiamo voluto dire dopo che avevamo to un sufficiente sviluppo alla materia del programma, rch se da una parte vogliamo si sappia che non
uggiamo, occorrendo
altre discipline,
lette,
di maturare gli studi proprii che non siano quelle da noi pre-
e di cercare,
consultare
ed esporre
le
teorie
140
per
esagerazione senza
quali
meno
la
degli
dovemmo
A completare queste
italiana.
cognizioni
non
alla
ci
rimangono
meteorologa
VI.
Una nobile gara
solo tra
i
sorta in questi
ma
i(
meteorologici
facciano
dei
La superfcie
si
di tutta
Europa
registrano mi-}
si
conosce rimi
commercio,
all'industria.
di
Ma
una
reato
utilit,
di
una
vasta
estensione dr
ci
paese siano
scuno
con
int
ligenza ed accuratezza;
osservazioni
si
ma
si
scopo,
unit di
metodo
loro; e ci sarebbe
ancor poco;
importa moltissi
141
eseguite loro confrontate e discusse in guisa, che loro complesso rilevare l'andamento dei
la
modo
vengano
si
possa
fenomeni
il
nosferici;
modo
altre
cui
si
producono
succedono;
sia
tante
estioni di
somma
importanza
in
meteorologia,
nelle
ap-
medesima,
Io sono
convinto,
del
sen-
l'illustre
fisico
Luigi Palmieri,
grande av-
lire
della meteorologia;
ma
sue
osservazioni;
nente
a,
che
la
vera meteorologia
non
epper
sia
io
mi penso che
la
parte pi
riposta
Ke
leggi,
ioni parziali
one.
juesto bisogno della scienza e della civile societ potentemente sentito e dalle associazioni dei santi e dai governi di tutte le nazioni; che per da tutto si pens non solo a creare nuovi osservai
meteorici,
tutti
ma
a coordinarli
insieme
per
si
modo
fossero subordinati ad
un
solo
osservatorio
discutes-
d una sola direzione centrale, in cui sotto un sol punto di vista tutte le
fatte
osser-
ioni.
'er
il
ttto
riguardo;
lo
facciamo notare
pu essere
eorologica.
cos
con-
le leggi
secondo
si
producono e
si
propagano
fenomeni meteo-
U2
rici,
il
calore, la
le
pioggia,
le
la
neve e specialmente
Il
venti,
burrasche,
trombe.
conseguimento
il
di
che
frutto
di
molti
tal
serie
discussioni,
fatte
basta a
che
le
osservazioni
nelle
singole
stazioni
secondo scopo
si
di
trarre
partito
dalle leggi
at-
gi in tal
modo
stabilite,
straordinarie prossime ad
nell'atmosfera,
<
formare quindi
o presagi de
dell'elettrico,
a siffatto
servizio
posseggano questo
scopi
mezzo
di
tra
smissione.
Il
eminentement
me
teoriche; e gi molto
simultanee
fatte
tale
intento;
la
determinazion
isobariche,
delle
di
dell
carte
corren
codesl
frutti
basi arr(
gigantescl
Maury
in
America
si
e del Quetelet in
fatta del
Europ
al
telegrafo
maggiore utilit pratica che si possano m immaginare, solo che si ponga mente a tanti pericc
143
cui
sono esposti pi
di
un milione
di nostri simili
he
si
che
meteorologifatte
fi-
Ed invero
le
innumerevoli osservazioni
ometrica,
uali
hanno
le
fatto
siano
i
quali
centri di
partenza delle
ed in particolar
modo
le
sul
mare.
ormai un
fatto assicurato,
come
sseriva
riti
il
P.
pi imporsu tutta
burrasche che
si
estendono
in
mano mano
Europa,
al
propagano
al
nord-ovest
ersarla in
poco pi
in
un giorno, diminuendo
coll'avanzarsi
in forza
crescendo in numero
verso
il
sud, e
iminuendo
numero ed
escursioni
coll'avvicinarsi
stagione estiva.
immense catene Alpine; ed in questo passaggio, )me ha verificato il Plantamour (e prima di lui l'avea [a fatto notare il Loomis) subiscono un ritardo pi
meno
considerevole
si
suddividono in ondulazioni
no l'onda principale.
Or siccome questi straordinarii movimenti atmosfesono intimamente collegati colle oscillazioni irre)lari del barometro, le quali spesso li precedono anche molte ore, cos una sagace intelligenza nell'osserci
itore
f.ere
saper
cono-
succedere nell'atmosfera,
U
nunzio delle grandi burrasche col mezzo del
telegrafai
una conquista assicurata alla scienza, e non di radft queste predizioni non solo sono probabili, ma hanno
una
certa qual sicurezza che le rende di somma utilit* tal uopo per si richiede in chi osserva ed in chi
discute
zione,
una grandissima pratica ed una gran precafl accompagnata da una esatta cognizione delle in-=!
i
fluenze che
cangiamenti
locali
possono avere
sui
mo-!
vimenti delle grandi masse atmosferiche. E certo non basta che l'osservatore sia
paziente]
ed assiduo, bisogna assolutamente che sia inoltre in-l telligente ed istrutto; e coloro che diversamente laf pensano (e non sono pochi) dimostrano chiaramenti
di
non conoscere punto che cosa vuol dire osservare! Diamo un rapido sguardo a quanto in questi ultimi
tempi si fatto in Italia relativamente alla duplica corrispondenza meteorologica innanzi accennata. Sono gi molti anni che in Inghilterra, ed in Ame-j
rica
si
raccolgono osservazioni,
fatte in
luoghi sparsa
governo e
le private associa^
viaggij
per istrumenti, e per tutto ci che potesse in qualunque maniera contribuire al conseguimento di risul-j grandissima atj tati corrispondenti ai mezzi adoperati
;
tivit
spiegarono perci il contrammiraglio Fitz-Roy iffl Inghilterra ed il capitano Maury in America. Questa osservazioni si fanno pure in Prussia, in tutta la-GeiH
mania, in Russia,
e in Francia.
in Svizzera,
in Austria,
in Olanda
si
In mezzo a tanto movimento sembrava che l'Italia questa stesse pressoch inerte e senza vita. Eppure
terra privilegiata
una
U5
.sia
per
la costituzione
fisica e
geologica. La nestudi i
fu sempre mancano tra
sit
tita
ed importanza
dagli italiani,
e
di
cosiffatti
certamente non
za
ed operazioni fatte con tutta accuraed intelligenza; che anzi possiamo dire con tutta ione che pochi sono i paesi in Europa, in cui si
di
osservatori
osservazioni
di
come
in
Padova conta pi
di
di
140 anni
si
osservazioni
le
osserva-
Verona, di Palermo
quelle di
Roma
na a
circa, le osservazioni di Napoli, Firenze abbracciano un periodo di pi 40 anni, N si pu dire che queste osservazioni io rimaste dimenticate e non mai discusse no per
mezzo secolo
di
Udine e
tempo
il
si
fatto in
massime per
ci che riguarda
clima; e molti
quali
dimenticati,
sono RaCit-
Cacciatore,
Giambattista di San Martino, Risso e erio, ecc., precedettero gi da gran tempo nei loro
il
ed
P.
moderni meteorologi. botanico di Copenaghen, lo Schouw, lue viaggi fatti in Italia dal 1817 al 1830 aveva ito raccogliere notizie sufficienti per mandare a
ri
non pochi
dei
i l'illustre
line
il
o che finora
anti notizie
abbiamo
in esso si
comcontengono imil
pi
state raccolte
dal
nostro celebre
un accurale
mo quadro
termografco, in cui
si
contengono
Deralure medie ed estreme di 55 stazioni del nostro Paese, oltre ad alcuni importanti volumi sul clima
10
146 di Padova,
di
Verona
e di Milano,
il
e molti materiali
di tutte le altre rei
;
dima
ed in quest'anno gioni d'Italia fino all'estrema Sicilia ha dato ali Roma l'ingegnere Giuseppe Serra-Carpi a
luce
un accuratissimo lavoro
dove ha raccolte
a torto
si
sulle
linee
isotermici!
d'Italia,
le
osservazioni di 74 stazioni
all'Italia
Adunque
direbbe che
manchin
formare un buon libro sul su i dati necessari per grazia ai p clima. Per al presente la meteorologia, moderna, ha scienza la tentissimi mezzi che possiede
azionq preso un aspetto assai diverso; la sfera di sua e molti importantissimi si immensamente pi estesa,
risultamenti ha potuto
in
ad onta di
immensi
sforzi
ai
d'incessanti fatiche
noij
fu dato di attingere
nostri
maggiori.
Era quind
dell
italiana prendesse ur
attuali
avviamento consentaneo
alle
esigenze
gli sfori* scienza e del civile consorzio, e che mediante concordi de' suoi cultori e della cooperazione del go
verno fosse levata all'altezza a cui trovasi altrove, anzi si ei| Gi da qualche tempo si era pensato,
j
incominciato a stabilire nel Museo di Firenze un cen d'Italia; ed il P tro delle osservazioni meteoriche pubblicatoti Secchi fin dal 1862 diede principio alla coll'intent del suo rinomato Bulletlino meteorologico osservazioni delj di raccogliere e di pubblicare le
ridotte a moduli uniformi lombardo di scien? Istituto il R. anno Nello stesso una societ Lombardia la per e lettere promuoveva
quest meteorologica, ed aveva eletti tra i membri di coni La basi. le una commissione che ne stabilisse per e missione implorava l'appoggio del governo
fondazione di un osservatorio centrale e per ossei degli istrumenti da collocarsi tanto in questo
l'acquisi
147
quanto nelle stazioni telegrafiche, ci che aiti a Ita aveva divisato ii Prof. Majocchi per le antiche ovincie. Questo progetto fu discusso nel Congresso
torio
gli
medesimo"
e si
uchiuse che
societ
lombarda
si
estendesse per
ta la penisola,
ne nominata
rdinare
gli
in quello stesso
me
ira
osservatorii astronomici d'Italia, ed incon essi quelli di meteorologia. E qui non vosotto
silenzio la bella ed importante Francesco Luigi Botter, il quale nel
amo passare
del Prof.
mtale d'agricoltura, industria e commercio da lui ziato a Bologna nel gennaio del 1864 oltre ad un n numero di lavori di sommo interesse per l'Agri
-
ben 25 osservatorii d'Ia le osservazioni meteoriche che hanno maggior nenza coll'agricoltura. Ma tutti questi lavori e tutti
Mi
tentativi, o restarono nella cerchia dei desideovvero non- conseguirono l'effetto desiderato, alno con una conveniente ampiezza,
pri-
questa scienza accrebbero l'energia e siduit dei loro studii, e molti nuovi bullettini menmeteorologici si videro venire alla luce. A Palermo
'rof.
apoli l'astronomo Faustino Briuschi sotto la direte del Prof. De Gasparis, in Ancona l'ingegnere
Bosis,
)ieri,
Modena
il
Prof.
tutti
ora pubblicano
con
ungiamo
gli
altri
due del
118
pellini
che assiduamente
di
si
pubblicano a Roma, ne
sette periodici
che
trattan.
Questa energia spiegata dagli scienziati aveva bisogn di essere sostenuta e promossa dal governo, il qual
certamente pu disporre di mezzi che non sono ali portata dei semplici privati pel rapido avanzament
della scienza e delle sue svariate applicazioni. Ci fec realmente il Ministro d'agricoltura e commercio. Eg
imitando altre nazioni europee, con circolare del 1 gennaio di questo anno si rivolgeva a tutti i culto: ti delle discipline meteoriche in Italia, esortandole a osservazioi loro le decade ogni di fine alla smettere quesl alla Direzione di Statistica, a cui doveva far capo
indugio
sens servizio, affinch le osservazioni trasmesse fossero Gl'in dalla medesima ridotte e discusse.
mediati raffronti,
come ben
si
apponeva
il
Ministi
dei voli e discosti punti, varranno certamente assai pi a tropi pubblicansi che d'osservazioni, minosi registri
potesse
produr:
voluto
si
dal
Ministero,
era necessario
che
osservazioni
comu
uniforme, cio con istrumenti costru e comparati tra loro, con noni fabbrica nella stessa identiche e nelle stesse ore del giorno: siccome pe: pel momen le finanze dello Stato non permettevano
ed in
modo
la spesa
per l'acquisto e
il
menti, cos
Ministro
si
soriamente
le
norme
a cui
dovessero attenere tu
per tutto ci che riguarda la temp la pressione e l'elettricit dell'i l'igrometria, ralura, e l'intensit del vent direzione la mosfera, nonch
gli osservatori
149
e della neve,
ed
altri
fenomeni secondari
prescritte
in
queste
a quelle
dal
Dove,
me
di
grande autorit
le
il
9 ant.,
le
3 pom.,
le
9 pom.:
di-
iarando per
ido tutte
le
buon
tra-
servizio incominci
e diligenza,
1 di
marzo
con
tale
ivit
che
lo stesso
gli
risposto all'invito di
mese esprimeva la sua sod La prontezza e la diosservatori dei Regno, hanno questo Ministero, meritano una
minute,
ma non
ostri
a,
ne siam
.
dalla
enza ed in particolar
na
modo
alla
climatologia ita^
Le osservazioni al finire di ogni decade ven10 puntualmente trasmesse alla Direzione di Statica,
10
dove per cura del eh. Direttore Maistre si riducon uno stesso sistema, e si rendono di pubblica
in
pone
le
loro e con
^lle
raccolgono dalosservazioni
sservatorio
centrale
si
di
Parigi.
Altre
aordinarie
nsile.
j% stazioni
pubblicano
fin
altres in
questo riassunto
all'invito
che
da principio aderirono
si
dimodoch
hanno
al
presente 35
150
quadro completo
queste sono
Ancon
novembre
si
si
aggiunta quella
esplora l'elettricit
a Napoli (Oss. Uni\
Roma,
speriamo che vogl associarsi l'energia sempre maggiore del governo, finch lo scopo che questo si prefisse possa esse pienamente raggiunto, ed affinch noi italiani non al progressi che fa questo ran biamo ad invidiare
degli
osservatori
a noi limitrofe.
non minore
agricoltura
e
utilit
ed importan
min
commercio, di pu blica istruzione. Questa si la formazione di un lib sul clima d'Italia. A tal uopo i tre ministri sudde con decreto del 17 aprile nominarono una Gommissioi
marina,
di
tutti
gli
elementi nece
m
C
mento
giorni nostri.
il
molta competenza
per agevolare il lavoro fu divi l'Italia in diverse circoscrizioni, ciascuna delle qui comprende un certo numero di stazioni ed affida
151
Sardegna professori Schiantili e Cantoni; per l'Italia media (Toscana, Emilia, irche ed Umbria) il prof. Donati; per le provincie
e
Lombardia
per
la
poletane
cciatore.
il
il
prof,
^er
Roma
Venezia
la
Commissione
senza
fa
appello a
trover
in
laboratori
elle
volontari, che
meno
provincie.
il
i
Dovendo
anni,
lavoro
essere
compito nello
si
spazio di
diversi
commissari
solo
le
stanno adoperando
fatte
fin
r raccogliere
non
osservazioni
da
ma anche
tutte le
posdelle
posizione
desime,
natura e
ed
il
la
situazione degli
strumenti
esse adoperati,
metodo
si
delle osservazioni.
Ed
ine di rendere
i
meno
impresa,
la
Commissione
Luti
essi alla
ile,
formazione del
ed a
libro, coll'eseguire, se
e
le
si
pos-
essi stessi le
riduzioni
tal
discussioni delle
)prie osservazioni;
30site e giudiziose
fine
inviarono delle
norme, a cui si dovesse uniforre ciascun osservatore nella compilazione del prolavoro.
1
libro sar
diviso in
due
parti.
locali,
seconda sar
il
ottenuti dalle
iomprender
ri.
lo studio delle
vicende meteorologiche
andr
unito
le
lo studio
le
osservazioni
152
I
si
sono
fatte
si
fanno o
1
Lombardia
15, n
Veneto 29,
affidato.
Anche per
ci che riguarda
il
il
servizio
meteorol
gico-telegrafico;
governo
d'Italia
non
volle pi r
E qui innanzi tutto, a giustificazione del nostro pae dobbiamo premettere che i primi esperimenti sull'a
plicazione della
telegrafa
elettrica
alla
meteorolog
furono
talia
fatte
si
dall'Italiano Zantedeschi, e
stabil la
che fu in
che
telegrafica delle osservazioni meteoriche giornaliei sebbene per in piccole dimensioni, questa fu la co rispondenza istituita del P. Secchi il 20 giugno 18
fra
Roma, Ancona
ci
hi
scienza cess
il
Ministero di
Mari]
\
dava incarico
al
senator
Matteucci
d'organizzare
servire
sopratutto p
prevenire
e nell'agosto
dell'anno
per prova, a trasmettere ai principali porli di mare d Mediterraneo e dell'Adriatico un dispaccio di prob
bilit del
tempo
pel
giorno
seguente;
nello
stes
tempo
corrispondente
al
presagio:
il
153
ili
si
restringeva
burrrasca.
olle ragioni
tto,
ile
Sebbene questo primo e rudimentale servizio per non potesse essere che molto imper-
nondimeno
burrasche
possono dividere in
manti. Alcune venivano dall'Atlantico, dopo aver trainata l'Irlanda e l'Inghilterra nelle direzioni di ovest
d
ussia e dal
Mar
Guascogna, traversando
r
Spagna
nella direzione di
fatti
est o di
di
79 presagi
fino
marzo dell'anno 1865 45 soli ne furono verificati: quali comprendevano tutte le burrasche della prima itegoria, un terzo di quelle della seconda, nessuna
tto
come
si
si
avvide
il
eh.
Matleucci
che
le
burrasche che
ielle
debbono temere nel nostro Mediterraneo, sono che provengono dall'Arcipelago Britannico, il aveva gi falto osservare anche ilP. Secchi. Queste
coloro che
dovranno
in seguito
essere incaricati
lle
mare
li
tempo.
il
In quest'anno pertanto
servizio
meteorologico di
Istruzioni e
norme pel
meteorologico,
si
nel quale in
cinque diversi
altre
danno
tutte le
norme
per
la
somma
utilit
meteorologia pratica.
154
Lo scopo
mente
1 di raccogliere
giorna"
cc
ai
un prospetto generale
di tutta la contrada,
sr
ci'
sede a Firenze,
sotto direttore.
si
direttore ed
un
Le
stazioni in cui
eseguiranno
le
osservazioni son
'
20, cio 6 di
prima
classe e
'
3i
le
stazioni
di
Ravenna,
Pesare
Port
11
Remo,
1(
DI
persona a tal fine inviata dal Ministero, a cui sdii anche affidato l'incarico di spiegarne l'uso agli indi vidui che dovranno osservarli conformemente ali
ll
norme minutamente
descritte
nell'opuscolo
citato
li
aneroide, un termometro a massimo ed a minimo, u termometro a mercurio col bulbo asciutto, un altr col bulbo bagnato, un pluviometro, un anemometro
455
all'uf-
le burrasche ed colpi di vento, pima nel proprio porto, poi all'ufficio centrale, e se xorre, anche alle stazioni che ne sono pi minac-
ci
dovr annunziare
ate.
imi
trasportare
irata
per tracciarne
le
curve,
per confrontare
tra loro
e
stati
con
esteri, e ci
ine di riconoscere
in quale direzione
burrasca in giro,
Questo confronto ndurr a formare dei presagi, che saranno trasmessi e stazioni di prima classe ed alle pi importanti di conda, incominciando da quelle che sono in pericolo prossimo, affinch siano poi comunicate al pubico con segnali da stabilirsi. Gli accennati dispacci
propaga.
nati
dovranno esprimere con numeri diversamente eomsecondo il prescritto dalle norme ministeriali. Finalmente siccome importa moltissimo che nelle
osservatori
izioni vi siano
trologia locale,
movimenti atmosferici, per poter regolare la pubicazione dei dispacci con maggior criterio di quello e si fatto finora, e siccome le previsioni di tali Dvimenti dipendono in ispecial modo dalle osservami del barometro; cos il Matteucci negli ultimi due pi del lodato opuscolo espone brevemente tutte le gnizioni che sulle osservazioni barometriche possiede ualmente la meteorologia, e di cui deve essere fore lo fa con ;o un capo di stazione meteorologica meno periti e chiarezza e precisione, che anche questo ramo della fisica terrestre possono inten; i
Irle agevolmente.
156
L' attuazione
di
questo
sistema
di
osservazion
non potr non rispondere pienamente ai disegni de Governo ed ai desiderii di tutto il paese, ed ar recher certamente non lievi vantaggi alla navigazioni
italiana.
Prima di por termine a questo lungo articolo noiffl vogliamo tacere che noi approviamo interamente i' presagi de pensiero del Matteucci di non estendere
i
r(
tempo che
sfera,
ai
escludendo
locali.
non
medie
pronostici
falliscono e
a far perdere
cnediu
che
si
fanno ne
giro de
giorni di burrasche,
amantemente dal
venti
fatto.
dipende moltissimo dalle circostanze locali, per l'influenza di queste circostanze pu avvenire be nissimo, come diffatti avviene, che presagi dedott
i
solamente
stato
si
contraddizione
coll<
meteorico boreale.
i
Al pi
utili pei
presagi
fatti
in detti giorni
frontando
stato
fatti
attuale
atmosfera
nella
propria regione
li
potranno
presagi noi
potranno giammai essere utili per lo scopo ch< deve avere un servizio meteorologico governativo che tende a prevenire le imminenti procelle. E coi piacere noi veggiamo che la maggior parte dei me teorologisti anche i pi distinti, si siano ormai ac
,
157
stati
a questa sentenza,
(1).
checch ne dicano
relativa
ai
alcuni
oltr'Alpi.
fatti
pi
e fino
ad ora
di cognizione
pubblica relativi
tavola
e
d'Italia.
Vedi Matteucci
= SulV ordinamento
hnente di
na,
un
marina
lia-
compilato da Fran-
co Grispigni
Luigi Trevellini.
me-
norme governative per tale io (Gazzetta Ufficiale del Regno, n 302 e seg. anno 1865), doidoci noi qui contentare di far noto il modo col quale vengono eesse le diverse condizioni notate. Lo stato del cielo si indica con una
veggano pure
le istruzioni
sereno,
minaccioso,
Quello del
>sso,
1
di
queste
cinque
forte,
al
calmo,
mosso,
agitato,
tempesta.
calma, vento,
come appartenenti
rispettivamente
ai
nte e corrispondono
ante,
2P
venti 1
tra
3 tra mezzogiorno
mezzanotte e ponente 4
rispettiva-
ponente mezzanotte.
a pressione atmosferica, la temperatura,
l'umidit sono
nte indicati coi gradi degli istrumenti adoperati ad osservare questi omeni. Gli osservatori sono fra loro in comunicazione telegrafica e
ssono, occorrendo, prevenire
il
mu-
158
_o
_
'co
"c3
e
e
Eh
Eh
o N
S-4
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159
4.
Operazioni Catastali.
4MARIO.
1.
Sunto di stria del Catasto. Libri metodi per condurlo a compimento. catastali. - 2. Scompartimento territoriale dell'Italia ed estensione delle singole provincie.
stato del territorio.
Dei
tanze
ritorio,
tutte
ci
statisticamente notabili
in
ciaschedun
non
solo per
ma
minare
la
quantit del
territorio
stesso
urali suoi
scompartimenti, vuoi in
o dal
la ripartizione politica,
frazionamento delle
>priet.
e osservazioni di cui
si
vale la statistica
il
per ari
catasto ed
libri
er catasto o cadastro
si
intende
la
descrizione
terri-
compongono, valutare
ivit dei beni-fondi,
l
la
destinazione e la produtla
constatarne
pertinenza.
Boccardo afferma che il nome di catasto viene catasta, poich mediante di esso beni dei cittai pongonsi in mostra come la legna nella catasta. Utri affermano invece che questo nome deriva dalla
i
160
che cosi
chiamavano
Checch ne
sia della
il
primo elemento di qualsiasi sta tistica, avvegnach tutti gli altri fenomeni della p polazione e delle varie di lei modalit mal si possani
catasto costituisce
giudicare senza
in cui vive e
si
il
criterio
fondamentale del
e
territori!
Sotto
nifesta
un
la
altro aspetto,
si
fa
ma
rocche su loro
fondi
lei
i
la
fondiaria e l'equo di
Futile che ritraggono
riparto in
de
si
ogni qualvolt
questione di catasti, quella si del conseguimenti e del riparto dell'imposta sugli immobili.
Io
non
si
fosse
pure
la circostanza
gli
buoni metodi per condurla a compimento siam non che moderni, di l da venire (almeno in parte) ma certo che la sua origine rimonta ai tempi ph
lontani.
Pare che
biano avuti
gli Egiziani,
Babilonesi,
Fenici,
ab
cadastri.
avendo
molle lagnanze
si
sollevarono
-
minore d in og
un
le
equ<
fecero misurare
i
pr
risultament
del
un
registro mediante
le
indicazioni
quale
1<
i<51
le
prime traccie del cadasto, dice il Gibrario (Econ. medio evo), si trovano in Inghilterra al secolo XI /e ai tempi di Edoardo il Confessore fu formato un ;istro generale di tutte le possessioni, chiamato msday-book, ossia il libro del giudicio universale. secolo seguente i liberi comuni d'Italia adottarono il metodo del registro censuale, e introdussero Gon un miglior sistema di tributi; ma erano come tutti rogressi del medio-evo, progressi parziali che peono pi secoli a divulgarsi e ad unirsi in un solo
u
?
erale sistema.
tei
Italiani poich si furono od anche sotto il dominio un Principe in un'autonomia simile all'indipenza, non dovettero tardare a sentire il bisogno
secolo
XIV
comuni
curati dell'indipendenza,
epperci rin-
arono
l'antico censo
si
pi tardi
istima,
isse
il
chiam
la
secondo
giurata
si
dichiarazione che ne
possessore.
Quando
ordinava d'ufficio
-egistro.
comuni
v'era
anche
il
registro
se solamente le suppellettili di casa. L'infedelt consegnanti era in qualche luogo punita di doptaglia.
primo posto
11
il
La disu-
m
guaglianza del riparto delle pubbliche gravezze fu ui querela antica nello stato di Milano, che dest
tutti
i
pensava dalla Repubblica milanese a fo colo XII mare secondo un sistema il catasto de' beni; questo pr
getto ripreso nel 4208, dal presidente Anguissola,
pubblicalo
Martino della Torre, prima del 1248. In questo cer terreni erano sottoposti a due esazioni: la prii i che consisteva in grano e vino, e port il nome dV buttato; la seconda in danaro, varia ed arbitraria, ce
mala
distribuzione e
difetti
di
esazione
ai
era
scarsamente
Stato
fatti
produttive
inferiori
bisogni de
giunsero due
e la tassa dei
lite
altri
aggravii,
cio
il
censo
dei
rip
cio
cavalli.
teste,
Queste
o
di
gravezze erano
fuochi,
ragion di
sempre
modo
il
pi
giusto, perch uguaglia nei pesi il povero al rie S'aggiungano le moltissime terre esenti sia per oi rifcenze feudali, sia per privilegio ecclesiastico, per redenzione. In conseguenza gravate le person
risparmiati
tori;
terreni:
infinita
mentre pochissimo vantaggiava l'erario. Ma il sei italiano, dice Gant (Milano e il suo territorio voi. aveva sentito da antico il bisogno di un rimedio
dicale,
cio di
surrogare
alle
distribuzioni perso]
i
un canone
uniforme ed equo, siccome dioato quello che si misura sul valore dei fondi.
stabile,
163
marchese del Vasto, ria settembre 1543), un estimo gesi ordinato (17 ale e reale di tutto lo Stato; che compiuto nel
per Carlo V governando
il
14,
>
fu
posto
ad
esecuzione
nel 1599.
Riducevasi
ad una generalissima ripartizione dell'estimo fra orovincie del ducato desunta da parziali misure,
za riscontro
sioni,
della
mappa,
con
tanti difetti
ed o-
larlo
VI con dispaccio del 7 settembre 1718 Istiuna giunta del Censimento nuovo, che per dar ola all'imposta, al comparlo ed alla riscossa delle tribuzioni, compilasse un nuovo estimo generale,
a ra diligente misura,
i
e degli edifici,
per
la
modo che
restassero
il
fissate
erpelua notizia
ciascun fondo
postura, l'estensione,
valore
censibile in
comune
la
si
porzione uniforme
indovi
figura
situazione
ciascun appezza-
operazioni di rilevamento
sul
terreno
al
si
corn-
1723, fa-
do uso della tavoletta pretoriana, che il dotto malarico Marinoni fece sostituire allo squadro, dopo
rne dimostrata con ripetuti pubblici esperimenti la
eriorit
sotto
ogni
in
rapporto.
fogli
Delle
varie
sciolti;
mappe
e
rettangoli
una
e in
mappe
ridotte
in
minor proporzione
quali
si
>pio
esemplare,
uno
dei
conservasse
dei
censiti,
tutti
in
?cun
comune
In
perpetua
notizia
fu
i
iposta.
zi
un sommarione furono
registrati
segnati in
mappa con
la
progressiva numerazione,
il
ttrapponendo
misura
in pertiche e tavole,
nome
164
del possessore, la qualit di coltura, e la maggiore J minore bont. In caso di mutato possesso si traspcj
terebbero in testa del nuovo acquirente. Istruzioni emanate nel 1725 ingiungevano che ne
stima dei fondi se ne calcolasse il valore capitale ragione del 4 per cento sopra la rendita netta da
porzione colonica e dalle spese di coltura e mant nimento, e da quel che si praticava dedurre per
i:
fortumi.
fu deputato
ingegneri, sei d
e
quali
fra
precedente
operazione,
sce
raj;
presentanti pubblici.
L'invasione
del
Maria Teresa, il Giunta che la rivedesse, riordinasse e compisse. Cor imporre, distribuire ed esigere i carichi fu deterr
nato dall'editto 30 dicembre 1755, prezioso monumen riforma del governo e dell'ai il quale contenea la
ministrazione comunale.
La
29 novembre 1759; posta ad esecuzione a cominciare del 1760, stette pieno vigore pei paesi che allora appartenevano a Stato, ed ammirabile come dopo quasi un secc di attuazione si mantenesse per cosi dire nella prini
tutto lo
Stato
fu
emanata
il
Segno incontrastabi
ordinameli
del
sapien te
con cui fu condotta quella gigantesca operazione, tan pi ardua inquantoch non aveva alcun precedei] esempio su cui modellarsi. Aggregato al Milanese il ducato di Mantova, e quin
ridotto a provincia della Lombardia,
venne pur
es
165
sito,
e,
norme
detratto per
a
un quarto
compenso
dopo
le
le del Milanese.
osi
rie
venute allo Stato, dopo la Rivoluzione le progi venete di Bergamo, Brescia, Crema e la
*ione della Valtellina, indi altre formando il Regno ico, poi il Lombardo Veneto, fu voluto estendere
itte
il
censimento.
non dubbia e somma utilit censimento milanese fu stimolo ai principali Stati iropa a mettersi nell'ardua e gravosa impresa. Ma, a che le operazioni si fossero condotte troppo afa felice riuscita e la
ramente,
i
grit applicati gli ordinamenti essenziali alla perriescita: fatto sta che vi s'introdussero errori, e 'ingener confusione a segno che diversi gi cadin disordine, e gi si pensa, ^od anche si opera, )
farli
francese,
lte
se;
sostanzialmente su quelle del censimento mie peggio ancora successe in alcuni Stati minori
d'Italia.
ialmente
egli
sti
Stati Sardi non si aveva traccia di regolari prima del 1600, e fu solo in quel secolo che >rio Amedeo, molto accorto nelle cose di pubblica
dei singoli territorii de' suoi Stati, che sottopose 3nso in proporzione del valore reale dei beni, faloli descrivere in appositi catasti. per osser3
le
che nessun sovrano provvedimento fu pubblicato ivamente all'operazione del censo prima del 1731.
erazione delle misure eseguite in massa, e quelle stime fatte per rivele, o consegnamenti, intrapresa
166
nel 1700, ebbe termine nel 1711. Stando poi a quaj accenna il conte Costa di Beauregard nelle sue Me
morie
che non
si
avessei
misuratori abbastanza esperti, ossia che si temessei le influenze degli immuni, il fatto sta che i periti e
geometri in quell'epoca impiegati furono pressocl L'i tutti tedeschi, fiamminghi, o di altri esteri paesi. bdicazione del re Vittorio e le sopraggiunte peripez
i
non avendo
condurre a bui
termine l'intrapresa generale perequazione, Carlo I manuele III, con editto 5 maggio 1731, ne ordin proseguimento, e ci mediante apposite istruzioni d sunte dalle leggi censuarie dettate pel ducato di M lano, nel 1725 regnando Maria Teresa, ed a noni
di
ebbe compimento nel 1738. Molte fra le comunit del Piemonte non essen< slate contemplate nel censimento del 1731, vi furo)
cui tenne dietro la p dette di nuovo acqii cos provincie requazione delle
di Alessandria,
cio Lomellina,
Siccomario
varese,
d diede opera nel 1758, 177 censo milanese, e fu messa in osservanza nel La perequazione del ducato d'Aosta, intrapresa r
cui
si
sulle basi
con regio edi! siccome non si era formi in allora veruna mappa, e non si tenne conto e luoghi alpestri, avvenne che pi della met del te
1768, fu fatta di
pubblica ragione
ma
ritorio ducale
non
si
Rimanevano a perequare
basso Monferrato, dove
prescritte nel 1783;
se
le
provincie
delPalto
furo
relative operazioni
si
non che
raccoglie da u
relazione
del
conte Galeani
Napione,
che nel 17
167
ilia
erasi per
anco conseguilo,
essendoch
l'uffizio
lte
generale catastazione,
prima
sui piani in
massa e
Piccolo
il
il
numero
delle
al
comunit cata1813,
e
i
dietro
ca-
che ne
le,
ati
dopo
il
particolari di
rsone influenti. Da quell'epoca in poi nulla s'era ina malgrado fosse stato chiamato in vigore egolamento per l'amministrazione dei pubblici triiti 6 giugno 1775, di cui forma parte sostanziale la nservazione dei catasti, e ci in pendenza di una gerale catastazione accennata nell'editto 14 dicembre 18 per operare quei cambiamenti che fossero giu-
ipreso,
cati
si
:e divieto di
attuali
estimi.
i
Per apparecchiare per a se stesso mezzi di ademere ad un desiderio universalmente sentito il governo gli antichi stati sardi aveva cominciato fin dal 1818
riscuotere sull'imposta fondiaria
dizionale,
i
cui proventi
state
successivamente in-
condurre
immenso
la
lavoro e sovraggiunto
il
compi1848
pure sempre
ministeri
aprile
Camera
dei
1852 Depu-
168
tali
la
quale per
non pot
un anno dopo
delli
die
ir
l'altro
ramo
si
del
Parlamento
con decreto
4 giugn
1865
Egli
tradotto in
discorrendo dell'ufficio e
Nell'articolo secondo di
catasto.
che
si
tastazione,
quale
si
la
consistere
neXV accertamene
nella dty
Questa enunciazione
il
essa
ci
catasto,
a raccorre ed a conservare
relativi
alla
elemen
limi]
io
condizione
debbano
il
possessori
degli sta
vero pr
prietario?
non correr
nascere
il
tosto alla
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di
il
pensiero, non
pu
no:
una compiuta
si
statistici*
di cui s sovente
la
prova
il
bisogno,
in
lamenta
discus
agri
it
pubblic
opportuni a secondare
compilazione
di
pi facile e
di
men
costos
progetti di strade,
vie
ferrate,
169
canali, una compiuta rappresentazione grafica della nformazione e degli accidenti del suolo? Quanto non rebbe utile il poter aggiungere alle notizie relative
numero,
ltura,
alla configurazione,
alla
estensione,
al
alla
ai prodotti
di tutti gli
appezzamenti,
quote,
e
nu-
ero ed
Ila
alla
importanza delle
terreni
altre
notizie
natura geologica di
de' singoli
sulle
condizioni
questo desiderio,
comuni? Ma quando, per dar corpo si prendono a considerare minue la qualit degli agenti
mente
ie
il
numero
catastali
di fronte tante
natura
compiuto
migliore,
con
queste
si
il
successo,
ritardarne
indefinitamente
in vero,
la
conclusione, ed
accrescerne
e
or di misura la spesa.
Ed
il
resto,
limialla
pratica di que-
numero
di livellazione
che
profili
mimali
I
per
la
di
opere pubbliche!
l'altra
Gravissima poi
questione,
debba cio
nome
dei possessori
essi
170
pezzamento
il
sue propriet,
al
cio
le
servitili
che
fondo
competono, o
di
cu|
esso gravato.
noto,
come un
aui
specialmente
di
una
ii\
diritto di propriet
registri
catastali
un
grado pi eminente
in
propriet, ossia,
perpetuo,
ovvero
Un
libro mastre
Al qual
fine
tre
cose
soni]
un determinalo
istanti
diritti di propriet sui fondi compresi in un^ data circoscrizione territoriale; 2 assicurare la identit
designati nei
titoli
documenti
stabilirsi
diritti
identit che
dee
non
gi per mezze
di semplici indicazioni
pi o
meno vaghe,
di
indeteri
quote numeriche,
senza
ambiguit
posizione
sua
ec
suoi confini;
coli'
ordinare
che per
lo avvenire
tutte le
in-
per curai
di
di pubblici
di
nullit,
cuii
171
propriet in qualunque
lichi,
modo
si
trasmetta o
si
mo-
di quelle
atte a far
le
identit
nfini.
Fuori dubbio
)pera catastrale
sche,
complicazioni e
le
difficolt del-
meno che
di
gigan-
ma
chi potrebbe
il
non desiderare
Felice di
vedere at-
Robernier ha
m
la
Non
ire
men
libro
un
il
me-
ante
solutamente urgente
complicare
la gi intricata
concili
si
apre
il
titolo
altro non contiene una esplicita dichiarazione di ci che si stabilisce primo dell'articolo precedente; in quanto spiestabili,
isi
si
eseguir
e
di ciascuno di essi,
qualit
le
e destinazione.
Con queste
legazioni
si
escludono
misure
e le
stime
ande speditezza
di operazioni;
ma
questa speditezza
rebbe acquistata a troppo caro prezzo, e contro tutti i nsigli dell'esperienza, poich il catasto verrebbe a perire
il
a fedele espressione
che
al
possesso dei
172
beni
tere
slabili
si
riferiscono
di
fornir
basi
sicure per
l'assetto della
contribuzione
fondiaria,
e di
ammetsi
un
tal
possa
le variazioni
che
uomini, o
natura, la destinazione o
Le
un
catasto
per masse di
Le norme secondo le quali si deve procedere alla misura dei terreni, alla compilazione delle mappe comunali ed alla formazione dei registri catastali sonoi
consegnate negli
a
scienza,
La misura sar eseguita a norma dei principii della applicati secondo pi opportuni metodi
i
dell'arte.
Le
la
reti
misura diretta e colla tolleranza di 0,25 per ogni! 1000 metri. Esse verranno poi collegate coi punti tri^i
gonometrici che
Stato
si
trovassero gi
fssati
dal corpo dr
di
1
Maggiore
Generale, colla
tolleranza
peri
ogni 4000.
L'orientamento
In
ri-!
mancanza
di tali dati si
Le quote numeriche
sul terreno.
Saranno
determinare
comunali.
sul
terreno
livellazione
trigonometrica delle
173
Ogni Comune sar misurato separatamente e rapresentato con tutti i suoi particolari in apposita
lappa.
su
li si
i
legge e
)mpetenza
to dalla
della nostra limitiamo a sottoporre allo studioso il assunto della discussione quale lo troviamo presenci
La maggioranza
e se in
intentarsi del
pur forza il pi delle volte il buono, facendo ragione degli ostacoli che conseguimento dell'ottimo si attraversano, volle eminare anzitutto se il modo che nell'art. 4 si proall'ottimo gli
fosse tale,
mpre
me
mappe comunali
adempiere
tastazione
I
soddisfare
tutti
bisogni,
si
propone.
1.
misura e
la
rendita
apprezzamenti contenuti nel territorio ciaschedun Comune con quella esattezza che si riiede per l'equa ripartizione de' carichi pubblici.
tta di tutti gli
la traccia de' confini di ciascun fondo mutazioni successive cui esso pu andare ggetto, in guisa che in qualsivoglia tempo sia sempre di tutte le
Conservare
ssibile
r
3.
di
ristabilire
sul
terreno quei
confini che
obliterati.
la circoscrizione, e
compiere
la de-
mappe
delle
le
comunit
contigue,
in
che
raccozzando
mappe medesime,
siavi
174
perfetta
risulti
4.
coincidenza
ira
questi
confini, cio
i
non n
due
territoriij
Somministrare, per
carte
5.
delle
propriet, per
primo
vuole che
le
mappe
sembrato
potersi
alla
muover
Commissione non
alla
sufficienza
d "
poich:
'1. La configurazione e l'estensione di ciascun api pezzamento risulteranno direttamente dalla misuri parcellare con quella esattezza di cui sono suscettivi metodi e gli strumenti di cui si far uso, e la cui scelta affatto indipendente da quanto si prescrive nell'art. 4. Noi supponiamo che questa scelta si far
i
nel
modo
gli
tranno risultare nelle dimensioni e nelle aree de' singoli appezzamenti non eccedano mai in nissun caso
quella giusta tolleranza che forza
ammettere
in
o-
Acci
si
possa, per
mezzo
di
mappe
suppletive,
tener dietro
indefinitamente
alle
mutazioni che a4
sia nella estensione
mente
delineate,
non
gli
zamenti, staccati
uni dagli
altri,
ma
ancora
il
175
ro
congiungimento,
in
modo che
tra
confini di
si
due
faccia
sull'altro,
me
inevitabilmente
si
izzamento
:razioni
rilevasse isolatamente
tutte nell'interno
da
s e
con o-
comprese
dell'appezzamento
edesimo.
de,
Ma
qnesti sconci
di
non potranno mai avveuna triangolazione estesa comune, si saranno con sufle
iente esattezza
determinate
rispettive
posizioni
un grande numero
sta
poi
la
iterali nato
ntenuti in
e
numero ognuna
di
di
razione comune.
nella delimitazione de' territorii
tali
\nche
io
izzamento
tili,
poich, quantunque
mune
n tutti
suoi
particolari
in
apposita
mappa, non
essere in-
ns
si
la
strettamente da
avesse ad interpretare
territorio di ciascun
comune
i
bba esser
nvicini,
e
rilevato
indipendentemente da
di
lutti
cir-
una operazione assolutamente )lata. Che anzi la maggioranza non dubita che le angolazioni de' Comuni contigui non abbiano da sere insieme collegate, in guisa di formare una rete ntinuata; e punti di confine determinati per mezzo ;lle intersezioni dei lati de' triangoli col confine meper via
i
simo.
Non
dubbio, che
si
se
le
mappe
tutte
cos
costrutte
si
tessero e
volessero
poi
raccozzare
con
lo
176
accumulandosi
ciascuna co per questo raccozzamene gli errori in estensione nella risultare potessero ne non messi, di tutto lo Stato) e provincie delle configurazione nella
dimensiod errori maggiori di quelli che affettano le le cartj cui da errori comune ; assolute di ciaschedun
si
via
di
grandi
operazioni geoi
detiche,
mine
quella cos felicemente condotta a tei^ dal R. Corpo dello Stato Maggiore Generale. MI
come
di questo accozzamento di mappe mai non occorrer doverlo lare, se non per piccol numero di esse; t quanto minore sar il numero di quelle che si rac
la
somma
degli errori
che potranno venirsi accumulando. Poi prescrivendj colla Farticolo quarto, che le reti comunali vengano
gate co' punti
trigonometrici
fissati
dalle
operazioni
si trovej dello Stato Maggiore, scorgesi che gli errori ranno sempre circoscritti nell'interno di ciascuno de
dap* riangoli formati da tre di questi punti. Epper, esisti Maggiore, Stato dello opera per pertutto dove,
t
una
che
una
terza parte
di confi! delio Stato, e principalmente nelle regioni in Savoia dalla gurazione pi travagliata e difficile,
tri
e in tutto
ma esistendo una rete di second'ordine, gli errori nascali* ne che segno tal a accomularsi non potranno epperci f sensibili deformazioni e scontorcimenti; gi certa non richiesta, vranno le mappe l'esattezza
per supplire merc della loro riunione alla carj nessun modj dello Stato (al quale uso non sono per merc dell* destinate), ma bens per somministrare,
silente
al
mille, o di
uno
al dui
177
ila,
una scala
venti
li
trenta o cinquanta volte minore, le indicazioni Iodi divisione, di colture, di strade, di piccoli corsi
icqua, occorrenti
per
la
il
compilazione
R.
delle
carte
uno
cinquanta mila, di cui ha intrapreso con tanta lode pubblicazione, seppe cos bene valersi delle presenti
tppe comunali, generalmente
quelle che
Le
quali
si
caricati della
i
compilazione di progetti di grandi laacque e strade, tutti quegli elementi planimeli, che si richieggono per la prima compilazione progetti medesimi, s'egli vero, come crediamo
di
\
iso,
che servano perfettamente a queil quale tutti ilevamenti parcellari si fecero precedere alle trianazioni, e si eseguirono con istrumenti e con mele
sia verissimo,
mappe
che per sifimpiegheranno da noi. Quanto poi minuti particolari de' progetti medesimi, noi non siamo, n che sia uffizio del catasto il tutti fori,
i
di quelli,
regolamenti
j agl'ingegneri, dispensandoli assolutamente dallo ndere sul terreno prima di metter mano al lavoro, che siavi ingegnere il quale si volesse cosi assoc-
'piani parziali
i
calcoli.
si
)on
omissione, che se
i
a contenere
gli
errori
mappe
tra
confini
astanza
tutto
il
perch queste possano adempiere fine cui sono destinate, questi errori non
ristretti,
178
vieppi
se
l'operazione ce
suaria potesse tutta appoggiarsi ad una triangolazioni di terz'ordine, come quella che per cura dello Stato
Maggiore
si
estende
le
sovra parecchie
delle
detto,
province
dello Stato,
quali,
come, abbiam
triangoli di
si
formano
e sf
fossoj
medesimo;
si
tutti
terz'ordine
Ma poich
molle
parti del
territorio questa operazione non slata fatta, od io alcune altre si fece s, ma se ne perdette la traccia;
poich il benemerito Corpo di Ingegneri Topografici, che attendeva con tanta lode a questi lavori, pu dirsi che pi non esista, pel nuovo ordinamento che il
questi
ultimi tempi
si
il
dato
al
Real Corpo
di
ch
faceva parte,
al
poich
compiere,
prima
di
metti
rilevamento parcellare, questa rete di trianmano richiederebbe che si ricostituii terz'ordine, goli di Ingegneri Topografi e che si pi* di un simile Corpo
traesse la durata e
si
accrescesse la spesa,
gi tanti
j
sembrato
alla
che
si potessero accettare le disposizioni dell'art. 4.i Tutte le altre disposizioni di questa legge si possotj
in ordine alla
loro importanza riassumere nelle se Prima della misura parcellare og< massime. guenti ben delimitati 1 proprii confi! avere deve comune
al dj
mime
si
trova.
si
Dietro
misura parcellare
esprimeranno rispi
censuari:
la
si
tivamente sulla
tuazione,
la
mappa
e
sui
libri,
configurazione,
di
la qualit e la superfioi
di ciascun fabbricato
ciascun
appezzamento
<
179
ra,
colla
quale
ultima
denominazione
si
intende
situata
qualit di coltura
di fah-
calo
fche
quella determinata parte di esso essendo posta, nello stesso comune ed appar
si
intende
ha una
medesima
rendita netta di ciascun appezzamento deterla stima censuaria dei fabbricati e beni rurali, per procedere alla quale, si riterr come bricato qualunque costruzione fssa al terreno, o mediatamente, o nei modi contemplati nelP artio 409 del Codice civile," oltre i molini, i bagni ed li altra fabbrica natante, ancorch non trovisi
nata mediante
sulla
t
un
edifizio
o.
media
dai
della loro
ftti
comuni
quagliati per
un periodo d'anni da
fissarsi
con legge,
to riguardo alla loro destinazione, consistenza, conone e situazione economica e fatta deduzione di quota rappresentante le spese di manutenzione e
ftti perduti, l'ordinario deperimento danni contingibili per infortuni*, come sar stali da apposita legge.
i
razione,
stimeranno
alassi:
villaggi considerevoli,
le
prime desunte
le
revole di quelli,
a
180
ed a ciascuna parte dj
esso, in ragione della superficie di ciascun piano. minor importanza, quel! I fabbricati dei villaggi di
isolati
i
o raccolti in piccol numero, gli opihzi non che ponti e le strade soggetti a pedaggio saranno sti-
mati individualmente.
opifizi
fabbricati
di
spel
cialmente destinati all'industria, e muniti nismi o di apparecchi fssi. Nella stima degli opifizii si terr conto della fora
mecca}
motrice inerente
ai
medesimi, e dei
per
la
apparecchi
fissi,
come
sar stabilito in
meccanismi ed regolamenti
i
Saranno
valutati
semplice area
fabbricai
rurali esclusivamente destinati all'abitazione dei coloni dei rispettivi terreni, al ricvero dei bestiami ed ali custodia e prima manipolazione dei relativi prodotti
Saranno
fabbricati destinati al
cattolico
l'esercizio pubblico
del
culto
i
ed
quello
df
le
cimiteri
e le loro
i
fabbricati costituenti
forti e
E
quale
terreni
ai
terreni
l'
eslimo
di
dinaria coltivazione
di
tempo da
alla loit
qualit di coltura,
loro intrinseca attitudine, et alla loro situazione fsica ed economica, e fatta deduzione delle spese di coltivazione, di raccolta e di co
serva/ione dei
Tali prodotti
prodotti e
dell'ammontare dei
dann
saranno valutati in danaro sulla bai dei prezzi medii di un periodo di tempo da stabilii!
con le^ge.
181
La stima
le
si
eseguir mediante
e
la
classi
zione di quelle
singoli appezzamenti.
tale
uopo
tutti
le
terreni
di
un Comune saranno
risi
secondo
stabiliti
una qualit
dati
i
21
di
la
rispettiva
di
tariffa
sar
fissata
per unit
misura
ciascuna qualit e
isse.
^Le
tariffe
la
verranno applicate
ai
singoli appezzamenti
:ondo
che
di
rr loro attribuita.
1
per uso
di cave,
^biere,
miniere ed
altri
simili
terreni,
saranno
Le aree occupate dai fabbricati rurali e dipendenze questi saranno ragguagliate agli aratorii di prima
sse del rispettivo territorio.
-e terre salifere,
le
d'acqua salsa,
i
canali peragli
colle
loro
sponde,
saranno equiparati
prima classe dei territori in cui si trovano. fabbricati che ne dipendono saranno valutati sulle *i stabilite da questa legge. e sponde dei canali, le quali fanno parte degli appezkterii di
Tienti laterali
pubblico
fiumi sa-
navigazione lungo
ino considerate
nenti
ai
come
quali appartengono.
una propriet
distinta
luma
182
media
si
pu
rica
fiumi,
torrenti,
porti,
gli
i
laghi pubblici,
le
liti,
o re
litti
di
mare,
seni,
spiaggie,
le
roccie
le
ghiaie nude, e
2
altri terreni
affatto sterili.
Le strade
reali,
provinciali e comunali,
non
di continuazione,
ad uso pubblico,
di
e sottratti alla
produzione per
litol
pubblica
utilit.
onde essere In grado di co noscere ed apprezzare mutamenti continui che nell propriet stabile avvengono, Tari. 39 dichiara che si ranno tenuti in evidenza rispettivamente sui re- isti
censuari
e su
mappe
suppletive in
via descrittiva
i
cambiameli
di
e in
censibili.
materia
catasti
in
Francia
le
operazioni
catastali
assunsero
que
mezzo secolo una importanza ed una perfe zione relativa degne di riguardo. Tuttavia non rifa remo qui la storia dei catasti Francesi appo qua! in sostanza non abbiamo trovate teorie od applicazion che non siano state anche dagli Italiani meditate, m;
st'ultimo
i
ci
contenteremo
desideroso di
taj
ad una massa non indifferente di opere speciali eh sarebbe qui troppo lungo di venire enumerando.
m
Premesso questo cenno
'messo di
storico
del
catasto
ci
sia
riassumere qui
dei
la serie
delle operazioni
la
ta
cognizione
due
nt<> e
elementi
costitutivi
d
i
di
un
m catasto, m
et
r
ertami
determinazione
priet ed estimo
tirila
medesime
il
(1).
ebbe errore
arne
>e
bastasse
uno
pezzi di terra e
proprietario.
un
tal
metodo
fosse sufhciente,
il
catasto sarebbe
:
mondo
basterebbe a-
una mappa topografica dello Stato ed un registro proprietarii e mettere questi due elementi in porto ira di loro. Ma agevole lo scorgere la
,
conoscere
le
economicamente
la
una
propriet
non
sti-
;ta
determinarne
superficie,
ma
mestieri
me
*
speciali qualit,
cio
il
genere
di coltura,
compre-vendite,
frazionano,
di
le
successioni ed
altre trasmise
si
ai,
al-
iano o
o, la
come
di
duopo perci
e tale,
Itodo,
feta
che
astro.
ii".
-econdo cui
nuni in appezzamenti, appartenenti a diversi postoli, ed aventi una data qualit di coltura e di delazione.
no
le
lai
cotali ele-
>nario del
ci
paiono mirabili
IS4
menti
e soddisfare
queste condizioni,
tre
distinti
operazioni sono necessarie: 1 La misura superficiaria di ciascun appezzamento 2 L' applicazione ad ogni appezzamento della ri
spettiva qualit
;
appartiene.
Allorch
parlasi della
non
si
ma
determinazione
noto che, per coordinare le basi dei rilevamenti geometrico a punti fissi e prestabiliti, si adoperano]
reticolati trigonometrici,
merc
cui
si
ottiene una
ni
chi
caj
mappa
Comune
ne divide
la
superficie in tanl
mero
una
di are,
cifra
in ogni
quadrato,
parti
Ognuno
di questi
appezzamenti
viej
La mappa
si
riferisce poi
ad un registro,
la
sul quali
cifra romani
con queste figurative ed assolut appezzamento figura in perpetu nel registro, qualunque mutazione possa subire sott
le
il
185
vi
ie-
hanno
indicati
mutamenti
riferendoli
invariabili
trapassi da proprietario
alle
)roprietario
sempre
della
intestazioni
tmetiche ed
estro.
mappa
del
libro
formazione e conserva-
vale a dire la
di chi
si
li
nti
[a,
ed
nomi
possiede.
nel catasto,
la
e questa
aumenta o
compiere
lit
di
do coltivato; e do occupato da
altre destinazioni,
se trattasi di
edifizii
od altrimenti produttivo,
di
canone inconcusso
iposta deve prendere
scienza
finanziaria che
norma
tribuente.
Infatti
ci
che realmente
che serve
piaceri,
in
brere
la
che viene impiegato a colmare il passivo, non , l'individuo, ricchezza, n deve quindi sopportare
mto.
una negativa
la
(1
).
Ma
in qual
modo
il
ca-
o potr accertare
rn te 1
rendita
e propriet
che
si
si
servi appunto
<
non
quanta
felicit
i'1
he pravit
ma
*rKtanz qualunque.
186
ripartonsi in
fabbricati.
due grandi categorie: in terreni, ed i La rendita di queste due specie ;di prc
i
bono essere
stima censuaria.
udita netta.
L
ci
senza
I
non
possibile conoscere la
prodot
della
massa
di capitale im
comunicazione
il
e di trasporto.
Spetta
ai
periti ca
dastrali
tutti
ques
sii
ed
altri
goli casi,
per desumerne
la
valutazione del
prodoti
lordo di ogni appezzamento, sia questi un prato, U campo, un bosco, un orto, un giardino. La seconda operazione sta nel dedurre dalla total
rendita le spese e
netto.
qui,
di
tutti
generi
di
colmi
chi
e dire,
per esempio,
per
a
per quell
le
campo
del
10 per 0[0
imperciocch
delle
spes
quali!
variano, nei
diversi luoghi,
in ragione
numero per numero, in ciascun comune, e prei dendo una media in un sufficiente numero d'anni, p( lo pi in un decennio. Enormi sbagli pu trasc
pezzo,
187
e a
le
commettere
lo
spirito
d'induzione e d'ipotesi
tanti allettamenti
per
le
ban
la
dall'estimo
superficiale di
la
Francia deduceva
geografica della
tutti quelli
5se;
la
ieme
a coltura, pesavali, e dal rapporto dei loro pesi ne luceva quello delle diverse colture; questi uomini
estremi
il
ragioniamo.
ia
I
danaro
cos
la
rendita lorda
come
rodotlo netto, prendendo la media di dieci o pi i dei prezzi indicati nelle mercuriali; e lasciando margine a cambiare le basi di valutazione, nel
)
che
il
in
processo di
cio ai
p, notabili variazioni.
issando
^ricali,
i
alla
la
seconda categoria di
stabili,
non pu accer;
cio,
la
de-
gnazione
sivit.
e basi
onde desumonsi
gli affitti.
servienti all'abitazione
dell'uomo,
tale
nente
Senonch una
fitti
reali,
n dedursi uni-
non
nza
affttati.
di
periti
fitti
reali,
ma non come
di
unica
188
base
lo pi d'ul
le fasi or-
non
indagini.
Ma non
per questi,
detto,
tutti
fabbricati
destinansi
gli
all'abitazione
opificii
industriali;!
pone a calcolo la forza motrice che vi adomeccanismi principali che la costituisco perata,
i
ed utilizzano.
Determinala cos
bricati,
la
rendita
conviene accertare
la
:
le passivit
da dedursi
pei
ottenerne
consistono
spese
ordinarie di
manutenzione;
perduti
edifizi
nell'eventualit dei
ftti
nei
per
evitarli,
e simili.
Basta
difficolt che si presentano, volendo separatamene determinare tutti questi elementi di deduzione, pd convincersi che sarebbe qui impossibile la pratica at
Si pertanto,
in quas
catasti,
prescelto di rinunziare
degl'indicati
alla
computastabili
zione
speciale
elementi,
di
invece una
sunzioni.
nato,
deduzione corrispondente ad una parto aliquota de! reddito lordo procedendo in via di pre
Metodo, che come abbiamo di sopra accen
pericoloso,
sopramodo
.
i
ma
necessario
Veduti
operazione a compimento,
fazione dei
il
metodi in uso per condurre questa diffieuU ci rimane di dare una spici
libri catastrali
i
ch|
fatti
catastro
non
sia soltanto la
dimostrazione di un
189
isseggero
al
momento
la constatazione di una sa permanente non ostante le diverse variazioni che possono col tempo avverare; per ci fare, indichemo qui le istruzioni che sotto la data del 27 Xbre 55 furono date agli ufficiali censuari tanto relativaente alla nomenclatura e definizione dei beni-fondi, mnto al modo d'intestarli nei libri catastrali ai ri-
ci incaricati,
ma
bene
ettivi possessori.
I
Comune sono
secondo
altri
distinti
la loro
condo
la
loro qualit;
fabbricati
avente
una certa destinazione separataente intestata al suo possessore colla denominazione Appezzamento, e sotto un numero speciale che disi
Numero
di
mappa
o catastale.
Da quanto sopra, risulta che ogni numero di mappa termina un Appezzamento, epperci nel linguaggio
scambiano l'uno con l'altro, ed entrambi una porzione di terreno situata in uno >sso comune, avente la stessa qualit di coltura, aprtenente al medesimo possessore, e tutta di una declinata classe; ovvero una parte di fabbricato posta tta in uno stesso comune, avente una speciale destizione ed appartenente al medesimo possessore. Per distinguere adunque fra loro i diversi appezzansuario
si
unificano o
censuari, indispensabile
i
controsse-
are e descrivere
lalit
terreni e
fabbricati
secondo
le
e destinazioni loro. e
Queste qualit
destinazioni
diverse
sono anche
base delle censuarie operazioni della stima. Risulta pertanto che esse descrizioni non sarebbero
iai
bene rappresentate n
Agenti
190
scuna specie
destinazione.
di
Per conseguile tale scopo si compilala una no menclatura colle relative definizioni, nella quale si stabilito il nome proprio delle varie qualit di beni
l'ondi
essi
att
censuari.
La nomenclatura predetta divisa in tre parti: terreni; la seconda La prima comprende labbri cali; la terza quegli oggetti cbe si devono descriver
i
i
e delineare sulle
mappe per
si
soddisfare
alle
indica
La parte prima
1.
2. 8.
Ter
Ter
La parte seconda
divisa in
due
sezioni, ,
cio:
2.
stima diretta;
Fab
suscettibile di divisione.
la qualit
per appezzamenti. appezzamenti sono produttivi od improduttivi. La qualit degli appezzamenti produttivi deter minata dal genere della coltura che vi si esercita or
dinariamente,
scono,
come campo
arativo, vigna,
ecc.
ov
vi ere
come
de
come
La specie
dipende
la
nomen
191
Quando
appezzamento rechi, in modo normale ordinario, due o pi specie differenti di prodotti, fi.t la denominazione della qualit sar composta due termini almeno, col primo dei quali si esprima
tra
rio
prodolto principale, col secondo il prodotto seconod accessorio, ma preceder sempre quel terne che relativo al prodotto principale.
se un campo, oltre al prodolto principale del imento, del frumentone od altro qualunque di pe-
)dica coltivazione,
Ile
viti,
quali
si
mpo
va,
con
viti,
Cosi se
cui
una Tigna, oltre al prodotto principale delrechi altres un tale prodotto di cereali o altro, si debba tener conto, sar denominata vigna
produzione continua pu essere imiforme e varia. riforme allorch lo stesso appezzamento reca
il
una vigna, un
prato.
iria
cessione degli anni prodotti diversi, come un campo quale si ritraggono successivamente formentone,
mento, segala,
Ha
si
trifoglio,
ecc.
avverta tosto che pu essere vario il prodotto, iforme il sistema di coltivazione, di aratura, di ninagione, ecc., come avviene in un campo da'cui
ino Hiocessivamente formentone, frumento, pasegala, avena, ecc.
pu essere vario
tura,
il
prodotto e vario
il
sistema di
alternino
gli
come avviene
in
un campo ove
si
suddetti prodotti di
cereali o di
tuberi
aitri
192
medica,
ovvero del
pral
o dei pascoli ordinarii, ovvero ancora delle risaie. Essendo della massima importanza per l'estimo cen
suario
si
il
ben distinguere
un
proprio, e correlativ
termine, dicendo
Permanente l'appezzamento
tinua pure uniforme;
di cui la
produzione con
uniforme la coltivazione; Avvicendato quello di cui varia la produzione avvicendandosi, pe vario il sistema di coltivazione
:
ma
ri,
ecc.
La produzione
lorch
si
interrotta per
uno o pi
il
anni,
a:
lascia
maggese pu essere sodo o lavorati cio pu il campo essere abbandonato a se stesso pe uno o pi anni senza lavori od altra cura, e pu ri cevere una o pi arature con concimazione o senzi Ora, incontrandosi quei due differenti metodi, sicconi
raccoglie.
Il
parte essenziale
diversi territorii,
di vari sistemi
ordinari e locali,
necessario indicarli
ciascuno
c<
suo proprio carattere. Alla qual cosa gioveranno i tei mini di maggese sodo e di maggese coltivato o lavorati Oltre a ci essendo in alcuni luoghi adottato per s
di pi anni,
e p<
ri!
lumi
guardanti
le
pt
necessario d'indicare
numero
maggese. Quindi i termini di annuo, bienne, trienne, eq La nomenclatura qualificativa dipende principalment
19$
specie del prodotto a cui destinato rappezzami. Ma non basta l'identit del prodotto di due apIla
szamenti per
3.
ti
dar ioro identico carattere qualifcamestieri tener conto del sistema generale e di
metodi particolari di coltivazione, dai quali didono alcuni dati essenziali di stima. Cos, per es.:
due vigne
ritate
di cui una abbia le viti palate, e l'altra ad alberi o legnosi o fruttiferi, differiscono evolmente le spese di manutenzione e di raccolto,
rendita dell'arbusto e quella propria della terra. Lo sso si dica di due boschi, l'uno d'alto fusto che si
discreti o
termine
ncipale con aggiunti secondari, dicendo per esemvigna a pali o ad alberi bosco ad alio
:
io
i
o cedtk
prodollo principale dei boschi generalmente il no. Ma, \ si possono incontrare boschi tali di cui altro dal legno il prodotto principale, per esempio
pio di piante resinose; 2 necessario distinguere egno forte dal dolce sia per l'indole diversa delle
due classi di legno pi consuetavengono prodotte, sia pel differente valore corniciale dei legni medesimi, sia pel diverso metodo
-e
in cui quelle
bte
amministrare e usufruire
es
due
il
diversi boschi; 3
opportuno per
i
la
stima
bosconi di spini e cespugli, non che )schi di certe essenze particolari. Quindi
chi
di
ile
e,
notare
neces-
la
al
termine ptin
di resinoso,
pi particolareggiati
ecc.
il
prodotto
sia,
almente per
13
tutti,
194
due
essenziali differenze
il
modo
2 l'indole de
ottiene
il
fo<
pd
La durata
di tali prati
per
lo
pi importantissima. D
di \u\
si
quale accadi
i
termini
di
prima ed Quanto
verse,
alla
seconda classe
le
di prati.
mestieri
di
avvertii
di*
erbe sono
pi specie
ma
:
il
loro complesso
pressoch
costante
lifcafli
distintamente. Negli
necessario
la
specie che
vecce.
prodotta!
medica o
metoJ
notaa
di coltivazione,
suddetti riguardi,
tali
ma
ifl
hinseche
alla terra
che in
Tali
fluiscono notevolmente
la positura
su ripido pendo,
1
op
ecc.
Quindi
la
termini:
ripido,
con
muricci,
sortm
moso, ecc.
Gli
il
nome
c<
definizi<
195
indicazioni che
i
si
sono
scritte
accanto a ciascuno di
Miche
Oltre ai terreni produttivi ed improduttivi sovra acnnati avvi ancora un'altra qualit di terreni, i quali,
antunque non suscettibili di un prodotto diretto, ci ndimeno per le particolari condizioni in cui si tro10 essendo oggetto di un reddito a chi ne possore,
lio
furono dalla legge dichiarati soggetti all'ecensuario mediante loro parificazione ad altri
medesimo Comune.
le
sono
le cave,
miniere,
le
saline,
le
strade
ate e simili.
fabbricati furono
distinti
il
per
intelligibile.
si
stesso iiieiodo
osservato
ripresi
li
vocaIstru-
ii
alte
stato effel-
in cui
asto.
trovano
nell'atto
della
formazione del
in
a
iti
non rare
di
appezza-
qualit o di destinazione.
ia
descrizione esatta
sti
come per
l'erario
ale imposta.
el
mo
trovavano prisi
della
cui
trovano at-
196
tualmente, e di quello in cui dovranno trovarsi quando sieno compiuti i lavori che vi si stanno eseguendo.
10 della legge 4 giugno 1855 stabilisce chi di terra o di fabbricato sar in* appezzamento ciascun a chi ne ha la propriet od censuari testato nei libri il possesso e godimento a nome proprio; e che Vinte*,
L'art.
stazione censuaria
non pregiudica
legge
il
titolo prevalenti
di propriet.
risulta
adunque
ch
operazione catastale non tende a stabilire la prova della propriet; ma limitasi a riconoscere e determi-
nare quale sia il possessore di fatto dei beni-fondi. Considerando i possessori nei loro rapporti coi beni-fondi, risulta che quelli si possono dividere in due categorie principali, cio: 1 individui che posseggono
od usufruiscono tanto a nome proprio che per altrui conto; 2 corpi od enti morali. Le due categorie sovra indicale si suddividono poscia in varie categorie secondarie
secondo
varie
vari modi
titoli
di possesso
secondo
le
qualit degli
enti morali.
Gl'individui
si
le seguenti
denominazioni.
1.
possesso;
Enfiteuti o livellari;
Usufruttuari e usuari;
quali sia
legale;
de-
stinato
6.
un curatore od un amministratore
un apposito amministratore.
si
quali
sia destinato
I
secondarie, cio:
197
Corpi od enti
Questi
ultimi
laicali;
due ordini secondo ae hanno una speciale amministrazione che li rapesenta sotto una determinata denominazione, ovvero mo rappresentati da un individuo investito legalmente dia facolt di goderne vantaggi, quantunque non '.ssino perci di avere una determinata destinazione una denominazione propria. I corpi od enti morali laicali sono: comuni, le societ legalmente costiLe provincie,
distinguonsi in
i
l
i
ite,
consorzi, le
i
universit, le
accademie,
le
case
industria,
i
ospedali,
manicomii,
capitoli e
gli
ospizi e simili.
amminii
razione, sono
le collegiate
canonicali,
mventi d
)ostolico,
i
monasteri. l'Economato
seminari] e simili.
i
generale regio
cui
sono
altri;
le
le
mense
i
azie,
ili,
parrocchie,
benefizi e
le
prebende canoni-
le
cappellanie e simili.
indistintamente
possessori siano
uniformemente
il
un piccolo
cui
l'idea del
modo con
si
sono
le
propriet
distri-
ate in
tdere
Italia.
sono
stabilite le
accertamento
dei
beni-fondi
stabilirne
rispettiva figura.
determinarsi
ciascun appezzamento ed
il
spettivo allibramento.
198
mappa
originale
rilievi
appezzamento
di terni
e
tali dati
siano raccolti in un
Ordinariamente simili dati furono in altri calasti registrati sopra due distinti libri cio: suYIndicc numerico o Sommarione e sul Catasto propriamente detto.
bile se
Per a questi due libri principali per il catasto stane deve aggiungere un terzo il quale soddisfaccia alle prescrizioni dell'art. 4- della legge 4 giu-
gno 4855,
rilevate
gistri
in cui
stabilito
che
le
quote numeriche
re-
sul
catastali.
ven-
gano
descritti
mappa
beni-
originale
2.
11
descritti
quale
di
tutti
sono descritte
gli
di-
mostrativamente
figure
appezzamenti
sul
figura.
Su questi
1.
libri,
originale,
Il
numero
presentato;
partiene;
3.
2.
rap-
ap-
La qualit o destinazione
rispettiva.
190
Una
nuovo
stati
catastro, -secondo
l'attuale
on erano ancora
ondo gi
ni,
)i
che es-
stati
censiti
nella
qualit
di
pascolo,
ecc.,
bo-
brughiere,
gerbidi,
ghiaie, alvei
fossero
stati
ridotti a coltura
di
od a nuova produzione: 3
allibrati
talmente
rigui,
3i
quelli
che furono
come non
tenendo conto
diversi
ienza ed
ite
ai
data del
modo
di
procedere nei
lievi
iche,
rali
delle
particolarit
i
agrarie ed economico-
riguardanti
comune,
un
norme,
e noi dolenti di
ripor-
che formano esse sole un piccolo volume, non xiamo che riferirne il sunto diviso per capitoli,
ito a
dimostrazione sommaria delle cose che noquelle pagine per istruzione completa
soggetta materia.
ma
i
delle
in-
non che
al
200
sui
sorecc.,
sui
roggie
altri
cenni
comune
e delle
e'
fi-
suoi confini e
malattie
endemiche:
5 particolari
zione, suo
rale,
movimento
sulle
altre cose
economicamente
ai
osservabili
;j
6 le generalit agrarie
alle
suolo,^
metodi
di lavorare
delle!
fo^j
e di
concimare
arative,
la terra, al
sistema di coltivazione
indole e
terre
all'origine,
quantit del
raggio:
quali
finalmente
questi
poveri commissari,
an
auguriamo di tutto cuore di trovare lieve il compito loro, devono tener conto delle generalit e-J conomico-rurali riflettenti le tasse, decime ed altri
oneri,
rustici,
i
pascoli
i
boschi,
il
valore
il
venale dei
fondi
ali
sistemi colonici
confronto fra di
loroJ|zi(
Vi ha fuori dubbio della poesia nello aspettarci fra poco tempo un cadastro generale che risponda sin- golarmente e per tutti i comuni a questi cenni, molti dei quali sono veri problemi, per non vi ha dubbio che se ha da venire un giorno in cui tutto questo/ lavoro sia diligentemente e con unit di concetto con-
201
Compiute, per
sioni di
felici
rivolgimenti politici,
le
annes-
attisi ognora pi urgenti i bisogni di aumentare ed egualmente distribuire carichi della propriet stabile, trovarono in tutta Italia (cio nelle 59
i
;i
provincie
:ostituenti
il
tutti
disformi fra
oro. (1)
Allora
ion
il
solito,
ma
sempre
dauo-
uni competenti la delicata ed intralciata questione di na perequazione anche approssimativa della imposta mdiaria e una commissione di sedici dotti
e pratici
Una legge
indiana fra
del
le
mancanza
di cadastro, o a quelli
versi compartimenti.
come un
fatto provvisorio
non
dalla certezza di
un equo
parto.
Questa la storia delle principali catastazioni in Ora ci accingiamo a dire brevemente della conzione scompartimentale dell'Italia, vuoi per ragioni litiche, vuoi per quelle derivanti dalle propriet
dia.
ibbliche o private.
D Crediamo opera
evoli
;o
si
compendiano
oziosa fare la storia di tutti, perocch le cose pi nelle cose che abbiamo narrate relative
al
ca
stati
Sardi.
mi
zi.
di
fatto
rela-
du<
premesse che il benigno lettore vorr torre in pace e colla stessa rassegnazione che noi usiamo ne doverle fare. La prima , che per quanto ci siam< studiati di riuscire a dati veramente concludenti e per quanto non abbiamo risparmiata fatica e buona volont nello sfogliare annuari, relazioni e pubblicazioni d'ogni genere, pure siamo lungi dall' aver raggiunti
buon;
non che
diocrit;
la
perfezione, anche solo una lodevole meparli delle operazioni iniziale e queste
si
il
perocch o
residuano
pochi circondari non ancora totalmente censiti, comJ ad ognuno lecito chiarirsi consultando gli atti dei
i!
delle
notizie,
tirle
ed allora ne trovi quante vuoi; ma a garannon basterebbe l'audacia d'un insegna d'osteriaJ
tuttavia molte notizie, le quali tuttoch slret-
Vi
hanno
tamente dipendenti da un regolare cadastro, pur tuttavolta si sono ottenute o per altre vie o per via di) quello, dove esiste, ed interessano tanto maggiormente?
in
quanto sono
le
far
capo-
mo
l'Italia,
ora
che politicamente l'abbiamo pressoch compiuta. L'alti^ premessa che avevamo a fare prima di entrare in materia,
si
che qui,
come
fra loro intimamente connesse, molto difficile scernere ci che tocchi esclusivamente alle dipendenze del
il
riser-
203
irsi
al
censimento,
ai
aterie,
ma
a questa difficolt
vedremo
compito
di sopperire
che
ci
il
dietro a cercare
anche
avanti.
I
24,
25 o
2()
milioni
di
ettari
che costituiscono
si
sogliono
circondari in mandamenti,
i
mandamenti
in
comuni,
comuni
in centri
minori
m
lj
questa superficie di
Commercio
204
Ecco un quadro
di
tali
divisioni:
'
q.
3
Regioni
Provincie
Circondari
Mandamenti
s
_
Centri
Superficie
Secondari
K.
in
Piemonte
21
292
1499
618
3830
29004:
Liguria
61
324
296
947
5324
]
Lombardia
23
145
2241
872
2836
22287'
Emilia
25
147
mi
2 iti
L76
1300
'22288
Toscana
13
140
404
929
22271
Marche
56
285
281
604
9715
Umbria
Provincie
31
m
1855
267
583
9632
Napoletane
Sicilia
16
'
56
545
919
1867
85309
24
178
359
61
313
29240<
Sardegna
91
371
19
59
24250
TOTALf
59
193
1686
7720
4193
13368
259320
05
>e
queste cifre
si
tanti
felicemente
ricon-
jnta
resto
d'Italia la
quale
regione
citt,
si
compone
9
)
proviiicie,
84
distretti,
32
36 sobborghi,
borghi, 58603
di
villaggi
q.
si
tale
M,05fl
chil.
Lalia
Regno d'Italia dall'ottobre 1860. Provincie 6$ Superficie 288,379 chil. q. mimi 8542
Regno
tesl
noi
non
fac-
compilato dalla
le notizie
irto,
1080,71.
I.
chil. q.
3324,74.
6499,60.
chil.
q.
Aquila, (degli
Abbruzzi)
1753,21.
Avez-
Solmona, 1416,25.
885,28.
t,96\
q.
1916,36.
q.
2095,77. Cir-
Ascoli
Piceno,
1229,39.
Fermo, 866,38.
10675,97.
3017,02.
CirconMelfi,
Lagone-m, 2811,50.
Potenza,
Matera,
80,65.
2566,80.
206
Provincia di Benevento,
chil.
q.
1751,51.
Circor
a
!|
q.
2660,38. Circondari
2
3603,80. Circondari
q.
5179,63. Circondari;
Castiglione
deli
Breno,
1311,60.
Brescia,
1335,19.
Stiviere, 808,76.
Chiari, 416,01.
nuova, 368,38.
Provincia di Cagliari, chil. q. 13529,92. Circondari
Cagliari, 4167,77. Iglesias, 2823,14. Lanusei, 3291,3:
Oristano, 3247,64.
chil.
q.
7358,0^
2288.3
chil.
q.
3924,2
1308,95.
II,
chil.
q.
597
Catanzaro,
(di Calabria)
1724,74.
Cotrone,
1281, 7(
Monteleone,
1651,30. Nicastro,
chil.
1317,26
Provincia di Caltanisetta,
darii:
q.
3768,27. Circon
Armerina, 1126,4;
7652,18.
Circon
San Severo
3318,78,
Provincia di Catania, chil.
Nicosia, 1475,67.
q.
5102,19. Circondarii
Provincia di Como, chil. q. 2717,26. Circondarii Como, 1240,23. Lecco, 706,64. Varese, 770,39.
207
ilmaggiore, 749,78.
,25/
rovincia di Cuneo, chil. q.
a,
Circondario
io
1558,18.
192,72. Comacchio, 696,36. Ferrara, 1727,15.
5861,32. Circondarii:
9,27.
rovincia di
sua, 719,97.
q.
1855,29.
Circondarii:
Forl, 641,24.
Rimini, 494,08.
enga, 608,83.
Chiavari,
896,72.
Genova,
954,66.
3^1, 35.
Circondarii:
232,05.
Macerata, 1687,88.
q.
1760,46. Cir-
Castelnuovo
di
ara,
1030,70.
875,94.
Messina,
1184,85.
2992,54.
Mistretta,
Patti,
q.
Circondarii:
208
gnano) 1144,00.
Provincia di Molise,
chil.
q.
4603,94.
Circondario
Campobasso, 1270,79. Isernia, 1928,82. Larino 1404,33 Provincia di Napoli, chil. q. 1110,52. Circondar
Casoria, 263,44. Castellamare di Stabia, 283,59.
poli,
Na^
346,61. Pozzuoli,
di
216,88.
chil.
Provincia
Noto,
q.
3697,12. Circondar
Siracusa, 1084,43.
Modica,
Provincia di Novara,
Biella,
q.
6543,50. Circondariii
Paij
lanza, 719,61.
Vercelli, 1257,75.
Provincia di Palermo,
5086,91. Circondariii
1205,89
q.
3239,67. Circondari^
63.
Pa
ghera 780,61.
Provincia di Pesaro e Urbino,
condarii: Pesaro, 831,47.
chil. q.
2965,31. Ci
Urbino 2133,84. Provincia di Piacenza, chil. q. 2499,78. Circond rii: Firenzuola, chil. q. 990,16. Piacenza 1509,62 Provincia di Pisa, chil. q. 3056, 08. Circondare
Pisa,
1210,34. Cii
Remo 679,04
q.
chil.
5480,
9j
Campagna 1574,
Circondaci: Ariano
chil. q.
200
Provincia di Ravenna,
enia, 711, 35.
chil. q.
Provincia
di
q.
2888.
condarii Guastalla,
53, Oi.
Beggio
nel!' Emilia,
1184,80.
1N77,.')0.
Nuoro, 3158,00.
Ozieri,
2355,45.
Provincia
di
Bari,
q.
chil.
q.
Altamura,
L79,9*.
Barletta,
2192,08.
Caserta, 120!), 94. Gaeta, 1589,41. Nola, Piedimonte d'Alile 983,66. Sora 1623,24. 'rovincia di Terra d'Otranto, chil. q. 8529, 88. Cirdari: Brindisi,
chil.
q.
!9, ir,.
Torino, 2684,42.
di
Rovincia
Trapani,
chil. q.
3145,51. Circondario
amo, 975,40,
7, 29.
Trapani
rovincia di
Umhria
igno, 923,26,
3495,61,
regno
chil.
Venete per
le
la sotto
divisione per
ondarii.
3230; Padova,
210
2141; Rovigo, 1107; Treviso, 2433; Udine, 6581; Venezia, 2548; Verona* 3382; Vicenza. 2632.
Il
suolo
del
regno
si
d'Italia,
23
a
catasti
che
tizie e
e ad equilibrio di approssimazione
di 211 chil. q. (21,141,400 ettari; imposte fondiarie, e 4,636,300 ettari che o per naturale infecondit o per essere destinati a pub blici usi, non sono imponibili.
1,202,334 in tutta
3,116,412 in tutta
selve
Italia.
Terreni incolti
e di
ett.
ett.
L'estensione
dei
boschi e delle
per tutto
Regno, secondo una recente pubblicazione del Mi nistero di agricoltura di ett. 4,220,775. Le province Napoletane, le Romagne, le Marche, l'Umbria e h
tutte le altre
pr
som
Modena
e la Sicilia.
ci
fa re me
che interessane
si
studioso
fari
vanno
giusta-
mente superbe di una svariata e ricca agricoltura, fi per doloroso contrasto la grande estensione delhjn
terre abbandonate ed infeconde che nel
la sesta parte del suolo
;
proporzione questa
non
varia gran fatto per le altre regioni Italiane. I perch ognuno possa far giudizio di quello che ci<
[l)
211
Di questo
aini.
ha minor vastit di te.rre improduttive. non vogliamo dare tutta la colpa agli uole Scogliere,
le
Le
lagune,
sabbie, le lave,
[a
ghiacciai
vogliono
il
loro posto,
non pu negarsi che molti paesi sieno intristiti per ifetto di provvidenza civile. E ce ne fanno prova
uelle terre,
all'aria
ma-
Le condizioni
ardegna e della
la
della
lagune venete,
alle foci
He paludi
el
Aquileia,
alle
lame intorno
Tirreno,
nche pi
alerno,
rive
del
da Pesto a
da Pozzuoli a Baia
le
i
olfo di Gaeta,
erracina, lungo
del
Lazio e dell'Etruria,
il
il
sin
nome
di
Malo-
di tutto di
territorio
non sono pi
a'
i
insanabili
evo paressero
dei
consoli di Milano,
Lodi e di
rema,
>ci
laghi pantanosi
Lambro, dell'Adda e del Sevio. Tutto sommato, un buon terzo dei quattro
di terreni valicosi,
pi
ilioni di ettari
paludosi e incolti
Italia
potrebbe venire,
il
con
(1).
fecondit e sanificato
Non
ttarsi
debba
pi-
(l)
Opera
citata.
212
che
fin
qui spesero,
con dubbio
esito,
le
pubbliche
ci,
Stati di Italia
per far
i
privati.
maremme,
dal
si
asciugarono, a dirla
pi di
1829
al
4858
L. 16,912,744; k
1859
al fine del
1860 L. 1,318,086).
le cos
dette
bonifiche
in
soli
sette
anni
si
(1855-1862) ascesero a
lavora
le
L. 14,399,466.
Vero che
si
in
quarantadue
con poco
metter
le
sperdono
forze
Che sarebbe
le
se lo stato
volesse
mano
i
groane,
vande,
brughiere,
fi
campi marciosi
delle Pontine?
nelle Valli
dell'Adige e del
Brenta, e princi
di
palmente
sul Ferrarese,
dove
in
di
meno
il
un decennio
|re
ettari
terreno, e introdotte
buone macchine
menti
vi
Governo
altri-
concorresse,
che
coll'accordare
l'esenzione
nuove macchine.
dobbiamo intieramente all'industria e al coraggio di un privato, il Principe Torlonia, che con romano ardimento ripigli, a tutte sue spese, lavori per vuotare il lago Fucino, restaurando ed ampliando l'emissario
i
Claudio, che fu
l'agosto 1862,
riaperto
e che,
deranno
alle
prime esperienze,
conquister all'agri-
Studiando
gini occorrono
prima
di tutte le altre.
213
:ittadini
Iella
che
hanno parte
nella
propriet
del suolo
patria?
mbblica,
come
trafugare, e che pi di
altre
soggetta
leggi.
In
quante
la terra
divisa
enute e
si
coltura?
fa
Di
meste
Se
tre
quistioni spesso
non
se
ne
che
una: e
londimeno sono
i
affatto diverse.
catasti fossero
regolari
sopratutto
alla
regolardella
modo che
la
statistica
aggiungesse
storia di essa,
sarebbe a-
Ma non po-
endo
far altro,
i sono potute cavare o dai catasti imperfetti, o da nalferme induzioni. Le seguenti tabelle daranno, se
ton altro,
che
si
ponno raccogliere
di-
214
33
o w < d
12. cd"
o o 3 e 3. s CD
.
g
ce
M
ss,
50
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abitanti
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co OC
oc
cn
superficie
censita
che
di
popolazione,
il
frazionamento
Italia,
pi nu-
ragguardevole
il
numero
dei
partecipi
possidenza.
216
La propriet
Ma
v'ha
un
sol
immensa
vastit di terre,
che
sono concesse
corpi morali,
affatto all'ind
g
Lo
stato,
il
comuni,
pubblici,
clero,
non
solo
hanno
edifzi e ter
ma
possedon
anche a modo di privati proprietaria fondi rustici 01 urbani, da cui ritraggono una rendita. Oltre a ci molte terre sono soggette a servit ed a pubblich prestazioni fisse, che rendono difficile e spesso impos
sibile ogni
mutamento
di
importa pur
apparir
grandemente
e agli
statisti e ai giuriconsulti,
^ ]
217
c/o
t!
05
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e.
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e
i
2.
SS"
diioni
una rendita censuaria totale di 551 poco meno del quinto in mano al demanio, Comuni, al clero regolare e secolare, alle opere di
|
cosi sopra
eficenza, a possessori
insomma che
il
trovansi nelle
adizioni
meno
acconcie ad ottenere
maggior red-
218
Quelle
stesse
propriet,
confidai
rei
all'industria privata.
dita di
ben sessan
prospetto
l'Emilia,
come
de
risguarda soltanto
Marche
l'Umbri;
<
non avendo ancora la cassa succitata estese le sue perazioni alle Romagne, al Modenese, ed al Parmes
Cos le opere pie che per l'Emilia secondo il prospet possederebbero beni stabili per una rendita di 3,81
risguarda che
PARTE
-
2*
221
CAPO SFXONDO
Statistica della Popolazione
Nozioni Generali
due dementi fondamentali della
M.MAUIO:
1.
Analisi dei
condizione ecoLeggi generali che regolano l'accrescimento o la diminuzione di popolazione. 3. razioni amministrative dirette ad accertare i
tori principali in cui si risolve la
nomica.
fatti
relativi alla
popolazione.
due elementi costidue elementi fondamentali ogni condizione economica, quelli che denotano soli enz'altro criterio la civilt di un popolo, il ben ese l'agiatezza di una nazione.
erritorio e popolazione sono
di ogni statistica,
i i
ivi
produzione per
lei,
la
mancanza
di
uno
di
222
Si detto
spica nasce
un uomo; ma l'uomo pu egli nascere) vivere dove non sorgono spiche o queste sono iq pari ai bisogni di tutti? Una strana dottrina econ( mica, abbiamo detto altrove (1), era ne' scorsi tem]
invalsa,
e
soltanto
come mezzo
della prodi
eroi
che dura dal principio d'ogni cosa creata fra l'uon che cerca di migliorare la sua condizione strappane alla natura i segreti della fertilit e di tutte le foJ produttive, e la natura resta che gelosamente li tiei
nascosti,
dimentic qualche volta una di queste r sistenze, e credendo che bastasse la presenza dell'uon per vincere e domare, la natura gli si gridato ci
si
e moltiplicati;
quai
pi saranno
gli operai,
tanto
maggiore sar la
e
duzione. Si promisero
premii ed incoraggiamenti!
con
asili
d'esposti,
si
con una
foment!
vizio e la
zione innocente
A giorni che corrono, gli uomini pratici cominciai ad intendere che egli un errore gravissimo que di considerare la popolazione come mezzo, anzic come scopo della produzione e che per rendere j attiva e meno costosa la produzione stessa, non co
viene aumentarne spensieratamente
il
consumo,
rocche
consumi improduttivi stanno a carico de societ e la misura della prosperit tanto nazionale e
i
(1)
Elementi
di
economia
politica,
223
derii degli individui
lero pi o
3
che
la costituiscono e
meno
elevato dei
queste associazioni.
stato trova la forza di farsi
mantenere all'interno il diritto pubblico e privato, na popolazione robusta ed educata, quand'anche o numerosa, purch non stentata ed abbrutita dal
>
e dalla miseria.
famiglia
si
perfeziona
moralmente
e material-
te in
ragione dei
i
tenere
ta agiatezza
i
una
degenerano se
il
consumo
giornaliero
ra le forze produttive.
no
verit
i
oggi
giorno
ovare
privilegi
che
la
adri di
numerosa
famiglia, o scagliare
la
l'anatema
ro
iato
ia
celibi,
come
legge
ebraica,
punire
il
non solo, ma s anche la sterilit come in ed anche in Roma, sentirebbe di far opera
alla
raria
dignit
leggi
volta quelle
pi vicini, misero profonde radici, e quando fuposte al crogiuolo della critica, determinarono
sime grida d'indignazione, quasich la lunga condine avesse potuto talmente consacrarle, da rensacrilego chi osasse,
ettrie
non che
disconfessarle, as-
anche solo ad esame. >i sappiamo che il lavoro ed il capitale (compreno sotto quest'ultima denominazione anche le forze rali) determinano la produzione. Aumentando il
-o,
si
pu
la
egli
sare in
egual proporzione
diamo
perch
la
formazione dei
ca-
pitali che l'uomo pu creare coi prodotti risparmiali e destinati a nuova produzione, lenta e difficile assai pi che non l'accrescimento della popolazione, poi ed
essenzialmente perch
capitali
che
ci
arrivano
dalle
forze naturali, e sono quelli che direttamente contribuiscono alla prodazione, sono limitati dall'estensione
del territorio.
Per quanto
si
affatichi
l'uomo, non
p<*
si
spingere
la
, lo traggono tutte le cose necessarie ripetiamo, che questo limite appena prevedibile, pe>
Vero
rocche
ancora incolti, e dai progressi delle scienze, della chimica specialmente, si possono sperare miglioramenti grandissimi atti all'aumento della produzione ma pur
;
nondimeno, razionalmente parlando, non puossi noi prevedere un maximum, raggiunto il quale le forze pr*
duttive
si
arresteranno.
dice: la popolazione ella suscettiva di qui st'aumento indefinito che la ragione nega alla proda*
Ma
si
l'uomo e
la
creativa alta
Rispondiamo di s, perocch donna portano con loro la potenza pri a generare altri uomini ed altre donni
facolt,
e cos fino
all'infinito.
Il
altri termini, se 1000 uomini ed altrettante donne pofl sono a capo ad un certo tempo avere 4000 figliuoli non vi ragione alcuna per cui questi figliuoli da canto loro non possano in egual tempo avere un nu-
mero che
nitori,
stia
a loro
come
essi
stavano
ai
loro g
nell'ordine
naturale del
atti
siano argomenti
coi
!-
Onde
Due
ente indefinita.
in
Luti
ostacoli che
in-
svilupparsi
nella
anzidetta
ina
vero
altri
che un
uomini ed
altre
donne
dotati delle stesse facolt potrebbero molti] rapidit straordinaria, non men vero per che
tatto
in atto, trattenuta
come
del
guerra e da tutti gli altri flagelli da Dio provvidenziale a rattenere nei giusti limiti soverchia popolazione. Anche nel regno vegetale ed aldini inferiori esseri del regno animale, noi troni o esempi di tanta som abbondanza di potenza rila
i
duttiva da rendere
.^a
tutta
sa
per poco meraviglioso che la coperta di questi esseri: ma ognuno dalla maraviglia quando si fa a considerare gli
non
sia
tcoli
che questi esseri incontrano nella loro proazione indipendentemente dalla loro potenza ripro grandissima, i L'asvatta albero deidove estrinseci ostacoli non l'impedissero, ebbe con un solo fusto boscare ed ombreggiare empo non lungo tutta la terra, e una sola copia
liva,
che
dia
iringhe potrebbe in 10 anni popolare tutte le acque pianeta, dove nessuna causa esteriore si opponesse naturale sua moltiplicazione,
al
che
si
la
potenza propagatile
rale delle cose, ordine stabilito dalla Provvidenza uale tutto regge con calcolo assai pi prefiso che
l r
non siano
le
teoriche
degli
uomini.
Perci
si
lasci
crescere e moltiplicare la malattie, la guerra la deciin eccedenza, la fame, le delle cose: tre Ci nell'ordine naturale
et
mulliplicamini.
appunto contro questa anti umanitaria lev la voce. teoria che l'inglese Malthus di questo grande Colpito profondamente lo spirito
filosofo
vili
delle societ ef
raddoppiamento delle pop e dalla circostanza del paesi soggetti alla coron lazioni in taluni luoghi dei del Nord ed altrove, e dell
Brittanica dell'America altri, mento progressione della mortalit in moltissimi e dell classi delle lo spettacolo della degradazione manife maggiormente quali erasi
popolazioni
fra
le
era quasi sempre costante e statistici constatato eh uniforme, dopo avere con dati popolazioni la vita umar in quelle classi ed in quelle media minore che appo quelle clas
stata la prolificazione,
ha una durata
dove
bile,
la
arriv a
cura della specie, non ne gli individui i qui poi affatto degli individui, e che alla specie dota avevano la fortuna di appartenere
era 'presa moltissima
di ragione,
dovevano sostituire
ai
la
loro
illuminata
previdente volont
opporre
nascite.
alle stragi
tato
si
nel suo tr Tutta la teoria di Malthus, sviluppata popolano* di principio Saggio sul intitolato
:
pu ridurre a queste proposizioni: 1 La produzione spinta ed aiutata anche da tutl non p mezzi che l'uomo pu avere a sua disposizione che progresso mai accrescersi di pi che con un
ZZI
otrebbe assimilare a quello dei numeri aritmetici: di i, pu arrivare un giorno in cui essa tocchi il suo mite ultimo.
2
nessun ostacolo
la
ittenga,
tende a moltiplicarsi con una rapidit geotrica. Di pi la sua moltiplicazione infinita. 3 Ma vi sono degli ostacoli che frenano lo svolrsi della popolazione, la quale non pu esistere ove >n esiste una corrispondente quantit di mezzi di stentamento.
Questi ostacoli sono di due sorta
essivi.
:
preventivi e re-
le
carestie, le guerre,
la previdenza ed anche tendono a guarentirlo in un coi oi figli dalla miseria e dalla morte immatura. secondi distruggono con legge inflessibile una poazione, che per non aver saputo imporre al proprio
[
sacrifcio presente
si moltiplic pi ramezzi di sostentamento, e deve ci essere richiamata a pi ristretto numero. E meglio insegnare agli uomini di attenersi
ai
che coir allettarli al matrimonio indo non abbiano i mezzi di sostentare una famiglia,
zzi
preventivi,
Esposta
fin
qui,
in
ogni
sua parte,
la
teoria
eco-
nomica
scientiiico della
di presente ad parola, stimiamo opportuno discendere ha perstatistica la una delineazione delle leggi che essa haj che messo di assegnare, non che dei fatti
esaminando. Ma prima
tistiche della
di tutto, giova
domandare
se
veramente
la
co-
numero
d'osservazioni
che,
nei
sufficiente
per autorizzarci ad
sotto
i
affermare
sussista?
varii
rapporti
quali
la
popolazione
pu venir
considerata, questa
costane
diprima giunta, un ignaro di queste materie legg esistano rebbe forse di no senza esitare. Che
(direbb'egli) nel
dei corpi inerti, nello sviluppi geologica dei terreni successione delle piante, nella al mondo della ma appartenenti ed in altri fenomeni
mondo
teria
si
di fatti
comprende e si ammette: ma che in una seri condizion che non dipendono solamente da
tisiche e materiali,
ma
eziandio e
pi dalla volont
sia possibile assegnar e dal libero arbitrio dell'uomo, sommamente dii vere leggi che li governino, cosa
Ma
a
toste
appena
tanto
affaccia
si
una importante
di
fatti
distinzione.
Fin
che
parla
morali
dell' individue
ia
libera
si
sottrae all'imdal-
ma appena
appena
fatti
ci
moltitudini,
sol-
eviamo ad applicare
l
alle
osservazioni dei
sociali
numeri
la
dileguano,
sottentrano
le
sole
ondate
lascile,
le
leggi
statistiche
concernenti
il
numero
matrimoni^ delle
slati
Or bene,
nciviliti
sonosi
on
la
maggiore sicurezza
si
alcune
proposile
ioni generali,
quali
ppunto
convenuto
chiamare Leggi
statistiche
elle popolazioni.
III.
Oneste leggi ed
ipo>ano
ve,
i
fatti
dai
am minisi ra-
Censimenti ed
I censimenti, nei paesi retti a civile governo, fanno onoscere principalmente: 1 la popolazione divisa er sesso, per et, per stato civile, per culto, per
azionalit,
lero
o rurale;
il
nuin
delle famiglie
3 quello
in
ioghi,
come
in Francia,
Prussia,
in Italia,
Baviera,
ustria ed
ultimamente anche
aggiunsero
230
a coteste nozioni quelle concernenti le principali infermit che affliggono le popolazioni, segnatamente l'alienazione
mentale,
il
sordo-mutismo,
si
la cecit.
La,
desume parago-;
censimento,
nando
con la superficie della contrada. Paragonando poi fra; loro le operazioni censuarle ed i loro risultamene
in varie successive epoche,
si
ottiene la
media
dell'au-
mento annuo delle popolazioni, e per conseguenza del loro radsi pu determinare il periodo probabile
doppiamento
(1).
pu mandare ad esecuzione un cen(1) I metodi tecnici con cui si simento, sono di due specie; l'uno riverbero delie istituzioni di un potere] rappresentaassoluto e l'altro emanazione dei privilegi di un governo
tivo.
Secondo
il
primo
le
indagini sul
numero
quale! dotte esclusivamente da quella, che si suole chiamare autorit, la governativi, che vi applica un apposito personale composto di ufficiali vanno di casa in casa raccogliendo le note intorno allo stato delle fa-
agenti, e miglie, e per l'intervento immediato che si incontra di tali fors'anche perch l'osservazione del fatto interviene direttamente pefl mezzo loro, fu detto metodo diretto. Niun pregio particolare distingue! questa maniera di compiere le indagini del censimento, anzi V accordd
in ci cogli
uomini pi
civili,
ed onniveggenza degli agenti cui commessa questa delicata bisogna/ Lasciata alle sole sue forze ed ispirazioni, la burocrazia non basta e di luogo alle lentezze ed incorre negli errori che sono la conseguenza del sistema della numerazione successiva, dalla quale d'altronde non ponno prescindere i governi assoluti: e realmente perch essi adottassero il si stema della simultaneit, converrebbe che con ingente spesa moltipliloro delegati all'infinito, oppure associassero al proprio compito! cassero concorso gli amministrati. Ora noi sappiamo come da parte loro cotesto non sia n desiderato n richiesto, e come per ci che concerne i cit^ unladini., antipatie profonde ed insormontabili rendano al dispotismo
i
possibile la cooperazione
Che
il
se
il
sistema in
spontanea degli amministrati. governi assoluti. i esame si volesse tentare dai Governi che hanno
individuali,
sto pei si troverebbe allora un, ad adottarlo in quella necessit della intera
la
sentimento dei
diritti
al
censimento
meno
di
231
tendono conto del nu~ nero annuale delle nascite, dei matrimoni, delle morti
I
civile
delle migrazioni.
fatto
che
vi si
riferiscono,
avvertire
si
smente
enza
il
frequen-
leggermente e
omiche
'indagini.
di
vero,
numero
o la cifra
elle nascite,
ell'agiatezza e del
ome pure
minare se
d'indicazione
la
pauperismo. Interrogando
la
registri mortuari],
scrutando se
agonata
al
numero
oa rei
re di
Fallibilit
'
di
oro
i<-
ilio
il
adunque
di-
quale
le
popolazioni sono
liamate a censirsi senz' altro intervento se non quello di ufficiali aministrativi o di cittadini che prestano spontaneamente e gratuitamente
il conconsegnare e ritirare una carta, uantunque l'osservazione non intervenga qui direttamente, pure queo metodo risponde assai meglio dell alti o alle ragioni di convenienza
e esistono fra
l
governo e governati
ienza la quale
orazioni, mila
illa
li
non senza motivi insiste sulla contemporaneit buona volont degli ufficiali censori e pi che
e
delle
tutto
le notizie ottenute.
238
ottenuti qualche
di fede
Ma anche
si
qui
le
si
cadrebhe
in errore se
per avventura
limitassero
morti,
senza aver
riguardo
alle
le
soluta stessa
pi modi ed in pi casi
per esempio,
energia
mortalit,
uomini
stesso
il
utili
ri-
sparmiasse
tempo
rie
manendo
del
resto identico
nascite,
numero
si
delle
morti
quello delle
infallibilmente
accadrebbe che
troverebbe danpro-
molti
elementi di
eppure la perdita che essa avrebbe subita non sarebbe punto accusata e rilevata dalla osservazione statistica che fosse stata fatta di tale maniera. La cifra delle morti, per se stessa ed isolatamente esaminata, pu benissimo servire a due utili e conclusivi insegnamenti quando la ricerca dello statista sr
limila ad indagale se
lice,
il
tale
anno
fu
pi o
meno
fe-
pi o
meno
disastroso di un altro.
Imperocch quando una grande carestia, una pestiuna guerra od altra calamit affligge il corpo sociale, uno dei primi effetti che ne risultano vera mente la crescente mortalit.
lenza,
Ma se, invece di restringersi a questo capo speciale, Tindaginesi estende a rintracciare, ingenerale, il grado
e gli elementi di forza,
di di
benessere e
morti,
di
prosperit
un paese,
la cifra delle
come
quella delle
nascite,
la pr-
233
limone
Ir
degli individui che vivono abbastanza a lungo potersi rendere utili e per accrescere effettiva-
In altri ter-
bisogna allora paragonare le individualit utili |quelle che non sono tali; e gli elementi di questo
ragone
di
si
deducono
si
ole di proporzione,
ti,
sopra un
numero dato
di abi-
quanti
al
buire
234
1.
(1
in
SOMMARIO
di
Antichit delle istituzioni censuarie in Italia Cosa si intenda per censimento, numerazioni popolazioni delle anime, censimento nominativo, di censimento fatto e di diritto, con^mporaneit
cooperazione dei cittadini, criterio economico e gi sparsa, distribuit ridico, popolazione concentrata e per origine per regioni naturali, per stato civile, e
censimento nominativo e scala dei centri, nelle noi - 3. Di Fi 2. Censimenti di Roma. da { a 13. Parmensi Provincie Delle 4. renze e Toscana 6. Delle Due Sicilie (Ni 5. Delle Modenesi. 8. Dei 7. Della Lombardia. poli-Sicilia).
,
Delle Provinci Stati Sardi, e della Sardegna. -9. non ancora comprese nel Regno d'Italia.
I.
Abbiamo
pensatori ed istituzioni,
il
pregio in cui
si
che in ogni alti ha il vani parte per della scienza applicata, l'Italia prima d'ogni altra nazione, approfondito
appo noi
gli
di avere,
stori
Avvertiamo
lo studioso
tratteremo in questo
anche
dei. censimenti in Italia: trover inserte nel testo relativo alla Storia note saranno indicate le confusione, tal line e per non ingenerare nostro assunto ripeti* numeri progressivi. Incominciando fin d'ora il Popolazione si comprendono tui delia Statistica di nome il sotto che
di conoscere il numero quelle operazioni le quali hanno per scopo abitanti viventi in un determinato le principali circostanze degli
ritorio.
||
235
documenti delle anagrafi italiane ne sono una irleusabile prova. Procureremo in poche pagine di venir Donendo sulle traccie degli studi ordinati in propolo dal Governo e dovuti alle meditazioni dei pi vaei
pensatori, quali , Filippo Cordova, Pietro Castiloni, Pietro Maestri, Cesare Correnti ed altri dottisfci cultori delle scienze economiche, tutte le pi
nti
censimenti
popolazioni italiane,
ai
ed alle istituzioni sorte in ciascuna Provincia, indicando anche all'Italia l'onore delle prime inda;guiti
"
e di tutti
si
in
into
attiene ai censimenti,
delle
madre
del-
mmerazione
anime
(2),
censimento nominativo
ima
(3),
popolazione di
fra queste operazioni si presenta il censimento che si suole ovare ogni determinati periodi di tempo, ed accompagnare da altre
amministrativa dirette ad accertare non solo i momento del censimento, ma altres quegli altri posteriori, ; quali, modificando lo stato accertato dal imento, renderebbero, ove fossero rigorosamente registrati, inutile censimento posteriore. Si supponga Siffatti immediatamente
relativi alla popolazione nel
azioni di Statistica
dopo
regolare operazione
ite
la
ceosuaria stabilito in ciascun Comune un diufficio di Stato Civile al quale si debba far capo dai cittadini
consegna delle nascite, delle morti, dei matrimonio delle emioni ed immigrazioni ecc., e si arriver facilmente a vedere come
ulteriore
censimento dovendo residuarsi ad accertare fatti di miimportanza e soventi anche apprezzabili senza dover ricorrere a ta gelosa e difficile operazione della statistica, si potrebbe se non ndonarla affattor certo invero prorogarla a pi lunghi periodi.
Le numerazioni delle anime che noi abbiamo chiamata idea madre pi semplice delle operazioni statistiche siccome quella che si rea conoscere e si contenta di sapere il numero degli
abitanti di
fatti relativi alla
data contrada senza indagine di tutti gli altri ione poco meno importanti del numero di lei.
Il
;a
po-
censimento nominativo l'ultimo stadio di perfezione toccato da operazione della Statistica Amministrativa, ed abbraccia non
il
to
,
numero
degli abitanti
ma
pure
il
nome,
il
sesso,
lo Stato
la
836
fatto (4),
(
opi
niu-
razioni (6),
[4
del criterio
di fatto
economico
Per roi>ulozn>tic
al
ciaschedun luogo
al
momento
censimento, e
si
partenga.
(5)
si
intende circostanza
relativi
alla
ifl
portante
popolazuM sparsa su lutto quanto il territorio censito nello stesso momento, li arrenandoli e ritraendoli ovunque non altrimenti di quanto farebbe vm\ macchina fotografica. Il censimento contemporaneo ritraendo
statistica
di
raccogliere
dati
trova in viaggio, in
in serie
i
nave
ospizio, in albergo ecc., offre il mezzo di ord urmini numerici, purgarli dell'influenza delle cai
si
variabili,
(purch, ben
)
cidentalit,
studiare
le
mentre
il
perai
ente
ommissioni e
solo
possono
I
fare.
se
inevitabilmente
il
carattere
di
m
imperfezione, perocch
corso
delle
popolazione
pel
ondeggiante muta
naturale,
non solo
di
;
;
singole
operazioni
movimento
morti, ma s pure per gli altri redativi alle migrazioni, matrimoni^ I anche ai pi semplici affari per cui arriva che un individuo o si incoi due volte se esce da un comune gi censito ed entri in un altroB
in cui abbia
allora luogo
il
censimento,
noi
tri
affatto
parte da un
in
comune ove
il
censimento
se
non
ancora
fatto,
ed enl
troppi
in
statista a, senza
che sej
uno necessario ed
inerenti- al sistema.
i
vantaggi che
di
si
potea
trarre dal
cooperasene
esperienza
di
nelle
operazioni
censimento;
dimostrare come
del
possibile
Belgio nei
dell' 05
ne
diM
censo
ll
Ministero
>ne
la
di
appositi ufliziali
turi. a
sfuggire
quale
confonde naturi
Meo
(7), e
domicilio,
a famiglia,
casa,
alla
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oli
e variabili
di
rio
ad un
si
-
sbendo essi oitremodo sfrigappena di poche ore. si corre immicontemplarli due volte nel lungo periodo di tempo ssivo, si doveva unente ri_r,ro
Ijere
ai
dif-
ilt
e pericoli
si
possono evitare, ed
in chi
il
naturale sen-
-;)onsabilita
mo dal
che nasc
le altre
spontaneamente chiaItalia.
me appo
i)
Nazioni anche in
Il
U o costituisce
stiea ufficiale.
ila
Una
volta
un
a
fatto,
legisla-
ed ignai
od incapace
di poter
governare tutte
concorrevano
costituir^ quel
facile
re applicabile al maggior nudovevano pur nondimeno subirlo indovinare quale confusione di criterio ne
-
piali
solo esempio.
si
tenesse
na e
di
quella rurale.
A
si
questo proposito
la
norma
J
tutte le questioni
trovavano spola
ila
popo-
campagne,
dell'agricoltura e con
miche di un paese,
si
pam
diploma
strano ed pur
poneva
tra le popolazioni
St-
che ha
soli
Fina.
Galliate che
ha 6~2~ alitanti
un
sol
centro; e quella di
carn-
coni r
.miti e 3 in
osi
mila
a divenir :he
il
urhana,
si
come
di
al
tocco di
_
lo di
re
degnasse
in
concederle
citta,
Come
se,
conchiude argutamente
proposito
^a
non secondo
le
238
o sparsa
(8),
Di
tutti
si
discussi
era
state
renj
dato lo scioglimento
pratico
da questa o quella
tempi antichi,
fessioni e possidenza,
facevasi in
Roma
dai tempi de
il
re Servio Tullio
numerazione nei secoli decima quarto e decimo quinto, cio quando gli studii stati stici giacevano da per tutto altrove presso che ignorati Il censimento nominativo (12) che la Francia inauguri
Sardegna
facevansi
(8)
bl
si
an
sparsa, rimandiam
dove tratteremo
La distribuzione
all'altra
si
intende con
ta
tei *
glomerazioni
grafiche.
in Italia
si
Per rendere pi sensibili all'occhio queste diverse ag sogliono esprimere con segni grafici simili alle carte gec
m
si
Ina di queste carte relativa alla varia densit di popolazion pu vedere in principio dell'annuario statistico italiano pt
;
ed un'altra bellissima, figura i stupenda introduzione premessa alle pubblicazioni governi ti ve intorno al censimento del 1861.
(10)
Per
stato civile si
intende
la
tanto ai
in
alla generalit degli uomini viven una data consociazione politica, e cosi le circostanze di essere padi o figlio di famiglia, maggiore o minore di et, ammogliato, celibe o vi dovo e va dicendo.
membri
di
(11)
11.'
origine
pu
riferirsi
ritti civili
come
non
censimento
si effettua.
censimento nominativo quel censimento in cui il numero ih ma viei solo e le altre circostanze tutte degli abitanti sono indicate pure individualmente registrato il nome di tutti i censiti.
(12) Il
;
);
239
1836 come una scoperta si praticava in Italia fin 1500. Cos potremo citare esempi antichi e recenti 1 una prima applicazione tentata in Italia di tutti i
1
incipi e
modi
ndo
che
si iniziarono tra noi col censimento U'anno 1858, e parvero cos nuove al congresso di ndra nel 1860, che il sig. Ackersdyck, nel farne la
popolazione
13)
Per arrivare ad avere una cognizione esatta e rispondente alla naurbana e rurale che nella nota settima >iarno veduto essersi inutilmente cercato col criterio giuridico, la
?nza insegn e la pratica pot applicare il sistema che si convenne chiamare la scala dei centri, il qual sistema consiste essenzialmente
rse,
distinguere la popolazione vivente in cascinali o case di campagna da quella costituente i centri rurali, casolari, borgate, villaggi, e l'altra agglomerata nei centri urbani delle citt o di altre maggiori
nioni di popolazione.
>er
ben difinire poi secondo tale sistemala scala dei centri di popolazione, indo a cercare dove il centro cominci. E fu ammesso, e fatto conoscere
le istruzioni
date a tutte
le
ne
-i
si
dovevano distinguere
che,
non
riunione di due o pi case n un sito, se la riunione non determina alcuna affluenza di abitanti lalle campagne vicine che vi villaggio, casolare, borgata, o centro
la
;
per
il caseggiato e la riunione di pi case (ordinariamente intorno una chiesa) determina il concorso pernanente o periodico verso quel centro, della popolazione sparsa nelle
li
urali
campagne, quando gli uomini, le donne, i fanciulli si recano ad esempio pei bisogni del culto nei giorni festivi, per quelli Iella sanit, a causa di una farmacia o deposito permanente di melicinali, o simili che infine vi sono comuni in cui tutta la pojolazione sparsa, e deve figurare nei cascinali sparsi o case di cam)agna isolate, se l'uffizio comunale non stabile, ma segue la persona lei sindaco, o del segretario comunale, ovvero se l'uffizio stabile non a determinato intorno ad essa alcun accentramento di case e di abi;anti e se altronde manchino nel comune le condizioni che costituiscono un villaggio, una borgata, un casolare. Quanto alla citt racricine
esso,
Jomandavasi
di preferire
ove
esistesse, la divisione
permanente ed
240
proposta, quasi colle stesse parole delle nostre istruzion non trov l'assemblea preparata a discuterla a iond
tanto pi che egli
rit del l'atto
si
gi
compiuto
astenne dal recare in mezzo V auU tra noi con pieno success
la
L'Italia
deve
al
ordin ed
st tre
deputato Castiglione che la redasse, la storia della tistica in Italia, eredit preziosa e gloriosa che si
vava dispersa ed ignorata nei diversi archivi delle cen citt italiane, e che gelosamente raccolta da quei
venne presentata al re in forma di ur lentuomini grande introduzione slorica alla relazione generale d censimenti di Lombardia, Parma, Modena, e Sta
,
Sardi (1857-1858).
Castiglione non sar spiacente, speriamo, camminando noi sulle traccie che egli tanto nobi
11
sig.
mente ha segnate, daremo maggior pubblicit a que sue dotte od elaborate ricerche, nel mentre stesso ci
a lui solo riserbiamo
il
merito
e l'onore di
averi
quartieri, boi organica, amministrativa e giudiziaria, in sezioni e sobborghi e di mantenere la distinzione e la nomenclatura delle
1
e delle vie di
ome
comuni
in
sezioni,
la
divisione
isolate
campagna
pareva essere stata compresa dappertutto esattamente, e m aleuniluog prevalendo la Comodit dtel servizio iti fini del censimento, enei i'a
dava
Confusione degli elementi che dovevano riportarsi distinti, si racCOBM *i poteva esseic di correggere Terrore, e diehiaravasi che popolazione sparsa (h sione nella stessa sezione, d una pai te della coi centri li popolazione rur Minali e case di campagna isolate (ci (villaggi borgate, casolari) e coi eentri di popolazione urbana
i
e altri
.
.
che tale contusione potcomunali unicamente comoda distribuzione del servizio, non avessero l'atta una sezionle areae pente di poche o molte ctae di campagna isolate pepane, e
centri maggiori di popolazione);
gli
uftzii
riunite in
I
una
o col
vili..
pi vicino; o perche
.
tutto, o in
i, lllf
re stati
riuniti in
parte
di
Ui
Una
storta
Ielle
Qciata da
Roma,
la
sua fonda-
un generale censimento della polazione. Lo lece eseguile per il primo Servio Ilio sesto re; lo continu regolarmente la Repubca di cinque in cinque anni, con
accompagnamento
Lustro, che poi
pie
Ise
cerimonie, onde
a significare e
il
il
nome
di
e il periodo non erano sempre nuovi nsi, ma spesso verificazioni dei mutamenti occorsi rante il quinquennio nello stato delle persone e famiglie, quHIn insomma che ora chiamiamo Ile
censimento stesso,
inquennalc. Questi
lustri
cimento
Il
della popolazione.
fin
censo fu
Da Servio
Tullio,
dall'anno
197
di
Roma,
di
mn
ral'j
popolazione nr>an<i
l'osse
dai contri
popod"gli
tutte
fatta nell'ufficio
tempov.;
Ministero
dell'Interno;
sulle osservazioni
i
provinciali.
ioni
;i
E perch
riassunt',
e tutti
centri di popolazione
l'altro col rispettivo
uno dopo
r
>o.
si
J
li
modo
poterono
si
tiare
le
natura ed
atto,
sulla popolazione
concentrata e
la
rsa,
secondo
parti-
ne amministrativa e politica del regno che stabilita dalle leggi di coscrizione territoriale e di distribuzione degli organi governativi, proiciali
la
16
242
555 A. C, secondo Dureau de la Malie, sino alTann di Roma 707, due anni dopo la battaglia Farsalicil furono fatti 72 censimenti, essendosi pi volte inter
!(
straordinari, i
11
Tabulae censuales
si
s\[
\)
per 1100
anni
contando
di
abbia pi menzione
lustri
o censimenti dopo Ve
Da Costantino
in poi
si
rinnovarono a quindicennii.
il
primo
il
catasto e per be
di tutto l'impero, e
ne
scriss
sua mano
l'epilogo, intitolato
il
Breviarum
Claudio,
toiius
In
perii;
dopo
di lui
censimento della
imperatori
Severo,
citt di
Rom
fu
rinnovato
dagli
Vespasiam
Diocleziano, Ce
norme
antiche.
Le norme dei censi erano, in breve, le seguenti. V'era una magistratura deputata al censo, che e Servio Tullio ad Augusto fu composta di dieci persoli decemviri censores, e da Augusto fu accresciuta sin
al
numero
di venti.
L'ufficio
prir
i
amministrazione, e
il
dignit
pi
il
alto
grado deg
aveva col
proprie!
censo
comuni
diritti di
memb
venduto come schiavo. Si neva conto del numero degli abitanti, delle nascite
come prova
la
ei
243
mandataci da ripiano,
oli;
si
di
la
10
nome,
con-
Cessione e
sure,
si
i
il
le
confini e la stima
e tutto
ma
per famiglie, e da
ci
e cavavansi le
y\\
numerazioni, che
furono trasmesse
epoche non si reputarono sufienti queste indicazioni; Catone il vecchio essendo isore fece fare una stima compiuta e minutissima ile vesti, delle vetture, degli ornamenti femminili, mobili ed arredi domestici. Augusto al tempo
In certe
[
Ila
nascita di
il
Cristo
fece
eseguire
colla
classi
numerada Servio
ne
Le
poi
; dei possidenti
100000
assi;
proletari,
meno
1500
isi
assi,
e velati, destinati
alle
ai
rte
va
isiti
fuori
testatico
di
combattimento.
i
Erano per
e
si
per
anche
i
non possidenti,
furono
iamavano capiti
to in
censi,
quali
esentati dal
il
tri-
Consta dagli
tteva in
storici che Roma dopo Anco Marzio armi 45, 000 uomini, che darebbero una polazione di 140, 000 persone. Nel quinto censimento, to sotto il secondo consolato di Valerio, Roma conati dire di Fabio Pittore, 130,000 uomini atti alle
ni,
manifattori e
gli altri
esenti
2ii
Roma
647
gli
abilanl
ci
erano 400, 000; esclusi gli schiavi, 80, 000 persone. Dopo il censimento ordinato da
vasioni
che erano
re
Vespasiano e d
le in
Barbariche,
tradizione
di
dei lustri; e
la
nuovo
popola
il
Roma
solfo
Pon
tificato di
Innocenzo
nel qual
tempo
vi si
com
00
putavano solo 35, 000 anime. Nel 1377 troviamo quella popolazione ridotta
anime, per
getta
la
il
a 17,
decadenza a cui
trasferimento del
dopo
Pontificalo di Leon
di Carlo
V,
poi
and
di n\\o\
cifra nel
causa dei
politi
r
sconvolgimenti d'allora.
La popolazione della citt di Roma, di cui abbiane cavato le cifre da opere statistiche, da censimenti ui iiciali, da lavori della Presidenza del censo romanil e da pubblicazioni comunicate a privati dai Minisi
della polizia e dai Governatoli di
selini
ij
ed
altri,
and poi
della
movimento
popolazione.
abitanti,
Roma
infatti,
li
132, 087
nel
n'ebbe
150, 7
\
nel 1833,
171,380
1844,
176,002
nel 1853,
i>:>
La popolazione
ssato
si
di
tutto lo Stato
Romano
del secolo
ricava da
un quadro
ovi,
pubblicato dal
Nicolai
(Memorie,
leggi
osservazioni sulle
ite 3
itanti.
campagne
e sull'annona di
Roma,
pagina 222).
Sommava
nel 17G9 a
1,308,545
Tre statistiche
ufficiali
la
di
1816,
VII,
col
al
motuproprio
la
delli
sei
luglio,
prima Papa
)
I
riparto territoriale;
le di
de,
r
I
e pubblicata
sole cifre
Governo 1853 per ordine di Papa Tra mezzo a queste si pubblicarono le popo3 IX. ufficiali dal conte Senes :ioni del 1822 con cifre estour di Antibo in un quadro dello Stato della iesa, del 1827 secondo la numerazione fatta per )tupropr> di Papa Leone XII, comunicata all'inglese wring, del 18&J dal Governo, del 1840 dal Galli, del 1845 dagli Annali Universali di Statistica di lano (Tom. IV, pag. 342), colla popolazione romana 1844, che, modificata in qualche parte, apparve
comuni, appodiati
L836;
la
terza nell'anno
documenti
statistici
questioni relative
Un'altra
ne
pub-
c pure
Ili
1
il
Romane Angelo
ed estratte
1850,
la
le
cifre .della
popolazione
censimenti
ll'anno 1850.
Dalle cifre
di
questi
sei
darebbe
la
246
di 3, 123, 111
e quella
delle Prole
vincie annesse al
del 1861
di
Regno
d'Italia
secondo
anagrafi
1,040,591.
11.
dotti
lavori
-e
pubblicati
dalla
Direzione
Statistica
di Firenze
gli
quelli che
rimangono
vanto di avere
le
dopo
E per non
di Firenze,
strazione, che
archivi
da
lui raccolti
ove l'ingegno u|
mano
si
s'incominciarono
ad avere registri regolari della popolazione. Dopo che primi furono distrutti nel 1343, si rinnovarono nel] i
1350
libri
della
di
famiglia,]
colle indicazioni delle strade e delle piazze; e di trienle numerazioni della; 1369 anche della campagna. Anzi alla prima met del secolo XIV risale il primo censimento generale straordinario, che si rinnov poi pi volte;
citt,
nel
247
prima
li
nel
Pisani incominciarono
loro
libri
genetliaci
71
50 per
ila
Battistero,
1490 per
le
altre
pievi
si
prendeva
si
dei
figli
naturali,
InnoSanta
iti,
che
fu
di
Nelle
tavole
del
genetliache
del
registra-
dapprima
nomi
battezzato,
padre, e
XVI pro-
madre
padrini.
concilio di Firenze
nel
1517 approv
este riforme.
li
1400 furono pure ordinati i registri mortuarii 3 andarono perduti, e si ripigliarono poi regolarsnte nel 1450, aggiungendovisi 30 anni dopo anche
Sei
norti negli spedali.
il
catasto dei
beni
stabili,
popolazione fu regolata in
modo che
mano
glia,
ila
(n
censimenti generali
quando
fu introdotta l'imposta
248
delle
stabili;
vie,
nel
1551
da
delle piazze, di
donne
di servizio;
nel
1561
coll'in)
dicazione delle
citt di Firenze,
industrie.
Di
quest'epoca cominciarono
delli
eseguiti nelle
ma di tutto il Granducato, e furod epoche seguenti; dal 1630 al 1632 colli distinzione degli impuberi (fino a 15 anni) e deglia dulti dei due sessi; nel 1663, nel 1671, sulla baa
delle decime; nel 1738 dal governo austriaco; nel 1761
coll'indicazione
si
deg
\
'legge
di
statistica,
accanto
1841.
1561
il
del
li
movimento
al
dell
1783,
delle
fu fai
dei
parrochi
dei
registri
i
anime
(
Anche di questi lavori si conservano documenti. Un decreto del 23 maggio 1806, della Regina d'E truria, ordin una nuova numerazione dello Stato eh
fu eseguita per cura del segretario
conserva ne
c<
Un decreto
1808 un
licio,
del
governo Napoleonico
in
istituiva
n<
cui tenevansi re
parrochi,
si
compilaron
scana.
decennali
ragguagli delta
due quadri
mor-
vitalizi],
luogo dell'antichit-
na Le
scala di S.
cifre
che
si
ente dal
Toscana,
la
non
si
si
cava che
polazione
di Firenze,
eccettuati
enti generali
del
granducato che
Osserva
il
Statistici
di
la
maggior
di
queste notizie,
Fi-
nze,
,
di Tot ila vi si con19000 uomini atti alle armi, da 15 a 70 anni a una popolazione di circa te corrisponderebbero 000 abitanti. Dall'anno 774, in cui Bri g vasi, un condo cerchio della citt pi .stretto dell'antico, almno 1808, in cui tracciava un terzo cerchio pi sto, non tanto per l'aumentata popolazione quanto
ie
tempo
dell'invasione
iselo
il
numero
fatto.
la
degli
abitanti
crebbe anche la popolazione, che l'Animi comput per il 1200 a 120000 abitanti. Nel 1327
250
fu finito
il
Villani
1338 Firenze contava 25000 uomini atti alle armi, da 15 a 70 anni, che vi solevano essere 1500 forestieri e che dal pane che bisognava in citt si stimava vi fossero in tutto 90000 bocche, non contando in questa
somma
chiusi.
della cittadinanza
Il
tendo in
numero dei nati si notava dai pievani metun urna una fava nera per ogni maschio e una
si
erano annualmente da 5800 a 6000, avanzando sempre il numero dei maschi da 300 in 500 per anno; proporzione del 7
in tutta
nati,
p.
comune
anch'ogg:
cifra dei
Europa, quanto
neonati. Quella
computa
le
il
Villani.
la
in
religiose,
parte
il
mutabile
Villani
della popolazione
<
poi-
doveva avvicinarsi a quella maggiore sopra indicata Senza di ci non si comprenderebbe come, secondo i
Boccaccio, nella peste del 13-48 possano essere periti 100000 persone, che secondo il Palmieri appartene-
vano per
al
con
tado, e secondo
Rondinelli erano
tal
popolazione,
la
quale in
1351
caso
fatto
avrebbe
superai
160000
le
abitanti! Nel
la
fu
simento, e per
case;
ma non
la
Certo che
Firenze fu soggett
contagiose,
eh
successero dal
1325
al
1450.
251
il
desunti
Ila
Le molte epidemie
itanti.
carestie
fecero
riare la popolazione di
Firenze
Nel 1550, latta una numerazione straordinaria, si troono 9500 famiglie e 59179 abitanti; le case furono istrate Tanno dopo, ma non se ne conserva nolizia.
Nel 1555
si
la
contarono
abitanti di
llora a
i
per carestie
ovamente,
ridiscese e quindi and crescendo che nel censimento del 1784 giunse 5 37. Crebbe pure sotto Napoleone 1 non ostante
leva militare ed al
fero circa 82
mila abitanti
a
ssione
salirono
quali
per
simento italiano del 31 dicembre 1861. censimenti regolari di lutto il Gran Ducato cociano dalla dominazione Medicea. Cosimo 1 ne or-
uno
la
nel
1551
il
quale per
Siena
non comprendeva
pi
lardi
repubblica
Altri
di
incorporata
censimenti generali ebbero luogo dal in poi, dai quali risulta che la popolazione di cana tutta che era meno di 700 mila anime nelstato.
nel
no indicato, sal fino ad 1, 815, 243 nel 1860, e censimento del 31 dicembre 1861 constatala in
inclinisi in
del ducato di
Lucca unito
254
IV.
Pare che prima dell'anno 1791 non siensi fatti cei simenti delle provincie Parmensi se ne logli alcur
repul
Miche
fatti
e dai
principati
per agevolare
riscossior
poco o nulla rimane. Di quelli fatti dopo il 1800 molte cose sono a n tarsi. Nel 1820 si era tentata, ma poi non condot a compimento una scala dei centri; da quella da bene enumerazioni che doveva] al 1838 si fecero
raccogliere oltre alle cifre della popolazione, il sess lo stato civile, l'et e la posizione topografica del luog
ma
risultati
noti
perch
male
rette le operazioni.
Nel 18o8
si
vertendo
deputati a porre
pi grande
diligen
nel raccogliere le notizie e queste moltiplicavansi qw tunque per sempre con metodo imperfetto; non
perazione contemporanea, non concorso dei cittadi non la distinzione della popolazione di fatto da qui
di drillo e
requi mancanza inline di molti fra accerti ad atta operazione buona economici di una
i
lo stato
Migliore fu
metodo, quantunque
lui
non
poi corrisposto un egual esito, tenuto nel censirne) seguenti r; del 1849 pel quale si richiedevano
guagli:
sale,
(cio
villaggio,
od
di
Numero
progressivo
259
se, famiglie e persone. 8 Cognomi, nomi e soprami delle persone. 4 Eia. 5 Condizione domestica. Patria. 7 Religione. 8 Professione. 9 Istruzione.
Emigrazioni.
rne
quale ove
la
jbe stala
prima
Europa
notizie relative:
1 al territorio
dividendone
la trat-
popolazione: 3
alla
si
ot-
mi-
commercio:
carattere del
amministrazione pubblica:
184-9 molti altri censimenti
no
dell;i fin
il
quale trov
,428 ab.
Piacenza.
474,598
in tutte ie provincie di
Parma Parma
Le notizie che abbiamo delle anagrafi delle provincia costituenti il ducato di Modena risalgono al Tipo del duca Ercole III, il quale nel 1778 fece fare ripartimene territoriale, dal quale per non posimo desumere veruna cifra precisa relativa al totale Ha popolazione del Ducato. Solo possiamo asserire e la popolazione della citt di Modena era di 23,300 ime e quella sparsa dello stesso comune di 28,204.
i
254
De' tempi pi
antichi
nulla
di
preciso.
La stori
Roma
1348
la
peste
vi
uccise
meglio
fatti
di
tremilj
persone.
nel 1803,
1811
senza che
essi
Di un'udicio di Statistica
ci
resta
una operazione
zione,
popola
commercio. Da essa risulla che la popolazione era nel 1847 d 575,410 persone; secondo il censimento Italiano qua sta popolazione avrebbe con tutto l'anno 1861 toccai
all'agricoltura,
Ja
cifra di 631,378.
VX.
Non totalmente
tichissime
relative
le notizie
an
cose
attinenti
alle provinci
che
verso l'anno 52
che a 18 o 19 milioni! Lasciando ognuno giudice queste esagerazioni che da taluni sono seriamente s(
stenute, per venire a tempi e cose pi
positive doto
biamo scendere fino all'anno 1442 quando sal al tron Alfonso primo dei re Aragonesi, il quale volendo tai sare i comuni in ragione delle famiglie ordin l'eni
merazione dei fuochi
e dal
numero
di
questi molti
255
:ato per sci ottenne
epassava
di
geografi valutavano quella popolazione in milioni di persone, e nel 1791 sommava a circa
i
1700
que.
Dna commissione
di
statistica istituita
i
nel 1851
che progetti
esistere
Il
mi non cessano
nle e
1,
quindi
inutili.
attribuisce
alle
sono
le
pro tra
La
Sicilia
si
dopo Roma,
aesi
fecero censimenti
olari
e storie
cune
ioti.
citt
quali
bastantemente
ci
di quell'isola nei
tempi
Sono
celebri nelle
:itt
i
di Agrigento,
che
e
800,000 abitanti,
storie
degli
dire
jento e Siracusa.
i
E per altri non attribuirono ad che una popolazione di 4 milioni d'abitanti neloca greca e S nella romana. Al tempo di CostanMagno pare che
i
la
Sicilia
due milioni
d'abitanti.
si
se ne hanno documenti, urono pubblicati documenti antichi dai quali si vano le popolazioni di tulli comuni e di tutte erre di Sicilia. Di tali documenti si trova minuta
i
ma non
256
copia in
teca
un manoscritto che
di
si
il
comunale
Musulmani
Palermo
si
Monsignor
il
Airoldi.
In essi
nume!"
uominfce
dei
in
donne, figliuoli e figliuole. latta uni Al cominciare della monarchia siciliana fu Ruggieri; di ordine descrizione generale dell'isola per
altre
furono
fatte
dopo
di lui
come
lo
dinota un passa
Ma
tutte queste
numi
non
si
potevano i
la
1501
che
si
fece
il
censimento delle!
nime
abbiamo documenti
fecero 14 numerazioni negli anni 1501 1652-1 1548, 1583, 1595, 1607, 1615, 1623, 1636, 1642, quest'i! in farla 1681, 1714, 1747; la numerazione D limo anno non fu per pubblicata che nel 1770.
Dal 1501
tutte le
tasi nel
numerazioni
la
migliore
si
quella eseg|
1714 e si al principe di Gasa Savoia Vili Sicilia spejw rio Amedeo che ne andiamo debitori. Alla sistema (fcii il adottato prima la per d'aver il vanto
censimento nominativo, che introdotto in Francia n*oo appli 1836 parve una moderna scoperta, e di avere
a
calo il principio della cooperazione obbligatoria corretta cittadini, assicurata da sanzione penale e
dice,
die
Ila
un
il
celebre G
nonico D. Rosario
pari,
Gregorio
di far
una nuova
le
qjat
isole
lei
ii< Favignana, Pantellaria e Ustica. Da pop( della volevano soltanto alcuni cenni sullo stato pubblicava lazione per inscriversi sul Notiziario che
principio
ma
questi
chiese
di raccc
notizie
anche
sul
movimento
della popolazion
$57
1
clero in ogni
i
citt
villaggio
i
proponendo
preti
di
ricarne
>
che tene-
da quella
il
per non
si
numeranumero degli
le
inti
case
di
difetti
avesse
pure quello
pi
di
non dare
pure
Nel
abitanti,
valore
si
ufficiale
per
d'un
trentennio.
una nuova numerazione; ma fu compiuta che nel 1831, dopoch la provincia rapani n'ebbe preso l'iniziativa con un sistema
divis
di
fare
fu
le
scelto
modello
dell'isola,
lo
notizia del
,
scopo di avere sempre pi una regolare ed emovimento della popolazione dell'iper eccitamento
del
usc,
ministro
principe di
col quale
poi ranco,
-eava
ia.
regio decreto 13
marzo 1832
di
Statistica
per
la
dalla
diin
me
,una
da un
redattore
statistico
ma una
sovrana
riso-
me
alermo
eduto
e
la
ne affid
governo nazionale
borbonico,
e
fu
la dire-
Toscana
il
Parma
le
soltanto
ato
il
i
compimento
si
1861
fece
Sicilia
17
258
VII.
Della cilt di Milano nei tempi antichissimi
non
hanno che
notizie
vaghe
entro angusta cerchia sei secoli prima di Cristo, accrebbe rapidamente e divenne la capitale della Ga
lia Cisalpina.
539 dopo
tri,
fatti
Stando ad uno storico antico, nell'ani! sarebbero stati uccisi, o secondo * prigionieri 300,000 persone probabilmenH
Cristo
'
fra la citt
contado. Nel 1164 l'imperatore Fc derico Barbarossa deleg a podest di Milano Mai coaldo Grumbar affinch facesse un censo delle mai
ed
il
serizie,
dei buoi, e dei focolari e ci allo scopo di ai segnare i tributi. Pare che un altro se ne facesse! riprese e che la repubblica di Milano a pi
1171
lj
ordinasse poi;
ma
1498 stando all'asserzione di Frate Isolani si fece ui numerazione delle case e delle botteghe che risulti rono 18,300 le prime e 14,600 le seconde; e da j in Milano 300,000 pe il Verri desume che vi fossero
sone.
pi antichi documenti statistici che si sia! conservati sono le note dei morti; esse furono p
I
zientemenle spogliate e pubblicate insieme a molti sime notizie sulla popolazione milanese e lombard Quelle note cominciano nel 1452 e continuarono <*
qualche interruzione fino al 1500 e poi seguirono* golarmente anno per anno fino ai giorni nostri. La Spagna nel 1547 impose alla Lombardia un ti buio detto mensuale ripartito sulla popolazione che
supponeva
esistere nel
1462 giusta
il
computo de
estir
259
nel quale
si
do-
La Curia
di
i
Tribunale
prove
compresi
frati
monache; uno stato simile fu presentato nel 1714 un altro nel 1715. Si nel 1709 che incominci
statistica regolare della
una
di
popolazione di Milano
al
tutta la
Lombardia. Fino
Mantova per cura degli uffizi governativi, ed si conservano tuttavia nell'archivio di S. Fedele e nella biblioteca Ambrosiana. Un estimo fondiario o censimento della citt di Milano fu ordinato nel 1718 da Carlo VI e fu compito nel 1757 sotto l'imperatrice Maria Teresa. Nel 1800 poi la popolazione di Milano si cominci computare separatamente da quella dei Corpi Santi. Dal principio
cato di
and sempre perfezionandosi, e non si pu non ammirare la precisione del servizio e l'esattezza dei risultati. Non accade mutamento di qualsiasi natura che subito non si noti; e gran peccato sarebbe se quefici
il
nomica
e statistica.
si
pu passare
si
in
che
confuse pi
form poi
stato di Milano che nerbo principale della Lombardia Austriaca. Di queste due divisioni amministrative e politiche abbiamo ragguagli preziosissimi che possono
provincia, e l'antico
il
offrire
ai
quali poi
dal
1814
la
360
biarno
detto
circa
l'incertezza
delle
antiche notizie
Maria Teresa e di Giuseppe II dalla qual epoca comincia un periodo luminoso per la statistica lombarda. Lo attestano le anagrafi cominciate con medi
todo scientifico, e
sit di
la
La
statistica della
di
Milano
e della
Lombardia
si
pu dividere
rivoluzione
in
tre periodi: 1
francese;
2 dalla
Repubblica Cisalpina alla fine del regno Napoleonico: 3 dal 1814 al 1859. Per rispetto al primo periodo poche e vaghe sono
le
si
XV
si
re-
gistri delle
anime
popolazione,
ma
si
quei tempi
pure del movimento della pare che non se ne facessero estratti. stabilivano le imposte personali e per
e quelli
ma
e affidati all'opera di
quali procedevano
alla
conoscere tampoco
di lasciare
non
si
governi
documenti
sui
quali
secondo periodo se non fu sterile affatto fu tuttavia poco fecondo di lavori statistici sulla popolazione;
Il
in quest'epoca
Sabatti,
le
pubblicazioni del
del Mella
(1803)
del Gioia
dei
dipartimenti dell'Olona
161
Ma
questi
quadri
per
confessione
il
stessa dei
loro
Torriani
che
pubblic
arda ebbe un grande perfezionamento. Sino dal prinipio della restaurazione austriaca
il
governo volse
la
u opera
al
riordinamento della
avviarono
altri
statistica della
ponet
nno. Pi tardi
si
lavori,
gi
831
ivile,
si
economica
archivi.
e politica,
cui
egli
D'allora
in
poi
questo
unpre pi perfezionandosi, e fu affidalo per le note ementari alle autorit comunali, per la revisione e
riepiloghi alle autorit governative e
r l'ultima
lit
itti
i
prorinciali, e
alla
correzione e
ricapitolazione
conta-
annuario
statistico del
un
condo annuario statistico fu presentato all'imperare pel 1829 e pel decennio precedente, in 97 tavole cosi si procedette, nel mistero per sempre, sino
1840.
Dal censimento eseguitosi
nel
1861
la
Lombardia
2f2
Vili.
Al dire degli storici
la citt di
i
Torino presso
il
1400
quali nel 1560 dopa non contava che 4000 abitanti il ritorno di Emanuel Filiberto erano gi saliti a 20000: Le pi antiche anagrafi di cui si hanno documenti sono quelle del 1681, e del 1707 dal qual tempo si incominciarono a fare regolarmente ogni anno. A co-I prospetti delle anagrafi contene-j minciare dal 1714 vano le indicazioni seguenti nome, patria e profesJ
i i
:
uomini, donne,
civile
figliuoli,
figliuole,
distinti
pei
condizione
nasteri.
un
totale
delle bocche.
ci s
Durante
il
governo francese
le
la citt
di
Torino consistema
al
tinu a fare
anagrafi
ma
quale
applicato
molti
di
anni
dopo. Dal
classificata
Ira
1807
per 1814 la
lo
popolazione
Torino fu
la cifra
soltanto per
il
compresi
si
1800
il
180!)
non
si
ha che
enumerarono
i
anche;
possessori di rendite e
negozianti;
ma
U
(
dimenticate
Come
anche in Torino l'anagrafi municipio sotto la direzione del PrefetU del dipartimento che chiamavasi dell'Eridano. Da quest
era affidata
al
fatti
notevoli e sono; 1
il
lenti
li
tei
e
il
36649 abitanti
il
al
1813
prodigioso
due periodi dal 1400 al 1031 1843 al al 1862. Nel primo periodo gli tanti da 4000 salirono a 30649; nel secondo da 543 toccarono prima delle straordinarie vicende itiche ossia nel 1817, 125218 abitanti e nel 1862 nsero a 904745. Del resto la popolazione di Torino ui sempre le vicende dei suoi principi e diminu evolmente ogni volta che caddero le loro sorti. Jei censimenti regolari della Repubblica Ligure ma del 1815 ci rimangono pochi documenti. Nelchivio del municipio di Genova si trovano le cifre la popolazione della citt dal 1788 al 1862 e di
nei
lai
mento avvenuto
\x\~ e
lle
9
rli
secondo
stati
circoscrizioni
Il
per eleggere
risale
censimento della monarchia di Savoia che si conoall'anno 1754; non per compiuto perch
pi
antico
l'isola di
mancano
Sardegna,
le
provincie di Aosta,
Valsesia.
Seguirono
censi-
anzidette provincie e
lei
Nizza e di Oneglia,
a.
secondo anche quelle d'Okrepo, Tortona e NoDell'antico Ducato di Genova non ci rimangono
si
aumenti, e solo
hanno alcune
1
cifre
riguardanti
al
non furono nominativi ma solo allo scopo di numerare sudditi di S. II., e si npilarono sulla fede degli stati d'anime dei parrochi
i
olle notizie
1
offra cifra
il
are,
metodo con
164
dirigere
di
S.
le
operazioni!
Il
governo
M.
Sarda ricono-
scendo l'importanza dei lavori statistici per il buoi governo dello slato, ne incaricava una commissioni
centrale superiore di statistica per tutte
di
le
provi nei
Te ira f ima.
Dopo
la
coi
epe
ogfl
dovessero rinnovare a
1842.
fu
la
1848 e
la
Sardegna.
popolazione
delle
antiche pr
non compresai
stabilirono nel|
Sardegna.
Nell'anno di
Roma
521
romani
si
Sardegna
dicono
gli
la
storici,
molto
alle
florida, e vuoisi
300000 uomini
l'occuparono
i
atti
armi dai 20
e
ai
nell'anno
il
Genovesi, poi
11
Pisani e
Papa; ni
1550
si
Giacomo
d'Aragona.
ai
che ne fu investito in forza del trattalo di lj tretcb; nel 1717 la ripresero gli Spagnuoli e l'ano dopo fu ceduta in cambio della Sicilia al duca A Savoia che ne trasse il titolo di re di Sardegna.
Dei secoli XVI e
XVII
come
in
Parlamenti
anclitj
numeravano
non possidenti
soli fuochi
mentre
dei
contribuenti proprietari
166
tarante
lenti
le
si
fecero censi-
regolari,
tempo
a
in
della
nuola solevano
enerali della
rinnovarsi
ogni
popolazione
un
colla
celebrazione
1720 un censimento numeravano circa 300000 abitanti; nel el quale si 728 ordinatosi un nuovo censimento dal re Vittorio medeo II se ne trovarono 309994 e questa fu l'uleriodiea dei parlamenti o
corti
generali. Nel
principe di
Gasa
Savoia
fece fare
ma
anagrafe
regolare dell'isola.
parrochi secondo
nota
delle
anime
si
risultati
dai
e
vicer.
Nel 1830
rne
di
si
XX.
La Venezia ha,
coin
nel
di
in
nostro
sunto
la
di
storia
bbiamo
detto,
il
vanto
avere per
scienza
prima
la
colstati
-
Europa. Presa
delle
significato di
la
cose di
alo
non
atti
si
pu contestare
quale lino dal
tenne
altri
ubblica
liei
la
secolo
delle
ordin
pubdel
conto
stati
condizioni
civili
si
roprio e degli
ella
1
d'Europa. Se poi
parla
propriamente detta, cio di quella che occupa della popolazione, allora Venezia ivide questo vanto con Sicilia e Toscana.
statistica
si
ispecie
diplo-^
sentare
la
XVI
la
repubblica;
generali e
abbiamo
si
di
1338 in cui
atti
registrane
20)
alle
armi dai
quali
non rimangono
do-|
sej
luce
Veneziani
intorno
alla
alla
Venezia
lei
pi grande
segreto tutte
tempo tra il XV e XVI secolo. Le anagrafi del secolo XIV furono riordinate nel 1624 con una legge del 26 luglio che richiam in
spazio di
in
vigore
i
le
antiche.
Da quella legge
erano
fatti
censimenti
generali
vi
si
chejn
in-
tervalli
poich
che
le
si
rinnovassero
ogni
quinquennio.
si
Una
frafi
quella
del Quadri
en
condizioni di Venezia
in
secondo
le
notizie^
un
fascicolo separato^
complessiva
sposto
il
censimento per
distretti del 31
27
eie venete di 2,293,729, eia
Mantovana rimasta
all'Austria nel
1859 sarebbe
si
152,3^27.
)elle
sa nulla
certo.
Dal
1027
la
al
1800
del
la
costitu
diocesi
siastico indipendente.
ca
Nel
1810 secondo
la
stati-
napoleonica
il
Trentino
o napoleonico col
ige.
nome
per
di
si
polazione classificata
le
distretti
case,
altri
ca,
i,
furono
fatti
1842 per
cir-
superficie,
1849-50
si
un
altro
censimento
non
si
hanno
no
al
documenti incomin-
550,978 abitanti.
Della Corsica
contavano non
ino di 37
citt.
Secondo
nno 1574 la Corsica conteneva 150000 abitanti. La ima numerazione in Corsica fu quella eseguita per ra della Repubblica di Genova nell'anno 1762 ma n fu fatta che per approssimazione; le altre numezioni in seguito furono fatte dal governo francese i sistemi adottati pel rimanente della Francia cio
r
registro dello
stato
civile
tenuti
dai municipi e
r censimenti
quinquennali.
168
Si
fino al
1856 regolarmente
di
quinquennio
in
quii)
di 24
1836
si ha il censimenio di 1854 per sesso e condizione, il prin cipato noverava 7628 abitanti. Le notizie statistiche circa la Svizzera italiana trovano per tempi anteriori al 1798 negli storici (
i
Como
di
Berna.
Nel 1597
il
vescovo di
Como
pubblicava un quadi
1808
si
feo
numerazione
ufficiale in
cui pare
si
escludessero
invec
fo ras t ieri:
vi si
e nell'anagrafe eseguitasi
i
nel 1824,
forastieri. L'ultimo censi compresero anche mento del Canlon Ticino si quello del 1860 in cu si constat una popolazione di 116343 abitanti.
tfw
MARIO
Del
Censimento generale
diritto.
e dei
metodi
ini-
piegati per
(atto e
8.
di
2.
Popolazione totale divisa per compartimenti territoriali, per Provincie, per circondarii e per comuni. i. Popolazione urbana e rurale o divisa
5. Per sessi. 6. Per faPer l'estensione territoriale o popolazione specifica. 8. Accrescimento di popolazione.
per scala
migli.'.
di
eentri.
7.
9.
Popolazioni
d'Italia.
Venete.
altre parti
11.
I.
Ile
ite
nei
ino avere sufficientemente svolta la materia relaalla teorica del censimento, anzi ci siamo forse rchiamente trattenuti nella parte storica nel che
trovare altra scusa che non sia quella compiacenza che provavamo nel narrare glorie e. Ora iniziando qui la esposizione dei fatti realt
altri
vorremmo
popolazione italiana e
popoli, noi
tatti
ai
principali raffronti
dobbiamo
rafl'ronli
anzitutto premettere
questi
e questi
sarebbe in
ma
pure
rcondario e
comune
ciascun
:hio la posizione
come riflessa da uno economica del suo luogo natio considerato assolutamente che relativamente ad paesi, e sentiamo anzi molto bene che gli am-
270
maestramenti della
slatistica
ha
zati
in
grandi
sminu sommarii e ri
che
niti a cifre
coll'incomodo del
vi
bjorsellii
prendersi
briga di trattare di
dizioni statistiche
tempo
e di fatica?
i
Perci
nostri
l'espo
zione dei risultamene complessivi salvo a discende in pi minuti ragguagli ove l'interesse generale
consigli.
Dobbiamo premettere
questa narrazione di
italiana,
fatti
popolazic
sciu
e qualche volta
non
ji
le
Commercio
nei
censimento generale
relativi al
altri
movime
1863
il
e 1864.
Dopo
Costituito
dopo
si
il
la
pace di Zurigo
regno
si
d'Iti
ij (
quale esso
sent
mediatamente
imperciocch
sic
tamente e non ottenuti a spizzico di registrazioni rano di data remota e condotti con metodi ine* tutti poi erano fra loro diversi tanto in ordine di
ai
271
mnto
va
in
ordine di sistema.
contento
di
Il
starsi
rifondere
importa
l'autorit
da cui emana
in
parte
onde
il
divisamento di por
mano ad una
nsuazione generale e simultanea che mettesse un rmine alle statistiche congetturate sui bilancii tra
nati
e
i
morti
porgesse quantit
omogenee
per
la
conformit dell'origine
per
la
contemporaneit
loro, fu
universalmente ap-
irfettamente, chiari
nti,
errori di
verit
Il
numerazione
esi-
ristabili
infine
la
pplementi
di fantasia.
senza
omettere
quei
quali
potevano
inferiore della scheda di nsimento era riservato un paragrafo intestato alle rsone della famiglia che erano assenti alla mezzante del 31 dicembre 4861, e l'art. 5 del regolamento
tale
censimento (8 settembre 1861) che la iscrizione degli assenti >veva servire per avere anche il numero della po>r
l'esecuzione
del
ceva espressamente
rzione
di diritto.
si
preferi
ai
272
formi prestarsi ad indagini eseguite nei mistero e sotto il sospetto ch'essi veniva facile sicch d'inquisizione, quasi
servissero a secondi
fini,
invece
tutti
concorsero vo4
da ciascuno in casa sua, 1H| lentieri ad opera beramente e palesemente, nel semplice intento di forn
fatta
il
mezzo
Ma
tra,
quella cio
assoggettare
dati ottenuti
colle!
prime denuncie
sindacato di commissioni composte ogni comune fu provvisto di Epper cittadini. pure di censimento presieduta dal del una commissione locale
sindaco,
i
cui
membri
in
numero da
condo la varia importanza dei luoghi, venivano nomidelle nati dal capo politico del circondario, su proposta
amministrazioni municipali. Tali commissioni sceglievano il personale per la distribuzione e collezione dell schede, riservandosi di sopravvegliare tutte le opera
ac zioni del censimento. Esse erano destinate inoltre correg e completare verificare, a appianare le difficolt,
lo spo gere, ove facesse d'uopo, le schede ed eseguire fun tali che avvertire olio delle medesime. Ed da
zioni,
per esse assegnata alcuna retribuzione. D'altra parte in ogni capo luogo di circondari!
ufficio
venne creato un
posto degli impiegati delle Prefetture e Sottoprefettur meglio atti ai lavori di statistica; ed ai quali fu ag giunto all'uopo
nario. Cotesto
fatti
il
concorso
di
un personale
straordi
ufficio
raccolti in ogni
le
spogliare
as
cir
gruppare
condario
cifre e di
riepiloghi
di
273
Il
sindaco
come pubblico
ufficiale, sorvegliava
pro-
dimenti
delle
commissioni
locali,
ed
Prefetti e
il
complesso
le
opportune
la signif-
conservare
E
;lla
cosi,
com'era da prevedersi,
alle altre
conquiste
ma
sorretta,
Ogni cittadino
era
in
me
cognome,
sesso, stato
et,
grado
d'i-
uzione primaria, condizione o professione, relazioni parentela o di convivenza col capo della famiglia, ogo di nascita, luogo di residenza, lingua parlata,
igione
professata
infermit
apparenti (ciechi e
rdo-muti).
tergo della
individui che per ragione di lavoro o di traffico, ligrano periodicamente dal loro comune e si recano
rove,
l
quai caso
azione
ni
esigeva l'indicazione del luogo dell'emie dell'epoca della partenza e del ritorno,
scheda doveva essere riempita e firmata dal capo famiglia o da qualsiasi altra persona di sua fiducia, altrimenti dai commessi comunali del censimento
le
mpre dietro
davano acconcie
isti-
censuaria degli
viaggiatori che
ari
oggiassero nelle locande e negli alberghi, dei minon accasermati, quand'anche fossero in attivit
18
274
di
servizio,
dei
marinari, barcaiuoli,
navicellai,
ci
'
sotto
me
cantile,
31
nelle rade
<
e fiumi navigabili.
finalmente pel censimento della popolazione ita liana all'estero vennero presi gli opportuni concert
onde diramare a
e
tutt
era commess
quest'operazione, le
istruzioni
schede.
le
duole
il
dire
notizii
giunte alla Direzione di Statistica riuscirono assai in complete, cosicch fu giudicata cosa prudente il sot
trarle alla pubblicit.
censimento non vantaggiosa soltanti al Governo, che la prescrive, ma s ancora alle co munita, alle quali quasi ogni giorno rende importan servigi. Epper molto accortamente il legislatore divis ripartirne le spese fra le amministrazioni governativ
L'
opera
d-el
e municipali.
il
modo
di
fa
minori possibili
sacrifizi
interessando nella gestione del denaro le giunte comu nilative, come quelle che erano in grado di aver pronta e sicura notizia delle cose e delle persone.
XI.
delle
spese spettass*
prescrizioni
di
legge, alle
comunit,
275
gge comunale e provinciale del 23 ottobre 1859 stativa, all'art, li, essere obbligatorie pei comuni le ese per gli atti che loro sono dalla legge
delegati.
anche
il
governo
vi
ai
diciamo in parte in quanto ha contribuito con un'inden5 centesimi per ogni scheda
la
.tributa e raccolta.
ori di spoglio
N
Anche
spesa
incontrata pei
compilazione
rico;
ta
del resto che in ogni caso non poche assai modica. I comuni finalmente ino tenuti ad indennit verso quei delegati speciali circondario che, a senso dell'art. 28 'delle
spesa
essere
istru-
tti,
avveniva solo allorch il difetto di servizio, per codeste straordinarie delegazioni erano ordinate, jsse ad imputarsi alle amministrazioni municipali.'
J
am-
comuni
tutti gli
stampati delle
rimanendogli
carico anche
il
notammo, per
sia agli
la distri-
none
e le indennit ac-
date sia ai
i
delegati speciali,
le
straordinari
aiutarono
fettura.
segreterie di
Prefettura e di Sotto-
finalmente al capo 82, art. 1 del bilancio 1862, adicata una distribuzione di gratificazioni in fevore li impiegati degli uffizi temporanei di Circondario;
t
ribuzione che ebbe luogo infatti nella tenuissima ura di lire 300 alle 500 per ogni ufficio, .'intera spesa del primo censimento italiano autorizi
mimato anche
il
20 febbraio 1862 e del 3 marzo 1864, costo dei due primi volumi, che ne
276
risultati,
lire,
il
che
mille
abitanti
censiti.
Quella
stessa
operazione
hai
2
costato al governo
delle
della
amministrazione
mille
coi
nuovo regno,
abitanti
Ne meno
steri,
favorevoli riescono
riscontri
paesi e
ha pagato 8,585,000
Stati Uniti
9,409,000
lire
il governo inglese 296 lire e quello degl ossia 303 lire per ogni mill
ossia
abitanti. Siffatta
tanti
devono
aver
cagionato
alcune
localit
dispend
modi quest piuttosto ragguardevoli e in tutti i la nostr accusano che coloro a una buona risposta prodiga. troppo essere di giovane amministrazione fefc Per ci che spetta alla penalit, la legge 20 qua i coloro, 3 disponeva che braio 1862, all'art. di adempiere agli atti da essa prescri|
'
ricusassero
veriti
estei
50
lire.
La data
di quest'atto legislativo
dimostra come
ess
non
niun ca
Q
medesime. Laonde
contradett Ministero ha potuto, senza tema di essere 186 maggio del 10 data in relazione dire nella sua riassunti risultamenti i re al con cui annunciava paese in ques del censimento, che il governo ed il di abnegazio: concordia, gareggiarono di
occorrenza
e di attivit,
non risparmiando n
fatiche,
n dena
277
er compiere
il
debito loro
rispettivamente
affidato,
appariva
s
difficile
menar
izione
letodo
>ito
nuovo per la maggior parte d'Italia, e il cui dipendeva in tutto dal buon volere e dall'intelgenza delle popolazioni, non v'essendo stati che tre
)li
pubblica opinione.
novera una popolazione che, gicensimento del 31 dicembre 1861, di 1,777,334 anime. Per numero d'abitanti esso dunque
Il
regno
d'Italia
aje
la
cifre del
quinta grande
regione in
Europa
supera la
)agna, che pur due volte pi vasta, e la Prussia, e anch'essa, sebbene non di molto, lo vince d'e-
ensione territoriale
(1).
Se
al
Regno
fossero ricon-
unte tutte
l'Italia
le
che appartengono
a
geografica,
esso
sommerebbe
la
27 milioni
meno che
rebbe dopo
)loso
la
Francia, lo stato
d'Europa.
divisa in 59 circo),
provincie
le quali
trovansi
scompartite in 193
le
Circondari]"
in
7,720,
co-
unit.
Ma
1)
Provincie e
i]
Circondarli
non hanno
lo stesso
Vedi
quadro
in t'ondo al paragrafo.
considerare adunque
solo dal lato della
queste membrature
7 Provincie
territoriali,
numerano pi
stanno
di
6
8
11
fra
600
e e
500 400
e e e
19
8
300 200
abitanti
N 59 provincie
1
lazione,
come
in appresso:
N. 16 Circondare hanno pi di
200 mila
e
e
i
abitanti]
72 82 23
100
ai
100 50
50
non giungono
N 193 Circondarli.
Se poi vogliasi considerare
divisa per
la
il
i
popolazione del
regn<|
comuni, se ne ha
seguente risultato:
N. 1,097
i
500
500
1,000
e
abitari]
1,606
Ira
1,000
2,103
1,081
2,000
3,001
i
2,000
600 337
3,000
4,000 5,000
10,000 20,000 30,000
50,000
4,000
5,000
10,000
596 215
36
26
9
20,000
30,000
50,000
di
al
disopra
la
100,000 100,000
totalit dei
comuni
del Iegnd
279
Q 3 ._
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y.
cosi
il
comune
noi, a ragione di
media, conta
comune
iio di
non
se 978 abitanti;
izione
rimane lontano da quello di Prussia, dove la pomedia del comune sale fino a 17,847 abii. Sopra 300 chilometri quadrati di superfcie il
novera nove comuni, mentre il Belgio la Francia 18. Per contro la Spaii
no d'Italia
ha perfino 27 e
Kon ripetiamo
!
ladro
il
numero
dei
Comuni
lo
Mi
potendo
studioso ri-
re su
>latro.
gna, sopra
un uguale spazio
il
di terra
accoglie 6 co
da compartimento
compartimento territoriale si osserva nella media p polazione dei comuni una sproporzione grandissima; da Livorno (Toscana) con i cui estremi sono tenuti una popolazione media per comune di 23,362 abitanti
e
Como
di 873.
IV.
Volendo dare un'idea della popolazione urbana rurale ricorderemo allo studioso che cittadini furo divisi in centri, casali e case sparse secondoch a
i
centri di
in principali
a vero
intendimenlo
del
legislatore
il
sia
st :::
di classificare
rurale.
1
risultati deiinitivi di
14,810,838 abitanti vivrebbero nei centri, 1,840,7 nei casali, e 5,116,705 nelle case sparse. In med su 100 abitanti 68,01 abitano nei centri, 8,40 nei sali, e 23,50 nelle case sparse; da questo per n
ne segue che
tutti
gli
siano
cittA
281
vi
i
o per meglio
dire
concorrano
la
tutti
comporre
che
si
usi
denominare
il
popolazione urbana.
bana e rurale
a
censimento francese
e
partito
da
base
fssa,
chiam
urbana
la
la
popolazione
anderebbe
licimilioni
L'Italia
cinque
milioni e
mezzo
la
persone e
parte rurale.
ha testimonio
il
La Francia con 37 milioni di abitanti comuni quali superano 2,000 itami; Tltalia ne conta 2,914 e proporzionalmente nostro Regno novera pi di ogni altro paese in Eu)a abbondanza di grandi citt. Codesta supremazia fatto antico in Italia, e come esti centri di popolazione suppongono il frutto dei rappresentano anche oli e precedenti storici, cos ^i il cuore della nazione da cui partono ed a cui
centri.
n ha pi che 1,307
uiscono
le
fonti della
Iella ricchezza.
Studiando
so,
la
distribuzione della
popolazione
il
per
numero
17,138
col
di soli
si
accompagna
282
In proposito per
offre
il
o<
fend
meno
mento
opposto, o per lo
stabili
il
meno
delle
il
numero
femmine maggiore
quello dei maschi, ci che crediamo debbajUtribuir: pi che alla realt del fatto alle circostanze del bri
alla leva e,
di
questi
due
all'emi
VI.
Le famiglie italiane sono in numero di 4,672,371 ragguagliate alla popolazione danno in termine med
pc
famiglie
nel
Belgio e della
Svia
le
prime noverando 4,82 individui per famigli seconde; lo sono invece meno nella Frane
in
meno
ai
tutto speciale
dell'Italia e attribuibile
p qua
alpestri deserti
che
sue popolazio
coltivai!
anzich vivere
titolo
lsse
nei
e
campi che
di sicurezza
cercano a
nelle citt.
Dai
in
di
comodo
ricovei
numeri dati si rileva che ogni casa contiei termine medio 1,41 famiglie e 6, .77 abitanti.
K,)
VII.
a
popolazione specifica
che
si
ottiene
dividendo
miner totale degli abitanti pei kil. q. che rappreano l'estensione complessiva della- superfcie del no rappresentata dal numero 83, 08, o in altri
nini
si
chilrn.
[Juesto termine
medio
superato
dalle
provinole
Napoli,
ova,
io,
Como, Cremona,
Citeriore,
Forii,
Palermo,
Abbruzzo
Reggio
e
di
dalle
Brescia,
Ascoli
Piceno,
ra
Bau, Torino,
Esso invece non
Novara;,
Catania,
dalle
Piacenza,
tre
-ina.
ie
raggiunto
Ca-
Cuneo, Massa.
Libino,
Arezzo,
ara,
1.
inisetta,
e provincie
Abbruzzo Ultra
II,
Basilicata,
Cacui
nata,
Sassari,
la
olazione non
o.
raggiunge
della
50 abitanti
nella
per
chilo-
La densit
ili
popolazione
provincia
la
lineo e
-ita
esattamente
ala
i
media media
popolazione del
di
Legno. La quale
del
minore
e
quella
Regno Lnito
del
16(51,
Gran Brettagna
288
abitanti,
ci
Irlanda,
Hit
(21,
quadrati contava,
cio
giusta
0:2
il
censo
abitanti
per chilometro.
aggi or tratto
iti
supera
Belgio,
che ha
10*2
a-
284
Ma ben addietro si rimane la Francia che una superfcie di 542,397 chilometri quadrati, piai la maggior parte o coperti di leni declivii e d'um montagne, ha, giusta l'ultimo censimento, 37,382,9 che come dire poco pi di 69 abitanti per chih metro quadrato. Meno ancora densa la popolazioi in Prussia, che ha 60 abitanti pr chilometro quadrai e in Russia, la quale non ne numera pi che 12. I troppo sono disformi le condizioni cosmiche e cil
100.
confronti
cogli
altri
pope
i
tre
volte
pi
dem
uomini, sparsi su
9,
900, 000
chilometri
quadra
voi
lat
uomini per ogni chilometro quadrato. Egli si ind gendo al vezzo attuale degli statisti quali, come
disse,
agli o
chi
che
direzione
generale
di
statistica,
crede!
pubblicare
modo con
lazione giusta
uno sguardo su quella carta che noi siamo dolel di non poter qui ripubblicare, s'accorge ognuno cor la pi folta popolazione del Regno sia nella valle e Po (443 abitanti per chilometro quadrato). Quivi siste una pianura di 51,878 chilometri quadrati, u
delle pi vaste e fuori
fertile di
dubbio
la
pi bella
col
la
tutta
si
dei secoli
lento lavo
d'j
sedimenti
suolo
ricchissimo
di
pi
jione.
ie,
Le acque stesse del fiume sono fecondantisquesta valle dove sembra che
piene mani
le
la
in
a
natura abbia
mio
iltre
sue
dovizie;
trovano
ed
anche
industrie un
aiuto potentissimo
eftcacis-
le quali danno molto aiuto bacigui di torba donde traesi n copia di combustibile.
oei
vasti
ricompra
la
ie de' suoi appennini, le quali tuttavia tengono in oo depositi di combustibili, di marmi e di metalli.
fuella
re
zona
di
territorio
fino a
Ravenna ed a Rimini
santi
il
due Me-
che com-
ndendo
htuisce
e
folta di
a che ella
popolativi ricompare da questa ad Ancona, lungo un litorale propizio ai imercii e sopra un suolo educabile a colture mor-
glia, L'intensit
ma
citt
e gentili.
peninsulare d'Italia la pianura a levante, bene stretta per lungo tratto tra il mare e monti,'
i
ella parte
diventa ampia, ferpiane occidentali, l'ormate da se vulcaniche e coperte di materie terrose, hanno,
e pop!,;..
-iungendo
alla Puglia
le
Anche
hi pregi
ia
la
suolo, le sponde del Tirreno e la curAppennini da Gaeta a Sorrento, ond' Terra di Lavoro e la provincia di Napoli, che
di
degli
ondono
alla
286
popolazione va distinta
fornita in
infine
la
provincia
di,
Palermo,
Ma
per cui in alcune provincie del regno scorge! tanta concentrazione e moltiplicazione di vita, in alt vi hanno scene d'isolamento e di grandissima des*
tacolo,
lazione. E,
a
le
considerare solo
la
montagne e le nevi usurpano il luo dei viventi, diremo come ai piedi della gran cerchi alpina siavi una zona d'oltre 40 mila chilometri qui drati, per ciascuno dei quali, a ragguagliare le medii
ove
i
laghi,
non si trovano pi di SS abitanti. Anche l'Appennino, povero e brullo in pi luogll poco benigno alla vita umana, principalmente nel alte valli della Nera, del Chienti, del Turano e dellj torno e ne! pi aspro e l'interzato nodo dell' Appel
nino centrale, dove gli abitanti si ragguagliano in ri gione di 45 a 46 per chilometro quadrato.
E-
ridiscendendo
in
alla piana,
v'ha
sul
littorale
<fl
Mediterraneo
d'acqua stagnante, maremme e laghi palustri. N Provincie napoletane esse mancano solo per un tra cio in quella striscia che si estende dalle Calai)
al
da questo punto gli stafj da ti si succedono quasi continui, interrotti per poco reni asciutti fin sotto le mura di Salerno, dove riJ
territorio di Pesto,
ma
Nel
territoi
maremme
da ogni
pa
Jj
ludi Pontine,
a
Terracina.
le localit
Lazift
ma
le
maremme
la
spiagB
"mia
fin
dove l'Appennino,
Jsima
al
mare.
le
fiorano una superficie di ettari 161 mila, quali la prorncia di Grosseto non
causa
ha che
una
olazione di 22,(19 abitanti per chilometro quadrato. alla parte orientale gii slagni, comech
di
lo,
minor
o,
l'ondo al
in
golfo di Taranto.
teche no le
are
le
Sardegna
statista
le
appartiene esacivili
cause
legisla-
che determinarono
e
indipendentemente
ella
il
onando quasi
la
ne permettessero l'espansione libera e spontanea est al suo moltiplicarsi. 1 pregi del clima
e le
della terra a nulla potevano valere contro l'azione iiale delle antiche amministrazioni, pessime, corici e reggenti senza freno, contro istituzioni an-
intorno alla propriet, che mantenevano la squalmiseria nella citt e l'usura divoratrice nelle came, e contro il difetto di comunicazioni e di
3
sicu-
che per contraccolpo recavano necessariamente odi commerci e d'industrie. Quasi ovunque rottegli uomini e quella delle leggi sembrata concorro finqu a rinnegare ogni beneficio della natura,
aoi basti accennare
,
come
l'alito di
rinnovamento
sperare
tut-
fra noi,
lasci
abitanti
*288
che
si
i
potranno recare
della vita.
dove
li
chiamano
bisogjl'
ed
comodi
La giovine
generazione,
rT
nuovissimi, aprir il camjl fatta alla scuola dei tempi perfezioner le proprie di ad ogni utile progresso e rendere completol scipline legislative per guisa da
Non andr mol trionfo del principio dell'uguaglianza. di queste causi influsso benefico il che, sotto
adunque
anche il suolo sar reso a tutta la immobili ed intal scomporsi delle grandi e fin qui ed eccH comunali demaniali, gibili masse dei beni ordine nuovo a passer siastici, anche la terra sci facendo fecondarla, possidenti meglio capaci di
alimento a' suoi figli turire dal suo seno pi largo prospettiva consol Noi apriamo l'animo a cotesta
trice,
sua libert, e
coli
tempo
il
nu|
d'Italia non a Reirno riuscir ad assimilarsi le parti tale un conseguir modo cora libere e ad ogni nume pel gareggiare da cremento di popolazione,
colle
avrer maggiori nazioni d'Europa. In tal caso guerra alla nervo guadagnate braccia al lavoro e
col conquisto di questo
primo
pi
materiale
el
mento
della potenza,
A complemento
delle notizie
relative
alla
pop
ciaschedun Circondano che lazione complessiva noi d potr confrontare colle notizie da
studioso
Popolazione tol Provincia di Abbruzzo Citeriore: Lanciano 110,7 327,316; Circondarii: Chieti 109,018;
Vasto 107,500.
I:
Popolazione
to
230 001
Circondarii:
Penne
97,
228; Terramo
132,*
289
Provncia di
1
Abruzzo ulterofe
II
popolazione to-
309,451; circondarli:
rovincia
Aquila
99,438;
della
Avezzano
provincia
Sulmona 75,382.
totale
Alessandria:
,(i<7;
i
circondarti: Acqui 89,38; Alessandria 130,237; 148,799; Casale Monferrato 135,130; Novi Ligure
143;
Tortona 59,360.
'rovincia di
Ancona:
popolazione totale
254,849.
rovincia di Arezzo:
219,559.
196,030;
ondarti:
Ascoli 91,036;
Fermo 104,994.
rovincia di Benevento: totale della provincia 220,500; Ondarii Benevento 94,666: Cerreto 69,532; San
:
lolomeo
ondarii:
io
in
Saldo 50,
tovincia di
Bergamo: popolazione totale 347,235; Bergamo 201.310; Clusone 48,647; Trepopolazione totale 407,452; Bologna 303,749; Imola 59,624; VerBrescia:
97,278.
rovincia di Bologna:
ondarii:
44,079.
rovincia
ondarii:
di
popolazione
totale
486, 383;
Breno 51,922; Brescia 181,603; Castiglione Stiviere I 76,032; Chiari 67,657; Sal 56,714; Venuova 52,455.
ovincia di
lodarti:
Cagliari:
popolazione totale
Iglezias
372,097;
Cagliari
140,523;
115,308.
56,730; Lauti
della
9,446; Oristano
ovin.ia
ii
di
Calabria
citeriore:
totale
pro-
131,691;
circondarti:
Castrovilari 109,130;
Co-
171,458; Paola 92,786; possano 98,317. ovincia di Calabria ulteriore I: totale della pro19
290
vincia
322,546;
circondarii
Gerace 99,333;
II:
Palmi
Catanzaro 121,254;
Co-
Nicastro 90,007.
Provincia di Caltanisetta:
circondarii: Caltanisetta
tot.
ranova 29,239. Provincia di Capitanala: popolazione totale 312,885; circondarii: Bovino 46,131; Foggia 140,588; San Severo 126,166.
Provincia di
circondarii:
Catania:
Aci-reale
cir-
Crema 76,975;
mona
darii:
165,218.
tot.
597,279; circon-
Alba 118,980; Cuneo 177,062; Mondov 144,986; Saluzzo 156,251. Provincia di Ferrara: popolazione totale 199,158;
circondarii: Cento
33,017;
Comacchio 27,519;
totale
Fer-
rara 138,622.
Provincia di Firenze:
circondarii: Firenze
popolazione
Pistoia
696,214;
456,600;
95,262;
Rocca
291
condarii: Kivona
19,887.
58,219;
Gioenti
160,824;
Siac-
Provincia di Grosseto: popolazione totale 100,626. Provincia di Livorno: totale 116,811; circondarti
i(.la
d'Elba 20,840; Livorno 96,474. Provincia di Lucca: popolazione totale 256,161. Provincia di Macerata: totale della provincia 229,626;
totale della provincia 3,733; circondarli: Castelnuovo 35,478; Massa 75 671J ntremoli 29,584.
Provincia di Messina: totale della provincia: 395,139; condarii: Castro reale 83,008; Messina 186,788Misetta 45,290; Patti 80,059. Provincia di Milano: totale della provincia 948,320;
e
Idi 167,^2-J;
Modena:
condarii:
lo
Pa-
60,564.
rovincia di Molise: totale della provincia 346,007; icondarii: Campobasso 121,259; Isernia 129 666-rino 95,082.
Provincia di Napoli:
totale della provincia 867,983; 123,309; Castellamare 147,520; 527,578; Pozzuolo 69,576.
condarii:
Doli
Casoria
rovincia di Noto:
totale della
provincia 259,613;
ondarli:
ta
Modica
126,043;
tot.
Noto
56,811;
Sira-
76,759.
della popolazione 579,385;
Provincia di Novara:
condarii:
li
Biella
33,767;
134,115.
rovincia di Palermo:
292
circondarii:
Gelai ia
76,734;
Corleone
56,611;
Pa-
Parma 146,463.
Provincia di Pavia: totale della provincia: 419,785 circondarii: Bobbio 34,785; Lomellina 132,149; Pavia 143,442;
Voghera 109,409.
tot. della
popol. 202,568
circondarii: Pesaro 99,704; Urbino 102,568. Provincia di Piacenza: tot. della popolazione: 218,569
circondarii
Firenzuola 74,529; Piacenza 143,940. Provincia di Pisa: popolazione totale: 243,028; cir condarii: Pisa 187,197; Volterra 55,831.
:
Provincia di Porto Maurizio: popolazione tot. 121,330 circondarii: Porto Maurizio 59,726; San Remo 61,604 Provincia di Principato citeriore: popolazione totali
528,256; circondarii: Campagna 98,959, Sala Consilia 84,549; Salerno 248,576; Valle della Lucania 95,172. Provincia di Principato ulteriore: popolazione tot
355,621; circondarii: Ariano 84,800; Avellino 161,797 Sant'Angelo dei Lombardi 109,024. Provincia di Ravenna: popolazione tot. 209,518; circondarii: Faenza 71,815; Lugo 60,492; Ravenna 77,211 Provincia di Reggio nell'Emilia: popolazione total circondarii: Guastalla 59,570; Reggio nelb
230,054;
Emilia 170,484.
Provincia di Sassari: totale della provincia 215,967 circondarii: Alghero 37,112; Nuoro 52,508; Ozier
34,392; Sassari* 67,191; Tempio Pausania 24,764. Provincia di Siena: popolazione totale 193,935; cir condarii: Montepulciano 65,547; Siena 128,388.
Provincia di Sondrio: popolazione totale 106,040. Provincia di Terra di Bari: popolazione tot. 554,402
293
circondari]:
delle Puglie
250 968'
barletta 210,498.
Provincia
k)3,404;
Terra di Lavoro:
popolazione
totale
circondarli:
ola 86,029;
Piedimonte d'Alife 49,921; Sora 132,879, Provincia di Terra d'Otranto: popolazione tot. 447982-
Brindisi 96,902; Gallipoli IH 131Lec115,096; Taranto 124,853. Provincia di Torino: popolazione totale 941 992ircondarii: Aosta 81,884; Ivrea 159,138; Pinerolo 132
e
?
ircondarii:
Torino 484,992.
popolazione totale 214.981;
del Vallo 66 463-
Provincia
ircondarii:
di
Trapani:
rapani 91,947.
tot.
515,019; circon-
Vili.
Se noi volessimo fondare sul passato delle popolami italiane un pronostico dell'avvenire, correremmo
imperocch tempi non riscontrano fra 'o n per la forma n per la data, oppure comendono un periodo di tempo insufficiente per fonrvi sopra un qualsiasi pronostico. Pur tuttavolta
le
minente pericolo
notizie
di
riuscire avventati,
degli
andati
^binando assieme
gli
uni e
gli
altri
dati raccolti
294
1859
i
sommava, per le regioni che ora compongono Regno d'Italia, una popolazione totale di 19,996,3$
abitanti; al 1
delle 59
gennaio 1862
fra
le
la
popolazione di
fati
notando
cos
un accrescimento
tanti.
ufficiali
antiche
modo
congetturale, e secondo
norme
popolazione,
cio
dal so
progresso di tutte
si
le arti
e di tutte le industrie, e eh
eque e rispondenti al prir non che della mancanz di malattie contagiose, carestia, guerra ecc., e final mente dalle trasmigrazioni di masse di popolazione emigranti od immigranti in cerca di mezzi di sussi stenza), abbiamo potuto stabilire quale sarebbe il temp richiesto, perch la popolazione che siam venuti de scrivendo, si dupplicasse. Questo tempo sarebbe di 13
di leggi
compone pure
anni.
Ma
Il
giorn
nuove
vi
apriranno indubitabilmente
all'attivit
ed all'indi
determineranno un accrescimenl annuo medio di popolazione assai maggiore di quelh che a computo di statistica si potrebbe presumere.
stria degli Italiani, e
295
XX.
Intanto a questi numeri noi
quelli derivanti dalle
biamo a suo tempo indicatoci dati relativi alla superfcie. La popolazione totale della provincia di Mantova i 154,800 abitanti, divisa per distretti come segue: Gonzaga 34,003; Mantova 70,812; Ostiglia 12,321 Re;
/ere 21,336;
Sermide 16,328; Volta (in parte) 3498. Provincia di Belluno: popolazione totale 167,229; listretti: Agordo 22,712; Auronzo 18,080; Belluno 13,322; Feltre 33,606; Fonzaso 18,564; Longarone 1,329; Pieve di Gadorre 29,616. Provincia di Padova; popolazione totale 804,732; listretti: Campo San Piero 31,930; Cittadella 27,901 ;
Jonselve 22,379; Este 38,169; Monselice 26,012;
Mon-
agnana 27,807; Padova 103,448; Pieve 27,108. Provincia di Rovigo: popolazione totale 174,231 istretti Adria 35,887; Ariano 13,051 Bada 18,385 endinara 19,463; Massa 17,177; Occhiobello 19,444
:
Rovigo 35,005. popolazione totale 298,967; istretti: Asolo 27,947; Castelfranco 26,545; Cenada 7,342; Conegliano 38,431; Montebelluno 27,362 dezzo 39,773; Treviso 81,489; Valdobbiadene 20,078 Provincia di Udine: popolazione totale 426,075; di retti: Ampezzo 10,806; Aviano 12,299; Cividale 36,572 odroipo 19,499; S. Daniele 25,224; Gemona 24,344 atisana 15,444; Maniago 21,375; Moggio 13,566 lima 23,806; S. Pietro 13,892; Pordenone 35,824
olesella 15,809;
Provincia di Treviso:
igolato 9,098;
ircento
Vito 24,917.
296
Provincia di
distretti:
Mestre
Venezia: popolazione totale 294,451 Ghioggia 48,669; Dolo 25,856; S. Dona 24,089 19,377; Mirano 22,076; Portogruaro 30,625
di
Venezia 123,759.
Provincia
distretti:
Verona: popolazione
S.
totale
312,291
Bardolino 14,016;
Bonifacio
27,152;
Ga
prino 11,394; Cotogna 19,294; Isola della scala 30,006 Legnano 30,795; San Pietro 22,708; Sanguinetto 17,2901
Vicenza:
popolazione
totale
321,988
Arzignano 21,830; Aziago 22,900; Barbara^ 14,238; Bassano 41,433; Lonigo 28,285; Morostic 28,233; Schio 39,240; Thiene 21,874; Valdagna 21,746
Vicenza 80,209
E cos in totale le popolazioni venete in quest momento aggregate al regno, rilevano a 2,459,19
abitanti,
i
quali
sommati
totale di
unite,
danno un
d'Italia.
24,236,543 abitanti
al
nuov
regno
Le
non annesse
ai
regno oftVon
seguenti risultati in ordine di popolazione cio: i 682,489 abil Provincie romane popolazione totale 541,758 Provincie di Trieste, Istria e Gorizia, id.
id.
id. id.
id. id.
518,059 132,256
122,362
252,889 147,683
Provincia di Malta
297
rovineia di
Monaco
i
id. id.
si
7,627
abil.
5,700
paesi,
che
one
di
popolazione a 20,647,366.
XX.
A completare
dso,
le
notizie
non
solo,
ma
il
criterio che
lo stu-
deve
tirare
chiudiamo questo nostro paragrafo sulla popo:ione italiana con un cenno sulla superficie e sulla
polazione di tutte le altre nazioni europee. Egli n inteso che noi parliamo qui dello stato in cui si
vavano queste nazioni prima della guerra del 1866, ognuno di fare i computi secondo lati a lui pervenuti o che avr trovati facilmente
:he lasciamo ad
pei diarii
e sulle
effemeridi
di
circostanza;
dopo
STATI
TERRITORIO
in Kil. <ju.
POPOLAZIONE
630,229
44,892,777
Prussia
247,279
647,490
29,456
37,949
17,870,710
stria
98,714,726
4,782,266
1,600,551
gio
limarca
ncia
in
542,397
37,382,225 20,192,496
Bretagna
hilterra
le
151,046 917
143,447
298
STATI
TERRITORIO
in chil. q.
POPOLAZIO
3,062,29-
Scozia
Irlanda
81,129
84, 221
5,764,54
1,096,79'
Grecia
Isole Ionie
43,429
2,695
332,42i
3,023,41'
Norvegia
Paesi Bassi
318,133 281,385
98,900 281,385
4,944,080 123,863
18,491,22'
Portogallo
3,023,41
18,491,22'
Prussia
Russia eur.
Polonia
39,330,75'
4,764,44
15,673,48
3,859,72;
2,510,4915, 600,00i
Spagna
Svezia
Svizzera
306,548
439,961
41,418 525,065
Turchia eur.
299
i.
3MMARIO
1.
Quali siano
le principali
gli
categorie
sogliono distribuire
militare ed
professioni.
gine.
abitanti.
in cui si
2.
Popolazione
5.
3.
Forza
I.
Proseguendo
jlla
le nostre indagini sui principali fatti popolazione, dopo d'averne notato il vario atteg-
nelle
scompartimenti territoriali, nelle citt campagne, non che gli aggruppamenti speciali
nelle
occorre che noi portiamo la nostra analisi sulle igole categorie in cui sono spartiti gli abitanti, im-a,
in cui si sogliono dividere le popolami, derivano o da circostanze naturali o da condici volontarie degli individui che la compongono,
Le categorie
no naturali
essia,
e,
ed
il
indipendenti
sesso, alcune
dalla
volont
di"
chi-
l'et,
e la morte inad un certo punto dalla volont lividuale, come pure la religione, l'istruzione, molte le modalit di stato civile, l'emigrazione od immitzione, e finalmente le varie occupazioni che sono conseguenza di quella gran divisione di lavoro, che : tacito consenso di tutti avviene col diverso indirizzo
:e
l'origine e le
infermit; la vita
dipendono
fino
300
che ciascuno d
il
alla
propria
ogni
attivit,
perch,
come
di
Davanzati,
non
uomo nascendo
atto ad
og
pr<
esercizio,
ma
ducendo ogni
altri
citt,
l'uomo lavori e
ancora, e
non per
per
lui, e
se solo,
ma per
l'alt
altri
cos l'una e
ed
regno condisce del suo soverch fornito del suo bisogno, e tutti i beni di natu
l'uno l'altro
e d'arte
sono accomunati
goduti pel
commerc
dall'et,
umano.
In parte poi naturali,
siccome derivanti
come
la
volont de
l'uomo, o corollari
che emanano da una o da pi delle premesse stanze: sono la maggiore o minor et, secondo le
il
leg
l'eie
guardia nazionale,
categoria in cui
esposizione
indulgente
lo
cendo,
la
fatica di
ripetere, a
lui
vien
diminuita
sempre anche
del consumatore.
301
Chi esamini
regno
fu
leggeri
s'accorge
me
1
il
numero
infatti
o alla
daf primo periodo pi tarda et scemando mano mano. Noi vein questa scala
imo
decrescente la popolaquinquennio numerosa di quasi tre llioni (2,759,891); dove quella del secondo non tocca u millioni e mezzo (2,345,791); e dove al terzo
ne del primo
inquennio
3
poco supera con lievi illazioni, finch oltre cent'anni non ha pi che persone. Ben si pu dire adunque che dei 22 mii d'abitanti accertati al 21 dicembre 1861, forse pi che un centinaio vedr la line del 1961 e che
millioni (2,140,455),
e cos di seguito;
i
i
la
cifra degli
abitanti di
ci l'onda
della nuova generazione che c'incalza, poche decine d'anni non risparmier pi che noi
facemmo
ri
buona memoria,
gli
di
questo
splendido
risorgimento
italiano'. I1
imino
maggioranza della
olazione assai breve, e colle tavole alla mano dei ti per et, noi potremmo dire con un'antica e
irata
ti gli
li
primi, ed
chiamati
ma
eletti,
oppure ripetere
col poeta:
(1,
et
abitanti del
nuovo
comunit
come
3adi
il
lettore a
che
tutti
questi
cono
censimento, cio
dati e quelli al l v
che seguiranno,
si
gennaio 1862.
302
27 anni
mese
femminile
26
10
27 anni
mes
3 10
27
rurali
26
Regno
27 anni
mes
Ai dati della nostra censuazione facendo ora seguire g elementi desunti dalle statistiche straniere riscontriamc
Italia
Francia
Inghilterra
1
Maschi
27 an.
mesi
Femmine 26
Idue
Il
10
31
27
sessi
27 an.
Inghilterra fa
paesi di poco
che
l'et
si
differenzi
il
La morte che pur troppo legge ineluttabile de pu venire pi o meno tarda, colpire un' poca della vita meglio di un'altra, un sesso ed ui
l'umanit,
stato civile a preferenza delle condizioni opposte. Co
la
il
si
<
a;
termometro sensibilissimo
talora benefica
<
ai
io
conomiche
fatti
Oltremodo feconda
il
u
&
breve
ma
io
vergognose durante
le
quali
fummo
visitati
da molt
305
ci
irono
io
le
nostre
i
divisioni e le nostre
tribolazioni,
avvenimenti
nelle
si
devono
chiaramente
oscere
tavole,
tribut per et. Quindi che fra noi, senza accue le false denunzie, che per avventura si fossero
:e
l'intervento
poc'anzi
si
tenne
parola,
punto
il
fenomeno osservato,
le
une categorie,
nenti
quali
rispondano
ai
varii
ordi-
civili
ed
uffici
sociali,
21,777,334 anime, vi da ai 2 anni inclusivi, su cui comincia ad rcitarsi l'azione di alcune istituzioni caritative ed icative. Troppo ristretto ancora il numero dei sepi o ricoveri per bambini lattanti, perch conga stabilire medie proporzionali alle popolazioni,
di
l'et
vantaggio
dati.
delle
quali quei
stabilimenti
vennero
sone strette in matrimonio, tra noi esistano 92 mila ie coniugali nei maggiori centri di popolazione )gnose del lavoro delle braccia per vivere, e am-
una conti un poppante, crebbero nel regno circa 9 mila famiglie cui gioso
andiamo
adini
no
siffatte cifre all'attenzione dei benemeriti che hanno a cuore tali istituzioni, onde voraddoppiare di cure nel riempiere una tanta
ma
ai
.nti
tutti
sero
approffittare
degli
destinati
alla loro
304
educazione.
(inora
Ma anche
questa
specie di
istituti
non
il
lor
numero
Gli asili, comprese in essi anche le scuole infanti! ascendevano nel 1862 per tutto il regno a 1688, eh quanto dire che su 100 chilometri quadrati ve n avevano 6,49, e su 100 mila abitanti 7,7. Gli alufti i sommavano a 76,735 (37,918 bimbi e 38,817 bambine
il
che d
Di
in
mano
mano che
si
fanciulli catt osserveremo come goria anche pi numerosa di quella degli infanti, a vendo per limite l'et dai 5 ai 12 anni inclusivi. Giun
tutti
i
ez
oramai
istituti
al
momento proprio
loro
dell'istruzione elementare
nel
re
questa veniva
privati,
impartita
1862,
oltrech
cJ
di
da scuole obbligatorie pei due sesse che complessivamente ascendevano a 28,490, dell quali 16,559 destinate ai maschi; e 11,931 alle lem mine. E per sopra una superficie di 100 chilometil quadrati vi avrebbero 11 scuole e sopra 10,000 ci popolazione, 13. Il numero degli alunni ascendeva
ce ro
1,008,674, dei quali 579,550 maschi e 429,124 fere minine. Gli alunni d'una scuola maschile non superi
i,
di
le
fo
Proporzionalmente
6
ai
all'et,
in
cui
io]
cora| e
:
ss
re
il
prim
321
sessi
maschi
778,745 femmine). Attendevano ai servigi domestici 73,574 persone (160,077 maschi e 313,497 femmine). in fine facevano parte di una categoria, alla quale )n stato agevole assegnare una particolare
profesone,
li
donne
di
casa,
fanciulli,
ascln 2,520,286,
femmine 5,330,288.
I bollettini del censimento, conoscenza delle varie professioni gli abitanti, una guida meno sicura delle statistiche eciah, che si propongono d'indagare con altri bzzi la condizione numerica ed economica e di deternare le classi sociali. Gli agenti censuari devono fonrsi di necessit sulle denunzie e sugli apprezzamenti hviduali, che possono essere erronei e rendere an-
Non facciamoci
per
la
escono,
pi intricato
il
gi difficile
compito
di
eseguire
;chevole numero di schede individuali. Malgrado coteste inevitabili imperfezioni nei lavori censimento, i risultamene, che se ne ottengono
ono aversi come interessantissimi, rappresentando appena sbozzati vero ma con bastevole fedelt ? nncipah gruppi delle professioni in
i,
esercizio fra noi 'olendo discendere a qualche pi minuta specificale in proposito, diremo, nello intento di
fermare
il
tro
morali
della
agricola
tragga
propria
prevalendo pi che
nelle
plebi urbane
^giudizi antichi, quantunque poi a questo difetto quegli altri che si potrebbero derivare dalla lenza alla superstizione e dalla facilit ai
sospetti
ed
322
ai litigi,
opponga robuste
il
sopportare
modesto suo
nell'amore de
i
come
quali
qual suolo nativo, nella rassegnazione a certi pesi, la coscrizione, gravitano specialmente su lei;
infine in molte altre facolt
d'animo
serva
di
corpo
gleba
hanno
redata presso
molte nazioni,
della
ne
colonnie, una
le
classe ara
tanza,
la
mentre
precaria garanzia d'un patto annuale o anche sol nella difficile posizione di una incerta paga giornalieri
La riprova di quanto asseriamo si , che menti abbiamo circa 8 milioni di persone dei due sessi o<
cupate nelle industrie agricole, coltivatori propri* i me2 tarli non ascendono pi che a un 1,264,753, menti zadri a 1,248,286, gli affittaiuoli a soli 310,019,
gli agricoltori giornalieri,
Accanto
quali
sommano
regi^
numero 206,993; calzo falegnami 138,599; fabb, 195,170; muratori 169,034; armai fabbri-ferrai 97,162; canti di carrozze 12,517;
tegorie di arti e mestieri: sarti
j
323
il
pi doloroso fra
si
tutti
che nella
fanciulli
in
che non
di
hanno ancora
392,318, cio
!
iggiunto
15 anni sono
numero
13 per 0(0 della popolazione manifatturiera In ci che ha tratto al commercio volendo distinaere l'industria commerciale all'ingrosso, compresi questo genere di commercio capitalisti banchieri,
i
gli
com-
ercio
mereiai, bottegai,
ercanti,
lieri, birrai, b
che
si
chiama
il
commercio
pel
al
di trasporto
checom-
vetturali,
corrieri, spedi-
teti,
elio di
ecc.,
abbiamo
nostro
la
medicina
4 dentisti;
macisti; e finalmente 7546 levatrici (1). numero dei poveri noi l'abbiamo dato in 305,343 (1 rsone e si ragguaglia al totale della popolazione
ne 1,40 a 100, e ogni 100 poveri erranti 29 soli si nano ricoverati. In tema cosi doloroso noi ci dispenmo da qualunque induzione. D'altronde la scienza e
ragione del cuore starebbero
)osto, e fra
la
confusione
di
questa
agglomerici e
nella getali
ersone
zie
quali
occupano scuramente un
posto diverso
addurremmo per
si
trova a pagina 17
volume
censimento
324
almeno che ce
lo
permette
1<
condizione di
statisti.
Importante subietto
gini della
il
popolazione; di grande
interesse
infatt
conoscere quanti hanno un domicilio stabile, seb bene non vi appartengano per nascita nei comun
presso cui vennero censiti, siano poi essi regnicoli stranieri. L'indagine sarebbe anche pi fruttuosa,
alle
dimostrazioni numeriche
ci riuscisse di
accoppiar
una qualche notizia intorno alle cagioni che poteron determinare cotesti mutamenti di sede degli abitanti
mutamenti che d'ordinario sono la conseguenza di ui disagio locale o di uno sciopero volontario in alcun
speciali professioni.
Or bene
risponde
la part
del censimento da cui risulta, come sul totale della p polazione vi sieno 21,688,695 regnicoli (10,843,095 ma schi e 10,845,600 femmine) e 88,639 stranieri (54,14
maschi e 34,498 femmine). Epper su 1,000 di pop lazione 996 sono originarii del Regno e 4 nativi del l'estero; su 100 femmine non regnicole si contano 15
al regno. Pi confortevoli o pi ospitali agli stranieri sono seguenti compartimenti: l'Umbria che ne ha 9,50 ogn
maschi estranei
1,000 abitanti;
il
la
Lombardia
Piemonte (6,38), la Reggio e Massa, che contano 5,28 stranieri sopra uni stesso numero di popolazione. Meno ricercate da gent
325
ove
ogni 1,000 di popolazione, Cicilia e la Sardegna, che } ad un dipresso sono nelle esse condizioni.
Pi che
alle
5Sia
la
quarta parte di
tali
ospiti
ci
indicata
note
il
censuarie
27 per 100).
come senza professione (24 021 II numero delle femmine di' cosupera del
triplo
quello dei
onde pu credersi che fra le prime Inno molte donne di origine straniera impalmate
I
asch. (5,726),
italiani.
distinguonsi gli industriali ed i mmercianti, poich di quelli ve n'ha 13,657 e di questi >,472, (15,41 e 11,82 per 100 del totale) per la magor parte residenti in Piemonte ed in Lombardia Le
Fra
non regnicoli
aprono le loro fila a 6,849 persone, pi parte uomini (5,417) che non appartengono al ese, con domicilio specialmente nei
liberali
ofessioni
compartimenti Toscana (1,125). Anche la domita novera un contingente di 5,923 forestieri (6,68 r100), tra cui 2,317 maschi e 3,606 femmine. Ma quel che merita di essere qui ricordato sono i 69 nativi di stati esteri, tutti ad eccezione
ddetti (3,597), ed in
di
uno,
sesso maschile,
quali servono
l'amministrazione
786)
e la sicurezza
altri
che
sso di
s la brutta
rcenarn,
giungere,
affrettiamo di
un certo
iti
come nel caso concreto non trattisi che numero di soldati ed impiegati apparte-
provincie italiane ancora soggette a Stati od a quelle cedute alla Francia, -a milizia cosmopolita della chiesa rappresentala circa 2,500 persone appartenenti al clero secolare
alle
326
masch
1,255 femmine).
Un quarto
(621),
il
che
spiega
in
parte
il
numeroso
clero d
|
quella provincia.
Alcuni
Ira noi
degli
stranieri
di cui
una residenza
stabile,
l3
vano compresi nella nostra censuazione che per la lor momentanea dimora nel regno. Senza confronto mag gioie il numero degli stranieri che appartengono
l(j
alla
prima categoria, ascendendo essi a 71,205 (39,01 maschi e 32,190 femmine). Spettano alla seconda 17,43 stranieri (15,126 maschi e 2,308 femmine), epper
1
j,
|,
prima categoria
sta alla
seconda come
4:1.
ri
er
A
1
l0
spetto,
5r
compartimenti dell'Alta Italia presentano il maggio numero di stranieri con stabile residenza; in Sardegna a rendere maggiore il rapporto, concorre lo scarso nu
ie
0l
momentanea. L con temporaneamente classe degli stranieri chel, venuta in Sicilia per affari di commercio, fasi popolazione estera con residenza slabile non pi ch
forestieri
con
residenza
la
)0
il
forestieri
censiti.
Scarso pure
c<
c
March
e nell'Umbria.
Le industrie manuali obbligano quasi 12 mila sti aieri (87 per 100) ad una residenza stabile tra n( (8,516 maschi e 3,339 femmine).
Il
con residenza stq bile ne novera a mala pena 6,872 (6,270 maschi 602 femmine), che quanto dire il 66 circa per 1(X La milizia e la marina, che fanno parte della sicu
327
izza
interna,
gi
variano,
come ognun
sa,
di
dimora;
cch
a
di 8 individui
3,187,701 regnicoli con riparmento quasi pareggialo fra due sessi (1,616,927 laschi e 1,510,774 femmine), ha per causa d'imiego ed anche semplicemente per diletto, stabile redenza fuori del comune nativo.
i
11
maggior numero
nei
di
di siffatte di
mgono
3r 100),
I
compartimenti
Parma
di
la
Piacenza (31,19
(25,07),
Lombardia (26,48),
Italia;
Romagna
le
in
le
generale dell'Alta
Toscana, l'Umbria
condizioni getrasferimenti
lali del
Per contro
nelle
sicule
tali
hanno
(6,22
ogo pi
ir
rado
provincie napoletane,
1,5,41),
te
0i0),
nelle
maggiore eslen-
aso quasi ad
lali
1 millione di contadini (999,288 dei 605,010 maschi e 394,278 femmine), di abbannare loro paesi nativi e a trapiantarsi in altri coi
uni del
regno, dove l'opera dell'uomo fosse meglio miesta e rimunerata. Delle 59,259 persone addette
e industrie affini all'agricoltura, quasi la
schi
r i
met (25,668, maggior parte 24,129), costretta a cerlavoro fuori del paese nalivo: proporzionatamente
pev
la
limitato risulta
il
numero
di
ilraente
all'industria
animale (38,619 a
dell'industria
di
fronte
di
8,250).
Anche
il
lavoro
manifattrice
commercio pure
le
328
traggono fuori
dei
loro
comuni
d'origine,
il
prime
135,677 persone (117,263 maschi e 18,414 femmine) le seconde 116,087 persone ossia il 22 per 100 delfe
popolazione rispettiva (91,636 maschi e 24,451 fem-
in
dimore pi acconcie
il
all'eser-
L'amministrazione pubblica,
interna sono
le
culto e la sicurezza
il
maggior*
ia
spostamento
circa 40 per
delle
persone,
trovandosene
medi;
100 costrette
dei
seguend<
la
cangiamenti
le
donne sono
degli
maggioranza (121,61.
affetti
il
femmine).
La settima parte
abitanti
da poverti
altri
comuni
della pr
regno.
fuori
La residenza temporanea
del
comune
nativi
indicata pei regnicoli in 361,013 persone (314,87< maschi e 46,943 femmine), delle quali la met circi (183,538) tutti maschi, tranne una femmina, figurai
esterna, nell'e
commercio
poveri va
ganti
sommano
femmine.
3*)
VX.
.e
notazioni
del
in
affermava
i
elementi che
compon-
no, tra
quali principalissimo
eremi
dialetti.
30ssibile a voler
determinare
nettamente
i
confini
passaggio dall'uno
all'altro,
tal
specialmente nella
legge di proporzionata
da assomigliarla
Si
al
ttro solare.
iletti
parlati in Italia
non
si
)sse
anzich per
speciali vernacoli
dei volgari.
si
pu
fare
studio fondato a
motivo della
nelle
loro
instabilit e
campagne un fermo
i
caratteri
a premesso, passiamo
iglie dei
ialetti italici
alla
dialetti italiani.
tanto sotto
il
storico
quanto
m
filologico, non ponnosi distinguere pi di 9 famiglie non tenendo conto dei sottodialetti di radice straniera 1 La famiglia dei dialetti italo-celti, che si parlan
meno
graje,
il
circondario d'Aost
provincie d
d
e nelle
il
Cuneo,
d'Alessandria
eccettuato
li
circondario
di
di
Novi), di Novara,
di Brescia,
di
di Milano,
Pavia,
Bergamo
Parma,
di
d
Cremona,
di
al
di
Piacenza,
di
Modena,
sar,
si
di Reggio,
Bologna,
Ferrara,
Ra
a cui aggiunti
Canton Ticino, ov
parla
un
parla
un
sotto-dialetto bresciano
Mantova,
d a
un digrosso pi
che
si
parla
coi
in
Montone
bitanti.
800 mila a
distint
3 La
famiglia dei
del
dialetti
tosco-romani,
toscano
proprio,
dell'umbrico e de
di Firenze, di Pisa
maggior parte dell'antica Marca d'Ancona, a cui, ag giugnendo le popolazioni romane soggette al governa
pontificio,
s'avrebbero intorno a 4 milioni di abitanti 4 La famiglia dei dialetti napoletani, fra cui spie
cano,
proprio o
le
pugliese
ed
il
napolitan
si
Di questi dialetti
servoni
dei
di iNapoli, di
Bc
nevento,. Molise,
Otranto
Basilicata,
che
sommano
milioi
d'abitanti.
331
5 La famiglia dei dialetti siculi, che con moltissima met distintesi per in due tipi principali: il ca-
prese
e
il
da pi che
sardi,
la
quale disun-
endosi nei due rami del campidanese e del lugusono parlati da pi che mezzo milione d'abi,
nti.
Il
persone.
friulano da un mezzo milione. E finalmente il crso che parlato da poco pi cencinquanlamila persone. bd questi brevi cenni appare come il tipo
Il
celtico
mini
la
valle del
Po,
il
il
greco
meridionale.
VII.
Secondo
le
credenze religiose
la
popolazione d'Italia
divide in questa guisa: 21,720,863 cattolici, 32,684 piotici, 90 mila protestanti del circondario di Pifal,
enli,
22,458
se
si
israeliti
dis-
eccettuano
i
He Alpi cozie, ed
xvf secolo sul
riformati che
stabilirono fin
della Valtellina,
lembo settentrionale
sparsi e sono piuttosto ospiti venuti d'oltr'Alpi ragioni di commercio, che popolazioni intere vitti ab antico sul suolo italiano. Gli israeliti si inI
ono
Urano pi numerosi e stabiliti da gran tempo nella >cana, in Piemonte, nel Mantovano e nel Monfero, e quello che parr strano, nelle provincie gi
3312
pontifcie,
che non
nelle
regioni
in
cui
domin
nazione spagnuola.
L'Italia fra
la Spagna e il Portogallo, quella che presenta maggio omogeneit di credenza poich su cento abitanti 99,7
sono
cattolici;
mentre
soli
la
Francia
che
ali
le
succede,
cento ne conta
della Francia.
Nell'Italia,
97,64; tutte le
re
nazioni prd
di
minore omogeneit
il
credenz
si
eccettua
Piemonte, l'intolleranz
la
contro
culti,
Toscana, dov
Nel regno
d'Italia vi
abbazie
una
diocesi,
chilometri quadrati, e per facendo ragione della vari numerosit degli abitanti pi assai di quanto si ri
ali
medesima comunione
religiosa.
Vili.
Altra
indagine
del
le
censimento,
infermit
pure curiosa e
la
istruttiva,
riguarda
cio,
apparenti,
sordo
mutolezza
e la cecit.
le
Quasi 40 malore;
mila (38,
sommano,
colpiti
secondo
ricerche
censuarie, gl'infe)
il
dall'uno o dall'altro
dire
qua La sordo-mutolezza ti
che
e
segregata
sone,
delle
10,941
maschi
7,244
femmi
Maggiore
numero
m
,752 persone e pi
precisamente 11,819
uomini e
933 donne.
sordo-muti devonsi risguardare piuttosto numerosi Piemonte ed in Lombardia; la ragione inversa si serva nell'Italia centrale e principalmente nella ToI
e nelle
Marche.
Piuttosto
rari
com-
maggior frequenza della sordo -mutoLe popolazioni delle Marche, della Sicilia e speziente della Sardegna vanno soggette alla perdita Ila vista in una proporzione al numero degli abitanti mosto ragguardevole. L'Italia meridionale in genere,
3
osarla della
e,
i
sotto questo rispetto fra le regioni pi maltratdeve forse la grande ricorrenza di tale infermit
ardori del
sole,
ma
sopratutto
ai
contatti
colle
)venienze levantine.
sesso maschile ha nei due malori sovramenziouna dolorosa superiorit numerica sul sesso femaile; per 100 femmine sordo-mute sonovi 141 uoI
ii
one.
iodesta differenza che
cui le
i
due
sessi,
due infermit sono pi frequenti nell'uomo nella donna fanno ragionevolmente ricordare che
tutte le
sordo-mutolezzee
le cecit
sono affezioni
alcune debbonsi ritenere invece come sultato di malattie sopraggiunte, che avrebbero ilo offesa agli organi dell'udito e della vista, alle
genite,
ma
Fuomo per la natura appunto delle sue occuoni riescirebbe esposto a preferenza della donna. r ecco in quali condizioni si trova l'Italia, sotto
li
le
334
O
in
<s^
>*
rco
o
OS CO co ^-
co o
co
CM
<I
O r-
O OS
CO
^
<3^
O CO
.^
9UIUIU10J 00 \ ns iipsej^
<5^
CO
o co
co co co o
o
CO
CO co
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1
co'
00
00
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amuiuiaj 001
tis
co 5
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00 52 CD
co
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15
t S g ,3
3
g
w
O.
o ;< * co
85
^
Si co
p 5
Ph
335
come pur troppo l'Italia sia ;r questo verso una regione delle manco Telici. Delle nque nazioni poste a riscontro, non una raggiunse
due sole
proporzione dei sordo muti propria del regno nostro
tra esse,
la
Da
Spagna
e l'Inghilterra,
hanno
mparat.vamente
a
alla
le
noi un tale stato di cose, devonsi iverare l'abbandono nel quale in molti nostri comfra
mantengono
rtimenh lasciata
la
plebe rustica,
la
malaria
il
elinismo.
33C
civile.
SOMMARIO
1.
intenda
sia
st;
civile,
come ne
tazione.
2.
dicembre 1861.
nel 1862.
4.
3.
Movimento
della popolazio
Nell'anno 1863.
-5.
Nell'anno
18(
L'utilit
che
si
trae dal
censimento sarebbe
relal
vamente tenue
l'ufficio
e fugace,
incombe
di
constata
giorno
per
giorno
fatti
pi saliei
co
rifei
tingenti
mutabili
come
nei
il
soggetto a cui
si
scono, e l'uomo
vita, nelle varie
stesso
alla societ
offre diver
che
interessano
lo
che meritano
essere tenute a calcolo. Chi oserebbe dire che la p polazione del regno d'Italia nel 1866 quale fu co
dicembre 1861 ? Anzi chi avrebbe osa dire che un anno dopo il censimento, le circostan
statala
il
31
pi ragguardevoli della
tate
m
ci
abbastanza da potervi pi
esatto ?
Per tener conto di tutte queste vari zioni e per coordinarle anno per anno ai grandi fu stabilito fin da tempo ai saltati del censimento famiglia fosse obbligata a denu ogni che tichissimo,
terio
i
m
lessi
i
(128,346 maschi
176,907 femmine).
ai
Di capi
servigi domestici
73,574 persone (160,077 maschi e 313,497 femmine). in line tacevano parte di una categoria, alla quale
>n stato agevole
se, donne
di
casa,
vecchi, infermi,
i
ecc.,
sessi
cos ripartite:
femmine 5,330,288.
illusioni.
I bollettini del censimento, conoscenza delle varie professioni gli abitami, una guida meno sicura delle statistiche eciali, che si propongono d'indagare con altri
Non facciamoci
per
Sscono,
la
zz la
condizione numerica ed economica e di deteragenti censuari devono foniceli necessit sulle denunzie e sugli apprezzamenti lividuali, che possono essere erronei e rendere annare
le classi sociali. Gli
pi intricato
il
gi difficile
compito
di
eseguire
uno sta-
Malgrado coteste inevitabili imperfezioni nei lavori censimento, i risultamenti, ehe se ne ottengono,
xmo
i,
aversi
come
interessantissimi,
appena sbozzati
vero
ma
rincipali gruppi delle professioni in esercizio fra noi! 'olendo discendere a qualche pi minuta specificale in proposito, diremo, nello intento di fermare
il
sguardo anche sulle condizioni morali della dazione italiana, come la classe agricola
Uro
!e
tragga consuetudini campestri un'indole tutta propria, no di lei prevalendo pi che nelle plebi urbane
regiudizi antichi,
quantunque poi
si
quegli
altri
che
sospetti
ed
338
cipii,
come
in
e nelle Ro-
magne, sia ai del Regno; 2 Che nell'Umbria invece, e nel gi ducato Pai mense e in tutta l'Italia meridionale, l'allestimento d
quegli
atti
come
era
di
spettanza
esclusiva
dei
e
municipi
del
come
ai
tempi
dell'antico
regno
italico
go
verno murattiano.
Le ricerche latte permisero inoltre di rilevare eh cosa ridu in alcuni compartimenti del regno ogni na registri dei compilazione cevasi ad una semplice
talizi,
mortuari
nuziali,
quali servivano ad
us
giunt delle magistrature per gli effetti civili e delle comunali per le liste della leva militare, e che
ii
altri
compartimenti invece
ai
fini
le
notizie raccolte
oltr
rai
al servire
fronti
lavori
di
a{
positi uffizi
statistica,
zioni pi o
meno
tanto
continuative e scientifiche.
nel
3 Che se
sistema delle
rettificazioni degli atti dello stato civile per mezzo li quandi parroci, considerati come ufficiali pubblici,
lo
stato civile ai
magil
a
municipali,
investiti perci
ir
fatti
delle
nascite,
morti e dei
le
rnj'i
trimoni;
ridiche
relazioni gil
oltij;
le differenze
politiche
sisten
risultanti dall'ingerenza
del clero in
una materia j
dello
ci
dritto
comune,
si
nei
rispetti
scientifici,
dacch
aperti
registri
stali
naturalmente
alle indagini
che
s<|ti
339
somma
Cosi
gli
pubblica amministrazione
significative
sui
fatti
sociali,
ridotto
com'esso
al
nell impossibilit
di
recare
giudizio
intorno
rado di potenza
e
meglio riusciva al cultore delle mediche disciine cogliere le leggi secondo cui la nazione si conrva e si rinnova. Niuna
pubblicazione ufficiale che
effetti
udiasse
quali
distinguesse
gli
di
quelle
forze
rendono
o
l'esistenza
fra e
noi
pi o
nga,
men
documorti
pi
meno prospera
bilancio
felice,
i
niun
e
i
tra
nati
flusso e riflusso
dall'analisi
delle migrazioni
principalmente
delle
condizioni
Jrologiche,
me-
annonarie,
e
industriali,
commerciali e
del
debba crescere
in
Italia
viventi.
La Sardegna
mestica.
infatti e le provinole gi pontificie incavano affatto di cotesti annali della loro storia
esse dal
5
Piemonte e Liguria ne difettavano an1839 in poi. Le altre provinole d'Italia pure ne erano fornite, attesa la
disformit delle
dei
metodi seguiti a condurle effetto, non permettevano gli utili riscontri e le ferme :onclusive dimostrazioni a cui d luogo altrove la Mica delle nascite, delie morti e dei matrimoni.-. Illa nazione risorta spettava riempire le lacune
cessare
ulto sopra
la
agini intraprese e
discontinuit dei
lavori,
regolare
340
alle
cifre
dei
vani compartimenti
d'Italia
riuscii
o
e
di
stare
coordinarsi
Per
volendo
sopperire
dopo
dine
il
censimento,
dell'Italia
varie parti
al
la
confusione
i
in
01
modo
si
il
registri
dell
stato civile,
del
nuovo co
regole
dice civile,
quale
avrebbe regolata,
come
secondo in appresso sar fatto manifesto, tale materia provvedere con disposizioni speciali; le quali appunt emanarono sotto la data del 5 e 17 novembre 186S
Noi non ci faremo qui ad esaminare queste istmi zioni siccome appartenenti ad un tempo che fu e e poco o niun interesse ad essere riandato, ma sibbene
per rispondere
alle esigenze
che deve compendiare non solo risultati definitivi, m pure i metodi impiegati per arrivare ad essi, ridi
le
sumeremo
mente
L'ordinamento degli
retto
in
di stato civile
titolo
attuai
tutto
regno dal
xn
del
bro l(art. 350 e seguenti) del codice italiano e dal re gio decreto 15 nov. 1865. Di queste disposizioni dot biamo qui fare parola prima di tornare ai dati uffi
ciali
dai quali
desumeremo
il
movimento
verificato*
comune
censimento. Ufficiale dello stato civile in ciascu: il sindaco o chi ne fa le veci, ed incaricate
1 Di ricevere tutti gli atti concernenti lo stato civile 2 Di custodire e conservare i registri e qualunqu
atto
che
vi
si
riferisca.
ufficio
In
ciascun
i
di
stato
civile
si
debbono
te
nere
nascita;
cittadinanza; 2 d
341
regno, e vidimati dati autorit giudiziaria. Ogni registrazione fatta per doppio originale e sottoscritta
il
registri
sono confrmi
in tutto
contemporaneamente
dall'ufficiale
di
parti dichiaranti,
civile,
il
dai testimoni! e
iello stato
quale
nel
primo giorno
ed
cia-
ciascun registro
atto,
il
imme-
m
i
si
dichiara chiuso
il
registro,
numero
amando
nomi
medesimi
di coloro cui gli atti si riferiscono, che viene col registro depositato negli archivi del comune nella cancelleria del tribunale.
documenti
relativi
ai quattro registri annotazioni di ciascun registro sono poi le seguenti. Per i registri di cittadinanza si ricevono le dichia-
zioni:
1 Di chi
tadmanza
ah
2
io
il
essendo reputato straniero, pu ele^ere italiana esprimendo le circostanzeTper dichiarante crede di poter ci fare;
la
le
nmendo
*
Le
dichiarazioni
rinunzia
alla
cittadinanza
lana;
Le dichiarazioni di aver fissato o di voler fissare regno il domicilio coi motivi determinanti e gli scopi che si vogliono raggiungere;
^Finalmente le dichiarazioni di trasferimento di nciho da un comune all'altro del resno. Mah registri devono essere trascritti, quando im,
i
decreti
reali
con cui
concessa
la
citta-
Enza.
342
Nei registri di nascita si ricevono -1 Le dichiarazioni delle nascite; 2 1 processi relativi alla presentazione di
:
bamb
il
trovati;
non
dei qua processi di presentazione di bambini vengor che e nascita fu ancora dichiarata la
I
Negli
stessi
registri
si
devono
pure
trascrive
pendente un viaggio
tari o dall'ufficiale di
di
nacque accidentalmente,
esposti nei pubblici
fatta
uffizi.
finalmente dei
fanciu
menzione:
mento, od
1 Del riconoscimento di figli naturali; 2 Dei decreti di adozione, legittimazione, cambi; aggiunta di nome e cognome, concessioi
e di predicato;
di titoli di nobilt
genitori,
l'ufficiale
dello stato
civile
impo
medesimi un nome ed un cognome. inserte le richi* Nei registri di matrimonio sono con menzioi matrimonio di ste delle pubblicazioni
del
di
di nascita nome, cognome professione e luogo professioi cognome, residenza degli sposi; nome,
genitori;
se
gli
sposi
abbia
tutela de' qr ascendenti o consigli di famiglia o di gli sposi esista im sia richiesto il consenso; se tra parentela o di affinit; se siano in pr
dimento
di
od
ninno degli sposi si trovi n di mente condizioni di interdizione per infermit dall'articolo i contemplata speciale di proibizione
ulteriori nozze; se
del
Codice
civile.
Negli stessi
registri
e in
appos
343
di cui sovra, si
le
iscrivono
dichiara-
atti
di
celebrazione di matrimonio e
zioni
di
riconoscimento
di
figli
naturali
fatti
dagli
ma-
emonio.
Le dichiarazioni
di
;
morte
fatte
da due testimoni
dello stato ei-
he ne siano informati
2 Gli
ile
atti
di
morte che
l'ufficiale
stende
in seguito
edali.
i
collegi od
altro qualsiasi
da
ufficiali
polizia,
da custodi o carcerieri
di
prigioni,
case
'arresto o di detenzione, o dai cancellieri giudiziari. Negli stessi registri devono essere trascritti tutti
tri
gli
atti
di
morte
avvenuti
fuori
del
comune
su
Queste sono
la
le disposizioni regolamentane relative tenuta dei registri dello stato civile. Le formalit
'Stanziali
la
contemplate dal Codice civile riguardano: presenza di due testimonii maschi maggiori di
risiedenti nel
comune,
la
Ila dichiarazione;
>ppio originale; 3
icit
loro vidimazione; 4
la
pub-
di
tali
registri.
Negli
atti
di
nascita e di ricognizioni
della
ldia-
me
sono reputate dalla legge formalit sostanziali: la dichiarazione di nascita fatta dal padre o da un o rappresentante nei cinque giorni successivi al parto
la
presentazione del neonato all'ufficiale dello slato 2 il luogo, il giorno e fora della nascita, il so ed il nome del neonato; 3 se il neonato sia
ile;
344
al
momento
|<
e in caso divers
Finalmente gli atti di matrimonio e di morte noi! contenendo disposizione sostanziale, che non sia stati da noi sufficientemente indicata; chiudiamo quest; trattazione relativa alla constatazione del movimenta
dello stato civile
risultat
censimento del 1861, risultati, i quali ci potranno portare ad una conoscenza se non matematicamente esatta, certo molto prossima
che
si
ottennero dopo
II.
cle lo slato
21,777,334 abitanti, noverati col censimento del 31 dicembre 1861, importava un totale di 12,071,751
nei quali il numero dei maschi eccedeva quello] femmine di oltre 622 mila; coniugati presen-j tavano un totale di 7,673,425 cos divisi: maschi soli 3,817,474, e femmine 3,855,951; finalmente si aveva un totale di vedovi di 1,432,158, nel qual novero
celibi,
delle
il
Per
tal
modo
trovarono 58,19
lazione,
35 e 23, o lj3
si
di coniugati;
o 1|16
di
34-5
ua pi lontane da quelle
osi. celibi
si
esprime
100; e
tot.
celibi 63,87;
III.
Il
movimento dello stato civile durante Tanno 1862 pu riassumere per tutto il regno, di questa
guisa-
atnmonii 176,897; nascite 833,054; morti 681,^212. Volendo decomporre queste cifre nei loro elementi stitutivi, noi troviamo che in Italia si verific in eiranno 8,12 matrimoni]' ogni 1000 persone, o in termini un matrimonio ogni 123 persone circa;
comuni
snte
te
nelle
popolazioni
rustiche
d'
ordinario
meno
videnti,
una
singolare
prudenza,
matrimoni compartimenti della Toscana, delle provincie natane, della Sicilia, e della Sardegna, e minori in Ih dell'Umbria e delle Marche, .'elio stesso periodo di tempo il Belgio non ebbe 7,07 matrimonii ogni 1000 abitanti; la Francia
7,91;
Il
pi gran
numero
natrimonii
346
Delli 833,054 nati 428,922 furono maschi e 404,13 femmine, cosicch 17 nati maschi su 16 femmine; pre
il
regno
la
il
d'Itali
procede
di
ei
come
nate,
Spagn
Belgi
fmmine
che ne ha 106, la Prussia 105 e l'Inghilterra 104. Paragonato il numero delle nascite a quello deg
abitanti,
si
ottiene
un rapporto che
si
esprime co
l'agglc
maggiore
sani
e
e
di
pi
sostanzio
partimenti di Sicilia (4,28); delle provincie napolitan (3,93); della Toscana (8,85); non invece raggiunl
da
tutti
gli
altri
compartimenti e particolarmente
Romagne
(3,59).
di febbraio,
maggior numero delle nascite ha luogo nei me! marzo, novembre e dicembre; meno nu merose sono invece le nascite nei mesi di giugni
luglio.
sommano
epper
gli
uni
si
ragg
eccedenza ripetendosi
per effetto di indurre
in
quandochessia V equilibrio
maschile e femminile, ove puri le due popolazioni non avesse a far s, che quest'ultima finisse anche pen
superare
Il
la
prima.
I
al
numero
degli abitanti
ir]
media di 3,13 per 100 con sensibile differenza in pi nei comuni urbani, che si spiega per colla parte d K
l(i
347
(Mortalit
la
quale
si
verifica
)spizi,
contingente
cit-
adino.
La mortalit
)ardia.
I
massima
in
ninima nell'Umbria,
mesi pi funesti
e
Piemonte,
Liguria
Lom-
furono
le
dicembre,
igori della
quindi
uomo
1
temperatura. Meno avversi alla vita deifurono invece aprile, maggio e giugno.
i
Secondo
Italia
ei
media
sarebbe (stando
dati del
186%)
di
24 anni
comuni urbani e di 27 in quelli rurali. L'accrescimento della popolazione desunto dali'ecadenza delle nascite sulle morti sarebbe di 0,70 per
00
abitanti.
Gli
elementi
nell'anno
costitutivi
del
one
18b2
riescirono,
rispetti
tuto notare,
per molti
serie
secondo
ufficiali
ino invece
lative a
della
delle
pubblicazioni
questo movimento, fu assai migliore, come viene di tutte le cose che nel progresso del tempo perfezionano: per se potremo dare nel riassunto
ll'anno
di quelle date resall'anno che lo precedette, non crediamo che questo miglioramento abbia raggiunto il
amente
cora
:;x
suo
i
apice massimo
di
perfezione,
tuttora
mancand
dati
Il
migrazioni.
si
movimento dello stato civile durante l'anno 186 pu riassumere di questa guisa: popolazione a) 3
abitanti 21,929,176 (maschi 10,974,26*
dicembre 1862,
nascite
contratti
179. 18
862,390 (maschi 443,700, femmine 418,690) 686,777 (maschi 355,784, femmine 330,993)
tratto ai
Per quanto ha
leggiero
ui
aumento nel loro numero su quelli del l'anno 1862, la media segnando 817 per mille abitanti Il compartimento della Liguria si distinse per nu
di
merosit
matrimonii,
gli
Abruzzi e
la
Basilicata
ne ebbero pure un numero maggiore del 1862; de crebbero invece la Sicilia e le Calabrie; Piemonte. Lombardia, Emilia, Umbria e Toscana si contennerc
nei limiti di prima.
Scompartendo
risultati:
il
numero
dei
matrimonii celebrati
si
ottengono quest
tra vedovi e
i
d'ambo
lati
Il
8,958.
pi gran
numero
di
mese
di febbraio.
Meno
numero
termine massimo dai comuni urbani e dai compartir menti di Basilicata, Puglia, Toscana, Sicilia e Lom-i
bardia;
in quello minimo dai comuni rurali e dal} compartimento dell'Umbria. Le nascite naturali furono in tutto il regno 42,504 comprendendo in esse anche quelle degli esposti, con
citt
*gna.
m
I
il
iatlo
abbastanza curioso
si
si
maschi
nascite
il
sulle
femmine,
invece
elle
naturai,
pposlo
no che me un peso
I
femmina
di cui
lucro.
,i-
Sopra cento nascite naturali gli esposti figurano per sempre con prevalenza quasi doppia nelle
citt
Tipetto ai
comuni
rurali.
ci limiteremo ad unire la nostra popotente voce di tanti economisti, perch siano a volta per sempre, ad esempio di quasi tutte le noni incivilite chiusi i trni
gnosa materia
ni alla
degli esposti.
nati
morti
npagne,
evoli
in cui
compiono
nei grandi
agglomeramene
e sopra-
popolazione
lo
le
concezioni e
le gestazioni,
male pratiche, per cui ivi si tenta di nandere ed anche disperdere frutti del concubinato
alle
i
Mffatti
i
morti legittimi risultano nelle comururali pm numerosi che nelle citt, a motivo della fca e poco illuminata assistenza ostetrica, e morti furono quasi maggiori
i
nati
li
rurali
che
non
in quelli
urbani;
ma
si
latta
rasi
te
inverte e
mortalit maggiore nelle citt che non nelle jagne. In media si ebbe una morte ogni 82 per La mortalit maggiore avvenne in Basilicata tanna in Liguria. Fu pi sensibile nei maschi
nelle
ugati
femmine;
in
fu
maggiore nei
nei
celibi
Il
che nei
questi
che
vedovi.
periodo pi
350
il
la
nascita
dopo
il
primo anno
fino al
il
numero
mando
quindicesimo anno per crescere subii dopo dai 20 ai 25 anni e decrescere di bel nuovo d* 30 ai 35. Al di l di questo termine e pi precisa mente cominciando dal 40 anno, il numero delle mori
ripiglia
suo corso progressivo, finch la popolazion 75 anni d il maggior contir compresa fra i 70 e gente di morti dopo quello del primo quinquennio
il
i
La Francia,
nei varii
difficili
il
Belgio, l'Inghilterra e la
Spagna hann
delle nosti
1
periodi di et condizioni
alla vita,
meno
non
del
qual
di
fatto
a cercarsi
un solo anno. A conforto tu ragione nei computi tavia di coloro che hanno raggiunto un'avanzata eU
diremo, che
i
figurano
dei
p<
1863
1,783
nel
non
i
numero
di 22,001
qua
13,837
113 centenarii e ultra. ove la- longevit maggiore son 1 compartimenti quelli di Liguria, Umbria, Marche, Campania, Abruj
e Toscana.
La mortalit
giugno.
pi
gennak
aprile*
maggio,
pu ancora in Italia stabilire una legge A mortalit su base veramente scientifica, perocch eoa verrebbe tener dietro per un determinato intervall
Non
si
alle
seguendoli
prima
come
il
l'epoca delle nascite e poi quella delle mori fecero Demonferrant e Deparcieux in Francia
Farr in Inghilterra. Cos l'aspettativa della vita^ la durata della vita media si consegue addizioni si gli anni vissuti dalla generazione, della quale
351
nei
nota,
e
la
dividendone
la
somma
pel
numero
di
vita
dei
omponenti
stema
medesima
si
la
probabilit
da
na determinata et,
ottiene,
computando collo
stesso
delie medie, il tempo necessario perch tutte le wrsone comprese in quella et siano ridotte aliamela. Ma l'Italia nostra non ancora in grado
de
ella
tanto
meno
di
Stigaziom, e per
otesi cio:
numero
che
degli
il
nascile
uguagli
nello
anti
i
delle
sia
morti;
a
numero
degli
pan
emi-
quello
si
questi principi! se
se
ne divide
la
somma
numero,
si
ha un
non
come pretenderebbero
la durata della vita media, ma ci che con cabolo rispondente all'idea, chiamasi et media delle rrti. fecondo quella stessa supposizione, se in
una
/ola di
mortalit e sopra un dato numero di delti s. Ossa il periodo dell'et che ha prima e dopo se un egual numero di morti, quel
periodo
si
pu
asiderare,
bile,
di vita
ma
pro-
piuttosto
il
come
losciuto sotto
nome
4 mesi,
et
U anni
l'et
anno
e 11 mesi,
lo stato civile
del
e la durata della vita media sempre stando ai risultamene 1863; l'et della met delle morti
eirebbe da 5 a 10 anni. /accrescimento della popolazione segna nel 1863 per 100 abitanti, e cosi un sensibile aumento h anni scorsi. Questo aumento, ove accadesse anche Mi anni avvenire e nella stessa misura, la popolale italiana che al 81 dicembre 1863 risult per
59 provinole del regno di 22,104,789 abitanti, addoppierebbe in 87 con sensibilissima differenza fi la popolazione francese, la quale secondo calcoli
le
i
raddoppierebbe che in 144, quegli quella inglese che esige per tale raddoppiamento so
statisti
si
non
52 anni.
Se a
stica
tal
iin
dove
la
applicabile all'Italia,
stai
confermerebbe
che
essa cio la
ci
che
ci
le
leggi
della pubblic
verifi
economia anticipatamente
care,
dicevano doversi
sua popolazione
non pu temei
produzione
prezl
ne
impari
la
ai
bisogni
della
Difatti
mentre
fu
di
media generale
pi
in
tale
lire
regno
del
1,30 in
dell'anno
si
1802,
nel
il
grano,
che
anno
18,15,
era
mantenuto
1-863
prezzo
L.
medio
di
discese
meno
1,81
prezzo precedente.
Tuttavia
sul
siamo lontal
di
od illudere
conto
quest
qu
compito
fatto
ma concorrendo
la teoria e la
abbiamo creduto
esistesse;
su del che
l'Italia
che svolgendo
della
popolazione,
di
uno sviluppo
Jl
temere per l'ccrescimen quand'anche esso prendes : gran lunga maggiore a quello segna|
dall'anno in esame.
movimento
indicarsi
pu
di
questa guisa:
matrimonii contrai
femmi
femmi
409,011);
morti
318,104); nati
Il
Il
numero
tra
dei
matrimoni*
lo
fu, gi
dicemmo
di
tortili
pasta
77 382
nei
juenti:
modi
celibi
vedovi e celibi
su 100 matrimoni, il sesso maschile 84 celibi e 16 vedovi, il sesso femminile 90 cee 10 vedove. Epper anche da ci solo pu veome g h uomini passino a seconde nozze pi so delle femmine, m conformit di quanto
ita
i
fa altn termini
si
era
gli
il
stessi
risultamanti
dei vedovi
numero
amore
b
di quello delle
vedove,
i
>
che matrimoni ira celibi diedero luogo nel 1864 ad un aumento 1,90 per 100, mentre gli altri connubii si ridusdi numero, specialmente quelli tra vedovi del per 100.
i
vedove
rimase, come nel 1863 comuni rurali dove se ne celeono 8,28 per 1000 abitanti, mentre sulla stessa sa di popolazione, comuni urbani non ne ebbero
alente presso
i
i
7,61.
;ti
E da
er
due raggiungeva miasi 1000 (0,99), fu solo di 0,07 nel 1864. media dei matrimoni! da 8,17 nel 1868, discese 864 a 8,03 su 1000 abitanti. Nel biennio essa nei comuni urbani di 7,55 e nei comuni
rurali
38,
per tutto
delle
i
il
regno
di
numero
nascite per
nati
regno, senza
re in conto
esposti).
naturali
18,078
354
nascite appartenevano
ai
comuni urbani
572,721
si
comuni
tiva di
rurali.
Le nascite ebbero nel 1864 una diminuzione effet16,936 e proporzionale di 1,96 per 100. La dimi nuzione delle nascite maschili (1,77 per 100) fu minore
di quella riscontrata
nelle
nascite
femminili
ai
(2,17)1
rurali
Un
comuni
a 0,55
presse
veramente singolare sta ir contraddizione col maggior numero dei matrimon che si contraggono nei comuni rurali, e non ha un
secondi.
Cotesto fatto
sufficiente
giustificazione
nella
tenue prevalenza d
Se
si
decremento
comuni
rurali
un grad<
(2,46 per 100). Meno spiccata ma pui sempre significativa, fu tra le due popolazioni la diversi
straordinario
diminuzione delle nascite femminili, le quali scemarom di 0,81 nei comuni urbani e di 2,81 nei comuni rurali Una sola e non invidiabile prevalenza ha il 18fr
sul 1863, quella dei nati illegittimi e degli esposti,
primi crebbero
i
in tutto
il
regno in ragione
di
-2,73
nei
L'aumento degli illegittimi, che fu di 5,99 peri comuni urbani, raggiunse appena l'ottava pa di questa nei comuni rurali (0,75). Per contro i esposti che in citt non furono soggetti ad alcun, sensibile variazione (0,01 per 100 in pi), dieden luogo fra la contadinanza ad un aumento abbastanza
notevole (3,96 per 100).
355
presentarono sull'anno .recedente un aumento effettivo di 574. Tra tutti ompartimenti, la Sardegna quella che d il minor urnero di nascite naturali e di
1
8(34
esposti.
Dbero invece anche in quell'anno il triste privilegio dare la pi larga quota proporzionale di nascite turali, seguite a qualche intervallo dalla Sicilia, dalla oscana e dalla Lombardia.
i
Le Calabrie
La media di nascite naturali nel regno fu di quella di fanciulli esposti di 3,92 per 100. Le Provincie che danno un maggior
5 10
di
numero
na-
)porzionale di nascite naturali diedi poco si discosta quello indicato pel regno (5,40 per 100). Affatto
u e questo stesso rapporto nelle provincie di Ca(1,97 per 100); Lucca (2,10); Sondrio (2 37) e sa e Carrara (2,43). Vengono in seguito, con una porzione di nati naturali che non raggiunge tuta il 3 per 100, le provincie di Modena
iri
(2 09)- Perlo (2,71); Sassari (2,73); Reggio nell'Emilia (2 84)ara (2 86); Benevento (2,87); Principato ulteriore 0), e Pavia (2,97). Tuttavia le condizioni
nostre vantaggiose d He degli altri stati europei, intorno ai quali abno le corrispondenti informazioni statistiche La gna e la sola nazione che pi s'avvicina a noi
pi
356
(1
:
10,98),
se
come
ne
vi
la
Baviera
:
quella
che magg
offre
il
mente
discosta (1
4,58). La Francia
tutti
il
fra
gli
stati
europei.
nati
Nel 1804
morti, dei
avvenuta in
in quest'anno nel numero dei nati-morti, di 4743 proporin cifre cifre effettive, e di 25,02 per 100 alla maggior attribuire principalmente zionali, devesi
diligenza usata
dalle
autorit
municipali
nell'accer-
fatti.
diminuzione
4743 nati-morti per la quota pi rilevante. ai coappartengono 818 che si ebbero in meno, soli rurali. muni urbani, e 3925 ai comuni sminuirono nel 1804, a fronte I nati-morti esposti dell'anno precedente, del 20 per 100.
Un
fatto
stiche di
oramai accertato dalle osservazioni statipreponderanza tutti gli stati, la grande l'Italia non sesso" maschile nei nati-morti;
anzi
sia
al
notevole
come
due
sessi,
modo
ragguardevole
dal 1803
questi 100 femmine nel 1863 si ebbero 120 maschi; maggiore, anche Aumento salirono a 139 nel 1804. nei coda 127 a 142 si verific nel medesimo anno da minore, alquanto muni rurali, laddove esso fu
125
I
natf-morti,
condizioni
diedero
ragguagliati a 100,| legittimi, illegittimi ed esposti, e per l'intero regno nel 1804, le seguenti prf
esposti 5,^ porzioni: legittimi 90,06; illegittimi 4,41; dell'anni proporzioni, che mentre riescirono a fronte
orecedente di 1,48
in
meno
pei legittimi,
crebbero
357
"
< ! <
0,90
por
gl'illegittimi,
di
esposti.
Nel
* di
1864
il
numero
cui
nati-morti
340,959 nel sesso maschile, e Pl,104 in quello femminile; 220,647 riguardavano i comuni urbani e 438,416 comuni rurali.
i
059,063, di
quelli
dell'anno
seguenti diminuzioni
proporzionali
^
*
Iasc,u
em ne
.
per 100.
B
Comuni urbani
g
"
si
%m-
y
19
rurali
25,054;
-5,41
al
campagna, che gi
fino
Paragonando l'andamento biennale degli aumenti e diminuzioni delle mortalit del regno e dei comuni
i
che spiccano maggiormente sono seguenti: Massima diminuzione nei morti celibi: 6 55 nel ino; 2,82 nei comuni urbani; 8,35 per 100 nei colatti
nni rurali;
diminuzione nei morti coniugati in rayne di 1,01 per 100 nel regno; di 0,35 nei comuni
barn; e di 1,33 nei
;
I
Minima
rurali;
nico e notevole
'
regno;
6,67 nei
Sempre poi le diminuzioni nel numero so comuni rurali furono frequenti unciale; rari invece e poco
i
delle morti
piuttosto
nenti.
ragguardevoli gli b
358
L'Italia,
quando
s'istituiscano dei
altri
stati
confronti
tra
Ili
europei, ha pud
meno
non
la
Russia,
godono
di
un grado
Il
di
vitalit
eh
e
mille altre
idilii
vanterie
nostri
di
cui
risuonarono a lungo g
piuttost
dei
poeti,
hanno un riscontro
originato
dalla
lunga dissuetudine di
ogr
e
virile esercizio,
non
si
cerca
vanno iodate le altre nazioni civili. non diversamente che per le altre nazioni i maschi muoiono con una frequenza che le femmin sono lungi dall'uguagliare. Mentre le morti del sesso maschile si computavan del 3,08 per 100, quelle del sesso femmenile non ol
cui
In Italia,
trepassarono
zione tra
la
In compartimenti
la
maggiore
maschi
la
spropor
mine,
sono: la
le
contro 3,3
le
femmine),
Calabrie (3,30
contro 2,87),
Pugli
(3,43 contro 3,02), gif Abruzzi (3,30 contro 2,98), la Liguria (3,06 contro 2,76). Alla media del regno nel
mortalit relativa dei due sessi, s'appressarono
gli altrjj
la
Toscana, ove
coi
poco
le
due
cifre
non
si
tro 2,81 la
prima
fem
22,885 in
ragione p
Chi ragguagli
le
. .. u/.lis
... urT,M
e virile
359
''
egn
'
'
dei
della
maschi
mento
nella mortalit dei due sessi da attribuirsi ad un'infedella citt rispetto all'elealla
senza numerica
campagna, ma piuttosto
dell'un sesso
pre-
sull'altro nei
entri, e pi specialmente al fatto che ivi concorrono n buon dato scolari, militari, impiegati.
Il
-randi
massimo grado
sesso maschile
,
di
si
el
maSCh
.
.
os 100 Tlo UU.J8 100, rapporto senza alcun riscontro colanno precedente, in cui l'ima mortalit ragguaglio^
Il
diversa mortalit a scapito osserva nelle Calabrie ove la S(a a que " a delle femmine
altra
come 104,84
in
ne sono
N
ii
la
come
mor-
minima
differenza di
maschi a
ormi
irrara,
mentre le Abruzzo ulteriore II hanno un mero di morti maschi che non raggiunge quello Ile femmine, nelle province di Capitanata e di Gros-
Como
e di
to
Maina
si
ragguaglia alla
-109
125 a
i
l'Italia e
poche n della nostra una tanta prevalenza nella mortalit maschi a fronte di quella delle femmine. La Prussia poco non uguaglia le nostre
condizioni;
la
a Sassonia ne
Grecia
presentano
morti alle
invece di
meno
favore-
rapporto delle
nascite
360
10
mostrando con ci, come la vita abbia avuto sul morte il guadagno del 2 per 100. Pei comuni urbani i termini di questo rapporto r masero costanti 81 : 100, mentre quelli dei comui rurali da 79 : 100 si ridussero a 77 : 100. compartimenti in cui dal 1863 al 1864 dimini I maggiormente il rapporto tra morti e le nascite furono: la Basilicata da 93 a 84, le Calabrie da 88 80 e la Sardegna da 98 a 96. Esso riusc invece i notevole aumento da 71 a 79 nella Liguria e da 7 a 79 nella Toscana; non ebbero variazione alcun
i
l'Emilia e la Sicilia.
Fra
tutti
gli
stati
europei,
l'Italia
insieme
alla Bj
ti
minore sproporzione
quale da
numero
una
lat
in
serie
nati,
17
in
stati,
nella
52 mor
su 100
come
II
come
considerate
une
due
sessi,
tale:
78,23 morti
femmine 100 nascite del sesso corrispondente. Maggiore sproporzione che non si osservi nel tota del regno tra le morti e le nascite dei due sessi, verific anche nel 1864 nei comuni urbani, ove 100 nascite maschili corrisposero 83,25 morti de stesso sesso, mentre che nelle femmine non si ebbe che 78,48 morti su 100 nati.
schi su 100 nascite maschili; 77,66 morti
L'opposta
vicenda,
f:
rurali,
si
nati, e nei
maschi
soli 75,
J
La
eccedenza
nel
numero
rome delle mori, femminili in rapporto alle nascite lanche nel 1864 grandissima nelle Puglie- 80 59 nord maschi conno 75,82 morti femmine, sopra
100
lascile di
U 100,29
ia
100 La
1
Basilicata,
la
le
OlZiZlTZ*-
presentano con oche variazioni, quella stessa eccedenza. In Litiria i morte e la vita tra i due sessi, per poco non si lanca 100,24:100; nel rimanente dei comparOlent,
la Sicilia,
Emilia,
Sardegna,
lo squilibrio
Notevoli
!
differenze
Sardegna, dove
r"V
,
n-
0rt
tra
nascile
>
SeSS
di
maschile
101,02 a 100 ed in Liguria quella stessa proporzione d 103,36 100 nei ndkat fn C uasi ad equilibrarsi g '
'
'
successivo
>
lre ,a meta (53 70) cade sugli im-5 Vi\J h' ben, 1,8 (12,12) sugli adulti celibi, 1,5(20 89) sui niugati, ed 1,8 circa (14,29) sui vedovi. Proporzioni a molto diverse si ebbero nel 1863 per gli adulti ibi e pei coniugati, mentre invece la misura del :guaglio diminu di 1,85 per gli impuberi ed au-
nto di
sento nel 1864 le singole vicende dell'anno pretote, la prevalenza cio della mortalit dei maschi h impuben, negli adulti celibi e nei coniugati- peltro nei vedovi la mortalit delle femmine, a c'ausa
1
quasi doppia
compartimenti, che
defunti presentano
362
impuberi, sono
la
la Sicilia
(59,43
per 100),
le
Pugl
I
Sardegna (55,83), e la Toscana (55,65). (56,06), Lombardia, le Marche, gli Abruzzi e la Basilicata poco si discostano dalla media del regno; il Piemont
la
Liguria e
la
Campania
offrono invece
la
minin
dal
muoiono
in
maggior copia
negli Abruzzi
nella
lise
Campania
e nelle Calabrie;
si
eM
p-
9,69
non v'ha da compartimento a compartimento notevo diversit. La Sicilia presenta la minima proporzioi 18,33; gli Abruzzi la massima 22,68 per 100. La mo talit dei vedovi procede nei quattordici compartimen per una serie di rapporti proporzionali, di cui Marche occupano uno dei punti .estremi (15,41 per 100 e la Sicilia l'altro punto (10,96 per 100). Se si prende la popolazione per stato civile, qua risulta dal censimento dal 31 dicembre 1861, e si ra( mor guagliano a ciascheduna categoria di abitanti delle categorie corrispondenti, nei due anni 1863, 186 seguenti risultati: abbiamo 1 Che le due classi di popolazione, in cui la mort
i
'
impuberi
1864);
(51,25
nel
1863
47,56
per
nel
le et
medi
coniugati, poii
pei
ebbe rispettivamente
di
una
mortalit
primi
363
3 Che
la
almente
in
iben,
libi
e si
mentre nel 1864 scem noteconfronto dell'anno precedente negli immantenne quasi stazionaria negli
adulti
mortalit,
per contro nei vedovi crebbe o8,24 a 61,13, cio di 2,80 per 2000; 4 Che le morti furono pi numerose nel sesso mahile che nel femminile presso le tre
categorie di
e nei coniugati,
colazione,
impuberi, adulti celibi e coniugali. La gione opposta si verific solo nei vedovi. Costante la prevalenza nella mortalit
fronte di quello delle
vita.
femmine
fino al
da 20 ai 40 anni da 60 e da 80 a 90. Nei rimanenti periodi la dnna lore con una frequenza che non ha pari nell'uomo
a
nuto conto
della
differenza
rapporto sopra morti maschi e di morti femn^, le morti maschili prevalgono durante i primi re mesi, dai 20 ai 26 anni e dai 40 ai 55 anni e morti femminili nel corso di tutte le altre et.' Il ssimo della differenza a danno del sesso maschile risponde dai 20 ai 25 anni (un maschio sopra 0,27 mine), et in cui bollono le passioni ed inconsiata spesso la giovinezza, e si verifica
maschi
femmine,
di
e riferendosi al
numero aguale
nei centri
d'ufficio si ag
civili. le
degl'impiegati
massima mortalit
fasi
delle
le
femmine
vicende
(escluse
ul-
mortuarie per scarso numero dei casi non permettono alcuna onevolejnduzione), cade nei periodi da 35 a 39 i 60 a 75 (1,11 femmine per 1 maschio), in corondenza agli stadii critici per la donna, ed al
asso dalla
et
della vita,
in
cui
matura
alla
vecchiezza.
Su mille
combere non ancora terminato il primo mese di vi ll5 circa (21,58 per 100) prima dei 6 mesi; quasi met (48,44) senza aver raggiunto il quinto anno. S
quattro sesti poterono oltrepassare
Risultati simili
si
il
15 anno.
poich anche da quest'indagi ne sarebbe emerso il fatto di una mortalit rel.it dei maschi nell'insieme, maggiore di quella de
spetti va popolazione,
il
pi gran
numero
il
di
minimo
dendo
ad
1
due
si
sessi
il
corrisponde
periodo tra
10 e
il
15 anno;
massimo prese
farsi
dall'et pi avanzata,
sen
anno
1
di vita, e
appare, osservando
abitanti
come mentre da
muoiono;
a
a2 anni
su 10,
sorte
da2a3
anni qu
da 70 a 75 anni
la vitalit soffre
un repentino
deterioi
mento, avendosi
di viventi
num
(10,000) una
si
quella che
verifica
Se
il
nostro
paese
sempre
dei
meno
progresso ottenuto
un miglior avvenire.
feri
il
il
beneficio di una
alita pi
la
Spagna da
u questi due
ntre nel 1863, in un solo periodo, da 10 a 15 anni, er un solo stato (il Belgio) noi eravamo
in
con-
iai vitali migliori, nel 1804 la nostra superiorit fcr tre diversi periodi di et e rispetto a tre stali.
l'Italia, che sopra 100 morti, come gi vedemmo, conta 53,71 dalla nascita ai 15 anni, molto
ancora per mettersi al pari delle pi civili nad'Europa. N in migliori condizioni della gene del regno si trovano singoli compartimenti, lessuno di essi il rapporto delle morti precoci de pi basso che nel Piemonte (50,57 per 100),
fare
i
in
Dita
osservare
tuttavia
oartimenti,
ciba,
si
in Lombardia ed ebbe una sensibile diminuzione sopra oimi notevole in Piemonte (5,50 per 100).
tranne in Liguria,
della vita, dalla nascita a 1 mese, costantemente inferiore nell'Italia menile ed insulare, ove non oltrepassa mai il 10 per 100 in Basilicata, e scende fino al 6,50 per 100 in Sar1
primo stadio
ortalit
3,
mentre
nell'Italia
al
20,03 per 100 come nell'Emilia, i minore del 12,50 per 100 come in Liguria.' he nel secondo stadio di vita, dalla nascita a 1
quest'ordine
iilia
si mantiene costante, che va a pari colle Marche;
il
>rto
giunse sino
superiore
Sardegna
il
minimo '22.37
366
ai
il
5 anni,
il
com
partimento della
maggior grado ( mortalit (54 per 100), eie Calabrie il minore (44,77 L'Emilia, le Marche e la Sardegna di poco differiscon dalla mortalit media del regno (48,44).
Sicilia
presenta
Dalla nascita
ai
15 anni,
la Sicilia si
distingue nuovi
mente
100
cor
all'opposto
Piemonte,
la cui
trova
in
termini proporzionali
le
fai
mortuarie della popolazione italiana nei quattro pe riodi della vita, ossia dalla nascita a 1 anno, da
a 5, da a 15, e da 15 anni in poi coi periodi coi
stati
rispondenti di alcuni
europei, hassi:
in Italia
Che durante
mortalit e
Inghilterr
invece presso
eia,
34,06 su di uno stesso numero di morti; laddov le altre nazioni, e specialmente in Fran
la cifra di
come
inferiore
Che, in corrispondenza
nascita a 5 anni
talit del
secondo periodo,
dall
la
48,89 per 100, trovasi in uno stato che p da quello proprio dell'Inghilterra, dell'Aj stria, della Baviera e della Spagna, mentre poi coi dizioni migliori sono fatte al Belgio, alla Danimar
differisce
alla Francia,
ai
a 15 anni,
il
r
g
stregua d
Da. qual,
idere
confronti
le
che
eli
della BaInghilterra, nonostante .a grande monalnfanz ,n <l Paesi ' soggetta, siano pi ln !f >pme d. quelle che si osservano in Francia, dove omo quantunque un po' meglio risparmiato nelle r VaS1 eSP S,0 P0 a Wcende Pi" fortunos
-a
Zi
Tr'o troncano
,.
appunto apooeo
longeve,
cf co
o,
numero
lente
erale;
;
cosi,
le
no che 22,001,
.
susseguente
proporo" 5,25 per 100; il qual aumento complessi ova per rispetto ai maschi ed alle femmine nella orzione seguente:
e
!\
d.
aUmen(
effettivo di
" 55
salano
le
MASCHI.
FEMMINE.
3,60 per 100. d che appare che l'aumento delle morti longeve xasch. fu doppio di quello
delle
755
6,92
399
femmine
alla tota-
100 del
1864 la maggiore oraone d. 3,51 per 100, progredendo co ? ne di un anno d, 0,31 per 100; e mantenendo 1863 magg.ore nelle femmine che nei maschi longeve contro 3,42 longevi per 100 morti) di
oiVlt,?' totale,
loigew
raggiunse
nel
368
1864).
L'Italia
prin
cipali stati
decimo posto con 3,36 morti ultraoltua genarie su 100 morti d'ogni et. Quattro soli slati, l'Au'j stria, la Sassonia, la Prussia e la Spagna, non rag giungono codesto rapporto; gli altri nove sono pe
longevit,
il
cipalmente
al
la
Norvegia, ove
::
le
:
morti longeve
100.
stann
9,51
Manno
alla vita
le varie stagioni
sull
r
-morti, e sotto
questo rispetto
l'Italia
il
mesi
meno
propizf
sono per
al
spondono
cui
massimo calore
i
massimo fredd
il
invernale; all'opposto
sopratutto
salubre
di
giugno
tengono dietro
mesi di maggio e
novembre.
1
le cifre mensuali nelle quattro sta disponendo queste in ordine di mortalit, avf viene che l'inverno occupa il primo posto, e che a<' esso succedono l'estate e l'autunno, cui tien dietri
Raggruppando
gioni, e
ultima
la
primavera.
La
zone, che
comprese le isole di Sitili Sardegna; e cos configurata, si avrebbe nelUf prima parte la mortalit massima corrispondente-i mesi invernali, gennaio e febbraio; nella seconda cl'l stantemente a quello di agosto; laddove il minor gracj di mortalit, sebbene non cos ben definito come 1 massimo, risulterebbe per l'Italia media e inferiore, nel maggio e nel giugno; e per la superiore, Piemonte? Liguria e Lombardia, in quello di novembre.
e sud-occidentale l'altra, e di
1
369
La prevalenza
si
manifesta
in quelli
minore
settembre, ottobre e gennaio; quella delle nascite Ile morti, apparisce nei mesi di marzo,
>vembre,
rile.
maggio, &
giugno,
Italia
dicembre,
febbraio,
ottobre
ed
Mentre in
il
massimo grado
di
mortalit
ll'agosto; presso
le
ha generale aprile,
marzo
incidendo
mortalit
tutti
gli
altri
stati,
meno
il
l'Italia,
nella
nima mortalit
in
in estate,
hanno poi
il
massimo grado
la
i
Belgio,
Svezia e la
Paesi Bassi
la
Francia e
morti violente accadute nel regno durante ino 1864 sommavano a 6827, ripartite secondo la ura delle cause che le produssero, in questa
ise
guisa: da accidentali 4082, di cui per incendi 289, anneganti 937, cadute 1083, esplosioni d'armi da fuoco 211, estione di sostanze velenose 60, disastri
di strade
:ate
3idi
75,
soffocamenti
215,
scoppi
di
fulmine 91,
di 88.
morte violenta con una frequenza che non risconin quello femminile, poich sopra 4 maschi ena una femmina noverasi vittima di tale infortunio;
ti
me
li
nelle morti violente per incendi, nelle 129 maschi periti a quel modo si contrapgono 160 femmine, e in quelle per annegamento, lenamento od asfissiamene cui la donna atando a se stessa, ricorre pi spesso dell'uomo. La
a
io spiccata differenza tra le
*,
per
riscontrasi
24
nelle
370
essendo state nella ragione di 3 pei maschi ed 1 le femmine. La proporzione invece dei due sessi
sult per gli omicidi di 51 a 7.
p<
r
per incendi,
Furono maggiormente danneggiate nelle persor la Lombardia, l'Emilia, la Toscana e la stessa causa minor nocumento veni per Sicilia; e
:
alla Basilicata,
alle Calabrie,
ed
alla
Sardegna.
ed in Liguria.
Nella parte
alpina,
Piemonte e Lombardia,
le
e*
dute produssero un
numero
di
ha esempio in alcun altro compartimento. Le esplosioni d'arme da fuoco fecero molte vittirr specialmente in Sicilia, nella Campania e in Lon bardia, nei quali due ultimi compartimenti si ebbej pi numerose le morti violente per ingestione di s\ stanze velenose, genere di morte invece affatto set
nosciuto nell'Umbria, nelle Marche, nella Basilicata
in Sardegna.
Il
(
fulmine lasci
le vittime
il
cadere
suoi
colpi a preferenj
il
ed in
sieme
I
quell
di tutto
regno.
numerosi pi che altrove, c| questa differenza, che in Piemonte ve n'ebbe un nu mero di morti doppio che in Lombardia. Guardando alle cifre effettive, la Lombardia, l'Emilia la Toscana e il Piemonte si distinguono pel numer dei suicidi mediante il veleno e l'impiccagione, a nei ragguagli dei suicidi per avvelenamento a quell prodotti da altri mezzi, le Calabrie e la Sardegna do vrebbero considerarsi in prima linea. In Lombardi
nell'Italia settentrionale,
371
I
-a
Sicilia
il
suicidio accade
la
fre-
mza, secondo
insufficienza
di
moda
dei
parigina, coll'asfissia.
non conmedia e la probabile della popolazione italiana, desumendola numerosi calcoli scientifici, noi a sommiglianza di nto abbiamo fatto nel 1863, continueremo anche
tendoci
documenti
poter determinare
la vita
juest'anno
ti,
produrre
le
cifre dell'et
media dei
morti secondo le lule che meglio credemmo corrispondere all'uopo, he stabilito, vediamone i risultati,
delle
e della et della
met
et
media
il
quoziente che
essi, risult nel
si
ot-
! col dividere
1
pel
numero
dei defunti la
somma
1864
pei
otevole
fii
Cos
da 23 anni e 5 mesi nel 1863, essa crebbe anni e 10 mesi nel 1864; da 25 e 4 a 26 e 6 le femmine, e pei due sessi riuniti da 24 e 4 a 7. Ond' che in un sol anno la vitalit generale olung di 1 anno e 3 mesi, di un anno e 5 mesi talit degli uomini, e di 1 anno e 2 mesi quella donne,
il
cendo
ioni
calcolo sul biennio, risulta che l'et media ragguaglia a 24 anni e 1 mese per gli uomini, 11 mesi per le donne ed a 25 anni pei" due sessi! 3bene nelle tre combinazioni del 1863, 1864 e
si
iennio,
,
la vitalit riuscisse a favore delle femtuttavia considerata la varia condizione dei due
inile,
quasi due anni a favore di quello 1864 ridotta ad 1 anno e 8 mesi, si un beneficio di tre mesi di vita a favore del sesso
e nel
nel 1863 di
hile.
t della
i
di
met delle morti, ossia il periodo in cui un medesimo anno sono ridotti alla met,
372
and essa pure soggetta da un anno all'altro a no 1' vole variazione. Ed in vero, mentre nel 1863 della met delle morti cadeva pei maschi a 4 e 7 me a 7 anni e 4 mesi per le femmine, e a 5 anni mesi pei sessi riuniti, nel 1864 essa era cresciuta
5 anni e 6 mesi pei maschi (H-0,11 mesi), a 9 ar per le femmine (4- 1,8) e a 7 e 2 pel complesso (+ 1 Epper anche per questa parte le femmine corro miglior sorte degli uomini.
media dei morti (43 anni e 2 m mese per le femmine), coinci pei maschi e 10 5 di et; nel solo periodo anno ed il tra il 60 a 80 anni, l'et dei morti maschi sopravvanza que
La massima
et
44
e 1
femmine, le quali in tutti gli altri peric della vita godono di un'et media pi lunga, p riodi della vita pi favorevoli alla donna rispetto l'uomo, si estendono dalla nascita ad 1 anno (24 ai e 10 mesi l'uomo, 26 e 6 mesi la donna); da 10 a (41 e 1 l'uomo, 42 e 1 la donna); da 15 a 20 (37 7 l'uomo, 38 ed 8 la donna); e da 20 a 25 (34 ]
dei morti
i
l'uomo, 35 e 6
Sia che
i
la
donna).
si
calcoli
fatto
che
le pi
babilit di
al
quinto anno, in cui giusta quanto risulta dagli el menti demografici del 1864, l'uomo avrebbe dina* a s la possibilit di vivere altri 45 anni e 9 mesiT donna 47 anni e 9 mesi, e 46 anni e 8 mesi di
i
sessi riuniti.
diremmo
cu
minante dell'esistenza, le probabilit della vita grado a grado scemando, finch a 95 anni non rimai tanto all'uomo, quanto alla donna, che la prospetti di 2 anni e 11 mesi di vita.
vani
373
-e
erate sotto questo aspetto, si designano nel 1864 ne pi propizie dell'anno precedente. comuni rurali furono pi favoriti dei comuni urli, avvegnach nei primi l'et media sia di 26 anni mesi, e nei secondi di soli 25 e 9 mesi; in quella durata della vita media raggiunga i 34 anni e 10
5
si,
aspetto
non tocchi i 31 e 9 mesi, compartimenti non ve n'ha alcuno che eggi l'Umbria nella elevazione dell'et media
in questa
ai
dei
rti
(28 anni e
mese), alla
stessa
milia
vince tutti nella durata della vita media anni e 10 mesi), offre invece la Basilicata il miio quoziente, cos per la et media dei morti anni e 11 mesi), come per la durata della vita iia (28 anni e 4 mesi).
il complesso del regno, l'et media dei morti 26 anni e 4 mesi, e la durata della vita media S anni e 10 mesi. a vita media, e Y et media dei morti pu nei
i
er
cipali
stati
europei, indicarsi
colle cifre
che se-
tratte dal
rapporto diretto
popolazione alle nascite e alle morti, ispetto alla durata della vita media, l'Italia
a
occupa
il
serie di 17 fra
14
primo posto
alla
ti
con 39 anni e 3 mesi, e l'ulRussia con 20 anni e 5 mesi. N chi conl'et media dei morti trova il nostro paese in
lizioni migliori.
ia
Dei 17 Stati considerati, la sola ha un'et media dei morti inferiore alla nostra, he ad un periodo di 32 anni e 8 mesi, che tale
l
media
soli
374
le
morti ne
186,391 e proporzionale di
proporzionalmente (0,80 per 100). Poco meno che stazionaria, pel fatto della ecceder, delle nascite, rimase da un anno all'altro la pop
lazione urbana (0,74 nascite nel
1863h-0,75
nel
186
laddove notevolissimo fu
rurale
il
(+0,83
nascite nel
1863+0,89
il
nel 1864).
massimo
morti
delle
100 abitanti. A quella regione tengon dietro, sebbe a grande distanza, la Campania con 0,94 per 100, Puglie con 0,89, e il Piemonte con 0,88. Tutti altri compartimenti non raggiungono la media regno. per degno di nota ci che avviene in Sa degna, dove il sopravvanzare delle nascite, che 1863 non era che di 0,13 per 100 abitanti raggimi nel 1864 la ragione di 0,49.
I
VI
Sono
le
(1).
emigrazioni periodiche
delle
un
fatto naturale
comune
agli
vicissitudini
singolari
inclemenz
nei som
(1) Questo numero relativo alle emigrazioni, fu dimenticato mario posto in testa al capitolo.
375
el
cielo,
e la infecondit relativa
gano
3l
cotesti
quali
resto
w
mo
I
mentre obbediscono all'istinto, provvedono guisa che ai bisogni rispondano i mezzi di sod-
isfarvi.
E realmente
a lidi
modo
i
-esenza.
se
di
mutamento pu
avervi
parte, esso
per determinato dalla volont illuminata dalla raone. E quando pure si prescinda dalle grandi emiazioni storiche,
di cui s'ebbero in Italia numero?simi esempi, cagionale da particolari condizioni di
poli,
noi forse come il desiderio di vivere clima pi benigno o la speranza di raggiungere Ito stato pi prospero, persuadano intere popolazioni lasciare temporaneamente ed anche definitivamente oro focolari, per nuove e meglio promettenti resira, tto
!
non vediamo
ie
pastori dei nostri appennini, in deterijnate stagioni dell'anno calano al basso per ivi diidere dal freddo i loro animali e per alimentarli
i
alpi
ed
sempre verdi
di
Lombardia, e coi
Ule
dell'agricoltura
nella
campagna
di
ma
e nella
maremma
tverno
gli abitatori
bassure lombarde
media Lombardia.
376
Ma
p<
ma
Po, g
solani ed
di
Valdostani da
stagno,
arrotini.
e quel spargono in tutta la di Garenno vi scendono a decorare di stucco. Ai tr; Parmigiani, ed al piccol sporti di terre attendono commercio ed a minute industrie fabbrili i Calabri s(
i
Iseo,
effettua in larga
l'estere
frut
meno
quali
un
certo
numero
finisce
col
prendere dimor
frutl
ed
altri
rivengono coi
in
Quarnero, a Fiume,
gli
Dal
del Levante
Le colonie algerine accolgono 7,472, gli Stati unii 10 mila emigranti; e pi che tre volte tanto sono mer
i
ciaiuoli,
manuali
stati
si
e soldati
che trafficano,
si
affittano,
qualche tempo
determinata
grazione costante.
N minore
in paesi
il
numero
l'emigrazione
deg
stessi nazionali.
377
azione elvetica,
ivori,
egli Stati
altrettanti.
Nella popolosissima
861
riscontr 4,489
nostri connazionali
nati. In Francia la censuazione di quello stesso anno limer 76,539 italiani, marinai per la maggior parte,
)ldati,
pi intelligenti
la
pi nerboruti lavorazione del ferro, e non pochi figurano pi nobili industrie parigine.
i
od
inno
ma
l'Ir-
ndese ed
sarsi
Tedesco abbandonano
nza desiderio
di ritorno e fermi nel pensiero di insieme colle famiglie altrove, dei nostri nai
meglio
atti
al
lavoro, col
tosto
in patria
ap-
na abbiano accumulato un sufficiente capitale. Quasi unque poi la nostra emigrazione primeggia fra le Ionie straniere per cotale sua attitudine a certi stieri, mentre generalmente gli emigranti delle al:
preferenza alia
aspre
fatiche
e cos l'emigra-
ricoltura,
sono soggetti
alle
pi
quando non
spopolare
regolata e
i
permanente, ha
il
effetto di
paesi e di diminuire
loro
economico, tra noi essendo limitata e spesso tem^anea feconda propagatrice d'abitanti ai quali riHa parie dei guadagni e dei risparmi, e cos pre-a ai nuovi comodi ed offre nuove ed insperate )rse. Le colonie italiane all'estero sono lente e laito
gose agglomerazioni
formatesi
mantenutesi per
378
propria ed insita
vitalit;
lutei
commerciali
del
par
necessario
vieppi strie
gendone
noi
lo sviluppo.
al numero degli Italiani residenti all'estere non sapremmo riprodurre altre notizie oltre non autentiche le poche sommarie desunte da fonti che le legazioni italiane all'estero, appena insediat nel 1861 e non ancora universalment si pu dire riconosciute, non han potuto come pure era nel lor
Intorno
Fra
come
numero
i
marinai,
qual
hanno del resto un'apposita notazione. numero degli emigranti spetta alle prc maggior Il vincie di Abruzzo ulteriore li, che ne ha 17,531, d Como, di Novara e della Calabria citeriore che contano pi che 10 mila per ciascuna. La terra d Bari, il Principato ulteriore, la Basilicata ne novera oltre 8 mila; Piacenza 7,019 e Torino 5 mila circi Principato citeriore, Bergamo, Molise Massa e Carran 4 mila. In ragione decrescente vengono, rispetto al*
Temigrazione,
le
altre provincie
delle
quali
ultimi
sono Cagliari e Ravenna, con non pi di 100 emigrati per ciascuna. Sette soli emigratori d la pr* vincia di Girgenti, sebbene anche per essa debbans ritenere le ragioni test annunziate a spiegare in Livorno l'assenza dell'emigrazione.
Pi non
ci
empo
in cui
di
il
sia della partenza sia del ritorno sensibilmente da provincia a provincia del fegno. In genere corrispondono ad una sol volta a'anno, alla qual regola l'anno eccezione
[periodi
migrazioni
pnano
ci',
delle
lermo
Terra d'Otranto e Trapani, presso le quali tramnte menti hanno luogo anche da due a tre volte ora Mjl estate, ora nell'autunno, pel ricolto o per a s ina de. cereali. Di preferenza l'emigrazione si Ierica nei mesi di maggio, giugno ottobre e
i
gli emigraprovince di Basilicata, Molise, Noto PaParma, Reg 8i0 nell'Emilia, Terra di La'voro
immigrazione nei mesi di aprile, maggio; giugno' n 0Vemb, ee dCembre Le min01 ce d;n o nei mesi , scadono di gennaio e di
'
novembre
'
'
Sni
quando
i
ngo
ivi
febbraio,
della stagione
e la a
campagna
miglia Le partenze con destinazione per altri comuni del el ragno hanno luogo in marzo, maggio, giugno, ot>bre e novembre, e le ritornate ricorrono
in
lavori e gli emigranti ritornano ai loro paesi chiamativi dai geniali ritrovi di
non sono
possibili
ugno, luglio, ottobre e dicembre. Le dipartite per estero avvengono di preferenza nel marzo e nell'otr.patriando d'ordinario gli emigranti nel gftt-
maggio
re
10,
luglio e dicembre. Nel fatto di alcune migrazioni non ci fu possibile precisare le fasi, vuoi che realmente esse non avesro carattere di periodicit, vuoi che ninna soda incaz.one presentassero intorno alla loro origine
^
irata.
3*0
CAPO TERZO.
Statistica economica.
1 Nozioni
generali.
SOMMARIO.
1.
Le grandi
2.
La
e la
3.
L'economia
Le grandi
loro
leggi dell'
economia
pi
sintetica
espressione,
concretano nella
pubdi
distribu-
natura,
come
cio
si
manifestano indipendentemente
dall'intervento
l'aspetto che
ficali,
esplicando su di loro
propria intelligenza ed
fan-
attivit.
immaginazione,
rispondono anzi
fatti
alla sera
naturali,
imperocch
come
scientifiche
poggiano sull'osser
dalla
vazione e sull'esperienza.
Le forze
potenza
e le
ricchezze
all'atto,
mediante l'azione
la
ed intellettuale
e
dell'uomo, ecco
co-
compendia
il
magi-
381
stero
pi per dirla con frase commerciale, l'investimento pi utile di questa ricchezza tanto nel' pubblico che nel privato interesse, esprime, ridotta agli primi termini, tutta quella parte della scienza che ratta i consumi.
conveniente
o,
della
distribuzione;
finalmente
l'indirizzo
Vi
ha
egli
in
di
tutto ci cosa
tutti
i
alcuna che
alle azioni
ci
sia di
estralutti
i
lea alla
vita
giorni,
ci
nomenti, ed
alle cose
che
attorniano,
urtano
ci
ccompagnano
essere in-
ividuale e collettivo
ragione,
omia
uale
)lto
diceva
quella
filosofia la
si
i
neir osservare
alcuni dei
le
cose che
pascano
non sfogliando
quali
grossi vo-
noma
di capi scuola,
ni
ri
errori che
facili
fatti
traviarono
di
le
ammiratori
generali sui qualf riposa tutta la scienza ecosemplici, incontestati ed incone si trovano
diverse epoche,
prezzare nel loro vero senso. Anzi egli forse o usa di questa stessa facilit, la quale non esi>e grandi
irzi
di intelligenza e di applicazione
Dpna attenzione
tutti
sui fatti
che
si
i giorni e di tutti gli uomini, che molti i ah non hanno vocazione determinata si impancano momisti e vanno olfrendo le loro cervellotiche teo-
brutto
usti e
di
una dottrina
tutti
i
di fantasia,
foggiate su tutti
adattate a
wlita
stato sono io
382
Egli che, se
non
si
difficile
la
risolvere
problemi
occhi per
secondo
quello
si
che
vede,
difficolt
appare allora
gli
quando non
trova
due
altri
sua causa
difficolt
si
efficiente e
l'altro
sua causa
il
finale,
la
vario
modo con
si
cui
mani-
festano
fenomeni
stessi,
ma
quali ne saranno
Io
le
conseguenze ultime.
diceva Bastiat,
rompo un
il
vetro,
conseguenza
guadagner producendo un altro vetro, poich dicono, ogni consumo determina una produzione, essendo questa impossibile dove l'altro non si verifica; perci qualunque aspetto possa avere la rottura del vetro e qualunque sia la conseguenza prima per chi deve sostituirne un altro, il fenomeno economico ultimo sar una produzione. Il che viene a dire, spingendo la teoria agli estremi, che ogni legge economica
che
vetraio nella distruzione
di Dio;
si
mentre invece si sa, che il consumo allora soltanto economico quando essendo utile ha per conseguenza di determinare una produzione relativa, ci che non si verifica nell'esempio adotto. Si vede di qui, che se le leggi della scienza pe eccellenza sociale non sono nascoste e derivate d fondo della pi confusa e lontana generazione di idee> ma piane e semplici, emanano in tutta la loro maest
dallo stesso svolgersi naturale dei casi umani,
tutti
non
perocch
esdi
sendo
lei
verit
stessa,
non a chi ha
di*
383
nzione
me-
di
saperla apprezzare.
non
si
intuiscono
se
non quando
la
l'intelligenza salita
spiegazione
effetti
udiare negli
eni.
ciale
Ma
sia
si
taluni
tutta
una architettura
fantasia e d'ar-
tanno a loro volta architetti. Questi pseudoenz.ati non studiano la concatenazione degli
le
ino,
cause,
ma
effetti
creano
di botto
di illuminare il libero arbitrio intorno alla tura delle cose, sicura in prevenzione, che sotto la lei influenza, l'indirizzo di lui sar
per logica e forzata conseguenza de corpo soanzich di foggiare un ordine capriccioso di cose
ZI.
gi
quistione fra
i
gli
economisti degni
scienza
si
di
que-
norae, se siderare
principi.'
della
dovessero
come
assoluti,
oppure
suscettibili di modif-
oni secondo
la
resistenza pratica,
ellegrino Rossi
;se
lasciava detto (1), che chiunque conoscenza del metodo della politica economia
meChode en Monomi*
poli!
,
De
la
384
la teoria
fra la
scienza
l'arte.
La scienza
la
coni
plicare ad
questi
potersi
variamente a
diversa
i
secondo
rendere pi fluenza delle circostanze che possono di stato d difficile tale applicazione. L'uomo
meno
il
care in dubbio conto dei singoli e scienza, li applica per, tenendo gi in pi d'u srta Prima di Rossi era
speciali.
circostanza,
una discrepanza
fra gli
uomini che
si
della pratica, titolarono della vecchia esperienza o novissimi princi] gli austeri propugnatori dei
fra
si
era,
come
suole d'ore
di moderazio nario accadere, intromessa una scuola indiscutib dichiarava e la quale mentre riconosceva
ai pi della scienza in quanto attenevansi pe era non naturale, cipii di diritto e di ragione pratica, attuazione aliena dall'ammettere che nella
le teorie
desistenza dell'aria
La fisica non tiene ella in con quando calcola il corso dei gri
teorica
e di
ai
uj
non veni una verit che praticamente non sia pi l'indole, investiga di una scienza razionale che appoggiane ricchezze, delle movimento cause, il
applicabile
fa
o di
all'osservazione dei
fatti
materiale, e di
una
cognizioni
le
teorie
seconda dei lq mette in campo principii variabili a e politi morale ghi, del tempo e della condizione
385
ei
popoli,
ella
ammessibile? Non
egli
assurdo
l'al-
Micepire due scienze, razionale l'una, applicata a; due scienze che quando fossero vere
dovrebbero
rmare una scienza sola? Un principio vero non r\i sempre tale ed in ogni caso? E se avvenga che iso non si possa applicare, non sar egli questo fatto
a
eloquente dimostrazione dell'errore in cui si cadde, nalzando a principio una massima che non genele, una regola la cui verit legata a certe condiparola, scambiando colla verit ci che che una parte di lei, cio un'ipotesi, anzich prova dell'inapplicabilit della scienza ai fatti, qua in
tili,
una
non fosse ella stessa il risultato delsservazione e dell'esperienza dei fatti che furono, regola e la norma di quelli che saranno? In ogni ordine di idee, vi sono, vero, principii
che la scienza
bciali,
rso, sia
i
ma
tra
nell'ordine fisico che in quello morale; lungi riscontrarsi opposizione e contradizione, vi anzi
ige
di concordanza. In uno stesso fepu concorrere contemporaneamente buon nero di verit, ma fra esse non pu incontrarsi disianza che non sia di mera apparenza. L'opposizione
d'armonia e
naeno
due verit deve cessare tostoch noi c'innalziamo un principio pi elevato che ristabilisca l'armonia prima pareva dominare l'antagonismo. La luce
sce sulla retina e ci la
procura
retina
il
luce
agendo
tra
sulla
gge
la vista;
logia vi
3nte e sparisce
non appena
sia fittizio.
onsideri in un ordine pi
i
casi
non
il fenomeno della luce ampio che comprenda Ove infatti si impari, che
386
ma
stancando e scemand
le
visivi,
temente
finite
conflitto
si
alcune facolt n
caduche come
delle
la
Pere
difficolt di
metodo
punto
di
fra cui
determinato
il
parten:
ci
dal quale
si
ne vuol formare l'oggetto della sua contemplazion Si premetta che la scienza economica, in genera
si
occupa
di
quegli
atti
infiniti
ne' quali
la
spec
v;
da una innumerevole
intende
arr
come
ciascui
<
dovunque
si
tanto
che
dice
si
il
come
tri,
come
tanti
j
non dissimile
che spira,
teoria,
e rivela
quindi a far
di
campo proprio
tafsico
una scienza apposita, tostoch l'ai cessa d'essere considerato sotto il punlo di visla iJL
tivo e
convenzionale verso
per esempio,
in
l'atto di trasformare una materia prin un prodotto manufatto, non deriva sicuramen^. una scienza, quantunque il movimento appartenga |
387
u-diiie dei
fenomeni nsimili si raccoglie una circostanza comune, quasi rei un fenomeno nel fenomeno, un aspetto particoe, una individualit che raccolta e contemplata, pu
tutti
i
fenomeni economici,
ma
da
mare oggetto
sistono nel
delle meditazioni di
meccanismo
sociale,
come
nel mecca-
mo
,
celeste,
come
nel
meccanismo
compreso l'uomo animale, leggi generali le quali scono indipendentemente dalle leggi scritte che de10 limitarsi a regolarne l'azione:
ste leggi
Ile
bisogna studiare
morali del
mondo
sociale,
come studiamo
dell'astronomia, delia meccanica, della mica, ecc. Questo studio l'economia politica,
fsiche,
a contemplare Darte materialmente sensibile di questa rande coniazione dei fenomeni sociali, impossibile non
ri-
lere scossi dai risultati cui d luogo. edete la sproporzione straordinaria che passa fra -oddisfazioni che l'individuo d alla societ e quelle
in
ricambio
la
societ prodiga
all'individuo.
Ri-
lutevi
povero falegname di Bastiat. Lo ente che mi legge contempli se stesso; che fa e come egli? La societ mette a sua disposizione alimenti,
alloggio, libri, istruzione, divertimenti, leggi, tu-
lu storiu del
i,
e protezione, ed in ricambio di tutte queste cose, ad essere spiegate soltanto, esigerebbero un tempo iderevole, e che l'immaginazione si spaventa all'i
sola di doverne
alle
incaricare
-
l'individuo
abbandoegli, lo
sue
forze
qual
servizio
si
rende
prepara a rene, Ma per qual ragione milioni d'uomini lavorae tuttod lavorano per lui, sottoponendosi a tanta 11 a tanto spendo di forze, di tempo, di capitali?
Bnte,
alla societ?
Nissuno; egli
388
Perch
il
artista,
medico, a
rese alt
utilit
che
un individuo pu dare
alla societ
sempre ten
dalla
sj
in proporzione dei
ciet
e
che ricavano
ne ritrasse
cambio
in tante
altri
soddisfazioni
immediate,
un
diritto
ali
tempi, in
Sono questi
sati,
che
lo
studente
giunto
il
giorno
al
in
cui eg
edifiJ
sua
pietra
grande
Ci che rende
si
il
che
tutti
gli
servigi in
fuori,
dente. Ciascun
di valori
membro
assorbe
milioi.
maggiori di quelli che esso sa e pu produrli, pur non di meno egli non ha che la parte che stamente gli tocca. Bisogna pertanto che il meccanisar sociale sia molto ingegnoso per arrivare a questo sii golare risultato! Egli si di questo meccanismo eh. si occup l'economia politica. E si noti ancora col gi citato Bastiat (ahi tropjr tona immaturatamente tolto alla scienza!) che in quest
e
vero
veramente incalcolabile di operazioni le ebbero per ultimo risultato le soddisfazioni di studente, non ve ne ha forse la milionesima
,
che
Essi
momento per
questo
sono l'opera
di
est
IH
che ebbero a suo tempo la loro quota di rimuneiooe, o abitanti in paesi lontanissimi e sconosciuti consumatore. Tuttavia si opera tale un
llite
ti
cui,
l'azione di ciascuno
1
gli
altri,
fazione di
trattino o
lui,
quali a loro volta concorrono alla sodsenza che questi uomini si incontrino,
le
stabiliscano
si
loro rispettive
oro cospiranti a
i
sublime
d
si
visti
ai
nostri
giorni
taluni utopisti
quali re-
questo stupendo meccanismo che opera uralmente, ed obbedendo a quelle leggi di cui la
tra scienza
s
ito
di vista
che l'economia
politica
e del
al
mondo.
appare dunque, che scienza di ostatone come quasi tutte le altre che discendono grande albero dello scibile, l'economia
politica
ammette che
i
le
sue
teorie
soffrano in
pratica
che sotto questo punto di vista luta come la fisica e la meccanica, che fondano teoremi sulla natura delle cose; ma come tutte le sue consorelle essa deduce dalle
e
i
eccezioni,
cognizioni delle
formola una serie di principii d'applicae 1 quali valgono ad accelerare e perfezionare lo ^pimento di quelle leggi, tenendo conto sibbene resistenze esterne, non per modificare il prmma per segnalare l'ostacolo, come avviene deierto navigante che non varia la base della sua azione perch incontra uno scoglio, ma
e
leggi,
diverge
entaneamente
er di
li
solo
il
corso
del
naviglio senza
mira
la
meta
cui tende,
sotto
sre
390
III.
Abbiamo
sui fatti,
si
fond
l'ino
che
avere
la
scienza,
la
qua
dei
fatti
e del loro
numero
tanto
statistica
sociali,
le
servono a tutte
quelli
di
le scieni
si
i
ma
cui
vai
l'economia
circolazione
per fondarvi
del
so
dell
consumo
delle ricchezze. In
un
j
parola
quei
di
la
statistica
somministra all'economia
la
i
poli tic
fatti
che costituiscono
e
condizione economie
fattori
un paese
che riguardano
di lei,
l'uom
costi.
e le forze naturali.
tutivi dello stato
E siccome
questi
elementi
si
economico variamente
che
si
presentane
sia
che
si
consideri la sussistenza
individuale o Tesi
al
badi
modo con
gli
cu
opera
la
lei
produzione, o
si
svolgono
le
altri
feno
meni da
chiedono
o
il
dipendenti, cos
alla statistica,
sono o interessanti
corpo sociale, o
lo stato
economico ne'suoi
di
M
va
noi
fattori,
uomo
e natura.
che
lersi
si
la statistica
non
sia
ancora in grado
som^
fatti
economici
sono accuratamente
affatto
altri
furono dimen
ticati
come
tutti
fatti
quali
nazionale.
vazione,
di
un paese, non furono ancora sufficiejB mente apprezzati dalla statistica, anzi a dir vero, non sii
abitanti di
3<H
coperto ancora
sistema scientifico a tenersi, per arvare senza superare grandi difficolt, a tali cognizioni.
il
Ma
ir
lasciando
la statistica,
dire del
modo, con
eduzioni dell'economia politica, importa considerare tre ordinane partizioni di questa onde stabilire gli
Lidi
di
quella.
Per quanto ha
dati
tratto alla produzione delle ricchezze, scienza statistica deve somministrare all'economica
relativi
ai
risultati
che
si
dall'intelligenza dell'uomo
e industrie ed ai
applicato all'agricoltura,
rcano
le
mte
ria,
distribuita
e
coloro
i
se
le
rendite,
proftti,
interessi
ed
ari stiano in
'feriscono;
armonia
lavoro cui
studia
la statistica
zitulto le spese
pubbliche e
la loro utilit
rimpetto
cespiti da cui
emanano le imposte e gli imprestiti; discende a valutare l'influenza dei consumi pnper quanto essi influiscono sulla produzione,
corrobora
le
^a statistica finalmente
deduzioni delgli
wnomia, laddove
ti
i
quistione di valutare
la
impor-
popolazione
mezzi
di
anano nei
nti
della popolazione stessa. .vendo gi avuta occasione di svolgere le teorie nenti a questo ultimo punto di controversia ecolica, limiteremo nei paragrafi che seguono, la no-
investigazione alle altre parti nelle quali l'economia statistica tanto si confondono, da parere non due
rse discipline,
ma una
m
2
Dell'Industria.
SOMMARIO.
1.
2.
Condizioni necessarie
3.
alla
prosperit delle
industrie.
Classificazione dell'industria.
Le industrie d'ogni maniera costituiscono tutto meccanismo della produzione delle ricchezze. Egli pertanto sovranamente importante l'avere un'idea pre
cisa di loro,
risultamenti cui
di rispondere
vocabolo
industria
viene da due
parole latine
il
tale
ha molta
del
in-
sua
attivit,
la
industria, sebbene
etimologia,
elementi
d'un
intendendosi per
destinato
l'attivit
umano
ad
valenti autori
umane
naturali
e<
eser-
perch
suoi
att
393
jrch
versi
i
Aggiungiamo poi delle facolt naturali ed acquisite, noi sappiamo come V uomo si giovi di due
elementi per
industriarsi,
sono gratuitamente
che
gli
i
forniti dalla
natura, e degli
tri
Diciamo finalmente allo scopo produrre valore, perch non basta un esercizio ornato e metodico, ma fa d'uopo che venga diretto la produzione di cose utili e scambiabili: le mediime
tutti
lanto
pur
mdimeno
Intesa in
un gran tutto, le cui parti sono intimamente conunte da scambievoli relazioni e dipendenze, ma che
in
le industrie
una
le
industrie,
come
ella sia
non solo
ripe-
ma
si
pure come
quanto dalle
altre
distinta,
pur nondimeno
si
confonda, per
distingue l'a-
dall'industriale manifattu-
dal
commerciante.
Ci
non
toglie
per che
dell'inse-
utilit di
metodo
e nell'interesse
stesso
debba ravvisar conveniente di distinguere varie parti che compongono l'industria, classificare ;uoi differenti rami, onde procedere con maggior ;ilit agli studi che le concernono. Perci noi dividero l'industria in cinque diverse parti, dalle quali sar
si
amento
stra cura di fare singola e speciale trattazione, non ima per d'aver esposte tutte le altre cose che intereslio lo
394
Non
una
storia
proponiamo
nostra di
stadii
lavori.
di fare,
ma
dare
un rapidissimo
percorso
che ha
magri
frutti
produce, lo
uj
comunit e solidariet fra gli individui leg; sangue o di vicinanza, costituisce l'ultimo caratte
le
Per trovare
traccie
di
di
tale
organizzazione non
alla culla della socie
punto necessario
o di studiare
rimontare
vita selvaggia;
ba
R
Trasportandolo
nanze dei deserti, si incontrano qua e l abituri is lati, dove un piccolissimo numero d'uomini appartei per Io pi alla stessa famiglia vivono senza alcun coro tatto con tutto il resto del genere umano. Questa im
il
la
er
al
R
n
Un
come
riscontro ancora pi
fedele di
si
questa costit
io
lo.
395
oolte cognizioni della vita pratica fossero gi arrivate ino a loro. Tuttavia tutte le funzioni della vita
so-
iale e
le industrie,
quan-
germe,
si
trovano
l riunite,
atomo
lodo
qualche fondo delle occupazioni comuni, venivano a ollegarsi le manifatture, il commercio, le belle arti in germe anche le funzioni del governo.
il
Si
llev
i
cominci dal lavorar la terra, poi si educ e si il bestiame; s'impar pi tardi a raccogliere
dal
lana
greggie, a
filarla,
si
tesserla
farne
i
sgli
rsi
abiti.
Questi
prodotti
i
distribuivano fra
di-
membri
delle trib,
produrre
simili;
ria e
il
la ricchezza generale con lavori relativi ecco perci comparire in embrione l'indu-
amo menzione
inze;
i
suoni
armonici
di
ecco
la culla
delle
belle arti. Si
guardavano
astri e si
ma anche
propriet di alcuni corpi mplici per guarire certe malattie; finalmente si fale
onostici,
imparavano
vano armi per difendersi tanto contro gli animali quanto contro le trib nemiche; ed ecco per nseguenza comparire in embrione l'astronomia, la
roci,
edicina e l'arte della guerra. Il pi vecchio e il pi virtuoso delle trib ne era patriarca, esso aveva una certa giurisdizione sui
mponenti
la trib;
dirigeva
tutti,
nell'interesse
comune
lavoro e l'azione di
ro che per avventura lo stesso individuo si trovasse n alternata vicenda agricoltore, pastore, cacciatore, inifatturiero, commerciante, astronomo, medico, solto,
legislatore
e giudice, tuttavia
non
men
vero
396
tanti piccoli
tutte
le
es!
quell'industria
Dallo stadio della civilt attuale alle condizioni di primitiva, non vi ha sostanzialmente
se
11
non quella creata dalla divisione delle occupazioni, dallo scambio dei prodotti e dal l'introduzione della moneta. Prima per d'arrivare
altra differenza
i
questi progressi economici, l'organizzazione dell'ind stria si mantenne per molti secoli quale l'abbiamo ve
Roma
stessa
per grar
tempo altra non ne ebbe, e le arti necessarie agli u mani bisogni trattavansi nell'interno delle case. Une dei caratteri anche speciali della prima industria s
la
della schiavit,
ma
pun
abbolita
Intanto
gli
stessi
dall
elementi d
un nuovo ordine
ducono
i
di cose.
mentr
pietre
l'industria
alle argille,
conferisce valore
alle
acque,
alle
al legname, alle pelli, alle ossa, e gene H Talmente ad ogni rifiuto della vita rusticale, il navi gatore tenta nuovi passi e scopre nuove leggi che i aiuteranno a portare ai popoli lontani questi prodot
:
ricevendone
cambio merci, idee e cognizioni nuove Uno degli effetti di questo primo mutamento poi
in
si
la fon
di
popolazione. Fin
societ
che
umana
le
non
397
obbligate a vivere appartate a grandi distanze sugli agretti poderi, ma dal momento che una numerosa porzione
li
lavoratori
si
diversi bisogni
di
fa sentire
la
convenienza
Pu-
nei quali possono svolgersi quelle inuimerevoli funzioni di lavori e di scambi che a tale copo si richiedono.
Un'altra conseguenza necessaria della divisione di ivoro, fu la subordinazione dei lavori stessi. Nel peiodo patriarcale le industrie concentrate e
in centri,
confuse
elle
stesse
mani, erano
al
tempo
stesso
slegate ed
Spendenti, mentre nell'attuale organizzazione divise ripartite fra un numero infinito di lavoratori, hanno
a loro
i
pi
stretti
rapporti
di
scambievole aiuto e
bord inazione.
oni
Ile
Non vi ha una sola fra le grandi fundell'industria moderna che non si riannetta a
altre,
ateriali
le
ali
dalle quali essa toglie a prestanza o i che adopera, o gli strumenti che impiega, officine che occupa, o i processi tecnologici dei
si
serve,
da
subordinazione
che fu
pn ultimo elemento contradistingue la nostra orgazzazione industriale da quella antica, e si la libera ncorrenza. Nel mondo antico tutto era artificiale,
-zato,
quale come
fferta.
rapporto fra la domandale Pui troppo un gran numero di ostacoli si pone ancora alla completa realizzazione delle dot-
eressi dell'incoercibile
economiche, e per quanto l'umanit nel canino del suo perfezionamento abbia riportati grandi
ie
398
trionfi,
le
non
le
pastoie, ad
schiavi,
tutti
i
a distrug
privilegi
gere tutte
a
ad abolire
rompere
tutte le
si
catene,
ma
tuttavia
si
un immense
fonda sovr;
antico,
i
risultamento
gi ottenuto e questo
attuati dal
elementi
economici non
mondo
che
si
naturalmente
sociale, cio
diversi
la
componenti
famiglia,
il
l'organismi
l'individuo,
comune
1
i
nazione.
II.
genere dell'industria,
cessane affinch
le
ci
n<
grado
di perfezione
quale
le
predispongono
prc
dall'ind
viduo;
economiche,
legislative,
dire
concernenti Forgi
si
esercitano; e
nalmente
dalle leggi.
slesso,
esso
vive.
fra
In quanto
i
alle pria
egli evidente
le
che esistono
diversi
uomini
fi
tenti e
per quanto
si
faccia,
non
si rii
399
negro africano quella forza quella elasticit intellettuale che si richiedono per empiere grandi lavori, n quella impareggiabile attica e destrezza che ha condotto gli europei a toccare msi l'ultimo grado di perfezione in molte industrie,
fra gli
le
ir forse
mai
a dare al
europei
stessi,
quanta diversit
l'ingegno
di
attitudini
arti,
Paragonate
Uivit,
erzia,
solerzia
e
la
l'ignoranza e
di
rete
ni
un esempio
stessa
Del resto non abbiamo che guardarci intorno per misurare ed apprezzare queste Terenze di speciali attitudini nei diversi uomini, a 'nte della quale differenza esistono poi circostanze
sciali,
della
razza.
diremmo vocadisposi-
ni
produttive
che
fanno
meno
Tali
sensibili le conso-
nze di questa
ne
diversit.
particolari
derivano d'ordinario dalle abitudini non solo, pure dal cielo, dal clima, ecc. Cosi mentre
l'io'
Uria
o
europea primeggia
in lutti
sapiente audacia, spirito inventivo e vasta asiazione di forza, l'industria chinese riporta il vanto
tutte le
operazioni che
si
minuta
nello
amente manuale.
o
i
prodotti sono
perfetti per
esattezza,
per durala
el
destinati,
laddove
ecc.,
sservazioni analoghe possiamo fare per quelle cononi naturali le quali esistono fuori
dell'
uomo,
quanto
si
faccia e
in
si
studii,
non
si
potranno per
i
cambiare
felice
teatro di
industria
ghiacci
400
del polo, o
Groe: deserti della zona torrida, e i poveri neg i fuoco, del terra Landesi, gli abitatori della mei i essere cessare di del Sahara, se anche potessero
i
il
intelligenti
popoli
della
terra,
non potrebbero
pi
industriose, perch lanfc tuttavia mai diventare genti vi si o ineluttabilmente abitano, tura dei paesi che fun dei e mari dei prossimit pone Ma invece la l'assen terra, della forma insulare e peninsulare
la
di grandi catene di
montagne,
l'abbondanza di
sei
e di
al p:
economie
industrie, crediar necessarie per la prosperit delle la produzione queste dover noverare fra
grande
tu cominciare dall'agricoltura e risalendo stituzic complicate fino alle pi la serie delle arti non riconoscere che il pie impossibile bancarie non si ottiene nei piccoli ed a
successo' industriale
partati opifzi
privi di
potenti mezzi
delle
di
produzioi
dell intel
dei
capitali
,
necessarii,
macchine,
ultime
La gran
sue parti
mentre
la
piccola
le
non
la grande indust occupazioni esperienze e dei per finalmente pu valersi delle scienza annunzi! zionamenti appena sono essi dalla che e industria non pu mutare
imperfettamente
e de
le quali assicura Tra le condizioni economiche conviene colloc; un completo svolgimento industriale, a defin difficili speciali un complesso di abitudini conferiscono! pure con sintetica formola, ma che eminenteme^ carattere un possiede, popolo che le
401
cconcio alle imprese industriali. Tale per esempio abitudine della pubblicit. La ornai famosa
ibrmola
(pressa prima dallo Smith, la pubblicit l'anima del nnmercio, fu dagli Inglesi specialmente, portata al non fu ultra della sua applicazione, s che celebre il
di lucido da scarpe, il quale proponeva nientemeno che un guadagno annuo di IO, 000 lire conquesti agenti di produzione: materia "ima di produzione e mano d'opera lire 200,000, spese annunzio lire 500,000. N credasi che si consigli
qui
il
sonore atte a sorprendere la pubica e la privata credulit. No, per vero. La necessit far annunziare ed offrire la propria merce, d'alle frasi
arlatanismo e
ide
entrata da molto
e
dini commerciali;
pendio
a
tutti
ai
i
tempo anche nelle nostre abil'innalzamento d'un insegna, lo commessi viaggiatori, e quello ai sensali mediatori in genere, dimostra la necessit
i
commercio di intermediari fra produttori consumatori. Ora se dimostrato dall'esperienza, nae pare, che fra questi intermediari specialmente
il
i
e sente
luente la
pubblicit
non
saprebbe in vero vedere la ragione per cui essa n dovrebbe essere tenuta a conto anche dal pi upoloso negoziante.
Vbbiamo parlato
nrmini
:ciali,
si
di onest e di
si
fanno assoluti, n
qui
a cifre
s bene a grandi risultati. Economisti, qui dimenticare che l'onest e la buonafede io doveri, per stabilire soltanto che essa coniente. L'industriale, il quale falsificando un prodotto o iponendolo di cattiva materia, anzitutto arriva ad in-
ma'
di
^iamo
nare una prima volta i suoi clienti, fa economicaateun cattivo affare, senza contare che egli manca ai
eri
che gl'impongono
la
morale
e la dignit personale.
26
m
economie Una non meno importante condizione si industriali, per la buona riescila delle imprese
che la eserc una adeguata istruzione negli individui debbe conoscere le legg tano. Il 'buon commerciante commercio natura e delle societ relative al
i
nz
della
genere;
al
le
leggi e le condizioni
economiche specia
iti
speculazione fai suo ramo d'industria. Soventi una E si viste. cognizioni. queste lisce per la mancanza di
ut
pi
d'un
commerciante
tradito
dai
suoi istitutori
non averne potuloi rovinato ne' suoi interessi, solo per in una lingua la corrispondenza scritta
controllare
lui
ignota.
legisti
Volendo dire qualche cosa sulle condizioni necessit in un paeii); live, le quali sono di assoluta ci limitiamoli industriale, aspiri a floridezza
s
che'
non vi sieno buone leggi eli. ma s pure la liberei tutelino gli scambi non solo, non si troves individuale e quella economica, quivi con qd movimento industriale, intendendo bene che
r<
sto
assioma vogliamo parlare pure debbe saper ma u tranquillit che un buon governo non che dea gli abitanti di una contrada,
tenere fra
naturale fra inviolabilit del pi sacrosanto e
quello di propriet. Abbiamo cos esposto
i
della sicurezza
diriti
ll
in questo concetto generi organizzazione, tocct dell'industria, la storia della sua quali si distingue la Osi dei segni caratteristici coi principali c<|is derna industria, e narrate da ultimo le si richiedono. dizioni che per la floridezza di lei
e
fa
403
III.
Quantunque
Iti
la
natura abbia
le
cercato di
cancellare,
dei
izich di indicare
che appartengono
concepire
tanto
nello morale,
v
tuttavia la
il
al
mondo
farsi
meccanismo delle cose e per arrivare un concetto del loro modo di essere tanto miin
quello sociale.
ci
necessit in cui
)mune
cogli altri
uomini
la sola sintesi
suddividere analiticamente, anzich abbracciare in la soggetta materia. Percorrendo le opere dei varii pensatori di cose
onomiche, noi troviamo la pi grande diversit di etodo nella classificazioae delle industrie. Il signor stutt de Tracy, filosofo ed economista di mollo
vare,
ha sivvero
voltilo ridurle a
due
classi,
cio: in-
istrie
te al
tale
^
ed industrie applitutto
di
il
commercio;
di
di
maniera che
lavoro
il
ha per iscopo
trasformare e
modificare
oggetti per convertirli al nostro uso, rientri in 'unica categoria che possa appellarsi industria ma-
fatturiera;
e consiste,
se
mentre che l'impiego del lavoro umano non pi nel cambiare la forma delle ma nel trasportarle da un luogo all'altro, costiil Baudrillard, che riindustrie principali, soggetta a forte quella la quale dimentica che l'agricol-
ce a due
tica, a
Il
le
come
a classe di
produzione dei vegetali e degli animali costituisce larori 6%l tutto distinta da quella che
404
produce arnesi
eia,
e stoffe;
alla cac
alla pesca,
all'industria
del boscaiuolo, a
il
quell
d'in
nome
si
meno
dalla
terra
oggett
il
nome d'in
altra
Garnier.
fece delle
l'agraria,
Baudrillart poi
cio:
industrie
la
la
seguent
classificazione,
estrattiva,
la
manifatturiera,
e delle vie di co
locomotiva o vetturale
la
municazione,
commerciale.
ci
Limpida ed
esatta
pag. 98 e seg.
Egli divide l'industria
zioni,
umana
in tre grandi
dirama
.'
cio in primitiva, secondaria, complementaria prima diramazione congiunge: 4 Y industri estrattiva, che abbraccia la caccia, la pesca, i fossili
Nella
G
in agricoltura e
ma
pr
la
fessionale,
arti, letteratura
e professioni
propriamente
dette.
405
commercio interno ed
di
estero,
linuto,
ei
Il
commissione
e di
Moreau de Jonns
imitazione
del
Say,
appiglia
di
alle
categorie di
gricoltura,
d'industrie
commercio interno
ha adottato
ed
terno.
Il
congresso statistico
di Bruxelles
la
guente classificazione:
I.
II.
III.
IV.
Statistica dell'industria
lercio.
na
qui la classificazione
di
fatta dal
X)gramma che
ci
siamo proposti
amo
o:
delle
ngo singolarmente a
compimento dell'opera
3 Arti e manifatture o industria manifatturiera; 4 Industria locomotrice; 5 Commercio o industria commerciale (1).
lj
Non comprendiamo
le
industrie professionali,
406
Industrie Estrattive.
SOMMARIO.
1.
2.
Mar
canza
3.
rame, piombo, argento, oro, nichelio, mercurio, ar timonio, manganese, pirite di ferro, zolfo, graffia
combustibili
fossili,
sale).
4.
Legislazione
La denominazione
di industrie estrattive
comprenc
prodol
come
si
industrie cio
spontanei.
Per
scono
per
le
le
si
trovano ancora ne
i
l'infanzia
le
lui
popolazione, mentr
nazioni gi
avvanzate
sul
cammino
del
pr
divengono d'una importanza secondari* tuttoch qualche volta costituiscano una delle princ
gresso esse
pali sorgenti di ricchezza per luoghi speciali
come
a(
cade per
della
la
pesca alle
valli
di
Gomacchio,
alle
cosi
Dalmazia ed a qualche
immen
litorali italiani.
poi,
in
l'agricoltura.
L'abbattimento delle
cignali,
sostituirvi
campi
daini
pacific
armenti
ai
ed
ai
su
del
che,
di
senz
fr
uno sottoscrivere assolutamente alla sentenza pi valenti economisti moderni, il quale non
i
407
ubitato
di
affermare
che
vai
(1)
il
he notare come
sia
questo
cammino
amento umano.
ZI.
in
senso
Le pellicerie,
oggetto di
linima frazione
non costituiscono che una della caccia, formano un importante commercio ed hanno prole
quali
dei prodotti
Le contrattazioni
olla caccia,
sole
relative
agli
animali
a
presi
sommerebbero
le
cerio in
Europa
un
si
vi-
noso totale,
credeva
soltanto
come
esercizio, la
utilit,
come
produttiva di
il
impe-
Dcch
come ebbe
a notare
Balbo,
uno
dei punti
dell'educazione inl'abi-
figli
delle pi doviziose e
di
po-
britanniche
cercare
loro passa-
di caccia,
anzich nella
Bore ardo.
Dizionario
d-'ll
Economia
politica
408
pesca e specialmente
suma
pesce
oltre
Diremo
in
(1)
de
nel 1863
secondo
le cifre
pubblicate
dalla
Direzione
di lire.
18 milioni
Non
ir
maggiori intorno
ai
con diligente perseveranza, riuscirono inutili. Noi abbandoniamo per conseguenza un argomento cos arido, per venire a cose ed a fatti di cui non
mancano
le
notizie.
III.
Il
luogo
di
i
produzione,
si
pu ritenere compreso
fra
40 ed
50 milioni di lire, ed a formare questa quasi per met, vi concorre lo zolfo di Sicilia
cifra
e di
Romagna.
Non
zione
Italia,
ed alle novelle
sviluppo.
istituzioni
che
la
un pi grande
Il
Commercio generale
1Q
di importazione si
si
pi tardi distesamente:
Intanto affinch se ne conosca lo stato attuale, gioir dare alcun, brevissimi cenni intorno ai vari, rami
statistica
unendo
gli
condizioni di quest'industria.
Ferro.
biti di
La mancanza
fossili
combustibili
limitato
alla
rende
di
lo
ierurgia
sviluppo della
m?
;
carbon vegetale te si ha disponibile, per modo che malgrado i'abndanza di ottimi minerali e di acque atte a som rZa m0 "* ice non si Producono guari a d. 38,000 tonnellate di ghisa all'anno
-
quantit
3 a 4,000 son vendute all'estero; quasi renante son lavorate in getti di prima e seconda ione, e col rimanente si fabbricano circa 25 000 meliate di ferro e 500 di
acciaio.
Dall'isola
Di queste
esportansi in media annualmente 000 tonnellate di minerali di ferro, la maggior parte usto, ricco di 55, a 60 0,0. Circa l met si ide ali estero al prezzo medio di 11. 13 50 la tonlata; da 3 a 4,000 vanno ad alimentare alcuni ai alla Catalana, che tuttora esistono nei monti liili della Liguria e del Napoletano;
d'Elba
dono negli
20 000
si
, Valpiana e Pescia in Toscana, ricavandone 12 000 nellate di ott.ma ghisa ricercala eziandio all'estero grado s. venda in Livorno al prezzo di
Follonica, Ce-
11.
105
iellata.
nma
1h a da
ai
Di qualit superiore sono eziandio i getti e d. seconda fusione che si vendono a Lidi "-
II.
,rZ> 280
d.
250 ;edi
ferri
il
cui prezzo
a 380.
sparsi sulle valli delle provincia
e Brescia si tonnellate di ghisa all'anno
16
alti- forni
barde
igono crea
410
fondendovi
minerali
carbonati,
manganiferi, sovent
di
ottima qualit
1 feri 43 0(0. che se ne ottengono (40,000 tonn.) sono molto ricei vari cati perch acciaiosi; il loro prezzo all'origine 450. a da 11. 400 Nei 4 alti-forni, oprpid in attivit in Val d'Aosta
media
di
ol
,j>
li!
si
fondono
gii
miniere di Traversala e di Cogne. Pregievolissimi sono i ferri che ne derivano, ed ol ricercati sopratulto pei lavori a freddo, mah
I
tremodo
grado l'elevatissimo prezzo che all'origine varia diri 450 a 480 lire la tonnellata. Finalmente nei 5 alti forni di Mongianain Calabrinli
si
idrossidati.
o
sii
maggior parte del La riduzione in ferro combi ghisa si opera nei forni a puddler, merc la queh di oppur stione dei gaz derivati dagli alti forni,
sciolti
combustione della torba operata in aj a in picce positi generatori. Le saldature sono fatte ri dotar fuochi aperti ed il rimanente della ghisa alla bei quello in oppure contese, alla nel forno
dalla
or
gamasca.
'
A
si
si
sostituirono
distendere il ferro, in alcune delle nostre ferrici cilindratoi ai piccoli magli, ed in altee
i
n impiega eziandio il grosso maglio a vapore. Italia in prodotto m La maggior parte dell'acciaio
fabbricato col
metodo
f.V
riera di Castro si fabbrica acciaio al forno a alimentato dai gaz di torba e di legna.
pud^
re
Riassumendo quanto
cifre
si
disse,
si
hanno
le
segueiao
)n
per rappresentare l'industria siderurgica italial Tonnellate 22,000 di minerale venduto all'estero 3,500 ghisa venduta all'estero;
no
111
Tonnellate
i
3,500
getti
di
1* e
-2*
fusione-
25,000
ferro;
acciaio.
500
Alle sopraindicate
otti
25,000
si
con ghise
italiane,
debbono aggiungere
msm,
e di
un forno alla contese, oppure alla bergadue maglietli nella quale si lavora vecchio
prima
della costituzione del
gno, questo
rtissimi,
i
ramo
dai dazi
quali vennero
ridotti ad un dazio molto inferiore, piedissimo di fronte a quelli che esistevano precedenmente, mettendo perci nostri fabbricanti di ferro ille pi difficili condizioni.
i
ova tariffa
Tuttavia
essi
hanno
lottato
rseveranza e coraggio per ristabilire l'equilibrio fra costo dei loro prodotti ed il prezzo al quale li posno vendere, n perdettero ogni speranza di potervi
mgere, se conservato ancor per qualche anno Fatile dazio sui ferri stranieri (11. 50 la tonnellata) e ali balzelli che colpiscono ancora in varie proicie questa industria, avranno agio di introdurre le
i
cessane migliore
i
sia nella coltivazione e trasporto minerali, sia nei mezzi e metodi di fabbricazione ualmente in uso.
Non v'ha dubbio per che lo sviluppo di questo no d'industria dipender sempre, almeno per le fere delle valli lombarde e per quelle d'Aosta, dalla lutila di carbon vegetale e di torba che vi si ha diunibile.
)uanto alle
10 in
ferriere
toscane, le
in
quali
oggid venal
Livorno ferro
verghe
di
buona qualit
412
di pi prezzo di 11. 280, la quistione pu sembrare dall'ingegneri fatti studi gli anzi che facile soluzione delli Ponsard, direttore delle regie miniere e fonderie
;
Toscana,
ci
Relativamente poi al commercio di minerali di ferri qualor; coll'estero, esso potrebbe di molto aumentare diminuito del minerale venisse il prezzo di vendita Ponsard ci indica i mezzi pe ingegnere stesso lo
e
poter ridurre
prezzo di costo del minerale dell'Elb eh molto al disotto della met dell'attuale. Per modo ir valente questo da progettate opere all'uopo
il
se le
quest gegnere venissero realizzate, giova sperare che sviluppo. maggior ramo d'industria prender La produzione complessiva delle mi
Rame.
niere di
rame oggid
coltivate in Italia
equivalente a poco pi di
l'anno, cio:
Tonn. 600
2500 di Le principali
rame fabbricato nelle fonderie italiani minerali al 20 0^0 in media venduto all'esteri K
di
miniere che concorrono a formai Cecina, questa cifra sono: Montecatini in Val di di rnm< tonnellate cui produzione annua di 1500 Cham e Marcello rale al 30 0|0; Ollomond, San
La
du Praz
al
in Val d'Aosta,
le
quali con
minerali del
un anni 5 0[0 dettero nell'ultimo quinquennio Capani prodotto medio di 260 tonnellate di rame; dal Massetano, nel Fenice e Bindo Vecchie, Poggio, di miner tonnellate 2500 circa quali si' scavarono ricchezza del 10 0[0; Migrandone in V
della
di
media (Ivre Toce 350 tonnellate al 7 0|0; Traversala ram di a 9 0[0 100 tonnellate di magnetite con 8
serpentinosi
di
Liguria, di
al
Toscana,
dell' Appennn
j(
16 0i0 in media.
413
5 fonderie di rame: San Marcello Donnas della societ V Esploratrice, cui va annesso n laminatoio; Valtellina, della societ d'Ollomond;
Italia
i
Vi
sono in
Briglia,
della societ di
Montecatini; e finalmente
si
apanne
Vecchie,
laddove
impiega
il
metodo
echi-Haupt.
di
rame
il
nei
fatto
pei moltissimi lavori fatti in Toscana, in nell'Appennino bolognese, che le vene e si presentano con caratteri ben distinti ed oriene secondo determinate direzioni, continuano in pradita, dimostrano come pi prospero avvenire sia
certo
e
guria
la
vi
enza, poich
minerali che
questi
giacimenti so-
separazione della calcopirite contenuta nella gnelite della miniera di Traversella, per mezzo delle cenine eletro-cernitrici ideate dall'ingegnere delle
,a
iere
Q. Sella,
viene
oramai
fatta
con
beneficio
Riccardi.
imilmente
il
metodo Bechi-Haupt,
in
a torrefazione
ti povere, per la one della piccola quantit di rame in esso conito, sembra riesca per bene laddove ebbe la sua ine. Per modo che oramai potranno essere utiiti con benefcio eziandio minerali poveri che Dndano in quelle miniere.
i
che consiste presenza del sai marino delle conversione in cloruro e l'utiliz-
414
Piombo
luogo
quale
11
eri
.Argento.
Il
piombo
de
in
si
Italia
Sardegna
rilievi
prodotto
quest'isola
ben poco
prima del
alla
1848; ma
cessione,
lavori fu governo, ed alla libert di esplorazione, la pr mentre rono sviluppali con tale attivit, che
fu
che
di
circa
e nel
Non
la
per
modo che
il
la si
esporta
alla
lult
Ibi
rimanente
piombo
di
piombiferi stinate al trattamento delle scorie antiche ed depositi abbondano in grandissimi vi le quali
dovuta
al
sig.
si
Serpieri la prima di
queste fondeil
dalle quali
di piombo. Questo piombo che contiene da 70 a 76 grani d'argento per 0(0 chilogrammi, pi ricco in argento quanto soglia essere il piombo che deriva dalla gala
nello scorso
anno
Genova
ui
fonderia destinata a
sistema
Palinson.
Rimarchevole per
del
di
la
ricchezza in argento (4
a50
piombo ottenuto)
laveria e fonderia, e
Vezza (Pietra Santa), cui va annessa una compie degne d'interesse son le minie Masselano, la miniera di Br nel Gastellaccia della
simpiano (Varese) e
le
tei
al eav.
al
Fianefori
Brovello
Mono Piombino
d Aragona.
in
aliane
Tonnellate 10.000 galena (venduta all'estero) della echezza media di piombo 70; argento gran. r er0,0
Oro.
rro
3 argento.
Dalla
aurifero
delle alpi,
M'I'enn.no ligure,
che scendono
tarena
unazione
Val d'Anza,
in medi,,,
il
II. 150 alia tonnellata, ricava* annualmente circa 60 chilog. doro da 1200 tonfale di pirite. Quelle di Valtoppa,
dalle
di
quali
si
media
II
eO
60 e
di
alla
me
Co*
L'ingegnere Monlefori perfetlale pilotine contenenti 5 0,0 nichelio, ed ha eretta presso Varallo in Tal di Sesia a fonderia nella quale con metodo tutto suo coorte questa pilotina in metalline ricche
jnte riuscito ad utilizzare
dal
Nichelio. -
5o'0|Odi
:heho, che vengono spedite e trattate all'estero La quantit di nichelio in tal guisa somministrato
Ile
miniere
coltivate
in
Val
di
la
il
Sesia
non
di
infe-
re alle
slio
consumo
queste
41 (
ad accrescere, specialmente per si venga fabbricazione delle monete, ^io\ nella adozione sua coltivare parecchi de' numero potranno sperare che si
metallo
e potenti depositi di pirolina nichelifera contenuti nel
Mercurio.
nella Toscana;
una
nel prezzo di
la
ma
di
quasi tutte
le
miniere.
Una
estraggor
Antimonio.
Santo Stefano, ove miniera
di
si
L'Italia
mette in commerc
annualmente poco pi
di
tratta
il
Monte Acuto.
il
prodotto somministralo non tale e collocare questa industria fra le pi importanti d paese; tuttavia vuoisi riconoscere che la miniera Monte Acuto condotta con molta abilit, la fondei
Per certo
con molta scienza, e che il raro metallo da essa sor ministrato molto pregiato per la sua purezza infine che il metodo di trattamento del minerale
intieramente nuovo e dovuto
di Firenze.
,
al
professore E. Becc
Manganese.
- Fin
la
miniera
Marcello
Val d'Aosta, notissima per le rare specie minerali La si cui vanno adorni i gabinetti di mineralogia.
produzione non fu per mai molto ragguardevole. In questi ultimi anni parecchie altre miniere vei nero attivate, delle quali la pi importante que
417
Fiamma
di
quandalle
ossido di
niere italiane
matrice
le
sufficientemente
della
che
si
scavano
miniere
Liguria,
igegnere Ponsard
Un sol giacimento di venne ed tuttora coltivato in Italia, ed quello Brezzo d'Ivrea, la cui produzione media fu finora litata a 2500 o 5300 ton. annue di pirite priva rsenco. Per questa produzione aumenter di molto, ritiene che possa ascendere a 4000 ton. al mese
eli
ro
Pirite
ferro.
Zollo.
La
quantit
di
zolfo
nell'anno
valore di
la
raggiunge
cifra di
mentre si reputa che nel 1830 la quantit zolfo prodotto non fosse che il decimo dell'attuale. ,a massima parte di questo zolfo ci viene dalla Siper ora le Romagne cominciano a somminimilioni;
,
ire
meno
importantissimo
lo
,o
accompagnalo.
combuforni ci-
ne d'una parte
ie invece
di
questo zolfo;
ma
questa opera-
di farsi
come prima
in piccoli
418
lindrici aperti (calcarelle),
di
si
fa
ora in grossi
mucc
1
Le conseguenze
vale a dire che
il
diminu grandement
meni
di distali
mentre
;
le calcarei
ne dovevano distare
di
qualche chilom.
si
che
l'acce
pu
non
pi necessario
il
tit di
dell'anno; e lilialmente
industria,
quale
era
operai che
attendevano.
svilupperanno
ai
che
<Gri*iAfte.
l'esposizione,
non
vuoisi tuttavia
che
si
opera sopra
tutto n
in
circondario di Pinerolo
ed a Migliandone
nella
Val
w
Toce,
attuale
ed abbonda
altres
produzione
limitata
300
ton.,
la
si
ma
potei
Combustibili
mostrata, tuttavia non
di
fossili.
in
si
Sebbene
sia
Tesi
Italia
oggi d
stia
pi
litantrace che
formano
modo
che,
in
fai
419
combustibili
t'ossili
siamo
dotti all'antracite
ed alla lignite.
L'antracite costituisce parecchi banchi discretamente stesi nella Val d'Aosta, ma la gran quantit di cere che ossa lascia nella combustione ne rende l'im-
ago difficilissimo, per cui l'estrazione della riduce ad un migliaio di ton. al Pi nei rea.
medesima
Seni, nella
il
cino
quale sembra appartenere all'epoca carboera; per non venne ancora attivamente coltivato
in localit
rch giace
tacili
deserta,
priva d'industria e
comunicazioni.
Lignite invece, che si trova con qualche abndanza nei nostri terreni terziari inferiori e miolici, e che per la potenza che raggiunge in alcune loLa
it
si
d luogo ad una
miniere
Sarzanello,
ria,
li,
Cadibona,
altre di
con
Gonnesa, Sogliano,
esplorazioni,
si
nti
.
di
lignite all'anno.
)opo l'epoca
;e
miocenica s'incontrano
le
ligniti
di
Bergamo
VepocaposP-pli
;
sepolte da interramenti che colmarono i bacini d'acdolce in cui s'erano formate. S'incontrano in que-
Te olo,
torbe antiche avanzi di pachidermi. La lignite di in coltivazione sino dal principio di questo
e si estrasse non meno di 5 milioni di quinadoperati specialmente per la trattura della seta. combustibili su cui si pu fare assegnamento nelle
nstrie,
le
torbe
le
quali
450
abbondano
nell'Italia settentrionale.
Per per
si
la
mag
ai
non
fecero sino
e
od escavazioni irregolari,
di
poch
si
sono quelle
in
piena coltivazione.
La produzione
combustibi
fossili
in Italia
pu<
modo:
di
)>
Lignite;
torbosa
50,000
Si
torba.
la
pu facilmente sviluppare
produzione del
fabbricato in
li'
Siile.
La quantit
di
sale
Itali;
annue;
la
mag
La salina
quintali.
di
La miniera
di
Sai-gemma
di
Lungro
in Calabria,
00,000 quintali.
Questa iabbrieazione fece grandissimi
prese
progressi
(
uno straordinario
sviluppo
in
quelle
salini
che vennero dallo stato concesse all'industria privata; e., quelle di Sardegna che prima della convenzione, 23 giugno 1852, non producevano che 30,00(
cos p. ton.
di sale, oggid
li
cui 70,00C
vendute all'estero
prezzo
di
11.
la
ton.
dato
bordo del bastimento nel porto di Cagliari. Non v'ha dubbio che un proporzionato sviluppo poi tranno prendere molte altre delle nostre saline, se
l'introduzione delle necessarie migliorie permetter di
diminuire
il
costo di fabbricazione.
aumenter di molto, e diversi rami dell'industria itai liana ne avranno grandissimo benefcio, mentre spe-
amo
nstnale italiano
che in virt della nuova legge emanata, all'inil sale sar ceduto al prezzo di costo
Ora l'attenzione degli speculatori si rivolge pi parai t^eti-olii. Una ricca sor-ente fu scoila negli Abruzzi la quale d
camente
laht.
ire
si
petrolio
e
di
ottima
Nelle provineie
ricavi
di
Parma
Piacenza,
dove
maceutico,
per ottenere
la
regolare conces-
La estrazione del petrolio nello stato, ci liberer ad tempo da uno dei tanti tributi che l'Italia paga a produzione straniera, e avr per effetto di creare In ese una novella industria abbastanza importante (1).
VI.
'oche
cose dobbiamo aggiungere intorno alla leazione italiana regolatrice delie industrie estrattive,
il
programma che
ci
siamo proposti
caccia e
la
di
svolgere,
er quanto riguarda
la
pesca,
noi%on
ccuperemo qui delle leggi speciali relative al modo ercitarle; ma staremo paghi di accennare come sia
172 della nuova legge comunale e (20 marzo 1865) demandata ai consigli mciali la determinazione del tempo entro cui tali tstrie possono essere esercitate. miniere sono regolate dalla Iegge20novembre1^i).
)
dall'articolo
onciale
422
destinata pure
al
min un il
sua sorveglianza sulle minier cave ed usine esistenti nel suo distretto, osservando
modo con
lavori,
proponendo
per
l'amministrazione
tanto per la
provvedimenti
che
occorresse
sicurezza delle
persone quanto
sugli
inconvenienti
che
vi
scorgesse
nei
lo
potessero
introdun
pubblica,
gli
parazione meccanica ed alla elaborazione dei prode delle miniere e delle cave, finalmente accertando
denunziando
t
le
ministero dei lavori pubblici istituito consiglio delle miniere, il quale chiamato a dare pr suo parere in casi determinati e a preparare
Appo
il
getti delle istruzioni e dei regolamenti necessarii assicurare la regolarit del servizio mineralogico
Le coltivazioni di sostanze minerali si distingue* poi in due classi: alla prima appartengono le mini( che contengono in filoni, banchi o masse, minerali da<
si
mercurio, manganese ed
ferro, di
rame,
di
zinco di
magnesia,
allumina
Studi
di
diritto civile.
ZV
ba
e
tUm
'
423
aSfa,t
'
**
-tacite,
fiuntrace
bie e
;
mn,. da
d
le
ne
di
oriento,
'
di pietre
di pietre
da
P etre
'
,lari
'
da
mac
ffll
e
da
JW-
ghiaie, d, quarzo, baritina, fluoriti cerili' ed ,n generale di roceie e minerai da cui non n metal,,, n prodotti metallici
s
ita lla data dell alto di concessione sovrana ri.-hie.to e posano venir coltivate, diventano
dtfde.rr
r^^
'
C mebeni
**
un
Ua
d P nJ>,e
pC
le
'^issibile
Qualunque individuo qualunque societ legalmente una pu.ottenere una concessione di mi ier he giustifichi delle
endere
condizioni necessarie
i i
condurre ne
P6
.
p^n' ,n
'
fo mahta formai
hl
"*?"
^'^
di
di
"".
la
sod-
do-
altrui,
pubblici, come pure sono richieste nei ricercatone quando per la concessione fatta deve -onano paga,, all'erario dello stato una s 'a ,0 centesimi per ogni ettaro di superile, eia ione, e una tassa proporzionale del cinque peJ sul prodotto netto delle miniere. pur a ca
no.
/orma
.
,,a
Tm
cento
due cop(e de
piano de
al
tatti
mezzi e
424
numero
degli operai e
la
insomma
che
pu
interessare
pubbl
Se avveni utilit, che quell'impiegato rappresenta. coltivazi di sistema poi che il difetto di unit nel
miniere contigue o vicine, compromettesse evid temente l'esistenza delle miniere stesse o la sicure essere delle persone, le diverse coltivazioni potranno
di
soggettate ad una direzione unica, e spetta poi sem l'obbligo principale ai concessionarii di risarcire o
danno cagionato
scava, a fare
potendo perfino
superficie sotto cu
terr
la
che
si
trovasse
Quando
poi la
tivazione minacciasse
la vita delle
non solo
gli interessi,
ma
an
nata la chiusura dei lavori. miniera pu rinunciare ec 11 concessionario di una stessa, tacendone espr della propriet bandonare la
e
formale
dichiarazione
la
al
capo
e
della
provincia
oltre
cui
situata
miniera,
quando da
lavori d'una miniera si trovassero sospesi, p anni pure venire dall'autorit dichiarata deserta la mil dominio [ stessa, e in questi oasi essa ricade nel
blico o demaniale.
Le torbiere, le cave, le sabbie o terre metalli non possono coltivarsi che dal proprietario del reno o col di lui consenso. Per quanto ha tratto finalmente agli opilizii
m usine destinate alla elaborazione delle sostanze stabilirsi $ possono rali, importa ritenere che non
permissione
del prefetto
della
provincia,
gli
op
vengono
425
le
si
trattano
talli
od
altri
altre usine
classe,
di
per
dei
l'e-
laborazione dei
talli,
minerali
di
la
seconda
me-
ed io generale per
fabbricazione
prodotti
o pericolose.
Non possono
la
poi stabilirsi
al
senza
una
sindaco del
comune
temporarie per
gii
ed
altri
cementi, e
opifzi
42(>
Dell'Industria agricola.
si
SOMMARIO.
1.
Cosa
2.
Storia
dell'agricoltura.
3.
i.
5.
Pa-
ludi, bonifiche
ed irrigazioni.
X.
Prima
di
accingerci
svolgere
ragguagliatamente
intitolato
un paragrafo
giacch ordici
nariamente non
costituisce
il
si
stabil
un'idea precisa di
che
e la distingue
rata,
da ogni
dai
altra.
La confusione
fu
i
geneflsio-
come
i
noto,
primitivi
economisti,
cratici,
quali
e
stevano ancora,
la terra,
come
allorch
le
smovendo
il
non esiseminando
o
lan-
ne
fa
nascere
spighe e
uccide
grano,
ciando
proiettili
nell'aria,
gli
uccelli ed altri
piglia
i
animali, o finalmente
pesci che sotlo la sua
In altri casi invece,
penetrando nell'acqua
erano.
modificatrice,
ed
infuocandolo e battendolo ne
fila,
un'accetta o macera,
farsi
tesse le fibra
tal
un
vestito.
Da una
la
differenza
l'azione dell'uomo,
una
427
Tutte
le
chia-
marono arti
arsi,
produttrice.
Noi non
i
faremo a ripetere
gii
no-
ire
come non
il
concetto dei
politica
siocratici,
tuttavia
rimasto in economia
il
gruppo di
tale
avevan
comprese sotto
de-
ominazione.
Torrens,
i
il
ell'allevare e
che
il
dire
agricoltura,
occupazione d'un
ca e
quella
uova, era
i
urto colle
idee ricevute
che se ne sarebbe
di
ri-
mano
in
mano
sotto
le
altre industrie
non
agricole,
ma comprese
generico
nome
di agricoltura
avrebbero acquistato
la
importanza.
Dunoyer introducendo
nella scienza
classe
ge-
mica di industrie estrattive, tolse via questa controrsia e f' consistere l'ufficio dell'agricoltura nel
creare
amiche
nte che
po-
chiama
intende
la
vita
si proponprodurre essere organici, vegetali o animali, Icose direttamente derivate da loro, e produrli prin-
comunemente per
di
agricolture (1)
complesso
certi
lavori che
no
di
!'-.
campi.
m
cipalmente coll'aiuto delia forza generativa, e serven
dosi della ferra
come mezzo
di svolgere
questa forza
Quindi
la
la
campestre del
della lana
e
la
tosatili
l'allevamento dei
operazioni per estrarne dai bozzoli zione del miele e della cera, tutte
produ
nelh
operazion
comune
potrebbe
definire
l'arte di
ricavare
il
pi grat
'
La scienza poi
1 la
che
guida quest'arte,
comprenda
fisico-chimica
agraria: 2 la
campi: 3
canica
l'arte veterinaria:
de 4 l'architettura o meccoltivazione
rurale:
lo
finalmente
l'economia
rurale
che
forma
XI.
Nell'antichit,
e in generale fra
popoli incipienti
le
l'agricoltura ha
un prestigio
al
quale difficilmente
vi
s
avr tro-
ma
dei
pure
il
disprezzo delle
arti,
delle industrie e
di
commerci.
degno
meglio e
di pi
uomo
libero,
si
com
429
ace di ricordare
tutti
pregi
che l'antichit
attri-
uva
>n
a quest'industria. La citt, modello di Platone doveva avere altri lavori che quelli della coltivale t che forniscono tutto il necessario
alla vita
fosse onow>!e che la classe degli agricoltori. E indipendentemie dal concetto di dignit, l'antichit die sempre
lavoratori
non
cui
teneva
l'industria
appositi
per
implorare
le
le
improntando
accarezzando
prime
trib
mete
itiche
di
emblemi
agricoli;
pi che le urbane; tenendo in onore i lavori npestn, e dilettandosi dei nomi che ricordavano paria origine, come i Pisoni, i Lentuli,
i
Ciceroni, ecc.
te
che
senza
estinguersi,
nella
loro stazionariet
primitiva,
moPersia
ine che la
predilezione
dell'agricoltura
ha' qualdi
cosa d'innato
chetta
negli uomini.
Lo schi
una
agricoltori.
L'im-
ttore della Cina in determinati giorni dell'anno si emplice contadino, e presso tutti popoli dell'Asia rovano segni non dubbi del pregio in
i
cui
si
tiene
gl'arte.
me
odi;
dell'agricoltura,
il
si
alo
del
consumare, e l'idea di scambiare parte del pronostro con una parte proporzionale > del
i
prodotto
non
si
ancora
nata.
Nel
periodo
industriale
:e,
)dotti
produce per vendere; e il bisogno di avere altrui, determinale azioni che tendono ad ere prodotti nostri per scambiarli con quelli. Il
430
questo
sei
rapporto
divisa
la le
storia
dell'agricoltura
dalla
ir
quali partono
tem
incolla ed arrivano al
massimo grado di perfezionamento agricolo. Queste sei epoche sono cos ripartite: Epoca forestale, quella cio dello stato vergine de
et
germinabit
tibi.
Epoca pastorizia
de
aspre
boscaglie
del
moltisentiti
dell'educazione
di
Epoca
di
plicarsi degli
uomini
al
e del
bisogno ognor pi
divisione
del
provvedere
merciale, introdotta
dopo
la
lei.
lavoro
del-
necessaria conseguenza di
E finalmente epoca
il
che rappresenta
limi!
molti
tempi antichi
che
nei mcj
tre
derni.
Rimontando
alla
Dello stato
per
dell'agricoltura
diluvi
eal
ma
pare
certo
che
profondamente modificala dopo quel l'universale sconvolgimento atmosferico e tellurico. I dobbiamo per argomentare da certi indizi, come da
debbe
essersi
come
tradizione,
da No
che
ai
post-diluviani
abbiamo ragione
trasmettere poi
ai
di credere
gli anti-diluviani
ava
che potcron
signore Iehova
essenzialmente
al
scopert
in g
come
,di sono in
riassunto
Varata
'
qUeS "
fruttl
.
me -
** 7J)
1
i
iiSIT
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Grecia
unzione
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****
semini.
otonte,
il
quale n P
p
emerite
utili
arr,va a
icoltura
al
progresso
**
...
:";;cr.:rrxs
435
dello stato, e Gavenivano considerati come il sostegno Vii-ilio, Plinio, Palladio, ecc., lene, Varrone, Columella, romana agricoltura. Le attestano la grandezza della agricoli, quale concimazioni ed altri perfezionamenti pei rivolgimento delle piante leguminose
quello del
farle
noti a marcire sotto terra, erano perfettamente a tempio un eretto perfino Romani i quali avevano
dio Concime!
Da principio essi coltivavano molto pianta grami bandonarono poi per coltivare il farro, che ess frumento il nacea, ora perduta. Conobbero
chiamavano robus, il siligo o grano bianco, trimestrale; poco stimai che noi chiamiamo grano fagiuoli, le fave, era la segala, ma in cambio
e
il
i
1
orzo
che
ab
trema
lenti,
i
la veccia,
la rubigli!
lupini, le rape,
navoni,
ramolacci
ed
I
cavo
e
1
erano coltivati colla in pregio, e se dalla celebri! viti erano pure tenuti
dei loro vini
massima perfezione.
prati
dobbiamo farci un giudizio della loi crederla raffinati* enologia, abbiamo argomento per l'olio erano pure ce sima. Le ulive e l'arte di trarre
pretendono che nosciute, ed alcuni autori
l'agricoltura
il
tipo de
romana
si
riscontri
ancora nei
essere
pop<^
moderni.
Dovette
nondimeno
in quei
l'agricoltura
secoli
estrema
di
mente negletta
l'ordine e
di anarchia e
ba
dell'impero quan barie che precedettero la caduta pi quelia reggevano la sicurezza non
rotta societ.
N nodo
Longobardi che invasero in quel popoli agricoli, e^ di tempo l'Italia, erano si attribuiscono a T< ostante alcuni fatti parziali che
i
Goti o
dorico,
per
dimostrarlo
di
protettore
dell'agricola-
poter essere
smentiti
ai
re,
tre arti
che anche l'agricoltura insieme a quasi tutte le ed industrie decadde in quel lungo periodo
compresero
avevano
chia-
italiane
lottato
e alla
quel
medesimo
libert,
mili
ugualmente
coltivare
meglio condi
in quell'epoca di boschi,
di
abbondava tuttora
vastissime
il
icchie,
ludi.
'o
di selve,
foreste
e l'Adige,
massime
dove quei
e
met-
io nel
u,
sommersa;
immense
all'occidente
monastero
paludi
>so
chi,
il
di
che
si
ricchi
di
nasteri,
fa,
ancora
di
Monte
i
Gassino,
di
a Matilde,
le
regioni
si
)aludi del
le
orsi,
coreggi,
si
polesini;
le
isole
Terra ferma
congiunsero, e
xm
si
ordin
la
n a 1 i
434
argini, che al
ticabili.
tempo
furono quelle
mora
dicesi
tuttavi
canne e di alni vegetabili, comincia a ind tarsi e a formare terreno pi solido: polesine, dice Muratori, si chiamava quel tratto di palude che re
stava secco; mezzani finalmente quelle
ritiro delle
isole
che
pt
acque
si
come quel
che esistevano in mezzo del Po presso Pavia, Lod Piacenza e Parma. Ferrara alla met del secolo x
non
solo
era
vicina al
Po,
ma
circondata dalle
su
acque stagnanti, e in
denese, dal Bolognese
introdusse
le
il
nome!
a
selve ridotte
campi
nuovamente
assoggettati
all' aratili
\
furono
detti novali.
dell'agricoli
Italia,
dojil
fori
(f
pace
di
Costanza, e
dei
vi
cooper
tributi,
portato da*
sempiii
1
popoli a dai
all'agricoltura,
modo
1*1
i
dustria.
Per tutto adunque si coltivarono le campag superando la Lombardia tutto il resto in ferliltl
essa
emul
terreno
le
i
altrui ir
vigazioni lucrose, e
i
rendette tributarli
i
Veneziani!
scai
(1
;i
Genovesi,
di
Pisani, e tutti
porti di
I
mare che
seggiano
grani nazionali.
Francia, all'Inghilterra
ed al
435
nno
il
coltivavano
in
gelsi
illa
rso
1
Marca d'Ancona, e finalmente xiv secolo negli Stati di Venezia, nella Toscana, Bolognese e nel Milanese, ove oggid forma la
il
?
Calabria e nella
pi importante dei prodotti rurali, fi conte Verri, e scriveva verso il 1780, dice che a suoi giorni] and alle antiche provincie dello stato di Milano gi
rie
ano aggiunte quelle di Bergamo, Brescia e Crema, sete producevano annualmente circa 55 milioni di
e italiane.
La Lombardia era
?glio coltivate in
a quei tempi
Italia,
una
il
tutta
ed
la
$o pi d'ogni altro
'
ubertoso per
riso, ed il gelso forivano l'oggetto principale della coltivazione. Stratta per lungo tempo questa provincia italiana da
Il
il
suoi contadini.
frumento,
erre
civili
e straniere,
"agraria se
ele
bili
rlo
Emagelsi,
coltivazione
dei
si
che successivamente
dalle
andaed
ampliando;
per
lana,
la
fece venire
Fiandre
telai
efici
i
di
di
guado
tessevano panni;
ed a Pinerolo furono distribuiti su tutte terre indistintamente, e con editto del 20 ottobre 1567 si proib alle comunit religiose di acquii
Ormea
tributi
re beni
immobili. In
tali
prima del risorgimento delle scienze applicazione che la stabilirono su ferme basi eia [alzarono al grado in cui trovasi di presente.
)
tura italiana
436
col
progressc
I
ma
le
il
prestava
nuova lena
villereccie faccende
accinse
il
su*
commodorum, libri xii, composti 1211, primamente stampata dalle Schuszler in Augusta nel 1471 in-fol., e tradotta il italiano da non si sa chi; la traduzione comparvi
opera: Opus ruralium
tra
il
1207 ed
il
primamente
traduzione mi
1
Sansovino, pubblicata d
riveduta dall'Inferigno
Giunti in Firenze
nel
fatta
1605,
Quest'opera venne
da Carlo V
duttori
e
di Francia,
successivamente
in
ebbe
tra*
commentatori
del
tutte
le
letterature
Europa.
All'opera
Crescenzio,
tenne presso
1
il
Ricorm
quindi
le
Venti giornate
si
dell agricoltura
di Agostini
Mentre
dettavano
ubertose
gli
i
non
solo,
ma
le
campagne,
i
si
cercava
pure
dagli
oltre
popoli, e metter loro innanzi una montani d'istruire qualche guida per ben coltivare le proprie. L'agricoltura inglese deve in gran parte il suo svol-
Normanni fecero della gimento alla conquista che di essa, molte impadronitisi gran Brettagna; poich famiglie fiamminghe vi si stabilirono e introdussero
i
terra.
conoscevano l'uso dei concimi, dell'aratro, dell'erpice, non meno che il metodo
quei tempi
gli Inglesi
437
meo mda
era
neralmente adottato per seminare e raccogliere il amento, battere il giano e ventolarlo. Circa 300 anni >po Crescenzio, comparve la prima opera inglese 11 agricoltura di Groshede, vescovo di Lincoln col olo di Trealyse of husbandry; e sotto il regno di
Vili,
1
quella
di
Fih-llerhert
\\
qualeVacco-
e della calce.
i
il
conoscere
opria esperienza per lo spazio di 43 anni; ma in si vede che a quel tempo come oggid, la masna parte dell'economia rurale consisteva nello alamento degli animali domestici, dei quali, gli Inglesi nno migliorate le razze e moltiplicale
le variet col zzo di savi accoppiamenti. Furono pure pubblicali uni trattati di agronomia sotto il regno di Elisabetta larte rimase stazionaria.
/Inghilterra va debitrice dell'attuale sua prosperit la parte agricola, ad un rifuggito polacco per
nome
rtlib,
quale aveva attinte tutte le sue cognizioni icole nel Belgio e che le pubblic poi nel 1641 in sua opera intitolata: Giudizio sull'agricoltura dell? ndre. A quel tempo risale la fama della
il
agricol-
inglese,
ie
i
combinata oggid giudiziosamente nelle cornee colla natura del suolo, colla temperae pra-
grande intelligenza. Tuta l'agricoltura inglese non altro che un'imitazione fuella del Belgio. Sulla met del secolo xm Tul
e
ta
pnetario e
alo:
)a a
'Ile
cavallo) in cui
supplirvi per
mezzo
-inue,
alla terra ci
438
frutto,
e questo
forma
il
principale
diletto
del
su*
sistema.
La Danimarca porta
fra le
il
la
prim
d
potenze settentrionali,
fondato
una scuola
le eccellenti
veterinaria.
lit
qu;
coli
il
quale
vaio con
una diligenza
In questo paese
la
collivazion
>'
quanto in qualsivoglia altra parte che god gran lunga di pi dei favori del clima. Una dell
industria
'
agraria,
i
si
l'emancipazion
paesi circonvicini
attuale
il
deb
della loro
prosperit
stabili
M<
ir'
filantropo,
quale
de
In
esso son
1
messe in pratica le regole dettate dal Thaer, unodeg uomini che hanno dato un nuovo aspetto alla scienza 11 Thaer vuole che specialmente si attenda all'aliala chimica del terreno, se ne calcolino gradi di caloi*'
I
e di fertilit naturale, e
si
tenga conto
di ci
che
la
tei
menlazione dei concimi d'ogni specie pu aggiungervi La Polonia uno dei paesi pi fertili deirinopr
1'
produce
ginestro,
stia,
cereali
Si
abbondantemente
la
e quasi senza
coi
,!
tivazione.
sparge
paglia sul
il
suolo coperto
(r
e visi
appicca
fuoco.
altri
Nel tempo di
cari*
cali
paesi bastimenti
richi di
I
grano che
si
spedisce da Danzica e da
Rv
ftp
ch;i p<
to
florida
agricoltura
meno
dettagli
su questo soggetto;
e
tantoch
della
conoscere
vedere
progressi
Ioni*
439
idustria agricola, ora
acigli
Fiamminghi pei primi, rinchiusero le greggie entro nei campi e scoprirono selle od olio specie
concimi ed ingrassi. Si crede che da tempo iraemorabile, e senza aver copiata quell'usanza n dai omani, ne da altro popolo, fossero solili seminare
ille
terre arabili parecchie specie di vegetabili migliorarle colla loro decomposizione, allorch tro ne aveva fallo rovescio.
atti
l'a-
La Francia uno stato essenzialmente agrario. Si nel secolo \vi che cominci a fiorirvi l'agricoltura, gi nel principio del secolo xvn aveva fatto rapidi
ogressi,
ione
rres,
pratiche
giudicandone dagli eccellenti precetti e dalle contenute nell'opera di Oliviero Destampata per la prima volta nel 1000, sotto
Teatro d'agricoltura, e dedicata al re EnOliviero De-Serres ha meritato di essere so-
titolo di
:o
IV.
anominato il padre dell'agricoltura, ed il primo incese che abbia trattata compiutamente quest'arte. lui devesi pure il vanto d'avere introdotta e perdonata
la
coltivazione
del gelso
in
Francia,
e di
primo una
venula allora di recente dall'America. Il ceHaller nella sua Biblioteca botanica, dice che il atro d'agricoltura una grande e bell'opera di un mo che ha fondalo le sue dottrine sull'esperienza,
)re
e
Il
ama mezzi
semplici e non cerca artifizi dispendiosi. secolo di Luigi XIV segn uno stazionamento e
troppo spesso
alle
industrie
manifatturiere
saggiamente insieme. Le erre poi imprese dal monarca, furono l'ultimo colpo
.0
ece di farle
progredire
all'agricoltura;
la
coltivazione
della
terra
si
ri-
se trascurata,
e le carestie
visitarono di frequente
440
la
povera Francia
di gi
La.ur
o!
miseranda catastrofe prodotta dalla caduta del sistema finanziario di Law, fu quella che volse gli animi tutti I
della Francia a
che
jr
avevano
facili
lasciata neghittosa in
un canto per
la libert
darsi
alleivi
ia
comparve l'editto che proclamava mercio dei grani nell'interno della Francia, e ne peli metteva l'esportazione; a questo tempo risalgono ia
progressi dell'agricoltura. Untale cangiamento si oper in grazia degli scritti degli economisti, i quali seb-o
bene
il
si
col-
a\
pure arrecarono
ai
vantaggio di risvegliare negli animi l'amore della agricoltura e il desiderio delle ricerche atte a migliorarla.
ei
Al tempo di
Luigi
XV
si
costituirono
le
so-
ciet d'agricoltura che resero e rendono merosi vantaggi; furono inoltre prodigati premi ed incoraggiamenti d'ogni specie, e l'istruzione fu sparar;
tuttora
nttti
io
in tutte le classi dei coltivatori. Sotto Luigi XVI n|o rono moltiplicate le razze, abolite le servit personali,
rs
per
cura
di
Trudaine
furono
di
introdotti!
i>
merinos.
Russia tro-
vasi quasi ancora nello stato dei popoli nomadi, pei quali la caccia, la pesca e qualche bestiame dome-L
stico
formano
soli
mezzi
poi che fu incivilita da Pietro il Grande, tiene pei, fonte principale delle sue ricchezze il commercio delkj
pelliccie,
la
lini.
coltivazioni
dei
In
questui
grado
del
di
latini^
e
ma
se
il
rigore
clima
441
sia
provvida natura ha
ivorito
itile,
tare,
"ante
il quale in tre mesi d'estate si pu colseminare e raccogliere il numero limitato di che gli vengono affidate. Questo fenomeno
sopra
liuto
le valli,
1
che le montagne procurano che pi dolce ne rendono la temperatura. coltivazione per vi si esercita come generalmente
ai
ripari naturali
sito
A questo
pro-
russo semina
rice-
ivena,
to
che
non hanno
concime,
agli
ve la getta
;
come
vi
se volesse darla
Effigiare
uccelli
e
quindi
mle
ndo
coll'aratro,
l'erpice,
un
segue
ti-
condisce
lavoro.
urne terre che producono il il 12 per o, ed anzi la Podolia ed alcuni paesi adiacenti riano dalla segala il 30 per uno; ma la pi gran parte
hanno 10 ed anche
Vi
in Russia
rendendo che
sebbene
il
2 per uno,
non
possibile valu-
3 per uno.
Quindi
la
offra
sempre un'eccedenza
le
vistosa di
nicollura cui
permette-
re
d'aspirare.
ia Svezia si trova in una posizione agronomica pi ntaggiosa della Russia, e oltre all'essere collocata
una zona egualmente rigida, non ha, come quella, suo territorio parte alcuna favorita d'un clima pi :e. Ad onta di tutto ci l'agricoltura in Isvezia
.o
Ito
considerata;
il
conladino
lottando
contro
il
la
terreno
ace di qualche coltivazione, e perviene coll'indu a trionfare in parte dell'asprezza del clima. Le
442
il
desime condizioni
rispondenti.
Vi
sono quasf
cor*
differenza
gli
nelle
latitudini
ha
per
una
essenziale
:
che
sugli
Svedesj
agricoltori
ha rapporto all'istruzione ed all'intelligenza dei lavori agricoli, adoperandosi con mal gior intelligenza, perch conoscono l'uso dei concimi^ hanno cura dei bestiami, e infine perch sanno coltivare
i
Del resto
poi
non
l'agricoltura
ricchezze
della
pesca, dal
cosa dalle
eccellenti
i
ed abminera-
nondantissime
logisti
rame, e
suoi
1823
delle
in poi,
l'istruzione
campagne,
re stesso preside
della bene-
merita
il
L'Olanda uno stato naturalmente commerciante, ed(y commercio marittimo la sua pi abbondante sor
gente di ricchezze; l'agricoltura tuttoch non sia assolutamente necessaria ad assicurare la sua sussistenza,
pure merita d'essere conosciuta per quell'intelligenzal ed economia che ivi regnano nei diversi lavori delle molteplici coltivazioni. I cereali non sono certamente
l'oggetto principale della agricoltura olandese,
perch
del
grande umidit
essi non
al
coltivatore,
anche perch!
L
grano che
si
coltiva in
Europa.
li;:
sebbene
la
sua agricoltura
tanti cereali quanto basta a mantenere suoi abitanti per soli tre mesi, pure non vi paese ve il pane si trovi pi che in Olanda abbondante e
on produca
il
esso
in
contracambio
assai
favorevole a
da raggio necessarie a nutrire ed impinguare numeri bestiami, il cui allevamento forma la prima ocpazione di quel paese.
L'agricoltura della Prussia ottenne molto ineoiggiamento dal suo secondo re Federico Guglielmo, ^li impieg pi di 25 milioni di franchi per far ssodare terre, fabbricare e popolare citt, per cui
solo paese di Salisburgo attir pi di sedici mila rsone nelle sue provincie, dando a tutte alimento
il
lavoro. Patrocinata da mezzi tanto efficaci, non v'ha ibbio che l'agricoltura della Prussia sarebbe giunta
un grado eminente di elevazione, ben inteso peliamo il clima lo consente, se anche il gran Federico
lesto
segnate dal padre suo. Ma monarca, pi che dal desiderio di rendere fonte l'agricoltura del suo stato, dominato era da usurata ambizione, e suo pensiero unico e prediletto
rante,
una nazione preponmotivo per cui si impegn in guerre, le quali bero per risultato di far perdere all'agricoltura quei ntaggi che sotto Federico Guglielmo aveva acquiti,
nsuetudini, se
>fatta la
orarne
le
sorti.
In
questo
si
adoper
nelle
egli
con
imprese mi-
444
1
itaii.
le
ai boschi ed alle acque volse la sua cura istituendo un consiglio d'acque e foreste. Ci non ostante, in complesso si trova che la Prussia pi manifatturiera di quello che sia agronoma, poich tutta
Anche
la
zione dei
artificiali,
e delle canape,
dei
prati
naturali
ed
Nella
Germania,
comprendendovi
anche l'impero
ovunque la stessa; essa non occupa che della coltivazione dei boschi, delle vigne,
pure
cereali
di
industria
il
come
raccolti di rotazione.
Ma
a misura che
si fa pi temperato anche la sua coltivazione mostra meglio esercitata e pi produttiva, gli strumenti rurali vi si ritrovano pi raffinati. In generale per la quantit dei laghi, dei fiumi e dei boschi rende il clima troppo austero, perch sia confacente alla coltivazione dei cereali e riesca abbastanza pro-
clima
si
duttiva, e quindi buoni raccolti di grano non si fanno che nelle parti meridionali della Germania. Vi sono coltivate con successo le viti, ed in alcuni paesi si
i
Jn preferenza di tutta la
il
Germania sonol
aver datol
Gii
ir
vanto di
queste
citt,
quasi
tutti
commercianti, non||
danno all'agricoltura che per diletto; ivi impie-L gano la loro personale intelligenza facendo buonal,
4-45
che
si
procurano mediante
i
le
essari per riuscire nei loro notarsi poi, he dacch stata abolita la schiavit nei circoli deiAustria, gli abitanti sono assai pi dediti al lavoro;
insomma intenti. da
capitali ne-
uesto fenomeno
lire
si
di gi osservato
per rispetto ad
in
potenze.
Isvizzera ai
teorica e raticanei diversi rami d'agricoltura. Fellembary eresse, iiarant'anni or sono, in Hoswil diverse scuole
stabilimenti
dedicati
air istruzione
per
gricoltura teorica e pratica; altri stabilimenti sorro a Zurigo, Basilea, Soletta e Glaris, destinati tutti l'istruzione dei poveri; e in quasi tutti i cantoni
istono societ economiche che tendono a promuovere perfezionamento agrario. La Spagna fece qualche progresso in agricoltura tto il governo dei Romani, ed ha la gloria di
Golumella.
un
preziosis-
no monumento della coltivazione sotto i Mori nelpera di Ebu-al-Arram di Siviglia e fra le altre ; se, la Spagna deve ai Mori l'uso dei noria ossia ruote pallottole, per l'irrigazione. Dopo l'espulsione
dei
'ri,
l'agricoltura vi
si
progresso tanto nella pratica quanto nella teoma la scoperta dell'America meridionale, che ito poteva sostenerne i progressi accrescendosi
ica;
i
Utah disponibili, non fece invece che minarla, aliedo gli animi dal lavoro, e rendendoli oziosi ed inetti,
l'agricoltura
5
spagnuola non
rimane
attualmente
l'educazione della sua bella razza d'armenti lanosi, losciuti col nome di merinos; mantengono essi inoltre
m
una razza molto stimata di cavalli. lenza si ha un abbondante raccolto
fino a otto e dieci volte all'anno.
iNel
regno
di
Va-
di trifoglio
il
ed erba
taglio,
il
sua
agricoltura
la
cammin
di
conserva
motivi.
le
con
quest'ultima, e dopo
medesimi
Attual-
mente sono
ghesi,
forestieri
che coltivano
s,
terre porto-
ma che con
notevoli
tanto maggior
le
pi
sono quelle
equivochi
grani,
fu
dei
cedri, delle
e degli
aranci.
Per
sullj
ordi
estirpassero tutu
Tago e se ne seminassero j pena della confisca delle lem stesse in caso di renitenza. Questo decreto non ie<j che causare la distruzione di un prodotto senza I accrescimento di un altro. A un tempo era fiorenti
nei contorni
del
la coltivazione dei
gelsi,
e gli ebrei
si
erano
impa
ma non
loro
potendo piegai
fede,
regolamenti riguardanti
la
migraronc
altri
si
sta-
colpi
questa rendita.
Non
vi
ha nel Portogallo
alci*
3
e pratica.
ber
poco ritenuto
quanto; e se
Komani
Grec
tutu,,
debbono avervi
in
lasciate.
L'islamismo ha distrutto
di
proal so
mill<
rn
durre
alla
sua terra pi
modi
angariato.
447
Ne segue che l'agricoltura in Turchia abbandona ad una crassa consuetudine, e limitata a pochi poco variali raccolti. Frumento, grano d'India,
iglio
ed orzo sono
raccolti
che
si
fanno;
fedue
la
Turchi
tenzione.
hanno
cura
particolare
pei
fiori,
rttivazione dei
giardini in
generale,
Le produzioni della
seta,
maiz,
ra,
cotone,
tabacco,
fruita,
miele,
meridionale anche zuccaro. Non sono buone strade, n canali navigabili, perlocch
nella parte
anche
rate,
le
terre
delle
provincie
l'ossero
ben colperch
dei
loro prodotti,
smerciandoli
capitale, sia
all'estero,
non
por conseguenza che a materie preziose. l/Egitto, che Romani considerarono come il paese
i
offre un complesso di dispotismo e di golamenfi d'industria agricola e manifatturiera. Nel lo anno 1820 furonvi piantali 25 milioni di arli di gelso per ordine del vicer Moammed Ali, quale fece aprire canali e chiam intorno a se il-
t'ertile,
ho 1820 concep
I
il
disegno
Il
Brasile nell'Egitto.
Ali
tentativo
ammed
k
ne fece estendere d'assai la coltivazione.' 600,000 kil. furono spediti a Marsiglia sotto il
di
me
cotone di Jumel; esso rivalizza con quello del quale assai pi bianco. Le
dai
Nilo
presentano una
il
fertilit
ma
lenti
vista
incredibile,
col
preparazioni, sparge la semente sulla crosta mata dalla sei letta deposta dalle acque, indi la ri>re percorrendo il terreno con un'erpice di 9 o 4
448
metri
quadrati
d'estensione.
il
Sei
sole
le
settimane baquali,
stano ad ottenere
raccolto,
dopo
rinno
vat la seminagione, in altrettanto tempo si raccogli! regola. la seconda e poscia la terza colla stessa
dell'agricol-
sei ultimi
lustri
temp<
alh
nell
naturalisti
aprirono
le vie
agricoltura, indagando
natura tiene
vegetali,
se
guendo le grandi scoperte di Malpighi e del Grew, piante quali gettarono le fondamenta della fisica delle
Per
tal
modo
si
estirp
la
la
li
vegetazione debba
agli influssi dei
riusciti
11 '
11
ll(
il
secolo
xvm
a ragione chiamato
;
difTatti i| secolo degli scrittori di economia rurale che noi esso si scritto su questo soggetto assai pi letterata in tutti i precedenti messi insieme, e la
pliandosi ed accrescendosi.
a van
H
riuscirono del pari van taggio dell'agricoltura, e delle decime, le ap feudi taggiose le abolizioni dei
come
plicazioni delle
scienze
naturali
in
ispecie
i
dell,
coltili
449
itori
in
grado
di
trarre
a tutte le cause per che diedero origine al proesso dell'agricoltura e che rese una generale agiazza, la pi efficace si fu certamente quella dello
embramento
mezzo,
figli
Dal
lino
che ne
ad un
la
riva che la
rio
che
fecero
risorgere
zionale prosperit
enza negletti poderi degli antichi proprietari. Gransimo partito trasse l'economia rurale dalla appliiione delle scienze naturali srte in questo secolo particolarmente dalle teorie sull'abbonimento della
ra,
della
icirai, della
Vache
la
e pi utile applicazione dei fermentazione delle bevande domestiche. botanica rec il suo tributo all'agricoltura,
utili
formazione
roducendo
e la loro coltura e
aumentandone
le
variet.
U l'anatomia,
te
pu
ornai dire
data su ferme
basi;
la
fsica
la
meteorologia
di molte applicazioni, dimodoch propria ignoranza dovr ora attribuire l'agricolmolti di quei disastri, che dapprima credeva
efretto del
Dneamente
ancora
astri
si
Non per
tanto,
non
dire
che
l'agricoltura
abbia
raggiunta
Ha perfezione a cui ha diritto d'aspirare; e con: prima di tutto togliere gli ostacoli estrinseci
ritardano od inciampano
^il
la libera
commercio
29
450
l'operaio in quello
stato
di
proporzionata
agiatezza
cui faticando hanno diritto d'aspirare; ed il proprie tario in tal condizione, che dopo avere soddisfatte
suoi doveri verso gli operai, possa nelh ampiamente stesso tempo corrispondere alle esigenze sociali. Or, ad ottenere questa tanto predicata e s mal definiti
i
j|
e compresa,
l'agraria
e cos
dustria
come primo elemento, il commercio e l'in come secondo, debbono occupare l'efficac
attenzione del legislatore, dell'economista e del popolo Se all'agricoltura si sacrificano gli interessi industria
e commerciali,
si
o se a questi
si
assoggetter la prima,
apparente
illusoria.
,j
ma non
e nei licei quanto nei villaggi, e dappertutto dove 1 massa del popolo per la sua posizione pi adatt
all'agricoltura.
Promuovendo quest'insegnamento
teorico-pratico
pi tranquillo; contento, sentir maggiormente la su dignit morale, e sar nobilitata l'arte che professa
Le cattedre d'agricoltura, gli istituti agrarii tendon a questo scopo, e senz'essi non pu essere vero pei,j
fezionamento dell'agraria.
Altra opportuna istituzione sarebbe quella
dei
co
inizi agrarii, composti di persone ammaestrate nell cognizioni agrarie per trattare dei precipui bisogi^
Se in ciascuna provincia e nei pi cospict centri di popolazione agraria esistessero simili con gregazioni pi efficacemente che con ogni altro mezz
locali.
451
meta desiderata. Le societ agrarie accademie d'agricoltura, quando attendono pi al isogno dell'arte che non alle forme accademiche,
Iggiungerebbesi
la
assono per
la
loro istituzione
coadiuvare alla
pro-
ferita nazionale.
I
libri,
trattati
speciali,
fogli periodici
'essa
missione,
i
ma
d'uopo
che
gli
scrittori
hanno la com-
mendano
bisogni dell'agricoltura e quelli del popolo, so\ratutto poi che siino da questo compresi.
L'Inghilterra e la Francia
abbondano
di simili
ritture,
Germania, n mancarono Italia. Da questo fatto per debbesi dedurre pi bisogno sentito che un miglioramento ottenuto; e vero l'aver sentito il bisogno di fai- avanzare coll'arigurgita
la
ne
l'educazione del
Malgrado per l'attivit colla quale le umane genedoni si affaticarono per impossessarsi di tutte quante
terre coltivabili,
ire,
si
pu senza esagerazione
affer-
utilizzabili giacciono
tut-
limitando anche solo all'Europa la noa osservazione, si deve pur troppo ammettere che a enorme quantit di terreni si trova intentata dalia incolte,
l'atro
La Francia
sola conta pi
;hilterra evvi
cio circa ad undici milioni di per da osservarsi in proposilo che la pi te dei terreni inglesi sono di loro natura incoltigli, ci che non pu dirsi della Francia. L'Austria
uri;
pria
ha due milioni
di terreni
di ettari di terre
abbandonate,
"ma parte
coltura.
In
Km maremme,
colte,
la
e dalle paludi.
In
pi
parte
comunali,
Piemonte le ascendono
terre
a
in-
128,50(
v'eranc giornale; in Lombardia, secondo il Bandaio, abbandopertiche di milioni quattro nel 183-2 pi di
nate,
(la
pertica
lombarda vale
m.
q.
5,45),
ori
furono tutte ridotte a coltura. In Toscana, non ostanti perfezionamento introdotto nei sistemi d il lodevole porti agricoltura, havvi tuttavia chi, forse esagerando,
le
Noi
parliamo
il
granaio di Roma, e che oggi, a detta del general Lamarmora, Voyage en Savdaigne, conia appena
1
quarta parte della superficie agricola coltivata. Tale l'immenso campo aperto alle pacifiche con
quiste dell'agricoltore,
quiste, d'uopo che
ma
per
operare
siffatte
con
pi
precedano
quelle dell'istruzione
assai
poich
il
campo
le
dell'ignoranza popolare
incoltivabili.
vasto che
terre
Se
per
l'Europa
un ottimo sistema
di agricoltura
quale dovrebbe
terre incoltivate,
mensi progressi si sono fatti. La pi grande scoperta agricola, di cui le stori facciano menzione, senza dubbio quella delle rota avveduti g zioni. Sin dai pi remoti tempi si erano
agricoltori che,
quando seminavasi pi volte di seguii frumento od altri cereali in un campo, la second il raccolta era men buona della prima, la terza peggio! della seconda, e la quarta generalmente non rimboi
sava
il
costo
di
produzione.
Gli
antichi
la
agricolti
sorgendo
simili fatti,
ne
dedussero
conseguenz;
met del secolo scod pagne, e si soltanto verso danno immenso eh del che -li agronomi si avvidero
153
il
quale privava
l'arte
agraria
in tal'epoca
la
legge
di
natura,
quale
si
aprirne in che
otto di cui
ettata
a
il
metodo delle rotazioni fu introdotto (1). sperienza d'insegna che non tutte le piante esauriamo inegual modo il suolo. I cereali, e principalmente
frumento
lo
Allora
spossano
il
al
piante di foraggio,
di quello che
gli
trifoglio, la
:olarmente dall'atmosfera
ro trasformazione
to
le.
la
concime,
riparare
male
Ora
le
in
si
devono
far suc-
dere
piante miglioranti alle spossanti, con avverando di alternare le famiglie dei vegetali. Dopo
es.,
frumento, ad
pianta spossante
al
massimo grado,
Binandovi per
es.
dei
foraggi,
come
trifoglio, fave,
avr migliore raccolto, e l'orzo e l'avena riusciino meglio se seminale dopo le patate. da ritersi per che l'applicazione di questi principii
ordinata
porre,
i
alla
quantit di
si
concime
di
cui
si
pu
in
guisa che, se
toni
so]
tale si
il
nanno.li in qualche
modo
li
ma.
pre-
""lo
suo
al
on
fatti
.1,!
Lui stasso
perfettamente
principio.
454
Fra
sistemi
di
rotazione
pi conosciuti,
merita
special menzione quello inglese, detto di Norforkt. Secondo questo metodo la coltivazione rimane per met mantenuta in praterie permanenti, formando l'altra met le tene arabili divise in quattro part
colla rotazione seguente: 1 anno, navoni o rape: 2 orzo od avena: 3 trifoglio od altre piante da foraggio: 4 grano. incredibile la potenza produttivi
che con questo sistema riuscita ad acquistare gricoltura inglese. L'Inghilterra propria che
l'a-
\\k
mento, 16 milioni
d'orzo,
d'avena.
La
Francia
di
produce
che 75 milioni
frumento e 100
gresso nell'arte,
di altri cereali.
un pr
produ-
quella
di
arrivare
alla
zione dei cereali per mezzo della produzione delh carne. Tal legge troviamo pure applicata particolarmente in Inghilterra, dove gli agronomi si diedero!
moltiplicare
il
animali non solo, perch questi danne pi vantaggioso e col pi ricercato alimento, mi
gli
eziandio perch la produzione delle bestie il preliminare necessario per quella dei cereali. Ci ha fatU
s,
che
le isole
concimi
abbia
la
Francia, qual massa di concime viene accresciuta da tutti i residui delle officine e dai material
contenenti
che potendo tornar utile alla concimazione della viene scrupolosamente raccolto dagli agronomi
tannici.
bri-
coltivatori
non
* 55
Il Ha
terra.
la
Lagricoltura
stessa
inglese
nutre
la
35 milioni
la
di
ecoie,
quantit
che
francese;
lana
he ne estrae l'Inghilterra ammonta a 00 milioni di nilogrammi, pure lastessa quantit della Francia Maellansi annualmente nell'Inghilterra propria 8 milioni pecore, le quali danno un peso di carne di 360 nlioni di chilogrammi. In Francia invece col medei
mo numero
che
per-
le la gran Brettagna si accorse dell'importanza che Dveva darsi all'educazione ed all'allevamento del belarne, e gli S f0rz f at ti in que] paese pe migHora . ento delle razze, diedero risultati cos soddisfacenti ie ali et di due. anni una pecora in media d
i
ologrammi
zioni
50
netti
di
carne.
N meno
belle sono le
anche
agli
animali
Mitre
tu
si
affida
cavalli
il
corso, e generalmente
oa bovina, quest'ultima rimanendo in special modo mata a produrre latte, carne e corna.
Con questo
i
di procedere la gran Brettagna, milioni di vacche ritrae tre miliardi di litri latte, in ragione cio di mille litri per vacca.
tre
modo
La
vacche non ha che 3 migliardi di litri di latte, in ragione di 500 litri vacca. Per renderci un conto ancora pi esatto perfezionamento inglese, paragoniamo il prodotto bestiame inglese con quello francese. In Francia
di
bestie abbattute
danno
in
in
Inghilterra
capo
166
di bestiame abbattuto d
in
per capo.
Abbiamo
le
utiii e
stabilito
il
altre industrie,
feconde applicazioni,
che l'incredulit
altro
e la rei
sistenza in questo
proposito,
marchio della pi crassa ignoranza, perci fra perfezio^ namenti da introdursi in agricoltura, non desisteremo
dal citare
la
le
classi,
di
imperocch non
forse arte
progresso
che in essa come in tutte le altre arti ed industrie troviamo sviluppato in Inghilterra e nel Belgio precipuamente, lo si deve senza fallo anche in gran parte
alle libere istituzioni
quali
cobi da gran tempo vigenti, le non permettono soltanto ma obbligano il padre di famiglia a dare una certa istruzione ai loro figli che non pu a meno di esser fonte di benefizi gran-
dissimi.
in
dobbiamo qui
sof-
fermarci a trattale delle macchine agricole in uso da qualche tempo nei paesi progressisti, e pi civilizzati. Ouanti ostacoli, quanti pregiudizi non hanno esse dovuto combattere! Si disse troppo costoso
limento,
si
il
loro stabi-
costo di produzione;
si
allegava
proverbio;
cos facevano
nostri padri
>).
Ebbene,
or
in-
dopo che
taluni pi espelli ed
intelligenti
hanno
trodotte nei loro fondi macchine agricole di ogni sorta, e se ne potuta misurare
cavato,
si
l'importanza dall'utile
gli
ri-
vanno diradando
i.v
ente istruita.
ovati
liate
in
Che
se
gli
agricoltori
si
tutti
si
fossero
tale
inutili
discussioni,
ma
ine avrebbe gi da
lici
e la
risultati.
grano usata
in Inghil-
rra nella pi
aument
i
di
un terzo
meno
Fra
1
perfezionarti enti
dobbiamo
si
di-
nome
le
col
quale
indica tanto
il
operazione
di
utilizzare
no
>n
tali
tanti
tali
opere, e
la
dubita
di atti
lire
celebre
fertilit
si
erano impiegate
della
somme enormi
Lo
ne!
strurre acquacondotti,
sasi
Ila
serbatoi e canali.
stesso
Mesopolamia, (lolla Babilonia, Romani, le idrauliche costruzioni quei popoli rimanendoci in parte ancora perfeltamte conservale. Ai nostri giorni e nei nostri paesi
della Gina,
e
Grecia
dei
[^listarono celebrit
lavori
il
Lombardia
agi-ari
Piemonte.
Parlando
elle
di
perfezionamenti
avere
non possiamo
influenza nella
che possono
cui
non
lieve
teria di
B
parliamo.
il
Si
fosse
un gettare
proprio danaro, od
la
pi che
5K
nude montagne l'esperienza per e la progredita agronomia hanno dimostrato che le piantagioni abilmente ed opportunamente condotte sono e pel crescente consumo del combustibile, e pel profitto che si pu cavare da un terreno imboscandolo quando esso non produce, n pu produrre frutto alcuno,
le
;
eccellenti speculazioni
per chi
le
fa,
e quand'anche
non
si
meglio fare questo leggero sacrifizio anzich condannare un terreno ad eterna sterilit. Questi che abbiamo accennati sono pi notevoli ec
i
importanti perfezionamenti
indicati
i
dalla
progredita
economia
le
rurale.
di molti altri
non sono soli che tacemmo riguardanti gli emendamenti dei terreni,
Essi
le
concimazioni,
arature e
le
irrigazioni,
ma
che
affini alla
agronomia propriamente
dalla via
Non
andiamo svolgendo,
e per
all'agri-
ed
lfi
Quando
Rbma
si
grandi cittadini e
le
vano gran parte dei loro giorni nella campagna, non isdegnando di condurre ad economia le loro terre, l'Italia agricola produceva pi di quello che consumava, e Roma vanta l'et dell'oro, della psosperit e
delle
virt
pubbliche e private;
la
ma quando
di
fu
di-
strutta Cartagine,
popolazione opulenta
Roma
stipandosi nella
capitale
159
ano,
prese a
fu
la
schifo
la
vita
campestre;
quando
la
ritrazione
abbandonata
rovina
si si
mani
servili,
allora la
ecadenza e
igne, ed
il
diffuse
nelle
desolate
cam
governo
trov
costretto a proibire la
spoliazione dei grani e ad incoraggiarne L'importazione. Dalla Storia antica passando alla moderna, noi tro-
amo come
Inghilterra,
il
dove
ha
grandissima per la vita campestre. La conda causa che pu procacciare ad un popolo floda agricoltura, si un buon regime politico, il quale sicurando la libert dei cittadini ne protegga la prometea
edilezione
li
il
suolo
le
cure
diligenti ed
ra fertilizza le
iludi.
iella
La
libert
vi
di
nazione,
porla l'abbondanza; e
contrade
propriet
allo stesso
effetto,
si
ltore
n
cerca
smercio dei suoi prodotti, pressoch non trova il tornaconto a moltiplicarle pi di quello che consumi
le
un paese. Mancando
ottano
Sta,
il
strade ed
canali
quali
colla
tutti
punti
si
del
territorio a contatto
di
il
coltivatore
e
gli
studia unicamente
spendere
co danaro,
Ditale
quindi
sparge
sul
suolo
meno
di
che
fattibile,
spese di coltivazione
getti
ali,
ecc.
IV.
Parlando
delle
condizioni
topografiche
dell'Italia,
abbiamo
di
gi nella
la
cennato come
vegetazione.
spetto,
la
vegetazione dell'Italia
si
assomiglia a quella
austro-orientale,
e
il
nostro maestro,
regioni
fa,
cui
opere abbiamo
3 Italia centrale
primo
la
di questi
scompartimenti gareggiando
colle
terre tropicali,
coltiva
la
con successo
le
canne da zucil
chero,
carrobba,
palma
il
il
datteifera,
cactus funi
l'alloro,
limone,
l'olivo,
il
mirto,
il
il
melogranato,
tabacco e
la
corbezzolo,
tamarisco
i
il
cotone,
cocciniglia;
mentre
pri
tratto
in
dotti
Per quanto ha
presentansi
dorsi
dell'Appennino,
che
sterili
ogni altra
nudi,
si
generalmente
di
ammantano
australi
temperatura della
rivi,
Calabria;
il
calore,
molti
le
abbondanti rugiade,
vi
un suolo prodirigogliosissima
la
giosamente
vegetazione.
fertile,
alimentano
164
L'olivo,
olo,
il
il
tamarisco,
il
corbezzolo,
il
il
mirto,
il
il
guig-
pistacchio,
la
l'oleandro,
il
carubbo,
solcio,
palmizio,
il
rhammiss,
istagno,
il
phyllirea,
il
frassino della
il
manna,
pino
vi
ndo
alle
pioppo ed si succedono a scaglioni, dalle valli rimonpendici. Nei pi caldi luoghi sono boschi
il
gelso,
platano,
aranci e di
limoni,
a'
si
ange mollemente
cotone
cactus,
i
vi
prospera come
capperi
Sardegna.
le
Le agave,
coprono sino
Lppennino. Interminabili foreste di quercie vestono nonti dai quali le Calabrie sono divise.
tanti
doni
di
quelle selve
sono l'asilo
all'Italia centrale,
la
ca
procedendo a settentrione, sebbene l'arancio ed limone si propaghino lino al golfo di Genova. Dove equa non manchi, coltivansi in tutta la media Italia
frumentone,
lino,
la
il
miglio ed anche
il
il
riso.
Il
canape,
canna,
capparo,
vi
prosperano vivaceo
orientale
adriaca
della
:za
giunge sino a Rimini; sulla occidentale, fino ed oltre, lungo le coste di Francia, sino ai
settentrio-
-enei.
pianura subalpinoil
salva
ma-
parens frugum...? Chi non ha ammirato sui colli iei depressi poggi i ridenti suoi vigneti? Ma se
la
regione del piano e della collina ci innalziamo 00 circa metri, tosto scorgiamo che quivi la vite non alligna; a compenso, noi traversiamo bosca-
462
glie di castagni, di betulle e di quercie.
il
A 900
e
metri
altri!
di altura
scomparisce anco
castagno;
dopo
la
quercia. La betulla ci
un
punto
1800, una
specie
di
abete
mette propagine; al di sopra di quest'ultimo limite, niuna pianta arborea pi ci rallegra lo sguardo, ben-
ch le eterne nevi non si incontrino che 900 metri pi in su, cio all'altezza di metri 2700. Ma ove pi non vive l'abete, l'erte e solinghe pendici si amman
tano
ancora
di
rododendri e
elevazione;
di
rose
alpine
il
sino
2400 metri di
apparisce quindi
salice!
erbaceo accompagnato dalle sassifraghe e dalle gen-i ziane fin presso gli orli inferiori delle ghiacciaie. Ivi
solo
il
aA
Non
ostante
questa
fertilit
di suolo,
il
l'agricoltura
1
italiana lungi
dall'occupare
altri
rebbe rimpetlo ad
di
paesi certamente
il
meno
favoriti
una
uso qualche
rientrare privati
citandola in
(1)
Il
professor Cantori.
463
formano
gi
il
codice
dell' agri-
Intanto
il
commercio sull'esempio del governo francese, iva, non ha guari, una speciale commissione
ato riguardo alla
dati statistici
trin-
importanza di cjuesto scritto ed alla quantit che racchiude, noi crediamo fare cosa grata ai nostri
ile
le
portandolo tutto in questa nota, nonostante che il criterio col il commercio di importazione sia forse suscet di osservazioni, essendosi il chiaro professore dimenticato
venne enunciato
rare come
Fra
di
ae-
le molte illusioni, nelle quali si cullavano gli Italiani v'era quella di credere, che se il nostro terreno non era coltivato con Ila sapienza e quella avvedutezza che si usano in molti paesi del d d'Europa, era per lo meno tanto ferace da fornire abbondanza SPI prodotto: e che introducendo le raffinatezze agricole dell'Inghila. del Belgio o della Prussia, non si sarebbe ottenuto altro che fargli dere qualche cosa di pi di quanto ora gi ci sopravanzava.
Il
bel
l'Italia, era portato alio stelle senza alcun rimorso di coscienza. Si confessava di non essere to avanti nelle industrie, ed anche di non potere prosredire in ite, poich il libero scambio ci trov deboli e ci
tutti
uccise", mettenod agguerrite delle altre nazioniin agricoltura, si diceva, il primato della produzione ancora nostro'. Chi d. voi, o lettori, non ha diviso queste credenze? 'A che ste di una industria, la quale consumasse por un valore mag-iore iuanto ricevo dalla vendita? Direste, ne son certo, che galoppa verso la ruina, quando
forti
non
trovi
>reve
solo,
fcmpo
il
modo
il
di
ma
eziandio
spese col ricavo delle vendite corno trovare nelle vendite un soprappi che
le
pareggiare
Una
ma
devo lucrare,
all'ordinario.
traendo dal
capitale
un interesse maggiore
Or bene, che cosa direste, se fosse provato che le produzioni del 3 italiano non bastano ai bisogni della sua popolazione, e
21 milioni dovrebbero digiunare
)
die cosa
si
riduce
!
la
in'
dtro disinganno
Ma veniamo
mainare
il
al fatto.
In questi
ultimi
d'Italia pubblicato cura della direzione generale delle gabelle. Questo movimento, naturale, desunto dal movimento di entrata e d'uscita presso
'
movimeuto commerciale
del regno
le
sia di
terra
che
di
mare, ed
il
movimento
164
il;
proporne
gli
immegliarnenli.
Le
pure
di
tristi
governo.
ministero se
risultai
che
semplice transito tenuto separato. Da questa pubblicazione il movimento generale fu come segue
:
Import.
Espori.
Maggior im
282,028,016
1863
1864
11.
982,293,652
1,092,726,341
700,265,636
631,9-23,703
460,802.637
Questa differenza in pi per l'importazione sul commercio in gen< oomincierebbe di gi ad essere sconfortante. .Ma pi sconfortante ancora riesce, se prendesi ad esaminare soltanto le cifre che rapprerate,
sentano
1863
1864
il
movimento
il.
Eccovele:
Impuri.
Espori.
Maggior
229,8i
664,244,769
562,908,908
183,648,545
cio
101,335,861
713,508,218
riferiti ci
dati qui
che
l'agricoltu
rappresenta circa due terzi del commercio generale, e due quinti cin
differenza
totale;
za
aument grand
poi da notare
per ronto governativo, essendo esente da dazio, non figura nelle sui
dimtc cifre. Se vi figurasse, le nostre condiziooi risulterebbero peggioi Prendendo poi ad esaminare i diversi elementi della produzioi
agricola, saltano fuori altre conseguenze, tali da far venire,
dirsi,
come
la pelle
d'oca a cbicchesia.
Import. 1863
Fsport.
1863
ss.959,028
66
I
L.
36,724,407
5,540,552
18,259,085
18.782.157
9,0 10,400
1,269,381
10,025,964
10.73-2,
Bestiame
Pelli
ecc.)
14,931.785
36,3*20, 76
298
Cane]
lino
20,083,224
18
Cotone
101,869,909
17,166,8jl
16
Une,
Sete
crini
peli
89,643,014
183,280,882
254,281 ,4fl
121,358,305
17,444 533
57,166,73111,873,69*
,''
Legnami
465
3
preoccup, e mostr un vivo desiderio di appiotare della pace per rimediare ad uno stato di cose mai divenuto insopportabile. Eppertanto sull'esempio
il
Ite
governo francese, nomin una commissione, perch, le opportune indagini, proponesse rimedi.
i
In.j
'
,,,-/_
1864
Vini,
1864
Levami
-
15,410,051
185,77]
93,841
verdi
20,929,691
11,570757
1,621,840
17,130,801
14
'
598 99
8,466,634
7,713,991
dil
34,492,233
;; '-'
23,526,441
221,168
20,840,795
11,402,617
94,228,293
13,701,706
205,839 154
141,149,201
201 175,832
101,039
8,303
ani,
noi
s<
appunto
ohi, le frutta
ne! Tutto
il
n ci rappresentassero
si
resto
bilancia in
gni.
86 ior
dettagli, dovetti durar fatica per ct iocredeva che l'Italia pei formaggi avesse una che la maggior parte del bestiame ci arrivasse vera n Turni n l'altra cosa. Nel 1864 si esport 770,640 in formaggi, e se ne import per lire 9,461
58
,.,
>er
pi di due milioni e mezzo che si spendono anche pel formaggio! riguardo al t* cosa trovai pel 1864:
Differenza in
Esport.
>n
pit,
tu.no
per lesi
>*>
mera
7,64
,
, ;
273
.ribuio
i,366
S
pagava dunque
alla
prender poco pi di un quinto in fronte dell'Austria. La Francia ce ne compera, e noi che manchino sul vendere, come se tutta Italia contasse
gi
tanti
conta
la
provincia di Milano.
nei diversi
466
Vasto
poste.
il
campo
di
questi
sono (a detta dello stesso signor ministro Cordova), maggiori di quelle che generalmente si crede al;
cune
di esse
dai
bi-
che direttamente o indirettamente entrano nel commercio agricolo, ! fermiamoci ad una parte importantissima, cio alle categorie biade, cereali e farine. Il
movimento
Import.
seguente:
Esport.
L.
Maggior
L.
import..
1863
L.
1-21,358,305
201.175.83-2
57,166,731
39,616,810
64,191,574
162,499,022.:
1864
In anno
per
l'altro,
adunque una bagatella di 113 milioni che i suolo italiano devono spendere per isfamarsi sino alla
frumento che
la
ci
li
man-j
cano.
se poi
si
osservano
awiJ
produzione
6 milioni d
provare che
vi
assolutamente un
deficit di circa
ettolitri,
mi giover
confrontando
bisogni che
il
paese ha in cereali, colla quantit ch'esso ne produce. Avanti tutto necessario il dire, che il regno d'Italia nel 1864 tava dodici milioni circa
dai quali
di ettari in
con-]
deducendo un te^o per tutta quella superficie, che per ew non produce cereali, si avranno
paese sono i seguenti: Semina, sistema ordinario, ettolitri 2 allettaro, Per 22 milioni di popolazione a ettol. 3 ciasche.
ettol.
16,000.000
66,000.000
5.000,000
500,000*
87,500.000.
In tutto
Si
contrapponga ora anche la massima produzione di frumento che pu assegnarsi all'Italia di ettolitri 10 all'ettaro, e s; avranno
80,000,000.
7,500,000.
il
deficit riuscir
di ettol
con sufficiente esattezza a quella rivelataci dal movimento commerciale. Di che vivevano adunque 50 milioni d'abila qua! cifra corrisponde
i
tanti
che Vincenzo Cucco dice popolassero una volta l'Italia? In quei tempi impossibile immaginar- importazioni tanto rilevanti da altri paesi.
mi
)gni del pubblico erario. Talune leggi improvvide e
i
tolto all'amministra-
La propriet
ter-
soventi
dimenticata
nei
regolamenti e nei
itanto
l'economia silvana
effetti
affatto
si
disordinata, e
mesti
di tale disordine gi
le vie vicinali
fanno in pi d'un
logo sentire:
tanto necessarie al
mag-
fanno
diffetto,
il
credito
fatta
si
un credito
la
fondiario; l'istru-
condizione economica e
non
ancora suf-
onsacrare
^ai-
balereloro atti-
agrario,
coli'
vi
ai
pubblici
5
lavori
nelle
enze
agricoltura;
ripeto
esposi;
alla
selvicoltura;
difficolt
al
di
Lettori,
che
durai
grande
a convincermi
uanto ora
vi
voltai e rivoltai
le cifre
volessero prestarsi a
meno
ingrate interpretazioni;
ma
on
ci fu
verso.
Dovetti
piegare
il
industria
agricola,
la
presa in
hiaramente
eni rurali.
i
Eppure l'agricoltura sopporta gi da una ventina di anni maggior parte dei pesi pubblici, e la propriet che non ricava dal .olo abbastanza di che vivere o di che pagare L'interesse de: debiti he la aggravano, chiamata a far; de: prestiti .
'.
m
rapporto ira
coltura.
Il
i
dazi comunali e di
consumo
e l'agri-
programma
degli
studi
da
intraprendersi dalla
commissione francese comprende; 1 Le condizioni generali sulla produzione agricola, tenendo nota dell'attuale stato della propriet territoriale
della tenuta dei fondi, della trasmissione delle propriet,
delle contrattazioni agrarie e dei mezzi di credito;
per conoscere
e di
vari processi
agronomici
diversi
in relazione*
di coltura*
ed
ai
metodi
produzione;
La circolazione ed
il
agricoli;
d'u
per
sia
rincrescevole
lo
che
in
questi
programmi a
dimenticato affatto
e
nomica
conoscenza
vaJ
rebbe pi che mai a far dare un nuovo indirizzo alle istituzioni che meglio conducono alla riformai
chiudere
questo
abbastanza
lungo
capitolo
di
Ma
fatta
che abbiamo
gi date,
el
ma si pure nella trattazione del paragrafo 4 secondo libro (pagine 159 e seguenti) e pi parcolannente al n 2, di quello stesso
itolo,
paragrafo (ragdi
uaglio di
sommario po^to questo capitolo, di esse cose avendo abistanza trattato altrove, e pi particolarmente alla
fronte a
igina
1,
crediamo numeri cifre. Lo stesso si deve dire per quanto ha tratto le bonifiche, paludi ed irrigazioni, che soliamo per spondere alle esigenze del programma che sequiamo >biamo ripetute nell'enunciazione del
ispensarci dal fare
i
latti
relativi
ai
terreni italiani)
una dupplicazione
210
(I).
ne
Da una recente pubblicazione de] sig. Denechaud sulle cqseagriuahane rogha,,,, che la produzione del grano valutata in 35 .ioni dettohtn allanoo; quella dei riso a oltre un milione e mezzo *na (e qui v, ha ,m,re Meramente perch da accurate neerche dal Casino d. Commercio di Vercelli, si rilevato che
e
di
quel circondario producono cinquecento cinquanta mila ettoTSO ahanno, e finalmente quella del grano turco a )8 milioni
le sole
raccolto
annuo medio
si
del
vino
si
porterebbe
ohe d
.
Hanno
di
canaoc
ettolitri
oliva
1, IIl I..U4.OU0
lai.
prodorrebbe nella proporzione di 1,000.000 Urr ,be PUre Per mil,oni dlklL di
di
formaggi; 40 milioni
>* **"**
720,000
di
pelli.
il
'agricoltura italiana
0.000 capretti;
B
oltre tre milioni e ceotq mila bestie suine, ed oltre milioni e mezzo di pecore.
di
molte
queste
ra le quali
cifre concordano le pubblicazioni italiane sulla quella de, signori Corrent, e Maestri Annuario tta-
il
"
Dita
ha,,a
s'
e,e
"-
agrari, qeali
castagne,
patete.
legumi,
e|i
e vino, ad etto-
470
5.
Dell'Industria manifattrice.
SOMMARIO.
1.
Importanza degli
elementi
l'industria manifattrice.
ripartiti
i
2.
singoli prodotti.
verla;
e modelli di
proJ
4.
Condizioni
Italiani partico-
larmente sotto
dei
Costretti qui
stati-
la
soggetta
materia con
sarebbe meritevole,
dare quelle
ma non
poche
stacifre
pubblicazioni pi o
ci
meno
in
posito in Italia,
ministrare.
pongono
grado
di
poter som-i
i
Dopo
cola,
la caccia, ai
la
sola
a provvedere
compresovi l'allevamento del bestiame, la prima a cui essi si dieno, e per lungo tempo, l'unica presse^,
i
manifattrice
non vien^
il
che
colle
arti
che ne formano
compie-
mento ed
471
peciale scopo di
lall'agricoltura,
modificare
le
materie
prime date
non pu naturalmente che seguirla, non nasce generalmente che primi progressi topo della civilt, e quando la poolazione gi numerosa abbastanza, comincia a sovrabhiindi
i
quest'industria
Non
dell'industria
manifattrice
di
notare
quanto ha
tratto alla
lei
si
importanza
di
questa indu-
tria,
come da
natura
che
le
arti
quando
si
si
ag ricolti! ra,
si
riuniscano e
raggruppino insieme
le
une
Da
per
rima
uanto
villaggi,
la
poi
borghi e pi tardi
le citt,
separazione delle
non
forse,
chiesto
citt
delle arti
ei lavori
er nostro conto, ed
ammesse anche
altri
tutte
come vere
ragioni che
i
si
fanno da
tto dalle
giustamente decantati
della
vita agreste,
teniamo che
istituisce
3l
il
la
punto
fa
partenza
di
quella
nazioni
divisione
civili
lavoro che
la
ricchezza delle
la
e
e
ha tanto innalzato
essa sia la
irte del
soluzione
male
di-
Ili
penda
si
voglia
dare
allo
statof
si
pu negare che
la
lo
svolgimento
la
grandezza,
civilt di
un popolo. Amiche
come delle scienze positive di cui chiedono ogni momento l'aiuto, le manifatture contribuiscono, anche
delle
per mezzo
e materiale
comunicazioni
uomini,
al
necessarie
che essa
stabiliscono fra
di
gli
perfezionamento morale
un paese. una giusta idea della importanza che l'industria mani fattrice ha presa, e dell'inlluenza bePer
farsi
poi
non
arrestarsi
ad esaminarla nei
grandi opifzi
essa,
dei
centri industriali,
ma
avvertire
come
soggetta
si
ripar-j
un numero
il
infinito di
cosa
difficile
si,
seguirla
il
nelle
divisioni,
che
al
clatura compiuta
ilelle
paese.
il.
La parola manifattura
zione etimologica, essa
non abbisogna
significa
di
dimostri
produzione manuale; anche il luogo dove indica inlesa in senso oggettivo e di forma o mutazione questa produzione, mediante
combinazione
di
varie sostanze,
si
eseguisce.
Lo scopo
oi
di
qualunque arie
la
manufattrice
quello di
composizione dei orpi naturali o per mezzo di forze chimiche o per lezzo d. forze meccaniche secondo che mutano la
la
llare
mo-
tessitura,
la
forma,
sono
assoggettate; queste
regno animale, da
quello vegetale, o
ineiale.
irpi
ferro, del rame dei arabo, dello sugno, ecc., nelle manifatture di' ter, glia, porcellana, o vetro; nelle manifatture di acido Monco, quelle di gas idrogeno e suoi
1 possono operare o sui meccanici, o sulle sostanze terrose o pietrose sui combustibili, o finalmente sulle sostanze saline me avviene nella fondita del
composti
in
quelle
del
petrolio, del
bitume,
dell'asfalto'
He man.latture relative all'imbiancatura e a tutte le re nelle quali sono usate sostanze saline minerali
sulle sostanze vegetali;
;enze:
;3
mina, pelli, corna, ecc. -e manifatture meccaniche poi destinate a cangiare configurazione dei corpi ed adattarli agi, L,si della
8
agiscono:
Sulla
divisibilit
dei corpi;
come polverizzando
di
uhm),
tra,
forando (con uso segando, incidendo (intaglio ecc.), dilacerando (cartiere, trebbiatori),
triturando
(macine),
di
pulendo
fondendo (merc
e
orizzontale
ecc.
Sulla impenetrabilit;
come
torchi da olio,
da
474
zuccaro,
macchini
vit
che agiscono
o idraulico,
rano Funa
sia sia
per
per
la la
pressione di un torchio a
gi
sull'altra.
3 Sulla permeabilit;
tipografa, la calcografa,
come
la
filtri,
la
tintura,
1;
litografa,
ecc.
4 Sulla coesione;
battere
il
come
le
le
macchine o martelli pe
gli
5
velie,
grue,
argani, le
mani
tutt
6 Sull'elasticit,
le arti
tenacit;
come
tessere e feltrare
il
come
getto di figure
ecc.
t<osi
una
classificazione dell
omogenei
prin
tessili;
7 Prodotti df
si
pu suddividere a
j
secondo
che
si
voglia
considerarne Fappli
dente e contemplare
tuenti ciascuna
le
un mestiere
parte,
concorrenti
formare
i)
tutto.
475
Affinch
le
'importanza
cio,
economiche
legislative.
capacit e queste tenenze sono dipendenti anche dalle condizioni di terra di cielo in cui vivono gli uomini.
In tutti
i
condizioni naturali sono a riporsi anzitutto diversi gradi di capacit e le speciali tendenze delle verse razze umane. Queste
le
Fra
irah
differenze.
il
tutto
esi,
ri
.
tempi noi abbiamo esempi di queste naMentre nell'Asia antica splendeva suo fulgore l'indico incivilimento, e Chii
Babilonesi,
gli
Arabi,
Fenicii,
ecc.,
erano
at-
commercio, industriosi nelle arti, esperti nelagricoltura; in tutta la rimanente parte del mondo,
I
nel
Unca,
uomini
si
mantenevano
ai
rozzi
e selvaggi.
sia
tentemente acconcio
l'uomo caucaseo
pi
non
elio di razza etiopica, non abbisogna di dimostrale; che ghiacci del polo e deserti della zona
i
i
Brida
non offrano
terra
gli
ai
ori della
i
del
fuoco
godono
da
abitanti
Dstra
s.
Molte di queste differenze per possono venire attuate e forse anche allontanate del tutto dai proessi
che
i
ri-
governi
con sa-
m
pienti ordinamenti civili a svolgere nei popoli le
lit
tisi
produttive ed allontanare
ali-i
gli
ostacoli
qua frapponen
commerci, l'umanit
e pi felice.
E qui entriamo precisamente a constatare come in dipendentemente (almeno in molta parte) dalle con dizioni naturali ve ne abbiano di economi di e, le qua! non solo sono alte per s a determinare la prosperit industriale, ma giovano pure a combattere gli osta
coli
uomini
da
quell
della natura.
L'istruzione
il
l'educazione
e
tengono
pensa eh
nostro avviso
le
primo luogo,
di
quando
si
tutte ed
esclusivament
mirazione
di
equivoche virt
d'un
laboriosa
pubbliche e private,
popolo
il
quale
avev
ratrici sostituita la
prepotenza del pi
vinti, si
ruilj
ali
il
saccheggio dei
mato
Fra
economico che
le
dovrebbe
essere
conseguono
per lezio*
grandi stazioni
namento ha segnate l'umanit, trovano s bene ono-i revole menzione le civilt asiatiche, l'influenza de
cristianesimo,
crociale,
le
i
le
dell*
i
risultati
ma
il
le
battagli!
in
romane
secoli di
vittorie
di
Scipione
il
quale
dui
prodotto di qualtru
non
trovano
si
cose
si
insegnavano e
ed
al
vero progress
-"'do.
],
^meccanica,
en.e ignora*;
la
chimica, l'economia,
le
la
politica
i!
di
lingue
rive
eri, profoial
appendi
,"
Moria,
la fisica, la
geografia
-oziano.
MJ
'e
inv
.en.,,,, :
;
ai
.,es,ooniln,eodifa re
(
ino tanto
1
abbisogna
e
lo
'Italia
il
con, n ci "ad
bonh
esperti agricoltori di
cose tnntd,
'-no
falso
per
meno
gli
q educatori della vivente *eone Don le avessero insegnato ad inneggiare -J.mopoluao ed alla vn, repubblicana di Bnto " o ma avessero invece educata alla vi, apra! forse ante crude!, disillusioni di questi giorni ra te -.mento generale l] " ua raen lfica verso riduzione | j , re essmnale dimostra la zeri,* d, quanto a.fermo
le-a ignoranza. Se
>
d, mantenere all'altezza dei biinsegnamento, a allora gli Italiani ano eredi degeneri di quei maggiori illustri e potenti che nelle arti crusche 'e pi urc h -adusine lombarde, nei commeri di G nova
eua
al
governo
d! paese tale
'
enez,a
**.
2
'
co,
pi
gagliardi
po^
,e q a ", " Potentemente Vn'no* ranno 'in' lo svolgimento industriale, dobbiamo an ">ciet cooperative le quali possono avere
1 '
eCOnom,che
-opi
ben Amimi, cio la compera degli omretti no, ,, credito, o la produzione in comume
nquesiadel
resto lo scopo di
to
le
belle
Mn ,
,*
tWi.edioItkTT,
178
operativa, noi
comprendiamo
associazioni di
sotto questa
denominade-
zione
quelle
un fondo comune
.
la
com-
condizioni pi eque d pera d'oggetti di consumo a generali del mercato, qual quelle che non siano quelle nell'istituzione de condizioni si ottengono appunto tuf cooperativi appo i quali si provvedono
magazzeni
gli associati;
fondate nell o quella di banche popolari di prodoti depositi su credilo intento di accordare associati; gli fra mutuo manufatti o anche credito quello di modificare le rispettive condizioi
finalmente
Venendo
posso
industriale ci P concorrere ad un buon svolgimento 1' leggi che tutelano corre anzitutto far cenno delle dei disegni e venzione industriale e la propriet potrebbe agg si due queste fabbrica. A
delli di
diritti speciali di propri gere quella che accorda letterarie ed artistiche. Quo agli autori di opere molta relazi di leggi che hanno fra loro
tre sorta
principii analoghi, funzion e che riposano sopra quella dei brevetti d nell'Italia nostra e portano, del 30 ottobre 1859; l'altra della
venzione, la data j quella del 25 giugno 18 priet letteraria ed artistica, ani nel momento in cui scriviamo
e
la
terza,
fu
presentata dal
alla
Ministeri
agricoltura, industria e
commercio
Camera
deputati
il
12 dicembre 1865. riguarda la prima di queste leggi, nuovo trovi di notare come qualunque
il
diritto di u
'11
suo profitto per un certo numero d'anni per d. domandarne l'autorizzazione a verno che la accorda, rilasciando un attesta* " privativa, dello brevetto d'invenzione La legge sulla propriet letteraria ed
lo a
u.a,
obbligo
Li
sta
ce
e
,1
dmtto esclusi
artistica
durre,
negli autori di
..produrre e spacciare le copie delle Toro e.terane che artistiche durante a vi a tarale dell'autore .stesso o pel periodo di quaranta ^ se autore cessasse di vivere
puoMicare
amo
1
Finalmenie
eh-,
il
sego,
stabilii
d
'
6 reSC,u;ivo
.pne a , genere,
delle persone, ecc., le principali disposi ioni atte ass,curare un completo svolgimento industriale (
fjj
IV.
gl'ultima esposizione universale d. Londra a terza per numero
d'espositori
i
qua.^!
l'Italia
numero
di
premi ottenuti
rsti'o'nd n
.
;-
ten
,0ni .P 0l,llche
St
,SUl(al
40
hanno
favorevoli allo
svolgi-
amo
che
loro industrie. del loro commercio e delle da quella ricchezza Tuttavia l'Italia ancora lontana molti lavori pubblio ndustriale cui pu aspirare. I l'impiego d esigettero intraprendere, dovettero
si
capitali
disponibili; un'altri
parte
stiti
industrie
italiane
i
ri
di
uno
fra
fattori dell
produzione.
A compilare un quadro
si
....
plete e parziali. intende ora il do Ad un gran lavoro in proposito solo sono pos lui che a verno con tutti quei mezzi e prati teorica accortezza e con tutta quella sibili dnai quella ricerche dirette da cui si improntano le statisti! direttore dell'ufficio intelligenza del Maestri,
centrale.
provincia; ma toltoci Questo lavoro diviso per cominciamento fin dal 861 per ij esso abbia avuto Gioachino Pepoli, allora Minisi, ziativa del marchese
fu pe: e commercio, non e. di agricoltura, industria che salvo p vederne i risultati, dato fmo ad ora di Parma (1). quella di Bergamo e di
le difficolt
incontrate
dovettero essere
numerosi!
che
1
per
la
tema
investa
per quo
1865 i. .lata 8 novembre s. avevano . provraoa trentuna f>-*H Torelli afferma ohe di perfett. ra entej >o furono tatuo iro or pubblici smurarne,,* o net,,.,. averne non potendo
,;
na
re^iooe
al
B.
MM I
Z L'ante
la
DOS. diliger
ire alla
Intanto, a non volere trattare cose speciali, un rielogo generale delle industrie manuali esistenti nel bgno, non potr farsi che quando una
tale
pub-
quando
la
conoscenza della
nsieme permetter la revisione e He parti. Per dare un'idea poi del modo con
rettificazione
cui tali ricerche ao dirette, e desumere da esso quasi in prevenzione, condizioni economiche della industria
fabbricatrice'
semplici arti e
mestieri
non
si
intendono corn-
isi)
atto
'
almeno relativamente
alla quantit
l'elenco di quelle
settembre 1862
per la scarsatura e filatura del cotone, della lana, ecc. Fabme di tessuti di seta; (drappi, lisci, rasi, stoffe,
uti, felpe,
ecc.); di lana (panni, eacoperte, tappeti ecc.); di cotone (cam:h, ghinee, fustagni, bordati, tulli, veli, passali, ecc.); di lino e canapa (tele lisce, a opera,
iri,
nastri, galloni,
llanelle,
per
finti,
fabbriche di corfili
i,
fabbriche di
ovatte,
tintorie di
tessuti,
onde. (Gorami forti e sottili, cuoi verniciati, occhini, cartapecora, lavori di pelliceria), fabbriche uanti, di scarpe, di valigie e bauli, di finimenti ;avalli e da carrozze, di colla, di corde armoniche,
appelli
da
feltro,
di felpa.
Fabbriche
di lavori di
e di corno. verte.
1
Fabbriche
di
482
mano ed al Lavorazione delle treccie di paglia a di paglia e di truciolo. telaio. Fabbriche di cappelli
di Lavori di oreficeria, argenteria,
gioielli,
di
ce-
sfilature.
'
Fabbriche
rasoi,
di
armi da
di aghi,
di
taglio,
spilli
da fuoco,
di
di
coltelli
forbici,
e oggetti
minuteria
di
di tele metalliche,
fili
e corde di ferro,
chiod
latti
in
rame,
stagno,
zinco,
di
ferro,
di tubi di
piombo, fonderli
istru
menti agrari
istrumenti di precisione e astronomia, e istil geodesia istrumenti di fsica, di Orologeria. misure. menti musicali, di pesi e
industriali,
maiohcH di vetri e cristalli, porcellane, da fioij vasi embrici, tegole, e terraglie, di mattoni, colf terra di e altri lavori stufe, tubi per fognature cai di Fabbriche di carte da giuoco, Cartiere.
Fabbriche
litografe.
di colo
fiammiferi,
polveriere,
labbric
di sapone,
distillerie, raffinerie di
zucche
seghe
meccaniche,
briche di mobilia,
briche di carrozze. delle arringhe, dal Pesca del tonno, delle sardine, cofallo. Pescicoltui anguille di Cornacchie Pesca del
Fabbricazione di
esportazione.
serve e cioccolata.
Brillatoi
vini,
Birrerie,
fabbriche
confetture
per
il
riso,
trebbiatoi e
mulini mecca^
l'olio.
e generali, noi
oliamo penetrare
in quelle notizie
che
si
presen
483
minor presunzione
j
di
fallacia,
ativo al
latamente dal resto del movimento industriale, siamo grado di dare al lettore, quasi garanti della venta elle reative all'industria laniera, alla trattura della a ed alle societ industriali lasciate per ora, tutte dire che costituiscono un commercio di esportazione Ielle quah parleremo principalmente nel paragrafo
tuttoch osservate
Commercio.
e notizie relative alla industria laniera furono ile e desunte dai risultali della
nubuniil
esposizione
italiani,
sale di
giurati
*
.a
si-
(j.
\.
sua
a materia
itti,
i
!
quando riassumendola, avr detto, che in genenostri industriali non possono ancora sostenere
straniera tuttoch le nostre lane siano stimate e prodotte in quantit notevoli, specialdalle
oncorrenza
to
ile
e toscanelane merine, lane inlediane, melts, crome*, e lane ordinarie, come la delta lana di Piemonte, di Lombardia e di Sar^a che abb.amo lane corte, bistose ed
abbiamo lane
come
le
li
aqueUine ed a pettme, e che queste ultime sono specialte cercate dalla Francia e dalla Germania per la forza e robustezza e per la propriet che
hanno
generale
re
poco
di
morbidi
follatura;
che
e
tutta
la
si
a mente
I
quantit
lana
in
prodotta dall'Italia
,
pu calcolare
ulioni di chilo*.
milioni di
medio
di
di 6 lire al
metro,
60 milioni
di lire:
abbiamo
sibdi^
casa Antonini
lane
ilate,
Hok
per le stoffe misi" Fonzoli di Terni, ed alcune altre quella del si seta, lane e di lana e cotone e di e che finalmente gnor Campra di Graglia per i tappeti di Schio, de ostante le fabbriche del sig. Rossi
;
non
pochi
altri
pi celebrati opi
era vinta I nazionali, l'industria laniera italiana prodotti inglesi, francesi quella mostra universale dai svedesi, spagnuoli sassoni, prussiani, belghi, austriaci, lusinghiere tutte le notizie, non certo
3
russi,
avr date
ch'io'
ho trovato
in quell'opuscolo
il
quale ha
il
pregi
che possono aver indo! di passare in rassegna le cause Fiorenti nella quale tanio regresso in quest'arie, monde; al erano maestri ed i Milanesi del medio evo " mancanza di u:' Queste cause sarebbero: 1 La
i
centro industriale,
2 stibile e di capitali;
arti
chimiche
macchine nazionali, di combij Lo stato poco avvanzato dell meccaniche per cui non si hanno buoi
di
meccanici, ecc.; apparecchiatori, tintori, tessitori, 3J alcune altre minor ad altalena dei dazi doganali, oltre per abbandonare l'opuscolo del si(
volta banditori di una pj^ Sella senza farci a nostra di quel su notizia che troviamo a pagina 46
Non vogliamo
legrina
indecoroso spettacolo
eli
olirono le
pej
niero, per
modo
che, dice
il
sig. Sella
nessun fabb*
s
L863.
V.
<;.
Sella.
Biella Ti
J
y
Amosso
485
ei
soldati
>
per cui un
gli
rende
tutti
anni
la
ne notizie risalgono al 1804 sono ufficiali) tomo a quelle pubblicate sulla materia dalla
one
itte
da soldato a non sappiamo quali innstriali stranieri! Povero paese! Per quanto riguarda alla trattura della seta (le
gare il panno
ul-
fanno
dire-
di statistica negli
le
Le
tali,
)re.
rlo
e 344 servite dal vaDelle 43,015 bacinelle in attivit, 24,347 seguil'antico sistema, e 19,208 il metodo
3560
metodo ordinario
moderno
di
m
r
le
note
provincie del
regno.
Il
lavoro a vapore
a
ese
o4,979 giornate,
quello
commetodo ordinario
3,970 giornate, in tutto 208,949 giornate. La quantit dei bozzoli entrati in filatura stata di 251,803 miriagrammi, del valore di 09,152,618 lire.
Su quel complesso
stante
mgrammi) venne
met ci rea' (643, 798 metodo ordinario; il (608,005 miriagrammi) col metodo a vapore.
trattala col
di bozzoli, la
\nche da questo solo fatto, risulta la superiorit dei tema meccanico di trattura; poich malgrado la ferenza fra due metodi nel numero delle filande,
i
bacinelle in esercizio e delle giornate di lavoro! fila una copia di bozzoli e si ricava una quantit
le
seta
che
di
ia o l'altra
.a seta
si
consideri
cotesta
in-
olia,
nti
il
raggiunse
pregio di 72,927,373
il
486
il
divario
i
di
3,774,75!
filatori.
ecq
regno
55,
un miriagramma
tratta
di
set;
chilogrammi. La seta
al
ebbe
ni
che
vapore, e che
seconda qualit, e per anche meno rimunerati, corti prender come l'utile proprio delle filande ordinari
dai maggiaj
sono
state nel
1864
le
condizioni generali
dell;
regno.
relativo alle ind
ufficiali
e recentis
Codice
di
commerci
collettivo,*
il
nome
riferiscono soltanto
quell
col
legalmente
leltivo.
II
esistenti,
escluse le societ in
nome
Regno
d'Italia
al
31 dicembre
1805 numerav
487
Jl
capitale
sociale
complessivo
delle
lanto
delle
une
lire.
manto
sommava 2,392,627,400
societ
Rappresentavano
1,384,268,275
;slere.
capitale
nazionali
societ
lire,
108,359,425
che
si
quello delle
Vani sono
.2 estere),
lini
propongono
SS
quasi
di esse
le societ.
L'as-
icurazione e lo scopo di
a costituire
i
(76
nazionali e
ire
concorrono
in parti
uguali
le
societ
nae
milioni
le
prime
40
e seconde).
Dicianove societ
di strade
l'errate,
tutte nazionali,
rennero costituite con capitali che per poco non ragil miliardo e mezzo 1,413,032,009 lire, e due terzi circa dei capitali impiegati tra noi ielle imprese industriali e commerciali. Trentadue societ di credito dispongono di capitali er l'ammontare di 406,118,800 lire. Una sola di tali
giungono
ier coi
hanno svarialissime destinazioni capitali sociali per la somma totale di 483 milioni. >i questi 440 appartengono alle 199 societ nazionali 43 alle cinque estere. Quarantatre societ (delle 204 sovramenzionate) si ropongono l'industria mineraria, per le cui lavoraioni dispongono di 81 milioni. L'arte ceramica non a capitali sociali che pel valore di circa 174 milioni,
entuna societ attendono
68 milioni,
la
ai
lavori
dell'agricoltura.
compito, ascendono a
richiesti
maggior parte
dai
lavori di
ei
miglioramento delle varie colture ed al commercio generi agrari). Le industrie manufattrici ricevono npulso da 93 societ e da 104 milioni di capitali,
188
cos distribuiti;
lioni,
delle arti
edilizie
31 milioni (di
cui
la
mia met
una societ estera); delle costruzion meccaniche 2 milioni; delle confezioni di vestiario ; di mobilia 918,420 lire, delle fabbriche di birra e di
circa spetta a
commestibili
44
Aiutano
capitali,
commercio 34 societ con 125 milioni di 28 dei quali pi specialmente applicati alle
Il
giornalismo e l'industria
si
li^
pu
di
dire,j
mezzo
ca-
noi
di quasi
Le societ di assicurazioni e quelle delle strade feriate sono tutte anonime, senza eccezione. Due sole societ di credito, cui capitali non oltrepassano cumulativamente il mezzo milione, vanno in accomandita. Le altre per lo stesso fine con capitali ben pi cospicui (406 milioni) spettano alla classe delle anonime. Delle societ industriali e commerciali dii
50
in
accomandita;
soli
di capitali,
con
58
le-
seconde.
Noi manchiamo di notizie intorno alla parte realmente versata di capitali sociali. Le nostre cifre ri-
sguardano
versamenti
valori
nominali, e per
figurano
le
somme
dei
gi
effettuati
cumulativamente
capitali
promessi soltanto.
Fu un
andi-
189
vieni
ali
di
esperimenti
si
contradditemi,
attraverso
ai
non
5r
senza storpiature.
)mia e di statistica, e
Anche solo il conoscere gli un importante trattato di ecosopratutto una lezione satu-
190
6.
SOMMARIO.
nere.
2.
poste e telegrafi.
fiumi,
Locomozione per terni: strade, ferrovia 3. Locomozione per acqua laghi. 4. Locomozione marittima e mo?l
mento
ita
liana all'estero.
latori dello
L'economia politica dice, che senza mezzi agevo scambio dei prodotti, la produzione non s farebbe o si farebbe limitata ed incompiuta; la pia tica, come sempre dimostra la verit di questo asserto paesi senza mezzi di comunicare con altri luogh e punti principali d'arresto su questa grani segnano strada del perfezionamento umano. Questo che vei
i
i
per
talia
tutti gli
stati, si fa in
special
modo
sentire per
l'I
chi
pareva gi a Napoleone
stato possibile,
al
peccare
di gracilit,
per cu
lbssi[i
ha aspetto e forma d'una stradi o meglio d'un ponte che dispiccandosi dal centri d'Europa si prostende verso l'Egitto ove il nodi Romani avevam dei due grandi continenti, e gi
Veramente
l'Italia
indovinata
testa
ed
avevano
saputo
trar
proftto
di
co-
complessione vitale
di
dell'Italia, seguiti
i
in ci dagl
attuali abitatori di
quali in questi
frasi eie averi
i.
primo rigoglio
senso
non paiono
e
che per
le
armi
per
le
strade
191
di
Napoleone
si
ore
si
pu
a forza di va-
lore percorrere quanto lunga tutta la penisola, he alle legioni romane e napoleoniche
via-io
dire
voleva
impiego
he
le
molte settimane e forse mesi. E intanto buone strade per terra rendono questo secdi
commerci
d
italiani
la
pi sicura
do elemento, per cui la condizione topografica he altre volte pot giustamente considerarsi
elle principali
suIPm-
dell'Italia,
come una
lorno sar la
uovamente
Uri tempi.
al
primato economico
commerciale
di
Noi non crediamo aver qui bisogno di fermarci pi angamente a dimostrare l'importanza economica dei lezzi di comunicazione e trasporto, e specialmente
del
iu polente fra questi, cio della navigazione marittima, e sono cose note anche a
coloro
quali
i
non hanno
eanche imparato ancora a balbettare primi rudimenti della economia pubblica, epperci crediamo senza Uro di poter passare alla parte pratica
di
ma
questa ma-
n.
I
mezzi
di
comunicazione
questo
e trasporto
di
sognano
(Di
in
momento
qualche sviluppo;
a fatta ragione dell'attivit quasi febbrile, con cui in parte d'Italia si lavora ad aprir strade provinciali
m
e consortili, costituire
nuove societ di ferrovie, scavai] canali, gettar ponti e forare montagne, non che de( coraggio con cui il governo cementa e promuove \
strade nazionali e l'associazione dei capitali, noi noij
tranno
farsi di
le cifre che stiamo per dare, p gran lunga minori del vero da un moj|e
mento
all'altro;
per cui
le
cifre stesse
vogliono
essere!)
prese con quella stessa riserva che noi usiamo nel darle.
Cominciamo con due dichiarazioni delle quali la prima riguarda le ferrovie e l'altra le strade ordinarie.
Relativamente
alle ferrovie
ci
pare inutile
di
lunque libriccino
fidente criterio
statistico delle
strade
stesse
e delle
coj
mezzo
municazione
e
il
e trasporto,
la
tempo impiegato
alla cir*
politica,
pur
tuttavia
tistica,
noi
rendercene espositori. Imperocch se conosciamo bene una statistica del signor M. Devaux capo divisione dell'amministrazione delle strade ferrate dell'Alta
pregievole per
pel
le
Italia,
notizie
non
affatto
solo,
ma
pi che
tutto
modo con
cui
e pubbli-
cate,
veruna
nostre
di
altre strade
le
fercifre
cosicch
le
indagini cui
abbiamo
si
che
le
nostre ricerche
limitarsi
alle
493
rade nazionali, calcolate per anteriormente alla re3nle legge, la quale ha posto a carico delle singole
rovincie la pi parte di loro.
Queste strade nazionali occupavano nel 1863 una mghezza di 19,629,398 metri; un'altro milione e mto mila metri era in corso di costruzione; erano
progetto
altri
bisogno
di altri
due milioni
noi siamo
circa.
comunicazione,
are
ai
lieti
di
poter
annunle
tive alle
poste
ed
ai
dovute
il
ime
amico,
com-
endatore Barbavara, direttore generale delle poste, e altre al signor d'Amico reggente la direzione gelale dei
telegrati.
si
riassumono:
numero
Regno
d'Italia
67,309,335, minore di oltre aque milioni di quelle impostate nel 1863 che saono a 72,543,346.
:lle
irante
Tanno 1864
Scem
il
numero
delle
lettere
Ile
ia,
I
antiche provincie, nella Lombardia, nell'Emilia, e Marche, ma crebbe invece nella Toscana, nell'Umnelle provincie Napoletane e nell'Isola di Sicilia.
i
campioni
di
merci ebbero
vece un sensibile
stati nel 1863 273,527 e nel 1864 1,554,393 e cos 280,866 in pi.
aumento essendo
giornali e le stampe periodiche segnarono aumento, ed assai pi sensibile di impostazione primo anno, essendo stati di soli 45,327,810, e nel 64 invece essendo saliti a 52,522,653.
i
Anche
1
Le stampe non periodiche per scemarono di nu1864 di 6,311,270. Le lettere inesitate furono nel 1863 1,217,939, nel
494
1864 scesero a 865,005; in 263 di queste lettere, aperte a suo tempo secondo regolamenti, si rinvennero ogi
getti di valore o
documenti.
per
vendila di
francobolli
fu
Gli
introiti
fatti
nel
1863
I
di
78,890*922
lire e nel
1864 crebbe
a 84,217,928.
27,232,262
cedente.
I
un
valore
159,807,119,
05;
questa
emissione
frutt
porzione fra
si
il
numero
degli abitanti e
abitanti,
7,
i
vaglia emessi
quali avrebbero
33.
cia
un valore
soli
furono pel solo 4 trimestre del 1864, 6503 peri totale di L. 400,294. Argomentando da questi mesi d cui pot essere raccolta la statistica, si|
Coll'amministrazione elvetica furono poi in tuttol quell'anno cambiati poco pi di sei mila vaglia esprit
menti un totale di L. 315,422. Le associazioni ai giornali esteri commesse all'am-j ministrazione della posta furono 5894, per un prezzoi pagato agli editori di quei giornali di L. 142,065.
II
sempre
fu-j
rono 3,985,719.
Tutta questa
somma
di affari fu sbrigata
da un per-
sonale di oltre 7 mila individui d'ogni categoria; gli introiti generali effettuati dall'amministrazione postai
lire,
ma
le
spese
495
ono
un
terzo
pi,
figurando
per
fra
queste
Le notizie
enti
:
le
se-
Un personale
8
uffizi
linee
nli
che sottomarine era di 13,986 chilometri occuun personale di manutenzione di 581 individui.
introiti
Gli
io
effettuati dall'erario
nazionale
lire.
pel
ser-
telegrafico fu di 5,263,
le
cendo
tto
933
Da
manutenzione in lire 940,255, restano di benefzio due milioni circa oltre ai servizi che il telegrafo
ide al governo ed agli agenti che hanno corrisponnza gratuita fra loro all'interesse della cosa pubblica.
XII.
Di
a,
i
la
peni-
siccome quella che percorsa in quasi tutta la lunghezza dall'Appennino e chiusa dai due mari, suolo troppo declive e in conseguenza corsi d'acqua ppo ripidi. Anche le riviere che calano dall'Alpi
*so
)bene menino maggior quantit d'acqua ed abbiano pi lungo, tuttavia non servono generalmente
r trasporti.
496
Ci
canali
le
atti
anche
la
alla na-
direzioni
nostra
siamo fatto carico di tutti nodove abbiamo parlato dello stato idrografcc
invitiamo
il
leggitore a volei
la
108 qualora
sua
memoria
non passeremo oltre, senza ricordare ancora come, quantunque la penisola nostra non abbia grari
Tuttavia
bisogno di cotesti
i
supplementi
lei
di
canali veri e
naturali di
il
sono
mari
littoranij
pur nondimeno
subalpine e
le
laghi,
l'Italia,
come
tutte le
Griso e
Gottardo,
si
collega
alle
Alpi retiche e
alle Prealpi
i
musalcine alimentato da molti tributari^ quali concorrono a rendere copiosissime le sue acquej
Un'attivo
si
commercio
di navigazione,
i
anche a vapore!
sono pure in quel lago di qualche considerazione, j Il Lario o lago di Como riceve le acque dalla dupplice catena della Valtellina; alla
sua lunghezza
si
diparte stendendo
i
un braccio
si
verse?
Como
due rami
ai
innalza
monti in seno
quali giace?
possiamo dire le cose sovranarrate rei lative al Verbano. In pi modesta sfera troviamo il Sebino o lago d'Iseo alimentato dalle acque della Val Camonica, e il Bedi lui
Anche
4H7
co o lago di
urne Sarea.
Oltre a questi vi hanno laghi minori senza speciale fluenza sullo stato del paese, per si potrebbero cir quello di Varese, quello d'Idro, il Trasimeno o go di Perugia, il Vulsino e finalmente quello di Geno o Fucino. Nell'interno delle Valli alpine si con-
do
no forse a centinaia laghetti o stagni quasi tutti mori di un chilometro ma aventi una benefica inlenza sulle acque che soventi troppo ripide scosceni
da quelle alture.
IV.
Ma veniamo
micazione
e
alla
pi
importante
fra
le
vie di co-
trasporto.
Se l'Europa,
da natura
aste tutte;
mato
alla
,'nano e la
deve in gran parte questo mari e di golfi che la frastagliano in ogni senso. Questo pure
moltitudine di
segreto della prosperit civile di tutti i popoli posti riva al mare quali particolarmente i Greci, i Fenici, maginesi e le italiane repubbliche del medio
evo!
del
Regno per
'
trazioni di
commercio ascese nel 1863 a 42,5:30 timenti della portata complessiva di 6,786,381 toate. Di questi bastimenti e dei loro carichi
a
met
fu indicata all'approdo, la
Dartenza; 1,300,000 tonellate in totale si devono olare per zavorra. Le nostre pi numerose reh32
498
Gran Brettagna,
colla Turchia,
colla
Le bandiere che
magdi
l'el^
la svedese,
l'olandese,
la
ionia,
ra-
ramente quelle dello Stato pontificio, della Danimarca* dell' Annover e delle citt anseatiche. operanti furono nel detto anno 8694} I piroscafi 4506 in arrivo e 4188 di partenza. La maggior parte dei piroscafi sono di provenienza dalla Francia e di
destinazione per col. Fra
l'Italia e la
Francia v'hanno
costa
italiana
periodiche corse di
nell'Adriatico
esistono
pure
fra
la
l'austriaca e fra
altri
Ancona ed Alessandria
d'Egitto. Cogli
paesi
non
vi
vaporiere straniere,
specialmente inglesi,
approdino
totale della
navigazione
di
cabotaggio
sali
nel
1863 a 197,772 bastimenti della complessiva portala di 9,838,515 tonellate. La quasi totalit del cabotaggio si fece con bandiera nazionale. Tuttavia su mille navi a vela ve ne furono 4 con bandiera estera e su cento
piroscafi undici recavano straniere insegne.
Per
la
na-
zionali dei
8237 tennero
litorali
del
regno,
838
11
l'alto
mare movimento
863
sotto
Questo miglioramento
deve anzitutto
alle miglio-
499
He
i
libert della
produzione
irono
e del
araggio con
cui
dal
limento di nuovi consolati, i nostri interessi all'esro e finalmente resi pi ospitali i nostri porti con
pere
)lo
pubbliche,
le cui
spese decretate
salirono nel
in esse le istruzioni di 24 nuovi fari che esigettero altri 8 milioni. Nello stesso anno 1803 furono varati dai cantieri azionali 285 bastimenti della complessiva portata di 7,402 tonnellate; ed anche in fatto d'industria,
di
anno 1863
a 32 milioni
non comprese
un progresso.
ilta
Dalle dimostrazioni numeriche esposte sin qui, rievidente il progresso delle cose attinenti 'alla
)stra
marineria commerciale; progresso il quale deve fonarsi nella fiducia che queste forze gi inesplote della
Complemento necessario
arittime dell'Italia sono
:i
studi
sulle
relazioni
le notizie
raccolte per
mezzo
nostri consoli nei porti esteri relativi alla navigarne italiana all'estero.
I
mo
ve
specificata
i
dei
porti
esteri
vanno
di
donde vengono
i
bastimenti
fatti
nazionali,
della navigazione
quella
cio che
operasi
da
bastimenti
navigazione
la
fatta sotto
500
pore nover, in arrivi e partenze, bastimenti 28,449, della portata complessiva di 4,711,089 tonnellate.
La Francia
la
la
Gran Bretagna,
e
la
l'Austria, la Turcha,
Spagna,
la
Russia
Rumenia
costituiscono
di
primo posto invece occupato dalla Gran Brettagna sebbene anche la Russia e la Francia trovino spesso comodo e poco dispendioso
il
noleggiare
il
Vengono dopo
per amendue
coi
generi di navigazione
seguenti
le
stati
quali
ab
operazioni commerciali,
Belgio e finalmente
di
il
Brasile.
minor conto diretta ec col Chili, col Portonel 1803 indiretta, abbiamo avuto gallo, col Per, col Marocco e colle citt anseatiche Se si paragona la navigazione del 1863 con quelli dell'anno precedente si ha per risultato un accresci-
mento
313,508 tonnellate
constatare in
au-
accrescimento che
gi
potuto
e
che prender sempr mento agli anni successivi maggior proporzione, se gli Italiani, smesse le guerriciuole interne e
i
fumi
di
certe educazioni
vuote
essi
li
spinge
giori e la
occupato, chi
l'Europi
501
7.
Industria commerciale.
SOMMAHlu.
delle
istituzioni
(a) trattati di
com-
Camere di commercio, Borse, mercati e fiere: (e) Codici e tribunali di commercio; Pesi, misure e monete; (e) il Credito e le Han(b)
mercio e consolati;
cht-.
*2.
3.
Sta-
tistica di
moTimento commerciale
italiano.
il
quale sup-
pone
le
cognizioni almeno
elementari dell'economia
venir
la
pubblica,
egli
necessario di
dimostrando
operazioni,
farci
la
necessit pi che
di
le
importanza
di
quel complesso
lo
quali tendono,
mediante
altrui
scambio, a
la
avere una
di
contro
cessione
una
che soddisfa
ai
bisogni
i
materiali
e privo allatto
dei
della
conforti morali
quali
di ritornare
spiegazioni della
della
fenomeni
cooperazione
>gnuno, mediarle quella gran divisione di lavoro che si verifica nel darsi che fanno gli uomini a diversi
generi di
produzione,
naturali
e
valendosi
sociali
di
delle pi favorevoli
indizioni
quegli
quali
si
incaricano di traslocare
di
merci
produzione a quelli
consumo
502
anzi quest'opera
ai
pro-
esprime,
cosi
ricordando come
posti in
pi
poveri produttori
siano
consumare ricchezze di valore relativamente immenso, e cerio poi fuori della possibilit di ognuno senza la divisione dei lavori, lo scambio dei prodotti, il commercio? Noi non lo crediamo. Cre-t diamo anzi che oramai siano queste cognizioni intuite da ognuno e che il disertare sulla utilit del com
grado
di
al-
pi lucente lo
artificiali
rendere
Noi non
revoli
ci faremo dunque a ripetere gli innume argomenti che furono addotti per dimostrare
il
valore dei
aumenta
la
valore le sole
cose
pu con certezza
si
asse-
verifica, ri
sponde
piuttosto
ma verremo riepilogando, in omaggio anche alle traccie dei programmi che seguitiamo, le istituzioni che aiutano lo svolgimento del commercio, e che perci deve ognuno colle sue forze cercar di aiutare onde raggiungano il pi completo sviluppo possibile. a) Le principali di queste istituzioni, e quelle che si presentano immediatamente all'intelligenza di chiun que medili queste cose, sono fuori cribbio le vie di comunicazione e trasporto di cui abbiamo sufficit"
la
16
presuppongono due
meno che
inutili;
i
cio la
mari sono
il
corsili
commercio
503
on
li
si
stabilir,
tutto quello
le
roduca
>ie'
utilit
il
sospinto,
svolgimento che necessario, perch che da lui si aspettano. Se ad ogni commerciante incontra una barriera,
in dazio,
biva
ico.
di
una dogana
imenter
traf-
ogni Governo
pensi
alla
ma
ancora a render possibile le grandi operazioni dei raffico, as>icurando ai commercianti delle altre naioni quella libert che egli desidera pei commercianti lei proprio paese.
V
questo provvedono
le
trattati di
commercio
e di
le
lavigazione,
ariffe
ei
doganali
leghe
monetarie e
per cui due o pi nazioni si promettono ed ssicurano reciproci vantaggi commerciali e marittimi,
olari
cilitano gli
iliscono su
monete,
commercio adottando un unico tipo di pesi, misure e finalmente provvedono a regolare diritti
i
persone
?li
averi.
alla conservazione di questi diritti d alla tutela dei proprii concittadini, ciascun governo
iole
elle piazze
lale
stranieri, e principalmente commerciali, un agente o delegato spechiamato console il quale ad un tempo uni-
ale incaricato di
adempiere
a certe funzioni
ammi-
paese che
uppresenta.
50i
Questi consoli
cogli amba-|>(
d'affari, ai quali
sono
generalmente
funzioni
politiche
Noi non crediamo punto necessario di dar qui la statistica dei trattati commerciali che legano l'Italia
nostra alle altre nazioni, n tanto
meno
quella degli
quelli
i
che
le
nostri
nazioni
che
il
Governo cerca
i
in ogni
si
modo
di stabilirli
quali
mostrano pi reni-
Mentre
il
commercio
istituzioni,
altre all'interno
cercano
in
il
ogni
modo
di
cammino
verso
ci
suo ognor pi
rapido
Sono
governo ed
concernenti
agrari.
privati cittadini,
interessi
gli
commerciali, industriali ed
Nei diversi
stali
quali
compongono
l'attuale
regno
delle,
isti*
attuali
Camere
in
di
tuite
mente
Regno tranne
in
quella di Novara
(1)
(1).
Siamo per
obbligati a soggiungi
La provincia di Novara dipende pe' suoi interessi agricoli e comj Camera di Torino. Non si saprebbe veramente trovar! una ragione della mancanza di una Camera di commercio e d'agricola tura in una delle pi industri e fertili provincie del Regno, mentre il solo mercato di Vercelli provvede di riso ed anche di grano buona parte d'Italia, ed il commercio e le industrie del Lago Maggiore sono al tutto
merciali dalla
-degni di speciali considerazioni.
505
che fino ad ora Futilit i queste istituzioni fu poco intesa ed apprezzata oich gli elettori che devono nominare i membri
ere,
in
omaggio
alla verit,
omponenti
iritti
tali Camere sono cos noncuranti dei loro ed interessi, che ultimamente una delle pi ricche rovincie del Regno, offriva in occasione di tali eleoni, il doloroso spettacolo di ventiquattro o venticinque
Manti su oltre
ie
iscritti! ben vero potrebbe muovere a buona arte degli Italiani anche per ci che ha tratto agli affari Diitici ed amministrativi, poich il pi delle volte le ne per le elezioni dei deputati e dei consiglieri delle
quattro mila
si
un
tale
rimprovero
ovincie e dei
deserte,
ma
ro
non
>ra di
>n
comprendere l'importanza di questi fatti. Speriamo che la grandezza d'Italia non abbia a mdere da queste cose:
Dio
Il
ti
di-
vegli o
materna mia
terra
modo
i
comla
ri-
produttori
ai
consumatori, ed a facilitare
in
nazione degli
affari
di
un
yo comune in certi giorni ed ore determinate, come /iene specialmente collo stabilimento delle fiere, dei
srcati
di
E facile
le
che
si
istituzioni e lo stato
d'inerzia
non funzio-
ner.
futilit loro
ai
luoghi.
Dove
500
e
mal
sicuri o costosi
mezzi di comunicazione e d
che non
il
l,
sicun
persone,
stabilisci
relazione
una fiera continua cio uni non interrotta di scambi anche di quelli
fiera.
Le contestazioni relative ad affari di commerci! sono soggette ad una giurisdizione speciale come g atti commerciali sono regolati da un complesso di legg e di regolamenti che non sono comuni alla generai lit degli altri cittadini. La convenienza di portare uni
certa sollecitudine nel disbrigo di
sigli queste
la
leggi
non urta
nel di ri tu
di
uguaglianza in faccia
alla
di casta o di ceto.
il
diritto
comme^
rispettivi
l'origine
delle
massime.
Nel diritto civile generalmente il genio dell'uomi che ha intraveduti e regolati contratti ed i rapport
i
personali e giuridici.
la
consuetudine
le
de
ha imposte
norm
tribunali di
in che,
comuni
questi
mentre
quell
pratici
sono formati
di
non ha constatata
i
la
necessit di quest
tribunali eccezionali,
507
miente
tri
in
un grado
circostanza
di giurisdizione,
mentre
tutti gli
:dinari;
questa
-acchiudente una contraddizione, perch oi tribunali commercianti sono assolutamente necessari, ed al-
si doveva loro deferire tutte quante le sentenze qualunque somma e in qualsivoglia grado di giusdizione, o non lo sono, ed allora bisogna togliere ncongruenza di un sistema che smentisce se stesso
ia
fidando
lle
a'
giudici ordinari di 1
grado
le
il
disbrigo
contestazioni che
non superano
lire
1500; o
mtroversie
risolte in
e)
Il
fenomeno fondamentale del commercio, lo non pu effettuarsi che mediante paragone, un confronto, una misura dei servigi ambiati. Di qui la necessit di un tipo al quale posambio
dei prodotti,
no rapportarsi le cose scambiate. Questo tipo pu esre una misura propriamente detta, un peso, od anche ia moneta qualora non si tratti pi soltanto della quand delle cose, ma della loro qualit, cio dell'entit n astratta di valore che esse possono avere secondo
itilit,
la
rarit
la
fatica
che costarono
variazione di
al
pro-
ittore.
Appare
di
per
s,
che
la
questi tipi
una stessa nazione, causa di impicci e costituisce r se stessa un ostacolo a quella celerit e spicciala che deve essere propria delle contrattazioni corniciali.
Perci
si
senti
la
necessit di provvedere a
i
esto bisogno di
)ali
punti di
la
un tipo unico per tutti e tre prinparagone che sogliono servire negli usi
i
)rnalieri,
moneta,
pesi e
le
misure.
50K
Questo tipo
cisa
al
quale
si
tendenza anche
il
gli
altri
quali
come
l'in
<
glese ed
il
alla
quah
quelli
riferiscono tutte le
misure
lineari,
mentre
di
vale ad
minimo
che
e di
un centimetro cubo d'acqua distillata al su( di densit, e quelle delle monete nella lira un disco d'argento di cinque grammi di pese
in rapporto definito, per
un diametro determinato
con
il
ci tanto
f)
l'unit
Ma
il
ciale
credito, col
un
e certo,
mancando
Altri
il
quale, la
il
produzione non
rebbe
ha definito
credito
la
fiducia api
si
Ma comunque
non muta ed sentita edl apprezzata da tutti coloro che hanno la pi elemenj tare conoscenza delle cose del mondo. Anche il meno diligente osservatore avr avuto ini
altre parole, la sua essenza
fatti
agio ad osservare,
come
nel
momento
stesso chf
da una parte giacciono improduttivi quei capitali ch| un inesperto proprietario non sa o non vuole perai nalmente far valere, dall'altra stanno soventi inoperosi
molte attitudini e molte intelligenze per mancanza
capitali
tersi
di
ira
garantire
al
proprietario
l|
non
solo,
ma
si
pure u>
509
icro
per l'iraprestfto del capitale stesso a chi sapr rio fruttare, costui avr determinato un triplice be-
L'aumento
non
si
ar-
ster soltanto ai prodotti ottenuti dal capitale circolazione, ma sar pure determinato dalla
'o
<ii
messo quan-
capitali infermedii
si
la
In
tatti,
credito,
si
il
tano
ali
di
chiama
tutti gli
mondo,
ca-
altri
ed
ai
laio,
ntit
e
o in altri termini, dovrebbe esistere in tanta quanta sarebbe necessaria a ciascun produtil
per retribuire
fattori
di
pro-
capitale e lavoro.
)ra non temiamo di essere smentiti asserendo, che oniare tanta moneta non basterebbe forse tutto l'oro
questi
a loro coniazione.
fon nostro ufficio qui di passare in rassegna tutti
atti
'i
di
credito che
si
di
lui,
i
tutte
le
tutti
titoli
che
lo
Qstra osservazione ai
banche ed
biglietti,
ai
pi accreditati fra
titoli di
credito,
ai
crederemo aver risposto allo scopo che ci )oniamo, di fare chichessia capace del movimento ,me cn e pu dare agli affari, questo possente fatindirelto di produzione e di ricchezza pubblica.
510
Le banche sono gli organi pi attivi di questi gran macchina del credito, ed ovvio come esse agi scono a guisa di una cassa di risparmi che raccogli
tutto
il
numerario
e lo presta continuamente.
Quando si formano questi grandi istituti, coloro eh hanno il denaro l'offrono, e di buon grado ve lo de
positano; quelli che ne difettano
stanza,
lo
chiedono a pre
gli
ben pi
facilmente
che se
uni
dovesser.
ricercare gli altri con perdita di tempo e mille altr difficolt. In questo caso le banche si possono asso
migliare ad una grande agenzia che forma un comod punto di contatto, e collo slimolo dell'offerta promuov
la ricerca dei capitali,
colla
le
opportunit della do
manda mette
in
movimento
somme
disoccupata
Cos avviene in lscozia, dove nessuno tiene presso e s il denaro, ma lo depone in una di quelle florid
banche che
si
prinq
ancora che gli ed il magistero del credito. Perci le pi piccole somra attirate dalla promessa dell'interesse si accumulali insieme, e mentre alla spicciolata non avrebbero a
le teorico
cuna
efficacia,
le
riunite,
giovano e
concorrono a
si
prt
muovere
Inoltre
pi colossali imprese.
c'
poi
comincia a scorgere, con le banche di deposito mettono in continua attivit! denaro esistente in un paese, che non resta inoperos un solo istante, e ne aumentano l'effetto utile, qua
modo
gi
si
talora dieci operai attivi lavorano pi chel torpidi artigiani, cosi una piccola somma in contino
Come
511
colazione
iirio
la
l'ufficio di
di
denaro
non par-
ire
quelle cliinesi,
la
cui origine
fa risalire ai-
anno 960
deli'E. V., sorsero in Italia e precisamente Venezia nel H5G, sotto il nome di MonteVecchio, Minutatosi poi in Monte-Nuovo e Monte-Nuovissimo!
parlar pi chiarache delle monete stesse soleva lare da principi e governi spudorati ed igno-
sul conio un valore nominale a quello intrinseco e reale dei metallo lato, unita all'altra circostanza di un sistema
riti,
imprimendo
su-
dore
momo-
ntano diverso in
iperioso
il
bisogno
di stabilimenti
al
quali
il
si
inca-
casseio di facilitare
io
commerciante
al
disbrigo dei
si
affari,
quale
potes-
ro riferire tutte
contrattazioni.
i
certihcati di de-
quali dichiaravano
rispettivi
non
de-
monete
certificati
dei
loro
valori,
stato
ntato.
Quei
trasmessigli da principio,
libri della Banca, e poi con mplice girata furono poco per volta accettati in com-
moneta stessa, avendosi facolt cambiarli con moneta della Banca stessa, impronte a pi equi principi, e di un valore nominale pari
quello reale.
A questa
la
crea-
aggiunse
l'altra
derivante
un concorso
>tituto
quali consolidarono
di circostanze politiche
La prima
nezia.
di
colali instituzioni
la
europee sorse in Ve
di
S.
Nel 1471
Repubblica
Marco,
esaust
dalle
tentati
rifiorir
Accord
ai
sovventori dell
Stato
riti
in
Compagnia,
I
in
Monte,
i
dividevansi,
profitti
in
pr
porzione dei
imprestato.
rispettivi crediti,
certificati
del
capital
il
che
il
riconoscimento delle
tersi
somme
privati
e negoziarsi
tra
come qualunque
titol
fiduciario.
Dal
momento che
la
Compagnia
fu cos costituita
non lard
esistenza pe:
cominci a ricevere in deposito il denaro di chiunqu volesse a lei consegnarne, aprendo sui proprii re-istr
un credito
al
deponente.
Questi crediti sul Monte potevano trapassarsi in pa gamento come se fossero denaro sonante, merc d
una semplice trascrizione. Anzi erano naturalmentt preferiti pagamenti per banco-giro a qualunque altro per la fiducia che si aveva nella Banca e perch esofl neravano da tutte quelle minute verificazioni, cui sol toporre si dovevano le monete effettive. Per guisa ci
i
se uno,
il
quale
aveva un deposito
presso
il
la
Banc(
quale
sostituivasi
nuovo creditore
la
Banca
di
513
pi celebre Banca di deposito del medio evo k quella di S. Giorgio in Genova, fondala nel 1409. ?in dal 1148, per vero dire, la repubblica ligure tvendo falla vittoriosa guerra contro Almeria e Torla
Ma
prodotto dalle spese militari, aveva lovulo aprire dei prestiti pubblici, alienando ai crelitori tanta parte delle gabelle ed altri introiti quanta
ira necessaria per soddisfare ogni conto erminato giro d'anni. Ma non bastando
ivanzo erariale
in
tale
un
de-
aliena-
il
debito,
il
un mutuo
reditori fu daW Uffzio di assegnazione dei mutui infitto in un libro chiamato cartulario, d'onde deriv
oscia
il
nome
il
di
cartelle,
dato
fu
fra noi ai
titoli
di
)ndi pubblici.
Ogni
credito
chiamato
in
colonna, e
Dlonnante
creditore,
perch
la
colonna facevansi
registrazioni.
Ma
nel 1409,
bramando
repubblica di redimere
gabelle e
da
pubblici introiti (ino alla concordi una cospicua somma, radun gP interessati
gli altri
:
molto
numero, costitu in una sola Gasa (o Monte), riamala appunto Banca di San Giorgio, assegnandole
laggior
obbligate gabelle quante bastavano pagare gl'interessi, a formare un fondo di riduzione i ammortimento ed a incassare inoltre un fondo di serva denominato il resto, che fu dichiarato inviobile.
tra le Banche di deposito, fu Amsterdam. L'Olanda liberatasi dal giogo agnuolo, sotto primi due Guglielmi d'Orange eniella
514
il
e sotto
Guglielmo
la
III,
Statholder, la rendette
ricca
pi
fi
quantit di
afflui-
monete scadenti che da ogni pi remota parte vano sulle piazze olandesi, talch il valore del
viare
tiva
numeJ
rario subiva variazioni dell' 8 e del 9 per 0/0. Per ovai danni che da questa condizione di cose risen-j
commercio, gli Stati generali avevano creatq nel 1609 una Banca, ad imitazione di quelle gi esi stenti in Italia ed in Ispagna; e per propagare vieppi
il
mezzi
di
credito,
stabilirono
che
le
dovessero pagarsi in moneta di banco. E la Banca di Amsterdam fu ricca e potente infino a tanto che i
soldati francesi,
che
dall'Italia
esportarono milioni e
tolti
quadri e manoscritti,
gli
non ebbero
accumulati tesori.
floridezza dell'istituto olandese, indusse altre citt,
La
s
Olanda che altrove, ad imitarne l'esempio; e sor-i sero le Banche d'Amburgo (1619); Norimberga (1021); Rotterdam (1635) e di Stockolma (1668). Ma tutin
toch
grandissimi
vantaggi
quelle
instituzioni
arre-
erano per fino allora rimaste in troppo angusta cerchia. Esse non operavano, meno qualche eccezione n lo sconto delle carte mercantili, n l'emissione di
biglietti loroproprii.
Semplici casse di deposito, limitar vansi, (salvo qualche raro caso, come la suaccennata mediante i di S. Giorgio) ad agevolare i pagamenti valore model stabilit banco giri, e ad assicurare la
netario.
vi gia-
applicarsi
ad accele-
rare la circolazione e a fecondare l'industria. quelle Infatti l'esperienza non tard a dimostrare che
515
lungo
tempo
nelle
proprietaria,
per
la
rovavano, ne
le
ritirassero;
m'abbondante provvista d'oro e d'argento nei forzieri Ielle Banche. Da ci li naturale lo indurre che queste stessero, senza pericolo di trovarsi mai allo scoperto, ropiegare una parte almeno di quei capitali, tenenIone in serbo una porzione soltanto, quanta cio fosse
astevole a far fronte alle eventuali
onenti.
i
domande dei deImitando allora banchieri privati, le Banche ominciarono a far lo sconto delle cambiali dei negoianti, ed aggiunsero cosi una nuova utilissima orazione a quelle che fin allora avevano esercitata. Ma questo primo passo ne rendette ben tosto necesano un secondo: l'emissione dei
filatore ed a
vista.
Si
biglietti
infatti,
pagabili al
riconobbe
come
fa-
ando l'anticipato pagamento delle cambiali in numeino contante, la sfera dello sconto rimanesse ineviibilmente troppo circoscritta, se pur non voleasi che
casse della Banca
te.
)1
non venissero
in brev'ora
esau-
imbiali,
privati, dei quali la Banca scontava le non pi sempre denaro sonante ma biglietti, ie la Banca prometteva rimborsare alla richiesta dei matori. Il credito di cui la Banca godeva appo il bblico, faceva s che quei biglietti rimanessero dunte un lungo periodo in circolazione pria di venire
rimborso.
Pi comodi a trasportarsi, che non la moneta effet'a, erano dai commercianti preferiti al metallo; e sicurezza di poterli quando che fosse, convertire denaro, faceva si che nessuno si affrettasse a doandare questa conversione. Per le quali cose
la
516
devoli che
Banca poteva operare sopra valori molto pi ragguarnon fossero le somme onci' essa era effettivamente munita. L'esperienza mostr che, ponendo
in circolazione
lire,
tanti
biglietti
pel
valore
di
300 mila
p.
es.,
a 3, e face-
contemporaneamente il massimo possibile risparmio di numerario effettivo. Con questi principii, le Banche di deposito si trasformarono in Banche di sconto e di circolazione, la prima delle quali fu la Banca di Londra, fondata nel 1694 sotto il regno di
Guglielmo
III,
Oltre alle
Banche poi
altre
di
e di sconto,
esistono,
quali
hanno scopo
cosi
determinazione
dette
del
la
produzione
i
Banchi
di
quali
agi
li
volare
ai
privati
lo
sconto
presso
Banca nazionale, apponendo una od anche due delle tre firme richieste a tale sconto; le Banche mutue che sono associazioni di capitalisti per operare tra
loro, dividendo
i
profitti
nista della
Banca mutua,
si
mentre
del
in realt
paga,
al
momento che
costitusce debitore,
un interesse
figu-
il
prin-
al
tema
517
pi umile,
lari,
le
ma non meno
quali
(alileo.
mezzi:
Le associazioni tedesche funzionano coi due seguenti il danaro dei soci, l'assunzione dei prestiti asloro
sicurali dalla
comune
alle
garanzia.
Banche del popolo, pagano in diritto d'entrata fissato in media ad un franco e nezzo ed una quota mensile pure in media di 30 intesimi, come avviene nelle societ di mutuo soccorso.
Il socio deve pagare le contribuzioni mensili indie abbia raggiunto una certa somma determinata
cogliono partecipare
lallo
statuto,
e
la
toccata
gli
la
quale, egli ha
dritto
ad un
mono,
Banca
>orto di questo
buono, con l'aggiunta anche di qualche enue somma. Se poi avviene che non sia sufficiente il redito che si consegue col solo buono, allora quando
si
lon
ei
voglia depositare
colla
un pegno,
si
aumenta la somma
prestiti
ome
firma di un consocio che interviene garante, ed assicura la solvibilit del debitori. Cos
si
oagistero di
il mutuo soccorso fra soci col questa firma di garanzia; chi l'appone er un amico o per un intimo conoscente, pu ben leglio che la Banca, conoscere se siano giusti movi per cui si chiede un prestito cos grosso, se utile
i
i
eramente
opera
sicuro ne sar
e vuole,
il
modo
dell'impegno.
Ognuno pu,
che
il
versar
subito l'intera
somma
in
rmini pi brevi.
in
proporzione della
i
somma
dei contribuenti
in fine
di
che
ogni
dividono
sercizio.
benefici
dell'impresa
zo
Quando non
il
fondo
di cassa in certi
momenti
dell'eser-
sia sufficiente,
allora
si
ricorre
ai capitalisti
518
quale
ottengono
I
le
somme
ricercate.
si
prestiti si fanno generalmente da 3 a 6 mesi, ma prolungano secondo le circostanze; nel 1860, su 133 Banche, cinque soltanto li concedevano sino ad un anno. A svolgere compiutamente le questioni che al credito ed alle Banche si attengono, non basterebbe uni
di questi
pochi
Il
uno
dei
la
pubblicazione dei
documenti
Perch rispondano allo scopo, conviene per che elementi primi siano raccolti con molla solerzia, e siano adottate tali norme che ammettano il confronto
gli
del
il
movimento
di
altra, che
A tale risultato non si arriva che col tempo e quando una nazione conta gi un'esistenza consolidata. Accurate sono le pubblicazioni della Francia, accuratissime quelle dell'Inghilterra, e su quei dati si possono con sicurezza trarre induzioni e fare pronostici.
519
Annunziare come indispensabili simili premesse, conalidate con esempi di fatti relativi a Stati da lungo empo costituiti fortemente, equivale ad una dichiaazione ch'egli impossibile che il primo lavoro che
i
il
Regno
d'Italia,
ossa essere
un lavoro
perfetto.
le
i
diversi Stati,
diversi
metodi
i
di
valutazione dei
ivori e diverse le
ossibile in
norme in tutti sensi, perch fosse breve tempo ed in mezzo a tante cure
risultato
si
un
che risponda
fatto, e noi
alla realt.
qualche cosa
siamo
in
grado
dare soddisfacenti
risultali
licazioni ufficiali.
Prendiamo
tolo:
in
cifre
gabelle
col
estero iel
Regno
d'Italia col-
eccellente; le rubriche
ono disposte in modo da rispondere a un interroatono molto particolareggiato, e i prospetti riassunrisultati generali per chi voglia istituire vi offrono
i
Da prima,
doganale
le
venti
ategorie in cui
itte le
la
nostra tariffa
classifica
er l'importazione, l'esportazione e
transito, distin-
uendosi
modi
i
di
per
clas-
a di mare, e
1
seguito
a
tutti
dati
sono ripresi
nuovamente
il
ficati
fine di presentare
separatamente
nostro
Dmmercio
nota
la
differenza tra
commercio generale
e conci-
terei o speciale.
520
All'importazione,
tutte le
il
di
merci che vengono dall'estero (o dalie colonie uno Stato) per terra o per mare, senza riguardo
all'origine loro,
l'uscita tutte
ed
al-
quante
nali o straniere.
Il
commercio
speciale invece
ma
nazionalizzate mediante
pagamento dei
di
entrata o altrimenti.
Pertanto
eguale
al
transito.
il commercio generale di esportazione commercio speciale (di esportazione), pi Il commercio generale d' importazione
il
si
compone
1 Delle
merci
(commercio
speciale);
l'anno successivo
3 Delle
doganali,
che
avranno
la
loro convenienza.
le
notisi
che
dato anno, potendo essere prese non solo dall'importazione generale dell'anno
positi
ma anche
dai
de-
doganali dell'anno
precedente,
l'importazione
all'importazione ge-
nerale corrispondente.
521
ZZI.
Il
1863 a 1682
sulla
>mma
isso,
11
commercio
speciale
compreso nella
cifra
del
l'esportazione.
fa
iportazione ed esportazione?
un tanto squilibrio
tra
meraviglia che
il
norate che
i
una popolazione cos spessa, che un racmedio di cereali non basta al consumo? Che la ande industria incipiente fra noi? Che moltissimi ^getti manufatti dobbiamo acquistare dall'estero, men9 da vendere abbiamo un ristretto numero di materie eggie, seta, olio, zolfo, e il primo di questi prodotti ridotto da oltre dieci anni a meno assai della met?
tuttavia
Ito
Giustissime osservazioni.
Ma come
spiegare l'eccesso
(terminare un ribasso generale dei prezzi? Che saibbe il contrario precisamente del fatto che ogni
prno
i
constatiamo. Imperocch
documenti
statistica
ci
man-
l'estero:
la
doganale
ql
l'entrata
l'uscita;
ma
non
522
al ribasso.
Oltre
a ci
la
Banca sarda
costretta
somme
di
le
se
di valori
anche non vogliasi ammettere in questo giro una prova irrecusabile che la nostra imporcomplica
coll'altra
una
tale quistione si
propriamente
la
diffe-
renza
di livello fra
il
ammesso
dalla
Banca sarda a quello dei massimi mercati di capitali in Europa quistione che dette luogo ad apposita inchiesta, se non erro, nel 1858 una prova decisiva,' bench indiretta, si raccoglie dalla statistica del commercio esterno della Francia, che registra negli anni 1860, 61 e 62 importati dall'Italia in monete o verghe
,
d'oro e
d'argento
rispettivamente 59 milioni di
e spediti all'Italia
lire,
15
53 milioni,
e colla
73 milioni, 106
la
110;
Francia appunto
abbiamo
pi gran
come
tazione e l'esportazione?
dotti, c'insegna
prodotti
si
pagano con
tesi
pro-
l'economia politica, in
generale.
Se comperate dall'estero, dice Pellegrino Rossi, con che cosa pagherete? Con altri prodotti esteri? Ma con
che avete comperato questi prodotti esteri? Con denaro? Come avrete ottenuto codesto denaro? Per mezzo del credito, di biglietti all'ordine o lettere di cambio? ritardare la quistione, non scioglierla. Conviene riportarsi alla scadenza delle cambiali, e quella
si
ripro-
duce intera: pagate o non pagate? Se pagate, con che pagate? In qualunque modo la quistione si volti, si
rivolti e si
sposti,
la
conclusione forzata
voi pal:
perch
le
date
523
udi,
perch avete dato merci ai Messicani per erne verghe d'oro e d'argento. Se pagate coll'aiuto
il
credito,
un giorno
si
dovr
pur
soddisfare
agli
vi si
ma
fallimento, bancarotta.
Neanche
>n
l'ipotesi contraria
ammissibile.
Un paese
numerario circolante, crescendo via via, innalzasse Drezzi di tutte le cose: ci che prima ottenevasi in mbio d'una lira, varr in seguito forse una lira e
1
Bzza;
il
commercio
di esportazione rallenter,
mo-
Ha circolazione e i prezzi tornino bassi. Tuttavia neppure l'eguaglianza perfetta dei valori Ile merci entrate ed uscite potrebbe dirsi lo stato rmale. Tutti i paesi (per quanto ci sembri al primo nunzio paradossale) devono introdurre dall'estero, do importa sotto qual forma, un valore superiore a
e
Isllo esportato.
1
Perch? Per due ragioni. Le merci estere sono registrate alla nostra dogia col valore che hanno nel paese d'origine aumeno delle spese di trasporto sino alla frontiera nazioe e dei diritti doganali rare
e marittimi
al
che dovettero
contrario fguch'essi
per
via.
prodotti nazionali
di
r\o alla
dogana
hanno
nostro paese;
Il
i|
negoziante
che porti
col profitto,
all'estero
di mercanzie,
supponiamo,
^to,
l(
comprer 108 mila lire di prodotti stranieri, o )rter a casa un tal valore parte in merci, parte in aro, parte in carte di credito... La carta di credito!
ci
^o
che
riempie
le
lacune
del
nostro bilancio
il
pareggio.
52
Ai
nostri
le
tempi
s'
trovato
pagare
importazioni
dall'estero
in
merci, n
in denaro,
Quando?
ressi.
Vi
pagher.
gli
Non
l'Italia
lo
so:
intanto
vi
servo
intela sua
che
fa debiti
per costituire
capitali
inglesi,
francesi,
anonime per
ferrovie, strade
ordinarie, canali,
boni-
istituti
di
credito.
:
Noi diamo carta in luogo di denaro o di merci supponendo il corso della rendila italiana al 65, possiamo
acquistare per 65 lire di merci francesi od inglesi
pa-
gando annualmente 5
estinguere
il
lire
finch
Governo
d;
italiano che
domanda
Yarticolo
;
Parigi in cambio
cedole del
finibile di
debito pubblico
ma
scambi il risultato tale. Il problema si riduce pertanto a verificare se l'alienazione di rendita dello stato e di azioni di societ
industriali,
numerario.
debito
d'Itali?
di osservare
che l'equazione
dodiri
ha pi d'una incognita: bisogna tener conto del contrabbando, che non viene ad iscriversi sui registri
ganali
;
alla
minore
di
trattasi
tassate,
come
sono quasi
tutti
generi di esportazione.
all'imporlazione,
Le
525
?li
I
articoli
imposti. Cosi
lettore posto
>er le
in avvertenza che, se non in gioco merci della prima categoria l'interesse del nela
ncontro per
assate.
Il
esse
minore
assai
che per
merci
statistici
com-
pi grave imbarazzo, poich isalendo a pochi anni addietro, quando il sistema roletlivo e proibitivo imperava presso che
dovunque
suo splendore, quando era la politica uniersale quella di vendere soltanto e non comperare
fi
tutto
il
si
di
contrabbando
viste degli
dogana
a registrare la sven-
quell'ai rivo.
Il
<sere la Francia
alla
)la
canzone popolare; quest'era a' suoi giorni la manifestazione possibile della opinione pubblica. In tempi a noi vicinissimi s'avrebbe potuto parafiate quel detto, asserendo che il maggior numero gli europei viveva sotto un regime protezionista temprato dal contrabbando, essendo quest'ultimo sveniratamente l'unica rivincita del buon senso nel comercio internazionale.
Ora, sebbene
la
tariffa
la
doganale
tariffa
convenzionale riceva
nostri trattati
pi
estesa pei
commercio,
|>me
diritti
il
contrabbando non
cessa di offrire
sic-
d'entrate sono in
di
generale pi
forti,
Insano su
un numero
articoli
ben
pi
conside-
526
revole che
diritti
di
uscita e di transito,
il
contrab-
maggiore
dell'
importa^
risi
stati
doganali
Regno
supera di pi del
Ci
dorremmo
il
della fiducia
stranieri dimo-
strano verso
generazioni
avvenire? Fu un
tutte
da
meno
civili
che
la geo-
contiene
le situazioni
si
storiche
adagiate
fattibile,
ma
scopo unico e degno della politica commerciale d'una nazione, vendere molto e comperare il meno possibile,
una gran massa d'oro e d'argento re Mida della classica antichit! Ma che avveniva? Che la politica di tutti gli Stati essendo la medesima, il commercio lungi dall'ampliarsi e mantenere la pace portava la guerra: qualche tempo ancora, e non vi sarebbe stato pi che cambio di colpi di cannone; onde ebbe a dire il celebre Iluskisson: Se qualche popolo ebbe mai il brevetto d'invenzione
attirare in paesi
Eppure
la favola del
la privativa
dovrebb'
delle
es-
un pezzo.
di entrare nel
Ma
tempo
mare magno
cifre.
lire
di
-jt
IMPORTAZIONE
Cenerai)
I
ESPORTAZIONE
[Generale
A-TKGORIE
DI MI
CATEGORIE
DI
MERCI
J\
ffini
.
183
gen. affini
254
Generi coloniali
B
li,
ir,
121
Acqne, be^
Frutti,
ecc.
semenze
66 57
19
fi.
affini
102
Lan-'. crii]:,
letali]
Generi coloniali
. .
comuni
Pietre, terre,
ecc.
i)
Le
I
altre
catqg.
142
\;.e
982
Totale
del
700
nostro cornall'
tessute
sione.
imporr
Ma non indugiamoci
^ne
1
su questa tabella, che potremmo induzioni altrettale. Come spiegarci, per esem'"" /; siano tra " pi importanti \ che esportazione nazionale, tinche non sappiamo
'
chela
maparcamente il
il
sai
a comunanza
ie
la
a connessila delle
Francia 6guri in prima linea nel movimento navigazione de' nostri porti, non tanto pel
numero
bastimenti impiegati,
quanto per
le
vantaggiose
528
nella quale
le
somme
le
relazioni colla
Gran Bretagna,
prescindendo dal numero del naviglio, ma considerando principalmente la sua portala, tengono il secondo posto, con questa principalissima differenza tra
quanto gi osservammo nei nostri rapporti colla Francia, legni carichi provenienti di l, sono senza conche fronto pi numerosi dei legni che pure carichi escono
i
Bretagna, a
di
ragione di
ci
che
vi
mandiamo.
gli
ove
guardisi
arrivi
non con carico, sopra un minor numero la Francia, vanta un maggiore tonnellaggio (proveniente dalla Francia, bastimenti con carico 4,437, tonellate 808,687, dalla Gran Bretagna 3,134 bastimenti, todi navi che
nellate 838,096).
d'Italia,
e solo
dopo
di
di esse,
e di gran tratto
lontana,
I
non
fosse
recenti trattati
commer-
fin qui
mari Baltico e del Nord, e le noimportazioni dal Mar Nero si dirigono sopra Gei
nova e Livorno.
all'Italia
la
levan-
Parlando
delie
nostre
la
relazioni
colla
Francia
delle
gi s'intendeva
compresa
l'Algeria.
comandanti de
199
porti del
Regno non
,
ci
danno
scano,
al
ma
La
noiizie che
si
riferi-
aio
vanno supplendo
peville
rante lanno 1863, in arrivo e di partenza, ttimenti della portata di 18,780 (ondiate.
sebbene l'antica legislazione vigente .n Francia ponesse inciampi ai nostri rapporti marmimi coli' Africa francese, sia collo
stanziamento
sia
ci tutto,
di
diretto,
divieto d. cabotaggio o col grosso peso tasi cola da ogni nave straniera
col
che
riscuo-
riducesse quel peso alla met, tuttavia numerosi e deinteressi conserv l'Italia con una colonia la quale accoglie quattromila dei nostri nazionali nella provincia di Algeri, duemila in quella di Orano, e seimila
licati
Il
sono
Come se
oell Algeria,
maggior numero dei pecome italiani sono che navigano lungo le coste
italiani,
ameno .1 nannena
realmente, una mista detta africana, nella quale entrano omini e materiale italiano. Cos sopra 210 patroni W; e sopra 800 uomini di equipaggio, 700 sono nostri onnazionali. Dei 70 battelli onde componesi la ina-
mena
anzidetta, 49 escono dai nostri cantieri, la cui ivorazione crescer anche di vantaggio in conseguenza el recente trattato che riduce
di
molto
la
tassa
di
traduzione delle navi estere in quella colonia francese. rimisi pure, sede di altra numerosa emigrazione Hiana, stazione propizia
ai
nostri
commerci,
'
cui
le
terre
dellEeitto B
del-
530
l'Arcipelago, della Natlia, di Costantinopoli, e della Romania. La vicinissima Grecia e le Isole Jonie, le
vaste e ricchissime regioni soggette al Soldano, che coll'immenso meandro delle loro costiere, ricingono
pi che mezzo Mediterraneo, mantengono colla prospiciente Italia relazioni marittime assai frequenti.
Ogni cosa insomma pare predisponga la penisola nostra a quel grande avvenimento, per cui verr aperta un'altra foce al mare, che gli antichi chiamavano interno, e l'India
verr di
il
tanto
avvicinata
ai
nostri
navigare da Taranto a
di quello
Bomda Ta-
bay,
consumo della Germania, le vengono da Brema e da Amburgo, per l'agevolezza di navigazione che quei popoli hanno col Mediterraneo. Anche le merci che lo Zollverein spedisce alla volta
al
d'Italia,
ove
si
eccettui
forse
l'acquavite,
prendono
quella via.
commercio possa mantenersi, allorch tra l'Italia e la Germania superiore e centrale, divenisse per mezzo
delle ferrovie interprete e mediatrice la Svizzera. Sebbene la costiera dell'attuale Stato Pontificio non
corra che breve tratto, pure su di essa si compiono quasi tutte le nostre operazioni commerciali con quello
stato.
Il
comunicazione e
le
un governo antinazionale, non valgono a separare l'Italia da Roma, n questa dalla madre patria. Il mare non cessa dali'accogliere ospitalmente i prodotti dei due paesi, offrendo l'opportunit ad una
ritrosie di
comunanza
di
mari favoriscono
1 i
nostri scambi colla Spagna, al cui incremento varr azione del tempo, mediatrice
...
531
due governi
e fra
due
paesi.
svjs
Recenti
p"-
solidi e progressivi legami abbiamo colamericana. La lotta che ferveva col funesta per quasi tutto il commercio europeo, non lo fu egual-
ma
Unione
Buenos-Ayres
ha
l'Italia
che per piccoli risparmi profondono su quelle ornane terre il lavoro delle
braccia e
i
tesori dell'in-
chiudere convenientemente
relativa
al
parte
la trattazione di
questa
dai
importerebbe forse, continuando la citazione dei documenti ufficiali ai quali ebbimo ad attingere, passare in rassegna e venti classi in cui furono ripartite le merci costituenti il traffico nostro. Ma le cose dette parendoci sufficienti, non volendo per altra parte uscire
commercio
italiano,
ci limiteremo a loro riassunti speciali, l'importazione e lesportaz.one delle categorie minori che, come ibbiamo detto nello specchio posto a
Iimm
delle
nozioni
elementari,
indicare
ne.
pagina 527 coU.tuiscono un totale di 284 milioni d'importarne 142 d esportazione, pregando lo studioso a ricorche rimanenti 647 milioni d'importazione sono
re
|
categorie, sete e
lenire
[rinati
crino, ecc.; metalli comuni557 milioni della principale esportazione sono prima dalle sete pure e generi affini, che come
lane,
532
si
detto,
stro
Dopo
il
ci,
ecco un quadro
tutto
quanto
paziente lettore, persuasi di avere ci congediamo dal conscienziosa. fatto opera se non utile, almeno
COMMERCIO GENERALE
Pubblicazioni
ufficiali.
D'ITALIA,
1863.
Anno
importazioni:
MERCI
Milioni
di
lire
emigliaia]
ESPORTAZIONE
Milioni e migliaia
di
lire
Acque,
ed
!
beyande
36,700
88,000
olii
134,900
19,839
semenze,
5,540
18,259
18,528
li, 908
foraggi
|
66,677
Pesce
Bestiame
9,269
10
Pelli
36,326
lino, ecc.
16.723
18,834
Canape,
:
80,083
101.869
Cotone, ecc.
17.116
Laneepannilana
Seta,
1
89,683
183,280
121,358
17,444
0.132
254,281
Cercali
57,166
11.873
Legnami
,
Carta e
libri
6,589
6,685
Armi, macchine,
mercerie,
corallo. orologi, cappelli di paglia, ecc.
Metalli
r >r'.
52,700
66,312
21.006
8,583
comuni
argento
e
pietre
preziose
.
1,897
M
\
u mi
pietn
fossili
22,103
4i.;:.i
ascetismi, vetri,
ci istalli
13,385
14,340
' 1
0,840
3,419
Tabacchi
35
contenute in ,,,,
,,,
KoW
Prefazione
NOZIONI PRELIMINARI
generale della statistica
.sua origine
'
'
LIBRO PRIMO
STATISTICA GENERALE
Capo primo
Statistica
Santifica
$0
** ZLiS ;"iSr
;
e di leggi fisio, 24
27
E?
su
.
"
lUl1
"
-;.
R
,,,,, ;
58fi
Capo Secondo
Dei metodi con cui
tistica
si
--
Statistica Tecnica
gli
raccolgono
38
Sindacato che deve esercitarsi sui medesimi Come voglionsi coordinare ed esporre dati raccolti
.
43
48
LIBRO SECONDO
STATISTICHE SPECIALI
Capo primo
Statistica Territoriale
1 Topografia terracquea
Cosa s'intenda per topografia terracquea Primi dati geografici; latitudine, longitudine, elevazione, punti di somma ed ima altitudine, esposizione
. .
Forma ed
....
all'Italia
Topografia idraulica
Cosa
...
Acque
sotterranee.
Acque per
gli
Acque medicali
argini dei fiumi
...
Topografia idraulica
dell'Italia
Topografia atmosferica
di
che essa
si
venti
t,tM0
.
pag.
\-_
Inclinazioni
'
'
*
u
'
,:!:{
'
'."
ad
accertare
135
dell'Italia
18
\ Ia
UO
Del
SRiS
nK" ai
*'
i-I
1 esecra
singole Provincie
ed estensone dello
PARTE SECONDA
CAfo secondo
Nozioni generali
cui
si
forze'
pS
risolve la
condizione^nonST
"
22
1 2
*"*
"*
?** *
.
, Prtm
Italia
retatile al censimento
nome
,
^Sln^
josa
si
,8titllzioni
censaarie in
;.',.'
w
(1)
Popolazione di fatto e
diritto
,,,,,,
S3S
(3)
'
538
Criterio
stici
economico
fatti
stati-
pag.
.
237
(7)
(8)
238
238eseg.
(9, 10, 11)
Censimento nominativo
Scala dei centri
238 239
241
(12)
(13)
246
252
253 254 258 262 265
modenesi
Lombardia
provincie
nel
Regno
d'Italia
di diritto
....
.
Popolazione totale divisa per compartimenti territoriali, per provincie, per circondari e per comuni Popolazione urbana e rurale, o divisa per scala di centri per sessi per famiglie Popolazione specifica Accrescimento di popolazione Popolazioni venete Popolazioni di altre parti d'Italia Popolazione e superfcie di altri Stati d'Europa
....
Quali siano
le
si
sogliono di
299
301
Popolazione divisa per et e per grado Forza militare ed elettori Popolazione divisa per professioni Popolazione per luoghi d'origine
di istruzione
.... ....
311
320
321
539
pag.
329
331
8
si
332
Movimento
intenda per
movimento
la
n-
sia
come
336
344
317
.'
constatazione
Movimento
nel nel
1863
1864
'
3i7
Emigrazioni
352
374
Capo terzo
-i
Statistica economica.
Nozioni generali.
380
383
dall'economia politica
nomia
e la statistica
2 Dell'industria.
390
Condizioni necessarie
392 398
alla
3 Industrie estrattive.
Delle industrie estrattive in genere Mancanza di notizie intorno alla caccia ed alla pesca stato dell industria mineraria in
Italia
'
406 407
408
421
403
l si
l whist ria
agricola.
426
storia dell'agricoltura
)ei
428 448
460
468
^portanza
degli elementi
.
manufattrice
540
pag. Gruppi in cui sono ripartiti i singoli prodotti brevetti d'invenMezzi per promuovere quest'industria,
.
472
Condizioni
di fabbrica; scuole zione; propriet de' disegni o modelli industriali e professionali; societ cooperative generali dell'industria manufattrice in Italia
.
475
479
490
491
...
.
495
497
Locomozione
marittima e
movimento
dei porti
7 Industria commerciale.
istituzioni
che ne aiutano
Casvolgimento, trattati di commercio e consolati, e Codici fiere, e mercati Borse, mere di commercio, CreTribunali di commercio, pesi, misure e monete, il
dito e le
Banche
*
521
italiano
OPERE D'ISTRUZIONE
Amosso. pubblicate dal Tipografo-Editore Giuseppe
Ad
dall'origine dei Comuni alla proclamaStoria nazionale, superiore, zione del Regno d'Italia, pel Corso
. . . terza edizione . Professore Felice Battioni Elementi di Letteratura, del stesso autore di Scienze fisiche, dello
.
f
>
{' 1
0,91
>
Id.
ld.
ld.
di Storia naturale
'
di Morale, del
ld.
ld.
Dottore in Filosofa, Professore D Carbonati Domenico a edizione Pedagogia inferiore, dello stesso, 2
id.
l>
1
1
di Pedagogia superiore
id.
\:*
Ad
Corso di
Istituii Tecnici uso dei Licei, Scuole Tecniche ed Guelfa Prof del Storia del Medio Evo e moderna, ottobre 29 programma il secondo Giovanni, a l a Classe liceale 1863, parte l ad uso della
a
1, t
Le parti 2 e 3 sono d'imminente pubblicazione. con incisioni, del Professore Trattato di Storia naturale Colucci Nucchelli , secondo il proParide
gramma
29 ottobre 1863
&
....
pel Can Pieteo^Tarino, istituzioni di Logica e Metafisica Filosofia, e Prol. di Mee Teologia in Dott
todo.
Terza edizione
ediz. morale, dello stesso Autore, 3*
istituzioni di Filosofia
Ad
Voi. 1, LOGIC ac
Voi.
11,
3
.
UNIVERSITY OF ILLINOIS-URBANA
3 0112 051415211