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MOTTI POPOLARI ITALIANI SULLa FORTUNA SPIEGATI E COMMENTATI

Liberamente estratti da un libro del 1875

PROVERBIALI MOTTI POPOLARI ITALIANI SPIEGATI E COMMENTATI Liberamente tratti da un libro del 1875 DA PICO LURI DI TASSANO J ROMA TIPOGRAFIA TIBERINA Piazza Borghese, 89. 1875

MODI PROVERBIALI E MOTTI POPOLARI Della Fortuna (paganescamente parlando, pei'ch io non ne conosco altra, che quella ideata dai Poeti e dagli Statuarj pagani ), la quale prende di mira per bene o per male gli uomini, il Lasca dice nelle Rime P. II. Gap. 2P E la fortuna pazza, che le giova Alzare i rei, e i buon mettere al basso, Ha sempre sopra noi pippioni e ova. ha sopra i mortali il pensiero celato di esaltarli di rovinarli. V. Crusca alla voce pippione II Fagiuoli nella Comm. Un vero amore non cura interesse, At. II. 8, di un vecchio contadino, che prima aveva promesso e poi spromesso di maritar la figlia, fa dire: - Non maraigghia, dianzi, Che to pa'mi parl si superbioso; Egghi ava pagghia in becco. - " qualche nuovo disegno macchinava, ascondeva in capo. In somma, questo modo vuol dire, che come TueCellino avendo paglia in becco attende a' suoi amori, e va facendo i fatti suoi quanto pi pu nascostamente, non altrimenti par che faccia chi preso da amore, e lo tien segreto, e chi zitto zitto conduce i suoi disegni, ancor che dia a divedere, contro sua voglia, di avere

qualche cosa pel capo. Nell'aggiunta fatta dal Gotti ai Proverbj Toscani di G. Giusti, in fine, si d di tal dettato la seguente spiegazione, u Aver paglia in becco. Si dice quando " alcuno ha tanto da poter dire una cosa, o si suppone che sia a portata del fatto che " si discorre ; cio quando alcuno dice alcuna " cosa sul fatto di cui si discorre, dalla quale " si pu conoscere che ei nega ed a parte di qualche segreto. (Fossi) Qui parrebbe che non significasse altro che il dichiarato dal Fossi : ma dagli esempj recati manifesto che significa assai pi. Certamente che anche a quest'altro senso pu estendersi, anzi par che presso i moderni non ne abbia altro, come dai due seguenti es. del signor Augusto Alfani; e non faccio dubbio, che rettamente si possa dire Tu hai paglia in becco ad uno. il quale mi avesse dato a capire ch'egli a parte di qualche segre to. Non questo per il vero, originario e solo suo significato. Il eh. Alfani ne' suoi belli Dialoghi educativi in lingua e modi proverbiali parlati { Fir. Cellini 1870) a pag. 23, d' una madre, che s' accorta dell' amore della figliuola, dice: - Beppe con la Virginia non s'era punto spiegato con le parole; ma nell'amore c' forse bisogno delle parole per farsi comprendere ? La signora Teresa tien per d'occhio alla sua Virginia, sa tutto per mezzo di Alfredo, l' amico di Beppe, fa il nesci e apparentemente lascia correije, ma ha tanta paglia in becco che lo pu fare ; senza pregiudicar la figliuola n punto n poco. - Ed a pag. 70 similmente mette in bocca a un Don Fulgenzio la stessa frase in egual significato. - Ci vuol dire che la signora Anna ha tanta paglia in becco da poterlo assicurare. Abbi pazienza, lettore ; du' altri esempj per illustrar meglio questo segretume, e confermare il dichiai'ato da me, e poi la finisco. Il Menzini nel principio della Satira seconda: Ognun gonfia la piva in stil Pindarico, Gorgheggia ognun, messo in Parnasso il becco, Dell'amoroso suo duro rammarico. Io no, che in Pindo or altra paglia imbecco, Nauseando il troppo usato pasto: e vuol dire, a parer mio, ho altra cosa per la testa, altro soggetto non comune mi frulla, di cui son preso, innamorato. Il mio caro padre Mauro Ricci delle Scuole Pie nella sua Allegra Filologa, Merenda YI, fa dire a Pa-

squino rivolto al Frate, che se lo ha goduto un bel pezzo : - E dunque che m' avete fatto gridar tanto, se avevate tutta questa paglia in becco? se avevate tutta questa roba entro di voi raccolta e chiusa ? Non vi cito neppur la pagina di questa Mei-enda, perch, o giovani, vorrei la leggeste tutta ; gustosissima, saporitissima, sostanziosa. Dall' altro motto poi, Avere uova o pippioni nel significato di Avere cose segrete da custodire, r Ascetti nella Celidora, ossia il Gov. di Malmant. Gior. YI. 46. trasse ironicamente un'altra frase, che vale Stare nelle segrete, in carcere, come nel seg. es. La Regina Celidora vuole una leva universale di militi per ire ne' vicini paesi a ritrovare il ladro di un oriuolo : e il banditore in suo nome bocia fra le altre cose : Comandi sotto pena della vita, Et etiam di pena pecuniaria, Che per giuste cagioni indefinita Si serba in petto occulta, e arbitraria. Che non vi sia persona tanto ardita, Che caparbia s'opponga a mutar aria, Perch per la progenie de' poltroni Vi saranno ogni giorno uova, o pippioni.

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