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MOTTI POPOLARI ITALIANI SULL'AMORE SPIEGATI E COMMENTATI

Liberamente estratti da un libro del 1875

PROVERBIALI MOTTI POPOLARI ITALIANI SPIEGATI E COMMENTATI Liberamente tratti da un libro del 1875 DA PICO LURI DI TASSANO J ROMA TIPOGRAFIA TIBERINA Piazza Borghese, 89. 1875

MODI PROVERBIALI E MOTTI POPOLARI Dell'Amore e de' seguaci suoi. Piglio le mosse dall'Amore, il quale amore tanti e tanti si sono sfiatati a dire essere l'anima del mondo. Magari, scaldasse davvero i petti dei mortali ! Ma . . . A' tempi nostri anderebbe forse pi a taglio esordire dalla superbia, spingendola innanzi a braccetto con Tira e l'invidia, due fra le maggiori potenze del secolo che precipita. Ma basta! mi d meglio nel!' umore l' altro. Bando, dunque, per ora, alle melanconie, e dicasi dell'Amore, e di tutto il suo sguito. 1. Aver paglia in becco. Avere uova o pippioni. Vale, Essere innamorato, e dicesi specialmente di chi preso da recente amore, ed a cui arde e cresce segreta in core l'amorosa fiamma. L'usa pi volte il Buonar roti ( il Giov. ) nella Fiera, Gioi-n. II. at. lY. se. 26. Uno della brigata di giovani gentiluomini dice : Tirinto anche ci manca, Ch' ijuel ch'io volea dir, Tirinto dico, Che sempre ha paglia in becco, uova o pippioni.

sta sempre pensieroso, va in cerca della sua bella e non si cuz-a d' altro. Gli si risponde : Gli ha paglia in becco al certo; S, si, il vidi ben io l tra quegli olmi Alleggiar una pecora sbrancata. Zannoni, Scher. Com. La Rag. vana e cvett. At. II 5. - Lib. Ciarle ero ? Gli poco pi di mezz' ora che t'ha detto che tu un ti sgomenti a troar un signore che ti sposi Lis. Liberaca mia. cand'una ragazza la parla cosie, gli segno che l'ha paglia 'n becco. eh' innamorata, che ha gi trovato il ganzo e si trova in qualche tresca. La metafora presa dall'amore degli uccellini e dei colombi, tenero, innocentissimo amore, senza tanti crepacuori e smorfie. La colomba vola difilata al luogo del suo nido o per comporlo, o per covar le uova, o per dar l'imbeccata. Altro es. puoi vedere nella Sat. I. !ib. Il delle Satire alla carlona di m. Andr. da Bergamo. Il modo si estende anche a dire di chi stia in qualunque altra apprensione, o desiderio, o maneggio, che si vuol tener nascosto. Il Varchi nella Suocera, At. III. 4. fa dire a un furbo servitore, che non ha potuto cavar cosa alcuna di bocca a un suo compagno: - Costui ha paglia in becco, io far anch' io fuoco nell'orcio di qui innanzi. " - ( V. appresso per quest'altro modo). L'egregio annotatore signor A. Racheli spiega il primo: Costui " tiene le fila di qualche sicura impresa (ag~ giungerei anche segreta) ; cos gi lavora al

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