Procedure di inventario fisico, Analisi comparativa, Procedure di revisione in merito a Disponibilit liquide, debiti verso banche e rimanenze 1 Marco Rossi Senior Manager Deloitte & Touche S.p.A. marrossi@deloitte.it Universit di Parma - Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale - anno 2010-2011 Professoressa Anna Tanzi 26 aprile 2011 Regolamenti Festa al castello 2parte Navigazione Traguardo Post traguardo 222 Partenza 1parte Navigazione Passaggio Giraglia Meteo 4)Esecuzione 5)Conclusioni audit e reporting 6)Attivit post incarico Post PRINCIPI REVISIONE CONTABILI 33 1)Attivit pre- incarico 3 2)Pianificazio ne preliminare 3)Sviluppo piano audit 4)Esecuzione piano audit 31/12 Prima 31/12 Post 31/12 Situazione economica Inventario Seconda parte della regata 4) Esecuzione Piano Audit (1 di 3) a) Principi e procedure operative b)Esercitazione c) Principi e procedure operative d) Principi e procedure operative Procedure di inventario fisico Analisi comparativa finale Disponibilit liquide - banche Rimanenze 44 regata 4 (1 di 3) Inventario Giraglia Effettuazione verifiche sostanziaIi Inventario fisico: linsieme di attivit che permettono di rilevare, classificare (e valutare) ad una determinata data tutti i materiali di propriet dellazienda sia presenti fisicamente presso i locali della stessa, sia dislocati presso terzi (in deposito o in conto lavorazione) PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 5 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 presso terzi (in deposito o in conto lavorazione) Pu essere considerato ai fini di molteplici aspetti: Controllo interno (Principio di revisione 315) Elementi probativi (Principio di revisione 501 casi specifici) Procedure di validit (verifica esistenza rimanenze) Principio contabile 13 Ai fini della redazione del bilancio d'esercizio occorre procedere, prima delle operazioni di valutazione, ad una accurata rilevazione delle quantit delle rimanenze di magazzino da PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 6 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 quantit delle rimanenze di magazzino da valorizzare. La rilevazione delle quantit da valorizzare pu avvenire in base a conta fisica (inventario fisico) da effettuarsi alla data di riferimento del bilancio. Principio contabile 13 Una conta fisica completa da effettuarsi almeno una volta all'anno in concomitanza con la chiusura dell'esercizio ovvero a data diversa anche a rotazione (l'inventario a data diversa dalla chiusura dell'esercizio, anche su base rotativa, PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 7 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 chiusura dell'esercizio, anche su base rotativa, presuppone l'esistenza di un sistema di controllo ben strutturato e documentato) Principio di revisione 501 e Vecchio principio di revisione 6 Idonee procedure di rilevazione fisica delle giacenze Devono essere previsti e risolti i punti seguenti (NELLE ISTRUZIONI INVENTARIALI PREDISPOSTE DALLA SOCIET): 1) una programmazione dell'inventario fisico che si concretizzi in appropriate norme scritte che disciplinino i settori di rilevazione, le PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 8 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 appropriate norme scritte che disciplinino i settori di rilevazione, le modalit di esecuzione ed i soggetti responsabili; 2) una razionale predisposizione delle giacenze allo scopo di facilitarne i conteggi; 3) un chiaro sistema di identificazione e descrizione delle scorte; 4) l'individuazione delle giacenze a lento rigiro, obsolete, difettose; 5) la predisposizione di adeguate procedure di conteggio, riepilogazione e controllo delle quantit risultanti da inventario mediante l'adozione di una idonea modulistica (cartellini pre- numerati a simili); 6) un controllo sulle eventuali movimentazioni di magazzino che intervengono nel corso dell'inventario; PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 9 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 intervengono nel corso dell'inventario; 7) identificazione delle merci di terzi presso l'azienda e delle merci di propriet dell'azienda che si trovano in viaggio o presso terzi; 8) corrette procedure di imputazione su base di competenza delle vendite e degli acquisti effettuati nel periodo precedente e in quello successivo all'inventario fisico. Il revisore deve: A) informarsi tempestivamente delle date dell'inventario fisico, della localizzazione delle giacenze da rilevare (comprese quelle di propriet di terzi presso l'azienda), del valore approssimativo delle giacenze presso le varie localit, dell'esistenza di merci presso terzi; B) esaminare le istruzioni predisposte per la rilevazione fisica e analizzare l'adeguatezza rispetto: PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 10 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 analizzare l'adeguatezza rispetto: 1) alla individuazione dei responsabili dell'inventario; 2) alla sistemazione e dislocazione dalle giacenze in modo da facilitarne il conteggio; 3) al controllo dei movimenti delle merci nel caso che le rilevazioni non si effettuino a magazzino fermo; 4) alla chiara individuazione delle merci movimentate prima e dopo la data dellinventario; 5) alle norme per il conteggio e per la descrizione dei dati rilevati (articolo, codice, quantit, unit di misura, centro di costo, tabulato, tabulato cieco, ecc.); 6) all'uso di cartellini pre-numerati o altro idoneo mezzo di rilevazione; 7) alla segnalazione di merci danneggiate, obsolete, a lento rigiro ; PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 11 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 7) alla segnalazione di merci danneggiate, obsolete, a lento rigiro ; 8) al controllo delle giacenze presso terzi o delle giacenze di terzi presso l'azienda; C) presenziare, nei limiti ritenuti necessari, alle operazioni di inventario fisico condotte dall'azienda e, nel corso di esso, ispezionare i magazzini ed i locali dove si svolgono i conteggi, allo scopo di accertare che le istruzioni di inventario siano correttamente applicate; D) effettuare dei sondaggi sull'accuratezza dei conteggi e pertanto: 1) controllare a campione (dal contabile al fisico e dal fisico al contabile), per le maggiori classi di giacenze, i conteggi effettuati, segnalando ogni differenza rispetto alle rilevazioni dell'azienda; PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 12 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 2) valutare la necessit di estendere il campione verificato, in base alle risultanze di questi controlli; 3) rilevare le informazioni annotate su alcuni cartellini di inventario, ai fini di un controllo successivo del loro esatto riporto sul riepilogo finale di inventario; 4) ottenere una copia dei fogli o riepiloghi d'inventario (tabulato pre- inventariale- fogli di conta) al fine di controllare successivamente che i dati rilevati non siano stati alterati; 5) accertare la rilevazione delle merci obsolete, danneggiate, a lento rigiro o in quantit notevolmente eccedente il normale fabbisogno; PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 13 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 6) controllare che tutte le giacenze siano state rilevate e che nessun articolo sia stato conteggiato due volte; 7) controllare l'identificazione e il trattamento delle merci di terzi in magazzino, dei prodotti fatturati ma non spediti, oppure delle merci entrate e non caricate a magazzino; E) ottenere una copia dei riepiloghi finali dellinventario fisico (tabulato post- inventariale) e verificare che i dati rilevati nel corso dell'inventario fisico siano stati esattamente riportati o cumulati, senza omissioni o duplicazioni (rilevazione differenze inventariali); F) controllare se siano state accertate le cause delle eccedenze o PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 14 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 F) controllare se siano state accertate le cause delle eccedenze o deficienze delle quantit rilevate fisicamente rispetto alla loro esistenza contabile; G) verificare che l'azienda abbia rettificato prontamente i dati dell'inventario fisico o di quello contabile dopo l'accertamento e lapprovazione delle differenze riscontrate da parte del revisore (rettifiche inventariali e tracing di magazzino); H) accertare la corretta rilevazione da parte della azienda delle giacenze presso terzi, per il tramite di inventari fisici o per il tramite di richiesta di conferma scritta; I) se l'inventario non stato effettuato alla data di bilancio, controllare a campione la movimentazione tra la data di inventario e quella di bilancio e accertare, alla data di bilancio, la correttezza della PROCEDURA DI INVENTARIO FISICO 15 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 bilancio e accertare, alla data di bilancio, la correttezza della competenza di periodo dei costi e dei ricavi rispetto alle giacenze (roll-forward roll-back). STEP OPERATIVI: Nella fase preliminare chiediamo il programma degli inventari eseguiti dalla Societ e le loro procedure inventariali Ci accordiamo con i responsabili magazzino/stabilimento per il nostro coinvolgimento in sede inventariale Pianifichiamo le risorse necessarie a seconda dellinventario Partecipiamo allinventario sulla base di quanto detto A) INVENTARIO FISICO 16 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Partecipiamo allinventario sulla base di quanto detto Redigiamo: Un memo che spiega linventario Un foglio con le conte fisiche verificate Memo InvenrarIo e "Reeap InvenrarIo" BoIIna S.p.A Documento n. 520 Le procedure di analisi comparativa Per Procedure di analisi comparativa si intende lanalisi dellandamento dei dati finanziari, patrimoniali ed economici significativi. 17 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Tali procedure includono la conseguente analisi delle fluttuazioni, delle incoerenze rispetto ad altri dati o informazioni rilevanti e degli scostamenti rispetto ai valori previsti. Documento n. 520 Le procedure di analisi comparativa Il revisore deve applicare procedure di analisi comparativa: In sede di pianificazione per ottenere una comprensione dellimpresa e del contesto in cui opera 18 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 comprensione dellimpresa e del contesto in cui opera Nella fase iniziale dello sviluppo del piano di audit (fase di final, dopo il 31/12) Al termine della revisione nella fase di riesame generale del lavoro svolto B) ANALYTICAL REVIEW ATTIVITA OTTENIAMO LA BOZZA DI BILANCIO AL 31 dicembre 2010 CONFRONTIAMO DETTA SITUAZIONE CON QUELLA DELLANNO PRECEDENTE E/O CON IL 19 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 BUDGET DELLANNO IN CORSO, CONSIDERANDO: I CAMBIAMENTI INSOLITI O LASSENZA DI CAMBIAMENTI LE PRINCIPALI INTERRELAZIONI TRA LE POSTE DI BILANCIO E ALTRI ASPETTI DELLATTIVITA AZIENDALE B) ANALYTICAL REVIEW VERIFICHIAMO CHE LE FLUTTUAZIONI INDIVIDUATE SIANO COERENTI CON LE NOSTRE CONOSCENZE, DISCUTIAMO CON IL MANAGEMENT PER TRASFORMARE LANALISI QUANTITATIVA IN ANALISI QUALITATIVA 20 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 ANALISI QUALITATIVA Analisi critica del saldo: questa sconosciuta INSERIAMO I COMMENTI NELLANALYTICAL REVIEW ESERCITAZI0NE AnaIyrIeaI revIew x/xz/zoxo BoIIna S.p.A. DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE > Classificazione di Bilancio > Principi Contabili e Principi di Revisione di riferimento SOMMARIO 21 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 riferimento > Principali procedure di revisione > Obiettivi della revisione C.IV DISPONIBILIT LIQUIDE 1. DEPOSITI BANCARI E POSTALI (Continua) CLASSIFICAZIONE DI BILANCIO DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 22 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 2. ASSEGNI 3. DENARO E VALORI IN CASSA 2. OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI CLASSIFICAZIONE DI BILANCIO (con separata indicazione importi esigibili oltre lesercizio successivo) 1. OBBLIGAZIONI 4. DEBITI VERSO LE BANCHE 3. DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 23 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 4. DEBITI VERSO LE BANCHE 7. DEBITI VERSO FORNITORI 6. ACCONTI 5. DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI 8. DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO PRINCIPI CONTABILI E PRINCIPI DI REVISIONE Principi Contabili: > N. 14 Disponibilit liquide > N. 19 Fondi per rischi ed oneri, TFR, Debiti DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 24 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 > N. 19 Fondi per rischi ed oneri, TFR, Debiti Principi di Revisione: > N. 315 Controllo interno > N. 500 Elementi probativi Principio contabile N. 14 (Rilevazione) 2 Non corretto considerare come disponibilit liquide le rimesse di numerario ricevute in 1 Le disponibilit liquide devono essere costituite da fondi realmente esistenti DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 25 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 cassa od in banca in data posteriore a quella di chiusura dell'esercizio, anche se il loro giorno di valuta anteriore a quella data. Principio contabile N. 14 (Rilevazione) 3. Non corretto diminuire i fondi liquidi per rimesse di numerario uscite dalla cassa o disposte con assegni o bonifici bancari in data posteriore a quella di bilancio. DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 26 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 4. I saldi dei conti bancari devono tener conto di tutti gli assegni emessi e dei bonifici disposti entro la data di chiusura dell'esercizio e degli incassi effettuati dalle banche od altri istituzioni creditizie ed accreditati nei conti prima della chiusura dell'esercizio, anche se le contabili bancarie sono pervenute nell'esercizio successivo Principio contabile N. 14 (Valutazione) 1 Le disponibilit liquide costituite da depositi bancari, postali, assegni, costituendo crediti, sono valutati secondo il principio generale del presumibile valore di realizzo, che normalmente coincide con il valore DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 27 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 2 Le disponibilit liquide si presumono essere immediatamente utilizzabili per qualsiasi scopo. realizzo, che normalmente coincide con il valore nominale. Principio contabile N. 19 (Rilevazione) Il saldo da esporre in bilancio esprime leffettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati ed esigibili alla data di bilancio. I mutui passivi sono esposti in bilancio al loro DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 28 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 I mutui passivi sono esposti in bilancio al loro valore nominale; gli oneri accessori per lottenimento dei mutui sono differiti, se di ammontare rilevante, ed ammortizzati in base al periodo di durata del prestito. Elementi probativi. Documento n. 500 Acquisizione degli elementi probativi della revisione Le informazioni di bilancio devono essere verificati con riguardo alle seguenti categorie di asserzioni: DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 29 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 asserzioni: 1. Esistenza 2. Diritti ed obblighi 3. Manifestazione 4. Completezza 5. Valutazione 6. Misurazione 7. Presentazione e Informativa PRINCIPIO DI REVISIONE N. 501 Elementi probativi considerazioni addizionali STRUMENTI FINANZIARI E DERIVATI Il revisore deve acquisire dalla societ evidenza di TUTTE le posizioni in essere in strumenti finanziari, sia proprie che DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 30 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 le posizioni in essere in strumenti finanziari, sia proprie che di terzi, ivi comprese quelle in contratti derivati. Tali posizioni comprendono gli impegni per operazioni o contratti non ancora scaduti o liquidati alla fine dellesercizio Il revisore deve effettuare il riscontro di dette evidenze mediante conferma ai depositari e alle controparti alla data di chiusura dellesercizio PRINCIPIO DI REVISIONE N. 505 Situazioni in cui si puo ricorrere a conferme esterne Banche, DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 31 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Banche, Crediti, Debiti, Depositari, Legali/Fiscalisti Obiettivi di revisione 1. Accertamento dell'esistenza e della libera disponibilit: iI revisore deve accertare che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche esistano, che derivino da operazioni effettivamente avvenute e correttamente rilevate DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 32 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 effettivamente avvenute e correttamente rilevate e che gli eventuali vincoli alla libera disponibilit per l'azienda siano evidenziati in bilancio. Obiettivi di revisione 2. Verifica della competenza di periodo delle operazioni da cui derivano le giacenze di cassa ed i crediti/debiti verso banche: Il revisore deve accertare che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche esposti in bilancio siano DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 33 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 debiti verso banche esposti in bilancio siano originati da operazioni (incassi e pagamenti) rilevate, per competenza, entro la data di riferimento del bilancio. Obiettivi di revisione 3. Accertamento della corretta esposizione in bilancio: il revisore deve accertate che le giacenze di cassa ed i crediti e debiti verso banche siano rappresentati in bilancio in conformit con gli statuiti principi contabili DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 34 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 conformit con gli statuiti principi contabili uniformemente applicati nel tempo. (in particolare: classificazione dei crediti e dei debiti, completezza delle informazioni integrative relative alla libera disponibilit dei crediti, garanzie date e ricevute, ecc.) Procedure di revisione b) Richiesta di informazioni scritta alle banche a) Conteggio fisico delle giacenze di cassa. 1. Esistenza e disponibilit (Continua) DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 35 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 c) Analisi delle riconciliazioni tra le risultanze contabili dellazienda e quella delle banche. b) Richiesta di informazioni scritta alle banche Procedure di revisione b) Raffronto, con riferimento alle riconciliazioni a) Raffronto tra i dati rilevati nel conteggio fisico di cassa e le registrazioni contabili. 2. Verifica della competenza (manifestazione) (Continua) DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 36 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 c) Controllo dei movimenti tra le banche avvenuti in un periodo immediatamente precedente e successivo alla data di bilancio. b) Raffronto, con riferimento alle riconciliazioni bancarie, tra le risultanze contabili dellazienda e quelle delle banche 3. Corretta esposizione in bilancio Accertare: a) eventuali compensazioni tra crediti e debiti verso banche. b) esistenza di vincoli sulle disponibilit dei crediti Procedure di revisione DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 37 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 e) corretta contabilizzazione interessi di periodo d) importo degli effetti scontati o accreditati dalle banche c) garanzie fornite alle banche b) esistenza di vincoli sulle disponibilit dei crediti bancari Step Operativi: a) Invio lettera alle banche b) Richiesta ed esame estratti conto bancari al 31/12 c) Richiesta ed esame riconciliazioni al 31/12 tra saldo e/c e saldo contabilit DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 38 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 saldo e/c e saldo contabilit d) Richiesta ed esame estratti conto successivi al 31/12 e) Ottenimento ed esame Modulo ABI Milestones: - Riconciliazioni bancarie - Incassi: data operazione - Pagamenti: data disposizione - Giroconti: evitare duplicazioni di cassa DISPONIBILIT LIQUIDE - BANCHE 39 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 - Rispetto piani di scadenza finanziamenti - Rispetto Covenants finanziamenti - Verificare con estrema accuratezza il modulo ABI ESERCITAZI0NE: PredIsposIzIone rIeoneIIIazIone banearIa x/xz/zoxo BoIIna S.p.A. Rimanenze Principi contabili OIC 13 Le rimanenze di magazzino includono i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attivit dell'impresa. Generalmente comprendono le seguenti classi: a) Merci (prodotti acquistati per la rivendita) e prodotti finiti (manufatti 40 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 dall'impresa) b) Semilavorati (parti finite d'acquisto e di produzione) c) Prodotti in corso di lavorazione (materiali, parti e prodotti in fase di avanzamento) d) Materie prime e) Materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella produzione) Rimanenze Principi contabili OIC 13 Le rimanenze di magazzino si espongono: A) nello stato patrimoniale seguendo quanto previsto dall'art. 2424 C I del Codice Civile: 1. Materie prime d), sussidiarie e di consumo e). 2. Prodotti in corso di lavorazione c) e semilavorati b). 3. Lavori in corso su ordinazione5. 41 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 3. Lavori in corso su ordinazione5. 4. Prodotti finiti e merci a). 5. Acconti B) nel conto economico comprendendo nel valore della produzione le variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, mentre le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono comprese nei costi della produzione Rimanenze Principi contabili OIC 13 Normalmente il passaggio del titolo di propriet, da un punto di vista sostanziale e non solo formale, determina l'inclusione o meno dei beni nelle rimanenze di magazzino ad una certa data, in quanto con lo stesso vengono trasferiti i rischi relativi al bene. PRINCIPI: 42 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 PRINCIPI: - RILEVAZIONE DELLE QUANTIT DA VALORIZZARE - VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO Rimanenze Principali procedure di revisione Verifica esistenza magazzino Procedure inventariali Inventario fisico e differenze inventariali Conferme depositari Tracing di magazzino 43 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Verifica accuratezza magazzino Tabulato di magazzino Quadratura con bilancio Utilizzo software specifici per somme/coerenza tabulato di magazzino movimentazione magazzino Rimanenze Principali procedure di revisione Analisi competenza magazzino Cut-off Stanziamento fatture da ricevere Trend di acquisti/vendite carichi/scarichi di magazzino Resi di magazzino 44 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Analisi valutazione magazzino Pricing (Costo medio ponderato l.i.f.o.- f.i.f.o.- costo specifico) Obsolescenza Magazzino in aumento Magazzino in diminuzione Market test Rimanenze - Accuratezza Ottenere le liste inventariali valorizzate (quantit X valore unitario = valore totale del codice), quadrare il totale con il bilancio Per i codici controllati durante linventario fisico comparare le quantit valorizzate con quelle contate 45 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Controllare laccuratezza matematica delle liste inventariali valorizzate , eventualmente tramite lutilizzo di software specifici Controllare laccuratezza matematica delle movimentazioni dei codici (giacenze iniziali carichi scarichi = giacenze finali), eventualmente tramite lutilizzo di software specifici (e/o di esperti IT) Rimanenze - Cut-off Controllare la registrazione per competenza (cut-off) delle principali transazioni a cavallo della data di bilancio (sia di vendita che di acquisto) tramite verifica di ordini, bolle, fatture Analizzare le procedure della societ per laccantonamento delle fatture da ricevere/emettere (bolle per cui non ancora 46 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 fatture da ricevere/emettere (bolle per cui non ancora pervenuta/emessa una fattura) Analizzare i trend delle vendite ed acquisti nellultimo periodo dellanno e nel primo periodo dellanno successivo comparate con lanno precedente Rimanenze - Cut-off A) Sales/Purchasing (source rappresentata dalle fatture) B) Shipping/Receiving (source rappresentata dai documenti di trasporto) Si considerano gli ultimi documenti dellesercizio e i primi dellesercizio successivo 47 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 dellesercizio successivo Si deve estendere lanalisi se c levidenza/il sospetto di pre- fatturato o di carichi errati Si devono collegare le informazioni ottenute durante linventario (es. merce separata, non contata e non caricata a magazzino) Importanza delle clausole di trasporto per definire il passaggio di propriet della merce. Rimanenze - Cut-off Elementi di analisi : SALES (data fatt., data scarico mag., data uscita merce, data scarico mag.) PURCHASING (nprotocollo, data fatt., data reg. fatt., ne data doc. di trasporto, data entrata merce, data carico mag.) 48 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 SHIPPING (ne data doc di trasporto, data uscita merce, data fatt., data scarico mag.) RECEIVING (ne data doc di trasporto, data entrata merce, data carico mag., data fatt., data registraz. fatt. in Co.Ge. - anche come fatt. da ric.) Nei fogli di lavoro inserire solo le copie dei documenti a cui corrispondono eccezioni. Rimanenze - Cut-off (Esempi) NBolla Entrata Data Ordine Data Bolla Entrata Data Fattura Data Registr. Fattura Verificati tutti gli ordini, bolle,fatture 1.520 11-10- 2010 24-12-2010 27-12- 2010 31-12- 2010 1.521 10-11- 2010 31-12-2010 5-1-2010 15-1- 2011 Verificata inclusione nelle fatture da ricevere 49 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 fatture da ricevere 1.522 5-12- 2010 31-12-2010 7-1-2010 15-1- 2011 Verificata inclusione nelle fatture da ricevere Ultimo numero bolle del 2010:1.522 Cur ~ ott x/xz/zoxo BoIIna S.p.A. Rimanenze - Pricing PRINCIPIO GENERALE - le rimanenze di magazzino devono essere valutate al minore tra il costo storico e il valore di mercato. 50 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 COSTO STORICO - costituito dal complesso dei costi sostenuti per ottenere la propriet delle rimanenze di magazzino nel loro attuale sito e condizione. Sar principalmente un costo dacquisto per i prodotti acquistati per la rivendita, ovvero di fabbricazione per i prodotti gi trasformati e per i materiali in corso di trasformazione industriale. Rimanenze - Pricing COSTO DACQUISTO - si intende il prezzo effettivo dacquisto pi gli oneri accessori (trasporto se non gi incluso nel costo dei beni, dogana/dazi, .) COSTO DI FABBRICAZIONE O INDUSTRIALE - si intende 51 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 COSTO DI FABBRICAZIONE O INDUSTRIALE - si intende il costo dacquisto, come precedentemente definito, pi le spese industriali di produzione o di trasformazione. Esso include tutti i costi diretti e i costi indiretti per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto relativamente al periodo di fabbricazione. Rimanenze - Pricing Materie prime e prodotti dacquisto: Ottenere le liste valorizzate delle rimanenze di materie prime e prodotti dacquisto e quadrare il totale con il bilancio 52 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Selezionare un campione di codici e verificare la loro corretta valutazione al costo dacquisto + oneri accessori tramite il controllo degli ordini, fatture, bolle dentrata Confrontare il ricalcolo effettuato con la valorizzazione di bilancio ed eventualmente, in caso di differenze, approfondire le cause e ribaltare lerrore trovato sul totale della popolazione Rimanenze - Pricing Prodotti finiti: Ottenere dalla societ tutti gli elementi di dettaglio del calcolo del costo di trasformazione per poter accertare che i costi applicati derivano da un sistema di contabilit analitica dei costi affidabile ed accurato Per un campione di codici verificare con la documentazione di supporto il costo risultante dalla 53 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 documentazione di supporto il costo risultante dalla contabilit analitica (MP, MDO, spese di produzione) Per un campione di codici verificare lapplicazione del criterio del costo e confrontare gli elementi di costo (MP, MDO e spese generali di produzione) per verificare che derivino dalla contabilit analitica Quadrare la contabilit analitica con la contabilit generale Rimanenze - Pricing Il costo deve includere: Tutti i costi dacquisto Costi di trasformazione Altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel I costi dacquisto devono includere: Prezzo dacquisto Dazi dimportazione e altre tasse 54 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali altre tasse Trasporto, costi di movimentazione Altri costi direttamente attribuibili allacquisto Rimanenze - Pricing I costi di trasformazione devono includere: Costi di materiale diretto Costi del lavoro diretto Altri costi direttamente Altri costi, esclusi: Sprechi anormali di materiali, lavoro e altri costi di produzione Costi di magazzinaggio, a meno che tali costi siano necessari nel processo di produzione prima di un ulteriore stadio di produzione 55 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 attribuibili Overheads (attribuzione sistematica di costi generali di produzione fissi e variabili) ulteriore stadio di produzione Spese amministrative che non contribuiscono a portare le rimanenze nel luogo e e nelle condizioni attuali, spese di vendita PrIeIng x/xz/zoo BoIIna S.p.A. Rimanenze - Obsolescenza Discutere con il personale responsabile le procedure per rilevare e valutare i prodotti finiti obsoleti o a lenta movimentazione. Stabilirne ladeguatezza e la coerenza con i criteri seguiti in passato Sulla base delle evidenze disponibili (ad es. liste del turnover di magazzino calcolato sulla movimentazione 56 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 turnover di magazzino calcolato sulla movimentazione storica o prevista a budget), di discussione con la societ e dei rilievi emersi in sede di inventario fisico, accertare che i prodotti finiti obsoleti o a lenta movimentazione siano stati valutati al presunto valore di realizzo Rimanenze - Obsolescenza STEP OPERATIVI a) Ottenere (e verificare) la stratificazione dei codici sulla base dellindice di rotazione ed analizzare la congruit del fondo obsolescenza/lento rigiro a) Ottenere (e verificare) tutti i dati necessari a calcolare la rotazione dei codici di magazzino 57 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 la rotazione dei codici di magazzino b) Analizzare con attenzione le rotazioni ottenute c) Discutere i prodotti a lenta movimentazione d) Calcolare un fondo obsolescenza e confrontarlo con quello stanziato in bilancio Rimanenze - Obsolescenza Dobbiamo tenere presente che posso avere vari categorie di codici di magazzino a cui corrispondono diversi gradi di rischio: codici nuovi (spesso movimentati solo in entrata); 58 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 codici movimentati solo in uscita (generalmente codici in esaurimento); codici non movimentati n in entrata n in uscita (l obsoleto); codici di normale commercializzazione; magazzino in aumento in diminuzione. Rimanenze Obsolescenza 0bsoIeseenza x/xz/zoxo BoIIna S.p.A. 59 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Rimanenze - Market test Definizione di valore di mercato: Costo di sostituzione per le materie prime e sussidiarie e semilavorati (parti o componenti) di acquisto. Valore netto di realizzo delle merci, prodotti finiti, semilavorati di produzione e prodotti in corso di lavorazione 60 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Il valore netto di realizzo il prezzo di vendita nel corso della normale gestione al netto di costi di completamento e delle spese dirette di vendita (imballaggio, provvigioni, trasporti,). Il costo di sostituzione rappresenta il costo con il quale in normali condizioni di gestione una determinata voce di magazzino pu essere riacquistata o prodotta. Rimanenze - Market test CONCETTO DI MERCATO: deve venire considerato landamento dei prezzi non solo dellultima parte dellesercizio in chiusura, anche del periodo che intercorre fra la data di bilancio e quella della sua preparazione. 61 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Se le cause che avevano determinato labbattimento del costo per adeguamento del mercato vengono meno, tale minor valore non pu essere mantenuto nei successivi bilanci. Rimanenze - Market test Discutere con la societ il metodo seguito e i supporti utilizzati per individuare eventuali voci di magazzino per le quali, indipendentemente da eventuali problemi di obsolescenza o lento rigiro, il valore di mercato, come definito dai principi contabili, inferiore al costo, e che pertanto richiedono una svalutazione al mercato (prezzo di vendita meno costi di vendita) 62 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 (prezzo di vendita meno costi di vendita) Se il problema esiste (es. eventuali ribassi significativi verificatisi nel prezzo di mercato) verificare a campione che le necessarie svalutazioni siano state effettuate Rimanenze - Market test Marker resr x/xz/zoxo BoIIna S.p.A. 63 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Rimanenze - Analisi Resi Verifica andamento resi storici Verifica cut-off resi Verifica prodotti oggetto di reso Verifica qualit vendite effettuate durante il close to period 64 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Verifica qualit vendite effettuate durante il close to period Verifica Necessit di stanziare un fondo resi Analisi storica Probabilit di reso (Incidenza su fatturato) Lag time reso Analisi specifica LIBRO DI TESTO RIFERIMENTI Capitolo 5 La valutazione del controllo interno nellarea contabile Paragrafi 5.7.2 65 UNIVERSIT DI PARMA Facolt di Economia Corso di Revisione Aziendale A.A. 2010 - 2011 Capitolo 6 Le procedure di revisione contabile e le verifiche dirette di bilancio Paragrafi 6.2.1 6.2.2 6.4.1 6.4.2 6.4.3 5)Conclusioni audit e reporting 6)Attivit post incarico 4) Esecuzione Piano Procedure di inventario fisico Analisi comparativa finale Disponibilit liquide - banche Rimanenze 66 66 66 2)Pianificazion e preliminare 3)Sviluppo piano audit 31/12 Prima 31/12 Post 31/12 Situazione economica Inventario Piano di audit (1 di 3)