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[Ricevo e trasmetto, ad uso di chi, fortunato, potr trovarsi a Roma il 24 aprile 2013.

]
Cari

omissis ,
LArchivio Storico Luce, lIstituto di studi del Mediterraneo antico e la Soprintendenza per i beni archeologici dellEtruria Meridionale

hanno il piacere di invitarvi il giorno 24 aprile p.v. nellAula Magna del CNR, piazzale Aldo Moro 7, Roma, alle ore 9.30 per il convegno:

Un cortometraggio ritrovato. Gli scavi di Raniero Mengarelli alla Banditaccia


Raniero Mengarelli (1863-1944), tra i primi collaboratori del Museo di Villa Giulia (oggi Museo Nazionale Etrusco), contribu fortemente alla ripresa dellIstituto dalla crisi che laveva investito alla fine dellOttocento ponendone a repentaglio lesistenza. Il suo nome legato soprattutto alle esplorazioni e agli scavi condotti a Cerveteri, lantica Caere, e nel suo territorio, fino ed oltre il collocamento a riposo nel 1933, ed in particolare al disseppellimento della necropoli della Banditaccia ove Mengarelli riport in luce oltre un migliaio di tombe, restaur i prospetti e gli interni monumentali, rese percorribili le vie che la solcavano. Grazie al fervido lavoro dello studioso la necropoli divenne ben presto meta suggestiva di visita per innumerevoli viaggiatori di ogni provenienza tra cui il romanziere D. H. Lawrence che vi si rec nel 1927 ed in unosteria di Cerveteri ebbe la singolare visione di un fauno. Abile valorizzatore della necropoli cui dedicava la sua instancabile attivit di scavatore Raniero Mengarelli fu tra i primi in Italia a valersi del mezzo cinematografico per illustrare a fini propagandistici le scoperte effettuate: con lIstituto Luce realizz nel 1929 un cortometraggio che lui stesso utilizz in seguito con successo in pubbliche conferenze. Grazie alla disponibilit dellIstituto Luce questo eccezionale documento, autentico incunabolo dei documentari archeologici, riemerge dagli archivi e, a cura dellIstituto di studi sul Mediterraneo antico del CNR e della Soprintendenza per i beni archeologici dellEtruria meridionale, viene proposto allattenzione del pubblico non senza rivelare, come verr sottolineato nel commento, alcune sorprese. Cari saluti. Patrizia Cacciani (Archivio Storico Luce)

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