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fonte: Economy

13/05/2004

Tanti servizi per fare più utili

We@bank, la banca virtuale della Banca Popolare di Milano, fa parte della schiera di
intermediari che hanno considerato i confini del trading online troppo stretti per dar vita
ad un business profittevole.
Da quando è nata, cioè agli inizi del 2000, la società ha sempre puntato su di un' offerta
diversificata: dall'operatività in Borsa fino alla gestione del conto corrente online, senza
rinunciare (negli anni successivi) anche a proporre ai propri clienti prodotti assicurativi,
finanziamenti o mutui ipotecari. Tutto quanto, insomma, un risparmiatore può trovare
all'interno di una qualsiasi agenzia tradizionale.
"Non si può negare che nel settore del trading online si sia scatenata in passato una
vera e propria guerra sui prezzi" afferma Stefano Cioffi, responsabile dell'area finance di
We@service (la società che gestisce tutte le attività online della Popolare di Milano),
"che ha creato non pochi problemi di redditività agli intermediari".
Per questo motivo, secondo il manager, la strategia vincente per la finanza sul Web è
quella di non focalizzarsi su un solo business. Anzi, Cioffi sottolinea che il legame con
un gruppo bancario tradizionale spesso consente a molti operatori online di avere una
marcia in più.
Infatti, gli istituti di credito che dispongono di una rete di agenzie, nel tentativo di ridurre i
costi operativi, tendono a trasferire sul canale elettronico i clienti più evoluti, cioè quelli
che hanno una maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie.
Fino ad oggi We@bank ha raccolto circa 135mila clienti, molti provenienti proprio dalla
Popolare di Milano. Nel trading on line, la quota di mercato raggiunta è dell'1,3%.

Andrea Telara

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