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fonte: Alfa Il Sole 24 Ore

21/02/2003

Web, il conto è aperto

Anche la Banca d’Italia, col suo linguaggio formale, vagamente arcaico, nell’ultima
Relazione annuale lo assicura: "Il settore bancario e finanziario è particolarmente
interessato all’utilizzo delle nuove tecnologie: l’immaterialità dei prodotti ben si coniuga
con la new economy ”. (...)
Il che, tradotto in termini pratici, significa che dell’e-banking i nostri istituti di credito non
possono più fare a meno se vogliono stare al passo con i tempi (...). Le stime per il 2003
(...) prevedono un incremento del 30% della banca virtuale, che dovrebbe portare gli
utenti online a 6 milioni, con un tasso di penetrazione del 14%(...).
Molti istituti di credito stanno riorganizzando le loro piattaforme, specie quelle per il
trading on line destinate ai clienti più attivi (...). We@bank, dalla quale passa il 60%
dell’operatività di Borsa di tutti i clienti del gruppo BPM, tra i suoi servizi di e-banking ne
ha da poco messi a punto alcuni che consentono di chiedere prestiti online e tra poco
anche mutui online monomarca. Sono disponibili anche servizi non puramente bancari e
uno di e-learning.
“Sul versante dell’e-trading – spiega Stefano Cioffi, responsabile prodotti di We@bank –
abbiamo creato Trading Desk Pro, nata due anni fa e destinata agli operatori più
esigenti. Trading Desk ha fra le sue funzioni l’apertura contemporanea di book e grafici
interattivi e sistemi di notifica di quando un titolo raggiunge un determinato prezzo, che
permettono di tenere sotto controllo il portafoglio titoli grazie all’aggiornamento in
modalità push e in tempo reale (...)".

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