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E' giunta l'ora. Devo andare.

Mi preparai all'immersione in pochi secondi, infilando le pinne e sistemando la maschera, portando con me l'attrezzatura necessaria. Mi tuffai dal ponte, con il cuore in gola, con la speranza di poter portare un discreto bottino a bordo. Av evo rassicurato la mia famiglia dicendo che con i soldi ricavati non avremmo pi a vuto problemi per pagare l'affitto. L'acqua tiepida e cristallina mi lasciava ammirare le innumerevoli alghe e varie t di pesci che scappavano intimoriti vedendomi. I rami dei corsola formavano una roccaforte in miniatura per i pesciolini pi minuti. Fui costretto ad aggirare alc uni scogli prima di trovarlo. Eccolo, l davanti a me, quel grosso masso per met so mmerso, ricoperto da alghe simili a muschio e con grosse conchiglie chiuse adagi ate dentro le conche naturali scavate nella roccia. Alcuni marinai mi avevano pa rlato di questo posto particolare, l'unico in tutta la regione dove si potevano trovare rarit simili. Le grosse conchiglie, sembravano pronte per l'evoluzione, data la loro stazza. E ro arrivato nel periodo migliore per la raccolta. Mi avvicinai con timore alla p i grande. Era al centro dello scoglio, con il guscio vellutato dalle stesse alghe che avvolgevano la roccia. Lo accarezzai prima di incastrare il piede di porco fra le due valve. Avevo paura che sentisse dolore, ma fui costretto a spingere c on tutta la mia forza. La conchiglia si apr con fatica, potei cos ammirare quel me raviglioso gioiello che il mare aveva creato. La perfezione a portata di mano. L a sua lucentezza non era minimamente paragonabile a quella di nessun'altra cosa avessi mai visto. Il volto della piccola creatura si contrasse in una smorfia di dolore quando la staccai. Mi sentii morire, ma nonostante questo dovevo farlo, dovevo farlo per il bene della mia famiglia. La strinsi e ne osservai meglio i riflessi sperando che questo mio peccato fosse perdonato dal dio che governava queste acque immacolate. Mi avvicinai alla pros sima vittima, con la perla appena raccolta messa nel sacco legato in vita. Stavo per cominciare la mia opera quando notai un corpo snello e roseo guizzare tra g li scogli. Con la maschera appannata non riuscivo a vedere perfettamente, ma quando la crea tura si avvicin, rimasi ammaliato dal suo sguardo intenso. Il corpo sinuoso di un a sirena era davanti a me, con la coda rosa e i capelli lunghi. Aveva il seno co perto da due conchiglie e ciglia lunghe che sbatteva inebriandomi. Mi si avvinghi con la coda alle gambe, poi accarezz il mio petto sfiorandomi con l e labbra, finch non arriv al collo, dove inizi a baciarmi intensamente. Provai un p iacere unico, mai provato, sentivo fluire in lei le mie energie, la mia linfa vi tale. Lentamente cominciai a perdere le forze, a perdere coscienza, ma non m'imp ortava, volevo solo poter stare per sempre tra le braccia della mia fanciulla ma rina.

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