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21cm } --> </STYLE> </HEAD> <BODY LANG="it-IT" DIR="LTR"> <P ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Sprologo </P> <P ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"><BR> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"><BR> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Come ogni giorno il sole splende su Splatterinia e l'aria profuma di una miscela inebriante di plastica tiepida, incassi, eccitazione, dolciumi e sudore lasciato ad asciugare sulle camicie hawaiane di visitatori sovrappeso. Si direbbe un giornata normale, ma a Splatterinia niente può essere dato per scontato, nemmeno il biglietto d'ingresso per bambini di altezza inferiore ai 120 cm, figuriamoci la normalità.</P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">E infatti, ecco che sul vociare scomposto della massa stride un inconfondibile squittio <FONT FACE="Times New Roman, serif">«</FONT><FONT FACE="Times New Roman, serif">Maninalto Macchiamarrone!!! Non hai scampo! Dietro a quello specchio gli uomini di Smanettoni ti tengono sotto tiro e non vedono l'ora di metterti un bel paio di manette!</FONT><FONT FACE="Times New Roman, serif">»</FONT><FO NT FACE="Times New Roman, serif"> minaccia a cui fa eco una voce tra l'afflitto e il rassegnato </FONT><FONT FACE="Times New Roman, serif">«</FONT><FONT FACE="Times New R oman, serif">Maledetto ratto! Mi hai scoperto anche stavolta! Ma come hai fatto a capire che ero io???</FONT><FONT FACE="Times New Roman, serif">».</FONT></P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"><BR> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Che il sindaco di Splatterinia sia intento a confessare con le mani in alto al cospetto di un ratto di chiavica di nome Michele, non è una novità, anzi, si potrebbe dire che sia un po' la moda del momento. Perlomeno da quando i supercriminali hanno cominciato a delinquere sfruttando le mentite spoglie di insospettabili cittadini. La situazione è nettamente peggiorata da quando il vecchio Sidney Splatter, amato fondatore della città, ha rassegnato le cuoia, ma potrebbe trattarsi di una coincidenza, per cui non ci resta che fare un passo indietro.</P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Innanzitutto chi sono io. Sono la voce narrante, solitamente niente più di un insieme di didascalie in neretto su sfondo giallo. Non vivendo la storia in prima persona mi limito a osservarla, circostanza che mi mette nell'imbarazzo di decidere se correre alla fine e da lì raccontarvi i fatti avendoli già belli stampati in testa, oppure scegliere di narrarvi le cose man mano che accadono,
entusiasmandovi con voi e stupendomi dei vostri stessi stupori. Capirete che non si tratta di una scelta facile, per cui, animato da un inequivocabile menefreghismo, ho pensato di arrogarmi diritto e libertà di fare un po' come mi pare e lasciarvi l'onere supplementare di qualche sforzo d'intelletto per ricostruire al meglio la sequenza dei fatti. Non so dirvi se ne varrà la pena, ma dato che state leggendo può darsi che non abbiate nulla di più interessante da fare.</P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Vi confesso che questa storia dovrebbe essere un fumetto ma, siccome non lo è, sarò costretto agli straordinari e ad andare ben oltre le normali didascalie. Entrerò nei particolari, evocherò colori, odori, atteggiamenti, azioni e pensieri dei personaggi. Tutta roba nuova per me. Per cui non escludo che, lungo la strada che conduce al lieto fine, qualcosa possa andar perduto. Per cui, se dovessi seminare qualche incongruenza, sgranchitevi le meningi e invece di correre a sputtanarmi con gli amici, colmate le lacune con la fantasia. Senza immusonirvi su dettagli di poco conto, fermatevi un attimo a pensare a quanto sia difficile raccapezzarsi nel mondo reale, figuriamoci in uno immaginario. Ammorbidite quei canini minacciosi e se sentite ancora il bisogno di razionalizzare perfino da queste parti, consideratelo come un problema. L'unico consiglio che posso darvi in proposito è una sana seduta de-razionalizzante con il libro tra le mani e il sedere acciambellato al posto giusto. </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">A sfogo espletato mi rimangono solo poche cose da dire, tra queste, che per legge, sono tenuto ad avvertirvi che le pagine seguenti potrebbero essere accidentalmente intrise di frasi offensive, un po' di violenza, occasionali omicidi e una grande quantità di sostanze stupefacenti. Non leccate o masticate le pagine sperando di ricavarne qualcosa, come mi piace ricordare ai miei amici, la carta, soprattutto quando si tratta di carta stampata, è uno dei peggiori ricettacoli di germi e batteri, statene alla larga più che potete! E ora, ricominciamo, per favore, dall'inizio, che comunque c'è una storia da raccontare.</P> <P ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%; page-break-before: always"> I</P> <P ALIGN=CENTER STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"><BR> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%"><BR> </P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Se due coincidenze fanno un indizio e tre una prova, gli ultimi quattro mesi a Splatterinia avrebbero dovuto risvegliare intelligenze ben più assopite di quelle in campo. Da un po' di tempo le trame criminose cittadine avevano preso una piega inusuale ma abitudinaria. Sempre più spesso al culmine delle indagini si veniva a scoprire che il cattivo di turno si era nascosto per tutto il tempo in bella vista, sotto insospettabili mentite spoglie. Fortunatamente nessuno risultava esente da smascheramento, infatti, a fare il lavoro sporco e avere colpi di genio in proposito ci pensava lui, Michele Il Ratto, il detective più famoso di Splatterinia, uno che questo genere di cose, a garanzia di obbiettività, le faceva gratis, senza nemmeno bisogno di far parte della polizia locale, puro volontariato sbirresco in guanti gialli.</P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">Il Ratto era l'unico in grado di risolvere i casi intricati con
un'improvvisa e inimmaginabile piroetta di logica e intelligenza. Si trattava di un talento immacolato. Nemmeno le trame più sottili potevano sfilare indenni tra i rebbi di quella forchetta intellettuale che era la sua affilata capacità di deduzione. Per lui nessuna matassa era abbastanza ingarbugliata da non poter essere sbrogliata in tempi ragionevoli. E comunque, anche se forse mi sto facendo prendere un po' troppo la mano, rimaneva il fatto che, una volta presa in pugno la situazione, il successo era assicurato, un colpevole saltava sempre fuori, nonostante si trattasse di un personaggio tra i meno sospetti.</P> <P ALIGN=JUSTIFY STYLE="margin-bottom: 0cm; line-height: 150%">A dire il vero i delinquenti, una volta smascherati, erano sempre gli stessi quattro o cinque, ma le mentite spoglie erano quelle di insospettabili abitanti di Splatterinia. In quattro mesi il giornalettismo locale aveva archiviato diversi casi con protagonista Piero Lo Sciancato di volta in volta nascosto nei panni di Bavetta, Ipo, Migna, lattaio, sindaco, poliziotto, Picchiastrobico, pompiere, per non parlare delle volte in cui Macchiamarrone era stato colto con le mani nel sacco travestito da commissario Smanettoni, da sindaco, lattaio, maggiordomo, Schip o Schiop, Carla la Vacca, mentre non si contavano quasi più i casi in cui La Banda Stronzetti aveva preso il posto d'ignari poliziotti o giornalisti o idraulici o politici o quant'altro. A guardare le cose dall'esterno forse si poteva insinuare il dubbio che qualcuna delle indagini meritasse un pochino d'approfondimento, ma a rigor di logica quando il colpevole è reo confesso, tutti contenti, il caso si archivia, ci si congratula, una bella festa a pane e formaggio e si riprende la routine di ogni giorno alla ricerca di nuove mele marce. Quattro alla settimana per la precisione, con colpo di scena assicurato tra le quattro e le cinque del pomeriggio, conferenza stampa per le sei e poi a tutti a casa a rilassarsi in poltrona fino allo spettacolo serale dei fuochi d'artificio. </P> </BODY> </HTML>