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Cercas Anatomia

di uno scrittore
Sono daccordo con Hugh Grant Solo la fantasia della letteratura ci pu salvare dalla psicoterapia
di JAVIER CERCAS
ualche settimana fa ho letto uninchiesta sul futuro del romanzo. Capisco che la questione possa suscitare una noia quasi insuperabile; succede anche a me, ma il fatto che, grazie al talento di Javier Rodrguez Marcos e alla perspicacia degli scrittori che intervista, per me larticolo risultato interessantissimo. Di pi, mi ha illuminato: ho scoperto che devo essere lultimo scemo patentato che, almeno da queste parti, crede ancora che il romanzo abbia un qualche futuro. Immediatamente mi sono chiesto il perch. Immediatamente ho trovato la risposta. Lho trovata in un aneddoto raccontato da Simon Leys. Alcuni anni fa, la polizia di Los Angeles ferm lattore inglese Hugh Grant mentre una professionista gli stava praticando una fellatio in unauto parcheggiata in strada. Il fatto provoc un enorme scandalo, al punto che la brillante carriera di Grant Sorprendente Hugh Grant (1960) sembr sul punto agli arresti nel 95 dopo essere stato di naufragare. Nel sorpreso con una prostituta: da un bel mezzo di quella suo commento ironico sullaccaduto tempesta, un giorparte la riflessione di Cercas nalista statunitense rivolse allattore una domanda molto statunitense: Adesso an- te profondi. Come ci riescono? dr da uno psicoterapeuta?. Cervantes ha creato il romanNo, rispose Grant. In In- zo moderno (e lha quasi esaughilterra leggiamo romanzi. rito) dotandolo di due regole impossibile dirlo meglio. fondamentali. La prima che Cervantes invent il romanzo, il romanzo un genere privo ma in Spagna allepoca coman- di regole; vale a dire: il genedavano i fanatici e nessuno gli re della libert totale. La secondiede retta, cos arrivarono gli inglesi e ci rubarono linvenzione. E cos siamo andati avanti fino a oggi. Per questo gli inglesi (e in genere, con po- Cervantes invent che eccezioni, gli anglosassoni) si sbellicano dalle risate il romanzo, ma da ogni volta che si parla dellav- noi comandavano i venire del romanzo: loro si limitano a scriverli, e anche fanatici e gli inglesi molto bene; e per questo il ci rubarono lidea Chisciotte sempre parso

un romanzo pi inglese che spagnolo. Altro che Gibilterra: ci restituiscano una buona volta il romanzo e si tengano la maledetta Gibilterra. Bene. Gli scrittori consultati da Rodrguez Marcos ci dicono che il romanzo non va oltre un semplice intrattenimento, che non una cosa seria. Hanno ragione da vendere. Di pi: il problema non solo che il romanzo non sia pi serio, ma che non lo sia mai stato. Chi dice che il Chisciotte o lUlisse sono libri seri, non ha capito n luno n laltro; oltre a essere scherzi monumentali, sono libri profondi, vertiginosamen-

da che il paradiso dellironia, intesa come strumento di conoscenza: don Chisciotte un matto da legare, ma anche pieno di assennatezza e di saggezza; don Chisciotte un personaggio ridicolo, ma anche il cavaliere pi nobile e pi coraggioso, il re degli hidalgos / signore dei tristi di Rubn Daro. questo, lironia: la chiave che apre le porte della verit, facendoci scoprire che essa quasi sempre poliedrica, che le cose possono non essere una sola cosa, ma una cosa e il suo contrario. Questo i fanatici non lo capiranno mai, e perci i fanatici hanno sempre detestato il romanzo. Perci i nostri antenati del XVII secolo non diedero per nulla retta a Cervantes, e invece lo fecero gli inglesi, che in quel periodo iniziarono a creare, a forza di scienza e romanzi, la modernit; e perci la modernit pu essere descritta come la lotta dellironia romanzesca contro la seriet del fanatismo. Questo ci che stava dicendo lironico Grant al suo fanatico intervistatore: che non era il caso di esagerare, che chiamandolo sessodipendente non si risolveva nulla, che la fellatio della professionista era una questione che riguardava lui e nessun altro; insomma, che se ne andasse affanculo. In verit, non so quale sia il futuro del romanzo, e non credo nemmeno che qualcuno possa essere del tutto certo che abbia un futuro; io direi piuttosto che ce lha, e che in definitiva dipende dai romanzieri: se saranno superbi, pigri e codardi, morir; se non lo saranno, vivr molti anni, tanti che forse finir per dimostrare che, lungi dallessere mezzo morto, ancora in fasce. Dopo tutto, un genere che, in quanto tale, ha appena un secolo e mezzo di vita e pertanto , e di gran lunga, il pi giovane dei generi letterari. In ogni caso, una cosa sicura: se mai dovessero costruire il paradiso dei fanatici e dei terapeuti, non cercatemi l. Come Hugh Grant, io continuo a preferire il romanzo. Traduzione di Bruno Arpaia
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