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Rob Krier Wittfrida Mitterer, Giovanni Galanti

Architettura senza tempo

La citt giudiziaria del Lussemburgo conciliazione di forma e funzione

In queste pagine, la collina della Spirito Santo, a margine della citt storica, su cui sorge la citt giudiziaria progettata da Rob Krier. Nella pagina accanto, in basso, schizzo della piazza interna con la torre del vento, prevista ma mai realizzata per volont della committenza pubblica. Nel 2002 il progetto stato approvato dal Comitato per il Patrimonio Mondiale dellUNESCO.

Su un altipiano presso alcune caserme dismesse, ai margini della citt storica di Lussemburgo, dovevano essere raccolti in un'unica struttura tutti i palazzi giudiziari. Inizialmente i vari uffici, aule di giustizia, archivi, erano sparsi quasi casualmente su tutto il territorio cittadino, rendendo molto difficili il lavoro e la collaborazione tra le diverse sedi. Il vecchio palazzo della Giustizia del tardo '800 risultava totalmente inadempiente, conservando nella sua struttura solamente un valore simbolico ma nulla di pi. Inizialmente sono stati presentati due approcci progettuali completamente differenti. Il primo concetto proponeva un insieme di corti interne differenziate, a cui venivano attribuite le diverse funzioni del tribunale. Questa tipologia, una sorta di Alhambra rivolta verso l'interno, poteva respirare un'aria molto intima e "labirintica" occupando interamente l'altipiano fino ad arrivare a picco sopra i margini delle mura di cinta e dei bastioni, costruiti da Vauban, noto architetto di Luigi XIV. La tipologia progettuale riprendeva dunque le caratteristiche principali di un palazzo classico: accessibile attraverso un portale principale, dal punto di vista della sicurezza era facilmente controllabile ma respingeva di fatto la citt. Il secondo concetto, poi adottato anche politicamente, richiamava appieno la filosofia urbanistica di Lon Krier, ovvero quella di spezzare i grandi complessi edilizi in singole parti, per rendere pi trasparente la funzionalit loro assegnata e per poter meglio comporre i volumi all'interno dello spazio urbano. A questo tema Len si era gi approcciato in un progetto precedente per una scuola a Parigi, tra il 1977 e il 1979. Ora questa filosofia progettuale poteva finalmente trovare la sua significativa applicazione. Gli edifici piccoli si riallacciano perfettamente in scala all'edilizia minuta della citt storica. Inoltre diventava pi semplice gestire gli interstizi urbanistici nel loro contesto.

La qualit della trasparenza spaziale prevalsa sulla preoccupazione di sicurezza. I problemi pi consistenti sono arrivati dai vigili del fuoco che in base alle norme antincendio non erano abituati a confrontarsi con una nuova edilizia fatta di strade strette e distanze minime tra un edificio e l'altro. Il tempo di progettazione stato lunghissimo a causa delle liti interminabili tra partiti politici all'interno dell'amministrazione comunale e dello Stato, che era poi il nostro committente. Mio fratello Len nel frattempo, snervato da tutto ci, ha abbandonato il progetto, anche perch non ha pi sopportato le ostilit manifestate contro la nostra architettura. Una piazza a forma di imbuto accoglie ora il visitatore, e si apre verso l'edificio centrale costituito dalla Corte Suprema. Il Tribunale Cittadino e quello Regionale, il Tribunale Minorile e i servizi sociali fiancheggiano la piazza di Santo Spirito che prende il suo nome da un convento del 1100 e che sotto Vauban stato sacrificato alla fortificazione. La biblioteca, i servizi generali e la sede del Giudice di Pace si integrano nella muratura della fortezza, sita sopra la cripta insieme con alcuni residui storici delle fondazioni del convento. La forma del complesso edilizio viene condizionata da questa muratura.

La citt storica di Lussemburgo fa parte del patrimonio dell'Unesco. Per questa ragione gli edifici che nei primi disegni finivano a picco sulle fortificazioni sono stati spostati verso la piazza di Santo Spirito. Grazie a questa misura, la piazza stata caricata di significato a scapito della sua valenza urbanistica, che sullo spazio dell'altipiano si perduta completamente. Questa carenza viene per generosamente compensata dalla vista panoramica sul paesaggio mozzafiato della citt di Lussemburgo. Gli spazi esterni La pianta degli spazi esterni mostra il gioco intrigante tra interno ed esterno. Ogni entrata ai palazzi fronteggiata da una pavimentazione a mosaico realizzata con cubetti di pietra, come una sorta di zerbino. Tale soluzione mi stata ispirata dalla Liguria, dove mosaici in pietra di lavagna impreziosiscono gli ingressi delle chiese o di edifici di carattere pubblico. Poich ho la fortuna di abitare per otto mesi l'anno in Liguria, gran parte dei dettagli sono stati concepiti in questa zona. Per la chiusura del plateau il palazzo della Corte Suprema stato allineato perpendicolarmente all'asse principale delle infrastrutture, in direzione est-ovest. Tale collocazione ha comportato una composizione asimmetrica dei Palazzi. La grande facciata della Corte Suprema segna l'ingresso nella Citt judicaire, con gli altri volumi degradati in direzione del padiglione per ribadirne lappartenenza al grande complesso. Dal cortile principale ledificio della Corte Suprema risalta con i quattro assi della struttura d'entrata, allineati verticalmente con l'edificio, coronati da quattro colonne con sopra delle sculture. I volumi degli edifici disegnati in modo quasi organico, offrono una scoperta continua al visitatore mentre il sole, durante la giornata crea effetti di chiaroscuro veramente sorprendenti.
Nella pagina accanto, in basso, planimetria di progetto: 1 Palazzo della Magistratura 2 Uffici del Pubblico Ministero 3 Archivio di Stato 4 Torre del vento (non realizzata 5 Corte Suprema 6 Servizi Generali e biblioteca 7 Magistrate Court, giudice di pace In queste pagine, progetto dell'intero complesso per la citt giudiziaria del Lussemburgo, con ancora al centro, la torre del vento.

Il Tribunale Circondariale e la Magistratura Attraversando l'edificio storico Vauban, che si affaccia sulla piazza dello Spirito Santo, si giunge in un atrio a pianta triangolare coperto da grandi vetrate. L'edificio preesistente stato parzialmente demolito, mentre il nuovo ampliamento si affaccia - con un certo rischio - al bordo della strada da cui parte la rampa del sottopasso stradale che attraversa la citt storica. stato abbastanza difficile conciliare le diverse altezze dei vari piani di ogni edificio. Una scala a chiocciola di alta complessit strutturale permette di superare il problema dei vari dislivelli. Nella parte nuova si trovano otto aule per le udienze, mentre nella torre ottagonale sono disposti gli uffici dei magistrati. La torre collegata con la Procura della Repubblica attraverso un ponte in acciaio. Il porticato che corre lungo la rampa del tunnel doveva ospitare dei negozi e un punto ristoro per il personale del tribunale e il pubblico pi in generale, cosa che per ha sollevato una serie di problematiche. La vivace mescolanza di attivit commerciali con il mondo della giustizia che si sarebbe venuta a creare era auspicabile, proprio perch i percorsi pedonali tra la citt giudiziaria e la stazione ferroviaria sono frequentati ogni giorno da oltre 40.000 persone. Per prevenire l'imbrattamento dei muri abbiamo previsto qualche vetrina illuminata da dare in gestione a artisti o altri soggetti interessati. Sul fronte stradale, inoltre, erano previste delle vetrine autoportanti, che per sono state cancellate dal budget
Vista della piazza centrale in direzione nord, con i vari passaggi sopraelevati che uniscono gli edifici.

ristretto. Solo la speranza rimasta affinch questo luogo non venga deturpato. Il Pavillon (padiglione)

Nella pagina accanto Il ponte metallico che, chiudendo la piazza centrale lungo il lato nord, collega il palazzo della Magistratura con gli uffici del Pubblico Ministero e il Tribunale Minorile.

Il Pavillon contiene gli accessi agli ascensori, uno per raggiungere i piani sotterranei del parcheggio, un altro molto ampio che collega la citt storica con un quartiere urbano collocato 50 m pi in basso.

Progetto per l'edificio della Magistratura con l'imponente torre ottagonale, ben visibile anche dalla strada del centro citt, che funge da elemento di richiamo seppur risulti perfettamente contestualizzata nell'architettura locale. L'edificio formato da un corpo preesistente, a cui sono stati aggiunti la torre e il volume verso la strada, creando cos un padiglione di distribuzione interno triangolare, chiuso da una copertura in vetro. In questa pagina, prospetto ovest e pianta del secondo piano. In alto a destra, schizzo di studio per la torre ottagonale, in cui sono ospitati, nel volume del tetto, i locali termici. Nella pagina accanto, in senso oraio, sezione B-B, sezione C-C, pianta del piano terra e sezione A-A.

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Il Tribunale Minorile Strettamente affiancato al palazzo della magistratura, il Tribunale Minorile forma con questo un corpo di fabbrica a stecca molto importante. Nel complesso giudiziario ogni facciata dei sette edifici che lo compongono strutturata diversamente. I colori variano solo leggermente, e ogni costruzione realizzata in pietra chiara, come stabilito dallamministrazione, frenando cos la volont di utilizzare colori un po pi forti e contrastati. Forse, quando in futuro si renderanno necessari degli interventi di manutenzione, ci sar modo di rivedere il colore seguendo le indicazioni della progettazione. Personalmente spero che questo avvenga anche per valorizzare le sculture di abbellimento dell'opera architettonica. La sala delle udienze del Tribunale Minorile un ambiente di collegamento, al primo piano, tra l'edificio e la Magistratura. La sala, con un luminoso soffitto a botte, ha preso l'aspetto di una basilica per la banale circostanza che al piano di sopra si rendevano necessari dei corridoi di collegamento laterali con la Magistratura. Mi stava particolarmente a cuore che proprio in quest'aula, nella quale vengono esaminati i crimini minorili, si percepisse un'atmosfera raccolta. Sono fortemente convinto infatti, che l'architettura, sia degli interni che degli esterni, abbia un'influenza di carattere pedagogico ed educativo sulla nostra psiche. Io stesso ho provato questa sensazione durante il periodo trascorso nel ginnasio nell'abbazia barocca di Echternach (Lussemburgo), unesperienza che ha certamente influenzato la mia visione dellarchitettura. La Corte Suprema Oltrepassato il piacevole spazio del cortile interno, si entra nel foyer, che presenta una copertura piana sostenuta da otto colonne. Accanto allingresso il locale dellusciere, al quale rivolgersi per informazioni su come raggiungere le sale di udienza. Oltrepassato il foyer, un ampio atrio chiuso da una copertura di vetro circondato, lungo il perimetro, da un sistema di ballatoi a cinque piani. Le pareti perimetrali di questo ambiente sono state disegnate con le arcate tipiche delle facciate dei palazzi residenziali e dal punto di vista compositivo presentano aperture affiancate che, dal basso verso l'alto, sono scandite con ritmi mai identici. Esempi di queste impostazioni architettoniche si trovano nelle navate centrali delle basiliche romaniche e gotiche. Un pavimento decorato con motivi a raggiera conduce direttamente alla grande sala delle udienze. Nel corso dei vari studi che ho sviluppato per la facciata, e parallelamente al processo compositivo, sono state condotte alcune analisi sulle proporzioni, come si pu dedurre dalle suddivisioni in 3, 4, 5 parti di un cerchio. Se questi rapporti proporzionali fossero riportati per mezzo di un compasso, la parte centrale pu essere delineata con le proporzioni volute. Per mezzo del Modulor di Le Corbusier, invece, si costretti ad applicare una sequenza fissa di misure. Questa regola decade utilizzando il compasso proporzionale1 perch il compasso stesso ad armonizzare tutte le dimensioni previste per l'edificio. La grande sala delle udienze laula in cui svolgono i processi pi importanti. Al di sotto di questa sala si trova un garage di sicurezza in cui arrivano i detenuti, che, attraverso un accesso speciale vengono condotti nelle celle poste a lato della sala delle udienze. La sequenza di archi massicci che la contraddistingue un motivo architettonico ispirato al galoppatoio coperto che stato abbattuto per poter fare posto alla nuova Corte Suprema, nella speranza che il riferimento possa trovare un positivo riscontro da parte degli storici locali, a consolazione per la perdita della bellissima struttura.

Nel dettaglio in basso, relativo al prospetto del palazzo della magistratura sulla piazza interna, si dimostra come un edificio possa comunque essere dotato di isolamento termico senza dover rinunciare al decoro in facciata. Nella pagina accanto, in basso, prospetti del palazzo del Tribunale Minorile e gli uffici del Pubblico Ministero. Nota 1 Il compasso proporzionale o di proporzione stato un importante strumento utilizzato dalla fine del XVI secolo sino al XX che pu essere considerato "... il primo vero strumento di calcolo della storia dell'umanit, all'apparenza semplice, tuttavia in grado di eseguire operazioni matematiche e geometriche complesse" (Professor Roberto Vergara Caffarelli, direttore del "Museo nazionale degli strumenti per il calcolo" di Pisa); da Wikipedia.org.

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A questi giganteschi archi affidato, naturalmente, anche un significato costruttivo, contribuendo, infatti, a scaricare sulle fondazioni il peso delle due sale che si trovano sopra di essi. Le pareti perimetrali sono integrate con delle panche per sedersi e corredate di nicchie contenenti specchi. In un primo momento cera la volont di aprire delle finestre verso i corridoi, ma queste, per ragioni di sicurezza, dovevano essere chiuse. Il soffitto a volta composto da una serie di lastre curve, sollevate l'una rispetto all'altra in modo da ospitare, nelle fessure che si
Immagini delle statue poste sopra lingresso principale del palazzo della corte suprema. Le figure, realizzate con un nucleo in rete metallica e rivestite con lo stesso materiale delle facciate, sono state ideate e realizzate interamente da Rob Krier. Le figure rappresentano quattro personaggi, il pudico, l'ascoltatore, l'ammonitore e l'attento. Il riferimento alla legge si trova considerando le sculture come quattro et dell'uomo, dal giovane "anarchico" e spregiudicato, fino all'anziano saggio. Tutte le aspirazioni umane, come la pace o il desiderio di sicurezza, hanno bisogno della protezione della legge. Questa condizione, fondamentale per l'esistenza umana, sembra ovvia, ma dalla prima figura, il pudico, viene percepita come un pesante fardello di cui non vuole farsi carico. Nasconde cos la testa, proteggendosi con un braccio. La seconda statua seduta in una postura rilassata a braccia conserte, si sente protetta da ogni minaccia percependo e approfittando di tutto ci che la vita gli offre. La terza figura invece, l'ammonitore, rappresenta la perdita dell'ottimismo nei confronti del genere umano, mettendo in guardia dalle opinioni frettolose e prive di fondamento. L'ultima figura, posta sulla destra, osserva con attenzione e valuta con esperienza ogni comportamento che la circonda, evitando con l'intelligenza ogni possibile conflitto o comportamento incauto.

creano, l'impianto di illuminazione e climatizzazione. Nella progettazione dei garage sotterranei, stato necessario prevedere una piastra di solaio molto robusta vista la grandezza e la quantit di volumi che compongono il quartiere. Il nuovo sistema di pilastri stato disposto in modo da oltrepassare il garage e appoggiarsi sulla roccia portante. Una "scatola" di cemento armato era evidentemente la cosa pi opportuna per garantire un sistema strutturale adeguato alla situazione. Tale struttura stata richiesta dall'amministrazione giudiziaria per incrementare la sicurezza e avere stanze acusticamente isolate. Concetti come mobilit e flessibilit in questa occasione non erano stati avanzati. Sale al secondo piano Dal grande atrio coperto a vetro, una scala libera conduce al secondo piano in cui si trovano altre due sale udienze. Le monofore decorative di questi ambienti riprendono il tema dell'arco della sala centrale al piano terreno. I controsoffitti, per differenziarsi, sono inclinati a doppia falda e dal colmo scendono verso le pareti, per dare spazio ai canali impiantistici. Le pareti laterali e frontali sono caratterizzate da leggeri rilievi e le monofore della facciata esterna si riflettono nelle pareti di fronte.

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Alcune immagini dellinterno. A sinistra la grande hall vetrata su cui si affacciano i ballatoi di distribuzioni agli uffici mostra ancora le fasce grige a copertura delle pitture decorative realizzate gratuitamente da Krier, rimosse su volont dellAmministrazione. Anche i disegni delle pavimentazioni sono state curate ed adattate a ogni superficie da Rob Krier.

Grisailles Trattandosi del progetto di un edificio destinato all'amministrazione della Giustizia, le relazioni che intercorrono tra le persone allinterno di questi luoghi coinvolgono spesso un aspetto drammatico della vita: l'avere ragione, l'ottenere ragione, l'essere colpevoli o innocenti, la perdita dei propri diritti. In questi edifici si svolgono i procedimenti di quella che per noi - per quanto possibile - la Giustizia, un'attivit complessa alla quale la nostra societ non pu fare a meno. Nel corso di questi difficili e pesanti eventi della vita, vediamo che la lite, l'invidia, la bugia e l'aggressione rappresentano il back-ground della realt quotidiana. Per convincersi, del resto, che l'astuzia e la malvagit sono impossibili da sradicare basta guardare alla storia senza ingenuit o, per fare un esempio, a ci che ogni giorno ci mostrano le notizie della cronaca dedicate alle spiacevoli tragedie che avvengono nelle relazioni umane. Nell'atrio coperto a vetro della Corte Suprema, in corrispondenza di un massiccio parapetto, ad un'altezza di 15 metri, era mio desiderio collocare un elemento pittorico che cogliesse alcuni aspetti di questo dramma. Allo spazio che si trova appena superata la rotonda d'ingresso del luminoso atrio, avevo destinato i temi del conflitto e della discussione, dell'imposizione del

compromesso, dell'aspirazione al risarcimento. Al centro dell'atrio, i temi consequenziali della ricerca e del rifiuto dell'accordo, e nelle vicinanze delle grandi sale da udienza in cui vengono emesse le sentenze, la rappresentazione della concordia, del perdono e della pacificazione. Per tutto il lungo tempo dedicato al progetto ho pertanto schizzato infinite varianti dei temi del diritto e dell'ingiustizia, che ha anche influenzato fortemente il mio lavoro scultoreo. Dopo la presa di posizione, prima ambigua e poi negativa della committenza nei confronti dell'argomento "arte nellarchitettura", ho deciso di realizzare l'opera, lunga 65 metri e alta 1,3, interamente a mio carico. Una commissione artistica mi aveva permesso di fissare provvisoriamente l'opera. Ma il ministro, prima che la commissione potesse esprimere un giudizio, la fece rimuovere di propria iniziativa, mostrando cos un notevole disprezzo del lavoro artistico. Vista la singolarit dell'opera che era stata creata appositamente per quel contesto, non era possibile pensare di installarla in un secondo spazio. Unopera concepita come parte integrante di uno spazio architettonico, perde ogni significato se strappata al contesto originario. Ogni parte dell'opera riprendeva le dimensioni delle nicchie e presentava una suddivisione riferita alle singole aperture del colonnato. Per poter finanziare la realizzazione del lavoro artistico stata bandita una gara per la fornitura di pannelli acustici dotati di superficie eliografata. La ditta che ha vinto l'appalto per la parte dell'opera destinata all'atrio si era resa disponibile a realizzarla per 27 mila euro, cifra che corrispondeva esattamente al costo del materiale e del montaggio della composizione, ma che non comprendeva un compenso per la concezione dell'opera. Dato che questa voce dei costi, per ragioni inspiegabili era gi stata cancellata, ho proposto la mia opera artistica in regalo per arricchire il progetto. L'offerta stata addirittura declinata con disprezzo, come si potuto riscontrare all'atto della rimozione del fregio. Spero, tuttavia, che la mia opera possa essere reinserita in futuro, magari quando

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vi sar un altro ministro in carica. Gli elementi di fissaggio per l'opera artistica si trovano ancora sulla parete. Preso dalla disperazione, ho solo ottenuto che i pannelli sui quali doveva essere riprodotto il lavoro artistico fossero coperti da una vernice che avesse lo stesso tono di grigio delle pitture. Pavimenti e arredi fissi In generale i pavimenti di tutti gli uffici sono realizzati in parquet di rovere. Il perimetro distinto da una cornice di legno scuro (rovere scurito con chne fum, un processo di lenta combustione). Il parquet in listoni stato posato a spina di pesce ed delimitato da un battiscopa alto 15 cm. Nelle aule di giustizia il pavimento sempre in parquet a campi chiari alternati a scuri in relazione alla disposizione dei pilastri. Tutti i mobili fissi, i banchi dei giudici e tutti gli arredi per gli avvocati, gli imputati e i giornalisti, ma anche le boiserie, sono in rovere. Illuminazione artificiale Per i corpi illuminanti stato studiato un apposito elemento che accoglie i punti luce. Le lampade a basso consumo sono pi luminose se orientate verso l'alto, e meno se verso il basso. La parte centrale delle lampade risulta un p tozza, ma ci a causa dell'inserimento, al suo interno, dei dispositivi tecnici necessari. La biblioteca e i servizi generali La biblioteca non ha una funzione pubblica ed quindi nascosta all'interno di un blocco edilizio. Si trova al quarto piano ed collegata da un ponte con la Corte Suprema. Formata da un volume cilindrico, contiene scaffalature per i libri disposte a ballatoio. Una cupola vetrata la chiude in alto. Sotto la biblioteca si trova un ambiente per la formazione dei giovani avvocati, a due piani con soffitto a volta.

In queste pagine, alcune immagini delle aule di giustizia che spaziano da ambienti contenuti e riservati, a locali solenni e suggestivi, destinati ai maxi-processi. Qui in basso, progetto per le lampade interne.

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A destra, ledificio della Magistrate Court (Corte di livello inferiore). Qui sotto, schizzo di progetto per il palazzo della Corte Suprema con il porticato di ingresso, poi abbandonato e ridotto alle quattro colonne con statue, sullo sfondo a sinistra il palazzo dei servizi generali. Nella pagina accanto Il palazzo dei servizi generali e la biblioteca che chiude il quartiere a sud.

La facciata della biblioteca richiedeva una soluzione architettonica particolare. La presenza, all'interno, di una scala a doppia rampa e di servizi igienici in adiacenza, hanno comportato una facciata priva di finestre. L'edificio presenta al centro un portale con basamento bugnato. Solo una piccola porta attraversa questa fondazione massiccia. Ai lati della porta sono collocate due steli piramidali. Le pareti riportano scritte di sentenze classiche della giurisprudenza storica in latino, francese e tedesco. Il palazzo del Giudice di Pace In questo edificio, come spiega gi il nome, le controversie si dirimono mediante pacificazione. La struttura, semplice ed elegante, si affaccia verso valle con due e poi con quattro piani. Come nel caso della biblioteca stata posta grande attenzione alla funzione segnaletica del portale. La costruzione in origine doveva essere coperta con un tetto a volta, ma la proposta stata rigettata dall'ufficio tecnico dell'amministrazione, poich - a parere dello stesso ufficio non si richiamava alla tradizione edilizia del Lussemburgo, che non prevede simili soluzioni. Ma il lessico progettuale di un'architettura monumentale, che la stessa amministrazione aveva richiesto, ovviamente non pu essere dedotta dall'edilizia

minore o per giunta rurale. L'architettura di tutti i palazzi pubblici del Lussemburgo fino negli anni '30 del secolo scorso stata influenzata, tra l'altro, dalla cole des Beaux Arts di Parigi e non ha niente di rurale. Un tetto d'oro o giallo alla sommit del palazzo poteva diventare simbolo della missione pacificante della giurisprudenza e in particolare di quella del Giudice di Pace.

Committente Masterplan Progetto architettonico

Amministrazione degli Edifici pubblici, Lussemburgo Lon e Rob Krier Rob Krier, Christoph Kohl, Berlin (D), Architecture & Environnement S.A., Lussemburgo (L)

Direzione Lavori Projekt management Statica Impianti termici Impianti elettrici Impianti sanitari Acustica Illuminazione Progetto per la sicurezza Impresa edile Durata dei lavori Superficie e Volume Costi di costruzione

C3 S.A., Lussemburgo (L) LUXCONSULT / GEPROLUX, Lussemburgo (L) ARCIS, Junglinster (L) RMC Consulting, Lussemburgo (L) SGI Ingenierie S.A., Junglinster (L) S & E Consult S.A., Lussemburgo (L) Graner + Partner Ingenieure, Bergisch Gladbach (D) Peter Andres, Amburgo (D) BULL Ingenieurplan, Waldbronn (D) AMCJGO, Lussemburgo (L ) 2003 - 2008 41.350 m2 - 203.500 m3 125.000.000 Euro

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