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link: http://tuttocioran.wordpress.com/category/interviste/ Mi sono chiesto perch abbiamo dovuto vivere tutto questo in vita.

Per essere alla fine soltanto un cadavere? Il momento peggiore di questa situazione lo vissi a Hermannstadt, quando vivevo con i miei. Vagai senza meta per la citt, di notte. Mia madre piangeva disperata, ed io, che avevo appena compiuto 21 anni, ero sul punto di suicidarmi. Anche oggi io non so perch non lo abbia fatto. E possibile che abbia sedato la mia voglia di suicidio con la forza della scrittura. Non avevo la minima concreta idea di cosa fosse la mia vita. In Baudelaire c la morte Samuel Beckett. Il fatto di non aver bisogno di eroi, il fatto di aver creato un raro tipo umano e, con esso, aver mostrato un altro genere di umanit. Il suo lavoro, quindi, non associato a un determinato periodo. la singolare opera di un singolo individuo. Lesperienza della noia, non la noia volgare, per mancanza di compagnia, ma la noia assoluta, molto importante. Quando qualcuno si sente abbandonato dai propri amici, quello nulla. La noia vera esiste senza motivo, senza cause esterne. Con essa si ha la sensazione del tempo vuoto, qualcosa di simile alla vacuit, una cosa che conosco da sempre. Ricordo molto bene la prima volta, avevo cinque anni. Allora vivevo in Romania, con tutta la mia famiglia. Improvvisamente, ho avuto la chiara coscienza di ci che era lossessione, la noia. [...]Al culmine della noia si sperimenta il senso del Nulla, e, in questo senso, non si tratta di una situazione deprimente, dal momento che, per una persona non credente, rappresenta la possibilit di vivere lassoluto, qualcosa come lultimo istante. (vedi Moravia)

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