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Alberto Cabella: Le radici culturali e storiche del nazionalismo

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Interviste Alberto Cabella

Le radici culturali e storiche del nazionalismo


11/3/1994

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La Rivoluzione francese trasforma i sudditi in cittadini e inventa lo stato-nazione come referente dei sentimenti di lealt di tutti i cittadini: con la Costituzione del 1791 si stabilisce che la sovranit risiede nella nazione e la nazione diventa un' entit etico-spirituale. Ci determina la nazionalizzazione di tutta la vita dello stato: viene imposto il francese come lingua ufficiale, nasce il servizio militare obbligatorio e un sistema scolastico pubblico, gratuito e obbligatorio per la formazione del cittadino nuovo. Rousseau il filosofo dello stato-nazione, secondo Alberto Cabella. Con Rousseau il corpus sociale viene sacralizzato e lo stato viene ad essere concepito come un vero ente morale, acquista un valore che trascende l'individuo. Due opere di Rousseau, Considerazioni sul governo della Polonia e Progetto di costituzione della Corsica fanno pensare a lui come a uno dei padri del nazionalismo. Nella prima, infatti, consiglia ai Polacchi di recuperare i propri costumi, i propri riti particolari, e nel contempo, li sollecita ad inculcare nei giovani l'amor di patria e la coscienza del proprio primato. Nella seconda, invita i Corsi a coltivare la propria autonomia con l'autarchia, da sempre bandiera del nazionalismo provinciale. L'occupazione da parte di Napoleone della Prussia, avvenuta nel 1806, non poteva che favorire un progetto di identit nazionale germanica: sar Fichte a farsi interprete della riscossa nazionale. Nei Fondamenti del diritto naturale del 1796 Fichte giunge al concetto di primato della cultura e della tradizione germanica; ne i Discorsi alla nazione tedesca enuncia alcune tesi di chiaro orientamento nazionalista, nonch razzista.

http://www.emsf.rai.it/interviste/interviste.asp?d=107[05/02/2013 21:17:49]

Alberto Cabella: Le radici culturali e storiche del nazionalismo

Napoli, Vivarium, 11 marzo 1994 Biografia di Alberto Cabella Partecipa al forum "I pensatori moderni"
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