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(Dialogo tra i due Bruno che discutono sulla possibilit che la loro attrezzatura possa far funzionare il cubo,

mentre sistemano il tutto per la prima vera sessione di lettura, poi il prodigio parte e Weishi ne racconta il funzionamento.) La sala in cui si svolge il prodigio una vecchia sala cinematografica in disuso nella quale stata sistemata lattrezzatura di fortuna. Lesperimento parte. Quando tutto fu pronto chiusi gli occhi e mi lasciai andare, concentrandomi esclusivamente sullaria che entrava nel mio corpo con la respirazione cominciai a contare dieci inspiro nove espiro otto inspiro sette espiro sei inspiro cinque espiro ed l. Davanti ai miei occhi. Inizialmente un segnale leggermente disturbato che si fa sempre pi nitido, come la lenta messa a fuoco di un obbiettivo meccanico. Un uomo seduto su una poltrona da sala dattesa, le gambe accavallate, lo sguardo fisso davanti a s. Intorno uno spazio che fatica a definirsi, piani prospettici che si sovrappongono fino a ridursi a una grande stanza dalle pareti bianche. Ancora nessun rumore distinguibile dal brusio di fondo poi anche il rumore si attutisce trasformandosi in un fischio sempre pi forte, poi il silenzio. Nessuna traccia del suono assordante che sarebbe dovuto rimanere in qualche modo come unombra dentro le mie orecchie. Ma non sono le mie orecchie che elaborano la compressione dellaria, non sono i miei sensi reali a interagire con la rappresentazione. Tutto viene prodotto direttamente nel mio cervello, molto pi nitidamente di quanto i miei sensi potrebbero mai fare. Qualsiasi elemento di disturbo nella percezione viene azzerato dallassenza di cos tanti filtri imperfetti. Il mio corpo. Luomo inizia a parlare. Unesplosione morbida e improvvisa di suoni perfetti. Mi chiamo James Sterne, figlio unico di Herbert Sterne etc

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