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Fabrizio Mancini

Politica

Un programma per lItalia.


A pochi giorni dal voto cresce la rabbia per una politica distante anni luce dai problemi della gente. Linadeguatezza di tutti i candidati e di tutti gli schieramenti in campo ci spinge a proporre un nostro programma.

ai come alle elezioni di domenica e luned prossimi la qualit e il livello dei candidati stato cos basso. E proprio nel momento in cui la politica italiana avrebbe dovuto esprimere personalit di assoluta eccellenza per competenze e qualit morali, in grado cio di dare risposte adeguate alla peggior crisi che il nostro paese si trova a dover fronteggiare dal dopoguerra a oggi, gli elettori si troveranno a dover scegliere, ancora una volta, il meno peggio. Fra scandali pi o meno eclatanti, ricette pi o meno fantasiose e candidati pi o meno impresentabili, tutti hanno fatto ben attenzione a non trattare la madre di tutti i problemi, ovvero la concorrenza sleale dei paesi cosiddetti in via di sviluppo che attraverso moderne forme di schiavit hanno invaso il mercato con prodotti low cost, azzerando loccupazione nei paesi occidentali. La libera circolazione delle merci non pu prescindere dalla globalizzazione dei diritti dei lavoratori, che devono essere simili in tutte le Nazioni che vogliono competere nel mercato globale. Ci premesso ci permettiamo di proporre un nostro programma in tredici punti. 1. LAVORO: forte impegno nelle sedi internazionali affinch si ponga fine allo sfruttamento della manodopera nei paesi in via di sviluppo. Se si accetta che le merci debbano circolare liberamente nel mercato globale, le regole del lavoro devono essere simili in tutti i paesi. Non tollerabile che le Nazioni in via di sviluppo possano produrre fuori da ogni regola, con salari ridicoli, turni di lavoro massacranti, zero diritti per i lavoratori, nessun rispetto per le pi elementari norme ambientali condivise e accettate dai paesi occidentali. Dazi su tutte le merci provenienti dai paesi in cui si realizza lo sfruttamento della manodopera e che non rispettano lambiente nei processi produttivi. Riforma complessiva del mercato del lavoro interno. Pi diritti e salari pi alti per il lavoro flessibile, di cui ne va limitato lutilizzo. 2. ECONOMIA: definizione di un piano strategico per il rilancio della grande
17 febbraio 2013 / ideocracy

industria. Sviluppo della Green Economy che deve diventare unopportunit di crescita. 3. SUD: politiche per la creazioni di nuovi posti di lavoro e nuove opportunit di impresa e di business legate al turismo, alla cultura, alla green economy. Piano strategico che ponga il sud Italia come punto di riferimento fra leconomia dellEuropa occidentale e quella del bacino Mediterraneo. 4. FISCO: riforma totale del sistema fiscale. Lattuale sistema fiscale iniquo, opprimente e non pi sostenibile dai lavoratori e dalle imprese. Le tasse devono essere eque e sostenibili per chi le deve pagare. Pertanto proponiamo la riduzione delle tasse sul lavoro dipendente e sulle imprese. Pi tasse sui grandi profitti e sul grande capitale. No tasse sulla prima casa, pi tasse sulle seconde case. Introduzione della patrimoniale. Dopo la riforma fiscale lotta senza quartiere allevasione. 5. ISTRUZIONE: riqualificazione della scuola pubblica. Pi strutture, pi qualit, pi meritocrazia. La scuola deve diventare il centro dellofferta integrata per i bambini e i ragazzi che devono poter sviluppare il loro talento. Accanto alle materie tradizionali dinsegnamento, inserire lattivit fisica e sportiva che deve essere considerata strategica per la crescita in benessere degli individui al pari di quella mentale e culturale. 6. SPORT & ATTIVITA FISICA: programma interconnesso con il punto 2. La scuola come centro dellofferta sportiva. Pi risorse per lattivit fisica e sportiva di base a discapito di quella delite. Pi attivit fisica equivale a meno spese sanitarie per lo Stato. Quindi meglio investire per prevenire che non spendere per curare. 7. TURISMO: piano strategico per il rilancio dellofferta turistica italiana nel mondo. Riqualificazione del nostro patrimonio artistico con investimenti che devono produrre nuovi posti di lavoro e ritorni certi in termini economici. LItalia deve tornare ad essere il paese pi visitato al mondo.

8. NO ALLA GUERRA: riprendendo lart.11 della costituzione lItalia deve ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e adoperarsi con la sola attivit politica ad assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni. Pertanto proponiamo limmediato ritiro di tutte i contingenti impegnati nei teatri di guerra in operazioni di peace keeping e la riqualificazione dellattivit diplomatica. Drastico abbattimento delle spese militari. 9. SERVIZI: in cambio del versamento delle tasse lo Stato deve garantire un adeguato standard dei servizi. Attualmente in Italia c una pressione fiscale simile a quella dei paesi scandinavi e una qualit dei servizi pi vicini a quelli offerti dai paesi del terzo mondo che non a quella dei paesi occidentali. Pertanto bisogna impegnarsi affinch i servizi offerti dallo Stato siano riqualificati e allineati a quelli delle Nazioni sviluppate, fra le quali pretendiamo e ambiamo a collocarci. 10.ISTITUZIONI:drastico ridimensionamento del numero dei parlamentari. Riduzione del 75% delle spese della politica. Un parlamentare non deve guadagnare pi di 5.000 euro al mese. No ai privilegi dei parlamentari. Riassetto complessivo degli enti locali (Regioni, Provincie, Comuni). Riforma elettorale in senso proporzionale con, fra laltro, lintroduzione sulla scheda elettorale di uno spazio che consenta allelettore di esprimere la sua disapprovazione per tutte le liste e i candidati presenti (nessuno di questi candidati, nessuna di queste liste). 11. TEMI ETICI E MORALI: si alleutanasia per validi motivi di salute e alle unioni civili fra persone dello stesso sesso. 12. SICUREZZA: lotta alle grandi organizzazioni criminali. Tutela della legalit sul territorio. 13. IMMIGRAZIONE: si allaccoglienza e allintegrazione con listituzione e lapplicazione di regole certe e chiare. L permanenza di un immigrato sul territorio italiano deve essere subordinata alla sua possibilit di mantenersi onestamente. Regolarizzazione automatica per chi lavora. Nuova carta dei diritti e dei doveri dellimmigrato. Espulsione per coloro i
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quali entro un determinato periodo non trovano lavoro e non possono regolarizzarsi. Tolleranza zero per chi viene nel nostro paese a delinquere.

17 febbraio 2013 / ideocracy

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