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Maurizio Bonanni Roma, 6 Settembre 2012

6PENDI NG A.. CASO!


Quando il blasone conta! Tratto distintivo della nobilt quello di dare nomi
altisonanti ai propri figli.. Il parallelo, in ambito pubblico, rappresentato dai
vezzeggiativi molto in voga di 'Mister Spending e 'Signorina Spread! Il primo,
malgrado le apparenze, e pero tutto.. 'italiano e sta per: 'Iare le pulizie
(organizzativo/finanziarie) in casa propria! Della donzella 'Spread e delle sue gonne
ultracorte (attraverso le quali si vedono le.. vergogne intime dei conti pubblici italiani)
parleremo in seguito. Intanto, ci dicono dalla.. 'regia che -per la buona condotta Monti
e per la consistenza dell`attuale attivo primario-, lo spread dovrebbe ridursi addirittura
di 200 punti! Forse, il problema di fondo non sta nei numeri (veri o di facciata), ma nel
pauroso stallo che caratterizza il sistema-Paese reale. Prendo un po` alla rinIusa (mi si
perdoni) gli argomenti-chiave che dovrebbero illuminare il buio fitto in cui sta vivendo
la nostra pubblica opinione. Monti dice che vede una luce in fondo al tunnel (beato lui!),
mentre io non riesco a vedere nemmeno il tunnel che sarebbe stato imboccato!
Intanto, noto che il 'timing relativo ai provvedimenti di attuazione dei principali
provvedimenti del Governo per il contenimento della spesa pubblica e la crescita
economica, viene attentamente monitorato e pungolato dal principale quotidiano della
Confindustria (che, quindi, non si fida affatto della parola del Premier, ma desidera
giustamente, come tutti noi, i 'Iatti conseguenti!). Eppure, in tutto questo
aIIaccendamento 'inoperoso (v. dizionario freudiano..) di tutta la carta stampata,
manca un`adeguata valutazione strutturale d`impatto organizzativo delle riIorme gia
approvate dal Parlamento, senza la quale sono svuotati di significato tutti gli ambiziosi
disegni 'montiani. Prendiamo il dl Sanit, ultimo nato della covata dei provvedimenti
di emergenza per la rinascita e il rilancio morale, economico e istituzionale del nostro
Paese. Ma ci rendiamo conto che, in primo luogo, l`attore principale al quale
'dobbiamo (nel rispetto del riIormato Titolo VI della Costituzione sulla ripartizione
delle competenze Stato-Enti Locali) demandare il tutto sono le Regioni? Il che equivale
ad affidare al.. 'ladro la gestione e il controllo della refurtiva.
Immaginiamo, poi, l`enormita del terremoto organizzativo sul territorio (con
verosimili, interminabili code velenose di scioperi e rivendicazioni di adeguamento
tariffario, da parte delle professioni sanitarie coinvolte, in tema di 'reperibilita e
turnazioni relative!), nonch i secolari tempi di attuazione, necessari per avviare la
rivoluzione che riguarda i medici di Iamiglia e l`assistenza ambulatoria specialistica, da
rendere disponibile a tempo pieno, per 'tutti i giorni della settimana, a beneficio di
decine di milioni di utenti! Qualcuno si rende conto, forse, che oggi i medici di base
prescrivono a pioggia esami costosissimi e visite specialiste 'preventive, che
producono immensi sprechi nella sanit pubblica, in quanto spesso del tutto non
necessari o urgenti? Tutto questo perch il medico di famiglia non ha n il tempo, n la
formazione professionale adeguata per un`anamnesi mirata, che discrimini e orienti -a
partire dalla conoscenza approfondita del paziente- le richieste successive di esame e
visita specialistica.
Non parliamo, poi, dei giganteschi problemi che rimangono interamente da
risolvere, per garantire il rispetto del criterio meritocratico nei procedimenti di
attribuzione degli incarichi direttivi (Primari, Direttori generali, amministrativi e


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sanitari, oggi totalmente monopolizzati dai vari Manuali Cencelli dei Partiti e delle
Organizzazioni sindacali presenti sul territorio) presso le strutture sanitarie regionali e
locali, per la cui definizione si renderebbe indispensabile l`adozione per legge di un
'Codice deontologico valido per tutti (Stato compreso)! Ancora: invece di spostare
'aria calda e Iredda, perche il Governo non dice chiaro e tondo quali poteri incisivi
intende dare a nuove/vecchie strutture decentrate dello Stato sul territorio, al fine di
assicurare, sulla base dell`attuazione del Iederalismo Iiscale, il rispetto di standard
prefissati delle prestazioni (sanitarie e non solo!), validi per tutti gli Enti regionali e
locali?
A che cosa debbono servire dirigenti 'generalisti dello Stato (gia denominati
'preIettizi), se non a garantire il coordinamento verticale e orizzontale di tutte le
preziosissime funzioni di valutazione di efficienza e di armonizzazione dei servizi
pubblici decentrati e locali (sicurezza pubblica e protezione civile compresa!), ai fini
dell`equo trattamento di tutti i cittadini da parte della P.A.? Vogliamo risanare
amministrativamente l`Italia? Allora, colpiamo pure nel portafoglio gli interessi di
bottega dei politici locali (con proporzionale riduzione dei trasferimenti erariali statali,
cosi come sanzionati dai controllori 'centrali incaricati), perch paghino di tasca
propria abusi e disfunzioni, assunzioni clientelari, etc., che generano aumenti
ingiustificati di spesa! Altrimenti, continuiamo pure a prenderci in giro..

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