Sei sulla pagina 1di 1

Sul trionfo delle forze reattive

Gilles Deleuze un divenire-malato di tutta la vita, un divenire-schiavo di ogni uomo che costituisce la vittoria del nichilismo. Cos si potranno evitare dei fraintendimenti sui termini nietzschiani forte e debole, signore e schiavo: evidente che uno schiavo non cessa di essere uno schiavo prendendo il potere, n il debole un debole. Le forze reattive, anche se prendono il sopravvento, non cessano di essere forze reattive. Poich, in ogni cosa, secondo Nietzsche, si tratta di una tipologia qualitativa, si tratta di bassezza e nobilt. I nostri signori sono degli schiavi che trionfano, in un divenire-schiavo universale: leuropeo, il servo, il buffone Nietzsche descrive gli stati moderni come formicai, in cui i capi e i potenti hanno il sopravvento per la loro bassezza. Per il contagio di questa bassezza e di questa buffoneria. Quale che sia la complessit di Nietzsche, il lettore pu facilmente capire in quale categoria (cio in quale tipo) egli avrebbe posto la razza dei signori concepita dai nazisti. Quando il nichilismo trionfa, allora, e soltanto allora, la volont di potenza cessa di voler dire creare, ma significa: volere la potenza, desiderio di dominio (dunque attribuirsi, o farsi attribuire, i valori stabiliti: soldi, onore, potere). Ora proprio questa volont di potenza precisamente quella dello schiavo, il modo in cui lo schiavo concepisce la potenza, lidea che egli se ne fa, e che egli applica quando trionfa. Succede che un malato dica: ah! Se ne avessi le forze farei questo e forse lo farebbe anche ma i suoi progetti e le sue concezioni sono ancora quelle di un malato, nientaltro che quelle di un malato. la stessa cosa per lo schiavo e la sua concezione della signoria o della potenza. E la stessa cosa per luomo reattivo e la sua concezione dellazione. Ovunque il rovesciamento dei valori e delle valutazioni, ovunque le cose viste da un miserabile punto di vista, le immagini rovesciate come nellocchio del bue. Una delle pi grandi affermazioni di Nietzsche : bisogna difendere i forti dai pi deboli. Gilles Deleuze
Nietzsche, Presses Universitaires de France, Paris 1965 tr. it. a c. d. F. Rella, Nietzsche. Con antologia di testi, Bertani editore, Verona 1973, p. 30-31

Potrebbero piacerti anche