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LA FACCIA FEROCE DEL MANAGER Vi un personaggio del mondo manageriale che rappresenta in maniera chiarissima l'arroganza e la protervia del

l capitalismo in questo tempo di crisi ed il suo nome Marchionne. Costui in barba alla costituzioni, alle legge e alle sentenze della magistratura ricatta ignobilmente i lavoratori con la minaccia della delocalizzazione della produzione Fiat. In questo mondo globalizzato la lotta di classe viene fatta dai padroni ai danni dei lavoratori e Marchionne l'ha interpreta magnificamente bene con l'avallo padronale, con l'acquiescenza dei partiti e con la colpevole immobilit della CGL per non parlare della stampa genuflessa ai voleri di questo manager. Il disegno criminale di costui e del suo entourage quello di azzerare i diritti dei lavoratori facendo in tal modo piombare il mondo del lavoro in un nuovo medioevo nel quale il padrone detter legge in tutto e per tutto. Di fronte ai continui attacchi di Marchionne, occorre una risposta unitaria del mondo del lavoro contro la Fiat e contro l'attuale governo che stanno attuando un vero e proprio massacro sociale. Le esigenze del popolo lavoratore vengono completamente ignorate dai vari Merchionne i quali hanno pure il sostegno dei media, dei partiti e del governo Monti e tutti questi si preoccupano solo degli utili degli azionisti, mentre i lavoratori oltre ad essere ricattati sul piano occupazionale vengono obbligati a ritmi di lavoro sempre pi massacranti. In questo paese in declino da tempo sarebbe necessario invertire la rotta nel nome d'una riconversione industriale fondata su produzioni meno inquinanti; in questo paese sarebbe altres necessario un piano per la garanzia occupazionale e del reddito per tutti. Tutto questo pu farlo solo lo Stato e non certo il privato. L'intervento pubblico non pu solo limitarsi a finanziare gli ammortizzatori sociali; ma deve avere un pi ampio respiro dando un reddito di cittadinanza a chi senza lavoro.

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