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Capitolo XV

Il processo di ricatto1
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Nella letteratura dell'Analisi Transazionale la parola "ricatto" viene spesso usata in maniera piuttosto confusa per intendere sia i sentimenti sostitutivi, sia le transazioni che sono al servizio di questi sentimenti artificiali. Ho coniato la parola "processo di ricatto" (racketeering) per distinguere le transazioni al servizio di un ricatto dal ricatto stesso. Ho inoltre usato il termine "ricattatore" (racketeer) per connotare una persona che usa il ricatto per ricevere carezze. Nei due articoli precedenti ho descritto come un sentimento ricatto espresso nel "qui-e-ora" sostituisce un'altra categoria di sentirnenti pi genuini che sarebbero in superficie se non fosse per il fatto che tale categoria di sentimenti stata proibita nella prima infanzia. Quando questo accade ed una persona sperimenta un sentimento ricatto "sostitutivo", il bisogno di carezze viene intensificato, forse per compensare una agitaziorie interna generata dalla sostituzione del sentimento originale ed inoltre per ottenere una convalida esterna riguardo ai sentimenti verso i quali il ricattatore stesso poteva avere alcuni dubbi interni. Strutturalmente, i ricatti sono la risultante di messaggi o conclusioni di sopravvivenza nel G1, dello stato dell'Io Bambino (la parte che io chiamo "Spongy" nel B altrimenti chiamato "Elettrodo"). Funzionalmente, l'individuo ricatta sia dal Bambino adattato che da un Genitore "inautentico" che io chiamo una "pecora travestita da lupo". Coloro che ricattano cercano di "agganciare" Stati dell'Io complementari di altre persone in modo di intraprendere delle transazioni diagonali. Ne consegue che vi sono solamente 2 tipi base di processi di ricatto che ho denominato di I tipo e di II tipo. Ciascuna categoria ha due modi, che io ho
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English, F. (1976). Racketeering. Transactional Analysis Journal, VI, 1. (Trad. italiana di Raffaella Guglielmotti in Riv. Ital. di A. T. e Metodologie Psicoterapeutiche, No 6, 1984).

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Ricattatore
G

Partner G

Fig. 1 - Processo di ricatto di I tipo (a) "indifeso"

classificato in I tipo (a) e (b) e II tipo (a) e (b). Il tipo I (a) chiamato "indifeso" (fig. 1); il tipo I (b) "monello". Il tipo II (a) "servizievole"; il tipo II (b) "auto ritario". Il processo di ricatto di I tipo agisce dalla posizione "Io non sono OK-Tu sei OK (ah-ah)". Viene avviato dal Bambino che si rivolge allo Stato dell'Io Genitore del partner e pu sembrare un adattato indifeso o un ribelle. In un caso o nell'altro, se il partner si lascia sfruttare, rimanendo nel Genitore, il processo di ricatto pu continuare all'infinito.

Ricattatore: (B al G): "Oh, sono cos depresso!" Partner: (G al B): "Mi dispiace di sentirtelo dire" Ricattatore: "e ho ma1 di testa" Partner: "Mi dispiace sentirtelo dire" Ricattatore: "ed ho male agli occhi" Partner: "Mi dispiace sentirtelo dire" Ricattatore: "Ecc." All'interno di questo processo di ricatto Bambino-Genitore, il partner pu spostarsi su uno stato dell'io Genitore critico dicendo: "Perch stai in piedi tutta la notte, allora?" o il ricattatore pu iniziare il processo di ricatto partendo da un Bambino "monello". Si tratterebbe in questo caso del tipo I (b). Ma nonostante che il ricattatore possa essere sia "indifeso" che "monello" e nonostante che il Genitore del partner possa essere pi o meno affettivo o critico, il ricattatore pu continuare ad ottenere carezze per il suo ricatto fino a che il partner non incrocer la transazione con il suo Adulto o il suo Bambino. Il processo di ricatto di II tipo opera partendo dalla posizione "Io sono OK (ah-ah) - Tu non sei OK". Il ricattatore inizia le transazioni da uno Stato dell'Io Genitore inautentico che chiede gratitudine o debolezza dal partner dal quale si aspetta di ricevere carezze che provengono da uno Stato dell'Io Bambino. Questo tipo di ricattatore spesso ha avuto delle situazioni emotive molto pesanti nell'infanzia per aver dovuto preoccuparsi involontariamente dei fratelli piu piccoli o di un genitore ammalato. La transazione di ricatto pu svilupparsi in questo modo:

Il processo di ricatto

Ricattatore: (G al B): "Sei sicuro di stare comodo?". Partner: (B al G): "S, grazie". Ricattatore: "Cosa ne pensi di metterti un p pi in qua?". Partner: "Bene, grazie". Ricattatore: "Ora non vedi meglio da questa parte?". Partner: "S, grazie". Ricattatore: "Potresti anche spostarti un p pi in l". Questa transazione pu andare avanti all'infinito fino a quando il partner non l'incrocia. Il ricattatore cerca di ottenere carezze di "ringraziamento" dal Bambino adattato del partner quando pi a lungo possibile. Pu mettere in azione questo processo partendo da un falso Genitore protettivo [tipo II (a) vedi fig. 2] o dal tipo "autoritario" [tipo II (b)] e pu alternare tra i due. Si trover comunque ad operare all'interno dello stesso diagramma transazionale. L'identificazione delle due categorie del processo di ricatto sopra descritto dimostra che nello stesso modo in cui vi sono oggettivamente due metodi nel prccesso di ricatto, vi sono soltanto due metodi per ottenere dei pagamenti nei giochi. In uno c' uno spostamento dallo Stato dell'Io Bambino del giocatore al suo Genitore, nell'altro c' un passaggio dallo stato dell'Io Genitore del giocatore al suo Bambino. Per i ricattatori esperti sono molto abili nell'indovinare fino a quando possono continuare ad ottenere carezze nel processo di ricatto da un partner, prima che questo si ritiri o incroci la transazione. Un ricattatore anticiper una tale mossa e spesso sar il primo ad incrociare la transazione o a rompere la comunicazione ancor prima che venga interrotta dall'altro perch " meglio dimettersi piuttosto che essere licenziati". Ne consegue che spesso quello che sembra un gioco non iniziato come un gioco; il ricattatore cambia stato delI'Io quando prevede la perdita di ulteriori carezze, Ricattatore Partner sia perch il partner pu incrociare la transazione, sia perch il partner in G G procinto di andarsene. Il ricattatore pu preferire di andare avanti nel processo di ricatto, ma allo stesso tempo quando tale A A processo sembra destinato a non avere successo p arrivare al "compromesso" di ottenere carezze interne attraverso il B B pagamento finale di un gioco. Cos un ricattatore di I tipo che sta ottenendo Fig. 2 - Processo di ricatto di II tipo carezze per il suo Bambino depresso, (a) "servizievole"

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slitter ad uno stato dell'Io Genitore ed otterr un pagamento finale da un gioco "Ti ho beccato" a spese del Bambino del partner, se sembra che il partner stia sul punto di andarsene. Esempio: Ricattatore di tipo I (B al G): "Mi fa male la testa" Partner (G al B): "Mi dispiace, ma devo andare ad un incontro di affari" Ricattatore (passa nel G): "Non stai facendo niente per me!" Similmente, ma in maniera opposta, un ricattatore di II tipo slitter o sentir di slittare allo stato dell'Io Bambino e sar "preso a calci" come avviene nel gioco di "Prendimi a calci" quando il suo processo di ricatto "servizievole" di tipo II (a) o "autoritario" tipo II (b) fallisce nell'ottenere dal partner le carezze di "grazie" desiderate. Esempio: Ricattatore tipo II (G al B): "Puoi vedere meglio adesso?" Partner (Adulto): "Pi o meno lo stesso" Ricattatore (slittando ad un Bambino preso a calci): "Lo so che i miei sforzi non portano a niente". Una comprensione del processo sopra indicato importante per il terapeuta per prevenire il pagamento finale del gioco che i clienti cercano quando i loro ricatti non sono stati riconosciuti e accarezzati. Molto spesso quelli che vengono ritenuti giocatori di giochi sono in realt ricattatori frustrati che non vorrebbero percorrere tutto il processo per raggiungere un pagamento finale di un gioco se non fosse per il fatto che i loro ricatti non sono stati accarezzati. Inoltre, importante per il terapeuta non accarezzare i ricatti affinch non si perpetuino in maniera interminabile le loro transazioni non autentiche. Per curare un processo di ricatto necessario identificare i sentimenti autentici che sottostanno ai sentimenti ricatto, come ho spiegato nei miei lavori precedenti. Da ci ne consegue che il cliente ha bisogno del Permesso per esprimere questi sentimenti, di praticarli e di essere sostenuto per acquistarne una maggiore consapevolezza. Quando un abile terapeuta di A. T. incrocia le transazioni di ricatto con il suo Adulto, il fatto stesso di interferire con il continuo processo di ricatto del paziente pu offrire degli indizi sui sentimenti genuini che sottostanno il suo ricatto. Un esempio di ricatto di I tipo che familiare a tutti i terapeuti il paziente depresso cronico che "adora" il terapeuta ma alla fine prende un pagamento finale dal gioco "Ti ho beccato" lasciando la terapia con una pila di bollini marroni per non aver ricevuto alcun aiuto dal "terapeuta incompetente". Thea aveva fatto questo per tutta la sua vita con un grande numero di terapeuti. Fortunatamente, prima che lei lo facesse con me, l'aiutai ad entrare in contatto con la sua capacit di gioire, che le era stata

Il processo di ricatto

disconfermata e scoraggiata nell'infanzia, cos essa usc dal suo ricatto di depressione prima di arrivare al solito pagamento finale del gioco "Ti ho beccato". Susie era una ricattatrice del II tipo, che si manifestava come un "Genitore servizievole" verso Giulia per coprire il suo intenso sentimento di invidia. L'"amicizia" tra Susie e Giulia si deterior nel momento in cui Giulia cominci a stancarsi di tutto quell'aiuto, e diede sempre minore gratitudine. All'inizio, Susie intensific il suo "atteggiamento servizievole" e "autoritario". Alla fine fu sempre pi "presa a calci" dall'ingratitudine di Giulia. I calci accumulati come bollini marroni avrebbero potuto portare Susie al suicidio. Il risultato del trattamento fu che Susie svilupp una consapevolezza del suo intenso sentimento d'invidia verso Giulia. Questi sentimenti le erano stati proibiti quando era bambina e si prendeva cura della bellissima sorella minore. Sentimenti simili nei confronti di Giulia erano stati nascosti alla sua consapevolezza dal processo di ricatto, sempre pi disperato, del tipo "servizievole". Naturalmente, molte volte, i ricattatori del I e II tipo uniscono le loro forze, sia sulla base di transizioni a breve termine (per esempio durante un party) sia sulla base di transazioni a lungo termine (in un matrimonio o in un altro rapporto di amicizia). Quando questo avviene ad un party un ottimo passatempo. Comunque, una relazione "matrimoniale" costruita da persone che operano ricatti di 3 grado, pu portare ad esiti tragici perch i ricatti di 3 grado portano inevitabilmente a sviluppare giochi di 3 grado. Questo avviene in quanto le carezze ottenute con ricatti non sono mai abbastanza "nutrienti"; in questo modo i bisogni di carezze non saziati, insoddisfatti e sempre maggiori, attivano la posizione arcaica "Io non sono OK - Tu non sei OK" dalla quale gli individui possono aver tentato di difendersi inizialmente attraverso i loro ricatti. Se uno o entrambi i partner, in questa situazione, chiedono di iniziare una terapia necessario che il terapeuta sia molto chiaro nel differenziare i due tipi di processi di ricatto, e le carezze come pagamenti finali che ne derivano dal processo di ricatto rispetto ai pagamenti finali interni e copionali derivanti dallo slittamento ai giochi. Queste differenze sono cruciali nel predire gli esiti del copione come verr specificato in uno scritto successivo. Bibliografia English, F., The substitution factor: Rackets and real feelings, Part I , T. A. Journ., I, 4, 1971 (tr. it. inclusa in questo numero della rivista) English, F. The substitution factor: Rackets and real feelings, Part II, T. A.

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Journ., II, 1, 1972. Karpman, S., Options T. A. Journ., I, 1, 1971 (tr. it. in Riv. It. di A. T. e Met. Psic., III, 4, 1983).

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