GIORGIO GRASSI
Durante il sopralluogo il teatro romano di Sagunto si presenta a Grassi come una rovina artificialesulla quale sono stati operati nel corso degli anni numerosi interventi di completamento e di consolidamento di tipo mimetico che sembrano quasi aver avuto come obiettivo la rovina stessa, cio limmagine del teatro in rovina cos comera, accentuandone semmai i caratteri pittoreschi. Di fronte alla scelta di restaurare le rovine del teatro in un improbabile stile originale (fingendosi eredi di quel lingaggio) o di far emergere il problema dellimpossibile ricostruzione,perch una buona risposta conterr sempre e comunque la rovina,il segno della rovina,da cui proviene, (...) [e anche] il segno della sua impossibilit (tecnica, espressiva), la sua dichiarazione dinefficacia, Grassi non ha dubbi.Il progetto un teatro alla maniera degli antichi romani (...) che intende raccogliere dal manufatto antico ogni traccia, ogni suggerimento, ogni indicazione operativa, ma anzitutto la sua pi generale lezione di architettura e cercare di portarla avanti con coerenza. Tale restituzione avviene attraverso le opere di completamento (o di liberazione, dove necessario) delle strutture edilizie esistenti e di ricostruzione di quelle parti necessarie allindividuazione dellidea del teatro romano e dei suoi caratteri distintivi. Lo scenafronte, uno degli elementi
CIL 80
Progetti
PROGETTI
principali dellimpianto scenico del teatro romano, costituisce, con la sua figura imponente ed il ricco apparato decorativo, il luogo immaginario per eccellenza dellazione teatrale,ma anche un impianto architettonico particolare, una scena-fissa costituita da pochi e essenziali elementi funzionali di composizione (la regia, la porta centrale;le due hospitalia,le porte laterali; le valvae, ecc.). Il progetto individua gli elementi utili dellordine inferiore dello scenafronte e quelli necessari degli ordini sovrapposti. La parte dello scenafronte a diretto contatto con il proscenio, quella utile (le valvae, le due colonne a doppio ordine,ecc.), ricostruita attorno ai pochi frammenti archeologici rimasti, mentre per la parte soprastante - non necessaria allazione teatrale, ma allespandersi dellazione dentro il teatro - si deciso di mettere in evidenza limpossibilit di una ricostruzione che non sia in stile. Lo scenafronte un elemento irriducibile, ma nello stesso tempo necessario dello spazio teatrale romano e non puo essere sostituito con un diverso sistema architettonico che si ridurrebbe ad essere una semplice approssimazione o una operazione di restauro di tipo romantico.La sua assenza manifestata ed esaltata attraverso lutilizzo della parte mediana della sezione verticale del muro del postscaenium (laltra faccia dello scenafronte) come un Antiquarium che ospita allaperto i reperti del vecchio museo archeologico. In questo modo il muro del postscaeniumletteralmente ricoperto da grandi elementi decorativi,potr riapparire, da dietro alla quinta sinuosa della scena-fissa un pocome quella splendida, fiabesca parete fittamente istoriata dello scenafronte romano che siamo abituati a vedere riprodotta nei vecchi libri di storia dellarte.Anche per lo spazio della cavea la ricostruzione parziale: viene ripristinata solo la parte centrale (i gradini rivestiti e resi agibili, le scale restaurate, ecc.) in modo che anche qui traspaia la rovinaprivilegiando una soluzione architettonica di carattere incompiuto ritenuta pi coerente con il resto degli interventi. Laltezza massima di tutto il complesso (del corpo scenico e del colmo della copertura in legno del proscenio) ricavata dalla quota desunta dalle documentazioni storiche utilizzate per il completamento della summa-cavea.
Il teatro visto da nord (foto: Pepa Balaguer). Particolare del fronte nord (foto: Roberto Bossaglia). Nella pagina a fianco: piante ai vari livelli. Partendo dal basso: quota + 2.90, + 13.70 e + 16.40.
PROGETTI
Veduta del teatro da sud (foto: Pepa Balaguer). Veduta del fronte scenico dalla cavea (foto: Pepa Balaguer).
Scheda tecnica Progetto: Giorgio Grassi con Manuel Portaceli, e con Jean-Luis Dujardin, Lukas Meyer, Alfredo Paredes, Refael Duet D. L. : Giorgio Grassi, Manuel Portaceli, Juan Jos Estelles Cronologia: 1985, progetto 1990-93, realizzazione
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Sezione trasversale. Vedute del teatro. Dallalto, in senso orario: il fronte scenico, la porta centrale, la cavea, lAntiquarium.
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