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a quando ho letto il suo ultimo libro le definisco appendici al catalogo di Quim Monz. Un esempio. Cammino per le strade di Parigi e incontro un conoscente che un mese prima avevo trovato affranto per la recente separazione da una donna. Sembra di ottimo umore e gliene chiedo conto, con cautela. Risponde: Ho saputo che lei mi ha mollato per una storia con Jude Law. Questo significa che io sono della sua stessa categoria. Ah beh: mille e uno. Un altro esempio. Seduto in un noto ristorante di Milano aspetto il commensale che pagher il conto. Entra, invece, un tizio sulla sessantina, con cappello e foulard, un pastore tedesco al guinzaglio e una donna al seguito. Senza scappellarsi saluta qualcuno, si lamenta ad agosto. Incolpa lImu, che che la sua galleria darte ha fat- deprime tutti. Si siede, accucto meno affari a dicembre che cia cane e moglie. Proclama: Voter per chiunque prometta di abbassare le tasse. Ecco qua: mille e due. Il catalogo di Quim Monz in realt un libro di brevi racconti intitolato Mille cretini (Marcos y Marcos, 160 pagine, 14,50 euro). La figura piuttosto retorica del cretino stata spesso affrontata in chiave saggistica: dalla Prevalenza del cretino di Fruttero & Lucentini (Mondadori) al Cretino cogni-
tivo di Daniela Maddalena (Carab), attraversando il mondo parallelo della stupidit scandagliato da Carlo Cipolla in Le leggi fondamentali della stupidit umana (Il Mulino) e da Gianfranco Marrone in Stupidit (Bompiani). Un bel ronzare di mosche intorno a un elemento non emerito ma onnipresente della nostra storia. Mancava lelaborazione narrativa. E se vero che a volte un breve racconto val pi di quattro saggi basterebbe leggere il primo della raccolta: Il signor Beneset. Un uomo visita il padre nella residenza per anziani dove sta tramontando. Glielha scelta lui. Come? La ragazza della reception era pi carina della collega in una struttura equivalente. Quando lo accoglie, lei dice cose inutili e lo fa passare. Il padre lo riceve mentre si sta aggiustando le mutandine di pizzo, ben rasato, con i baffi bianchi che risaltano sulla pelle bruna. Rifiuta laiuto del figlio per ag-
ganciarsi il reggiseno. Si infila i collant sulle gambe non depilate, ma che pure altri vecchi sbirceranno con qualche residua libidine. I due escono in giardino, parlano della vita e delleutanasia. Brevemente. Poi si salutano. Il figlio si pulisce il rossetto, il padre se lo rimette. Non si salva nessuno. Tutti partecipano a una mascherata il cui scopo appare dubbio: ingannare la morte?
A questa figura sono stati dedicati molti saggi Scarseggiava la chiave narrativa
Gli altri? Se stessi? Se, come sosteneva Lenny Bruce, la comicit tragedia pi tempo, nei racconti di Monz la cretineria normalit meno senso. Azioni comuni si susseguono ad opera di un individuo che le ripete in un crescendo ossessivo. La comunit ne prende nota e le accetta. Tutto procede in apparenza regolarmente. Manca un piccolo particolare: il senso. Non ne ha la donna che in Sabato compie un rito di purificazione. Inizia tagliando le fotografie di una vita. Sinfila una giacca, va al cassonetto, le butta. Va al caff. Torna a casa, si toglie la giacca, si mette il grembiule. Poi raduna tutti gli abiti e, di nuovo, sinfila la giacca, va al cassonetto, li butta. Va al caff. Torna a casa, si toglie la giacca, si mette il grembiule. Sarebbe normale, se avesse senso. Perch getta quella roba? Per cancellare il passato. Non sa che lunico archivio esistente dentro di noi? Infatti finir, inevitabilmente, dopo aver buttato gli arredi, le piastrelle, il rivestimento delle pareti, per scarnificare se stessa. Ora, probabile che nulla
La scoperta a Firenze
I precedenti
FLAUBERT
Con Bouvard e Pcuchet mette in ridicolo la stupidit di due personaggi con pretese intellettuali
MUSIL
Non c peggior stupido di chi vanta la propria intelligenza scriveva nel Discorso sulla stupidit
abbia senso. Ma lo sforzo al quale dedichiamo la parte migliore dellesistenza e delle nostre limitate possibilit proprio dare un senso, se non alle cose, a qualcosa. uno sforzo vano, ma nobile. Forse: nobile proprio perch vano. Non accettare significa non arrendersi, non scambiare il caso con lassurdo, non prendere parte alla cerimonia che comincia con la delegittimazione di un ricordo e finisce con la macellazione di s. Nel catalogo di Monz cretineria : barattare lamore con la piet (tanto la passione brucia), avere nostalgia di un immaginifico ieri (quando non cera la televisione, quando cera la televisione e non il computer), non fermare una spirale quando inizia il suo corso (finch i maestri saranno irrisi da discepoli ignoranti). Cos come lo credere alla pi trita delle promesse elettorali, riempire un vuoto con una
bolla di vanit, assuefarsi a tutto questo, dipingendosi sul volto il riso degli sciocchi che assistono al talk show pi cretino del secolo, allinvasione
CIPOLLA
Le leggi fondamentali della stupidit umana un saggio scherzoso con diagrammi e tabelle
Da sempre il ruolo della letteratura segnalare il danno che si verifica nelle menti Il libro
Mille cretini di Quim Monz appena uscito pubblicato da Marcos y Marcos. Traduzione di Gina Maneri Pagg. 160 euro 14,50 dei cinesi nei panni di studenti del corso di medicina orientale, alla sostituzione di una forchetta sporca con quella pulita del vicino di tavolo. Da sempre uno degli scopi della letteratura segnalare in modo ascientifico il danno che si verifica nelle menti. Quim Monz rileva con soavit, a tratti con qualche indebita tenerezza, che stiamo rincretinendo.
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FRUTTERO
Con Lucentini scrive La prevalenza del cretino, satira su una figura a bassissima mortalit