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Petrolio in Irpinia, attenzione su Gesualdo per un nuovo pozzo


Gesualdo | 23/10/2012 IRPINIA - E le societ di ricerca di idrocarburi ci riprovano. Nei giorni scorsi sono stati depositati, presso la Provincia di Avellino i documenti necessari per la procedura di Valutazione dImpatto Ambientale per la messa in atto di un pozzo di perforazione nel territorio di Gesualdo. Il tutto sempre nellambito del permesso di ricerca di idrocarburi denominato Nusco. Un possibile scenario economico sta prendendo forma allombra del Ministero della Sviluppo Economico. Presso la Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, il 18 Luglio 2002 pervenuta la richiesta da parte della Italmin Exploration srl di poter verificare se sussistessero le condizioni per la ricerca degli idrocarburi liquidi e gassosi in Irpinia e Sannio. Dal comitato tecnico per gli idrocarburi e la geotermia, il 14 Marzo 2003 giunto parere favorevole. Lintesa da parte della Giunta regionale Campana viene espressa il 9 Luglio 2010. Alla societ stato accordato con i DD.MM. del 21 Ottobre 2010 e del 25 Febbraio 2011 in rettifica, il permesso di ricerca denominato convenzionalmente Nusco della durata di sei anni. Larea interessata si estende per 698,50 kmq ricadenti nelle realt territoriali comunali di Nusco, Paternopoli, SantAngelo allEsca, Caposele, Montemarano Bagnoli Irpino, San Sossio Baronia, Fontanarosa, Sturno, Gesualdo, Grottaminarda, Bonito, Flumeri, Castel Baronia, Torella dei Lombardi, Frigento, Vallata, Mirabella Eclano, Cassano Irpino, Guardia de Lombardi, Morra De Sanctis, Taurasi, Villamaina, Carife, San Mango sul Calore, Lioni, Venticano, SantAngelo dei Lombardi ed Apice in provincia di Benevento. Nel comune di Luogosano, per, la Italmin Exploration s.r.l. ha preso limpegno di non svolgere lavori di ricerca. Si alla ricerca del petrolio. E una voce che stata al centro del dibattito gi da diversi decenni, senza troppi clamori, quella della presenza delloro nero tra le provincie di Benevento e Avellino. Pozzi in Alta Irpinia gi furono realizzati tra gli anni 50 e 60, in seguito riattivati e poi lasciati nuovamente inutilizzati. Il dibattito sulle conseguenze ambientali stato avviato gi da diversi mesi dalle comunit altirpine ed oggi si presume prender una chiara direzione verso la Valle dellUfita. In effetti un nuovo atto di questa campagna di ricerca, dopo una prima fase di studio delle linee sismiche esistenti, stato compiuto lo scorso 19 Settembre con il deposito dellistanza di valutazione dimpatto ambientale (V.I.A.), presso la Regione Campania, inerente allintervento di perforazione di un pozzo esplorativo sul territorio di Gesualdo. Ora ancora tutto in mano agli uffici del Settore 02 Tutela dellambiente che dovranno dare risposte.
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17/11/2012

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