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Sondaggi positivi a Guardia. Energia da Mefite e Forcuso

IL MISE CANDIDA LALTA IRPINIA PER LA PRODUZIONE DI ELETTRICIT DAL SOTTOSUOLO

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SCHIANTO SULL'OFANTINA BIS

(fonte Vigili del Fuoco)

Guardia dei Lombardi- Mentre le grandi multinazionali del petrolio vedono nel sottosuolo dellAlta Irpinia e dellUfita un obiettivo facile per implementare profitti a basso impatto fiscale (visto il favorevole regime previsto dalla legislazione nazionale), nessuno ha finora apprezzato il suo potenziale geotermico. Di qui, lobiettivo del Cnr e del Ministero dello Sviluppo Economico, che hanno individuato a Guardia uno degli otto siti ottimali nel Mezzogiorno per lo sfruttamento di quelle che vengono considerate naturali centrali termiche. Il sottosuolo del comprensorio attorno a Guardia dei Lombardi appare negli studi una naturale centrale. Le profondit incandescenti di San Teodoro, della Mefite, le viscere del?Monte Forcuso secondo i dati raccolti dal 2011 ad oggi sono in grado di produrre magawatt di energia elettrica, se il suo sottosuolo sar collegato opportunamente ad un impianto di generazione elettrica. In questi ultimi dodici mesi, in particolare (come in sintesi riporta la scheda a lato), il Cnr e le squadre di ricerca, effettuando carotaggi ed incrociando le cifre e i valori parametrici frutto delle ricerche nel sottosuolo con quelli resi disponibili dalle pregresse indagini dellEnel e dellEni, hanno potuto accertare scientificamente come in questarea le altissime temperature sotterranee consentano di produrre una quantit di energia tale da rendere possibile e appetibile linvestimento necessario a sfruttarne i benefici, sia in termini economici, che finanziari, ma anche sociali. In un convegno del Cnr previsto questa mattina presso la stazione marittima di Napoli, preludio alla giornata seminariale nazionale programmata a Roma per il 20 novembre prossimo, lo studio realizzato negli ultimi due anni sar illustrato e messo a disposizione dei possibili investitori, della platea degli operatori del campo energetico italiano e internazionale. Il progetto Vigor, come stato ribattezzato, si rivolge ai potenziali futuri utilizzatori della fonte geotermica, fornendo informazioni analitiche utili ad avviare attivit di prospezione e di utilizzo dellenergia da tale fonte, di ampliare le conoscenze del potenziale naturale e della concreta possibilit di valorizzazione della risorsa geotermica nelle Regioni Convergenza. LAlta Irpinia, cuore dello stesso perimetro oggi sottoposto allinteresse delle compagnie petrolifere nellambito del permesso di ricerca Nusco, viene candidata dal Cnr ad una iniziativa ritenuta ecologica nel campo della produzione energetica, assimilata alle fonti rinnovabili (lacqua calda, poi restituita al sottosuolo, col suo vapore aziona turbogeneratori, che producono energia meccanica quindi trasformata da un generatore in elettricit), in netto contrasto con lo sfruttamento degli eventuali idrocarburi. Dai pozzi di rilevamento (Ciccone 1, San Teodoro, Mefite dAnsanto, Monte Forcuso 1 e 2, Trevico 1), sono giunte le conferme della praticabilit di investimenti mirati. Le prospettive, come diranno i rapporti ufficiali il 20 a Roma, appaiono interessanti, se valutate in relazione a nuove modalit di utilizzo diffuso del calore geotermico, grazie a innovative tecnologie. Sar per primo il Ministero dello Sviluppo Economico, alla vigilia della discussione sul nuovo piano energetico, a dover ora valutare questa realt nel Sud in antitesi al discusso ritorno al fossile. Per ora il Vigor, per quanto promettente, solo uno studio cofinanziato nel Poi dallEuropa, in attesa di evoluzioni sul mercato e nelle istituzioni. Christian Masiello
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(fonte: Vigili del fuoco)

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