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a gennaio 1999, lIstituto nazionale di statistica introduce alcune importanti innovazioni nella produzione degli indici mensili dei prezzi al consumo, portando a compimento un processo di revisione metodologica iniziato con il ribasamento degli indici al 1995 e con lavvio, nel 1997, del calcolo dellindice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dellUnione europea. In particolare, stata ridefinita larchitettura del sistema, sono stati perfezionati i concetti e le definizioni di base, rinnovati i metodi di calcolo, revisionati e riorganizzati i panieri dei prodotti ed stato aggiornato il sistema dei pesi al 1998; inoltre, sono state riorganizzate lattivit di raccolta e le modalit di diffusione dei dati. Il piano di rinnovamento, annunciato dallIstat nel dicembre del 1997, stato realizzato in stretta collaborazione con gli Uffici comunali di statistica, ai quali sono attribuite le operazioni di rilevazione.
numeri indice dei prezzi al consumo misurano un solo aspetto tra i tanti che caratterizzano il fenomeno dei prezzi e cio le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi acquistabili sul mercato e destinati al consumo finale delle famiglie. Poich la rilevazione svolta su campioni di territorio, di unit di vendita e di prodotti, selezionati in vista di questunico scopo, i dati ottenuti attraverso la rilevazione non sono immediatamente utilizzabili per fini diversi. Gli indici dei prezzi al consumo riguardano prezzi effettivi (escludono, cio, ogni valore virtuale o prezzo imputato) di beni e servizi acquistabili sul mercato (escludono, quindi tasse, contributi, imposte ed ogni altro valore non connesso allacquisto di un bene o di un servizio), destinati al consumo (non considerano, di conseguenza, i beni di investimento) delle famiglie (perci non si riferiscono ai consumi delle imprese e della pubblica amministrazione) presenti sul territorio economico del paese (la popolazione di riferimento include gli stranieri temporaneamente presenti ed esclude i residenti temporaneamente assenti), riferiti a transazioni realizzate mediante operazioni monetarie (escluse
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quindi quelle a titolo gratuito, gli autoconsumi, ecc.). Gli indici dei prezzi al consumo sono calcolati utilizzando la formula di Laspeyres: il peso di ciascun bene o servizio nellindice determinato in base al valore della spesa per il consumo di quel prodotto rispetto al valore della spesa totale per i consumi delle famiglie nel periodo fissato come base. In definitiva, gli indici misurano la variazione nel tempo dei prezzi di un campione di prodotti (paniere), nellipotesi che le quantit acquistate si mantengano invariate tra un periodo e laltro.
partire dal 1999, il sistema degli indici dei prezzi al consumo fondato su un indice principale e su alcuni indici speciali. Lindice principale lindice nazionale dei prezzi al consumo per lintera collettivit (NIC), che si riferisce alla generalit dei consumi delle famiglie presenti in Italia. E perci lindice con maggiore copertura. Gli indici speciali sono caratterizzati da limitazioni del campo di osservazione. Due di essi sono previsti da norme. Il primo lindice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dellUnione europea (IPCA), la cui struttura e metodo di calcolo sono regolamentati dalla legislazione comunitaria. Lindice si riferisce alla
generalit delle famiglie presenti, ma limita il proprio campo di osservazione ai consumi di beni e servizi che hanno regimi di prezzo comparabili nei diversi paesi dellUnione europea; esso copre il 94% circa dellindice NIC. Il secondo indice speciale lindice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (FOI), considerato dalla maggior parte dei riferimenti normativi nazionali per ladeguamento di valori espressi in lire correnti. Lindice si riferisce ai consumi delle famiglie facenti capo ad un lavoratore dipendente extragricolo. Per gli indici NIC e FOI, la legge n. 81 del 1992 impone di produrne una versione che esclude dal calcolo i prezzi dei beni che rientrano nel capitolo del tabacco. I tre indici, finora calcolati con procedimenti differenti, dal mese di gennaio 1999 sono stati integrati. Infatti: s sono basati su ununica rilevazione dei dati, svolta dagli Uffici comunali di statistica presso diverse unit di vendita sotto la supervisione dellIstat; s hanno la medesima rappresentativit territoriale, poich la rilevazione viene effettuata in tutti i comuni capoluogo di provincia; fino al 1998, invece, per lindice FOI la rilevazione avveniva nei soli comuni capoluogo di regione; s sono prodotti con gli stessi metodi di calcolo, rinnovati e migliorati; s adottano lo stesso campione di prodotti
(paniere), classificato ed articolato in 12 capitoli di spesa, secondo le norme della classificazione comunitaria COICOP95 (Classification of Individual Consumption by Purpose), nella versione Rev.1 per gli indici nazionali e nella versione HICP per lindice IPCA; s i relativi panieri saranno aggiornati contemporaneamente ogni anno. Gli indici differiscono fra loro essenzialmente per due motivi: il primo riguarda il concetto di prezzo: nei casi in cui il prezzo di vendita di alcuni beni e servizi sia diverso dal prezzo pagato dal consumatore ( il caso di alcuni medicinali), gli indici NIC e FOI considerano nel calcolo il prezzo pieno di vendita dei prodotti (detto impropriamente prezzo lordo), mentre lindice IPCA assume il prezzo effettivamente pagato (detto impropriamente prezzo netto) dal consumatore (compresi eventuali tickets o contributi determinati in misura fissa). Laltra differenza sta nella ponderazione: i tre indici (cos come tutti gli altri indici speciali che potranno essere eventuamente elaborati) sono calcolati secondo strutture di ponderazione diverse. Esse, infatti, sono basate sui consumi delle diverse popolazioni di riferimento (intera collettivit, famiglie di operai ed impiegati), o su quelli comuni alle diverse popolazioni dellUnione europea. Lesclusione di un prodotto compreso nel paniere generale dal calcolo di un sottoindice realizzata assegnando ad esso un peso uguale a zero e modificando proporzionalmente i pesi assegnati agli altri. Per lanno 1999 dallindice IPCA sono esclusi alcuni prodotti per i quali non sono state ancora definite metodologie di calcolo uniformi in sede comunitaria (farmaci per i quali esiste un contributo del Servizio sanitario nazionale, servizi medici ed ospedalieri, servizi di assistenza sociale, istruzione pubblica, lotterie e scommesse).
DA 10 A 12 CAPITOLI
Classificazione dei capitoli di spesa per gli indici nazionali dei prezzi al consumo
Base 1995 1) Alimentari 2) 3) 4) 5) 6) Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, energia e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti Base 1998 1) Prodotti alimentari e bevande non alcoliche 2) Bevande alcoliche e tabacchi 3) Abbigliamento e calzature 4) Abitazione, acqua, energia e combustibili 4) Mobili, articoli e servizi per la casa 6) Servizi sanitari e spese per la salute 7) Trasporti 8) Comunicazioni 9) Ricreazione, spettacoli e cultura 10) Istruzione 11) Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 12) Altri beni e servizi
7) Ricreazione, spettacoli e cultura 8) Istruzione 9) Alberghi, caff e ristoranti 10) Altri beni e servizi
al 1999 le regole di calcolo degli indici dei prezzi al consumo sono state unificate e sono state introdotte alcune innovazioni finalizzate a migliorare la qualit dellinformazione. Le principali riguardano: s il metodo di calcolo dellindice elementare di prodotto: per ogni prodotto, in ciascuna citt, vengono rilevati numerosi prezzi nelle diverse unit di
vendita e viene calcolato un indice elementare di prodotto. Dal 1999 lindice costruito come media dei rapporti tra ciascun prezzo del mese corrente e il corrispondente prezzo del periodo base; inoltre, diversamente da quanto avvenuto finora, per tale calcolo viene impiegata la media geometrica; s laggiornamento annuale della base degli indici: il paniere dei beni e servizi oggetto di rilevazione e la struttura di ponderazione per il calcolo degli indici sono aggiornati annualmente e tenuti fissi per lintero anno successivo. s lutilizzo dellindice a catena: gli indici vengono calcolati secondo la tecnica del concatenamento, con riferimento al mese di dicembre dellanno precedente, che costituisce cos la base di calcolo. Tuttavia, il riferimento delle serie temporali degli indici viene modificato ogni cinque anni. Di conseguenza, gli indici di gennaio 1999, sono prodotti con riferimento ad un campione di prodotti e ad una struttura di pesi aggiornati a dicembre 1998, ma mantengono come base di riferimento il 1995=100, fino al passaggio alla base di riferimento 2000=100. Inoltre, allo scopo di migliorare la qualit della rilevazione, lIstat e gli Uffici comunali di statistica hanno adottato alcune nuove misure di carattere organizzativo relativamente alla selezione dei campioni di localit, di unit di vendita e di prodotti, e alle procedure di calcolo degli indici comunali. In particolare, ladozione da parte della quasi totalit degli Uffici comunali di statistica di procedure informatiche uniformi e laumento del numero di comuni che trasmettono i dati elaborati allIstat per via telematica hanno consentito una maggiore tempestivit nel calcolo degli indici. 3
Infine, per migliorare ulteriormente i controlli di qualit nelle fasi di rilevazione e di elaborazione dei dati elementari, lIstat sta promuovendo ladozione, da parte degli Uffici comunali di statistica, di calcolatori portatili palmari per la raccolta dei prezzi presso le unit di vendita.
ome gi detto, la classificazione adottata per gli indici NIC e FOI la COICOP95 nella versione Rev.1. A seguito di questa innovazione, i due indici assumono la stessa articolazione in 12 capitoli di spesa dellindice IPCA che, tuttavia, come stabilito in sede comunitaria, utilizzer ancora per il 1999 la classificazione COICOP95 non revisionata. Il primo livello della nuova classificazione per gli indici NIC e FOI passa quindi da 10 a 12 capitoli di spesa. Per favorire linterpretazione degli andamenti a livello disaggregato, lIstat rielaborer gli indici relativi agli anni 1996-98 secondo la nuova classificazione. Il secondo livello quello dei gruppi (38) e delle categorie di prodotto (107): anchesso stato uniformato alla classificazione COICOP95 Rev.1. Secondo le regole europee, le categorie COICOP per le quali la popolazione di un paese spende per consumo meno di un millesimo della spesa totale per consumi privati possono essere escluse dal paniere; lIstat si avvalso di questa facolt soltanto per le seguenti sottocategorie COICOP: acqua calda, vapore e ghiaccio e combustibili solidi. Il terzo livello quello delle voci di prodotto, cio i raggruppamenti merceologici minimi di cui si tiene conto nel calcolo degli indici. Nel paniere in vigore per lanno 1999 le voci di prodotto sono 209. Le voci di prodotto sono rappresentate da un insieme predefinito, e necessariamente limitato, di beni e servizi, scelti tra le tipologie maggiormente vendute. Ad esempio, la voce di prodotto formaggi stagionati presente nel paniere con 10 posizioni rappresentative. Le posizioni rappresentative del paniere aggiornato al 1998 sono 558; poich alcune di esse sono di natura complessa (per esempio, i libri non scolastici), i prodotti effettivamente presenti nel paniere sono circa 930. Posizioni rappresentative e prodotti possono presentarsi sul mercato con diverse variet, marche, confezioni o altre 6
caratteristiche. La scelta delle referenze specifiche sulle quali svolgere la rilevazione del prezzo operata direttamente dallIstat per i prodotti aventi prezzo unico su tutto il territorio nazionale (sigarette, farmaci, servizi postali, ecc.) e dagli Uffici comunali di statistica per tutti gli altri prodotti. In particolare, gli Uffici comunali devono selezionare le referenze pi vendute nel comune e mantenerle fisse lungo larco dellanno: la loro eventuale sostituzione nel periodo che intercorre tra due successivi aggiornamenti della base avviene secondo regole precise. Complessivamente, tenuto conto del numero delle referenze e delle unit di vendita nelle quali viene effettuata la rilevazione, il nuovo sistema degli indici dei prezzi al consumo si basa su circa 300.000 quotazioni mensili.
aggiornamento del paniere ha riguardato sia lelenco dei prodotti sia i pesi ad essi attribuiti per il calcolo degli indici e si basato sui pi recenti dati disponibili relativi ai consumi privati interni delle famiglie, stimati nellambito della contabilit nazionale e delle indagini sui bilanci delle famiglie. Loperazione ha beneficiato di informazioni derivanti da numerose altre fonti statistiche e amministrative. In definitiva, la revisione del paniere si espressa nelle seguenti azioni: s introduzione di nuove voci di prodotto relative a categorie di consumo che hanno assunto importanza nel tempo (assicurazioni moto e motocicli, frequenza ad asili nido, modem, ecc.); s introduzione di posizioni rappresentative ad integrazione di quelle gi presenti relativamente a voci di prodotto ritenute poco rappresentate nel paniere precedente ( il caso di mobili, riparazioni di auto, manifestazioni sportive, servizi ricreativi, ecc.); s eliminazione di posizioni rappresentative ridondanti o di scarso peso allinterno di voci di prodotto gi ben rappresentate nel precedente paniere (in particolare per il capitolo dei prodotti alimentari); s sostituzione di posizioni rappresentative non pi presenti, o presenti meno usualmente, sul mercato con altre maggiormente diffuse (ad esempio, fisioterapia e prestazioni di pedicure e podologo al posto di iniezioni
ESCONO
ENTRANO
s Camomilla s Omogeneizzati di frutta s Cognac s Risotto surgelato s Pastine dietetiche s Miele s Fichi secchi
ABBIGLIAMENTO E CALZATURE
s Fazzoletti s Sottoveste s Cappello uomo
TRASPORTI
s Tappetini auto s Riparazione auto sostituzione paraurti anteriore s Riparazione auto sostituzione e verniciatura portiera
intramuscolari, nella voce di prodotto servizi medici ausiliari); s sostituzione di posizioni rappresentative a seguito di innovazioni tecnologiche intervenute riguardo alle caratteristiche di prodotti gi contenuti nel paniere. Linsieme delle modificazioni introdotte illustrato nel prospetto precedente. Nella tavola 1 sono descritte le strutture di ponderazione, dettagliate per capitolo e categoria, distintamente per il calcolo degli indici NIC, IPCA e FOI. Le ponderazioni del 1998 sono messe a confronto con quelle del 1995, per NIC e FOI, e del 1996, per IPCA. I pesi sono stati determinati sulla base del valore dei consumi privati delle famiglie alle quali i tre indici fanno rispettivamente riferimento. Solitamente, questa operazione condotta utilizzando i dati di contabilit nazionale e dei bilanci di famiglia dellanno immediatamente
precedente a quello scelto come base, aggiornandoli con le stime trimestrali dei conti nazionali e con ogni altra fonte disponibile per lanno base. Attualmente, sia la contabilit nazionale sia la rilevazione sui bilanci di famiglia sono oggetto di profonde revisioni, secondo le regole del nuovo Sistema europeo dei conti nazionali (SEC95), cosicch al momento del calcolo dei nuovi pesi non erano disponibili tutti i dati definitivi relativi al 1998. Per questo motivo, seguendo una prassi consolidata a livello internazionale, le strutture di ponderazione sono state calcolate utilizzando i dati provvisori del 1997, aggiornati con ogni altra fonte disponibile. La nuova struttura di ponderazione presenta alcune differenze rispetto a quella del 1995. In qualche caso, esse sono dovute alle tendenze in atto nelle abitudini della popolazione. In altri, sono 7
dovute a revisioni delle stime dei consumi nei nuovi conti economici nazionali, causate in parte da modificazioni delle definizioni e classificazioni e in parte da valutazioni pi accurate dei singoli valori. In altri casi, infine, le differenze sono soltanto apparenti e dipendono dal fatto che alcune categorie di prodotto hanno acquistato rilievo autonomo (ad esempio, la categoria mense stata estratta da quella pubblici esercizi in cui era compresa in precedenza).
al 1999 tutti gli indici dei prezzi al consumo (NIC, FOI, IPCA ed eventuali altri indici satellite) saranno pubblicati contemporaneamente. Lunificazione dellimpianto e delle procedure di calcolo, nonch le innovazioni introdotte nella raccolta ed elaborazione dei dati consentono, infatti, di anticipare di quasi 15 giorni la data di pubblicazione dei dati relativi agli indici NIC e IPCA. Daltra parte, lavvio dellUnione monetaria europea tende a spostare linteresse degli operatori proprio verso il NIC e, soprattutto, verso lIPCA, che concorre a determinare il tasso dinflazione di riferimento per la politica monetaria della Banca centrale europea. La prima diffusione degli indici mensili avverr, tramite comunicato stampa, con la seguente tempistica: 1. tra il 16 e il 20 di ciascun mese, lIstat diffonder gli indici dei prezzi al consumo (NIC, FOI e IPCA) relativi al mese precedente (mese t-1): gli indici NIC e FOI saranno forniti anche al netto dei consumi
di tabacco, secondo quanto previsto dalla legge n.81 del 1992. La diffusione avverr prima di quella dellindice IPCA per lItalia da parte dellUfficio statistico delle Comunit europee (Eurostat); 2. tra il 21 e il 25 di ciascun mese, i comuni in grado di farlo diffonderanno autonomamente le variazioni dei propri indici NIC e FOI relativi al mese corrente (mese t); 3. tra il 25 e il 30 di ciascun mese, lIstat diffonder una stima dellindice NIC relativo al mese corrente (mese t), sulla base delle anticipazioni fornite autonomamente dai comuni, secondo quanto illustrato al punto precedente e dei dati relativi ad altri comuni che, nel frattempo abbiano provveduto al calcolo dei rispettivi indici. Lo schema di diffusione descritto entrer a regime nel mese di marzo 1999, con la pubblicazione il giorno 19 degli indici definitivi riferiti a gennaio e febbraio e successivamente con le anticipazioni relative al mese di marzo da parte dei comuni e dellIstat. LIstat continuer a produrre ogni mese il floppy disk Indici dei prezzi, contenente le serie storiche degli indici dei prezzi (agricoli, alla produzione dei prodotti industriali, dei manufatti delledilizia, al consumo) e a pubblicare i dati sul Bollettino mensile di statistica, sulle pubblicazioni generali e su quelle di settore. Infine, i tre indici generali NIC, FOI ed IPCA saranno pubblicati ogni mese sulla Gazzetta Ufficiale.
Per informazioni: ISTAT, Comunicazione e immagine, Via Cesare Balbo 16 00184 - Roma Tel: 06/4673.2243 4673.2244 Fax: 06/4673.2240 4673.2626