scopriamo che il terzo modo dellaltezza a 170Hz, cos come il quarto della profondit ed il sesto della larghezza! Quindi a questa frequenza si presenter unesaltazione elevata che rende la stanza sconsigliabile, a meno di utilizzare degli accorgimenti quali trappole per i bassi accordate intorno a questa frequenza. Cosa fare prima di impazzire e svolgere calcoli complessi fino alla zona dei 350Hz? Possiamo sfruttare lesperienza di chi da anni progetta regie per gli studi di registrazione e lavorare sui rapporti ottimali, dei quali seguono i 6 esempi pi comunemente usati (i rapporti sono per altezza, larghezza profondit): 1:1,14:1,39 - 1:1,28:1,54 1:1,60:2,33 1:1,90:1,40 1:1,90:1.30 1:1,50:2,10. Applicate ad un soffitto di 3m le misure diventano 3;3,42:4,17 - 3:3,84:4,62 3:4,8:6,99 3:5,7:4,2 3:5,7:3,9 3:4,5:6,3. molto pi facile ora trovare una stanza giusta o molto vicina a queste dimensioni ed effettuare la nostra scelta, salotto o moglie permettendo Lacustica dello studio influenzata anche dai materiali con i quali costruita e rifinita la stanza che, generalmente, ha pareti in muratura, almeno una porta ed una finestra. Lintonacatura delle pareti le rende "vive" e riverberanti, la presenza di carte o stoffe le "ammorbidisce" acusticamente, molto pi "vive" sono le porte in legno e le superfici in vetro. La presenza di molte superfici "vive" creer unesaltazione delle frequenze superiori, mentre materiali morbidi quali carte da parati e stoffe rende Per quanto riguarda i materiali ci sono alcune piccole grandi verit da confermare: finestre o porte (in legno o vetro) esaltano le frequenze superiori le tende le attenuano; una parete perfettamente levigata di nuovo propone un aumento e perturbazione delle frequenze superiori; consigliabile sfruttare queste conoscenze per collocare il materiale nella nostra regia ottimizzandola in modo ergonomico. Per esempio se vogliamo ottenere dal nostro microfono un suono brillante, basta fare la ripresa in prossimit di un vetro, mentre se vogliamo "ammorbidire" il suono ed attenuare le alte la ripresa va effettuata vicino ad una tenda a questo puto possiamo affrontare anche la nostra prima soluzione per "acustiche variabili": in un locale molto riverberante e "freddo" possiamo mettere delle tende con stoffe pesanti da aprire per ottenere meno riverberazione ed un suono pi "caldo". importante collocare i monitor in modo tale che il loro "centro focale virtuale" sia allaltezza del nostro orecchio, eventualmente inclinando le casse sul fronte orizzontale fra i 6 ed i 16, preferibilmente su dei supporti che non abbiano frequenze di risonanza critiche, p.es. tubolari in ferro vuoti o "scatole" di legno. necessario ribadire che i monitor vanno collocati nella posizione prevista dal progettista per limitare i problemi di fase e di perturbazioni, quali il classico "filtro a pettine" che si viene a creare posizionando orizzontalmente i monitor sul piano rialzato del mixer: in questo caso il nostro orecchio oltre a percepire il segnale diretto degli altoparlanti, riceve anche il segnale riflesso dalla superficie del mixer con una perturbazione dalle medie in su con "buchi" stretti, simili al disegno dei denti di un pettineche diventano molto vicini e sottili alle frequenze superiori, alterando notevolmente il nostro ascolto. Fortunatamente i modi tangenziali ed obliqui, che complicherebbero i nostri calcoli allinfinito, sono molto meno critici e possiamo "spezzare" queste onde sonore posizionando nel modo corretto la nostra strumentazione in studio. I suggerimenti basati sullesperienza ci consigliano di utilizzare per il nostro fronte sonoro la parete pi uniforme possibile, ossia senza porte, finestre e/o tende (o con questi elementi centrali), collocando, nei limiti del possibile il nostro piano di lavoro (con mixer, computer ecc) ad una distanza di almeno mezzo metro dalla parete di fondo e da quelle laterali, in posizione centrale nella stanza, ricreando una posizione di ascolto basata, per il fronte stereo, sul classico triangolo equilatero consigliato anche per lascolto hi-fi. auspicabile che anche la parete dietro il punto ottimale di ascolto("sweet spot") sia uniforme; lo stesso principio vale per le pareti parallele allo sweet spot, anche se in questo caso preferibile avere dei pannelli assorbenti montati sulle pareti stesse per ridurre le interferenze del suono riflesso al punto di ascolto. Se proprio non riusciamo a trovare una stanza che abbia le misure giuste, non ci resta che affrontare il problema in altro modo: prima di tutto fare i calcoli necessari, quindi una rilevazione con un analizzatore di spettro per confermare lesattezza dei nostri calcoli, quindi contattare unazienda che produca/distribuisca trappole per i bassi per risolvere il problema acustico ed utilizzare per gli ascolti dei monitor near-field a distanza estremamente ravvicinata (max 1m!).