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Nando Caudo
centonove
La legge manda a casa i consorzi Ma la Regione prende tempo PAG. 29
Da sinistra Alfonso Cicero, Dario Lo Bosco e Francesco Poli in una elaborazione fotografica
suPermanaGer
LINCHIESTA
ECCO I DIRIGENTI CHE CUMULANO INCARICHI E STIPENDI. IN BARBA ALLA LEGGE
16 MARZO 2012
il punto
centonove
EDIT
Angelino Alfano
POLITICAMENTE, ANGELINO ALFANO somiglia, persino nella calvizie, al prototipo da cui derivato, dunque da lui dovremo aspettarci delle fedeli rivisitazioni degli incubi berlusconiani. Ci che tuttavia si annuncia ancora pi pericoloso, la possibilit data alloriginale di manovrare pupi e marionette, rimanendo comodamente nellombra. La signoria che Silvio Berlusconi esercita sui propri sottoposti, infatti, assoluta perch psicologica. Circostanza inquietante, questa, che continua a fare del partito da lui fondato un potenziale problema per la democrazia. Il dibattito interno ai partiti un antidoto alle derive plebiscitarie, nel Pdl tale esercizio omeopatico, ne sanno qualcosa i pochi dissidenti, trattati come eretici e messi da parte senza tanti complimenti. E evidente che il capo sponsorizza il delfino siciliano perch in grado di tradurne fedelmente gli impulsi, in questo senso Berlusconi pu stare pi che tranquillo, poich gli epigoni possono essere pi zelanti del capo, in questi giorni ne abbiamo avuto una prova nei temi e nel linguaggio. Significativa la recente uscita sui matrimoni tra gay in caso di vittoria della sinistra, persino alcuni esponenti del Pdl sono rimasti perplessi. Clamorosa la bigiata al vertice con i partiti che sostengono Monti, perch si rischiava di parlare di argomenti sgraditi allazionista unico del partito di cui coordinatore. Ma ci che pi lascia di sasso la circostanza che il metodo Silvio, cio il padrone che tratta il partito come cosa sua, una nemesi rispetto al comunismo tanto vituperato, lascia pressoch indifferente il cosiddetto popolo delle libert, che non
si capisce bene quale significato attribuisca al concetto di libert. Credo che Alfano, viste le ambizioni non piccole, dovr presto spiegare quali sono esattamente i rapporti che corrono tra lui e il padrone del Pdl, quale tasso di spirito critico lo anima, e soprattutto se egli in grado, in caso di conflitto tra gli interessi generali e quelli dellazienda del suo referente, di prendere posizione a favore dei primi. In assenza di risposte certe, noi abbiamo il dovere di diffidare. Purtroppo, prima che politica, lanomalia che Silvio Berlusconi porta con s nel confronto politico , come si diceva, di natura psicologica. La sua collaudata capacit manipolatoria, linclinazione, rafforzata dallenorme potere personale, a creare dipendenze e sentimenti di gratitudine, dunque di restituzione, determina intricate situazioni personali che diventano politiche e poi istituzionali. Dai sospiri di sollievo che tirano i leader europei da quando Mario Monti il loro interlocutore, possiamo arguire quanto innaturale fosse la condizione istituzionale del Paese. Chi nel centrodestra ambisce a rappresentare lItalia deve darci precise garanzie circa la distanza dallepicentro di quel devastante fenomeno. Vogliamo sapere quanto vi distano parlamentari come Nitto Palma, che si permettono di presentare mozioni di sfiducia nei confronti del ministro Andrea Riccardi, il quale si era detto schifato dalla politica. Anche noi siamo rimasti schifati quel giorno, era giorno, gi ricordato, in cui Alfano si era defilato dalla riunione di maggioranza per ragioni insopportabili per un cittadino comune.
Vicecaposervizio: Daniele De Joannon In redazione: Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele Schinella Segreteria di redazione: Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pinizzotto - Garante del lettore Attilio Raimondi - Editore: Kimon scrl: Via S. Camillo, 8 MESSINA tel.: 090/9430208 Fax: 090/9430210 P. Iva 02131540839 Registrazione Tribunale di Messina n. 11- 92 del 4 maggio 1992 Iscritto al Registro Operatori della Comunicazione n 17229 Stampa: Sts Spa - Societ tipografica Siciliana spa Strada 5 n. 35 - zona industriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti via San Camillo, 8 98122 (ME), CCP n 90443839 Copie arretrate Euro 3,00; Internet: http://www.centonove.it e-mail centonove@centonove.it
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SETTIMANALE REGIONALE DI POLITICA CULTURA ED ECONOMIA Direttore responsabile
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Graziella Lombardo
Questo periodico associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
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centonove
Sommario
MESSINA
16 MARZO 2012
PRIMO PIANO
Sdoppiati di fiducia
Hanno due, tre e anche quattro incarichi. Sono i nominati del presidente della Regione Raffaele Lombardo. Da Poli ad Emanuele A PAGINA 6/7/8
TOP SECRET
Teatro, bloccata nomina dirigente
POLITICA
Presidenza vo cercando
Parte dallaccordo su Palermo il progetto dellUdc per conquistare la Regione
A PAGINA
Telenovela Ferrandelli
La commissione di garanzia approva il risultato delle primarie, ma...
A PAGINA
10
PAG.17
Il Pli rinasce in una delle sue capitali storiche. Ecco gli eredi di Antonio Martino A PAGINA 11
20
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POSTER
Gi le mani dallArgimusco
Tesi a confronto sulle origini
A PAGINA
MESSINA. La Regione ha bloccato il concorso per dirigente dellEnte Teatro di Messina. I funzionari della Funzione Pubblica hanno rilevato che il posto messo a bando non contemplato dalla pianta organica. Che, peraltro, hanno osservato non mai stata approvata. La selezione aveva premiato Massimo Gambardella, messinese, direttore generale del Comune di Piacenza. Il posto di dirigente amministrativo stato per anni ricoperto da Ferdinando Caudo, passato in mobilit a svolgere ilruolo di dirigente generale allAsi di Messina, ente in liquidazione.
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Se lo straniero Consolato
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UNIVERSIT
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A Naso frana contrada Maina. Tra gli sfollati la prozia dell pop star americana A PAGINA 24/25
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RUBRICHE
4/5 28 36 36 36 36 40/41 44/45 46/47 46 46 47 47 Settegiorni Qui Scuola/Istruzioni per l'Uso Occorre Sapere Uomini & Business Notizie dai Consulenti Consumatori Libri/La Classifica Weekend Lettere & Commenti Io, cittadino/ Heritage Ecologia e Ambiente Eliodoro/150 Parole da Palermo Antibuddaci/ Animal House
A Castel di Lucio trasferito padre Sebastiano. Era minacciato da una fedele A PAGINA 26
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ECONOMIA
Giampiero DAlia
PAG.9
SERIT SICILIA
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SICILIA
Ai danni del maltempo si aggiunge londata di piena della diga di Licodia A PAGINA 30/31
O il lavoro o la morte
Uomo tenta il suicidio al Comune di Messina A PAGINA 17
Dite internazionalizzazione
I progetti per promuove allestero i settori nautica e agroalimentare
A PAGINA
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Bettino Craxi
PAG.42
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16 MARZO 2012
7giorni
ENTRATE. IL GIUDICE DEL LAVORO BOCCIA LA NOMINA DEL CAPO DI MESSINA
centonove
CHI SALE
MESSINA. Il consigliere del Pdl al Comune di Messina, in odore di Futuro e Libert, instancabile sul fronte dei precari, che a frotte affollano la sua stanza consiliare. A tal punto che anche il sindaco Giuseppe Buzzanca, ogni volta che la vede, non fa altro che ricordarglielo, dicendogli Giovannella, tu lavori troppo.
L Giovanna Crif
MESSINA. Lesponente dei Giovani Democratici di Messina ha ottenuto il secondo successo al congresso giovanile del partito. Nonostante le difficolt iniziali, Lo Re stato eletto segretario provinciale della formazione, ottenendo la quasi unanimit dellassemblea.
L Gabriele Lo Re
MESSINA. Lavvocato messinese, ultimo segretario provinciale dei Democratici di Sinistra, il nuovo esperto a titolo gratuito del sindaco del Pdl Giuseppe Buzzanca, del quale gi legale. Marcello Scurria si dovr occupare di consulenza giuridica e contabilit pubblica e finanza locale.
L Marcello Scurria
INSOSPETTABILI
SOCIETA
A Sinagra si premiano le donne
SINAGRA. E stata resa nota l8 marzo, giornata legata alla Festa della donna, la terna di nomi vincitrice del premio siciliano Semplicemente Straordinariamente Donna. Le professoresse Paola Radici Colace, Rosa Venuti e Maria Antonella Cocchiara sono le tre donne vincitrici della seconda edizione del premio ideato e organizzato dalla Pro Loco di Sinagra, cittadina nebroidea in provincia di Messina, diretta da Enza Mola. La cerimonia di premiazione prevista domenica 18 marzo alle 17,30 nella sala conferenze di Palazzo Salleo a Sinagra.
MESSINA. Le lezioni di tedesco prese durante ladolescenza sono tornate utili al presidente della Quinta Circoscrizione di Messina. Russo, infatti, riuscito a evitare un conto da cinque euro rifilato da un albergatore in Austria sfoderando una parlantina sciolta. Soprattutto di fronte alla Polizia, chiamata sul posto.
LAlessandro Russo
CATANIA. Lonorevole stato nominato dal segretario provinciale dellUdc etneo, Salvo Calogero, responsabile del dipartimento provinciale Enti Locali. Gi capo della segreteria tecnica regionale del partito, Giovanni Pezzino stato anche consigliere e assessore al comune di Catania, nonch deputato all'Assemblea regionale siciliana.
L Giovanni Pezzino
Isolabella
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centonove
7giorni
ROSA E NERO
Morto a SantAgata Benedetto Vinci
SANTAGATA DI MILITELLO. E' stato trovato morto mercoled 14, nella sua casa in via Campidoglio, a Sant'Agata di Militello, Benedetto Vinci, il 27enne che il giorno prima era uscito dall'ospedale dopo essere stato accoltellato dalla fidanzata. Il giovane era stato colpito con un fendente al petto dalla donna che, per questo motivo, finita ai domiciliari. Sar l'autopsia a stabilire le cause del decesso.
16 MARZO 2012
CHI SCENDE
MESSINA. Lassessore al Risanamento del Comune di Messina subisce unaltra volto uno smacco dagli abusivi. Nonostante limpegno, infatti, non riesce ad arginare le occupazioni da parte dei cittadini non titolari degli alloggi. Ultime, in ordine di tempo, quelle delle due case nella palazzina di Fondo Basile gi invasa ad inizio febbraio.
M Roberto Sparso
MESSINA. Labbigliamento casual derivato dalla lontananza dalla politica causa qualche contrattempo all'esponente Udc di Messina. Dopo una amabile chiacchierata con un amico al bar Doddis, di domenica mattina, per colpa di una scarpa da ginnastica malferma Santalco scivolato vistosamente, rovinando in terra.
MCarmelo Santalco
MESSINA. Il coordinatore regionale di Fli finito suo malgrado nella tragica rete delle Iene. interrogato sull'ammontare del deficit pubblico italiano, ha risposto vago e reticente: ... incalcolabile". Lasciando di stucco i ficcanti giornalisti del programma TV mediaset.
MCarmelo Briguglio
GASTROMONIA
Debutta Sicilia&Donna
CATANIA. Moda e tendenze, s, storie di donne, soprattutto, ma anche di uomini, cultura e costumi, turismo e spettacolo. Fare conoscere e valorizzare la Sicilia che piace: la mission di Sicilia&Donna, il nuovo magazine femminile siciliano edito da Sicilia New Media, in vendita da sabato 17 marzo, distribuito in tutta la regione. La rivista bimestrale si avvale della collaborazione di prestigiose firme del giornalismo siciliano. A supporto del magazine anche il giornale on line www.siciliaedonna.it. Direttore responsabile Alessandra Bonaccorsi. Direttore editoriale Nicola Savoca, in redazione anche Daniele Lo Porto, di recente eletto segretario dellAssostampa di Catania. Immagine e fotografia sono curate da Brunella Bonaccorsi. Per il lancio abbiamo scelto lo slogan Bastano una donna e un tamburo per far scoppiare una rivoluzione spiega il direttore responsabile Alessandra Bonaccorsi . Qual la rivoluzione? Quella della Bellezza, della valorizzazione degli aspetti culturali e sociali. Senza alcuna accezione negativa, ma intende coinvolgere il lettore siciliano, invitato a scoprire il volto bello della Sicilia. Come dice il poeta, unemozione non si prova, si indossa direttamente, sottolinea Nicola Savoca. Vogliamo dare parole ed emozioni, colore e anima alla Sicilia che piace aggiunge Daniele Lo Porto - a cominciare dalle sue donne, che sono molto pi che solo belle.
PATTI. Gli oppositori giurano che i capelli gli sono diventati ancora pi rossi dalla rabbia. I lavori di riqualificazione di piazza San Nicola, fiore allocchiello del primo scorcio di legislatura del sindaco di Patti, sono stati sospesi: nessuno avrebbe previsto dove depositare il materiale di risulta, facendolo andare su tutte le furie. I tecnici stanno lavorando per risolvere il problema.
M Mauro Aquino
MESSINA. Non un buon momento, per il costruttore messinese. Dopo la liquidazione ed il concordato preventivo per la sua Demoter di una settimana fa, Borella incappa in una condanna a due anni per favoreggiamento. Il giudice ha per escluso l'aggravante mafiosa.
M Carlo Borella
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16 MARZO 2012
primopiano
centonove
CONTRA LEGEM
Raffaele Lombardo
NOMINE. Doppi, tripli e quadrupli incarichi. Ecco i prescelti dal Governatore Raffaele Lombardo
Sdoppiati di fiducia
Da Francesco Poli che guida la sanit a Messina, Catania e Palermo, a Enzo Emanuele che lascia una poltrone e ne occupa unaltra, chi sono i sei uomini meglio piazzati. E chi li addita
DI MICHELE SCHINELLA
MESSINA. E stato liberato dal peso di due dei molteplici incarichi di rilievo che lo affannavano quotidiamente da anni, quello di ragioniere generale e di dirigente generale del Dipartimento dellEconomia della regione Sicilia, ma non sono passate che due settimane e gli stato conferito lincarico di presidente del Consiglio di amministrazione dellIrfis, lex Istituto di mediocredito trasformato in societ finanziaria e controllato interamente dalla regione Sicilia. Enzo Emanuele, 55 anni, capo del Dipartimento Rifiuti ed Acque ma anche componente del Consiglio damministrazione della societ mista che
ha acquistato Siremar, non lunico uomo delle Istituzioni siciliane a suscitare linvidia di chi, comune mortale, si chiede non avendo il dono dellubiquit dove abbia trovato e trovi il tempo per risolvere problemi che spaziano dai conti pubblici, ai rifiuti, alle navi, alle banche. Il segno particolare di tutti gli instancabili manager? Sono uomini di fiducia del governatore Raffaele Lombardo che, a sua volta, oltre ad essere a capo della Regione Commissario straordinario per lemergenza rifiuti e Commissario straordinario per lEmergenza alluvione. Ecco Commissario straordinario: questo il grimaldello per moltiplicare gli incarichi ed accentrare il potere in poche mani. I prescelti sono dirigenti regionali e
secondo una delibera tagli sprechi di Giunta del 2011 non avrebbero potuto avere altri incarichi in enti sottoposti a controllo e vigilanza della regione se non a titolo gratuito: la norma per rimasta carta straccia e i superman delle istituzioni hanno cumulato potere ma anche indennit. POL...INCARICHI. Se Enzo Emanuele stato ridimensionato in quanto, secondo alcune indiscrezioni, non era pi disposto ad usare la bacchetta magica per far quadrare i traballanti conti della Sicilia, chi andato sempre pi espandendosi Francesco Poli, divenuto il vero regista di tutte le politiche nel campo della sanit, che assorbe il 60% di tutte le risorse della regione. Lombardiano della prima ora, a
dispetto della sua et di 74 anni, da 4 anni divide la sua settimana tra le tre pi importanti citt della Sicilia: un giorno a Palermo a consigliare lassessore alla Sanit, Massimo Russo, due giorni a Catania per fare funzionare lazienda ospedaliera Cannizzaro, una delle pi grandi dellidsola; due giorni a Messina, allAzienda sanitaria provinciale, dove stato inviato un anno fa, da Commissario straordinario, a porre rimedio a quella che lui stesso definisce una situazione disperata, eredit della gestione di Salvatore Giuffrida, altro uomo di Lombardo, convinto alle dimissioni da buchi incolmabili di bilancio. Dopo la fuga o il tradimento di Maurizio Guizzardi, che ha accettato le offerte del Policlinico Gemelli di Roma, Francesco Poli il candidato designato a prenderne il posto di dirigente generale del Dipartimento della Pianificazione strategica. Se accetter questincarico lascer gli altri, promette senza molta convinzione. La cura Poli in riva allo Stretto ha prodotto un progetto ma anche molte lamentele: E un accentratore e per poter parlare con lui bisogna fare anticamera di ore, si lamentano in molti. Francesco Poli, ribatte: Sono solo maldicenze. Non so se altri avrebbero potuto fare quanto sono capace di fare io per altro gratuitamente. Il piano di
FRANCESCO POLI Il manager catanese a 74 anni divide la sua settimana tra le tre citt siciliane pi importanti. E direttore generale dellazienza Cannizzaro di Catania, commissario straordinario dellazienda provinciale di Messina, e il pi ascoltato esperto da parte dei funzionari dellassessorato di piazza Ziino, a Palermo, affidato a Massimo Russo
ROSA CORSELLO Il neo dirigente generale del Dipartimento Lavoro da 6 mesi da commissario straordinario alla prese con i problemi del Consorzio per le autostrade siciliane ma anche come commissario liquidatore con 1000 dipendenti di Multiservizi Spa, altra societ pubblica regionale, da sistemare.
ENZO EMANUELE Il dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti si visto togliere di recente le funzioni di ragioniere generale e dirigente del Dipartimento BIlancio, andati a Biagio Bossone, ma stato subito ricompensato con la presidenza dellIrfis, lex istituto di mediocredito trasformato in societ finanziaria e controllato interamente dalla Regione
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centonove
primopiano
BERNARDO MATTARELLA Contro i doppi e tripli incarichi, si scagliato il parlamentare regionale del Pd Bernardo Mattarella, che parte dal ipunto 14 della delibera 207 che vieta all'amministrazione regionale l'attribuzione di incarichi in consigli di amministrazione o ai Dirigenti generali ed al personale in quiescenza dell'Amministrazione regionale, se non a titolo gratuito. Mattarella, citando un articolo di Centonove, tira in ballo Vincenzo Emanuele, nominato alla presidenza del consiglio di amministrazione dell'Irfis, Anna Maria Corsello, presidente della societ Multiservizi e commissario del Cas; Gianluca Galati, dirigente esterno all'Energia, presidente di Siciliacque, consigliere di Italia lavoro Sicilia, ed al vertice di Lavoro Sicilia spa; Lucio Augello (Ast) e Nino Scimemi, consigliere di amministrazione dell'Italkali, il dirigente generale Salvatore Giglione, presidente di Sicilia Patrimonio Immobiliare spa.
16 MARZO 2012
FRANCANTONIO GENOVESE Il parlamentare del Pd, sul doppio incarico di Dario Lo Bosco, ha proposto una nuova interrogazione, dopo quella di novembre del 2011 (per la quale non ha ricevuto ancora risposta). Alla fine di febbraio, Genovese scrive: Il Ministro, contrariamente a quanto richiesto dall'interrogante, ha affidato per sei mesi l'incarico di commissario straordinario al presidente uscente Dario Lo Bosco. Lo Bosco, nel 2010 stato nominato presidente di RFI; il sovrapporsi di incarichi e la situazione di precariet avevano gi reso oggettivamente meno efficace e puntuale l'azione del presidente dell'autorit portuale di Messina. Per questo, scrive ancora Genovese, non si comprende la logica sottesa alla scelta di prorogare l'incarico al professor Lo Bosco se non immaginando che per il Governo gli interessi di RFI siano preminenti rispetto a quelli dell'autorit portuale di Messina. Che ancora non ha un presidente.
risanamento dellAsp 5 pronto. AUTOSTRADA SBANDATA. Sempre a Messina, in contrada Scoppo, nella sede Consorzio per le autostrade siciliane, ente concessionario dei 300 chilometri di autostrada siciliana, Raffaele Lombardo, nel settembre scorso ha inviato Anna Rosa Corsello, unaltra fedelissima, ennesimo commissario straordinario di un ente regionale che ha i piedi sullorlo del baratro: nonostante incassi ogni anno 80 milioni di euro di soli pedaggi, gravata di debiti difficili da quantificare e da una disorganizzazione cronica, non effettua da anni i lavori di manutenzione ed era stato dichiarato decaduto dalla stessa concessione, riguadagnata solo grazie ad un provvedimento dei giudici amministrativi. C bisogno di misure drastiche e di un vertice presente e invece Anna Rosa Corsello, persona sicuramente capace, del Cas impegnata com sinora si occupata poco, attaccano Filippo Sutera, coordinatore regionale del Cub e Giovanni Celesti, segretario provinciale dellUgl. Anna Rosa Corsello, cumula il suo ruolo di commissario del Cas con quello di neo dirigente generale del Dipartimento al Lavoro e di commissario liquidatore della societ regionale Multiservizi Spa, che lascia come eredit mille dipendenti, cui la dirigente deve trovare una sistemazione. Anna Rosa Corsello tra quei dirigenti che ha cumulato incarichi ma anche stipendi ed finita in uninterrogazione di Bernardo Mattarella che punta lindice sulla mancata applicazione della delibera del
2011. Che riguarda anche Alfonso Cicero, uomo dellassessore Gian Marco Venturi, dirigente della regione Sicilia cui stato attribuito il compito di liquidare tre dei nove consorzi delle Aree di Sviluppo industriale (Asi): quello di Agrigento, di Caltanissetta, e di Enna: una riforma appena approvata impone di sostituire con un ente nuovo di zecca che consenta cos di azzerare il pauroso contenzioso che lasciano in eredit. E un dirigente esterno Gianluca Galati: assomma le funzioni di dirigente generale del Dipartimento Energia, di presidente di Sicilia acque spa e di presidente di Italia lavoro Sicilia: un caso ha voluto che sia stato per un periodo capo di gabinetto del governatore. Dario Lo Bosco, docente universitario a Reggio , nonostante fosse anche presidente dellAutorit portuale di Messina e dal 2010 presidente di Rete ferroviaria Italiana Spa, il colosso delle ferrovie dello Stato che gestisce tutta la rete ferroviaria, incamera anche i 45mila euro di presidente dellAzienda siciliana trasporti: di Raffadali e lo ha voluto il presidente della regione Sicilia. Lex sindaco di Messina, Francantonio Genovese, attuale deputato nazionale in uninterrogazione ha rilevato che lassunzione dellultimo incarico aveva reso meno efficace il suo impegno per lAutorit portuale e aveva determinato un conflitto di interesse perch gli interessi dellAutorit portuale appaiono subalterni rispetto a quelli di Rfi. Leffetto? Dario Lo Bosco alla scadenza del suo mandato di presidente succeduto a se stesso come commissario straordinario.
NORME INATTUATE
DARIO LO BOSCO Il docente universitario dellateneo di Reggio Calabria, nativo di Raffadali il presidente dellazienda siciliana trasporti, il presidente di Rete Ferroviaria italiana spa, e il commissario straordinario dell Autorit portuale di Messina. E succeduto a se stesso: Dario Lo Bosco era infatti il presidente dello stesso ente pagina 7
ALFONSO CICERO Dirigente della Regione, uomo di fiducia dellassessore alle Attivit produttive Gian Marco Venturi il governatore Lombardo gli affidato il compito di liquidare tre dei nove Consorzi delle Aree di sviluppo industriale della Sicilia. Una legge di riforma appena approvata ne impone la sostituzione con un ente nuovo di zecca
GIANLUCA GALATI Lex capo di gabinetto del presidente Raffaele Lombardo, originario di SantAgata Militello, da esterno, dirigente generale del Dipartimento Energia. Al contempo presidente di Sicilia acque Spa, la societ mista partecipata al 25% dalla regione Sicilia che gestisce acquedotti e reti idriche, e ancora di Italia Lavoro Sicilia Spa
16 MARZO 2012
primopiano
DI MICHELE SCHINELLA
centonove
Lino Siclari
ai giornalisti che invano tentando di capire dove trovi tutto il tempo e lenergia necessaria lasciano invano i numeri di telefono alla segretaria. A Domenico Cataldo il giudice fallimentare del tribunale di Messina ha affidato le case e i quadri dautore di Fabio Salvato, il trader on line di Messina che ha investito in Borsa 30 milioni di cittadini messinesi ed stato condannato una prima volta nel 2008 ed arrestato nel 2011. Prima ancora gli stata attribuita lamministratore giudiziaria di tutte le societ dei fratelli Pellegrino (valore stimato 40 milioni di euro), dai cui impianti di betonaggio che prima del provvedimento di sequestro, motivato dalla vicinanza alla mafia, usciva il calcestruzzo con cui negli ultimi anni si costruita gran parte della citt di Messina. Il quarantaquatreenne legale deve anche occuparsi delle societ e di tutti i beni (valore stimato 25 milioni di beni) di Vincenzo Pergolizzi, noto a Messina per aver costruito il complesso Aralia su Montepiselli, sequestrate per gli stessi motivi. Cataldo da qualche mese ha la gestione dei beni dei fratelli Torre di Terme Vigliatore (valore stimato 15 milioni di euro), sequestrati sempre perch frutto della vicinanza alla mafia. Domenico Cataldo era stato individuato come colui che avrebbe dovuto amministrare i beni (valore 7 milioni) di Saro Cattafi, il legale di Barcellona, coinvolto in varie inchieste di mafia ma sempre prosciolto e ora accusato dal collaboratore Carmelo Bisognano di essere il capo dei capi della mafia barcellonese: ha prima accettato e, dopo alcuni tentennamenti, rinunciato.
Domenico Cataldo
Sar anche per linvidia che in tempo di vacche magre suscita tra i colleghi del Tribunale di Messina, che il modo in cui maturato lultimo incarico stato accolto da molti mugugni a Palazzo Piacentini: Non deontologicamente accettabile che un avvocato abbandoni una causa di poco valore per accertare unaltra di valore pi grosso ma con questa incompatibile. E come se un legale abbandonasse un cliente povero per assumere la difesa della controparte ricca, osserva un collega che vuole rimanere anonimo. Coloro a cui invece appartiene il patrimonio affidato alle sue cure invece sono preoccupati per altri motivi: Che un avvocato si occupi di imprese gi un problema. Che lo faccia uno che ha in gestione varie attivit peraltro del tipo pi disparato preoccupante. Dove trovi tutto questo tempo? A molte delle istanze degli avvocati neanche risponde, dice uno dei legali. Non risponde neanche
SDOPPIATI
sone. Non bastasse, Buzzanca risulta anche componente dellassemblea del Cas (consorzio delle autostrade siciliane), e ha conservato per s, al comune di Messina, oltre la dozzina di deleghe, dallo sport alla cultura, dal personale alla protezione civile, dalle partecipate al contenzioso. Dulcis in fundo Buzzanca, che per le cariche che ricopre ha scelto di essere ricompensato solo con lo stipendio da parlamentare, medico nutrizionista, con studi a Messina, Barcellona e Furci siculo. Antonio Ruggeri, che di Buzzanca braccio destro, stato nominato, praticamente allindomani dellelezione di Buzzanca a sindaco e praticamente in contemporanea, capo di gabinetto del Comune e presidente della societ dambito At3. DellAto3, una volta posta in liquidazione, Ruggeri diventato commissario liquidatore. Per oltre un anno, stato a capo della segreteria di coordinamento delle azioni del soggetto attuatore (Buzzanca) per Giampilieri. A palazzo Zanca, Ruggeri stato direttore del polo catastale e stava per diventare dirigente nellarea tecnica. Il concorso, per, bloccato a causa di un ricorso. (A.C.)
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16 MARZO 2012
Politica
centonove
LINCHIESTA
Presidenza vo cercando
Il patto con Pdl e Grande Sud su Massimo Costa taglia fuori la variabile impazzita del Mpa e sacrifica Fli. La vittoria di Palazzo dOrleans serve anche per ovviare al taglio dei deputati
PALERMO. Candidatura alla presidenza della Regione, riduzione dei deputati allArs e a Roma, incognita sulla nuova legge elettorale e variabili politiche da premiare e da mettere ai margini. La spaccatura che si registrata a Palermo attorno alla candidatura di Massimo Costa tra lUdc e i partner principali del Terzo Polo (Mpa e Fli) si pu leggere alla luce di eventi futuri che non ammettono alcun errore tattico. E, a confermare quanto il solco scavato in Sicilia tra i magnifici tre sia profondo, lo prova lallargamento del conflitto anche a Messina, citt ancora lontana dal voto (le amministrative saranno nel 2013), dove Fli di Carmelo Briguglio ha gi schierato il suo candidato, lassessore al Turismo Daniele Tranchida, mettendo in mora i centristi di Gianpiero DAlia, che sostengono le giunte a guida Pdl del Comune e della Provincia. Uno scontro che, secondo Briguglio, non esiste nel Terzo Polo nel suo complesso, ma si limita a Palermo. Ad ogni modo, il coordfinatore regionale di Fli ha incontrato il il suo omologo dellApi, Riccardo Milana, per far convergere il partito di Rutelli su l candidato di Fli ed Mpa, Alessandro Aric. Dal canto suo, DAlia, per, sempre pi netto: L'iniziativa politica dell'Udc ha il solo scopo di costruire un patto civico per Palermo che veda la convergenza di movimenti politici e territoriali diversi, per mettere da parte le distruttive logiche dell'appartenenza e per affrontare uniti le emergenze economiche e sociali di una citt abbandonata. Su questo cammino difficile e complesso stigmatizza il coordinatore - abbiamo trovato l'adesione di partiti che hanno coraggiosamente deciso di rottamare la loro precedente alleanza politica.... Subito dopo, la stoccata a Fli e Mpa: ...e l'abbandono di altre forze che hanno ceduto alla logica dell'appartenenza pur avendo condiviso con noi fin dall'inizio la proposta e l'iniziativa di Massimo Costa. OCCHIO ALLA REGIONE. I ragionamenti che attraversano le forze politiche siciliane sono calibrati sul peggio, ovvero la riduzione dei parlamentari regionali da 90 a 70. Una circostanza che non salva nessuno dei partiti attualmente allArs, che puntano a conservare il maggior numero di deputati per non lasciare nessuno a spasso. Cos, il primo vero obiettivo deve essere vincere la presidenza della Regione. Da qui, il fiorire dellintesa tra Gianfranco Miccich di Grande Sud (da sempre desideroso di diventare governatore) e lUdc di DAlia, che in realt ambisce a far tornare a Palazzo dOrleans le insegne centriste. Ma il progetto arrivato a un bivio: o proseguire sulla strada precedente, nel segno di una coalizione che comprende anche il Pd (indispensabile per far quadrare il cerchio) ma esclude Grande Sud, oppure
Formazione sottindagine
Integrazioni agli enti nel mirino
PALERMO. Mentre il presidente Raffaele Lombardo si prepara a presentare l'avviso 20/2011 percorsi formativi per il rafforzamento dell'occupabilit, si addensano le nubi sulla Formazione professionale. La Procura di Palermo ha notificato la proroga delle indagini per linchiesta scaturita dai rilievi della Corte dei Conti sui finanziamenti. I magistrati contabili hanno per precisato di non aver trasmesso alcuna comunicazione di reato alla Procura. La notifica riguarda lassessore Mario Centorrino e i suoi predecessori: Luigi Gentile, Santi Formica, Carmelo Incardona. Ma anche sei dirigenti. Nel mirino, le integrazioni concesse agli enti nellambito dei Prof dai diversi assessori e, materialmente, dai dirigenti generali. Integrazioni che potevano essere chieste nellambito della legge 24, ma a rischio di contestazione da parte della Corte dei Conti. Il dirigente indagato in relazione a Centorrino, Gesualdo Campo, che ebbe linterim tra Bonanno e Albert.
solo, il presidente prepara le grandi manovre per le elezioni, a cominciare dal Piano Giovani, con 500 milioni in pista. Ma il nodo principale resta con chi correre per la Regione, a prescindere dal candidato alla presidenza. Mpa e Fli, infatti, da soli non hanno peso sufficiente per vincere, e alle regionali non c un secondo turno per rimettere in gioco le alleanze. PIANETA PD. Non va meglio in casa Pd, gi uscito dilaniato dalla vittoria alle primarie di Palermo di Fabrizio Ferrandelli. I democratici, nel 2008, avevano conquistato 27 deputati grazie al listino e alla circostanza che nessuna forza di centrosinistra era riuscita a superare lo sbarramento del 5%. Ma, da allora a oggi, Sel e soprattutto Idv hanno unaltra forza elettorale. Forza che si trasforma in parlamentari a danno dei democratici. Ma, per vincere le elezioni, il Pd con chi si dovrebbe alleare? Lunica strada sarebbe Fli e Mpa, ma appare sempre pi innaturale. Il punto, per, anche un altro: esister ancora, il Pd, nel 2013? (D.D.J.)
IN PISTA
za: Ci che faremo sar definito anche grazie all'apporto e il contributo di partiti, liste civiche e movimenti, che sostengono la mia candidatura che spero di ufficializzare al pi presto. Considero queste elezioni amministrative, come primarie del centrodestra. Per governare bisogna avere i numeri e una maggioranPALERMO. Tra Alessandro Aric da una parte e Massimo za partecipata. E' chiaro che bisogna farlo con chi ha un comuCosta dallaltra, il Pid avvia la sua corsa soliutaria per le ammi- ne sentire e non con alchimie forzate cos come avviene alla Renistrative di Palermo lanciando Marianna Caronia, gione, che producono effetti devastanti. Riguardo al che cos prende le distanze dalla giunta comunale ballottaggio, Marianna Caronia dice: C' stato un acdella quale era vicesindaco: Cammarata in una batcordo tra il Pid e Pdl che prevede la possibilit di aptuta ha dato il senso della mia partecipazione. Mi ha poggiare e convergere su un unico candidato, credo definito incompatibile con la sua gestione della cosa che tra me e Costa prevarr chi sapr comunicare crepubblica. E' il modo di fare politica che ci rende didibilit e essere credibile. La mia stata una candistanti per questo mi sono dimessa da vicesindaco. datura voluta da 40 mila persone - aggiunge - non Il deputato allArs parla del suo programma, che preautoreferenziale. Chi mi sostiene non sostiene solo vede riorganizzazione dell'apparato burocratico e me ma un nuovo modo di far politica. Non temo nesamministrativo del Comune di Palermo, gestione delsuno, mi auguro piuttosto che questa competizione Marianna Caronia le emergenze, rivalutazione delle periferie, sicurezelettorale si svolga in un clima di correttezza.
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16 MARZO 2012
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Telenovela Ferrandelli
Rita Borsellino, candidata ufficiale dei democratici, non accetta il responso: Vittoria inquinata. Sulla scia il resto del centrosinistra, che rischia di rompere col Pd. Ormai deciso sul prescelto
DI ALIDA AMICO
PALERMO. Si spacca ancora il centrosinistra palermitano. Neanche 24 ore dopo il verdetto dei garanti delle primarie, che ha convalidato la consultazione - nonostante abbia annullato il responso del gazebo al quartiere Zen (confermando per una manciata di 126 voti, la vittoria di Fabrizio Ferrandelli alle primarie di Palermo) - resta ancora in alto mare la candidatura del centro sinistra per le amministrative del 6 e 7 maggio. Anche se Ferrandelli ha chiesto il rispetto dei patti attorno al suo nome - ovvero il riconoscimento della sua candidatura, da parte di tutte le forze politiche dellintero arco del centro sinistra stenta a coagularsi lunit della compagine politica. BROGLI & LITI. Ed a 20 giorni dalla presentazione delle liste, non si sa ancora chi ne sar il candidato. Non neanche certo se il rassemblement costituito da Pd,Idv,Sel Federazione di sinistra, Verdi e movimenti (compresa Unaltra Storia), dopo le feroci liti ed accuse di brogli, rester unito. Di certo, linfinita telenovela palermitana metter una pietra tombale sullo strumento primarie inaugurate dal Pd. Le troppe lacerazioni, le molteplici divisioni ed i veleni in circolazione in queste settimane di campagna elettorale stanno rendendo irrespirabile laria del day after primarie. GUERRA CONTINUA. Neanche la nota del responsabile enti locali della segreteria nazionale del Partito Democratico, Davide Zoggia, che ha riconosciuto la vittoria di Ferrandelli (Il Pd nazionale riconosce il risultato ufficiale delle primarie, con laffermazione di Fabrizio Ferrandelli e lavorer affinch attorno a lui si formi uno schieramento forte e coeso) servito a calmare le acque alquanto agitate. Inutile anche lappello lanciato agli alleati del centro sinistra dallo stesso leader nazionale del Pd, Pierluigi Bersani. Ora valuter il partito, l a Palermo si creata una situazione complicata - ha ammesso Bersani - ma nelle scelte che ho fatto non sento di avere nulla da rimproverarmi e spero che le forze
dei garanti (costituito dallex magistrato Giuseppe Di Lello e dai due giuristi palermitani Giuseppe Verde e Antonio Scaglione), andata gi pesante. Non servono vittorie a tavolino, tanto pi se inquinate da inaccettabili comportamenti sul piano etico e su quello politico. Il centro sinistra deve trovare una candidatura unitaria e credibile. IDV E GLI ALTRI: ARCHIVIARE TUTTO. Sulla stessa linea della Borsellino, anche Idv, che ha ribadito la necessit di trovare una candidatura unitaria. Tant che mercoled sera si riunito nuovamente il tavolo del centro sinistra per un incontro (interlocutorio) tra i segretari provinciali del centro sinistra, in cui sono emerse le divergenti posizioni: da un lato, Idv, Sel, federazione della sinistra, Verdi, che sollecitano lannullamento delle primarie, riproponendo la candidatura di Rita Borsellino al primo turno. Dallaltro lato il Pd, che anche tramite la segreteria nazionale ha per gi confermato di ritenere valide sia le primarie che la vittoria di Ferrandelli. Chi chiede lannullamento delle primarie e pensa a soluzioni alternative - sottolinea Antonio Rubino, responsabile organizzativo della federazione del Pd (vicino allarea Cracolici) - persegue la strada di frantumare ancora di pi il centro sinistra, e se ne assume tutta la responsabilit. Ora non pi tempo di giocare!. Insomma, un guazzabuglio. In cui il day after ancora pi velenoso della vigilia primarie. FERRANDELLI: NON MOLLO! E sar alquanto complicato uscirne fuori. Sto subendo anche una brutta campagna per screditarmi, ma io non rispondo, scattato allattacco Ferrandelli. Sono disposto a parlare con tutte le forze politiche di centro sinistra, ma chiaro che possiamo fare solo passi avanti e non indietro, rispetto al legittimo risultato sancito. E non da me! Non accetter che ci siano prepotenze di potenti che vanno sopra gli interessi della citt. Non avevo solo il diritto di partecipare, ma di vincere. Lavorer con tutte le forze del centro sinistra che riconoscono la legittimit dei 30 mila elettori, che sono andati a votare alle primarie. Ma Idv, Sel, Federazione di sinistra e Verdi non sono disponibili a sostenere il vincitore delle primarie, pur volendo mantenere - come sostengono nei comunicati - lunit del centro sinistra. Unit su una candidatura comune, che ancora non si trova.
LAPPELLO
Risultato da annullare
torale. Tra coloro che chiedono adesso lannullamento c anche Davide Faraone: il candidato rottamatore, finito su Striscia la Notizia per un video che lo accusava di voto di scambio (e contro cui ha presentato querela). In questa partita, io non dovevo vincere, neppure moralmente. Se ci sono stati atti e fatti che hanPALERMO. Le primarie forse portano davvero sfiga. Gi, per- no impedito il libero e democratico svolgimento delle primarie , ch, a guardare la parabola palermitana, i suoi sponsor ne esco- questi sono stati compiuti a mio esclusivo danno. Ho la certezza no un po tutti malconci. Ma dopo la consultazione al di aver partecipato ad una partita inquinata. Intanto, il cianuro - che ha regalato la vittoria al giovane Fersenatore Giuseppe Lumia e leuro parlamentare Rorandelli per una manciata di voti - non ancora sicuro sario Crocetta del Pd, in una nota congiunta, difense il vincitore ufficiale potr realizzare il sogno di cordono la candidatura Ferrandelli. Basta col gioco al rere il prossimo 6 e 7 maggio per il centro sinistra pamassacro per delegittimare le primarie e buttare unomlermitano. Laccusa di brogli ed inquinamento del bra etica sulla partecipazione di 30 mila cittadini. A parvoto scagliata contro Ferrandelli (sostenuto da 39 asti invertite, ci sarebbe stata la stessa reazione? Le sconsociazioni e movimenti palermitani, ma anche dallafitte vanno accettate, come va accettato e promosso il rea del Pd Cracolici-Lumia- Innovazione, che punta a cambiamento, soprattutto quando cammina con le idee rinsaldare lalleanza con i moderati e soprattutto lMpa e col cuore di un giovane serio e competente come FaDavide Faraone del governatore Lombardo), ha avvelenato il clima eletbrizio Ferrandelli. (A.A.)
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16 MARZO 2012
Politica
del gioco sono state forzate da una legge elettorale che, oltre a colpire la rappresentativit, ha messo da parte le persone e i progetti politici. Adesso tutto sta per cambiare, e le idee del Pli sono pi che mai attuali. A che punto la ricostituzione? In Sicilia il partito vivo. E a Messina gi stato rilanciato. Stiamo solo attendendo il congresso nazionale per rendere pubblico il nostro progetto di rilancio con una iniziativa ad hoc. Allo stato attuale, non intendiamo confluire n nel Pd che nel Pdl, due contenitori vuoti e riempiti occasionalmente, come dimostrano ampiamente le amministrative, da Genova a Palermo. A Messina mostreremo chi siamo e cosa portiamo attraverso iniziative concrete. Per noi necessario tornare a essere partito, ma anche ricominciare ad essere presenti sul territorio. Perch al messinese poco importa del Ponte sullo Stretto, ma delle esigenze vere. Quante adesioni ci sono state? Sono ancora in itinere, e penso cresceranno dopo la definitiva frantumazione di Pd e Pdl. In questottica, vogliamo essere gi pronti per rappresentare la casa nella quale possano riconoscersi tutti quei soggetti laici. Certo, se dovessimo pensare a tutti coloro che in questi anni si sono richiamati ai principi liberali, faremmo il pieno!. Come valuta il quadro attuale della politica cittadina? Prevale soprattutto una vecchia logica. Ad esempio quella dellUdc, che contemporaneamente maggioranza e opposizione al Comune. Chi gi dentro il Pli? A livello nazionale, oltre al presidente onorario Carla Martino (sorella dellex ministro Antonio e figlia di Gaetano, ndr) e al presidente del Consiglio direttivo, Enzo Palumbo, ci sono il presidente dellAiga Alberto Vermiglio, lex consigliere provinciale Salvatore Piccolo e Adriana DAquino, figlia di Saverio. Fanno poi parte del consiglio direttivo provinciale Antonino Basile, Nina Donato,iuseppe Irrera, Salvatore Piccolo, Gaetano Restuccia e Anna Smedile. (D.D.J.)
IN AZIONE. Il Pli rinasce in una delle sue capitali storiche. Ecco gli eredi di Gaetano Martino
CONGRESSI
Nello Pergolizzi
citt di Messina, che ha detto: Metto a disposizione del partito e di una eventuale coalizione la mia persona, per un impegno sulla citt che vorr riunirsi intorno ad una progetto per questo territorio. Questi gli eletti alle cariche cittadine di Messina. Oltre a Pergolizzi, sono stati eletti vicecoordinatori Gaetano Giordano (delega lavoro e precariato), Natale Arena (professioni), Luigi Bill (impresa), Gianfranco Minuti (sport), Annalisa Villari (coordinatrice cittadina femminile e servizi sociali) e Salvatore Curt (quartieri e periferie). La presidenza dellassemblea cittadina andata invece a Nino Calabr, che viene affiancato dai vice Pietro Bongiovanni, Vincenzo Faramo, Rosario Santoro e Rossella Scipilliti. Cos i rappresentanti di Generazionefuturo: Mauro Prestipino (coordinatore cittadino giovanile) e Domenico Mazza (vicecoordinatore cittadino giovanile). Fanno inoltre parte di diritto del coordinamento cittadino i consiglieri comunali ed il consigliere provinciale della citt, i consiglieri di quartiere, i presidenti di circolo, e saranno costituite segreteria organizzativa e commissioni tematiche.
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16 MARZO 2012
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A sinistra, il dirigente del dipartimento Tributi Romolo DellAcqua. In alto, il commissario liquidatore dellAto3 Antonio Ruggeri. Formeranno la commissione per le tariffe rifiuti
MESSINA. Le rivoluzioni nel settore dei rifiuti: via la Tarsu, arriva la stangata
CASPANELLO
MESSINA. Le mani in tasca ai cittadini? Mai!, aveva sentenziato Giuseppe Buzzanca davanti al consiglio comunale, qualche settimana fa. Si discuteva delle misure d'emergenza richieste dalla Corte dei Conti per ripianare a poco a poco lenorme buco nelle casse del comune di Messina, ed il sindaco aveva difeso a spada tratta la soluzione che poi arrivata sul tavolo dei magistrati contabili: la riproposizione del piano triennale di dismissioni che gi una prima volta era fallito miseramente nel tentativo di rastrellare una settantina di milioni dalla vendita del patrimonio immobiliare del Comune, chiudendo, dopo tre anni, con soltanto una mezza dozzina di milioni di euro incassati. Il piano b, quello denegato dal sindaco, quello di elevare fino alle massime tariffe i servizi a domanda individuale. E aumentare la tassa sulla spazzatura di oltre il 30%. Solo in casi estremi, aveva annunciato Buzzanca al consiglio. E invece, il comune di Messina ci sta gi pensando. Portandosi avanti col lavoro. COMMISSIONE PER LA STANGATA. A norma di decreto salvaitalia, dal 2013 la Tarsu, attuale tassa sui rifiuti, scomparir per essere sostituita da un generico tributo comunale sui rifiuti e servizi. Per stabilire modalit e tariffe, lassessore alle Finanze Orazio Miloro ha incaricato il commissario liquidatore
dellAto3 Antonio Ruggeri ed il dirigente ai Tributi Romolo DellAcqua di formare un gruppo di lavoro che avr il compito di redarre uno schema di regolamento per la gestione della raccolta dei rifiuti. Chi ne far parte? Ruggeri ha designato due tecnici, Michele Trimboli, e Santi Pino, e unamministrativa, Giovanna Restuccia. Lunico nome che trapela dallentourage di Romolo DellAcqua, invece, quello di Giuseppe Arena. Di cosa si occuper la commissione? Intanto di determinare la tariffa, che dovr essere composta da una quota
relativa alle componenti essenziali del servizio, e da una quota rapportata alle quantit dei rifiuti conferiti. Poi dellindividuazione delle categorie di utenti con graduazione della tariffa. Allinterno di questa, sono previste riduzioni per la raccolta differenziata. Non solo: alla tariffa verr applicato un coefficiente di riduzione proporzionale alla quantit di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato a recupero. Un sistema a premialit, insomma. Anche perch le tariffe, comunque vada, saranno pi salate delle attuali: In ottemperanza alla legge,
dal 2013, il servizio di gestione dei rifiuti dovr essere interamente coperto dal gettito derivante dai tributi. Il comune di Messina, attualmente, dalla Tarsu ricava il 66% dei 39 milioni di euro stanziati per il servizio. ATO, A VOLTE RITORNANO. LAto3, messo in liquidazione un anno fa allinterno della rivoluzione voluta dal governo regionale per la filiera dei rifiuti, esce dalla porta, ma potrebbe rientrare dalla finestra. Perch la rivoluzione annunciata dal presidente della Regione Raffaele Lombardo con lavvento delle Srr a base provinciale (invece che le aziende dambito a base territoriale) per la gestione dei rifiuti, e che avrebbe dovuto ridurre a nove i soggetti delegati ai servizi, si arricchisce sempre pi di eccezioni. Gi il decreto 151, emanato da Lombardo in qualit di commissario straordinario per lemergenza rifiuti, conteneva le prime avvisaglie: oltre alle nove Srr, una per ogni provincia, ce ne sarebbero state tre ulteriori per le citt metropolitane di Palermo, catania e Messina. La nuova Srr in riva allo Stretto, in pratica, sarebbe ricalcata sulla vecchia Ato3. Non solo. Il decreto ne prevede una speciale per le isole, e sono stati ammessi unaltra trentina di progetti speciali, due dei quali presentati dallAto1 di SantAgata di Militello, e dallAto4 di taormina. Se venissero approvati, la geografia della gestione dei rifiuti in provincia di Messina non cambierebbe praticamente di una virgola. Nel frattempo, va avanti la gara. TUTTI A GARA. Per due volte andata deserta, ma in via Cavalieri della stella ci provano per la terza volta. A giugno dovrebbe essere emanato il bando che mette a gara i servizi di raccolta e spazzamento oggi in capo a Messinambiente. Responsabile unico del procedimento di gara, come gi le prime due volte, stato nominato Michele Trimboli. Messinambiente, anchessa in liquidazione quindi impossibilitata a partecipare, seppur in partnership con un privato, anche per via di irregolarit contributive che non hanno consentito alla partecipata di via Dogali di ottenere il Durc (documento di regolarit contributiva). E daltra parte, Messinambiente ha altri problemi, un po pi impellenti a cui pensare. Da qualche giorno, infatti, la Guardia di Finanza sta acquisendo documentazione negli uffici di via Dogali, indagando a 360% sulla gestione della societ.
QUERELLE
rantamila euro annui. Il resto, leccedenza rispetto a 40mila euro, entra nelle casse del Comune. Una somma, quella dei diritti di rogito, che nel 2011 ha fruttato oltre 77mila euro alle casse comunali. Seguendo lo stesso principio, spiegano i due consiglieri comunali, nelle casse di palazzo Zanca sarebbero entrate altre migliaia di euro, che invece sono state incassate dal notaio (e pagate dalla Sigenco). La scelta di conferire lincarico ad un soggetto diverso dal segretario generale - scrivono Melazzo e Pergolizzi - ha comportato, di fatto, una evidente minore entrata per il comune di Messina. Lintervento da noi effettuato mira esclusivamente ad evidenziare come troppo spesso vi sia una scarsa attenzione, da parte di chi amministra questa citt, in un periodo di criticit com quello attuale, rispetto a profili che potrebbero consentire maggiori introiti per le casse comunali. Nessun dubbio - concludono - nutriamo sul fatto che loperato del professionista chiamato a rogare latto, in ogni caso unassoluta garanzia per la migliore tutela dellEnte sotto il profilo delliter amministrativo ed in ordine alla qualit dellatto, anche in relazione alla sua rilevanza. (A.C.)
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16 MARZO 2012
Politica
SAPONARA
E giunta Mezzanotte
A sostenerlo Massimo Scaffidi, ex supporter dellattuale capo della giunta Ciro Gallo. A tentare la corsa per la guida del comune anche lex primo cittadino Salvatore Oriti
DI NINO DRAGOTTO
ACQUEDOLCI. Lex presidente del consiglio Sergio Mezzanotte, con unentrata a gamba tesa, scompagina il gruppo coeso di cui faceva parte e che si apprestava ad affrontare la sfida elettorale per sconfiggere il sindaco Ciro Gallo, in corsa per continuare imperituro il mandato amministrativo. Autore della sfiducia al sindaco Gallo, conclusasi con lharakiri dei suoi amici del consiglio comunale, lex presidente del consiglio Mezzanotte oggi insofferente ad accettare organigramma e strategie altrui, rompe gli indugi ed annuncia la sua candidatura a primo cittadino. Nella sala ristorante dellagriturismo Il Vecchio Carro, Sergio Mezzanotte, accoglie gli amici che dovrebbero sostenerlo nella lista di riferimento. Accanto al politico commercialista Mezzanotte presente Massimo Scaffidi, laspirante assessore provinciale, portatore di voti del sindaco Gallo, da questultimo trombato per assegnare il seggio assessoriale al cognato, Giuseppe Di Bartolo. Di fronte a tentennamenti di chi cerca alleanze parallele, senza trovare mai coesione ho preferito sciogliere il Nodo di Gordio , alla conquista della sede municipale e cacciare il tiranno, afferma con spirito battagliero
Nino Terranova
sindaco Gallo. Non ci sono prime file con sedie occupate, dichiara il medico con lascendente a sindaco, Salvatore Oriti, sostenendo che per la carica di vicesindaco sar ad appannaggio di chi riporta pi voti. Non ci sar nessun pacchetto preconfezionato sullorganigramma della giunta, sarebbe un bel regalo sotto lalbero per Ciro Gallo imperante e capitano della nave Concordia, sostiene il cardiologo Oriti Da sinistra Sergio Mezzanotte e Massimo Scaffidi rassicurando gli amici che non Sergio Mezzanotte, che per peso specifico tenter nessuna scalata ad elezioni e per grinta somiglia tanto al suo provinciali, regionali o nazionali, e di volersi compagno di esordio politico, Ciro Gallo. A fermare ad Acquedolci per fare bene il sfidare alla consultazione elettorale del 6 e sindaco. Al sindaco Gallo, il candidato Oriti 7 maggio il sindaco Ciro, c anche il manda a dire che la cittadina non ha medico cardiologo Salvatore Oriti. Una bisogno delle immagini del leader del Pdl, partita gi disputata nel 2007. Oriti cerca la Angelino Alfano, in visita gi tre volte al suo rivincita, intende riprendersi la poltrona di amico primo cittadino. Sulla posizione sindaco questa volta senza il terzo dellassessore provinciale Peppuccio incomodo della lista dellintramontabile Torrenova, sponsor del vicesindaco in democristiano, Giuseppe Terranova, oggi pectore Nello Amata, il dottore Oriti si titolare dellassessorato provinciale dimostra fiducioso: E troppo Finanze. Il cardiologo Salvatore Oriti ha democristiano per fare un salto nel buio. dato appuntamento per sabato 17 marzo Dai giochi sembra sia uscito indenne nella platea del teatro Giuseppini a 250 lavvocato Alvaro Riolo, coordinatore del sostenitori. Una carica che dovrebbe dare movimento di aggregazione per corso al Movimento Spontaneo Popolare, defenestrare il sindaco Gallo. Aveva Msp, che unito alle forze Laltra pubblicizzato unintenzione di divorzio da Acquedolci, A A e Rinnovamento, Salvatore Oriti. Riscatto, Rinascita, (R R R), dovrebbe In settimana si sapranno gli invitati raccogliere i numeri per mandare in esilio il alleventuale matrimonio.
ALCARA LI FUSI
c a m p a g n a e l e t t o r a l e d o m e n i c a s c o r s a , c o n l a Il candidato sindaco inoltre potr contare sullappoggio presentazione del logo della lista e delle linee guida del di Giuseppe Pirronello, capogruppo dellopposizione, di prossimo impegno politico-amministrativo. Orazio Faraci, gi consigliere provinciale, di Marzia Vaneria ha deciso di puntare tutto sulla valorizzazione Scafidi, in rappresentanza del mondo giovanile e delle delle risorse naturali, paesaggistiche e sulla riscoperta donne, e di Nicola Alpino, coordinatore cittadino Pd. della tradizioni popolari, temi che in questi anni sono stati Anche la cittadinanza sembra aver risposto bene alla dimenticati e che invece potrebbero fare sua candidatura, sono stati in molti a la differenza. Il territorio alcarese deve partecipare alla sua prima sortita diventare un punto focale allinterno del pubblica. Parco dei Nebrodi, un volano di sviluppo Dallaltra parte, certa anche la per lintero comprensorio, commenta ricandidatura dellattuale primo cittadino, Vaneria. Gi pronte anche le linee guida Giuseppe Spinello. Dopo giorni di del programma, attenzione ai giovani, al indiscrezione sulla sua presenta uscita di lavoro e al territorio, con una scena dalla vita politica, arrivata puntale collaborazione attiva con tutte le realt la smentita. Il sindaco pronto a rimettersi sociali presenti del comune che daranno in gioco puntando su tutto quello che ha un contributo per la stesura del piano realizzato nel corso di questa legislatura. Nicola Vaneria operativo. Carmen Pidal
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Politica
S. TERESA DI RIVA. Cominciano a popolarsi le liste civiche. Dal Pd a Fli
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PROVINCIA
SANTA TERESA DI RIVA. Mentre i vertici dei partiti sono alla strenua ricerca di candidati per la guida della citt da contrappore alluscente Alberto Morabito si cerca di chiudere gli accordi ogni movimento prepara le squadre ed ecco che trapelano i primi nomi. Nel Pd ufficiale, vicino a Morabito, dovrebbero esserci presenze femminili tra cui larchitetto Angela Muscolino mentre sempre in area sinistra ma in casa Impastato il candidato dovrebbe essere Agostino Gullotta. I giovani di Bucalo dovrebbero puntare su Santino Trimarchi. Pippo Lombardo ha messo su insieme al consigliere agricolo Vittorio Chillemi il Progetto giovani al femminile che dovrebbe vedere lesordio di Giusi Cillia, nipote del pi famoso Gaetano, che viene dato per candidato col sindaco uscente. In casa Mpa pare che il consigliere uscente Saro Caminiti abbia manifestato la volont di non ricandidarsi ed in rampa di lancio segnalano Mimmo Centorrino. LUdc schiera potrebbe puntare sui giovani Fabio Coco e Carmelo Cutrufello e su Nino Toscano, stimato medico di base. Il Fli dovrebbe puntare sugli uscenti Miano, Bucalo, Moschella e Sturiale con questultimo che potrebbe lasciare il posto alla nipote. In casa Sicilia Vera, Nino Bartolotta sicuramente far affidamento sul leader Fabio Palella che allinterno del gruppo il pi serio candidato ad occupare un ruolo di assoluta visibilit e poi su Felice Di Bartolo presidente del circolo Boccavento oltre che sulla riconferma di Enzo Filoramo . Cateno De Luca in questi mesi ha ricostruito la sua compagine che dovrebbe mettere in vetrina il consigliere rottamatore Danilo Lo Giudice, il giovane avvocato Carmelo Moschella, il presidente dellato 4 Leonardo Racco che potrebbe lanciare un membro della propria famiglia, il sindacalista Enzo Nicita ed un nome
Nino Bartolotta
espressione dellimprenditore Santi Ferraro, main-sponsor della locale squadra di pallavolo femminile che lotta per la promozione in serie B2. Tre i cantieri aperti che dovrebbero costruire la nuova squadra di governo cittadino. Il primo quello del sindaco uscente Alberto Morabito che parte da una squadra ridimensionata dalla fuoriuscita di gruppi importanti quali lUdc ed il Fli ma che al momento rappresenta lunica candidatura a primo cittadino certa. Candidatura che al momento gode dellappoggio del Pd e dei gruppi uscenti di sostegno che si riconoscono nellassessore Natale Rigano, nel consigliere Lalla Parisi ed in Giannandrea Agnoni anchegli membro dellesecutivo municipale. Sullaltro versante continuano copiosi e estenuanti i summit sullasse FliUdc-Mpa-Sicilia Vera con questultimo movimento che nelle assisi viene rappresentato solo da Nino Bartolotta ed i suoi amici, assente al momento la componente che fa riferimento a Cateno De Luca. Il quadrilatero per non decolla in quanto nessuno vuole fare un passo indietro sulla designazione del candidato a ricoprire la poltrona pi ambita della casa municipale. I rappresentanti di futuro e libert puntato su Salvatore Bucalo, i seguaci del partito di Casini su Paolo Turiano e gli autonomisti su Salvatore Puglisi. Tutti fermi sulle proprie posizioni in attesa che qualcosa si sblocchi. Grande regista di questa operazione larghe intese il consigliere provinciale ed ex sindaco Nino Bartolotta che strategicamente sta lavorando sotto traccia e che non ha formulato sino ad adesso nessuna avance pur essendo il gruppo di Sicilia Vera nella sua interezza molto corposo ed essendo il primo legittimato ad un ruolo di politica anti-
moribitiana avendo ricoperto stabilmente il ruolo dellopposizione. Appare altres strana lassenza di Cateno De Luca che chiarir in un comizio le proprie volont che costituiranno il crocevia nella formazione delle liste. Rester a rimpinguare il listone grandi intese o intende scendere in campo con una candidatura di rottura? Il terzo ambito di movimento ruota attorno al ticket LenzoPippo Lombardo che hanno preferito agire al di fuori degli schemi ufficiali dei propri partiti di appartenenza e stanno confrontandosi con la societ civile, dopo un allungo dellex presidente del consiglio adesso il gi vicesindaco ad essere pole position per linvestitura. Attorno a questi tre grossi pianeti ruotano nella galassia politica santateresina una serie corpi fluttuanti che vanno dai democratici del circolo Impastato ai giovani di Bucalo, al circolo dei Disinteressati.
FURNARI
Giamb, dichiara 23.268 euro, che rappresentano il triplo rispetto a quanto dichiara il suo stesso datore di lavoro, lassessore al Verde pubblico Vito Giamb, che ha un reddito di soli 8.315 euro. A dichiarare il compenso pi alto il consigliere di maggioranza Tommaso Cundari che con il suo lavoro da ispettore Inps raggiunge i 36.956 euro, superando lo stesso sindaco Mario Foti che con la sua professione di avvocato ha guadagnato 31.605 euro. Terzo in classifica il consigliere di opposizione, nonch capogruppo di Giovani Per Furnari, Giuseppe Mendolia che con il suo lavoro di sottoufficiale della Guardia Costiera dichiara 29.185 euro, seguito dagli impiegati Salvatore Schepis (25.540 euro), Concetta Santangelo (23.268), dal pre- Santangelo
sidente del consiglio Domenico Puliafico (20.411), Giuseppe La Macchia (19.319), Vincenzo Pelleriti (17.545), Roberto Recupero (17.195), Tindaro Alex Bonanno (16.179) e Attilio Stoppia (9.676). In giunta, invece, supera tutti il direttore di un ufficio postale Antonino Giorgianni con un reddito di 27.459 euro, seguito a distanza dallimprenditore informatico Bartolo Catalfamo con 13.097 euro, da Antonino Isgr (10.826) e da Vito Giamb (8.315 euro). La speciale classifica si chiude con il consigliere Antonino Crisafulli (8.023), mentre non hanno dichiarato reddito Annalisa Torre (disoccupata) e gli studenti Giuseppe William Cavallaio, Marina Chiofalo e Filippa Onnis. Giamb Pamela Arena
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16 MARZO 2012
Politica
MISTRETTA
Colombo, scacco al Re
Il vice sindaco si scontrer con il bancario che ha gi incassato lappoggio di Pellegrino, Fratantoni, Ruggeri e Barberi. Lavvocato Gerbino sceglie lattuale squadra di governo
DI NINO DRAGOTTO
S. STEFANO DI CAMASTRA. Sar un Colombo od un Re a guidare lesecutivo amministrativo della citt delle ceramiche? Linterrogativo sar risolto dal responso elettorale delle prossime amministrative nella cittadina fondata dal Duca di Camastra nel 1683, oggi afflitta da un progressivo decremento della popolazione residente, fattore incomprensibile ed unico tra i comuni della fascia costiera della Sicilia. Carmelo Colombo, docente di chimica allistituto industriale Torricelli, vicesindaco uscente dellamministrazione Carmelo Colombo guidata dal primo cittadino Pippo Mastranrea, democristiano, alla candidatura a sindaco, strategicamente ricerca della formula pi attiva per ridare preparata, Fausto Pellegrino, ha vitalit alla citt. Francesco Re, bancario rinunciato a continuare il percorso politico delegato sindacale nazionale dellUnicredit, socialista di lunga militanza, amministrativo con il professore Colombo, e nella prossima campagna elettorale candidato quasi perenne e gi sar a fianco del bancario sindacalista, amministratore comunale, porta nel cuore Francesco Re. Contro di me si profila i destini della citt puntando alla sua una grande ammucchiata dalle abilit di mediazione. Il sindaco Pippo espressioni politiche pi diversificate,e Mastrandrea, rinunciando a concorrere dalle grandi ambizioni personali, per ottenere il secondo mandato sostiene il candidato a sindaco Carmelo amministrativo perch impegnato fuori sede nella professione di medico chirurgo Colombo, presentando il simbolo della sua lista di riferimento , Vivere Santo ha designato Carmelo Colombo a Stefano, con in evidenza il campanile continuare lesperienza amministrativa. Linvestitura di Mastrandrea nel passare la della chiesa Matrice. Per non tradire la sua formazione il candidato Francesco Re guida dellesecutivo a Colombo ha nel presentare la lista di riferimento, mette scatenato risentimenti interno al quadro amministrativo di riferimento. Lassessore in primo piano il quadro in mattonelle di ceramiche rappresentante la figura Fausto Pellegrino, promotore finanziario, simbolo dei lavoratori che avanzano, oggi in area Mpa, ma gi vicino al icona che campeggia nel salone deputato regionale Cateno De Luca, da consigliere comunale ha messo in croce dingresso del sodalizio cittadino Societ Operaia. Della grande cordata a sostegno il sindaco Mastrandrea per promuoverlo di Francesco Re far parte lattuale assessore, scombussolando gli equilibri sindaco di Pettineo, Pino Barberi, che fino allinterno dellaula e ribaltando i valori del alla vigilia era pronto a correre da solo per gruppo di maggioranza di riferimento al la poltrona di primo cittadino, per non primo cittadino. Sfumata la sua
Francesco Re
lasciare la fascia tricolore, variando solo lindirizzo di residenza. Altra adesione di peso nella lista del Re quella dellex assessore provinciale, Giuseppe Ruggeri, convertitosi allultima ora a non presentare una sua lista, ritrovandosi in compagnia di un suo avversario politico dei tempi passati, lex vice presidente della Provincia, Carmelo Re, che ha dovuto passare le consegne di sindaco a Pippo Mastrandrea, nellultima tornata elettorale delle amministrative. I consiglieri uscenti Filippo Fratantoni e Dario Carlino, altri papabili a sindaco sin dalla prima ora sono alla corte del Re. Nella lista dellultimo Re candidato sono affini molti aspiranti a sindaco, in pectore. Un bel numero per sollevare le sorti di una cittadina in visibile regresso, non solo di residenti. Finch lambizione non li separa. Nella lista del professore Colombo, scende finalmente in campo lavvocato Nino Gerbino, finora consigliere occulto del sindaco Mastrandrea, per ricalcare il percorso del padre, Augusto, democristiano irrequieto, pronto ai ribaltoni allinternodello scudo crociato.
ACLI
vole Lino Leanza, che ha riscontrato il positivo rinnovamento e il ricambio generazionale delle Acli Siciliane, che hanno saputo puntare su dirigenti giovani (Scir e Gallo) e che si propongono come movimento della societ civile. Il tema della societ civile stato ripreso anche da Franco Providenti; il lavoro, invece, stato il rifeMESSINA. "Rigenerare comunit per ricostriure il Paese". E sta- rimento costante del saluto del segretario provinciale della Cisl Toto questo il tema dell'assemblea per l'elezione dei delegati ai con- nino Genovese. Lex presidente della Provincia Salvatore Leonardi gressi nazionale e regionale delle Acli. La relazione introduttiva del ha sollecitato una politica autorevole, purch collegata alla genpresidente provinciale delle Acli di Messina Antonio Gallo ha sot- te. Ha concluso i lavori il presidente regionale delle Acli di Sicilia tolineato i temi di fondo, che secondo le Acli caSantino Scir, che ha espresso grande soddiratterizzano il momento politico: Dal tempo delsfazione per la crescita dlle Acli messinesi guila crisi deve derivare il tempo della ricostruzione date da Gallo, capaci di realizzare cose imporalla luce dell'insegnamento pastorale - ha detto tanti sul territorio. A conclusione sono stati eletti bisogna riproporre la vocazione educativa e fori delegati al Congresso Regionale: Antonio Galmativa del movimento aclista. Gallo ha anche lo, Nino Scimone, Daria Rotolo e Santino Ardiri fotografato lo stato dell'Associazione a Messina: delegati al Congresso Nazionale; Antonio Gallo, dal patronato, al caf, da Acliterra all'Enaip, ente di Nino Scimone, Rino Scafidi, Daria Rotolo, Sancui da poco ha assunto la presidenza. Lonore- Antonio Gallo e Lino Leanza tino Ardiri e Loredana Maccora. (GAB. AV.)
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Politica
FORZA DAGRO. Fabio sindaco, Emanuele capo della maggioranza. Non sono incompatibili
12 MARZO 2012
centonove
FORZA DAGRO. Per centinaia di cittadini stata una seconda vittoria elettorale. C chi ha persino brindato alla notizia con spumante e pasticcini per tutti. Non sussiste alcuna incompatibilit relativamente ai rapporti di parentela e di affinit, tra il sindaco ed i consiglieri comunali. Lo ha scritto in una nota il dirigente generale dellAssessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Giovanni Carapezza. Sciolto cos ogni dubbio sulle sorti della vita amministrativa del paese. Rimasto per lungo tempo in bilico, in ottemperanza della nuova legge elettorale regionale n6 del 5 aprile 2011 entrata in vigore il primo gennaio scorso. Il caso pi emblematico nel piccolo comune della provincia di Messina, a Forza DAgr, dove la Regione ha espresso parere negativo sulla presunta incompatibilit di parentela tra il sindaco Fabio di Cara ed il fratello Emanuele, capogruppo di maggioranza. Dunque, tutto resta tale e quale. A rimanere deluso il Antonino Bianca dellopposizione, che avrebbe pregato giorno e notte affinch il sindaco decadesse dalla sua poltrona. Invano. Mi dispiace per Bianca dichiara il sindaco Di Cara - che, politicamente sembra condannato a vita ad essere un perdente. Non nni zetta una - ironizza. La notizia era trapelata da qualche settimana. Ma ancora non era ufficiale. Non faccia dimettere suo fratello, aspetti, abbiamo chiesto lintervento allufficio legale della regione siciliana per chiarire la vicenda avevano detto ripetutamente al sindaco Fabio Di Cara, dallassessorato regionale agli enti locali. Dunque a distanza di qualche mese arriva il via libera definitivo sulla questione legata ad una presunta incompatibilit tra il sindaco Fabio di Cara ed il fratello Emanuele, capogruppo di maggioranza. Non possono far parte della giunta come citato nella nuova legge elettorale regionale n6 del 5 aprile 2011 - il
applicabile tra gli altri componenti della giunta ed i consiglieri comunali, non appare, invece, che tale previsione sussista tra il sindaco, non compreso nellespressione, altri componenti della giunta, ed i consiglieri comunali. Un giro di vite che coinvolgerebbe soprattutto piccoli comuni, provocando seri scompensi politici. Intanto Emanuele Di Cara, eletto consigliere comunale con un plebiscito di oltre 200 voti, aveva sempre pronta nel cassetto la lettera di dimissioni per salvare il fratello Fabio e lasciarlo alla guida del timone. E non ci ha mai pensato due volte. Con mio fratello siamo molto legati chiarisce Emanuele 36 anni - ed abbiamo sempre lavorato in sinergia per una migliore vivibilit del paese. Nel caso si paventasse lipotesi della decadenza di mio fratello avrei presentato senza esitare le mie irrevocabili dimissioni. Mio fratello incompatibile solo per una cosa: troppo buono con gli avversari politici che non perdono occasione per sferrare colpi bassi. A sollevare il caso una nota della minoranza a firma di Antonino Bianca e di Giuseppe Di Cara, che col sindaco ha solo il cognome in comune. I due hanno inviato la stessa nota al Prefetto di Messina, scatenando in consiglio comunale un vero putiferio. Che alla fine si risolto con un clamoroso nulla di fatto. In paese per settimana non si parlava daltro. E oggi per centinaia di cittadini questa stata una seconda vittoria elettorale.
Beppe Forzano
potrebbe fare capolino il presidente del consiglio Marco Cannizzo. Le riunioni vanno gi avanti da tempo. A credere nel progetto una parte dellex maggioranza che nel corso del mandato ha preferito prendere le distanze dallesecutivo come Maria Pia German e Cinzia Martello, entrambe con una esperienza chiusa anzitempo nella giunta, il consigliere Filippo Mondello, ma anche lex consigliere provinciale del Pdl Natalino Natoli con un gruppo di amici. Natoli, se confermer questa scelta, si contrapporr al fratello che siede allinterno della giunta con il sindaco Ornella Trovato. E ora di cambiare e dare una svolta definitiva a questo paese - commenta Natalino Natoli sia Trovato che Forzano sono rappresentanti di gruppi politici che hanno rovinato il paese negli ultimi quindici anni e non possiamo pi permetterci di sbagliare. (GAB. AV.)
MONTALBANO
preferisce comunque non prendere posizione a favore di uno cose sono poi cambiate. Il sindaco Simone si riferisce al o dellaltro candidato essendo tutti suoi alleati. Visto il Progetto Montalbano che avrebbe voluto portare avanti periodo di profonda crisi che ormai si registra da tempo, mi insieme al dottore Taranto, ma che non si potuto sembra doveroso fare i miei auguri di buon lavoro a chiunque concretizzare a causa delle dimissioni di questultimo da diventi il nuovo primo cittadino dichiara Simone . Per presidente del consiglio. Oggi, invece, il dottore Taranto quanto mi riguarda, ho amministrato questo paese con scende in campo ufficializzando la propria candidatura con dedizione e profondo rispetto per la mia comunit. Purtroppo la lista Vivere Montalbano, mentre unaltra compagine non siamo riusciti a portare avanti alcuni progetti che ci sarebbe guidata dallattuale presidente del consiglio, eravamo prefissati e credo che oggi, pi che dedicarsi alla Salvatore Gugliuzzo il quale non smentisce di volersi esporre scelta del prossimo candidato a sindaco, ci si in prima persona: Ci sono trattative in corso con debba preoccupare di realizzare un progetto di gli altri due candidati a sindaco, lavvocato rinascita e di sviluppo del paese. Ad ogni modo, Tortora e il dottore Taranto ma se non si individuare in uno dei tre il mio successore raggiunge un accordo, potrei decidere di sarebbe un discorso difficile visto che tutti sono scendere in campo con la mia lista. Stiamo stati miei sostenitori anche se gi tempo fa organizzando il gruppo Per Montalbano del avevo manifestato lintenzione di portare avanti quale faranno parte alcuni consiglieri comunali un progetto individuando una figura che come il dottore Luigi Caragliano e lassessore potesse condividere con me questa idea, ma le Giuseppe Simone Carmelo Popolo. (Pamela Arena)
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Sicilia
DI
16 MARZO 2012
LA REPLICA
O il lavoro o la morte
Dopo diciotto anni in carcere per concorso in omicidio, ha deciso di cambiare vita. Ma per Raffaele Fornaro tutte le porte sono rimaste chiuse. A partire da Palazzo Zanca
MARINO RINALDI
MESSINA. Ha minacciato di darsi fuoco perch si sentito preso per il culo. Dal sindaco, che non mi ha mai ricevuto, dalle istituzioni, che non hanno risposto al suo appello, da una citt in cui impossibile lavorare se non hai santi in paradiso. Raffaele Fornaro ha 43 anni, una moglie e un figlio di dodici mesi a cui non pu dare da mangiare. Eppure, dopo diciotto anni di carcere per concorso in omicidio, in un futuro migliore ci sperava. Voleva un lavoro, uno qualsiasi, anche il pi umile, ma nessuno lo ha assunto. Per questo un mese fa, il 15 febbraio, si era recato in Comune per chiedere aiuto. Facendo irruzione nellaula consiliare mentre era in corso un dibattito sulle presunte irregolarit riscontrate nella gestione del personale da parte di una cooperativa. Una carta, quella delle cooperative, che aveva provato a giocare anche lui, facendo domanda per i cantieri scuola. Ma malgrado la legge preveda dei posti per persone come me, non sono rientrato nelle graduatorie, spiega. Al Comune, racconta, gli propongono un sussidio, ma Raffaele si oppone. Non vuole lelemosina, ma unoccupazione. Ho accettato per di sottoscrivere una richiesta di contributo comunale, una sorta di bonus beb che mi aiutasse a campare in attesa di trovare un lavoro, spiega Raffaele. Ma un mese dopo di quei soldi, e della sua pratica, non c traccia. Con un figlio da sfamare e tanta frustrazione in corpo, Raffaele si lascia sovrastare dalla rabbia. Cos, lo scorso marted 13 marzo, decide di compiere il gesto estremo. Incatenandosi a un divano di Palazzo Zanca con i vestiti inzuppati di liquido infiammabile e un accendino in mano. NESSUNA ELEMOSINA. Lanno scorso avevo chiesto di essere ricevuto dal
galera. Diciotto anni al fresco per concorso in omicidio e un lungo periodo di dipendenza dalla cocaina. Ma cinque anni fa, dopo varie esperienze di lavoro in carcere e grazie allaiuto degli educatori, ha deciso di voltare pagina. Con la vita criminale ho chiuso - spiega - ma se non riesco a trovare un lavoro, pur di poter dare da mangiare a mio figlio, sono disposto persino a tornare in cella. Fino ad ora sono riuscito a sopravvivere grazie allaiuto di mio cognato, che in cassa integrazione, ma non posso andare avanti cos. Da quando sono uscito dal carcere ho lavorato, solo ed esclusicamente in nero, per alcune ditte di pulizie, come cameriere, e in una azienda edile. Dopo il giro di vite del fisco, per, nessuno pi disposto a farmi lavorare illegalmente, prosegue Fornaro, la cui unica speranza, adesso, in mano alle istituzioni. Ma come posso sperare in una vita migliore con una amministrazione che cura solo i propri interessi e investe 113 mila euro per asfaltare una stradina (via Goito, ndr) di quaranta metri?.
IL PRECEDENTE
Sebastian Puleo
Piazza Municipio, Puleo ci rester per mesi e mesi, giorno e notte, con il sole e con la pioggia, armato solo di tanta tenacia e di un cartello bianco con la scritta voglio i miei soldi. Ovvero lindennit di buonuscita che Puleo attendeva dal lontano 1987, lanno in cui decise di dimettersi dal Comune di Messina. Dopo aver lasciato il mio posto di lavoro - racconta - mi sono trasferito ad Amsterdam e ho lavorato negli hangar dellaeroporto. Poi, nel 1993, ho chiesto il riconoscimento dei miei diritti e avanzato pretese sul trattamento di fine rapporto. Inizia allora una lunga battaglia fatta di ricorsi, denunce alla Procura della Repubblica, interrogazioni alle camere e allUnione Europea, carte bollate e lunghi mesi passati alladdiaccio davanti al Comune. Una lunga ed estenuante lotta contro la burocrazia che si conclusa a febbraio del 2004, quando il mio assistito - spiega il legale Enzo Ocera - ha chiuso un accordo con il Comune riuscendo ad ottenere una buona parte della somma che gli sarebbe spettata.
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RICORRENZE. Il 14 marzo 2006 si inabissava lammiraglia dei traghetti dello Stretto
16 MARZO 2012
centonove
CURIOSITA
MESSINA. A esattamente sei anni dalla morte della storica nave Cariddi, iniziata ad affondare una domenica pomeriggio nel marzo del 2006, lo Stretto di Messina si prepara a perdere un altro pezzo di storia. Anche per la nave traghetto "Iginia", che verr posta in riserva da Rfi il prossimo 31 marzo, si prospetta uno scenario simile (o addirittura peggiore, come lo smantellamento) a quello che ha visto protagonista l'Ammiraglia dello Stretto. LA STORIA. La Cariddi dal 1932 era la nave di bandiera della flotta Fs, negli anni '70 l'Horcynus Horca di Stefano D'Arrigo raccont la sua prima morte datata 1943. Cariddello non ha mai perso la vena di giocare col rigorgo e restare a galla. Un po' per monito, un po' per rimanere ancora aggrappato al pelo dell'acqua che un tempo imponente solcava, mostra ancora, dopo sei anni dall' annegamento, la sua stanca poppa che si affaccia sulla rada San Francesco. La storia di un figlio del mare morto, risorto e affondato. Dall'incuria, dalla negligenza, dalla scarsa capacit di valorizzare la pi grande tra le imbarcazioni italiane ritenute di interesse storico e sottoposte a vincolo. Duecentocinquanta milioni di lire la somma versata dalla Provincia a Fs per l'acquisto della nave all'epoca della presidenza di Pippo Naro. Pi di un miliardo di lire spesi nelle successive gestioni per tenerla in carico, ma senza farla rivivere realmente. Fino al 14 marzo 2006, giorno in cui l'Ammiraglia, abbandonata sulla rada San Francesco, si definitivamente accasciata su un fianco e ha abbracciato pi forte il suo mare. Da due giorni gi si segnalava la progressiva immersione dell'Ammiraglia con l'allora presidente della Provincia Turi Leonardi a minimizzare e rassicurare: Adesso la riportano a galla.
T.C.
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16 MARZO 2012
Sicilia
d'inizio lavori da ritenersi non efficace, si legge sul documento, in quanto presentata prima del decorso del termine previsto dalla legge. Secondo il comune di Messina, inoltre, la ditta ha versato trentamila euro in oneri concessori. E invece, prima di iniziare a scavare e costruire, avrebbe dovuto versarne altri 71mila e rotti. Perch? Sempre per una questione di date. Nei casi di inizio dei lavori ai sensi dell'articolo 2 della legge regionale 17 del 1994, ove il titolare della concessione edilizia inizi i lavori dandone comunicazione, previo versamento al comune degli oneri concessori in misura ridotta rispetto a quella determinata dagli uffici, deve essere disposta la sospensione dei lavori fino al soddisfo dell'intero importo dovuto, compreso di interessi e/o sanzioni, si legge nellordinanza. Il Comune, invece, ci andato gi pi duro ordinando, nel giro di tre mesi, la demolizione dei lavori. O forse no. LA SOLUZIONE. Fatta la legge, il modo di girarci attorno lo si trova sempre. Perch, nonostante la perentoriet dellordinanza da parte del dipartimento comunale, e fatti salvi i 60 giorni concessi per il ricorso al Tar da parte dei destinatari del provvedimento, la situazione sanabile. Formalmente, i lavori sono stati eseguiti come se non ci fosse una concessione - spiega Raffaele Cucinotta, dirigente dellUrbanistica - perch a norma di legge ancora non erano decorsi i termini, e quindi il permesso di edificare in pratica non era maturato. Certo prosegue Cucinotta - una volta risolti gli intoppi la ditta pu chiedere la sanatoria: se i lavori sono conformi allo strumento urbanistico, sono tranquillamente assentibili. Sullapplicazione dellarticolo 19, che accorcia i tempi di istruttoria dimezzando anche quelli necessari per lesame del progetto, Cucinotta non tenero. Tenga presente che al dipartimento Urbanistica del comune di Messina operano solo nove tecnici, che dovrebbero esaminare i progetti provenienti da unintera citt. E sulla possibilit che un progetto possa non essere mai esaminato, Cucinotta possibilista. Non dovrebbe accadere, e chiaramente facciamo di tutto perch non accada, ma astrattamente si, c la possibilit. Daltra parte - conclude il dirigente - lassessore al territorio Pippo Corvaja chiede da anni che il personale venga incrementato. Richiesta finita nel dimenticatoio.
CASPANELLO
MESSINA. Larticolo 19 della legge edilizia siciliana ha combinato il primo guaio. La soppressione della commissione edilizia comunale, ed i 75 giorni (invece dei precedenti 120) per iniziare i lavori dalla richiesta di concessione per silenzio assenso, hanno provocato il patatrac nel cantiere che la Lg costruzioni aveva tirato s a santAgata, di fianco al torrente di Fiumara Guardia: cantiere sequestrato e indagini in corso per violazioni in materia edilizia per il costruttore, i direttori dei lavori e le proprietarie del terreno. Dal cartello che la ditta ha obbligo di esporre fuori dal cantiere, direttori dei lavori risultano Roberto DAndrea, Giuseppe Grimaldi e Andrea DAndrea, mentre proprietarie del terreno e intestatarie della concessione edilizia sono Pasqualina Donia Sofio e Aureliana Marcella Macherione. La Lg costruzioni, invece, appartiene a Lillo e Giuseppe Cosenza. LA STORIA. A maggio del 2009, le proprietarie del terreno presentano richiesta di concessione edilizia per due palazzine a tre elevazioni fuori terra pi seminterrato e parcheggi, su unarea di mille metri quadrati da realizzare nei pressi dei torrenti di Fiumara Guardia e SanAgata. Nellarea oggi ci sono fondamenta, pilastri e solai gi in corso di costruzione: lavori iniziati a ridosso di natale, il 16 dicembre del 2011, grazie al famigerato articolo 19 della legge regionale 5 del 2011. Quello, cio, nato con lintenzione di snellire le procedure amministrative per il rilascio della
concessione edilizia e che invece si sta rivelando unulteriore allargamento delle maglie del controllo urbanistico del territorio. Secondo larticolo, infatti, la domanda di concessione edilizia si intende accolta qualora entro settantacinque giorni dal ricevimento dellistanza non venga comunicato allinteressato il provvedimento motivato di diniego. In sostanza, quindi, prima che qualcuno esamini il progetto, i palazzi potrebbero essere gi costruiti. QUESTIONE DI DATE. Il 6 marzo, dal dipartimento Repressione abusivismo del comune di Messina partita a carico del complesso in costruzione unordinanza di immediata sospensione e demolizione dei lavori eseguiti. Perch? Perch la comunicazione
Raffaele Cucinotta
MOVIMENTI
pofitto nel cemento. Ha appena ultimato due palazzi (quello di via Manzoni ed un altro, a sei piani, sul viale Regina Margherita a qualche decina di metri dal liceo Archimede), si appresta ad iniziare un complesso edilizio di lusso in contrada Torre bianca, nel rettilineo di fronte al mar Tirreno subito dopo Faro, in uno degli ultimi appezzamenti di terreno della riviera non ancora colonizzati da mattoni e cemento. Del cantiere, al momento c solo il cartello che pubblicizza le villette con tanto di piscina: gli sbancamenti dovrebbero cominciare tra qualche settimana. Nel frattempo, si torna a parlare di torrente Trapani. Sarebbe in dirittura darrivo, negli uffici dellUrbanistica, un progetto per un ennesimo palazzo, da costruire poco prima dellintersezione col viale Regina Elena, nellarea ex Amam che il comune di Messina ha venduto qualche mese fa Vincenzo Vinciullo nellambito del piano di dismissioni. (A.C.)
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Sicilia
16 MARZO 2012
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A sinistra, Adolfo Parmaliana, il docente universitario morto suicida il 2 ottobre del 2008. Sopra, il fratello avvocato Biagio
TERME VIGLIATORE. La famiglia di Adolfo Parmaliana punta lindice contro il giudice Giuseppe Martello
MESSINA. La domanda stata depositata alla Corte europea dei diritti delluomo il 28 aprile del 2009, ma solo in questi giorni riemersa da un fascicolo di un processo. La moglie e figli di Adolfo Parmaliana, il docente universitario morto suicida il 2 ottobre del 2008 hanno chiesto la condanna dello Stato italiano ad un milione di euro di risarcimento danni. Il motivo? Il contenuto di una sentenza del 15 novembre del 2006 con cui il giudice Giuseppe Martello ha condannato Salvatore Isgr, esponente della sinistra di Terme Vigliatore, querelato per diffamazione da Parmaliana che si era sentito offeso da uno scritto apparso sulla rivista Comunit a maggio del 2000. I figli e la moglie hanno perso il loro caro anche per colpa di questo giudice e questa sentenza cos come stata pubblicata ha
creato danni allimmagine di Parmaliana che unitamente ad altre decisioni ha determinato in Adolfo Parmaliana una stato di amareza che lo ha portato alla morte. La sentenza frutto della manipolazione dei fatti processuali e dellatteggiamento personale del giudice che voleva colpire Parmaliana, scrive conclusivamente nella richiesta di risarcimento danni il fratello del docente, Biagio Parmaliana, legale che patrocina la cognata ed i nipoti. Martello ha condannato Salvatore Isgr, vero, ma solo per una frase offensiva e nellescludere la natura diffamatoria delle altre frasi oggetto di querela, ha offeso Parmaliana mettendo a punto un documento che stato usato dai suoi avversari. Il docente non si potuto difendere facendo appello perch il giudice comunque ha condannato Isgr e il nostro ordinamento non consente in questo caso di chiedere la correzione della decisione, sostiene nellincipit della domanda il fratello
del docente con la passione per la politica. ESEMPI. Salvatore Isgr, segretario della nuova sinistra dei Ds sulla rivista Comunit aveva cos iniziato il suo scritto di critica nei confronti di Parmaliana: La non credibilit del segretario dei Ds, Parmaliana, sul piano della difesa della trasparenza e della legalit notoriamente ed ampiamente documentata. Il suo percorso mostra che non era un uomo di sinistra come si vuole rappresentare. Lesponente politico aveva poi fatto una serie di esempi: Parmaliana nel 1986 da consigliere comunale ed assessore ai Lavori pubblici ha votato il Prg di Terme Vigliatore risultato in contrasto con la legge e bocciato nel 1994 dalla regione Sicilia. Perch non ha mai chiesto il rispetto della legalit nel territorio? Forse perch doveva salvaguardare la concessione edilizia che in forza di quel Prg era stata data alla madre?. Il giudice Martello aveva scritto: E un dato oggettivo che Parmaliana vot un Prg che
aveva favorito la madre che si ritrov un terreno agricolo edificabile. E un altro dato che quella concessione al pari di altre centinaia avrebbe dovuto essere revocata e che la vicenda non fu edificante perch la regione Sicilia trovandosi ormai decine di case gi costruite decise una sanatoria, ha motivato il giudice Giuseppe Martello. Nel 1988, Filippo Giunta, segretario dellallora Pci aveva chiesto ladozione del metodo del pubblico incanto per assegnare i lavori da parte del Comune. Lassessore ai lavori pubblici Parmaliana non asumeva alcuna iniziativa, scrisse Isgr. Parmaliana nel corso dellaudizione ha manifestato avversione a questa domanda. Fatto che mai vennero espletate gare oubbliche nel corso del suo mandato di assessore, ha sottolineato Martello. Parmaliana dialoga a destra e a manca. Nelloccasione delle elezioni del 1993 e del 1995 Parmaliana sia autocandida in contrapposizione al candidato ufficiale del partito Filippo Giunta, che in tutte le due ocasoni non andato al ballottaggio per due e per un voto. Nel 1995 cerca e non trova il supporto del centrodestra e accetta la designazione ad assessore da parte del candidato dellUdc. Fu per questo espulso dal Pds. Non privo di significato che Parmaliana ebbe a ricevere incarichi professionali da parte dellassessore Bartolo Pelegrino esponente del centro destra. Nessun documento prova che Parmaliana stato espulso dal partito ma stata avanzato il sospetto che i documenti siano stati persi dallo stesso interessato. E un dato certo che il docente di reiscrito nel 1999. Esiste una nota di decadenza dell1 agosto del 1995 perch attentava allunitariet dello schieramento. E un fatto storico che nel 1993 si sia candidato contro Filippo Giunta e nel 1995 abbia accettato la nomina ad assessore del candidato dellUdc, ha vergato il giudice Martello. Biagio Parmaliana nella domanda alla Corte europea ribatte: Il giudice racconta fatti non veri. Nel 1993 non si candida a nulla, nel 1995 accetta lincarico di assessore solo quando Giunta non va al ballottaggio. Nel 1999 non si reiscrive al partito ma ad uno nuovo che ha cambiato nome. E diffamatorio affermare che Parmaliana svolge unazione distruttiva nella societ, nella scuola, nle partito nelle istituzioni e per questo Salvatore Isgr deve essere condannato, scanc Martello. La Corte dappello di Messina il 18 dicembre del 2007 ha assolto anche per questa frase Isgr. La Corte di Cassazione il primo ottobre del 2008 ha confermato. Il giorno dopo, Parmaliana, a 50 anni, d laddio alla vita.
SENTENZE
segnato perch lo custodisse al giornalista Leonardo Orlando in cui si gettano grosse ombre sul collaboratore di giustizia Maurizio Bonaceto, le cui dichiarazioni sono state decisive per la condanna allergastolo di Pippo Gulllotti e di Antonino Merlino accusati dellomicidio di Beppe Alfano. Il testamento che doveva essere tenuto segreto e reso di pubblico dominio solo se Olindo Canali fosse stato arrestato ha iniziato a girare per tutti gli studi legali di Barcellona Pozzo di Gotto, finch non approdato alla Procura di Messina e poi non stato esibito nel processo Mare nostrum. E stato per questo che Olindo canali stato chiamato a testimoniare. A specifiche domande ha negato circostanze che egli stesso aveva gi ammesso dinanzi ai magistrati della Procura di Messina, titolari delle nuove indagini sul delitto Alfano, che lo avevano interrogato nelle settimane precedenti. I giudici di Reggio hanno escluso che Olindo Canali abbia detto il falso per favorire la mafia. Il processo a carico di Pippo Gullotti invece partito da una nota di servizio del sostituto procuratore Fabio Danna che aveva rilevato anomalie nelle spontanee dichiarazioni rese da Gullotti. (M.S.)
Olindo Canali
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16 MARZO 2012
Sicilia
e il continuo via vai di medici fa s che sempre pi donne cerchino assistenza altrove e i parti allospedale di Lipari, nel 2011, sono appena 15. Lendemica carenza di personale fa s che, fino ai primi di marzo, sia a malapena garantita lattivit di ambulatorio, mentre da qualche settimana lorganico formato due ostetrici e tre ginecologi. LA FUGA. Le gestanti se ne vanno a partorire a Milazzo, a Taormina, a Patti, a Messina. Allinizio della gravidanza ci siamo informati sulla possibilit di partorire a Lipariraccontano Eleonora e Antonio, che aspettano per aprile la loro prima figlia-, ma non ci hanno affatto rassicurati, anzi, hanno insistito molto sul fatto che, nel caso in cui ci fossero stati problemi, lunica soluzione sarebbe stata quella del trasferimento durgenza. Allora tanto vale programmare dal primo momento, scegliere una struttura, un medico. Anche perch- continua Eleonora- ogni volta trovavo un medico diverso, mentre io volevo qualcuno che mi seguisse, che mi conoscesse. Dopo Pasqua Antonio ed Eleonora se ne andranno quindi a Patti, dove hanno gi predisposto tutto e dove hanno affittato una stanza con cucina in un residence. Resteranno un paio di settimane, dato che negli ultimi giorni i controlli saranno pi intensi e torneranno con la loro piccola. Hanno preventivato una spesa superiore alle 300 euro a settimana, senza contare tutte le volte che siamo gi andati per le visite di routine, e per fortuna- dice Antonio- io ho a disposizione le ferie. Molte altre coppie hanno optato per una soluzione simile, ma chiaramente c anche chi non pu e deve solo sperare nella buona sorte. La vicenda di Lipari emblematica di come, in alcune realt, non sia garantito in modo adeguato il percorso nascita -commenta Leoluca Orlando, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari - Se in generale punti nascita troppo piccoli e poco attrezzati vanno chiusi, questo non pu, naturalmente esser ritenuto valido per quelli che si trovano nelle isole o in realt isolate, ovvero laddove costituiscono, di fatto lunica alternativa.
LIPARI. Partorire a Lipari? Mai. Le donne eoliane in dolce attesa scappano verso la terra ferma. Le mete predilette sono Milazzo e Patti. Quello che accaduto non che lesempio pi eclatante di come lAzienda sanitaria provinciale di Messina non abbia previsto unorganizzazione e una dotazione organica in grado di affrontare le emergenze. cos che il presidente della Commissione Speciale Sanit, Giacomo Biviano, commenta quanto accaduto alla giovane donna eoliana che ha perso il suo bambino allottavo mese di gravidanza, in circostanze ancora da accertare. Quello che certo che la giovane, originaria di Messina ma residente a Lipari, dove il marito lavora come operaio, arrivata allospedale in preda a forti dolori alladdome, sintomo di un improvviso distacco di placenta. Il personale in servizio nel reparto di Ginecologia ha predisposto per la donna il trasferimento in elicottero a Messina, dove si trova tuttora pur essendo ormai fuori pericolo, mentre il bambino, in grave sofferenza cardiaca, non ce lha fatta. LE INDAGINI. Le indagini della Procura di Barcellona dovranno verificare se i modi e i tempi del soccorso lascino spazio ad eventuali errori nella gestione del caso clinico (dovranno, ad esempio, stabilire se un cesareo prima del trasferimento avrebbe potuto salvare la vita al bambino), ma intanto, mentre saltano le prime teste (la dottoressa Maria Rigoli, direttore sanitario, stata sospesa per un mese e raggiunta, cos come la ginecologa Roberta Granese), il grave fatto di cronaca riaccende i riflettori su una battaglia, quella contro gli sconsiderati tagli della Regione alla sanit siciliana, che gli eoliani, costretti a spostarsi anche per una banale ingessatura o per una risonanza magnetica, hanno intrapreso quasi due anni fa, quando allOspedale di Lipari nascevano ancora, secondo una statistica che si riferisce agli ultimi dieci anni, in media cento bambini ogni anno. In principio fu il tentativo di trasformare lospedale, punto di riferimento principale per lintero arcipelago, perch unica struttura ospedaliera presente nelle sette isole, in un mega pronto soccorso, che gestisse le emergenze, tra cui i cosiddetti parti precipitosi, con la possibilit di pochi ricoveri per un periodo massimo di 72 ore, al termine delle quali, se il paziente avesse ancora avuto bisogno di trascorrere del tempo in degenza, sarebbe stato trasferito in una struttura della provincia. Il Piano prevedeva inoltre la chiusura del punto nascite. I TAGLI. Era il 2010 e il motivo di una simile decisione era ovviamente da ascrivere ai conti in rosso dellAzienda sanitaria provinciale e alla necessit di razionalizzare le risorse, rimodulare, in altre parole, tagliare. Nacquero allora
PATTI
Langioplastica? Te la sogni
I cardiopatici dei Nebrodi non hanno strutture dove si garantisce lassistenza. La polemica
mina. A sollevare la questione sono stati anche i consiglieri comunali di opposizione di Patti che nel corso dellultima seduta consiliare hanno approvato una mozione presentata dal consigliere Giacomo Prinzi. Di contro, per, sembra che sia la normativa in materia che prevede una unit di emodinamica ogni 500 mila abitanti. Aspetto, questo, messo in rilievo anche dallo stesso primario di cardiologia del nosocomio pattese, AnPATTI. Langioplastica per i malati cardiaci entro due ore? Per drea Consolo. Listituzione dellunit di emodinamica sarebi cittadini dei Nebrodi unutopia. Pur esistendo delbe un sogno dichiara ma non possibile reale strutture ospedaliere idonee, lunit emodinamilizzarlo nonostante la buona volont da parte delca non viene attivata perch, secondo quanto aflazienda. La provincia di Messina gi provvista fermato dallo stesso commissario straordinario deldi tre sezioni efficienti di emodinamica. Gli steslAsp di Messina, Francesco Poli, non vi sarebbero si consiglieri individuano per la possibilit di un fondi sufficienti. Per questo motivo le strutture ospeeccezione: Il Papardo, il policlinico e lospedale daliere che si trovano fra Villafranca a Cefal, non di Taormina conta gi tre unit di emodinamica hanno un servizio cos importante per salvare delsottolinea Prinzi mentre la fascia tirrenica asle vite umane. Lemodinamica presente al Paparsolutamente scoperta da Messina sino a Cefal. do, al Policlinico di Messina e allospedale di Taor- Andrea Consolo Sono tutte nela fascia jonica. (P.A.)
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ENNA. Ventitr richieste di rinvio a giudizio per la maxi inchiesta sullAto
16 MARZO 2012
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ENNA. Unintera classe politica alla sbarra. E stata fissata per il prossimo 10 maggio, ludienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Enna, a carico dei 23 indagati per i reati di presunta truffa aggravata e falso in bilancio. La maxi inchiesta, in cui incappata quasi lintera deputazione regionale e nazionale ennese a cominciare dal senatore del Pd Mirello Crisafulli, il parlamentare di Grande Sud, Ugo Grimaldi, i 2 deputati regionali democratici Elio Galvagno e Salvatore Termine e lex deputato del Pd Carmelo Tumino - oltre ad una dozzina di sindaci ed altrettanti ex amministratori dellAto rifiuti Enna Euno spa, era scattata nel gennaio 2010, ad iniziativa del Pm Marcello Cozzolino (alla vigilia del suo trasferimento). I reati contestati risalgono infatti al luglio 2006. ONOREVOLI ALLA SBARRA. Quando il cda dellAto rifiuti, venne costituito in modo bipartisan, da tutta la deputazione ennese (tranne Edoardo Leanza del Pdl, che non volle entrarci). Fu designato presidente dellAto rifiuti Enna Euno spa (oggi in liquidazione) il senatore Crisafulli, suo vice il parlamentare (allora forzista) Grimaldi ed amministratore delegato Galvagno. Sotto la guida dei parlamentari, lAto rifiuti deliber di accedere al cospicuo fondo di rotazione regionale di circa 9 milioni di euro. Soldi che dovevano servire a fronteggiare una situazione finanziaria e contabile disastrosa. Dopo una serie di pasticci, che stavano facendo sprofondare lAto rifiuti ennese - sommerso dai debiti per oltre 100 milioni di euro - nel crac finanziario e gestionale. SFILZA DI REATI. Solo che, pur di accedere ai finanziamenti del fondo
regionale - come hanno accertato le indagini delle Fiamme Gialle - i parlamentari del cda & co, avrebbero commesso gravi violazioni contabili. E svariati reati societari: dal falso in bilancio, alla falsa comunicazione sociale, ed alla truffa finalizzata ad indebita percezione di contributi pubblici, etc. Linchiesta giudiziaria - che con la dipartita del Pm Cozzolino stata poi proseguita dal Procuratore della Repubblica di Enna, Calogero Ferrotti ipotizza infatti una presunta truffa da parte degli (ex) amministratori della societ di ambito Enna Euno spa, ai danni della Regione siciliana. CARTE FALSE. Gli indagati, secondo gli inquirenti, al fine di ottenere le indebite erogazioni pubbliche dalla Regione - per accedere alle quali occorreva che lAto avesse un capitale sociale di una certa entit (almeno 1 milione e 50 mila euro) mentre invece era di appena 100 mila euro - avrebbero fatto carte false: facendo lievitare in modo fittizio il capitale sociale, ed occultando perdite di
esercizio di rilevante entit. Ed attribuendo poi gratuitamente le azioni ai 20 Comuni soci. Mentre una parte dei soldi ottenuti dal fondo di rotazione - laltra contestazione della Procura sarebbero stati impiegati per finalit diverse rispetto a quanto stabilito dal decreto regionale di concessione del finanziamento. ACQUISTO AZIONI DI GULINO. Oltre 900 mila euro, furono infatti utilizzati dallAto Enna Euno spa, per acquistare il pacchetto azionario della societ Cosiam (in cui cerano i fratelli Gulino, gi coinvolti in unaltra inchiesta giudiziaria nella citt dello Stretto), socio privato di Sicilia Ambiente spa (a cui lAto ha affidato in house la gestione dei rifiuti in provincia di Enna). Una storiaccia giudiziaria allennese, insomma, che si trascina ormai da 2 anni. Gi nel 2010, quando scoppi il terremoto giudiziario, la Polizia tributaria della Guardia di Finanza aveva disposto il sequestro preventivo, dei beni patrimoniali personali (immobili,somme i denaro, titoli e conti
correnti) dei 5 parlamentari ennesi indagati, nella qualit di ex amministratori della societ di ambito Enna Euno spa. La richiesta - poi rigettata dal Gip Pasqualino Bruno (oggi in pensione) - stata poi riconfermata dal Tribunale del riesame(anche se limporto del sequestro venne ridotto a circa 650 mila euro). CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO. Un anno fa - nel febbraio 2011 - la Procura della Repubblica di Enna, ha concluso lindagine. Dopo una pausa di un anno, le scorse settimane, stata formalizzata la richiesta di rinvio a giudizio per i 23 esponenti politici e gli ex amministratori dellAto rifiuti. Tra gli indagati, c anche lex presidente dellAto Serafino Cocuzza, e gli ex sindaci di Regalbuto (Nunzio Scornavacche), di Assoro ( Piero Capizzi), di Barrafranca (Tot March), di Nicosia (Giuseppe Castrogiovanni), di Villarosa (Franco Costanza), di Piazza Armerina (Maurizio Prestifilippo, odierno presidente di Confcommercio). INDAGATO RABBITO. Il danno erariale complessivo, segnalato dalle Fiamme Gialle alla Procura della Corte dei Conti, ammonterebbe in tutto a 22 milioni di euro (anche per loccultamento delle perdite di esercizio dellAto, per gli anni 2005,2006 e 2007). Nella black list degli indagati, figura anche lonnipresente commercialista ennese Gaetano Rabbito, gi parlamentare del Pds (ed ex presidente dellAsi), al quale il cda dellAto (costituito dai parlamentari), avrebbe conferito mediante procura, ampi poteri, rendendolo amministratore di fatto della societ di ambito, annotano gli inquirenti. UDIENZA DAL GUP. Intanto, sulla recente richiesta di rinvio a giudizio della Procura della Repubblica, il prossimo 10 maggio dovr pronunciarsi il giudice delludienza preliminare: accettandola (se esistono i presupposti), oppure disponendo larchiviazione del procedimento. Tra le parti lese che potranno costituirsi parte civile, lAssessorato regionale agli Enti locali, la Provincia ed i 20 Comuni ennesi. Nel caso in cui verranno accertati i reati commenta il presidente del consiglio provinciale Massimo Greco - non escludo la costituzione di parte civile della Provincia, in quanto socio della societ di ambito.
LA PAROLA AI LEGALI
seduta precedente del 7 luglio). Quando tutti i passaggi sociali finalizzati alla approvazione del bilancio dellAto (ritenuto non reale dalla Gdf) ed allaumento del capitale sociale (per accedere al fondo di rotazione della Regione) annotano i legali - si erano consumati senza che nessuno abbia mai visto la sua partecipazione. Insomma, Termine - secondo i suoi difensori - sarebbe estraneo ai fatti contestati (non ha partecipato ad alcuno dei momenti di formazione degli atti, attraverso cui si realizzato lasserito intento criminoso perseguito). Tra laltro, quando la Procura dispose il sequestro dei beni di tutti coloro che avevano ricoperto la carica di membri del cda, lunico che si ritrov ad avere il conto corrente bloccato (con oltre 200 mila euro congelati) fu proprio Termine. Anche perch nelle more del dissequestro disposto dal Gip Bruno - gli altri suoi colleghi parlamentari, avevano provveduto nel frattempo a svuotare i rispettivi conti correnti (che gli inquirenti hanno trovato prosciugati). Al deputato regionale
Galvagno, sarebbe stata sequestrata solo lautomobile (poi restituita). I legali di Termine - per dimostrare lestraneit del loro assistito ai fatti contestati - avrebbero premuto nei confronti della Procura ennese, per accelerare la formalizzazione del procedimento davanti al Gup. Ma per lavvocato Giampiero Cortese, difensore del parlamentare nazionale di Grande Sud, Ugo Grimaldi sar difficile arrivare alla sentenza. Siamo prossimi alla prescrizione per tantissimi reati - osserva Cortese, che anche dirigente regionale di Grande Sud - e dobbiamo ancora fare ludienza preliminare. Nel merito, lon. Grimaldi - aggiunge - si fidato dei tecnici: stato rassicurato, quando fu sottoscritto laumento di capitale, sia dai colleghi parlamentari, che dal collegio dei revisori dei conti, presenti alla seduta del cda. Fu un interesse politico, quello di entrare in questa barca e guidarla - conclude - per il periodo di crisi. Lon Grimaldi, non si era voluto tirare A.A. indietro.
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16 MARZO 2012
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Se lo straniero Consolato
Liniziativa d respiro ai cittadini residenti in riva allo Stretto. Ma per tutti gli altri, compresi i comunitari, i pellegrinaggi a Roma sono incessanti. Anche solo per la nascita di un figlio
DI ARMANDO MONTALTO
MESSINA. Ti nasce un figlio? Neanche il tempo di gioire che devi subto partire per Roma. Un disguido in pi per chi deve gi barcamenarsi tra permesso di soggiorno, passaporti e visti, ma anche equiparazioni di patenti. Per gli stranieri di Messina, e dItalia, le code non finiscono mai. Molto spesso, alcuni documenti si possono ottenere presso le ambasciate a Roma e quindi, ai normali disagi, si aggiungono anche quelli di dover affrontare un lungo viaggio. Occasionalmente, per le ambasciate fanno dei veri e propri tour rendendo pi facile il tutto. Questo il caso dellAmbasciata Filippina che invier
dodici funzionari presso il Consolato Onorario della Repubblica delle Filippine a Reggio Calabria il 24 e il 25 marzo. Queste trasferte vengono effettuate anche da altre ambasciate, tra le tante quella srilankese e quella bengalese, che mediamente due volte lanno sbarcano in Sicilia per evitare il viaggio a Roma ai loro concittadini. CONSOLATO. A Reggio Calabria il consolato filippino ha competenza per la Calabria e la provincia di Messina. Da noi, i cittadini filippini possono ottenere certificati vari come quelli sullattestazioni di identit, ma per i passaporti o le registrazioni per il voto devono andare a Roma in Ambasciata, spiega Katerina Marcian dello staff del Consolato. Proprio per evitare questi spostamenti,
due volte lanno, su richiesta del Console, giungono i funzionari. Il 24 e il 25 marzo saranno dodici i rappresentanti dellAmbasciata che potranno espletare in loco tutte gli adempimenti. Il consolato patrocina eventi culturali e organizza manifestazioni varie per le comunit filippine delle due sponde dello Stretto. Ma, a Messina, presente unaltro punto di riferimento per la comunit filippina: la Associazione Comunitaria Filippina (Acf). SECONDA GENERAZIONE. I viaggi a Roma sono finiti per Jeffrey David Padul gi da qualche anno. Il giovane vicepresidente della Acf, studente in Medicina, cittadino italiano e non deve pi rivolgersi allambasciata filippina. I miei genitori, anche se residenti da oltre ventanni a Messina, devono comunque
QUALCHE CIFRA
12,5%) e la marocchina (12mila pari al 9%). Ma ogni citt ha le sue particolari statistiche, cos a Palermo i pi numerosi sono gli srilankesi quasi 4mila (quinta comunit italiana), seguiti dagli oltre 3mila bengalesi e dai 2mila romeni. A Catania si concentra oltre la met della comunit mauriziana siciliana con circa 2mila cittadini (prima in Italia), seguita da quella srilankese con mille e seicento residenti regolari. A Messina le maggiori comunit sono la srilankese oltre 3mila (sesta comunit italiana) e filippina poco meno di 3mila residenti. Guardando le comunit meno numerose da notare che dei 4 vanuatuani in Italia 2 sono residenti a Palma di Montichiaro e che gli unici due cittadini della Repubblica di Palau,stato insulare della Micronesia, in Italia risiedono ad Agrigento. Inoltre, dei 24 Maldiviani residenti in Italia 3 sono a Sciacca dove vivono anche due sui 22 Guyanesi presenti sullintero territorio nazionale. Insomma, la Sicilia con 158 nazionalit diverse censite diventata negli ultimi decenni terra di immigrazione e non pi sinonimo di emigrazione. (A.M.)
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NASO. Frana contrada Maina. Tra gli sfollati la prozia della pop star americana
16 MARZO 2012
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NASO. Ogni volta che il sindaco Daniele Letizia va a trovarla non la smette di lasciargli la mano. Sindaco, quando potr ritornare a casa? ripete. Mi assicura che state sistemando tutto?. La signora Antonina Germanotta, 95 anni, non ha che un pensiero fisso. Vuole ritornare nel suo alloggio. Tra gli sfollati di Naso a causa della frana che si registrata la settimana scorsa in contrada Maina, c anche
Lady Gaga
lanziana cittadina, prozia di Lady Gaga, pop star internazionale, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta. I bisnonni partirono dal centro alla volta dellAmerica allinizio del secolo scorso. Lady Gaga ha ricevuto la cittadinanza onoraria per via delle sue origini, ma in paese non ha mai messo piede. La prozia vive, invece, con una delle figlie, Maria Teresa Mazzone e la sua famiglia. E di lasciare la sua contrada non ne vuole sapere. Linterno nucleo familiare attualmente ha trovato ricovero da alcuni vicini che lo ha accolto. Ma il futuro incerto. Sono 28 le famiglie del comune attualmente senza casa. Due quelle che hanno ricevuto lordinanza di sgombero qualche giorno fa per il nuovo smottamento. Il calvario delle altre 26 va avanti dal 2010 quando il territorio del comune Nebroideo sub un altro danno al territorio. Il primo cittadino, Daniele Letizia, non nasconde la sua delusione per come le istituzioni preposte ad affrontare il problema siano fredde di fronte a questi episodi.
Denoto la solita inerzia - attacca Letizia fino ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta dalla Protezione civile: prima mi hanno detto che bisognava fare una indagine per accertare le cause del fenomeno (verosimilmente 20, 30 mila euro), poi mi hanno chiesto se avevo i fondi e mi potevo accollare le spese. Figuriamoci se si parla di messa in sicurezza visto che occorrono almeno 500 mila euro, stima fatta ad occhio e croce dai tecnici del Genio civile. Ho chiesto un incontro con il presidente della Regione
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16 MARZO 2012
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Lombardo per discutere e concertare soluzioni con lassessorato al Territorio e Ambiente ma non ho mai avuto risposta. Sono demoralizzato. Come sta la signora Germanotta? Ha subito passivamente racconta Daniele Letizia - una signora molto attiva, lucida, legge molto. Sono andata a trovarla, purtroppo lha presa male. Mi ha stretto la mano per almeno dieci minuti. Mi ha chiesto di garantirle che potesse ritornare a casa sua. Ripeteva la stessa cosa. promessa che non ho potuto fare ne a lei, tantomeno alla altre famiglie. Non si sa nulla per frana del 2010, figuriamoci per questa. Il comune di Naso sostiene a distanza di due anni i canoni di affitto delle famiglie sgomberate. Alcune hanno trovato sistemazione provvisoria in locali dellIacp - continua - altri sono in affitto in abitazioni private. Situazioni nate a ridosso dellemergenza ma che oggi diventata endemica. Le prime avvisaglie dello smottamento della strada intercomunale di contrada Maina si erano avute una settimana prima quando gli abitati della zona avevano segnalato al sindaco alcuni cedimenti. L'Ufficio tecnico comunale ha interdetto il traffico veicolare ed anche quello pedonale. La protezione civile regionale, aveva consigliato di monitorare la situazione. Poi gioved 8 marzo la frana. La stradina scivolata verso valle ed il movimento si fermato a pochi centimetri dalle fondamenta della palazzina che ora a rischio. Una delle cause dello smottamento potrebbe essere la sorgente di acqua potabile che da tempo immemorabile alimenta la fontana di Maina, qualche vena avrebbe per anni invaso la collina inzuppandola come una spugna. Quella di Messina la si pu definire la provincia degli sfollati. In tutto il territorio sono 3500 gli abitanti ospitati in strutture di
fortuna o in albergo. Trenta i comuni interessati, il numero maggiore a San Fratello, Barcellona, Scaletta Zanclea, il villaggio di Giampilieri a Messina, Itala, Saponara dove, per, il sindaco Venuto, ha anticipato che presto 700 cittadini ritorneranno nelle proprie case. Un costo di milioni di euro che nessuno sa di preciso chi si deve accollare. Lordinanza di protezione civile nazionale che dovrebbe stanziare i fondi per la messa in sicurezza e lassistenza alla popolazione rimane bloccata.
Nella foto grande Antonina Germanotta, 95 anni, prozia della pop star internazionale Lady Gaga, nel balcone di casa. A sinistra il sindaco di Naso Daniele Letizia. In alto i segni della frana che ha colpito contrada Maina. (foto Sturiale)
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CASTEL DI LUCIO. Trasferito padre Sebastiano Morsicato. Era minacciato da una fedele
16 MARZO 2012
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Stalking in parrocchia
Il sacerdote aveva accudito una quarantenne con problemi di depressione ma le attenzioni sarebbero state fraintese. I carabinieri indagano sul danneggiamento dellauto. La comunit difende luomo di chiesa
DI
GIUSEPPE CUVA
CASTEL DI LUCIO.Trasferito in altra sede poich vittima di stalking da parte della perpetua. Sarebbe successo al parroco di Castel Di Lucio, piccolo centro con appena millequattrocento anime, nella parte estrema dei Nebrodi occidentali al confine con le provincie di Palermo ed Enna e a pochissimi chilometri dalle Madonie. La vicenda risale a dicembre, nei giorni che precedono i festeggiamenti del Santo Natale, quando la quiete e il silenzio del borgo normanno sono stati sconvolti da una notizia che ai pi appare incredibile: il portone della canonica e lautomobile, dellallora parroco padre Sebastiano Morsicato, sono state danneggiate da una donna del luogo. Ovviamente in un piccolo centro come quello castelluccese, le voci e le ipotesi sullaccaduto non pongono limite allimmaginazione, ma su una cosa tutta la comunit di Castel di Lucio era ed daccordo: un uomo mite e amato come padre Sebastiano Morsicato non meritava un simile trattamento. Ascoltando i fedeli che frequentano la parrocchia di Maria Santissima delle Grazie, la figura del parroco Morsicato era molto apprezzata e ben voluta dalla comunit religiosa, proprio per i modi, secondo i fedeli, molto gentili e pacati di questo sacerdote. Padre Sebastiano Morsicato, sacerdote originario di Mistretta, a Castel di Lucio da circa cinque anni, prima dei fatti, aveva aiutato la donna, una quarantenne del luogo, che soffriva di forte depressione e si vocifera anche con qualche problema psichico, e se ne prese personalmente cura anche accudendola e dandole aiuto, con lo spirito del pastore che deve prendersi a cuore tutte le vicissitudini della comunit di cui si occupa attraverso lattivit di parroco. La signora, forse fraintendendo gli atteggiamenti e le attenzioni del sacerdote, ha iniziato a sentirsi come un inquilina fissa della canonica, come se fosse la padrona di tutto. Per, dopo aver ricevuto un diniego ad una particolare richiesta, da parte del parroco di Castel di Lucio, andata in escandescenza e sarebbe arrivata a compiere azioni di ritorsione nei confronti del sacerdote. Il parroco sentendosi minacciato nella sua incolumit anche fisica si sentito costretto a telefonare alla caserma dei carabinieri della stazione nebroidea, che sono intervenuti subito sul posto. Dopo lo spiacevolissimo evento padre Sebastiano Morsicato stato trasferito in unaltra sede e al posto suo stato chiamato a dirigere la parrocchia castelluccese padre Bernardo Ndim Akila, congolese di origine, sacerdote che per venti anni ha operato nella
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danni di una giovane parrocchiana di 17 anni. I legali di Abbriano si sono rivolti al riesame dopo che il Gip del Tribunale di Barcellona aveva respinto l' ennesima richiesta di scarcerazione per cessate esigenze cautelari. Il 2 marzo si aperto il processo con il giudizio immediato nel quale i genitori della ragazza minorenne si sono costituiti parte civile. La prossima udienza stata fissata per il prossimo 14 giugno. Gravi le accuse indiziarie mosse nei confronti del prete e suffragate, oltre che dal racconto fatto agli inquirenti dalla giovane che frequentava la parrocchia, anche dal contenuto delle registrazioni audio che sarebbero state prodotte agli atti dellinchiesta dagli stessi familiari della vittima che al momento dei fatti era ancora minorenne. Durante le indagini scaturite dalla denuncia dei genitori della ragazza, davanti agli inquirenti sono comparse 18 parrocchiane, pronte a giurare sulla rettitudine morale e spirituale del loro Don Nunzio Abbriano giovane parroco.
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16 MARZO 2012
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LE REAZIONI
STORIE. A tu per tu con Gaspare Giacalone, candidato sindaco del comune trapanese
TRAPANI. Dopo tredici anni di lavoro nella city ha detto bye bye. A Londra, ai bus rossi a due piani, al th delle cinque, a una brillante carriera nel mondo della finanza. Ha chiesto laspettativa ai vertici della banca per cui lavorava, ha riposto nel cassetto la sua ventiquattore da manager e ha preso il primo aereo per Petrosino, un paesino di settemila anime allestremo ovest della Sicilia, nel trapanese. Perch, nonostante la lunga carriera nel mondo della finanza come dirigente bancario, alla fine il richiamo della sua terra natale e lamore per la politica hanno avuto la meglio. una storia strana, strana e controcorrente, quella di Gaspare Giacalone, il professionista 42enne che venti anni dopo la sua prima esperienza in politica ha deciso di candidarsi a sindaco nel suo paesino dorigine. Facendo ritorno in una terra che sempre pi giovani decidono di abbandonare. LONDRA, ANDATA E RITORNO. Era il 1992 quando Gaspare, allepoca poco pi che ventenne, colpito al cuore dalle stragi di mafia, decise di avventurasi nel mondo della politica, divenendo assessore alle politiche sociali. Unesperienza esaltante, castrata per dalle pressioni dei poteri forti, che lo spinsero ad abbondare tutto e a tentare la grande avventura a Londra, una delle mete pi ambite per i tanti ragazzi che oggi come allora decidono di lasciare la Sicilia e cercare la fortuna allestero. Erano gli anni della primavera siciliana e nel mio paese, come del resto in tutta lisola, si respirava una spendida aria di rinnovamento. Purtroppo le cose cambiarono in fretta e decisi di andare via, racconta Giacalone, a cui lespressione cervello in fuga non mai piaciuta: Ad andar via dalla Sicilia non sono solo i cervelli, ma anche le braccia e i cuori. Lasciare la propria terra deve essere una scelta, ma adesso pi che allora sempre pi un obbligo. A Londra - prosegue il politico - ho trovato una ambiente ideale, sia sotto il punto di vista professionale che affettivo. Malgrado mi trovassi benissimo, ho continuato a seguire con attenzione la situazione italiana. Del resto in Inghilterra la stampa molto attenta a quanto accade nel Bel Paese. Cos, circa tre anni fa, ho deciso di rientrare nel mondo della politica e insieme ai ragazzi di Sinistra e Libert abbiamo organizzato dei gruppi di giovani italiani in Inghilterra. Finch, qualche mese fa, arrivata la grande svolta: Quando mi hanno chiesto di candidarmi a sindaco di Petrosino ho accettato con entusiamo. A Londra sono felice ma ho deciso di mettermi in gioco per stare vicino ai ragazzi di Sel del mio Comune, giovani determinati che vogliono davvero cambiare le cose. A rendere possibile la mia candidatura sono stati anche i dirigenti della mia banca, che mi hanno concesso laspettativa e mi hanno sempre incoraggiato.
candidato sindaco, che ha iniziato la campagna elettorale con la sua lista Cambia Petrosino, sostenuta da Sel, IdV e Federazione della Sinistra. In attesa dellesito delle urne, che si conoscer a maggio, per risollevare le sorti del suo Comune, Giacalone punter forte sul vino, croce e delizia di Petrosino: Il 90% degli abitanti produce vino da generazioni. Per anni, la produzione vinicola stata una fonte di ricchezza, ma adesso si fa la fame. Il nostro obiettivo rilanciare questo settore delleconomia scardinando le logiche di distribuzione e di vendita. Vogliamo capire il perch della discrepanza fra il prezzo del prodotto finito e il quadagno effettivo (e misero) dei miei compaesani, prosegue il politico, che anticipa i punti forti del suo programma: Oltre al rilancio della tradizione vitivinicola, punteremo sul concetto di legalit, sui diritti dei lavoratori e sul rispetto dellambiente, cercando inoltre di valorizzare i nostri talenti per salvare il paese dalla desertificazione culturale in cui sprofondato. Uno dei nostri obiettivi prioritari sar quello di debellare la speculazione edilizia. La nostra costa, infatti, stata oltraggiata da anni di cementificazione scriteriata, resa possibile anche dal disinteresse dei media e delle istituzioni.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
poltrona, o gli assessori alla Provincia di Messina Rosario Catalfamo, candidato a Barcellona Pozzo di Gotto, e Lino Monea, in lista a Francavilla, dove la moglie lattuale vice sindaco. Fra tante vecchie conoscenze c spazio anche per qualche esordiente, come il 55enne Giuseppe Scarantino, consulente finanziario di San Cataldo, Energica Baffo, che in vita sua politica non ha mai fatta ma ha deciso di candidarsi a Melillo su consiglio dellamico Raffaele Lombardo, o ancora Giusy Marsellino, insegnante di Santa Maria di Licodia, una delle poche donne in lizza. Non mancano per i big, a partire dallex primo cittadino di Salemi Vittorio Sgarbi, che ha annunciato la sua candidatura a Cefal, e Martino Morsello, uno dei leader del Movimento dei forconi, che contender la poltrona del Comune di Marsala, fra gli altri, a Giulia Adamo dellUdc. Infine ecco la new entry dellultima ora. Dopo la sfiducia al sindaco Benedetto Russo, saranno chiamati alle urne anche i quasi quattromila aventi diritto al voto di Torrenova.
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Qui, scuola
MESSINA. GLI STUDENTI SICILIANI SI SFIDANO A COLPI DI DOMANDE SCIENTIFICHE, IN CERCA DI UNA MEDAGLIA
16 MARZO 2012
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LASSOCIAZIONE
Anisn, sullo Stretto dal 1987
LASSOCIAZIONE Nazionale degli Insegnanti di Scienze Naturali nasce nel 1980, durante il secondo convegno nazionale di Rimini e opera attraverso le sedi locali. Attualmente accoglie circa 1500 soci, distribuiti in tutta Italia. La sede di Messina nasce invece nel 1987. Il suo obiettivo quello di migliorare le pratiche di insegnamento ed apprendimento della didattica scientifica, promuovendo la ricerca, la condivisione di esperienze sul territorio, corsi di formazione per docenti, ed interventi nelle scuole per incrementare nei ragazzi la sensibilt verso lambiente e la natura. I membri dellassociazione sono insegnanti, non solo di scienze naturali, di diverse scuole del territorio provinciale, dalle scuole primarie, a quelle secondarie di primo e secondo grado, nonch docenti universitari. Dal 2010 in carica lattuale comitato direttivo, con la presidenza della professoressa Mimma Lucchesi.
diverse categorie: i ventuno istituti superiori della Sicilia orientale presenteranno 68 studenti per il biennio e 68 per il triennio. Dopo la selezione dei singoli istituti continua DArrigo - proseguiranno i primi quattro studenti classificati per ogni categoria. La finale regionale della Sicilia orientale si terr allIstituto Majorana di Messina mentre a Palermo si svolger quella per la Sicilia occidentale. Concluse le finali regionali, si proceder con la conclusiva fase nazionale, che sar ospitata dalla citt di Castellammare di Stabia, ormai sede consueta per il gran finale della manifestazione. In realt, in seguito alla tappa campana, ci sar spazio anche per unesperienza internazionale, che questanno avr luogo a Singapore. In passato gli studenti italiani si sono sempre ben distinti, considerato per esempio che lanno scorso hanno ottenuto ben tre medaglie dargento ed una di bronzo. Chiss se, nellanno delle Olimpiadi di Londra, questedizione del 2012 porter fortuna agli studenti siciliani. Magari con qualche medaglia in riva allo Stretto.
operazioni di mobilit, la cui ordinanza ministeriale - pubblicata il 5 marzo scorso fissa il termine di scadenza delle domande al 30 marzo 2012. Per il personale docente di qualsiasi ordine e grado che intende presentare domanda di mobilit volontaria obbligatoria la procedura on line. Per la presentazione invece delle domande di mobilit per il personale educativo ed Ata, rimane la tradizionale procedura cartacea. Anche le successive domande che dovranno presentare i perdenti posto saranno tutte su carta. Con la presentazione della domanda via web sar possibile anche allegare le varie dichiarazioni: servizio, continuit, titoli, situazioni di famiglia, ecc. Solo per le certificazioni mediche rimane lobbligo di presentare, presso la scuola di servizio cui viene inviata la domanda on line, la documentazione cartacea (stato di disabilit L. 104, motivi di salute, stato
di inabilit figlio maggiorenne, programma terapeutico figlio tossicodipendente, ..). I docenti neo assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 1/9/2010 non potranno presentare per 3 anni domanda di mobilit interprovinciale, a partire dalla data della decorrenza giuridica della sottoscrizione del contratto individuale di lavoro. I docenti neo assunti con decorrenza giuridica 1/0/2011 non potranno presentare domanda di trasferimento interprovinciale prima che siano trascorsi 5 anni dalla nomina giuridica. Per il personale ATA ed educativo permane la procedura di presentazione della domanda cartacea. Per il personale Ata non opera il blocco previsto nei confronti dei neo-assunti. Con successiva Ordinanza ministeriale verranno diramate le specifiche disposizioni per la mobilit degli insegnanti di religione cattolica, con una diversa data di scadenza per la presentazione delle domande.
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16 MARZO 2012
Economia
A sinistra, la direzione dellAsi di Messina. Il Consorzio gestisce larea artigianale di Larderia e gli agglomerati industriali di Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e San Piero Patti. Non sono pi competenza dellAsi, la Zir e la Zis di Messina, che sono state trasferite al Comune di Messina. Il Consorzio riceve dalla Regione 1 milione 191 mila euro allanno, e rispetto alle origini la sua pianta organica si svuotata nel corso del tempo. Basti pensare che lufficio tecnico pu contare solo da poco tempo su un solo dirigente, lingegnere Arturo Alonci
centonove
NEL LIMBO. Nulla di fatto a distanza di due mesi dalla legge che manda a casa i Consorzi
MESSINA. Si chiama Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attivit Produttive e chi lo ha concepito, lassessore regionale alle Attivit Produttive Marco Venturi, lo ritiene un ente che in maniera snella e trasparente potr veramente favorire la crescita del tessuto produttivo siciliano. Eppure, lIrsap attualmente esiste ancora solo a livello di legge istitutiva e nelle parole dellesponente della giunta Lombardo, che sta visitando gli undici Consorzi Asi destinati a scomparire per far posto allIstituto per spiegare cosa accadr. GIA FUORI TEMPO. Un primo segnale viene dalla tempistica. La legge regionale 8 che istituisce lIrsap e mette in soffitta le Aree di Sviluppo Industriale stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio scorso. Da quel momento, scattato un conto alla rovescia insesorabile per la liquidazione delle undici Asi: sei mesi in tutto. Centottanta giorni circa dei quali se ne bruciati poco meno di sessanta, tanti quanti ne sono trascorsi fino ad ora. Quasi del tutto inutilmente. COMMISSARI SULLA CARTA. Per liquidare i vecchi carrozzoni, sancendo per legge i tagli gi effettivi ai vecchi Consorzi che gi da tempo non sono pi pletorici perch commissariati (ottocento posti di sottogoverno, producendo un risparmio di circa 4 milioni annui per le casse della Regione, spiega Venturi), sono necessari i commissari liquidatori. Che sono stati indicati dallassessore e approvati dalla
giunta un mese dopo la legge, il 24 febbraio. Solo che non detto che Salvatore Lamacchia (Asi di Messina), Alfonso Cicero (Asi di Agrigento, Enna e Caltanissetta), Giuseppe Greco (Asi del Calatino), Giovanni Spampinato (Asi di Catania), Giuseppe Pisanu (Asi di Gela), Piero Sciortino (Asi di Palermo), Salvatore Pirrone (Asi di Siracusa), Gaspare Noto (Asi di Trapani) siederanno mai nelle poltrone a loro destinate. Perch la firma del decreto di nomina, che quindi non stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, tocca al presidente della Regione Raffaele Lombardo. Il quale sa quanto peso e quanti poteri (praticamente In alto a destra, Marco Venturi. Allassessore alle Attivit produttive si deve la battaglia per la creazione del nuovo Irsap, lIstituto regionale per lo Sviluppo delle Attivit Produttive siciliane che manda in soffitta gli undici consorzi Asi esistenti. Accanto, il responsabile dellUfficio tecnico dellAsi di Messina, Artuto Alonci. A destra, il direttore generale dellAsi, Nando Caudo
assoluti) hanno i commissari liquidatori, e quindi vuol meditare bene e verificare tutte le designazioni anche nellottica delle alleanze politiche presenti e future. Per questo, a 120 giorni dal termine imposto per le liquidazioni (gi ambizioso se si considera che la Regione deve ancora liquidare gli enti minerari dal 1999), nulla si muove. Tranne Venturi che in tour. DEBITI E CREDITI. Ci sono Consorzi Asi in buona salute, come Siracusa e Agrigento, per cui andare a chiudere la partita, liquidandoli, sar cosa semplice. E altri, come quello di Messina, per cui si cerca di rimontare le voragini create da un sostanziale abbandono che dura da
circa dieci anni. Il Consorzio dello Stretto, infatti, ha un debito accertato di dieci milioni di euro che, in proiezione, tenendo conto del contenzioso in corso, viaggia verso i 18. A questa cifra, poi, vanno aggiunte le parcelle legali non saldate, che sono pari a circa 1,6-1,7 milioni di euro. Tempo fa, un ufficiale giudiziario voleva pignorare la mia scrivania, non trovando altro, racconta il direttore generale Nando Caudo. Che aggiunge: Il problema stata lassenza di gestione. Solo dal mio insediamento, e grazie al lavoro svolto dal responsabile dellufficio tecnico, Artuto Alonci, siamo riusciti a riprendere in mano la situazione. Anzi, posso dire che con altri due anni a disposizione avremmo risolto i problemi. Ma il debito da dove deriva? E legato agli espropri per larea di Larderia, a Messina, per il Centro Mercantile di Milazzo e per larea di Patti, spiega Alonci. Che specifica: Parte delle somme sono relartive a vicende giudiziarie chiuse, mentre il resto a processi ancora in corso. Di certo, lAsi non pu saldare il debito con il milione 191 mila euro che la Regione trasferisce, e neanche dai canoni e le altre entrate, che servono per lordinaria amministrazione, aggiunge Caudo. ALIENAZIONI IN CORSO. Per uscire dal pantano, il Consorzio ha avuto lokay per mettere in vendita il Centro Mercantile (6,6 milioni) e il Centro direzionale di Milazzo (1,5), che restano vincolati allattivit industriale. Poco o niente da fare per la Porcilaia di San Piero Patti, che non si pu vendere perch gi non in regola allorigine, puntualizza Caudo. SOLDI IN ARRIVO. Larrivo del direttore e di Alonci ha poi portato altri benefici: Abbiamo recuperato somme destinate dalla Regione per Larderia, Milazzo e San Piero Patti. Si tratta, in totale, di sei milioni che erano stati accordati ma mai erogati.
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EMERGENZE. Ai danni del maltempo si aggiunge londata di piena della diga di Licodia
RAGUSA. Il ciclone che tra il 9 ed il 10 Marzo ha investito con violenza il versante orientale della Sicilia ha messo letteralmente in ginocchio tutta la fascia trasformata, ed in un momento particolarmente delicato, quello della raccolta delle primizie, garantite dalle serre. Circa 3.500 ettari di coltivazione in
Pippo Re
serra, almeno il 50 per cento, la stima attuale, compromessa con vari livelli di gravit. Una situazione, quella legata al maltempo che aggrava ancora di pi l'economia agricola Siciliana, prima danneggiata dalle gelate di Dicembre, poi dubbiosa, per usare un eufemismo per i recenti accordi con il Marocco. Il presidente dell'Ordine degli Agronomi e dei dottori forestali della provincia di Ragusa ha gi il polso della situazione. La fascia costiera devastata dagli eventi, con danni ingentissimi da Pozzallo a Ispica, Santa Croce e tutto il Vittoriese. In buona parte degli impianti le coperture a film plastico sono seriamente danneggiate - spiega Re -; il ciclone ha portato diverse trombe d'aria che hanno seminato lungo il loro tragitto totale distruzione. Molti impianti sono stati rasi completamente al suolo. E le conseguenze, ovviamente, sono i danni alle colture, la produzione, oltre al frutto anche la piante. Non solo il vento, per. Un grande quantitativo d'acqua ha allagato le colture a valle della diga di Licodia Eubea. Questo della diga di Licodia un problema purtroppo vecchio. L'acqua contenuta dalla diga, ogni qualvolta ci sono dei problemi legati al sovraccarico, viene prudenzialmente fatta defluire. E va bene, il problema per che l'acqua viene immessa in un canale che non ha un deflusso continuo
IN CIFRE
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e che non viene pulito. Responsabilit del Genio Civile che probabilmente non ha le risorse per le manutenzioni ma esiste ed preposto ai controlli ed alle verifiche. Ci sono zone con serre che hanno anche un metro d'acqua all'interno. Fare scorrere l'acqua in un canale otturato significa farla tracimare con tutte le conseguenze che si verificano oggi. E se un privato volesse ripulire il canale, le autorizzazioni ed i permessi sono talmente complessi e lunghi da ottenere che passa la voglia pur in assenza di risorse pubbliche. Che l'acqua sia uscita spontaneamente sbordando dalla diga o che sia stata fatta uscire, il punto che i terreni non sono in grado di assorbirla. Dal punto di vista professionale sono stato allertato dal servizio regionale che mi avvisava con due giorni di anticipo dell'allerta meteo. Spero che tutti, com' auspicabile, abbiano fatto il proprio dovere, compresa la gestione della diga. Il contenuto d'acqua stato nei giorni precedenti, prudenzialmente alleggerito?". E la conseguenza dell'allagamento potrebbe avere delle ripercussioni anche nei prossimi mesi: il Consorzio di Bonifica 8 in allerta: attende che si alleggerisca il quantitativo d'acqua per verificare la tenuta delle loro tubazioni in vista della prossima stagione irrigua. Il periodo delicato. In serricoltura ed nell'orticoltura il periodo della raccolta migliore, con i prezzi che dovrebbero riuscire ad essere i pi economicamente vantaggiosi, proprio perch il prodotto orticolo viene anticipato dalla presenza della coltivazione in serra. Le nostre primizie sono praticamente bloccate. Impossibile entrare nelle serre, ora inizieranno i problemi legati ai marciumi ed alle muffe per eccesso di acqua ed il fatto che i film plastici di copertura siano danneggiati ha permesso alle piogge molto ricche di penetrare negli impianti determinando condizioni favorevoli a molte patologie che si innestano danneggiando la pianta stessa e non solo il suo frutto. Per avere un'idea, 1.000 metri di serra, producono nella campagna 12mila chili di pomodoro, 12kg a metro quadrato potrebbero e solo il 20 per cento sarebbe stato raccolto in tempo; 16 chili a metro quadro per le melanzane, per il peperone una decina di chili. danni inquantificabili anche per l'uva precoce, colpita nella fase della fioritura dei germogli, il che fa presupporre difficolt serie nella produzione.
SONO INCALCOLABILI i danni provocati dall'ultima ondata di maltempo che con bufere di vento ha scoperchiato serre e danneggiato gli alberi da frutto e gli ortaggi in campo, in Sicilia dove stato chiesto l'avvio delle procedure per verificare lo stato di calamita'''. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti che sottolinea come ''il maltempo dall'inizio dell'anno abbia provocato all'agricoltura italiana perdite superiori ai 300 milioni di euro. La tempesta che si abbattuta sull'isola ha colpito le strutture agricole, le piante e le produzioni di ortofrutta in campo e rischia di aggravare ulteriormente il gia' pesante bilancio dei danni al settore agricolo. Gli effetti del cambiamento climatico conclude la Coldiretti- si fanno sentire nelle campagne con un aumento degli eventi
estremi e uno sfasamento delle stagioni che e' oramai entrato nella norma che rappresenta una dura sfida per l'agricoltura italiana''. Una calamit che si abbatte proprio mentre la crisi investe il settore ormai da qualche anno. GLI ADDETTI L'agricoltura siciliana, infatti, lancia segnali di difficolt evidenti gi da un decennio. Ma la scomparsa di migliaia di aziende non imputabile soltanto alla crisi. Analizzando i dati dell'Osservatorio statistico dell'Inps, risulta infatti che il numero di addetti in agricoltura cresciuto in maniera marcata. Nel 2001, in media, in Sicilia sono stati impiegati in agricoltura 71.965 lavoratori, diventati 85.470 nel 2010. Non solo, 28.625 lavoratori dieci anni fa risultavano autonomi, cifra che nel 2010 si ridotta a 24.585 unit. Si potrebbe quindi ipotizzare che la contrazione del numero di imprese attive sia in parte
dovuta a processi di concentrazione delle aree produttive. Anche se rimane comunque alto il numero di dismissioni a causa della crisi. A favore della concentrazione e quindi di una maggiore imprenditorialit del settore sembrano propendere anche i numeri delle esportazioni. L'IMPORT-EXPORT Le imprese siciliane del settore primario dall'export incassano oltre il 50 per cento in pi rispetto al 2005. Il confronto dato dall'osservatorio Coeweb Istat riferito al 2010. Esportati prodotti agricoli per oltre 479 milioni di euro nel 2010 contro i poco pi di 330 milioni di cinque anni prima. Nel 2000 le esportazioni avevano toccato quota 320 milioni. Un buon balzo in avanti, ma si potrebbe fare meglio. Cliente privilegiato dell'agricoltura siciliana infatti l'Europa, dalla quale nel 2010 sono arrivati 437 milioni su un totale di 479. Praticamente inesplorati
sono i mercati emergenti dell'Asia, quasi inesistenti quelli americani e oceanici. Potenzialmente un'ampia fetta di mondo da conquistare attraverso strategie di marketing mirate. Tra l'altro proprio da America e Asia la Sicilia importa molto pi di quanto riesce ad esportare. Facile immaginare che tra i prodotti importati da questi continenti spiccano soprattutto cereali e legumi. A livello provinciale, Catania (154,7 milioni) e Ragusa (141,8 milioni) da sole rappresentano oltre la met dell'export siciliano del 2010. La provincia etnea, fra l'altro, vede incrementare questa voce del 74,67 per cento, mentre quella ragusana cresce del 58,41. Staccatissime Siracusa (52,3 milioni), Agrigento (44,5 milioni) e Messina (38,6 milioni). La provincia peloritana e quella di Palermo sono le uniche che registrano un segno negativo delle esportazioni nel confronto fra il 2005 e il 2010.
cento, da 2.503 del 2000 alle attuali 1.860). In costante crescita la silvicoltura (+67,53 per cento, da 154 a 258), anche se i numeri sono decisamente limitati. LE PROVINCE IN CIFRE Con 15.742 imprese attive nel primario a fine 2011, Catania la provincia pi agricola della Sicilia. Seguono Trapani con 14.834, Agrigento con 12.850 e Palermo con 11.764. Ultimo posto per Caltanissetta con 5.462 imprese operanti in agricoltura, poco meno di Enna che ne conta 5.586 e di Messina che si ferma a quota 6.471. La ristrutturazione del settore primario in Sicilia ha toccato praticamente tutte le province, con contrazioni a due cifre rispetto al 2000. Fa eccezione solo Enna che ha visto lievitare il proprio numero di aziende agricole del 10,59 per cento, qualcosa come 535 unit in pi rispetto a dieci anni fa. Ma qualche centinaio in meno rispetto agli anni pi recenti. Ragusa perde meno rispetto alle altre province (-9,06 rispetto all'inizio del millennio), ma anche l'unica che vanta un saldo positivo rispetto alla fine del 2010. Anche se di un paio di decine di unit.Nell'ultimo decennio, la crisi ha toccato soprattutto Trapani, dove sono state cancellate 7.055 imprese (-32,23 per cento); Agrigento ne ha perdute 5.824 (-31,19 per cento). Catania (-24,35 per cento) e Messina (-23,45) sono tra le altre province che hanno subito una maggiore contrazione del numero di imprese attive sul proprio territorio. Il triennio di crisi internazionale ha dato il colpo di grazia, con migliaia di imprese chiuse in tutta l'Isola. (E.I.)
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PALERMO. Ancora si scava tra i numeri, ma il buco nero in cui affondano le Ipab siciliane sforerebbe di parecchio i trenta milioni di euro. Le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, questo lacrostico di Ipab, dragano fondi su fondi, al ritmo di incremento di due e pi milioni allanno: dai 27 milioni e rotti del 2008, agli oltre 29 del 2009, per arrivare alla previsione di 32 del 2010. Centocinquanta sulla carta, non pi di una novantina quelle effettivamente funzionanti, una perdita secca di diecimila euro al giorno: le Ipab resistono solo in Sicilia, ma il loro futuro sempre pi nebuloso. Maria Grisanti, funzionaria dellassessorato alla Famiglia che si occupa del servizio, spiega in due parole perch. NUMERI COME PIETRE. Ci manca uno screening di due province, ma i dati sui consuntivi del 2010 ci dicono che questanno le Ipab perderanno intorno a 32, forse 33 milioni di euro. Fanno diecimila euro al giorno, pi o meno. Il motivo spiega - presto detto: le Ipab hanno standard e posti letto per poter funzionare come case di riposo, a differenza delle strutture private. A fronte di unentrata di 30mila euro su 30 ricoverati, la spesa di personale di 40mila euro, quindi mensilmente le strutture escono gi in disavanzo, perch i costi non sono coperti n dalle rette per i ricoveri n dai contributi. Quello statale legato ad una legge del 1953, che si aggirava intorno al 10%, da
due anni quasi definanziato. Lanno scorso ne arrivato uno da mezzo milione, ed servito per alcuni lavori in strutture che letteralmente cadevano a pezzi. La graduatoria fornita dallassessorato regionale vede, con la maglia nera, listituto Santa Maria di Ges di Caltagirone, che sopporta un passivo record di due milioni e 900mila euro. Qualche esempio virtuoso, a scavare, ci sarebbe pure, ma legato a situazioni diverse, spiega Maria Grisanti. La Santa Lucia di Palermo, per esempio, ma solo perch possiede un patrimonio immobiliare immenso in via Ruggero settimo. Come se ne esce?
VIA DUSCITA. Mettere fine ad unIpab che drena denaro pubblico a sacchi? Quasi impossibile. La legge 22 del 1986 prevedeva la fusione o lestinzione delle Ipab. E invece da qualche anno lestinzione bloccata. A farsi carico dei debiti e del personale delle strutture da chiudere, infatti, dovrebbero essere i comuni. E tra dipendenti a tempo determinato, circa ottocento, e precari, oltre mille, i numeri sono assolutamente proibitivi. A Santa Flavia - porta come esempio il funzionario ci sono sedici unit di personale, ma la struttura praticamente non funziona. E non pensabile che il comune possa accollarsi
debiti e personale dellopera pia senza finire sul lastrico. E quindi? Si potrebbe tentare la strada delle dismissioni immobiliari. Strada anche questa, difficilissima da percorrere. Intanto perch parecchie delle case adibite ad opera pia sono vincolate dal punto di vista testamentario che ne rende impossibile la vendita. Poi ci sono gli eredi: le strutture donate ai comuni come lasciti, dovrebbero tornare agli eredi una volta terminata la loro funzione assistenziale. Per questo, nel disegno di legge presentato a maggio del 2011 dallallora assessore alla Famiglia Andrea Piraino (e co-firmato dal collega al Bilancio Gaetano Armao) sul fondo di rotazione delle Ipab che si proponeva di risolvere le situazioni deficitarie delle strutture siciliane, il capitolo sulle dismissioni scomparso. E dallassessorato e per voce di Gino Alaimo, presidente regionale degli Ipab, si leva un grido. Urge una legge di riforma. Anche per chi potrebbe far fruttare un patrimonio immobiliare enorme. FORSE, DISMETTENDO... La casa dospitalit Collereale di Messina la struttura pi grande, e da sola occupa ottanta dipendenti. E affoga in mezzo milione di debiti. Eppure, come per altre realt simili, per riportare i conti fuori dal rosso, basterebbe riconvertire in moneta gli investimenti fatti negli anni. Listituto intitolato alla memoria di Giovanni Capace Minutoli di Collereale, benefattore che finanzi lopera, ha uno sterminato patrimonio immobiliare in viale san Martino, pieno centro di Messina, destinato oggi allaffitto ad uffici e botteghe, stimato in almeno un paio di milioni. A lanciare un allarme accorato Calogero Emanuele della Cisl di Messina: Anche alcune delle Ipab che consideravamo sane come Collereale o la casa famiglia Regina Elena cominciano a registrare cinque o sei stipendi di ritardo. E sono casi ancora quasi virtuosi. Perch, per esempio, Il conservatorio Santa Rosa ed il centro Sciacca-Baratta di Patti veleggiano verso i ventiquattro mesi senza stipendio. Ma non solo questo: Alla Bonomo Nicolaci illustra il sindacalista - il mese scorso si dimesso tutto il consiglio damministrazione che si era insediato appena sei mesi fa: di fatto, non ha potuto mai operare perch qualche componente non si mai presentato. Al Santa Rosa, invece, il cda si insedia, emana le prime delibere poi da Palermo, allimprovviso, lo revocano e nominano un nuovo commissario. Per questo, Il 29 febbraio abbiamo scritto al dirigente regionale Rosolino Greco per un incontro. E ancora non ci hanno risposto.
MILAZZO
tri per due e il tetto sprofondato. Il comune ha fatto sgomberare una famiglia che stava in un abitazione limitrofa allimmobile storico che dalla settimana scorsa vive in un bed e breakfast. La famiglia Mondello prima si trasferita alla Badia, un ex orfanotrofio gestito da suore e sede dellIpab presieduta da Ulisse Cambria, ma poi (non si capisce se per propria volont o se stata invitata dallistituto) ha dovuto lasciare i locali. Da anni chiediamo fondi per riqualificare i nostri beni - spiega Cambria che nega di avere allontanato la famiglia - ma non abbiamo mai ricevuto risposta dalla Regione. A far parte del consiglio di amministrazione dellente benefico che si prende cura di una decina di bambini disagiati che frequentano la Badia, padre Gaetano Modesto, Mafalda Cambria, Domenico Attardi. Per completare il consiglio manca il designato del comune di Il palazzo dei vicer Milazzo.
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MESSINA. I progetti della Camera di Commercio che promuove allestero i settori nautica e agroalimentare
CINQUANTA AZIENDE locali partecipanti, una quarantina di operatori economici stranieri coinvolti, tre progetti di internazionalizzazione partiti dallo Stretto e sbarcati oltreoceano. La Camera di Commercio di Messina, in collaborazione con lAzienda speciale servizi alle imprese dellente e in sinergia con lassessorato regionale alle Attivit produttive, ha lanciato circa un anno fa una serie di iniziative per promuovere allestero i settori nauticocantieristico (con il progetto Internauta), turistico (Intentour) e agroalimentare (Incagri) della Provincia. Dalla Russia al Giappone, dagli Emirati Arabi agli Usa. Incontri, visite aziendali, missioni commerciali settoriali incoming che di recente hanno visto una rappresentanza di funzionari camerali e di imprenditori messinesi fare tappa a Mosca (dal 19 al 22 febbraio) e successivamente (dal 29 febbraio al 4 marzo e dal 4 all8) pi delegazioni straniere sbarcare nella Citt dello Stretto. Gli eventi sono stati ideati e organizzati per fornire agli imprenditori siciliani gli strumenti necessari per un approccio efficace ai mercati esteri spiega il funzionario camerale responsabile dei progetti, Giuseppe Salpietro Gli orizzonti commerciali locali sono infatti ancora troppo ristretti. Le piccole aziende sono impaurite e si relazionano con il mercato estero in maniera infantile. La mia non una critica, semmai aggiunge Salpietro unautocritica nei confronti degli enti camerali stessi che evidentemente negli anni non hanno svolto unazione di pungolo sufficiente. Le iniziative recentemente promosse hanno per dimostrato che delle fattive opportunit di sviluppo commerciale allestero ci sono. La Camera ha giocato un ruolo fondamentale nel trovare gli interlocutori
Da sinistra: Nino Ferro (Parco dei Nebrodi), Carlo Savoca e Carmelo Ficarra (Ambasciata italiana a Mosca) e Vincenzo Tamburello
giusti: rappresentanti del turismo e del commercio, chef locali, ristoratori, importatori, operatori del luogo. Ci ha fornito un valido sostegno il primo segretario dellUfficio economico commerciale dellAmbasciata italiana a Mosca, il messinese Carmelo Ficarra sottolinea il responsabile camerale, che si ritiene soddisfatto del lavoro svolto Abbiamo avviato un meccanismo che, se sapientemente usato, nel mediolungo periodo potrebbe garantire proficui rapporti economici, sotto forma di partenariati o accordi commerciali. Il nostro mestiere consiste nel creare delle opportunit, poi spetta agli imprenditori il compito di coglierle. Ci auguriamo che abbiano compreso che i mercati esteri non sono irraggiungibili. necessario per un approccio pi aggressivo. Quali sono le maggiori difficolt di inserimento? Innanzitutto dipende dai mercati. Quello russo, ad esempio, prevede delle procedure che ostacolano le importazioni. In generale, il fattore che ci penalizza il prezzo. I nostri sono tutti prodotti di alta qualit che naturalmente hanno un costo. In una situazione di globalizzazione economica si fa fatica a concludere laffare. A Mosca, ad esempio, sono stati presentati i nostri prodotti vinicoli, le Doc Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari. Il potenziale acquirente deve comprendere che si tratta di produzioni specialistiche, uniche, che meritano unattenzione particolare a prescindere dal prezzo. Ecco perch abbiamo puntato sulle attivit di incoming. E gi si vedono i primi risultati. Un operatore statunitense che ha fatto tappa a Messina per partecipare alle giornate dellIntertour, in una mail indirizzata alla Camera di commercio ha comunicato di aver preso contatto con sei delle compagnie incontrate durante il tour, informa orgoglioso Salpietro. Naturalmente questo non significa che da domani leconomia locale conoscer un decollo. La provincia di Messina ha tuttavia tante potenzialit da sfruttare. Il turismo continua sicuramente un settore di successo. Il nostro progetto ha voluto puntare sulle zone marginali, come la Costa Saracena o il Parco dei Nebrodi, lontane dai grandi flussi rispetto alle note perle dello Stretto. Abbiamo scelto di valorizzare il turismo dei borghi, quello di nicchia, con visite a Ucria, ad esempio. Il settore agroalimentare, che si basa sulle nostre tipicit locali, il pi dinamico allestero. E con il progetto Internauta anche le aziende nautiche hanno avuto la possibilit di farsi conoscere. Dopo il successo dei tre programmi di internazionalizzazione, Salpietro non si sbottona su iniziative future: Questi interventi hanno un costo. Riteniamo che sia utile organizzarne altri ma abbiamo bisogno di sostegno.
TRASFERTE ECONOMICHE
Giuseppe Salpietro
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16 MARZO 2012
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ZOOM
A lamentarsi gli stessi presidenti messinesi dove operano sei degli undici enti: La Regione ci ignora. Tra le attivit studi sulle acciughe e manifestazioni scolastiche
costo? Ufficialmente un milione 200 mila euro lanno. In realt la crisi si abbattuta anche su questi consorzi. Sono finiti i tempi di quando nel 2010 il consorzio di Villafranca volava in Slovenia per promuovere il pescato locale con una tre giorni costati 33 mila euro. O quando si promuovevano le specialit ittiche nel corso delle feste patronali. Nellultimo anno ci si limitati a promuovere il mare e la pesca nelle scuole medie del comprensorio in occasione del 150 anniversario dellUnit dItalia. Dalla Regione sono stati erogati nel 2011, 93 mila 750 euro (la stessa cifra di tutti gli altri consorzi gemelli messinesi) utilizzati per spese di mantenimento e piccole iniziative.I presidenti, per, non ci stanno a fare la parte di chi siede in un ente inutile. E spiegano il perch. E facile fare ironia ribatte Ferdinando Barone, ex assessore comunale a Messina, presidente del consorzio Villafranca - Pace del Mela, vicino al Pdl - ma qualsiasi ente diventa inutile se non gli vengono trasferite competenze e risorse. Se gli impossibile pianificare - continua - ci si limita a fare ci che i fondi consentono di realizzare. Parlare a noi di sprechi che ci siamo fatti il trasloco da soli quando ci siamo trasferiti dalla sede di Torregrotta a Venetico mi sembra assurdo. A fargli eco Pietro Mandanici, gi consigliere comunale Pdl di Terme Vigliatore, oggi vicino a Grande Sud di Miccich. Sento parlare di cifre milionarie sui giornali. Io so solo che la mia indennit di 10 mila euro lanno compreso eventuali benefit sostiene il presidente del consorzio di ripopolamento ittico di Patti - se queste sono poltrone doro.... Poi entra nel dettaglio. Una legge regionale del 2009 attribuiva ai consorzi mansioni che sono rimaste sulla carta. Dovevamo diventare sportelli operativi e gestire servizi che avrebbero assicurerato entrate per autogestirsi. Funzioni che in capo allArpa e alle capitaneri mai trasferite. In questo momento stiamo lavorando per organizzare i Gac, grupppi di azione costiera, che si prefiggono di sviluppare zone di pesca sul territorio da Capo Calav a Capo Milazzo, fascia costiera di influenza del consorzio. Mandanici si insediato dopo 14 anni di commissariamenti ed ha costituito gli organi interni. Stiamo rispolverando vecchi progetti comunitari (Fep) - dice ma poi, in caso di finanziamento, occorre reperire la co-partecipazione del 50%, somme di cui non siamo in possesso. E si ritorna sempre al punto di partenza. Lho scritto pi volte alla Regione: o si potenziano affidando funzioni precise,
MESSINA. Da anni devono essere soppressi, ritenuti inutili e costosi. Ma i Consorzi di ripopolamento ittici, alla fine rimangono sempre li. Con il loro consiglio di amministrazione, lassemblea generale, i collegi dei revisori dei conti, segretari, consulenti vari. Che a capo ci siano esponenti vicini al presidente Raffaele Lombardo, o meno, poco importa. A turno la polemica sullinutilit di questi enti stata sollevata da pi parti, ma alla fine rimangono in piedi. Fino al 2005 erano soltanto in tre, poi nacquero anche consorzi montani che dovevano promuovere la pesca daltura (a Messina sia sui "Nebrodi" che sui "Peloritani") e sono diventati undici di cui 6 nella sola provincia di Messina. Il loro
Aldo Cerreti
Ferdinando Barone
prevedendo eventualmente anche accorpamenti, o non si va da nessuna parte. Uno dei consorzi montani quello dei Nebrodi. Si chiama Nebrodi ma la montagna non centra nulla - chiarisce il presidente Nino Fabio, ex sindaco di Longi vicino al Pdl ma che oggi si dichiara apolitico nonostante stia meditando la ricandidatura nel suo paese di origine - sono rimasti solo i comuni costieri da Tusa a Gioiosa Marea. Fabio ritiene che i consorzi siano uno spreco perch la Regione non li sfrutta come sportelli periferici. Addirittura ora ha dato vita ai Gac, che sono consorzi alla stregua dei nostri. Ma sui Nebrodi il consorzio non rimane con le mani in mano. Nellultimo anno - continua abbiamo promosso le attivit marinare nelle scuole con la collaborazione dei pescatori. Con luniversit di Messina abbiamo fatto uno studio sulle acciughe locali e verificato linquinamento del mare attraverso delle analisi. Risentito per le polemiche che si sono rinfocolate negli ultimi giorni sui Consorzi Aldo Cerreti, a capo del Peloritani Ionici - con la benedizione dellonorevole Nino Beninati - che da Messina arriva a Santa Teresa di Riva. Pi volte ho promosso riunioni con gli altri colleghi chiedendo ufficialmente alla Regione il potenziamento delle funzioni - dice Cerreti - ma ci hanno risposto picche. Nonostante questo noi abbiamo portato avanti undici progetti come la promozione dellAzzurro jonico, un prodotto ittico minore della zona, lanalisi morfologica dei fondali, un progetto per valutare la presenza di contaminanti nel tonno rosso e nel pesce spada, e un mercato ittico comprensoriale.
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centonove
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Economia
CATANIA
MESSINA. Un portale on-line dedicato al mondo del lavoro, in cui i professionisti messinesi, e non, possono mettere allasta le proprie prestazioni lavorative o cercare dei servizi, magari barattando le proprie competenze con quelle degli altri utenti. Si tratta di FreeLee, il progetto ideato dai giovani studenti messinesi Raul Camarda e Leandro Inferrera, che prendendo spunto da Ebay hanno creato sul web una piattaforma dedicata interamente allofferta e alla richiesta di lavoro. Lidea - spiega Raul - nata allinizio dellestate, quando abbiamo pensato di creare un portale, una sorta di social network degli affari, incentrato sullo scambio o la compra vendita di servizi. Il nostro progetto prende spunto da E-bay (un portale on-line che offre ai propri utenti la possibilit di vendere e comprare oggetti sia nuovi che usati, ndr) ma a differenza del noto sito web, FreeLee non tratta oggettistica ma prestazioni lavorative. Gli utenti registrati - spiegano i due fondatori, uno
Leandro Inferrera
studente di medicina e laltro di giurisprudenza - possono offrire le loro competenze a un prezzo prefissato o scambiare le loro attivit con quelle degli altri iscritti. Al contempo abbiamo ideato una funzione di ricerca per la richiesta di servizi. Gli utenti possono cos consultare le varie prestazioni in offerta, crearsi il proprio portafoglio clienti e visualizzare i vari profili professionali. DOG SITTER E DJ. Il sito attivo da appena una settimana, ma gli annunci, sia di offerta che di richiesta, aumentano
Raul Camarda
esponenzialmente di giorno in giorno. C chi si offre come dog sitter, chi d lezioni di chitarra classica, chi promuove la sua attivit di dj per feste ed eventi e chi invece alla ricerca di redattori o di rappresentanti di siti internet. Gli utenti stabiliscono un prezzo forfettario per le proprie prestazioni, fissando una data per la scadenza dellannuncio. Chi interessato pu quindi rilanciare sul costo, come in una vera e propria asta, oppure proporre in scambio un proprio servizio. Il portale - racconta Raul -
intende coprire il mondo lavorativo a 360 gradi anche se il target specifico quello dei free-lancer, che possono mettere in esposizione su degli scaffali virtuali le loro prestazioni. Al momento il sito rivolto ai lavoratori di Messina e provincia, ma il nostro intento quello di coprire tutto il centro sud, magari partendo da Catania e da Reggio. Una cosa a cui teniamo molto - conclude Raul - quella di favorire gli incontri dal vivo, per questo abbiamo scelto di incentivare il pagamento in contanti.
L E G A L M E N T E
AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICINICO "PAOLO GIACCONE" DI PALERMO
ESITO DI GARA C.I.G.:350263737D
Questa Azienda ha esperito, ai sensi della Legge n.109/94 e ss.mm. e ii., nel testo coordinato con le norme della L.R. n.7/2002 e ss.mm. e ii., in data 14.12.2011 e segg., il pubblico incanto relativo ai Lavori di adeguamento Centrali Gas Medicali dellA.O.U.P. Paolo Giaccone di Palermo di importo complessivo di Euro 469.183,05+I.V.A. (di cui Euro 459.799,39 per lavori soggetti a ribasso ed Euro 9.383,66 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Imprese partecipanti n.21 di cui n.8 escluse. Aggiudicatario: A.T.I. F.lli Di Luca Tindaro & Antonino s.n.c. di Rocca di Capri Leone (ME) (Capogruppo) e Nocifora Tiranno Vincenzo di SantAgata di Militello (ME) (Mandante) con ribasso di 24,1233%. Il presente esito pubblicato nellAlbo Pretorio del Comune di Palermo, nellAlbo dellA.O.U.P. Paolo Giaccone, per estratto nella G.U.R.S. n.11 Parte II e III del 16.03.2012 e, in forma integrale, nel sito internet: http:/www.policlinico.pa.it. Palermo l 08 Marzo 2012 F.to: Il Direttore Generale A.O.U.P.: Ing. Mario La Rocca
CITTA DI LICATA
PROVINCIA DI AGRIGENTO DIPARTIMENTO 4 LAVORI PUBBLICI SERVIZI TECNOLOGICI ED OPERATIVI/SERVIZI FINANZIARI ESTRATTO BANDO DI GARA (CIG:39008191AC)
Stazione Appaltante Citt di Licata Piazza Progresso n10 Cap.92027 Tel.0922/868111 fax 0922/774378 Sito internet:http://www.comune.licata.ag.it Descrizione del servizio in concessione REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PER LAFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE RISCOSSIONE E ACCERTAMENTO DELLE ENRATE COMUNALI CIG:39008191AC Divisione in lotti:no Durata della concessione: la concessione avr durata di anni 5 (cinque). Norme regolatrici della procedura concorsuale: Procedura aperta, per come definita ex art. 3 del D.Lgs n.163/2006. Termine per il ricevimento delle offerte: fino alla data del 30/03/2012 Il presente sostituisce lestratto pubblicato sulla G.U.R.S. n8 del 24 febbraio 2012 a pag.21. IL R.U.P. Arch.Maurizio Falzone
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Economia
OCCORRE SAPERE di Salvatore Cifal
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UOMINI&BUSINESS
CONFCOMMERCIO Gatto presidente PromoPalermo
PALERMO. Rinnovati i vertici di Promopalermo Cat, la societ di servizi del sistema di Confcommercio Palermo che fornisce servizi alle imprese. Il Consiglio direttivo di Confcommercio Palermo ha confermato Vincenzo Gatto presidente. Del CdA Promopalermo entrano a far parte Valeria Aiello, Presidente di Assocom, lassociazione di Confcommercio che riunisce le imprese che si occupano di comunicazione, e Vincenzo Costa, direttore della Federazione dei Commercianti palermitana.
CREDITO
CONSUMATORI
LA VENDITA diretta avviene al di fuori dai canali commerciali tradizionali ed denominata " Porta a porta". In questo tipo di vendita sono impegnati migliaia di venditori in grado di proporre, mostrare e vendere direttamente i loro prodotti proprio a casa dei consumatori. Il settore della vendita diretta un universo fatto da migliaia di addetti: le storiche presentatrici di cosmetici, i dimostratori di elettrodomestici, i furgoncini che consegnano direttamente a casa i surgelati. Prima di firmare gli acquisti si consiglia di osservare alcune norme importanti: 1) l'acquirente deve chiedere all'incaricato alle vendite che si identifichi e dichiari per quale azienda lavora esibendo il tesserino obbligatorio di riconoscimento. 2) Esigere che l'incaricato specifichi chiaramente la ragione della visita a domicilio, anche qualora ci sia stato preliminarmente un contatto telefonico e un accordo sulla visita a domicilio dell'acquirente. 3) L'incaricato dovr illustrare le caratteristiche del prodotto in vendita, le condizioni di prezzo e dell'eventuale credito, i tempi di consegna, le garanzie , le modalit di restituzione e l'esistenza del servizio assistenza. 4) Sul contratto il consumatore verifichi anche l'inserimento degli adempimenti in materia di tutela della privacy. 5) L'incaricato deve svolgere lattivit con correttezza e non devono essere utilizzate pratiche sleali o ingannevoli. 6) L'acquirente deve leggere bene e attentamente ci che firma e verifichi che la data sia quella in cui si sottoscrive l'ordine e inoltre , accertarsi che sia riportata la clausola sul diritto di recesso o di ripensamento e a chi andr indirizzato. 7) Al consumatore deve essere consegnata una copia del modulo d'ordine in cui siano identificati impresa, incaricato, condizioni e recapiti. Adoc Uil Messina
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poster
MURALES DI UMANITA VARIA
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INEDITE Scuola di ricamo al Villaggio Regina Elena. Nella foto in alto venditrici di uova (Alinari). Sono alcune delle immagini della Collezione Giovanna Giordano che dovevano far parte del libro
CARI POLITICI MESSINESI, devo dirvi che siete stati un po asini perch avete perso una grande occasione. E vi racconto quale. Nel 2007 vi ho proposto, con Enzo Sellerio e Vincenzo Consolo, un grande libro su Messina. Il centenario del terremoto di Messina era alle porte e cos ci era venuta unidea. Unidea che stata da voi coltivata, lodata e poi dimenticata in qualche cassetto e cestino della carta straccia, una delle tante occasioni mancate della citt di Messina. Come sapete Enzo Sellerio morto, Vincenzo Consolo morto e io non ancora per fortuna e sono qui a raccontare cosa successo.
Messina prima e dopo il terremoto del 1908 doveva essere un libro rilegato a copertina dura, elegante come solo Enzo Sellerio sapeva fare. Nel libro duecento fotografie inedite della mia collezione privata, quasi segreta di Messina prima del terremoto, dal 1850 fino alle prime ricostruzioni del 1915. Dal terremoto alla rinascita, insomma. Grandi fotografi e le parole degli scrittori, da Vincenzo Consolo e poi gli scrittori antichi, da Gorki a Capuana, Verga, Maupassant, Nietzche, Melville, Wagner, Garibaldi, Dumas, fino a Pascoli e Stendhal. Poi i viaggiatori e i testimoni del 28 dicembre 1908, avventure e storie di uomini e di donne. Enzo Sellerio, come era nel suo carattere, si entusiasma allidea e mette in moto i grafici e il suo staff per progettare il libro con queste caratteristiche: volume 34 x 24, 156 pagine, 200
LA SCHEDA Giovanna Giordano, nata a Milano ma siciliana di Messina, vive a Catania dove insegna allAccademia di Belle arti. Giornalista, ha scritto la sua opera prima Trentaseimila giorni e Il mistero di Lithian (editi entrambi da Marsilio)
illustrazioni, carta patinata opaca in tricromia e vernice, sovraccoperta patinata lucida, confezione con cucitura a filo refe con capitelli, incisioni in oro sul piatto e sul dorso. Anche Vincenzo Consolo si appassiona e lui negli ultimi anni non si appassionava molto e scrive dieci magnifiche pagine dedicate a Messina. Io raccolgo le mie antiche albumine di Sommer, Rive, Graham, Von Gloeden, Martinez, Sevaistre, Grita, Comerio, Brogi, Alinari e altri fotografi pittorialisti dellottocento e scrivo di loro. Michele Di Dio, studioso della Fototeca del Centro Regionale della Regione Siciliana studia e impagina queste immagini mai viste. Insomma, tutto fa pensare che il libro verr alla luce. Bello il progetto e da non perdere loccasione del centenario. Ma ci sono, cari politici, le vostre indecisioni, le vostre burocrazie e aggiungo disattenzioni. Le carte passano da ufficio a riunione, da stanza a scrivania e passano i mesi. Ne passano cos tanti che superiamo il 2008 e poi il 2009 e poi il 2010 e poi troppo tardi. Enzo Sellerio aveva 83 anni e non aveva nessuna voglia di fare anticamera e telefonate per sollecitare la messa in opera del libro. Vincenzo Consolo era anche lui avanti negli anni e stava a Milano. Cos rimaneva la falange giovane e con Michele Di Dio abbiamo insistito un po. Poi ci siamo stufati e abbiamo messo da parte il prezioso libro nella testa, dove nessuno, neanche un chirurgo, pu entrare. Di questo libro che non mai nato, esistono le tracce, le immagini antiche e le dieci pagine di Consolo dedicate alla citt e ai suoi miti. Perch vi rimprovero, cari signori eletti a riscaldare scrivanie e macchine blu. Perch le vostre abitudini non smettono di essere cieche. Vi occupate di cose che passano e non lasciate tracce che restano. Un libro dedicato a Messina un libro a futura memoria, che riscalda per anni e anni gli occhi dei contemporanei ma anche gli occhi dei nipoti. Di quelle persone, cio, che noi ancora non conosciamo ma che possono tenere in mano un libro fra cento anni e dire che bello. Gi, comera bella Messina una volta, nellottocento e la citt ancora una volta manca di un pezzo della sua storia. La citt come la vita, ha bisogno di gesti importanti. giovangiordano@yahoo.it
INDOVINA
CONCORSI
Un democristiano
DEMOCRISTIANO SEMPRE NELLE ISTITUZIONI: prima alla Commissione di controllo e poi nel Comitato di gestione dellOspedale Piemonte. Sono queste le indicazioni per indovinare il nome del personaggio ritratto nella foto a sinistra. I volti della scorsa settimana (foto a destra), invece, sono stati svelati da Rosaria Anna Rizzo. La sua email arrivata in Per partecipare redazione venerd 9 marzo alle al quiz inviare 12.19 con la risposta giusta: la soluzione allindirizzo email Paolo ed Emilio Taviani. La sifranzone@centonove.it, gnora Rizzo ha vinto tre abboallegando i propri dati namenti al settimanale Centopersonali e recapiti nove che verranno attivati a partire dal mese di aprile 2012.
CHI E?
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posterarcheologia
centonove
ARCHEOASTRONOMIA
Il megalite dellOrante
Gi le mani dallArgimusco
Il libro del medievalistica Paul Devins Il talismano delleterna giovinezza rilancia la querelle sul complesso rupestre. Ma la nascita preistorica testimoniata dalle analogie con altri siti siciliani. E dal culto per la Dea Madre
DI GIUSEPPE TODARO
MONTALBANO. Come in cielo cosi in terra. Inizia cos, citando il Pater Noster, uno studio comparativo fra le costellazioni e i megaliti del complesso rupestre dellArgimosco apparso nel libro Alla scoperta dellArgimusco. Gli autori, avvalendosi dello Stellarium e delle loro conoscenze esoterico-alchemiche, giungono alla conclusione che i megaliti dellArgimosco sono stati creati fra il 1300 e il 1700 della nostra era. Nella loro tesi sono stati scomodati nientemeno che Arnaldo da Villanova e Cagliostro come possibili costruttori dei megaliti. Le sfere di pietra addirittura sono diventate, in chiave alchemica naturalmente, le uova filosofali. Ma gli scrittori si sono scordati dei professori Casagrandi, Aiello e Baldanza, solo per citarne alcuni, che conoscevano benissimo quei luoghi. Nicola Terranova, colui che ha tratto Montalbano Elicona dalloblio della storia, scaraventato nel dimenticatoio, cos come i tanti esperti che a migliaia sono accorsi ad ammirare le rupi. Sembra che gli attuali scopritori detengano
lesclusiva, assieme a qualche millantatore locale. Ma nessuno pu arrogarsi il titolo di scopritore tout court. La scoperta dellArgimusco va letto alla guisa di un romanzo. I difetti del libro stanno in un eccesso di auto-referenzialit, nella carenza delle note e nella fretta di scrivere. Troppo evidente ed univoca lidea portante e la voglia di dimostrare un proprio teorema. Tutte le cose per hanno un risvolto positivo: inducono alla discussione ed alla ricerca. LA GRANDE MADRE. Le rupi pi grandi dellArgimosco sono opera della natura. Luomo preistorico intervenuto dopo su un disegno precedentemente abbozzato. Il megalite dellAquila, la trincea dellosservatorio, il reticolo di cavit del santuario, la vasca, il men-hir della civetta sono strutture sicuramente modellate dalluomo. Ma se lArgimosco per certi aspetti pu essere considerato un unicum, le sue strutture litiche, scolpite dalluomo preistorico, fanno parte infatti di una cultura estesa nellEuropa atlantica e mediterranea. Dalla scultura preistorica alta cinque metri della Lunigiana (limmagine della Grande Madre Terra), alla scultura dellelefante in provincia di Cosenza, passando per il santuario protostorico della Val di Scalve (Bg), gli elementi caratterizzanti dellArgimosco (il santuario, il tetraedro, lorante, losservatorio lunisolare o sestante), si rinvengono in altri siti vicini e lontani. In particolare merita una grande attenzione il megalite dellOrante, perch attorno ad esso ruota tutto lintero complesso rupestre. Esso rappresenta la Grande Madre Terra e le sue capienti cavit, che ne evocano il grembo, venivano utilizzate per le abluzioni e le aspersioni rituali o per deporre ex-voto. Le uova, il toro simbolo del femminile, il serpente e la muta simbolo del potere di rigenerazione, si riferivano alla Grande Madre mentre la svastica, scolpita fra la vasca e losservatorio lunisolare indica il susseguirsi delle stagioni. Sul monte San Martino i Liguri, quindicimila anni fa, costruirono un tetraedro le cui caratteristiche sono le medesime che si
riscontrano in quello dellArgimosco. Anche losservatorio lunisolare si rinviene spesso nei complessi megalitici, lungo larco alpino e sugli Appennini, cos come la civetta, associata alla Grande Madre. I PIEDI PER TERRA. Quanto alle corrispondenze fra i megaliti e le costellazioni giusto guardare verso il cielo, ma avendo cura di tenere i piedi ben piantati per terra. Il megalitismo comparve alla fine del quinto millennio e si esaur nel II millennio a.C. Pare che gli uomini, impauriti dai diluvi, fin dallottavo millennio si siano stabiliti sui monti e sulle rocce emergenti. Scalpellando e incidendo, hanno costruito i luoghi di culto. La societ era ancora a divenire, si viveva in comunit, non esistevano la classi e vigeva il matriarcato. Luomo adorava la Grande Madre Terra, dalla quale tutto aveva origine. La Grande Madre dellArgimosco, che potrebbe essere la rappresentazione ancestrale dellermafrodito, rappresenta gli opposti, la vita e la morte, la bont e la cattiveria, la donna con le mani giunte e il minaccioso e truce guerriero. I SITI CIRCOSTANTI. Non si pu per comprendere lincanto dellArgimosco, se
non si conoscono le interazioni di questo sito con quelli circostanti, come i ripari sotto roccia della Sperlinga di San Basilio e di Rocca San Marco. Scrive Sebastiano Tusa che il giacimento della Sperlinga ha dato il via alla ricognizione del mesolitico siciliano e Bernab Brea fu il primo ad individuarne lorizzonte. Lindustria microlitica di questo sito costituita da manufatti di selce, punte e spatole dosso, ornamenti ricavati da denti di cervo e conchiglie forate, associati nei livelli superiori a ceramiche neolitiche.Nel riparo della Rocca San Marco di Ucria, secondo Bernab Brea, trovavano rifugio i cacciatori paleolitici. La loro presenza testimoniata da una ricca industria litica comprendente strumenti in selce e in quarzite. Nellaltura rocciosa di Pagugliermo, nel 1992, abbiamo rinvenuto reperti di ossidiana, nonch di selce e di quarzite. Anche le Rocche dei Losi potrebbero riservare delle sorprese. Canalette, gocciolatoi, vaschette di forma circolare, rettangolare e poligonale, coppelle e grandi cavit simili a calderoni, che recano segni della presenza delluomo preistorico e rimandano al culto della Dea Madre. La superficie della Rocca
IL PROGETTO
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centonove
posterarcheologia
IL RIVALE
CONTRARIAMENTE allaspetto primitivo delle rocce, lorigine dellArgimusco potrebbe in realt essere molto pi vicina a noi nel tempo, addirittura non anteriore allet medievale. La tesi, portata avanti dallo scrittore Paul Devins nel libro La scoperta dellArgimusco, potrebbe rivoluzionare per sempre linterpretazione dellaltopiano e costituire una chiave di volta per risolvere definitivamente il mistero dei megaliti. Lintera area dellArgimusco, a detta dello studioso, sarebbe in realt una rappresentazione delle stelle per come queste apparivano al tramonto dell solstizio destate fra il 1300 d.C. e il 1700 d.C. Le costellazioni coincidono infatti nellordine di dieci su dieci (Cigno, Freccia, Aquila, Serpente, Ofiuco, Vergine, Sestante Corvo, Idra e Cratere), con leccezione di una costellazione a sud (Libbra), coperta alla vista proprio dal profilo dellEtna. Una di esse, il Sestante, costituirebbe la prova certa che uno degli autori, o lautore, fosse del 1700, dato che la costellazione fu catalogata solo nel 1687, mentre tutte le altre erano state gi inventariate in epoca ellenistica. A sostegno della sua tesi, Paul Devins ha riscontrato inoltre altri indizi che possono essere considerati come delle firme impresse sui megaliti dagli ignoti autori del sito. Le pietre poste allingresso dellaltipiano, ad esempio, non sarebbero delle simbologie sessuali legate a riti per la fertilit, come ritenuto per lungo tempo, ma piuttosto la perfetta riproduzione di antichi simboli della segreta Confraternita cristiana medievale dei Rosacroce. Nel corso della sua ricerca, Devins ha rinvenuto inoltre documenti del 1282, del 1308 e del 1350 che testimoniano una frequentazione del sito da parte dei re Aragonesi e in particolare da parte di Federico III dAragona, che mandava dallArgimusco i propri documenti diplomatici. Il medico di Federico era Arnaldo da Villanova, ovvero lalchimista pi noto dellEuropa medievale. Oltre che con le salubri acque del luogo, il medico catalano, ritenuto da Devins come la mente dellArgimusco, avrebbe curato Federico dalla gotta anche con la mitica Pietra Filosofale e con le misteriose pratiche Rosacroce per il completo ringiovanimento del corpo. Se utilizziamo il principio scientifico e logico del Rasoio di Occam possiamo dimostrare come il disegno e la realizzazione del sito risalgano al 1300, si legge sul sito web dellautore, che per suffragare la sue tesi si serve di una serie di prove geologiche, archeologiche, astronomiche e storiche. PROVE GEOLOGICHE. La geologia delle rocce arenarie e dei conglomerati di sabbia e ciotoli lavorati, attesta, secondo Devins, una data recente delle conformazioni simboliche e un periodo di
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LESPERTO
Alessandro Musco
C chi pensa, e le voci a Montalbano si susseguono da decenni, che nel sottosuolo dellaltopiano sia nascosto un tesoro... Anzi, il tesoro. Quello leggendario dei cavalieri templari. Nei pressi dellArgimusco fino ad adesso sono state ritrovate solo delle pagliuzze doro, ma nessuna pepita. ll tesoro di templari? possibile che sia in Sicilia. Magari proprio nel sottosuolo del castello montalbanese. Quando venne realizzato uno degli ultimi restauri del castello svevo aragonese (siamo negli anni 80, ndr), venne trovata una breccia che lasciava intravedere una stanza sottorranea, ma venne subito seppellita dal cemento, racconta il luminare. Che unidea per rilanciare il turismo ce lavrebbe. Perch il Comune di Montalbano Elicona non punta sulla figura di Arnaldo da Villanova? Del resto, gi adesso, senza un percorso tematico e un itinerario turistico, sono tanti gli studiosi e i curiosi catalani che fanno visita al castello in cui visse il medico di Federico dAragona. Che probabilmente mor proprio a Montalbano, dove sono ancora custodite le sue ossa, in un luogo del cimitero di cui in pochi sono a conoscenza.
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posterlibri
DI PIETRO SCAGLIONE
centonove
perch ha la capacit di intrecciare fantasia e realt, cose accadute ma di cui non c prova, a fatti i cui contorni sono sfuggenti ed evanescenti. I Beati Paoli furono celebrati dal romanzo di successo di Luigi Natoli, scritto un secolo fa e recentemente ripubblicato dalla casa editrice palermitana Flaccovio. La grotta dei Beati Paoli a Palermo Ovviamente Natoli, brillante giornalista Mario Mineo e Umberto Santino negli anni e scrittore siciliano, non pu essere Settanta e oggi assai in voga) era gi molto sospettato di alcun collegamento con la mafia. Come spiegano Forgione e Ciconte, potente sin dalla fine dellOttocento. In questi 150 anni, la mafia uccise tanti eroi non stiamo certo dicendo che Natoli sia che si opposero: magistrati, giornalisti, stato un mafioso o che I Beati Paoli siano stati scritti su ordine della mafia. Si sta solo ipotizzando che i mafiosi abbiano inteso dare una lettura della vicenda raccontata di Felice Irrera che risultata funzionale allobiettivo di costruire un apparato ideologico che LA SANTA INQUISIZIONE rafforzasse le strutture DI ROBERTO PRINCIOTTA criminali. Il libro La Santa inquisizione del professore Roberto Princiotta sar presentato il 16 marzo alle ore 16,30 alla ProvinUn secolo fa, la mafia era una cia di Messina. Un testo che porta alla luce documenti dellarchivio segreto e mette il lettore di fronte alle pene inflitte agli eretici dal Tribunale dellInquisizione nel Regno delle due Sicilie tra il 1438 e il 1782. Nelle pagine del testo si pu questione di classi dirigenti e focalizzare lattenzione sulla severit delle pene inflitte. La presentazione sar a cura della professoressa Lidia Bentidi potenti. Ad esempio, dietro vegna e del Club Centro Incontri Europel. Prevista la presenza dellassessore ai Beni Culturali della provincia Mario lassassinio di Emanuele DAgostino e dellassessore alle Politiche scolastiche Salvatore Magazz. Lincontro sar coordinato da Lucio CogoNotarbartolo, funzionario de e interverr il professore Domenico Venuti prorettore dellUniversit della Pace della Svizzera Italiana. integerrimo del Banco Di Carlos Ruiz Zafn - Il prigioniero del Wislawa Szymborska - La gioia di scriSicilia ucciso nel 1893 a cielo - Mondadori vere. Tutte le poesie (1945-2009). TePalermo, vi era un coacervo Amy Bratley - Amore, zucchero e sto polacco a fronte - Adelphi di interessi politici e cannella - Newton Compton Pierre Dukan - La dieta Dukan aristocratici. La cosiddetta Sperling & Kupfer Jeff Kinney - Diario di una schiappa. borghesia mafiosa (termine La dura verit - Il Castoro Clara Snchez - La voce invisibile introdotto dagli intellettuali del vento - Garzanti libri wuz.it
poliziotti, carabinieri, sindacalisti, contadini, imprenditori, politici, professionisti, medici, avvocati, commercianti, sacerdoti e semplici cittadini. Come spiega Piero Grasso nella prefazione, gli autori del volume offrono una carrellata di storie ed immagini suggestive, una lettura intrigante ed avvincente della storia di Cosa Nostra, avvolta nel mistero delle sue origini, ma estremamente realistica quando passa in rassegna i delitti e gli eventi pi significativi, patrimonio inesauribile di intimidazione e violenza della mafia siciliana. Nel libro si evidenzia il perbenismo e il moralismo dei boss in ambito sessuale, familiare e religioso. I mafiosi si scandalizzano per coloro che commettono adulterio o che intrattengono relazioni extraconiugali, per lomosessualit o per la frequentazione delle taverne, salvo poi ordinare stragi, omicidi eccellenti e spedizioni punitive. Per questo motivo, il superpentito Tommaso Buscetta, che si opponeva alla strategia stragista della cosca corleonese, fu discriminato per le sue avventure extraconiugali e per la sua vita libertina. Secondo il Procuratore Grasso, lenfasi posta sugli aspetti sacrali e sul perseguimento dei fini propri di uno Stato non deve fare dimenticare che si tratta di unassociazione criminale, il cui scopo principale il profitto e il potere, attraverso la commissione di delitti, dallestorsione allomicidio, mentre limmagine di s che davano i mafiosi, almeno i vecchi mafiosi, ben diversa: indulgeva pi alluomo di pace e di rispetto che cercava di venire incontro ai bisogni della gente.
LA CLASSIFICA
1 2 3
4 5 6
LACERTI DI LETTURE
Chi accresce il proprio sapere accresce il proprio dolore. Vi sono dottrine che esaltano condizioni opposte allintelligenza. I cristiani sono ben fortunati di essere messi in guardia dal rischio dellintelligenza; sapranno tenersene lontani per tutta la vita. Beati i poveri di spirito. La felicit sta nella specializzazione. Coloro che si interessano a troppe cose, ne pagano il prezzo con una certa solitudine. Pensare! Attivit metafisica difficilmente riscontrabile nelluomo. Riflettere non una operazione naturale, ferisce, come se rivelasse cocci di bottiglia o filo spinato. La comprensione dolorosa. Tentare di capire un suicidio sociale. I bambini guastano i desiderati giocattoli per capirne il funzionamento. Spesso si uccide ci che si cerca di capire, perch, come nellaspirante medico, non c autenti- ca conoscenza senza dissezione. Per il fideista la verit un fanatismo. Non concepisce che ci si pu arrivare senza atti di fede.
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posterlibri
DI PAOLO RANDAZZO
16 MARZO 2012
letteraria, qual era la nostra, che si era sempre basata su modelli scritti antiquati e anacronistici, perdendo il contatto con la mobilit e la ricchezza della lingua contemporanea. Per rivitalizzare un italiano che veniva tacciato dessere una lingua oramai morta si poteva trovare nel parlato popolare un bacino di freschezza e uno stile diretto e immediato. Il popolo era considerato un poeta naturale, capace di trovare le immagini pi immediate e meno logore per descrivere la realt, ma anche uno stile pi veloce, caratterizzato da una sintassi a volte a-grammaticale che sapeva arrivare dritta la punto. Per questo Verga, introducendo nella novella Lamante di gramigna la nuova poetica verista, scrive allamico Salvatore Farina di aver cercato di riportare il racconto cos come laveva raccolto pei viottoli dei campi, pressa poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare. Ovviamente, usare proprio le medesime parole del popolo non sarebbe stato possibile, perch avrebbe implicato luso del dialetto: e qui sta la genialit di Verga, essere riuscito ad attingere alla ricchezza linguistica e culturale del popolo innestandola in una forma che potesse arrivare ai lettori di tutta la nazione. Nel suo lavoro lei ha dedicato una particolare attenzione ai proverbi siciliani che Verga sembra amare particolarmente, qual il grado di condivisione dello scrittore nei confronti della cultura tradizionale che nei proverbi trovava una forma importante di espressione? Proprio i proverbi rappresentano un condensato della cultura popolare, lespressione di unideologia fissa e tradizionale che si esprime in formule, attraverso le rime, le assonanze e la cadenza
metrica. Per Verga dunque rappresentavano il modo migliore per rendere la densit, linguistica e valoriale, della cultura popolare che lui mirava a riproporre. Verga mirava a sparire dalla propria narrazione, cercando di non anteporre la propria ideologia a quella del popolo di cui si voleva fare interprete. E questo non vale solo per i proverbi, ma per la pi generale visione del mondo che i suoi personaggi potevano avere e che Verga cercava di riproporre anche quando non la condivideva. Di certo non poteva credere che Rosso Malpelo fosse cattivo a causa dei suoi capelli rossi; eppure, come tutti si ricorderanno, la novella inizia con Malpelo si chiamava cos perch aveva i capelli rossi: ed aveva i capelli rossi perch era un ragazzo malizioso e cattivo. Anche in questo caso questa visione popolare condensata in un proverbio riportato dalla raccolta di Pitr, russu malu pilu, che Verga non cita direttamente ma a cui allude gi col nome del ragazzo e sul quale intesse tutto il suo racconto. Ci che rende Verga diverso dai folkloristi o da quanti riportavano il discorso popolare con minimi interventi stilistici la sua capacit di innestare quel materiale nella sua raccolta
Giovanni Verga
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posteresposizioni
DI GIUSEPPE PISTONE
centonove
SAN FRATELLO. Rischia di chiudere la struttura che custodisce i cimeli dello Statista
Salvatore Mangione
nelloblio. Un museo di oltre 560 mq distribuito su due livelli che si arricchito in questi anni di manufatti lignei, e di ceramica duso quotidiano. Trentatr vetrine espositive divise per sezioni. Una che ripercorre il culto della negritudine in Sicilia, con statue di tutte le dimensioni da San Filippo dAgira, San Benedetto il Moro, San Cono, San Calogero e la Madonna del Tindari. Una raccolta di oltre 350 statue dei Nebrodi. Madrina la Madonna della piet del 700. Una ricca collezione di strumenti della cultura agro pastorale, dalle feste al lavoro, pregna di simboli e funzioni. A rendere unico lo spazio espositivo, la religiosit legata al rito della Settimana Santa con gli abiti della festa dei Giudei di San Fratello. Unico nel suo genere un dipinto su pelle di mucca del 500, ancora intatto. Singolare una coperta che raffigura le grandi opere darte del mondo, ricamata a mano da Maia Teresa Latteri, pronipote di Ermenegildo, che visse nella casa sino al 1999, morta allet di 102 anni. Ad accogliere i visitatori foto ricordi e testimonianze della visita di Bettino Craxi a San Fratello. Il museo si snoda lungo ben 12 piccole case antiche, di cui due risalenti al 1.100, tutte comunicanti con strette scale che accompagnano i visitatori in un vero e proprio viaggio evocativo dove la memoria sembra perdersi in un tempo lontano. Troppo lontano. Ad impreziosire il museo il famoso corridoio in canne risalente al 500 dallo stile arabo, che sostiene un sotto tetto adibito a camera da letto.
Il salone del museo dedicato al culto della negritudine che custodisce anche i cimeli di Craxi
fondi. La Regione per giunta non avrebbe mai fatto alcun sopralluogo per verificare lo stato dei lavori. Linstancabile presidente e fondatore, Salvatore Mangione, assieme ai soci continuano a gestire, a proprie spese il museo e adesso sono al collasso con debiti di migliaia di euro. E sarebbero pronti a vendere tutto, loro malgrado, per recuperare le spese. Ecco perch oggi il museo etno antropologico Ermegildo Latteri, rischia di chiudere i battenti, dopo un boom di visite. Arrivano dal Giappone, dallIrlanda, dalla Svizzera per ammirare preziosi pezzi unici al mondo. Intanto Salvatore Mangione, curatore scientifico del museo, non si arrende e avvia la sua battaglia epistolare con lassessorato regionale dei beni culturali e dellidentit siciliana e chiede ci che spetta loro per diritto. Non chiediamo elemosine a nessuno, ma pretendiamo solo ci che ci spetta, in ossequio alle normative europee e al progetto approvato, eseguito e mai finanziato. Che fine hanno fatto i nostri soldi? - sbotta Mangione - ci diano risposte. Poi ironizza. Siano in fervida attesa dopo una fitta corrispondenza con la Regione che rasenta la tragicommedia. Intanto un mecenate americano sarebbe pronto ad acquisire lintero complesso museale. Avrebbe gi fatto una prima offerta. Un museo che ogni anno attira nel piccolo comune dei nebrodi oltre 20 mila visitatori che arrivano da diverse parti del mondo per ammirare i preziosi cimeli dellet borbonica. Pezzi unici al mondo come i giudei di San Fratello ritratti in unopera pittorica di scuola spagnola del 1601. Ledificio che ospita il Museo Etno-Storico-Antropologico si trova nel cuore del vecchio centro abitato di San Fratello. Nel quartiere greco-normanno, alle pendici della "Rocca" accanto alla Chiesa dei diecimila Martiri. Una struttura museale voluta da Salvatore Mangione, professore di Storia e Filosofia ex sindaco di San Fratello negli anni 90, socialista e amico dellex Presidente del Consiglio, originario di San Fratello, Bettino Craxi. Il museo una realt unica a livello internazionale, dedicato al patrimonio storico antropologico di carattere religioso con uno sguardo proiettato alla cultura agro pastorale. Un vero gioiello di altro pregio storico dove il tempo sembra essersi fermato, destinato altrimenti a perdersi
LINTERVISTA
Bettino Craci
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esegue vari ritratti dal vero. I risultati non tardano ad arrivare: nel 1934 De Fichy vince la borsa di studio Tommaso Aloysio Juvara con la scultura in gesso Don Saro. Il premio (3.000 lire annuali) gli consente di trasferirsi a Roma nel 1935 per perfezionare la formazione. Si iscrive quindi ai corsi del Museo Artistico Industriale, ma riesce a conseguire il diploma solo nel 1942. Le interruzioni forzate dovute ai ripetuti richiami alle armi (nel 35, nel 38 e dal 1939 al 1945) condizionano inevitabilmente la carriera dellartista che, dopo la devastante esperienza della guerra, decide di tornare a Messina e di accettare lincarico di disegnatore presso il Genio Civile. Il nuovo lavoro e i vincoli familiari non impediscono al De Fichy di proseguire il suo percorso artistico raccogliendo i consensi della critica e partecipando ad importanti mostre collettive a carattere nazionale a Roma, Napoli, in Calabria e in Sicilia. Ormai ultraottantenne Egidio De Fichy ha sentito lesigenza di fissare sulla carta alcuni episodi della giovinezza e ricordare lesperienza drammatica della guerra (la prigionia, la fame, gli stenti) attraverso brevi ma intensi racconti, confluiti nel volumetto postumo Tamo Vamo edito da Pungitopo.
MESSINA. Fino al 24, al Palacultura di Messina, la Soprintendenza racconta due generazioni di artisti a cavallo tra Otto e Novecento con la mostra La raccolta Scarf-De Fichy. Aspetti inediti della cultura figurativa messinese tra 800 e 900, inaugurata in occasione della quarta Notte della Cultura. Una mostra interessante e preziosa, quella curata da Grazia Musolino (direttore dellUnit operativa beni storici e artistici), Giovanna Fam e Stefania Lanuzza, che al rigore scientifico associa un agevole apparato didattico a supporto delle opere di Giovanni Scarf (1852-1926) e di Egidio De Fichy (19102004). Due artisti, nonno e nipote, che attraversano la storia di tre diverse citt: la Messina post unitaria, quella della ricostruzione seguita al sisma del 1908 e lultima, che dal dopoguerra giunge fino a oggi. La mostra visitabile dal luned al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. GIOVANNI SCARFI. Le pi importanti notizie correlate al suo percorso artistico si rintracciano nei profili redatti dagli storici contemporanei. Si occupano dellartista Pietro Preitano (Biografie Cittadine, 1881) e Angelo De Gubernatis, che include lo scultore nel VI fascicolo ( 1891) del Dizionario degli Artisti Italiani Viventi. Il dossier concernente la voce Giovanni Scarf, con correzioni autografe, presentato in mostra. I dati dei due biografi ottocenteschi, ampliati e ripresi dagli studi successivi, si arricchiscono grazie allinteressante carteggio e alle opere
messe a disposizione dalla famiglia De Fichy. Queste carte, custodite con amore e dedizione dal nipote Egidio, consentono di precisare non pochi aspetti della personalit e dello spessore culturale dellartista. L'inizio del suo percorso testimoniato dal bozzetto in gesso della zia suora, datato 1871, conservato nella raccolta Scarf-De Fichy. Le ottime e precoci capacit espressive dell'artista suscitano l'interesse dell'architetto Leone Savoja che, su mandato del Comune, gli commissiona la statua dell'Addolorata da collocarsi nella cappella del Cenobio presso il Gran Camposanto. Incomincia cos l'importante e fruttuosa amicizia con Savoja. Lo scultore ottiene, per il biennio 1872-1873, lambito sussidio che gli consente di studiare a Roma, dove si iscrive allAccademia di San Luca. Successivamente frequenta il Circolo Artistico e i prestigiosi atelier di Giulio Monteverde e di Girolamo Masini. Dopo il 1878, ormai affermato, lartista oltre ad insegnare presso la scuola della Societ Operaia di Messina riveste incarichi di rilievo: fa parte della Commissione governativa di Antichit e Belle Arti e della Societ Messinese di Storia Patria. Latelier-laboratorio di Scarf, in via dellApparato, viene distrutto dal terremoto del 1908, e ci provoca una prima dispersione dei suoi lavori. Uno nuovo sar organizzato nellamata villetta di contrada Scoppo. Limmobile, pesantemente danneggiato dalla guerra, rimane completamente abbandonato subendo spoliazioni programmate e la definitiva dispersione dei materiali.
EGIDIO DE FICHY. Nato due anni dopo il terremoto, Egidio De Fichy figlio di Vincenzo De Fichy (giornalista de Il Messaggero) e Maria Adelaide Scarf. Determinanti per le sue spiccate propensioni artistiche si configurano gli anni vissuti a contatto con il nonno Giovanni Scarf, presso il quale abitava con la madre nella casa in contrada Scoppo. Al 1927-28 risalgono le prime prove di pittura. Nel 1929 Egidio si arruola nella Regia Marina. Al congedo, viene accolto nello studio dello scultore Antonio Bonfiglio, col quale inizia un rapporto di stima e fiducia. Stimolato dal maestro, copia numerosi calchi della statuaria classica ed 1) Giovanni Scarf, bozzetto 2) Giovanni Scarf, disegno 3) Egidio De Fichy, ritratto di Maria Cacopardo, datato 1950) 4) Egidio De Fichy, testa di Francesco Forgione, risalente al 1936. La raccolta Scarf-De Fichy. Aspetti inediti della cultura figurativa messinese tra 800 e 900, visitabile al Palacultura fino al 24 marzo dal luned al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20
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venerdi' 16 marzo
CATANIA. Slava's Snowshow. Al Teatro Metropolitan ore 21. GIARDINI NAXOS. Live Music Strange Elements. Ore 22 allHeineken Green Stage PALERMO. All'Atelier Forme D'Arte Giovanni Cutello Premio Pippo Ardini, nell'ambito di 'Il suono dei soli', 100 John Cage Festival internazionale di musica contemporanea edizione speciale. Ore 21 PALERMO. Al Ccp Agricantus arriva 'Sopra un palazzo c' un cane pazzo' il nuovo spettacolo di Sergio Vespertino. Ore 21.30 PALERMO. Moderna. Inaugurazione della mostra di Alessandro Bazan. Nel corso della serata inaugurale performance Gianni Gebbia Trio. Alla Galleria d'Arte Moderna Palermo, dal 17 marzo al 30 aprile
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sabato 17 marzo
CATANIA. Shackleton (Uk) dj set. Alle ore 23, presso i Mercati Generali ACIREALE. Presso il Palatupparello di Acireale alle ore 21 Antonello Venditti in concerto. CATANIA. Slava's Snowshow. Al Teatro Metropolitan ore17 e 21. Sabato anche 17. PALERMO. Al Ccp Agricantus arriva 'Sopra un palazzo c' un cane pazzo' il nuovo spettacolo di Sergio Vespertino. Ore 21.30 RAGUSA. Quando la magia diventa spettacolo, con Mago George, Anteprima nazionale con le telecamere di Sky. Cineteatro Duemila ore 21 SIRACUSA. Al Tempio di Apollo l'Accademia darte del Dramma Antico in 'Sei personaggi in cerca dautore' di Luigi Pirandello. Ore 19 SIRACUSA. Ore 21 presso la Sala Randone lo spettacolo teatrale 'Sempri figghi sunu' di T.Golino e N. Mozzicato compagnia le maschere
domenica 18 marzo
RAGUSA. Alle ore 18 al Teatro Garibaldi , nellambito della rassegna La follia in scena, la Compagnia teatrale Utopia di Ragusa poter in scena lo spettacolo Alienazioni T. K. V., tre atti unici per la regia di Giorgio Sparacino. CATANIA. Slava's
MUSICA
di Cesare Natoli
NUOVEVISIONI
di Marco Olivieri
Un Verdone a met
POSTI IN PIEDI IN PARADISO, il nuovo film diretto e interpretato da Carlo Verdone, una commedia che intende raccontare in chiave ironica la doppia precariet di questi anni confusi, tra la dissoluzione del rapporto di coppia e lemergenza economica. I tre protagonisti combinano fallimento professionale e sentimentale: lex discografico Ulisse (Verdone), il critico cinematografico relegato al gossip (Pierfrancesco Favino) e lo squattrinato e truffaldino Domenico Segato (Marco Giallini), con lincursione di una sexy, ma imbranata, cardiologa (Micaela Ramazzotti). I tempi comici (nella prima parte) sono azzeccati, molti i riferimenti alla commedia cinematografica italiana degli anni doro, gli attori bravi ma la regia risulta banale e la virata agrodolce, vera cifra stilistica di Verdone, appare forzata, a causa di una sceneggiatura che sbaglia i punti di svolta della storia. In programma nelle multisale Apollo, Uci Cinemas e Iris di Messina, al Liga di Milazzo e al Nuovo Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto.
MESSINA. I suoi lavori mietono successi dappertutto e ricevono prestigiosi premi teatrali. E successo per Dissonorata nel 2007(due Premi Ubu: migliore testo e migliore attore), poi nel 2010 per La borto (Premio Hystrio per la drammaturgia e Premio Ubu per il migliore testo) - entrambi i lavori sono stati rappresentati a Messina succede ancora lanno scorso per il testo Italianesi (Premio Riccione) che verr presentato alla Sala Laudamo da oggi sino a domenica 18 dopo aver debuttato lo scorso novembre al Teatro India di Roma. Stiamo parlando di Saverio La Ruina drammaturgo, attore, regista, originario di Castrovillari che si esprime sulla scena in un delicato dialetto che si parla a cavallo della Calabria e della Basilicata. Se la storia di Dissonorata quella di Pasqualina sedotta e abbandonata che i genitori tentarono di ammazzare cospargendole il corpo di benzina e La Borto ruota attorno a una donna di 28 anni con 7 figli, sposata per volont dun patrigno-padrone ad un uomo vecchio, brutto, mostruoso e violento quando aveva neppure 14 anni e la poverina cerc di abortire con pratiche da tortura, la storia di questo Saverio La Ruina Italianesi tra
quelle che difficilmente si leggono sui libri di scuola. Attraverso la storia di Tonino, un sarto di 40 anni, riviviamo quello che successo ad un migliaio di soldati e civili italiani internati nei campi di prigionia della Siberia albanese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono figli di tecnici italiani impegnati nella ricostruzione dellAlbania, condannati come nemici del regime comunista. Considerati nemici in casa gli Italianesi subiscono violenze e persecuzioni. Donne e bambini vengono trattenuti, poi rinchiusi nei campi, per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati quotidianamente dalla temuta Sigurimi, la polizia
protagonisti
cinema
talenti emergenti
mostre
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lunedi' 19 marzo martedi' 20 marzo
PALERMO. Dustin OHalloran & Adam Wiltzie in concerto. Teatro Dante alle ore 21.15 MESSINA. Al Palazzo della Cultura Antonello di viale Boccetta, aspetti inediti della cultura figurativa messinese tra 800 e 900 nella mostra La raccolta Scarf-De Fichy. MESSINA. Allacquario comunale di Villa Mazzini, la mostra Le Sirene nellAcquario, con opere darte legate al tema del riciclo, del mare e delle sue leggende.
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mercoledi' 21 marzo
PALERMO. Concerto. Giuseppe Palma e Stefania Alisena (sassofono), Roberto Alisena (pianoforte). Musiche di A.Glazunov J. B.Singelee, A.Piazzolla. Nell'ambito della Stagione concertistica 2012 del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini. Al Politeama Garibaldi ore 21 CATANIA. Concerto degli America. Al Teatro Metropolitan ore 21 TORREGROTTA. Al Rockerilla Pub, serata allinsegna della musica dance con Rumble in the jungle. CATANIA. Al Teatro Bellini, lo spettacolo coreografico Sinfonie in danza.
giovedi' 22 marzo
PALERMO. Alle ore 21.30, presso l'Agricantus di Palermo Nica Banda di Ruggiero Mascellino, special guest Peppe Servillo (degli Avion Travel). PALERMO. Giuseppe Polizzi, arciliuto Elena Carlino, soprano Sonate per leuto di Zamboni (1719) e arie di diversi autori. All'Oratorio di S.Cita (Via Valverde, 3) ore 21.15 per la XXIII rassegna dell Orchestra barocca Siciliana Palermo Musica Antica
Snowshow. Al Teatro Metropolitan ore17.30. PALERMO. Al Ccp Agricantus arriva 'Sopra un palazzo c' un cane pazzo' di Sergio Vespertino. Ore 21.30 SIRACUSA. Ore 21, al Tempio di Apollo 'Nicola Piovani in quintetto' con la partecipazione dellAccademia darte del Dramma Antico.
MALFA. 'Tavuliata' di San Giuseppe una tradizione che portata avanti da 130 anni e consiste, nellallestire lungo la piazza della Chiesa,
una lunga tavolata arricchita da pietanze preparate dalle famiglie del paese. PALERMO. Concerto degli America. Teatro Golden ore 21
segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati, torture. In quei campi di prigionia rimarranno quarant'anni, dimenticati. Come il nostro Tonino che vi nasce nel 1951 e vi rimane fino al 1991. E cos i suoi figli. Il sogno proibito di Tonino era quello di ritornare in patria per ricongiungersi al padre mai conosciuto e per assaporare il gusto della libert. Ma quando il sogno sta per realizzarsi scopre ben presto che per lui e per i suoi compagni di sventura il destino non prevede unidentit nazionale e lorgoglio delle proprie radici. Nel 1991, dopo la caduta del regime dittatoriale, Tonino, insieme ad altri 365 suoi connazionali, fa ritorno in Italia e qui si accorge che nessuno sapeva e nessuno voleva sapere ci che era successo al di l del mare Adriatico. Mia madre mi parlava sempre di mio padre e mi raccontava dell'Italia dice Tonino - e io ho cominciato a venirci ogni notte in Italia, nei miei sogni. Ho iniziato a sentire il rumore del mare, a immaginare come potesse essere Ischia, le montagne. Conoscevo l'Italia senza averla mai vista. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, convinti di essere accolti come eroi, parlano uno stentato italiano e hanno i natali albanesi. Dopo 40 anni prigionia in Albania perch italiani, incontrano la discriminazione in Italia perch albanesi. Paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia: Quand'ero in Albania mi chiamavano fascista, italiano, con enorme disprezzo. Oggi mi chiamano albanese, io che sono stato condannato a morte per essere italiano. Una storia struggente di stranieri a prescindere, ispirata a storie vere e finemente raccontata da chi ha avuto orecchi per ascoltare e mani per scavare nei vissuti di gente destinata ad essere italiana in Albania e albanese in Italia. Saverio La Ruina insieme a Dario De Luca ha fondato nel 1992 la Compagnia Scena Verticale (premiata nel 2001 dallAssociazione Nazionale dei Critici di Teatro) e dal 1999 a Castrovillari curano insieme uno stimolante festival teatrale sulla nuova drammaturgia italiana denominato Primavera dei Teatri vincitore del Premio Ubu nel 2009.
NOTO
SICILIA DA ASSAGGIARE!
Timballo di anelletti
IN QUESTA RUBRICAproviamo a raccontare la storia della Sicilia attraverso le ricette della tradizione. Ingredienti: 400 g di anelletti, 200 g di vitello, 200 g di maiale, 150 g di prosciutto cotto, 300 g di piselli, melanzana, prezzemolo, cipolla, spicchio daglio, 50 g di concentrato di pomodoro, pangrattato, 100 g di pecorino stagionato, olio extravergine doliva, burro, sale e pepe. Tagliare a fette la melanzana friggerle. In un tegame con lolio fare imbiondire mezza cipolla tritata. Unire il prosciutto tagliato a listarelle, i piselli, il prezzemolo tritato e lo spicchio daglio. Versare due bicchieri dacqua e lasciare cuocere. In un altro tegame con olio e mezza cipolla tritata rosolare le carni macinate con il concentrato di pomodoro, salare, aggiungere lacqua e far cuocere per circa un ora. Lessare gli anelletti, scolarli al dente e condirli con il rag di carne. Imburrare e spolverare con il pangrattato una pirofila. Sistemare le melanzane fritte, poi uno strato di anelletti conditi, prosciutto e piselli. Fare un altro strato di pasta e chiudere con il pecorino grattugiato. Infornare a 180 per 20 minuti.
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Paolo Randazzo
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COMUNICALO@CENTONOVE.IT Inpdap, il direttore precisa
IN RIFERIMENTO all'articolo pubblicato sul numero 9 del 9 marzo 2012 titolato, "I furbetti dell'Inpdap", si comunica che in esso sono state rilevate delle inesattezze che necessitano di rettifica: 1) la Sede INPS ex INPDAP di Messina ha autonomamente scoperto 10 degli 11 casi di pensioni riscosse in modo fraudolento, ed il dirigente protempore ha tempestivamente inoltrato all'autorit giudiziaria apposite denunce. Non si hanno notizie o riscontri che vi sia alcun dipendente della Sede sottoposto ad indagine. Pertanto, la notizia riportata, dell'esistenza di indagini in tal senso, effettuata da codesto giornale, di cui pertanto se ne assume la responsabilit. Nell'intervista al sottoscritto stato riportato che i controlli a livello centrale sono effettuati da una "Commissione". Non esatto, difatti il servizio Ispettivo della D.C. Audit ad effettuare tali verifiche. Vincenzo Floccari direttore Inpdap Messina capitalista scrisse: La propriet del capitalista derivata dallo sfruttamento del lavoro altrui non un diritto,ma una usurpazione e deve quindi scomparire. Riassunse infine il suo pensiero nella massima: Capitale e lavoro nelle stesse mani, che non significa solo cooperazione ma anche azionarato di lavoro, cercato di introdurre con proposta di legge del 1952 dallon. Belloni, mi sia consentita una domanda: come avrebbero potuto gli industriali trasferire allestero degli stabilimenti se i dipendenti fossero stati presenti, come soci, nei consigli di amministrazione? Luigi Celebre Messina
DI SERGIO BERTOLAMI
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HERITAGE
Spese in condominio
L'amministratore ha deciso di effettuare alcune spese straordinarie. Come si dovr regolare l'assemblea dei condomini? Franco - Messina Il condominio, cio linsieme dei condomini che abita in un determinato palazzo, un ente digestione che opera in rappresentanza e nell'interesse comune dei partecipanti,limitatamente all'amministrazione ed all'uso delle cose comuni. Mentre tutti i condomini possono avere diritto sulle parti comuni del condominio, senza ledere o precludere gli altrui diritti, nessun condomino pu interferire sui diritti autonomi di ciascun condomino. L'amministratore di condominio, quindi, un soggetto, fisico o persona giuridica, che svolge un ufficio di diritto privato assimilabile al mandato con rappresentanza volontaria. Un mandato che riceve a seguito di una delibera del condominio, con decisione maggioritaria, che genera poteri uguali a quelli propri del mandato e riferiti a tutti i condomini,nessuno escluso, nemmeno gli eventuali non favorevoli alla sua nomina. E il codice civile, art. 1130, a disciplinare le attribuzioni dell'amministratore nell'ambito del mandato conferitogli e che egli deve espletare. Tra queste esiste il potere di disciplinare l'uso delle cose comuni e la prestazione dei servizi nell'interesse comune in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a tutti i condomini, compiendo gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell'edificio. Per questa ragione, lamministratore potrebbe compiere, senza il preventivo parere dellassemblea dei condomini,tutti gli atti urgenti che necessitano al funzionamento del condominio.L'amministratore, infatti, per la sua gestione, risponde sempre all'assemblea dei condomini, organo sovrano del condominio. L'assemblea, in seguito, dovr essere convocata dallamministratore affinch, con le maggioranze di legge,approvi anche a posteriori l'operato dell'amministratore: Qualora, in simili casi, i condomini riuniti in assemblea deliberino con le maggioranze di legge approvando non solo il comportamento dell'amministratore, ma in particolare i consuntivi e/o i preventivi con i relativi riparti spese, nei quali sono stati dallo stesso indicati i lavori e le spese non preventivamente approvati, la eventuale responsabilit dell'amministratore sanata e superata dall'approvazione stessa. Con tale decisione l'assemblea fa propri il contenuto e i criteri che sono stati a base della condotta dell'amministratore, e conseguentemente sia gli atti che l'attivit del medesimo sono sanati e sono eventualmente da imputarsi esclusivamente al condominio. Per ulteriori informazioni diritti@centonove.it tel. 0909430208 - fax 0909430210
MESSINA. sensibilmente al femminile lesposizione bibliografica nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele. Con finezza e capacit intellettuale, quattro donne esprimono altrettante angolazioni per leggere il paesaggio. Leggere, perch la mostra nasce allinterno dalla Biblioteca Regionale Giacomo Longo di Messina e porge al visitatore 874 testi sul tema, da un ricco patrimonio librario. Laspetto letterario curato da Sandra Conti, quello fotografico da Maria Teresa Rodriquez, quello pittorico da Franca Campagna, quello cartografico da Corradina Polto. Filo conduttore sono proprio le pagine narrative degli scrittori siciliani che, nellisola o lontano da essa, al paesaggio hanno dedicato immagini, che dai testi letterari posti in bacheca rimbalzano sulle pareti, non come semplici illustrazioni, ma autonome opere artistiche realizzate con pennelli e colori, impresse con scatti istantanei, incise in stampe che rappresentano il territorio storico con belle grafie depoca. Sono accompagnati da stralci celebri. Restituiscono atmosfere di straordinario potere, questi passi che nascono dai libri e ai libri esposti rimandano. unintesa fra arte e letteratura dallOttocento ai nostri giorni, dove su ogni rappresentazione, su ogni scritto, dovremmo soffermarci a lungo per coglierne i dettagli. Cos il paesaggio diviene incantevole mezzo di definizione dalla poetica degli stati danimo: apprensioni, rapimenti, meditazioni. Ma anche uno sguardo rivolto a movimenti e correnti, per rivalutarne lessenza. Non pi genere minore nella cultura figurativa, sperimentazione in fotografia, narrazione scritta o grafica delle realt sociali pi crude. Il paesaggio esplorato in questa mostra permette un processo di feedback tra passato e presente. D spazio a nuove percezioni, per provare ad essere reinterpretato oggi, come i nostri migliori artisti hanno saputo fare ieri. A ben considerare, i libri sanno sempre proporsi come materia viva. centonove.heritage@experiences.it
ECOLOGIA E AMBIENTE
di Anna Giordano
sposte. Non si pu affidare una consulenza sulla prevenzione e gestione dei rischi per quanto gratuita sia senza prima fermare la causa primaria dei rischi di questa citt: ledilizia selvaggia (autorizzata e non), che ha ormai reso questa citt una bomba pronta ad esplodere. Non ha senso, nessun senso se il dare incarichi non accompagnato da scelte precise su come fermare la principale causa del rischio, arci nota a tutti (tranne a chi amministra, stranamente). Agli sbancamenti, allimpermeabilizzazione dei suoli, alla loro cementificazione, dovuto il rischio principale che corrono ormai tutti i cittadini, da nord a sud, nessuno escluso. Al quale si associa la barbara usanza di bruciare tutto, di non censire quasi mai il bruciato, di non reprimere le attivit che poi sul bruciato si fanno (pascolo in primis) e di lasciare che a soffrire di carenza di organico i Vigili del fuoco, siano solo loro direttamente e tutti noi a seguire. Lei, non mi risulta abbia battuto mai i pugni sul tavolo in quel di Roma perch la citt avesse sufficienti mezzi, idonee dislocazione degli stessi e abbondante personale per essere tempestivi quando brucia tutto, anche in inverno, incendi silenti e lontano dagli occhi. Per il ponte si, ma non per la prevenzione. Vogliamo parlare poi della ancora conclamata intenzione di coprire quel che rimane delle fiumare? Non bastata Barcellona, Genova, per capire che coprirle un errore gravissimo e che porta solo guai e di quelli seri? Incarica una persona per la prevenzione, quando lei dovrebbe essere il primo a farla!? anni e anni di danni appena piove, finora (e si spera per sempre) graziate le zone che sono lemblema della follia cementizia e del terrore ad ogni pioggia, e ancora pensa che ci sia da studiare senza agire contestualmente perch non si incrementi il rischio? Sospenda immediatamente la variante al Prg, fermi tutto, prima che sia troppo tardi.
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ELIODORO
DI CARMELO SCILLIA
16 MARZO 2012
Vita da cavia
MESSINA. La vita da cavia terribile. Un lungo incubo. Gli esperimenti coinvolgono molti esemplari: cani, gatti, conigli, primati, cavalli, ratti, mucche, maiali, rettili, uccelli, pesci. Le specie pi disparate condividono il medesimo destino di dolore e patimenti. In Italia il totale degli animali impiegati allinterno dei laboratori sfiora il milione. Un fenomeno dalle dimensioni sconvolgenti, che si serve di esseri viventi, riutilizzati pi volte per esperimenti fortemente invasivi. Investigazioni sul cervello, test chimici, che conducono a conseguenze devastanti. Migliaia di esemplari vengono esclusivamente destinati alla vita da laboratorio, fatti nascere ed allevati per il solo scopo sperimentale: rinchiusi in piccole gabbie, si ritrovano alle prese con iniezioni, malattie artificialmente indotte, fratture,
suture, prelievi. Per le cavie vige la totale deprivazione fisica e psicologica. Sullonda della crescente indignazione la Lav lotta con rinnovato vigore per riscattare da una vita di privazioni e torture gli esemplari. Nei week-end del 17-18 e del 24-25 marzo la Lega AntiVivisisezione sar in piazza per presentare due petizioni volte a chiedere a Governo e Parlamento emendamenti in merito alla normativa sulla vivisezione e lo stop definitivo ai test cosmetici su animali. Centinaia di piazze italiane, tra cui non mancheranno le siciliane: per scoprire quella pi vicina, possibile visualizzare lelenco completo e costantemente aggiornato sul sito www.lav.it. Una nobilissima campagna, che potr essere sostenuta con una firma e, da chi lo vorr, con un piccolo contributo, che permetter di portare a casa le uova di Pasqua della Lav.
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