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LEGGE 833/78
Art. 14:
.nell ambito delle proprie competenze lUnit Sanitaria Locale (ora Azienda U.S.L.) provvede in particolare: ............. n) allassistenza farmaceutica e alla vigilanza sulle farmacie
Art. 32
.. la legge regionale stabilisce norme per lesercizio delle funzioni ..in materia di vigilanza sulle farmacie ., ivi comprese quelle esercitate dagli uffici del medico provinciale e disciplina il trasferimento dei beni e del personale relativi
COMPETENZE TRASFERITE/DELEGATE alle REGIONI nel SETTORE della FARMACIA Pianta Organica. Concorsi. Apertura, chiusura, decadenza, gestione provvisoria, trasferimenti allinterno della sede farmaceutica. Dispensari farmaceutici. Farmacie succursali Trasferimento titolarit (vendita o successione). VIGILANZA sulle FARMACIE e SANZIONI AMMINISTRATIVE (chiusura e/o decadenza).
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Orari di servizi, turni e ferie. Indennit di avviamento, rilievo arredi, attrezzature e scorte. Tassa di concessione e di esercizio. VIGILANZA sul COMMERCIO di ALIMENTI,
BEVANDE, DIETETICI, ALIMENTI PRIMA INFANZIA, COSMETICI.
Formazione della pianta organica Revisione biennale della pianta organica delle farmacie Istituzione di farmacie succursali Istituzione e gestione dei dispensari farmaceutici Approvazione delle graduatorie dei concorsi ed assegnazione delle sedi messe a concorso Indicazioni di concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche vacanti o di nuova istituzione
PIANTA ORGANICA delle FARMACIE ogni comune deve avere una pianta organica delle farmacie (art. 2 L. 475/68). revisione biennale per le nuove esigenze dellassistenza farmaceutica determinate da spostamenti della popolazione o da nuovi centri abitati.
Criterio TOPOGRAFICO o DELLA DISTANZA applicato in via eccezionale (solo per comuni fino a 12.500 ab. e con limite di una farmacia per comune)
Il CRITERIO URBANISTICO complementare ai criteri demografico e topografico e applicato non per listituzione di nuove sedi, ma per ridelimitare quelle esistenti causate da una diversa distribuzione della popolazione del comune o dellarea metropolitana
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DISPENSARI FARMACEUTICI
(Art. 6 L. 362/91)
Vengono istituiti nei comuni, frazioni o centri abitati con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, ove non sia aperta la farmacia privata o pubblica prevista dalla pianta organica Possono essere istituiti dispensari farmaceutici con apertura stagionale nelle stazioni di soggiorno, di cura e di turismo, nonch nelle altre localit climatiche, balneari o termali o comunque di interesse turistico con popolazione fino a 12.500 abitanti
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FARMACIE SUCCURSALI
Vengono istituite nelle stazioni di cura e soggiorno, nonch nelle localit climatiche, balneari, termali o comunque di interesse turistico, dove si verifichino significative fluttuazioni annuali della popolazione, con popolazione superiore a 12.500 abitanti (art. 6 L. 362/91) aperte al pubblico limitatamente ad un determinato periodo dellanno (art. 116 T.U.L.S.)
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Alla direzione della F.S. viene preposto, dal titolare della farmacia principale, un farmacista iscritto allalbo professionale che responsabile della conduzione professionale (art. 120 T.U.L.S.). Dotata di autonomia tecnico-funzionale. Deve tenere un registro di entrata e uscita stupefacenti e un bollettario buoni-acquisto separati da quelli della farmacia principale.
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Gestione provvisoria delle farmacie. Autorizzazione allapertura e allesercizio delle farmacie, incluse le farmacie succursali e i dispensari farmaceutici. Determinazione degli orari di apertura e chiusura delle farmacie. Trasferimento delle farmacie allinterno della propria sede. Chiusura temporanea dellesercizio farmaceutico. Trasferimento di titolarit fra farmacisti aventi diritto. Decadenza dellautorizzazione allesercizio farmaceutico.
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Dichiarazione di fallimento dellautorizzato divenuta esecutiva (art 113 T.U.L.S.). Mancato adempimento del rilievo, dal precedente titolare o dai suoi eredi, dei medicinali, degli arredi e dotazioni della farmacia, nonch mancata corresponsione dellindennit di avviamento (art. 110 T.U.L.S.). Volontaria rinuncia dellautorizzazione (art.113 T.U.L.S., lett. c). Morte dellautorizzato o della totalit dei soci (art. 113 T.U.L.S., lett. h e art. 7, comma 11, L. 362/91). Mancato trasferimento, insieme con il diritto allesercizio della farmacia, dellazienda commerciale che vi connessa. (art. 12 L. 475/68). Constata, reiterata o abituale negligenza e irregolarit nellesercizio della farmacia, o per altri fatti imputabili al titolare dai quali sia derivato grave danno allincolumit individuale o alla salute pubblica (art. 113, lett. e).
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COMMISSIONE ISPETTIVA
(Art. 13 e 30 L.R. 19/82)
Lattivit ispettiva di vigilanza e di controllo sulle farmacie pubbliche e private esercitata attraverso la commissione ispettiva: Organo amministrativo, collegiale, a composizione non omogenea e non rappresentativa Composizione : farmacista, assistito da a) un medico del servizio di Igiene Pubblica b) un amministrativo Appartenenti al ruolo nominativo regionale e designati dal Direttore Generale dellAzienda U.S.L. Ufficiali di polizia Giudiziaria (art. 221 del C.p.p.)
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ISPEZIONI
(Art. 111 e 127 T.U.L.S.)
Possono essere:
1) Precedente allautorizzazione, riguarda il controllo dellubicazione e della utilizzazione dei locali. 2) Successiva allautorizzazione e prima dellapertura, per accertare che la farmacia gi arredata e dotata di scorte sia in grado di iniziare lattivit garantendo un buon servizio.
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ISPEZIONI
(Art. 111 e 127 T.U.L.S.)
ORDINARIE
(art. 127 T.U.L.S.)
STRAORDINARIE
VERBALE di ISPEZIONE
La stesura del verbale avviene alla presenza e in contradditorio con il titolare o direttore o gestore provvisorio di farmacia.
TITOLARE: solo per le farmacie private (art. 12 L. 475/68 e successive modificazioni). di farmacia comunale (art. 378 T.U. art. 9 L. 475/68 come modificato dalla L. 362/91). di farmacia succursale (art. 116 e 120 T.U.L.S.) di farmacie cooperative (art. 20 L. 475/68). di farmacia privata in gestione agli eredi del titolare (art. 12 comma 13 L. 475/68 e succ. mod.). di societ di farmacie (art.7 L. 362/91).
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DIRETTORE RESPONSABILE
GESTORE PROVVISORIO
Per ragioni di interesse pubblico in caso di sospensione o di interruzione di un esercizio farmaceutico (art. 129 T.U.L.S.) In caso di farmacia gi istituita, ma non ancora assegnata al suo titolare. Per decesso del titolare (ditta individuale) ovvero dellintestatario di una quota della societ avente per oggetto esclusivo la gestione di una farmacia ( art. 7 commi 9 e 10 L. 362/91). In caso di rinuncia al diritto di esercizio della farmacia privata da parte del titolare e fino al conferimento per concorso (art.61 R.D. 1706/38).
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SOCIETA di PERSONE
(Art. 7 L. 362/91)
o Hanno come oggetto esclusivo la gestione di farmacia. o I soci sono solo farmacisti iscritti allalbo e in possesso dellidoneit. o Il responsabile della direzione tecnica un socio che pu essere sostituito temporaneamente da un altro socio, quando si verificano a suo carico le condizioni previste dallart. 11, 2 comma, L. 362/91. o Ciascuna societ pu essere titolare dellesercizio di non pi di quattro farmacie nella provincia ove ha sede legale la societ.
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.. Il titolare di una farmacia e il direttore responsabile non possono ricoprire posti di ruolo nellamministrazione dello Stato, compresi quelli di assistente e titolare di cattedra universitaria e di enti locali o comunque pubblici, n esercitare la professione di propaganda di prodotti medicinali.
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Lintestatario di una partecipazione in una societ non deve: esercitare nel settore della produzione, intermediazione e informazione scientifica del farmaco. essere titolare, gestore provvisorio, direttore o collaboratore di altra farmacia. avere rapporto di lavoro pubblico e privato.
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Le FARMACIE di cui sono TITOLARI i COMUNI POSSONO ESSERE GESTITE (art. 10 L. 362/91):
In economia. A mezzo di azienda speciale. A mezzo di consorzi tra comuni per la gestione delle farmacie di cui sono unici titolari. A mezzo di societ di capitali (s.r.l., s.p.a., s.a.p.a.) costituite tra il comune e i farmacisti dipendenti a prevalente capitale pubblico.
In deroga a quanto sopra i comuni possono costituire societ per azioni con soci privati (anche farmacisti non dipendenti).
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Il titolare o il direttore responsabile deve garantire la continuit del servizio secondo le norme sugli orari e sui turni stabiliti dall autorit competente, tenuto conto delle esigenze dellassistenza farmaceutica locale e tenuto conto del riposo settimanale (art. 119 T.U.L.S.)
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La preparazione professionale dei galenici allestiti in farmacia e latto di dispensazione di tutti i medicamenti sono riservati al farmacista, abilitato allesercizio della professione e iscritto allalbo (art.122 T.U.L.S.) Ogni diverso comportamento costituisce delitto di esercizio abusivo della professione sanzionato penalmente (reclusione fino a 6 mesi o multa). Il farmacista responsabile risponde, a titolo di concorso, dello stesso delitto.
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GESTIONE AMMINISTRATIVA
Esposizione al pubblico degli orari e turni di servizio (art. 36 e 37 L.R., art. 119 T.U.L.S., art. 29 R.D. 1938). Iscrizione presso la C.C.I.A.A. della provincia in cui ubicata la farmacia. Rilascio autorizzazione commerciale: - i titolari e direttori di farmacia sono abilitati alla dispensazione di medicinali, dispositivi medici, presidi medico-chirurgici e articoli sanitari sulla scorta della sola concessione sanitaria allesercizio, pertanto qualora vendano esclusivamente i suddetti prodotti, le farmacie non sono assoggettate alla disciplina sul commercio (D.Lgs 114/98). - per la dispensazione di altri prodotti dellarea extra-farmaceutica richiesto il rilascio dellautorizzazione amministrativa al commercio per la relativa tabella merceologica (prodotti di cui alla tabella speciale per i titolari di farmacia: all. 9 D.M. 375/88).
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Retro.
Laboratorio galenico. Magazzino/deposito.
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LABORATORIO GALENICO
Preferibilmente separato/separabile dagli altri ambienti, illuminato a sufficienza, ventilato, ma privo di correnti, con possibile schermatura delle aperture. Le dimensioni del locale devono essere proporzionate alle preparazioni farmaceutiche allestite. Deve avere un piano di lavoro, acqua corrente potabile, prese per la corrente elettrica ed il gas, un raccoglitore per rifiuti, un piano per gli strumenti di misura perfettamente livellato e non soggetto a correnti daria. Cappa chimica/auto-filtrante.
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PUBBLICITA SANITARIA
(Legge 248 del 4/08/2006)
ABROGAZIONE NORME
la legge del 5 febbraio 1992, n 175, stata abrogata dal decreto legge del 4 luglio 2006, n 223 (decreto Bersani) convertito in legge il 4 agosto 2006, n 248.
La disciplina sulla pubblicit demandata agli ordini professionali, previo adeguamento delle norme deontologiche e dei codici di autodisciplina.
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TITOLO VII
Pubblicit e Informazione Sanitaria (art. 20) Principi
1) La pubblicit della professione di farmacista e linformazione sanitaria sono consentite nel rispetto dei principi di correttezza, veridicit e non ingannevolezza. Contestualmente allattivazione della pubblicit, il farmacista tenuto a trasmettere il contenuto allordine di appartenenza. 2) Il farmacista non pu operare alcuna forma di pubblicit in favore di esercenti di altre professioni sanitarie o di strutture sanitarie.
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TITOLO VII
Pubblicit e Informazione Sanitaria (art. 20) Principi 3) Il farmacista non pu accettare n proporre lesposizione di comunicazioni pubblicitarie relative alla propria farmacia ovvero allesercizio di cui allart. 5 della L. 248/2006, negli studi, ambulatori medici e veterinari, cliniche e strutture sanitarie e socio-assistenziali. 4) La pubblicit della farmacia consentita e libera nel rispetto dei principi di correttezza, veridicit e non ingannevolezza a tutela e nellinteresse dei cittadini. 5) E conforme alle norme deontologiche rendere noti al pubblico elementi conoscitivi, veritieri e corretti relativi ai servizi prestati, ai reparti presenti nella farmacia, nonch ai prezzi praticati.
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Le pubblicit delle specialit per uso umano e dei presidi medico-chirurgici soggetta ad autorizzazione da parte del Ministero della Salute. Il messaggio pubblicitario deve riportare gli estremi di detta autorizzazione, tranne che nellipotesi di pubblicit radiofonica. vietata presso il pubblico la pubblicit di medicinali che richiedono presentazione di ricetta medica, che contengono sostanze psicotrope o stupefacenti, che sono compresi nel P.T. del S.S.N., nonch dei medicinali che non sono considerati specialit medicinali.
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La pubblicit presso il pubblico riguarda solo i medicinali che, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento e, se necessario, con il consiglio del farmacista. La violazione delle norme sulla pubblicit presso il pubblico e gli operatori sanitari costituisce illecito amministrativo (art. 148 D.Lgs. 219/06)
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DOTAZIONE TECNICA
Bilance (tab. 6 F.U.) Attrezzatura (art.34, 2 comma R.D. 1706/38, tab. 6 F.U.) Frigorifero atto alla conservazione di farmaci a temperature non eccedenti +8 C o comunque a temperature non eccedenti quelle previste per le singole specialit medicinali.
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DOTAZIONE FARMACEUTICA
Sostanze obbligatorie (art. 123, 1 comma sub a T.U.L.S e art. 34 R.D. 1706/38). Condizioni di conservazione delle sostanze (art. 34 R.D. 1706/38 in relazione alla F.U. e art. 35 R.D. 1706/38).
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DOTAZIONE FARMACEUTICA
La F.U. riporta gli accorgimenti di carattere generale da adottare per una corretta conservazione dei farmaci insieme alle speciali prescrizioni riportate in ogni singola monografia. I medicinali preconfezionati di origine industriale (specialit medicinali compresi i generici) autorizzati allimmissione al commercio riportano evidenziato in etichetta le modalit di conservazione. I veleni devono essere conservati con particolare contrassegno in armadio chiuso a chiave.
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OSSIGENO
Incluso tra i medicinali obbligatori di cui le farmacie devono essere obbligatoriamente provviste (tab. 2 F.U.). bombole metalliche con parte cilindrica (corpo) e ogiva di colore bianco con punzonato il nome del gas. Tra valvola e ghiera, disco in acciaio inossidabile con dicitura per uso medico e riportante anche unindicazione che permetta di identificare il proprietario della bombola (n P.IVA o cod. fisc.).
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OSSIGENO
Al momento dellutilizzazione il dispositivo di erogazione del gas composto da un riduttore con idoneo manometro e, se prescritto dal medico, da un sistema idoneo a misurare e garantire il flusso prescritto
A cura del proprietario le bombole devono essere sottoposte al collaudo ogni 10 anni Dal 01/07/2010 lossigeno terapeutico commerciabile solo se provvisto di Autorizzazione allImmissione al Commercio (A.I.C.). Le bombole devono pertanto essere dotate di etichetta, foglio illustrativo, e deve essere assicurata la tracciabilit dei lotti di produzione.
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Detenzione di medicinali guasti (scaduti di validit o alterati per cattiva conservazione) o imperfetti (difettosi) art. 123, 3 comma sub c) T.U.L.S. e art. 443 cod. pen.
La semplice detenzione di medicinali guasti o imperfetti configura reato di pericolo presunto, che non richiede che il pericolo per la salute pubblica sia sorto e neppure che si sia dimostrata in concreto la pericolosit (art. 443 cod. pen. prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni e multa non inferiore a 200.000 - discrezionale la chiusura della farmacia da 5 gg. a 1 mese, in caso di recidiva decadenza). Al contrario i medicinali scaduti e tolti dagli scaffali di vendita possono essere conservati in contenitori separati e recanti la dicitura scaduti non vendibili o similare in un locale non aperto al pubblico della farmacia separatamente da quelli di deposito.
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CAMPIONI GRATUITI
Art. 173 T.U.L.S.: .. vietato il commercio sotto qualsiasi forma di campioni gratuiti. (sanzione amministrativa da 100.000 a 400.000). Art. 125 D.Lgs. 219/06: i campioni gratuiti di un medicinale per uso umano possono essere rimessi solo ai medici autorizzati a prescriverlo che ne abbiano fatto richiesta scritta. La consegna avviene con limiti quantitativi e temporali per i medicinali dispensati in regime S.S.N. Specialit medicinali prive del bollino autoadesivo o eventualmente aperte o manomesse
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PROVVEDIMENTI AUTORITA AMMINISTRATIVA in CASO di IRREGOLARITA nel COMMERCIO dei MEDICINALI La vendita di medicinali per i quali lautorizzazione allimmissione in commercio non sia stata rilasciata o confermata, ovvero sia stata sospesa o revocata, o di medicinali aventi composizione dichiarata diversa da quella autorizzata prevede la sanzione amministrativa da 3.000 a 18.000 euro (art.148, D.Lgs. 219/06) e la chiusura (discrezionale) della farmacia da 15 gg. a 1 mese (art. 144, D.Lgs. 219/06). La vendita per pi di due volte di medicinali per i quali lautorizzazione allimmissione in commercio non sia stata rilasciata o confermata, ovvero sia stata sospesa o revocata o di medicinali aventi composizione dichiarata diversa da quella autorizzata prevede la decadenza della titolarit (art. 144, D.Lgs. 219/06).
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SANZIONI PENALI in CASO di IRREGOLARITA nel COMMERCIO dei MEDICINALI (art. 147, comma 3,D.Lgs. 219/06) Vendita di specialit medicinali per le quali lautorizzazione allimmissione al commercio non stata rilasciata o confermata o di medicinali aventi composizione dichiarata diversa da quella autorizzata (ammenda da 800 a 2.400 euro e sospensione dallesercizio professionale sino a 1 mese). In caso di recidiva, arresto da 2 a 8 mesi, ammenda da 1.600 a 4.000 euro e sospensione dallesercizio professionale per un periodo da due a sei mesi. Le pene sono dimezzate se la difformit riguarda esclusivamente gli eccipienti e non abbia rilevanza tossicologica.
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