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CAMBIARELITALIA,RIFORMARELEUROPA UNAGENDA PER UN IMPEGNO COMUNE PRIMOCONTRIBUTOADUNARIFLESSIONEAPERTA MarioMonti 1.

ITALIA,EUROPA

CostruireunEuropapiintegrataesolidale,controognipopulismo La crisi ha impresso al processo di integrazione europea una accelerazione che sarebbe stato difficile immaginare solo pochi anni fa. Nei prossimi anni saranno scritte pagine decisive per il futuro dellEuropa e per il destino degli Stati che ne fanno parte. La scelta a favore o contro lEuropa e su quale Europa diventer una linea di frattura fondamentale tra gli Stati e le forze politiche. LItalia, Paese fondatore, deve essere protagonista attivo e autorevole di questa fase di ri fondazione dellEuropa. Deve svolgere un ruolo trainante per promuovere nuovi assetti che rendano lUnione Europea capace di perseguire in modo efficace, e secondo linee democraticamente decise e controllate, la crescita economica e lo svilupposocialedelcontinentesecondoilmodellodelleconomiasocialedimercato. LItaliadevebattersiperunEuropapicomunitariaemenointergovernativa,pi unita e non a pi velocit, pi democratica e meno distante dai cittadini. Le conclusioni del Consiglio europeo del 1314 dicembre 2012 segnano lavvio di un camminoperlacostruzionediunautenticaUnioneeconomicaemonetariabasata suunapiintensaintegrazionefiscale,bancaria,economicaepoliticoistituzionale. Le elezioni europee del giugno 2014 dovranno costituire il momento per un confrontotrasparenteedemocraticotraleforzepoliticheeuropeesulfuturodella costruzionecomunitaria.IlprossimoParlamentoeuropeodovravereunmandato costituzionale. Il rifiuto del populismo e dellintolleranza, il superamento dei pregiudizi nazionalistici, la lotta contro la xenofobia, lantisemitismo e le discriminazionisonoildenominatorecomunedelleforzeeuropeiste. QuellochelItaliadevechiedereallEuropa. LEuropadasolanonlaricettacherisolveiproblemidellItalia.LUnioneeuropea nonqualcosaaldisopraoaldifuorideisuoiStatimembri.Lesuepolitichesonoil risultato di un mix di interessi generali e interessi particolari dei vari Stati. Per
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questo trarre pienamente vantaggio dalla partecipazione allUnione richiede una presenza costante e vigile per far valere il proprio punto di vista quando si definiscono le politiche, che poi fissano la cornice per le azioni a livello nazionale. Per contare nellUnione europea non serve battere i pugni sul tavolo. Se non si convincono gli altri Stati delle proprie ragioni, si resta con un pugno di mosche in mano.Nservefareisocipocoesigentialtavolodelnegoziatoemagariprovaread allentare gli obblighi successivamente quando devono essere attuati. Linfluenza sulledecisionicomuninascedallacredibilit,dalsaperfarvalerepesoeconomicoe politico, dal lanciare idee su cui creare alleanze. Per questo lItalia, paese contributorenettoalbilancioeuropeoechesostienefinanziariamentelosforzodi salvataggio dei Paesi sottoposti a programma del Fondo Europeo SalvaStati, deve chiedere allEuropa politiche orientate nel senso di una maggiore attenzione alla crescita basata su finanze pubbliche sane, un mercato interno pi integrato e dinamico,unamaggioresolidarietfinanziariaattraversoformedicondivisionedel rischio, una maggiore attenzione alla inclusione sociale e alla sostenibilit ambientale.Politichecheneriflettonoisuoiinteressieisuoivalori. QuellochelEuropachiedeallItalia Far parte di una comunit politica ed economica sempre pi integrata comporta vantaggi ma anche responsabilit. Dobbiamo sempre pi abituarci al fatto che le nostre scelte di politica economica siano guardate e valutate con attenzione dagli altriStatidellUnione,perchlepolitichefatteinsiemeproduconorisultatimigliorie perch le cattive politiche fatte a livello nazionale possono produrre danni che si riflettono negli altri Paesi con cui siamo strettamente integrati. Le forze politiche devonofareproprioilprincipiosecondocuilepoliticheeconomiche(inparticolare lemisurevolteallacrescitaequelledipoliticafinanziaria)diciascunoStatoMembro dellUnione sono una questione di interesse comune dellUnione europea e come tali sono soggette a coordinamento, orientamento e monitoraggio da parte della stessa.InquestoquadrolItaliadeveconfermareilproprioimpegnoalrispettodelle regole di disciplina delle finanze pubbliche e ad assumere le priorit strategiche definite in sede europea e le raccomandazioni specifiche che lUnione europea rivolge ogni anno allItalia, come a tutti gli altri Stati Membri, come parametri di riferimentoperlaformulazionedellasuapoliticaeconomica. LItaliaatestaaltanelmondo Una parte rilevante dellazione del governo stata dedicate allazione sul fronte internazionale. Questa scelta corrisponde alla convinzione che il destino di ogni Paesenonsidecidepineisuoiconfinimastrettamenteintrecciatoaquellodel
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sistema di relazioni globali in cui inserito. E che la quotazione dellaggettivo italiano nel mondo altrettanto importante dello spread per la crescita e lo sviluppodelnostroPaese.Perquestostatadataprioritarafforzarelaposizione dellItalia dentro lUnione europea e a rinsaldare i legami con gli Stati Uniti promuovendo un pi forte legame transatlantico. Allo stesso tempo lItalia ha rafforzato il suo posizionamento in tutti i quadranti fondamentali dello scacchiere globale,dalMedioorienteallAsia.LacollocazionegeograficadellItaliaalcentrodel Mediterraneo impone di guardare conpi coraggio e con una visione strategica ai grandi cambiamenti politici, economici e civili suscitati dalla primavera araba e di sostenere percorsi di vera democratizzazione. LItalia ha confermato la sua vocazione a sostenere il multilateralismo, nelle Nazioni Unite e nei fori informali come il G8 e il G20. Unazione che poggia su uno strumento diplomatico di eccellenza, sulla presenza delle forze armate italiane nelle operazioni di pace nel mondo, nel contrasto al terrorismo internazionale e nella lotta alla pirateria, sulla diffusione della cultura italiana nel mondo. Su questo sentiero, lItalia deve valorizzare la rete di italiani nel mondo, un network con potenziale inestimabile. Occorre maggiore attenzione alle relazioni con i Paesi in via di sviluppo improntandole alla difesa della pace e alla solidariet, allo sradicamento della poverte dellainsicurezzaalimentare.Perovviarearisorseforzatamentelimitate, varafforzatoilcoordinamentodellepolitichedicooperazione,mettendoacoerenza linterosistemadicooperazioneitaliano(pubblico,privati,territoriesocietcivile).

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LASTRADAPERLACRESCITA

Lacrescitanonnascedaldebitopubblico.Finanzepubblichesane,atuttiilivelli. Con un debito pubblico che supera il 120% del PIL non si pu seriamente pensare chelacrescitasifacciacreandoaltridebiti.Nonunaquestionediciecorispettodi vincoli europei o sottomissione ai mercati. E la realt, scomoda, dei numeri. Lo spreadcontaperleimpreseeilavoratori,perchfinanziareildebitopubblicocosta agliitaliani75miliardiininteresseannuali,ovverocircail5%delPIL.Ridurredi100 punti base il tasso di interesse che paghiamo sul debito, vale 20 miliardi di euro a regime. E da novembre 2011 il tasso di interesse calato di oltre 250 punti. Si possono anche criticare obblighi europei, ed anche il governo le ha criticate, per certi aspetti, ma bisogna ricordare che esse sono oggi il test della credibilit della politica fiscale seguita dagli Stati che devono rientrare da un debito eccessivo. Bisogna rovesciare la prospettiva e prendere il quadro europeo come lo stimolo a cercare la crescita dove essa veramente, nelle innovazioni, nella maggiore produttivit, nella eliminazione di sprechi. La crescita si pu costruire solo su finanzepubblichesane. PerquestoilPaesedovrcontinuarelimpegnoperilrisanamentodeicontipubblici incoerenzacongliobblighieuropeiinmateriadidisciplinadellefinanzepubbliche, edinparticolare: a. attuareinmodorigorosoapartiredal2013ilprincipio(dicuialnuovo articolo 81 della nostra Costituzione) del pareggio di bilancio strutturale, cio al netto degli effetti del ciclo economico sul bilancio stesso; b. ridurrelostockdeldebitopubblicoaunritmosostenutoesufficiente in relazione agli obiettivi concordati (tenuto conto del fatto che, realizzato il pareggio di bilancio e in presenza di un tasso anche modesto di crescita, l'obiettivo di riduzione dello stock del debito sarebbegiautomaticamenterispettato); c. ridurreapartiredal2015,lostockdeldebitopubblicoinmisuraparia unventesimoognianno,finoalraggiungimentodellobiettivodel60% delprodottointernolordo;

d. proseguireleoperazionidivalorizzazione/dismissionedelpatrimonio pubblico, in funzione della riduzione dello stock del debito pubblico (ogni provento deve essere integralmente destinato a questo scopo). Riduzioneeriequilibriodeicarichifiscali Laggiustamentofiscalecompiutoquestannoaprezzoditantisacrificidegliitaliani ha impresso una svolta. Con lavanzo primario raggiunto, il debito posto su un sentierodiriduzionecostanteapartiredalprossimoanno.Perquesto,sesitienela rotta,ridurreletassediventapossibile. Perlaprossimalegislaturaoccorreunimpegno,nonappenalecondizionigeneralilo consentiranno, a ridurre il prelievo fiscale complessivo, dando la precedenza alla riduzione del carico fiscale gravante su lavoro e impresa. Questa va comunque perseguita anche trasferendo il carico corrispondente su grandi patrimoni e sui consumichenonimpattanosuipideboliesulcetomedio.Servonomeccanismidi misurazione della ricchezza oggettivi e tali da non causare fughe di capitali. In questomodoilfiscodiventastrumentoperperseguireancheobiettividimaggiore equitnelladistribuzionedelpesodellaggiustamento. Bisogna inoltre realizzare un nuovo Patto tra fisco e contribuenti per un fisco pi semplice, pi equo e pi orientato alla crescita. Seguendo limpostazione tracciata dalla legge delega in materia fiscale, il cui esame non stato completato dal Parlamento,occorreriformareilsistematributario. Eliminareglisprechi,valorizzaregliinvestimentiproduttivi. Se la corsa della spesa pubblica non viene fermata e la dinamica del debito non invertita,ilPaesenonpuripartire.Maitaglidevonoavvenireinmodointelligente eselettivo.Spendingreviewnonvuoldiresolomenospesa,mamigliorespesa. Vuol direeliminare ci che non efficace o non ha ragioni di essere mantenuto e creare spazi per la spesa che produce crescita. E necessario creare gli spazi per aumentare gli investimenti pubblici per la crescita e loccupazione, invertendo il trenddiscendentediquestiultimianni. La spending review lanciata questanno ha permesso risparmiare 12 miliardi e ulteriori risparmi saranno conseguiti nel 2013, quando le misure entreranno pienamente a regime. Sono state ridotte le retribuzioni dei manager pubblici e
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benefitcostosi,comeleautoblu.Lazionediriduzionedeicostipersoloallinizio. Cambiamentistrutturalinellaspesa,comelariduzioneeiltagliodientieorganismi pubblici, richiedono tempo e un approccio sistematico e continuativo. Deve proseguire lazione di riduzione e riqualificazione della spesa corrente, salvaguardandotuttavialaspesaperinvestimentiproduttiviperleinfrastrutture,la ricerca e listruzione, motori della crescita. Riqualificare la spesa pubblica significa domandarsi sistematicamente se le voci di bilancio, indipendentemente dalla loro anzianitdiiscrizioneneibilanci,hannoancorasensoesonocongrueairisultatida raggiungere, valutando la loro efficienza ed efficacia. La spending review deve diventare un metodo ordinario per la gestione corretta ed efficiente delle amministrazionipubbliche,primafratuttequellastatale. Una pubblica amministrazione pi agile, pi efficiente, pi trasparente. Usare meglioifondistrutturalieuropei Unamministrazione pubblica pi moderna e pi agile la chiave per migliorare la vitadeicittadinielacompetitivitdelPaese.Lasemplificazionedelrapportotrala pubblica amministrazione e i cittadini e le imprese stata al centro dellazione di questimesi:viaadempimentiinutiliperinfrastruttureededilizia,miglioratalalegge fallimentare,pienadigitalizzazionedellapubblicaamministrazione,perfarequalche esempio.Cambiareilvoltodellamministrazionepubblicaunosforzadilungalena. Le riforme amministrative avviate nei mesi scorsi devono continuare cos da allineare ai migliori standard europei i livelli di efficienza delle amministrazioni di ciascun settore e ridurre il carico burocratico gravante sulle imprese e i cittadini, anchenelpagamentodeitributi. Entro i primi 100 giorni di attivit del nuovo governo dovr essere lanciata una consultazione per identificare le 100 procedure da eliminare o ridurre con priorit assoluta.Laltraprioritaccrescere,mediantelenecessariemisureorganizzativee gestionali, lefficienza delle pubbliche amministrazioni, in particolare dellamministrazionegiudiziaria,elementochiaveperlacompetitivitdelleimprese. Le misure prese questanno e le esperienze pilota nei tribunali dimostrano che si pu ottenere una giustizia pi efficiente e pi celere per i cittadini e le imprese. Deveessereintrodottounprincipiogeneraleditrasparenzaassolutadellapubblica amministrazione, secondo il modello del Freedom of Information Act degli Stati UnitiedelRegnoUnito.

Lo spreco dei fondi strutturali dellUnione europea, unoccasione unica di investimento per la crescita nelle regioni del nostro Mezzogiorno, uno scandalo che il nostro Paese non pu pi permettersi. Non si possono chiedere risorse allo Stato,equindiaicontribuenti,mentresilascianosvanirerisorseeuropee,chesono peraltro anchesse finanziate dal contribuente italiano. Sulla scorta dellesperienza maturataconilsuccessodelPianodiazionecoesioneedellariprogrammazionedei fondistrutturali,occorremettereincampotuttiglisforzipossibiliperincrementare la capacit delle amministrazioni di promuovere progetti finanziabili da parte dei Fondi strutturali dellUE, con un obiettivo preciso: lutilizzazione totale dei contributidisponibili. Continuarelastagionedelleliberalizzazioni Lanno passato ha segnato un salto di qualit negli interventi per lapertura dei mercatielarimozionedellebarriereallaconcorrenza.Leliberalizzazioninonsono stateprovvedimentiisolatimaparteintegrantediunapoliticaeconomicacheha messo al centro linteresse dei cittadiniconsumatori piuttosto che quello delle singole categorie economiche o dei produttori. Ed stata un contributo ad accrescerelequit,favorendoglioutsiderseinuoviingressinelmercato.Sonostati interessati gli ordini professionali, banche ed assicurazioni, i mercati del gas e dei carburanti, i trasporti, le farmacie, i servizi pubblici locali, per citare solo alcuni settori. Secondo lOCSE questi interventi hanno allentato rigidit radicate e potrannoportarefinoallo0,4%dicrescitaincrementaleallannoperiprossimidieci anni. Restanotuttaviaostacoliallaconcretaattuazionedelleliberalizzazioni,perchmolte norme generali hanno bisogno di attuazione a livello regionale e locale. Restano ancorarestrizioniinvarisettori.Restalatentazionericorrentedireintrodurretutele eprotezioni,comesivistoconlariformadellaprofessioneforense. E necessario impegnarsi a proseguire e intensificare la politica di apertura dei mercatideibeniedeiservizi,sullabasediunadeguatoprocessodiconsultazione pubblica,nelleindustriearete,neiservizipubblicilocali,rispettandoipalettiposti dallasentenzadellaCortecostituzionale,eneiserviziresidalavoratoriautonomie liberi professionisti, nonch di rimozione dei vincoli che limitano in essi la concorrenza,sullalineadelleindicazionidellaCommissioneeuropeaedellAutorit Antitrust nazionale. Bisogna fare della Legge Annuale sulla Concorrenza lo strumento regolare di una periodica azione di rimozione di vincoli e blocchi che
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ingessano leconomia e di maggior tutela dei consumatori. Mettere al centro della politicaeconomicalaconcorrenzasignificalavorareperuneconomiapiefficientee innovativa, migliorando la qualit di vita e le possibilit di scelta dei cittadini consumatori. RivitalizzarelavocazioneindustrialedellItalia ILVA,IRISBUS,ALCOAsonosoloalcunideinomidelleoltretrecentovertenzechein questimesihannosegnatolacronacadellecrisiindustriali.Conlacrisiilcontributo dellindustria manifatturiera alleconomiaitalianasi ridotto significativamente,in terminidivaloreaggiuntoedioccupati.Elacrisicontinuaacolpire.Siamoancora benlontanodailivellidiattivitindustrialeprecedential2008.Lacrisiindustrialee occupazionale il prodotto di dinamiche globali ma anche di scelte sbagliate nei decenni passati e di riforme a lungo rimandate. Ma dobbiamo avere fiducia nella forzadellItaliacomeluogocompetitivodiproduzioneindustriale. Neimesiscorsimigliorareilcontestocompetitivoperleimpresestatounfilorosso dellazione del governo. Riduzione degli oneri burocratici, tribunali per le imprese, promozione di fonti di finanziamento alternative, come la possibilit di avere obbligazioni societarie o lagevolazione fiscale per i project bonds, la defiscalizzazione per le imprese che investono (ACE), la riduzione dei ritardi di pagamentodellamministrazionealleimprese,revisionedegliincentivialleimprese, riduzionedeicostidiapprovvigionamentoenergeticosonostatialcunideifrontidi azione. Bisogna andare avanti. Occorre aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione, attraverso il credito strutturale di imposta. Bisogna facilitare lintroduzionedinuoveformedifinanziamentopermigliorarelaccessoalcredito epromuoveremisurechefacilitinolacrescitadimensionaledellenostreimprese. Pergestireleristrutturazioniindustrialisipuimmaginareunostrumentonuovo,un Fondo per le ristrutturazioni industriali, che faccia da catalizzatore per la partecipazionedicapitaliprivati.Occorrecontinuarealavorareperlariduzionedel costodellenergia.Occorrecompletarelariformadellagiustiziacivile.Serveinfine lavoraresullaproduttivittotaledeifattoriesulcostodellavoroperdiminuirequel divario con gli altri Paesi europei che crea uno squilibrio di competitivit. Bisogna quindi continuare sulla strada del decentramento della contrattazione salariale lungoilsolcodellaccordotralepartisocialidellottobrescorso.

Tutto questo serve ad aiutare la transizione dei settori tradizionali. Allo stesso tempodobbiamofavorirelanascitadinuoveimpreseneisettorichesonoportatori di crescita. Il governo ha per la prima volta introdotto un regime per le start up. Sulla base di un attento monitoraggio dei risultati, si potr pensare a sostenere ulteriormentelepiccoleimpreseinnovative,ancheaiutandolemergerediunvero mercato dei capitali di rischio, in particolare seed capital, che aiuti i giovani nella primissimafasediavviodellaloroimpresa. Aperti ma non disarmati sui mercati globali. Proiettare le imprese italiane sui mercatiinternazionali,riaprireilPaeseagliinvestimentiesteri. La crisi ha accelerato la corsa delle economie emergenti, dove maggiore lespansione della domanda e si accumulano nuovi capitali. Nella zona euro, le economie che hanno attraversato meglio la crisi sono quelle che hanno saputo cogliereleopportunitpostedallacrescitadeimercatiextraeuropei.Traleimprese italiane,quellepigrandi,piproduttiveepiinnovativehannosaputodifenderee aumentareleloroquotediexport,mentresoffronolepiccoleemedieimprese,che fannopifaticaadusciredalmercatodomestico.Nelcomplesso,negliultimidieci annilItaliahapersoquasiil30%dellasuaquotanelcommerciomondalideibeni. Adessosiiniziatoainvertirelarotta. LacredibilitdellItalianelmondoaiutaleimpreseadaprirsinuoveporte.Maper sostenere la competitivit c anche bisogno di ridurre i costi del credito per lexport,direnderepiagiliedefficientilestrutturedipromozionedelcommercio esterorafforzandoillavorodellanuovaICE,dimigliorarelalogisticaedieliminare oneriamministrativieadempimentifarraginosi.Occorreunaattenzioneparticolare perlaproiezioneinternazionaledelleimpresemediopiccole,chehannobisognodi consulenza giuridicoeconomica adeguata e di informazioni sui nuovi mercati di sbocco.Bisognainfinesosteneregliinteressilegittimidelleimpreseedeilavoratori italianinelladefinizionedegliaccordicommercialichelUnioneeuropeastringeconi Paesiterzi,promuovendounmiglioreepiequoaccessoaimercatiinternazionali, secondolalogicadiunapproccioapertomanondisarmato. Allo stesso tempo, lItalia un paese dove mancano capitali per investimenti e crescita.Eppureilfanalinodicodanellaclassificadegliinvestimentidirettiesteri. Negliultimemesiabbiamoassistitoaduniniziodiritornodegliinvestimentiesteriin Italia.Bisognapuntarearaggiungereunlivellodiinvestimentidirettiesterivicino allamediaeuropea,chepotrebbeportarefinoacirca50 miliardidieuroinpidi
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investimenti lanno. Per far questo bisogna guardare con occhi pi aperti agli investimenti diretti esteri, quando sono basati su piani industriali seri e hanno prospettive di valorizzazione industriale e occupazionale. E il contrario della svendita,unopportunitperentrambi,investitorieterritoribeneficiari. Bisognaprenderesulseriolistruzione,laformazioneprofessionaleelaricerca. LascuolaeluniversitsonolechiaviperfarripartireilPaeseerenderlopicapace di affrontare le sfide globali. A livello collettivo, investire in capitale umano la stradapersfuggireallamorsadellacompetizionediPaesiconcostidimanodopera pibassi.Alivelloindividuale,avereungradodiistruzioneadeguatoecompetenze appropriate una carta fondamentale per trovare lavoro, realizzare le proprie aspirazioni.EppurelItaliahaunelevatotassodiabbandonoscolasticoprecoce,un livello di performance scolastica pi basso rispetto alla media dei Paesi OCSE e un numerodilaureatilontanodagliobiettivifissatidallUnioneeuropea. Cbisognodiinvertirelarotta.Perquestobisognaprenderelistruzionesulserio. Serverompereunoschemaculturalepercuiilvaloredellostudioedellaricercae il significato della professione di insegnante sono stati mortificati. Gli insegnanti devonoessererimotivatieillorocontributoriconosciuto,investendosullaqualit. Il modello organizzativo deve cambiare puntando su autonomia e responsabilit comeprincipifondanti.Dasubitooccorrecompletareerafforzareilnuovosistema di valutazione centrato su INVALSI e INDIRE, basato su indici di performance oggettiviecalibratisullecaratteristichedelbacinodiutenzaedeilivellidientrata deglistudenti. Occorreinserirecongradualitmeccanismidiincentivazionedeidirigentiscolastici basati sulla valutazione del rendimento della struttura ad essi assegnata, e degli insegnanti,adesempioattraversounpremioeconomicoannualeagliinsegnantiche hannoraggiuntoimiglioririsultati. Bisogna ridurre il tasso troppo alto (18%) di abbandono scolastico precoce con misure mirate e nuovi investimenti nelle strutture scolastiche. Occorre assicurareaogniadolescentecheescedauncicloscolasticounservizioefficientedi orientamentoscolasticoeprofessionale. Man mano che si riduce il costo del debito pubblico e si eliminano spese inutili, possiamocrearenuovispaziperinvestimentinellistruzione.Laprioritdeiprossimi cinqueannifareunpianodiinvestimentiincapitaleumano.Inmateriadiricerca,
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occorreproseguireeaffinareilprogettoavviatodallANVURperilcensimentoela valutazione sistematica dei prodotti di ricerca. Bisogna inoltre rilevare per ogni facoltinmodosistematicolacoerenzadegliesitioccupazionaliaseimesietreanni dalconseguimentodellalaurea,rendendopubbliciirisultati. E prioritario accrescere gli investimenti nella ricerca e nellinnovazione, incentivando in particolare gli investimenti del settore privato, anche mediante agevolazionifiscalierafforzandoildialogotraimpreseeuniversit.Bisognarendere leuniversiteicentridiricercaitalianipicapacidicompetereconsuccessoperi fondidiricercaeuropei,sullascortadellavoroavviatoneimesipassati. Italia2.0:lAgendadigitale Nel corso dellultimo anno sono state messe in campo varie misure per colmare il ritardoaccumulatodallItalianellosfruttareleopportunitoffertedalletecnologie ICT. Sono state introdotte misure per favorire la pi rapida digitalizzazione della pubblica amministrazione, in modo da ampliare il numero di cittadini che interagiscono con gli uffici pubblici attraverso internet, ad esempio per ottenere fatturazioni, certificati o procedure anagrafiche o per pagare servizi come i ticket sanitari. Sotto la guida della Cabina di regia istituita dal Governo si sono fatti progressinellattuazionedellAgendadigitaleitaliana,chefissaunaseriediobiettivi ediazionidaattuareentroil2020.Occorrecontinuareillavoroavviatoerafforzarlo lungo i quattro assi delle connessioni infrastrutturali a banda larga e ultra larga, dellesmartcommunities/smartcities,dellaintroduzionedellapproccioopendata rendendotuttiidatidellapubblicaamministrazioneaccessibiliescambiabilionline, ladiffusionedelcloudcomputing,lanuvoladeidati,perunireecondivideredati provenienti da pi istituzioni e dellegovernment, rafforzando gli incentivi per lutilizzo di tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai cittadini. Sfruttaretuttoilpotenzialedelleconomiaverde Latuteladellambienteinvestimentoperilfuturoepresuppostoperviveremeglio il presente. Lavoro e salute non devono pi essere alternativi, ma complementari. Perquestaragione leconomiaverdenonpuesserealtrodalleconomia,ma parte integrante delleconomia. Lindustria, i trasporti, lagricoltura, gli edifici devonoriorientarsisecondoicriteridellefficienza,delcontenimentodelleemissioni nocive, dellimpiego di materiali riciclabili e di tecnologie intelligenti per smaltire i
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rifiuti, bonificare i terreni, ottimizzare il ciclo dellacqua, mettere in sicurezza il territorio,incentivarelamobilitabassoimpattoambientale.Programmiformativi eincentividevonofacilitarelescelteverdi. Le regole devono essere chiare e ragionevoli e la semplificazione operata dal Governo, ad esempio attraverso la nuova Autorizzazione unica ambientale, un esempiodicomecipossaesserefatto,mabisognaessereintransigentiversochi leviola. Agli sforzi gi in atto per ridurre e differenziare la produzione di rifiuti, che vanno mantenutie,sepossibile,rafforzati,occorreaffiancaresiaunaproduzioneefficiente ingradodiallungareiltempodivitadeiprodotti,siaunrilanciodelriciclo,inlinea conimiglioriesempieuropeidovelosmaltimentoindiscaricastatoazzerato.Gli standarddiqualiteuropeicichiamanoacambiarelanostramentalitinrelazione alla gestione dei rifiuti, privilegiando, laddove possibile, il riciclaggio e riutilizzo. Servepuntareadunrisultatodiabbattimentodeglismaltimenti(inItaliariguarda tra il 5060% dei rifiuti). Per questo serve promuovere linnovazione aprendo i mercatiaprodottirealizzaticonmaterialiriciclati,chedovrebberoesserecertificati e garantiti, e alla produzione e lutilizzo di materie prime biodegradabili cambiare certeabitudinidegliitaliani.Occorreanchecambiarecertiatteggiamentipercreare una vera domanda per le materie verdi. In questo anno il governo ha inoltre lavorato molto sullenergia: revisione degli incentivi per le rinnovabili, efficienza energetica, estrazione di idrocarburi, mercato del gas, liberalizzazione del mercato allingrossodeicarburantiedelladistribuzione. A venti anni di distanza dal precedente Piano energetico nazionale stata presentata una nuova strategia energetica nazionale che fa della crescita sostenibile,dalpuntodivistaeconomicoeambientale,ilproprioimperativoepunta afaredelPaeseunhubenergeticonelMediterraneo.Enecessariocontinuaresulla stradatracciata,dandoattuazionealle lineeguidadella strategiaperdareallItalia unaenergiamenocostosa,pisicuraepisostenibile. Serveinfineprocedereadunosnellimentoesemplificazionedellagovernancenel mondo dellenergia, riprendendo la proposta di modifica del titolo V della Costituzione per riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche accompagnata dallintroduzione, sulla base dellesperienza dei Paesi nordeuropei,dellistitutodeldibattitopubblico.
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Lapoliticaagricola Nelcorsodellattualelegislaturasonostatepresediversemisuredisemplificazione e rilancio del sistema agroalimentare, ma non stato possibile portare a compimento alcune importanti iniziative legislativi e amministrative avviate. Per aiutarelacrescitasostenibiledelsettoreagroalimentareitalianooccorrefermarela cementificazione e limitare il consumo di superficie agricola come proposto nel disegno di legge per la valorizzazione delle aree agricole e il contenimento del consumodelsuolo,adottareun grandepianodigestioneintegratedelleacquesi pututelareilterritoriosiadalrischiodidissestoidrogeologicochedicarenzaidrica. Bisognaprenderemisureperassicurarecheagliagricoltorinonrimangaunaquota troppobassadelvaloreaggiuntogeneratolungolefiliereagroalimentari,favorendo una maggiore aggregazione dellofferta che dia agli agricoltori un adeguata forza contrattuale sul mercato ed eliminando intermediazioni inutili e parassitarie che sottraggonoreddito. Serve dare una maggiore protezione agli agricoltori dalle crisi, climatiche o di mercato,ciclicheomenoincentivandolepraticheassicurativealivellonazionalee comunitario.Bisognaaffrontareilproblemadicomeassicurareunmiglioreaccesso al credito agrario specializzato. Serve infine tenere la guardia alta sulla tutela del made in Italy, proteggendo le produzioni nazionali con attivit di repressione dellagropirateria, e, sul piano internazionale, rafforzando la lotta alla contraffazione e allItalian sounding. E infine necessaria una forte politica di sostegno allexport per imprese agricole ed industriali contando sul ruolo rafforzatodellICEperilsettore. LItaliadellabellezza,dellarteedelturismo Il patrimonio culturale del nostro Paese non ha eguali al mondo, per vastit nello spazio (dai monumenti alla gastronomia, dai teatri alle chiese) e nel tempo (dalle incisioni rupestri alle avanguardie). E una ricchezza non delocalizzabile, non riproducibilealtrove.PerilnostroPaesedunqueunasceltastrategicanaturale puntaresullacultura,integrandoarteepaesaggio,turismoeambiente,agricolturae artigianato, allinsegna della sostenibilit e della valorizzazione delle nostre eccellenze. IprogettipromossirecentementeperilsitoarcheologicodiPompei,lAccademiadi Brera, la Galleria dellAccademia di Venezia, il Museo di Capodimonte dimostrano
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che anche in periodi difficili possibile trovare le risorse per tutelare il nostro patrimonio. Intese con le fondazioni di origine non bancaria o forme calibrate di partnershippubblicoprivatopotrebberoconsentireunallargamentodellospettro delle iniziative finanziabili. Musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche devono essereaccessibiliaicittadinieaituristiinmodopiagevoleelaqualitdellofferta deve migliorare, anche sperimentando forme di sinergia e collaborazione tra il privatosocialeeleistituzionistatali. Investirenellaculturasignificaanchelavorareperrafforzareilpotenzialedelnostro turismo,poichgioggicultura,bellezzenaturaliedenogastronomiasonoipilastri dellanostraattrattivit,ancherispettoaPaesichepresentanoilmaggiorpotenziale disviluppoturistico(Russia,Brasile,Cina,India,Golfo).Lamacchinaturisticavaper governata meglio: oggi ci sono troppi centri decisionali, poco coordinati e con insufficientemassacriticaperaffrontareconsuccessolacompetizioneglobale.Per questo necessario rafforzare il coordinamento centrale e incidere sul sistema ricettivo, fieristico, infrastrutturale, formativo, normativo e fiscale per renderli coerenti con unofferta turistica che intercetti nuovi bisogni e migliori la qualit complessiva.InquestimesistatopreparatoesottopostoaconsultazioneunPiano strategico per il turismo, che non stato ancora adottato per la chiusura della legislatura.Occorreriprenderloelanciareunprogrammadiazioniconcreteabreve ealungotermine.

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3.

COSTRUIREUNAECONOMIASOCIALEDIMERCATO,DINAMICAEMODERNA

Lariformadellepensionieilnuovomercatodellavoro La riforma delle pensioni ha dato al Paese il sistema pi sostenibile e avanzato in Europa.IlGovernointervenutosottolapressionedellemergenzapercorreggere anomalieedistorsioniaccumulateneltempo.Nonpossiamopermettercidisprecare questo risultato. Guardando avanti, al primo posto delle priorit vi lesigenza di unefficace informazione ai singoli lavoratori circa le pensioni che essi possono ragionevolmente attendersi di ricevere, in modo che possano meglio pianificare il loro futuro e i loro risparmi. A ormai quasi ventanni dalla loro introduzione nel nostro sistema i fondi pensione integrativi non sono decollati. Va quindi dato un nuovo impulso alla previdenza complementare favorendone anche la crescita dimensionaleconincentiviaiprocessidifusionetraifondi. Dal canto suo la riforma del mercato del lavoro rappresenta un passo avanti fondamentaledelnostroPaeseversounmodello diflessibilit e sicurezza vicino a quello vincente realizzato nei Paesi scandinavi e dellEuropa del nord. Non si pu fare marcia indietro. Bisogna proseguire sulla strada tracciata per migliorare. Per questoservemonitorarelattuazionedellenuovenormeperindividuarecorrezioni possibili e completare le parti mancanti, ad esempio quelle relative al sistema di ammortizzatorisociali,alcontenutodiformazionedellapprendistatooallepolitiche attivedellavoroeallefficaciadeiserviziperlimpiego. Lamodernizzazionedelmercatodellavoroitalianorichiederinoltrediintervenire per: unadrasticasemplificazionenormativaeamministrativainmateriadilavoro.Un corpusdiregolepisemplice,pisnello,chenonsiaunabarrieramaunacartada giocare con chi vuole investire e creare lavoro nel Paese. Senza perdere niente in garanzie di sicurezza dei lavoratori o tutela dei diritti. ilsuperamentodeldualismotralavoratorisostanzialmentedipendentiprotettie non protetti; ridurre a un anno al massimo il tempo medio del passaggio da unoccupazione allaltrarendendopifluidoesicuroilpassaggiodeilavoratoridalleimpreseincrisi o comunque meno produttive a quelle pi produttive o comunque in fase di espansione;

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coniugare il massimo possibile di flessibilit delle strutture produttive con il massimopossibiledisicurezzaeconomicaeprofessionaledeilavoratorinelmercato del lavoro; spostare verso i luoghi di lavoro il baricentro della contrattazione collettiva, favorendoilcollegamentodiunapartemaggioredelleretribuzioniallaproduttivit oallaredditivitdelleaziendeattraversoformedidefiscalizzazione,comeavvenuto nellaccordofirmatodallepartisocialinellottobrescorso. Lavoro:piemeglio.Incrementareitassidioccupazionegiovanileedeilavoratori anziani Negliultimidodicimesiladisoccupazionedellazonaeurononhacessatodisalire.In Italiaidisoccupatisonooltrel11%dellapopolazione.Servemettereincampotutto ilpossibilepercrearepipostidilavoro,inparticolareperlecategoriepicolpite dalla crisi: giovani, donne, lavoratori anziani, anche rimettendo in gioco schemi consolidati. I giovani sono stati al centro di molte misure adottate dal governo. Bisogna rilanciare con un Piano Occupazione giovanile con incentivi a sostegno della formazione e dellinserimento nel mercato del lavoro e con forme di detassazione perchiassumelavoratoritrai18ei30anni. Un altro fronte su cui occorre intervenire quello dei lavoratori over 55, dove le misure di innalzamento dellet di pensionamento ultimamente adottate dovrebbero essere consolidate e completate con misure volte a promuovere linvecchiamento attivo, a incentivare lassunzione di persone anziane, ad offrire agli over 55 disoccupati e non ancora in possesso dei requisiti per la pensione un sostegnodelredditocollegatoallalorodisponibilitallavoro. Ledonnenellasocietenelleconomiaitaliana Ilruolodelledonnenellavitaeconomicaesocialeitalianameritaunariflessionea parte. LItalia non potr dispiegare il proprio potenziale di sviluppo economico se nonriusciravalorizzaremaggiormenteledonne.ComehastimatolaBancadItalia, se raggiungessimo il traguardo fissato dal Trattato di Lisbona unoccupazione femminileal60percentoilnostroProdottointernolordoaumenterebbedel7%. Troppedonneitalianesonorelegateaimarginidelmondolavorativo:alcunehanno persoillavoro,altrenonlhannomaitrovato.Spessohannounlavorosottopagato
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Formattato: Giustificato

ochelecostringeadirimereognigiornoilconflittofrafamigliaeprofessione,hanno remunerazioni minori e percorsi di carriera pi lenti di quelli dei colleghi uomini, ancheaparitdicapacitecompetenze. Le donne oggi vogliono, devono e possono contare di pi: nelle istituzioni, nelle imprese, in tutti i gangli della societ. Affinch ci accada occorre un approccio integrato.Civuoleinnanzituttounsaltodiqualitnelmodouncuivediamoladonna nella societ italiana: la rappresentazione pubblica del ruolo della donna deve cambiare,perpoterfavorireunapienapartecipazionedelladonnaalprocessodelle decisioni e contribuire cos a rendere la societ e leconomia pi equa e pi dinamica. Occorre una detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile, per dareunaspintadecisivaalloccupazionedelledonne. Le quote rose, introdotte in questa legislatura, sono una misura necessaria ma da solanonsufficiente.Lapariteffettivahabisognoanchediconvincentipoliticheper lanondiscriminazione.Eservonorobustepolitichediconciliazionefamiglialavoro estese a un numero crescente di imprese e istituzioni ed un ammpliamento del congedo di paternit. Se la maternit viene facilitata e occuparsi della cura e delleducazionedeifiglinonunacorsaadostacoli,pifacileperledonneentrare orestarenelmercatodellavoro. UnWelfareperilnostrotempo.Lapersonailprimocapitaledaproteggere. LEuropaelasuaagendadidisciplinadellefinanzepubblicheeriformestrutturali sono nemiche del welfare? No. Lo Stato sociale il cuore del modello sociale europeoedellasuasintesitraefficienzaedequit,mercatoesolidariet.Realizzare obiettivi di redistribuzione e di lotta contro le diseguaglianze senza attenuare le energie per la crescita la sfida politica centrale del nostro tempo. Di per s lEuropa non limita i modi in cui si possono perseguire fini sociali e di equit, ma impediscedifinanziarliconunaillimitatacreazionedidebito.Eciimponedicapire cheilmodellocheabbiamocostruitosistaincrinandosottoilpesodelcambiamento demograficoedellasemprepidifficilesostenibilitfinanziaria. Abbiamo due alternative. O cercare di conservare il welfare state com, rassegnandoci a tagli e riduzioni di servizi per far fronte ad una spesa sempre crescente.Oprovarearendereilsistemapirazionaleeapertoallinnovazione.Nel settoredellassistenzasanitariabisognagarantireildirittoallatuteladellasalutein un nuovo contesto, organizzando il sistema sanitario secondo i principi di
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appropriatezza delle cure, costo/efficacia, riduzione al massimo degli sprechi, gestione manageriale basata su una valutazione trasparente dei risultati. Senza contrapporresanitpubblicaesanitprivata,perchombreeluci,meritiesprechi, esistonoinentrambe.Ilserviziosanitarionazionalerestaunaconquistadadifendere erafforzareattraversoinnovazione,efficienzaeprofessionalit. Bisognasemprepipotenziarelassistenzadomiciliaredeiparzialmentesufficienti edeinonautosufficienti,unasoluzionechepermettediconiugarerisparmidispesa eunamigliorecondizionedelpaziente.EdareattuazioneallariformadellISEEper rendere pi obiettivo e trasparente laccesso alle prestazioni agevolate di oltre 20 milionidiitaliani,conunaparticolareattenzioneallefamiglienumeroseeperquelle configlimoltopiccoli.Senzadimenticarechelasanitelasicurezzasocialesonola pi grande industria di servizi del Paese. Promuoverla significa anche sostenere la crescitaelinnovazione. Bisognariconoscereevalorizzareilruolodelvolontariato,unmondovastissimoche spessoincontriamosenzaneppurericonoscerloechesvolgefunzionipreziosenon solo nel campo dellassistenza, ma anche delleducazione, nella formazione degli adulti, nello stimolo culturale. In Italia cresciuto in questi anni un modello di impresasocialemoltoavanzatoecheancheinEuropaguardatoconinteresse. Nuoveevecchiepovertnellarecessione. Lacrisielarecessionehannocreatonuovepoverte aggravatoildisagiodeitanti italiani che gi erano ai margini della societ o si trovano a rischio di esclusione sociale. Il Governo ha completamente ridisegnato la social card, trasformandola in un vero strumento di inclusione attiva nella societ, con servizi legati alleffettiva ricercadilavorooinserimentiinattivitorganizzatealivellolocale.Eunesperienza che dovrebbe essere generalizzata studiando come creare un reddito di sostentamentominimo,condizionatoallapartecipazioneamisurediformazionee diinserimentoprofessionale. Anche i servizi sociali territoriali, che hanno sofferto nella stretta della finanza pubblica,devonoesserericonosciutinellaloroimportanzafondamentale,trovando una soluzione di finanziamento strutturale e di lungo periodo. Infine, bisogna giocarelapartitadiunveroepropriopianoperlautosufficienza.
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Unasocietaperta.Meritoemobilitsociale Costruireunasocietpigiustaemodernarichiedediaggredirenonsoloildeficit fiscale, ma anche il deficit di opportunit che il Paese offre ai suoi giovani e alle persone meritevoli. Ogni anno migliaia di italiani, soprattutto giovani laureati, cercanoallesterounauscitadisicurezzadaunPaesechespessononsariconoscere e coltivare il talento e ricompensare il merito a prescindere dal punto di partenza socialeodalleretidirelazioni.LItaliahaallostessotempounodeipibassitassidi mobilit sociale e uno dei maggiori tassi di concentrazione della ricchezza. E la fotografia diunpaeseingessato.Pimobilitsociale,pispazio almerito significa una societ pi dinamica, pi innovativa e con meno diseguaglianze sociali. Una societapertasignificachetutteleposizionisonocontendibilienonacquisiteper sempre.Vuoldireaprirespaziachihapivogliadifareoachihaideenuove,senza corsiepreferenzialiorenditediposizione,senzaprivilegi. Occorre aprire professioni e mercati ai giovani e ai nuovi entranti e garantire laccesso alla pubblica amministrazione basato su concorsi generali e imparziali. Occorre ridurre lo spazio per i condizionamenti della politica nelle carriere amministrativeeprofessionali,comesicominciatoafareperiprimarinellasanit pubblica o nella scelta della nuova dirigenza RAI. Il merito e la produttivit dovrannoessereglielementiessenzialiperlavalutazionedellavorosvoltodatutti idipendentipubblicieperlaparametrazionedellepubblicheretribuzioni. Bisogna sostenere le nuove idee imprenditoriali come si iniziato a fare per le impresestartup.Servonoinfinestrumenticheincoragginoaesserepimobili,pi intraprendenti,adesempioconpiborsedistudioeorientamentoprofessionale per i giovani che meritano ma non hanno minori mezzi personali e familiari, con agevolazionifiscalichefacilitinolamobilitgeograficanellostudioenellavoro,con misurecherendanopifacileconciliarelavitaprivataeprofessionale,soprattutto perlecoppiegiovani. Lafamigliainunasocietchecambia La famiglia il cuore pulsante della societ italiana. Essa svolge una funzione insostituibileedunarisorsafondamentaleperlacoesionesocialeedeconomica. Nella crisi economica grazie alla famiglia se alcuni problemi la disoccupazione giovanile, la non autosufficienza, gli anziani non sono diventate delle vere e
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proprie tragedie. Ma la tenuta di questo welfare familiare tipico della nostra societoggisemprepiarischio. Occorre pertanto portare la famiglia al centro delle politiche di sviluppo, della fiscalit e di welfare. Politiche per la famiglia molto avanzate, come accade negli altriPaesieuropei,servonoancheacontrastareilcalodemografico,cheunodei fattori di impoverimento delle societ. LItalia deve tornare ad avere fiducia nel futuro e a fare bambini. Va incoraggiata la pi ampia creazione di asili nido, ladozionediincentivifiscaliecontributiviasostegnodellanataliteperlefamiglie numerose, va favorito laccesso alla casa. I congedi parentali devono essere pi articolati ed estesi. In una societ che in virt dellallungamento della vita media dovr necessariamente fare i conti con un crescente numero di anziani, vanno promosse reti capillari ed efficienti di assistenza a domicilio dei parzialmente sufficientiedeinonautosufficienti,menooneroseperloStatoepiadimensione umanaperlassistito.

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4. CAMBIAREMENTALITA,CAMBIARECOMPORTAMENTI

Riformareleistituzioni. Le riforme istituzionali non erano nel mandato affidato al Governo di impegno nazionale, nato per affrontare lemergenza economica. Ma non si pu non notare che anche in questa legislatura, non si sono create le condizioni per una revisione dellasecondapartedellaCostituzionecherendapiefficienteeautorevolelazione delle istituzioni. Nonostante i ripetuti richiami del Presidente della Repubblica le forzepolitichenonhannotrovatounaccordoperriformarelaleggeelettorale.Per rispondere alle domande dei suoi cittadini, lItalia ha bisogno di riformare le sue istituzioni. Non ci sono pi tempi supplementari. La prossima legislatura dovr affrontare,dasubito,iltemadicomerendereledecisionipiefficacierapide,come riformare il bicameralismo e ridurre i membri del Parlamento. Il primo atto del nuovoParlamentodeveesserelariformadellaleggeelettorale,cosdarestituireai cittadinilasceltaeffettivadeigoverniedeicomponentidelleCamere. Federalismoeautonomieresponsabili. Lapluralit,larticolazioneelautonomiadeiterritorisonolaricchezzaelaforzadi unPaesecomelItalia.Leesigenzedicontrollodellafinanzapubblicaelanecessit diunazioneefficaceeunitariasulpianoeuropeoeinternazionalehannoimpostodi ripensaregliequilibritracentroeperiferia.Unfederalismoresponsabileesolidale chenonscadanelparticolarismoenelfolclorefondamentale.Neimesipassatile riforme che dovevano aggiornare lassetto territoriale dello Stato e modernizzarlo, come la riforma delle province o la riforma del Titolo V della Costituzione si sono incagliate.Nonsipuperderealtrotempo.Bisognaavereunanuovacollaborazione tragovernoeautonomieresponsabiliconleregionieiterritoricapacidimettersiin gioco devono poter assumere pi responsabilit rispondendo per dei risultati in terminifinanziariesocialisecondoilprincipiodisussidiariet. Mentalitvincente.Ilbuonmetodofaibuonirisultati. Siparlamoltodeirisultatideigoverni.Giustamente.Siparlamolto menoperdel metodocheserveperottenererisultati.Iritidellaconcertazione.Lafiladeilobbisti fuoridalleauledelleCommissioniparlamentarimentresidiscutonoiprovvedimenti. LagiungladeimetodidibilanciodiversiperloStatoeciascunadelleRegioni.Sono
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alcuneimmaginidiunprocessodiformazionedellepolitichecheseguecanonidatati o che segue un non metodo. Per avere buoni risultati bisogna mettere ordine nei processi e nei modi della decisione pubblica. Lesperienza di questo governo ha portato novit importanti. Ai processi di concertazione, che in altri fasi storiche hannoprodottopassiimportanti,sisostituitounprocessodiconsultazione,conle qualilepartisocialihannolopportunitdiesprimerelaloroopinionesulleiniziative progettate dal governo, ferma restando la responsabilit dei poteri pubblici, GovernoeParlamento,perladecisionefinale. Bisogna andare avanti nella strada di una migliore e pi efficace governance pubblica: bisogna introdurre una regolazione dellattivit delle lobby, bisogna assicurare una logica di monitoraggio e di valutazione della legislazione cos da assicurare trasparenza, costante informazione sullo stato di attuazione dei provvedimenti, una valutazione oggettiva dei risultati ottenuti come base per le nuoveriforme.Bisognaarmonizzareibilancipubblici. Il vero cambio di passo per richiede anche un cambio di mentalit. Meno individualismopicollegialit.Ebastaconlaculturadellalibi,unaculturaperdente per il Paese. E necessario parlare il linguaggio della verit, senza nascondere i problemisottoiltappeto,esenzailtimorediproporresoluzionidifficili. Menocasta,menocosti.Lapoliticadeicittadini. Ogni volta che sono stati chiamati a farlo gli italiani hanno accettato sacrifici economici e sociali molto pesanti, mostrando un elevato senso di responsabilit civile e di comprensione della gravit del momento vissuto dal Paese. I cittadini devonoesseremenocomprensiviversolacattivapoliticaeicomportamentinon virtuosi di coloro che hanno responsabilit politiche, a tutti i livelli. Il costo maggioredellapoliticasonoledecisionisbagliateolenondecisionichescaricanoil peso sulle nuove generazione. La politica deve essere servizio reso ai cittadini in mododisinteressato,innomediuninteressegenerale.Servericonciliarelapolitica con i cittadini per far s che i cittadini si riconcilino con la politica, mettendo in campo regole chiare e rigorose per lattivit di partiti e istituzioni, imponendo standardditotaletrasparenzaediintegrit. I recenti inaccettabili episodi di corruzione e malcostume emersi nelle cronache impongonounasterzata:ladrasticariduzionedeicontributipubbliciancheindiretti ai partiti e ai gruppi parlamentari e dei rimborsi elettorali, con lintroduzione di
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una disciplina di trasparenza dei bilanci con la perfetta tracciabilit dei finanziamentiprivatieunasogliamassimaperglistessicontributi.Lapoliticadeve essere accessibile a tutti e non solo a chi ha maggiori disponibilit finanziarie: le condizioni di accesso alla politica e la possibilit di esprimere le diverse posizioni devonoesseregarantireattraversounveropluralismo.Chirivestecarichepubbliche dovrdichiarareipropriinteressieconomiciepatrimonialialmomentodellingresso in carica e alla fine del suo incarico, in modo da verificare eventuali casi di arricchimentoindebito.Vaprevistoildivietodicumulotraindennitparlamentaree leretribuzionidaaltreattivitprofessionali. Tolleranzazeropercorruzione,evasionefiscaleeeconomiasommersa Il nostro Paese si colloca in una sconfortante posizione in tutte le classifiche internazionalisullacorruzione,levasionefiscaleeleconomiasommersa.Inquesto anno stata fatta una lotta allevasione fiscale profonda, che ha raccolto 13 miliardidimaggiorientrate.Eunaquestionedifinanzapubblica.Eunaquestione di legalit.E unaquestionedi equit.Chifrodail fiscomettelemani nelletasche dello Stato e riduce i servizi che esso pu fornire a tutti i cittadini. Lazione di contrasto allevasione fiscale deve per essere proseguita attraverso interventi finalizzatiaidentificareinnanzituttolegrandiareediillegalit.Einoltreessenziale introdurremeccanismiditracciabilitdeipagamenti. Nei mesi scorsi lItalia si data per la prima volta una disciplina legislativa per la lotta alla corruzione. Deve ora essere impostata una azione generale di rafforzamentodelprincipiodilegalitetrasparenzaedicondannadellillegalit.Va introdottaunacoerentedisciplinadelfalsoinbilancioecompletatalanormativa sullanticorruzione, lantiriciclaggio e lautoriciclaggio. Va rivista la riduzione dei terminidiprescrizionepergarantireinmodopiadeguatolazionediprevenzione econtrastodidiversigravireati. Ilcontrastoadogniformadicriminalitorganizzatavaaccompagnataadunsolido rafforzamentodellemisurerepressiveepreventivedeireatispia,siaperlapubblica amministrazione sia tra privati. Norme rigorose devono essere introdotte per favorire lemersione delleconomia sommersa, che costituisce una forma di concorrenzaslealeperleimpreseeilavoratorionesti. Giustizia,sicurezza,criminalitorganizzataemafie.

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Nel campo della giustizia, oltre a quanto stato iniziato dal governo in materia di miglioramento e accelerazione per la giustizia civile e delle imprese, va introdotta una coerente disciplina del falso in bilancio e completata la normativa sullanticorruzione, lantiriciclaggio e lautoriciclaggio. Va rivista la riduzione dei terminidiprescrizionepergarantireinmodopiadeguatolazionediprevenzione econtrastodidiversigravireati,vaintrodottaunadisciplinasulleintercettazionie unapirobustadisciplinasullaprevenzionedelconflittodiinteresse. La lotta alla criminalit organizzata e alle mafie, deve continuare senza esitazioni. Uno sforzo comune che parte dalla necessit di unetica pubblica che, nelle istituzioni,daquellelocaliaquellenazionali,ripudiqualsiasitentazionedientrarein contattoconchiportatorediinteressicriminali.Unimpegnocheviveanchegrazie ai tanti insegnanti, genitori e volontari che ogni giorno realizzano percorsi ed esperienzedieducazioneallalegalitedicontrastoallemafie.Nellacrisieconomica la capacit delle mafie di inserirsi nel circuito economico sano sicuramente pi forte. Il contrasto alle infiltrazioni nell'economia un settore nel quale sono state investitemolterisorsemaincuibisognaandarepiavanti.Innanzituttoabbassando sempre pi la quota di denaro contante che circola al di fuori del circuito legale e nutreicanalidelriciclaggio,maancheconaltremisurecomeunastringentelottaal riciclaggio dei capitali mafiosi, lintroduzione del reato di autoriciclaggio e il rafforzamentodellacooperazioneinternazionale. Leprocedureperlegared'appaltodevonodiventarepitrasparentiecontrollabili facendo in modo che l'utilizzo della stazione unica appaltante diventi la regola. Insiemeallanuovagestionedellacertificazioneantimafiaedeicontrollideicantieri perlegarepubblichequestorendersemprepidifficilel'infiltrazionemafiosa.Un usosemprepiavanzatodellebanchedaticondivisedeveessereunodegliobiettivi deiprossimianni.Bisognainoltrerafforzarelemisuresuigiochiinconcessioneeda quellodeicomprooro. Altrettanto rilevante l'impegno per sottrarre ai mafiosi le ricchezze accumulate, rendendo pi efficienti le procedure di sequestro, confisca e riuso dei beni. Sulla scorta delle norme inserite nella ultima legge di stabilit per rendere pi efficace l'Agenziaperibeniconfiscati,bisognalavoraresullagestionedeibenidopochelo Stato ne acquisisce il controllo: lobiettivo che nessuna di loro venga chiusa. I lavoratori, se non coinvolti nelle attivit criminali, devono essere il primo bene da salvaguardare. Come pure deve continuare la preziosa esperienza del riutilizzo
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socialedeibenisottrattiallemafie,unsegnaleprecisoedinequivocabileneiterritori della scelta di campo dei cittadini. Dobbiamo tenere alta la guardia contro la progressiva infiltrazione delle mafie nelle zone dove erano meno presenti. Ci sono stateimportantioperazionicontrolemafieinLombardiaePiemonte,comepurenel Lazio,inLiguria,VenetoedEmilia.Perquantoriguardaleinfiltrazionimafiosenella vitapoliticalaleggesull'incandidabilitmandaunsegnalepreciso.Bisognaandare anche oltre, seguendo ad esempio il codice di autoregolamentazione dei partiti preparatodallaCommissioneAntimafia.

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