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Il desiderio impellente di partecipare ad un reality show: il caso del Grande Fratello tratto da: http://panopticonitalia.blogspot.it/ Dott.

Francesco La Manno email: francescolamanno@hotmail.it

FRANCESCO LA MANNO1

IL DESIDERIO IMPELLENTE DI PARTECIPARE AD UN REALITY SHOW: IL CASO DEL GRANDE FRATELLO2

Sommario: 1. Premessa. 2. Definizione e genesi dei reality. 3. Il Grande Fratello. 4. Reclutamento dei concorrenti. 5. La bramosia dei consociati di entrare nella Casa.

1. Premessa.
Nel 1791 Jeremy Bentham ideava il Panopticon, una peculiare tipologia di carcere in cui lispettore poteva sorvegliare tutti i prigionieri, senza essere visto da loro, grazie ad una innovativa conformazione architettonica della struttura delledificio stesso3. Lintenzione di Bentham era quella applicare questo paradigma:
in tutti gli edifici dove un certo numero di persone devono essere tenute sotto controllo in uno spazio non troppo vasto da coprire o dominare con gli altri edifici .
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Praticante avvocato, abilitato al patrocinio, presso il Foro di Casale di Monferrato e blogger. Tratto dal blog il Panopticon, http://panopticonitalia.blogspot.it/2012/11/il-desiderio-impellente-diBENTHAM, Panopticon. Ovvero la casa dispezione, trad. italiana di Vita

partecipare.html
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Fortunati, Biblioteca

Marsilio, Venezia, 2009.


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BENTHAM, op. cit., p. 36.

Il desiderio impellente di partecipare ad un reality show: il caso del Grande Fratello tratto da: http://panopticonitalia.blogspot.it/ Dott. Francesco La Manno email: francescolamanno@hotmail.it Successivamente George Orwell, nel 1949, pubblicava 1984, un romanzo in cui immaginava una societ futura sottoposta ad un regime dittatoriale, dominata dal Grande Fratello. Questo ultimo imponeva ad ogni cittadino di possedere un televisore, acceso 24 ore su 24 che spiava le loro azioni, emetteva propaganda politica e attuava su di loro una coazione psichica5. Chi avrebbe mai pensato che, dal 2000 in poi, nel nostro Paese, alcune persone si sarebbero private della propria libert personale (la quale nel nostro ordinamento giuridico definita inviolabile dallart. 13 della Costituzione), per partecipare ad un reality show, il quale, seppur in parte, cristallizzava le idee preconizzate dai due autori inglesi suddetti? Ma soprattutto per quale motivo molte persone bramavano (e bramano tuttora) di entrare nella Casa del Grande Fratello?

2. Definizione e genesi dei reality.


Preliminarmente occorre definire cos un reality show. Con tale sintagma si indica quel programma televisivo nel quale vengono trasmesse le vicende di alcune persone, in competizione tra loro, situate in un determinato luogo fisico dal quale non si possono allontanare (se non mediante auto eliminazione dal gioco), che non sono eterodirette da nessun alcun copione ed allo scopo di ottenere la vittoria finale. Nel corso delle puntate i partecipanti al reality show dovevano, periodicamente, mediante la nomination, indicare, tra i loro colleghi, quelli che volevano eliminare dal programma. Coloro che ricevevano pi voti erano sottoposti al draconiano giudizio del pubblico, al quale spettava la scelta finale in ordine a quale concorrente doveva essere escluso dal programma. Lobiettivo dei partecipanti era, ovviamente, quello di vincere il gioco, grazie alleliminazione sistematica di tutti i loro contendenti. La modalit attraverso la quale essa si estrinsecava era pregna di condotte ciniche, sottili e bieche. Chi riusciva a prevalere, in questa acre disputa (non di rado connotata da violenze verbali e,
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ORWELL, 1984, trad. italiana di Stefano Manferlotti, Mondatori, Milano, 2011.

Il desiderio impellente di partecipare ad un reality show: il caso del Grande Fratello tratto da: http://panopticonitalia.blogspot.it/ Dott. Francesco La Manno email: francescolamanno@hotmail.it purtroppo, talvolta fisiche) otteneva un premio in danaro e un contratto di lavoro nel mondo dello spettacolo. Questo paradigma si diffuso, nei paesi occidentali, soprattutto nei primi anni del nuovo millennio, mandando letteralmente in visibilio i telespettatori. Nel nostro paese, il fenomeno, iniziato nel 2000, con la messa in onda, su Canale 5 (e 24 ore su 24 da Strem, Sky e Mediaset Premium), del Grande Fratello, condotto, nella prima edizione, da Daria Bignardi. Da quel momento in poi questo genere di programma risultato, per pi di un decennio, il pi seguito dai nostri connazionali.

3. Il Grande Fratello.
Larchetipo del reality show dato dal Grande Fratello, di conseguenza mi soffermer in questo articolo solo sul medesimo, descrivendolo sommariamente. Esso andato in onda, come si detto, in Italia dal 2000 al 2011. Il programma, sostanzialmente, consisteva nel rinchiudere, allinterno di una casa, dei perfetti sconosciuti, spiandoli, in guisa panottico-orwelliana, con telecamere 24 ore su 24 e proiettando le loro immagini via etere ai telespettatori. I soggetti erano diversi luno dallaltro per et, sesso, carattere, religione, abitudini, costumi, orientamento sessuale, opinioni politiche. Costoro non potevano avere alcun accesso al mondo esterno, non erano permessi cellulari, computer portatili, internet, televisioni, libri. Dovevano coabitare e gli autori organizzavano, sistematicamente, giochi, lavori, balletti. Il vincitore del Grande Fratello avrebbe ricevuto un premio in danaro corrispondente ad euro 250.000,00. Il sistema di eliminazione avveniva mediante nomination (procedura identica a quanto sopra descritto). I partecipanti potevano, inoltre, recarsi in una camera isolata rispetto alle altre, della casa, e confidare i propri segreti al Grande Fratello.

4. Reclutamento dei concorrenti.

Il desiderio impellente di partecipare ad un reality show: il caso del Grande Fratello tratto da: http://panopticonitalia.blogspot.it/ Dott. Francesco La Manno email: francescolamanno@hotmail.it La modalit di selezione, dei partecipanti al Grande Fratello, avveniva tramite casting, organizzati, dagli autori del programma suddetto, nelle maggiori citt italiane. Lobiettivo era quello di inserire, nella Casa, soggetti estremamente differenti luno dallaltro. Nei giorni in cui erano organizzate le selezioni migliaia di persone si recavano presso questi luoghi, per ottenere la, tanto sperata, chance di ingresso nella Casa del Grande Fratello. Invero, questi casting non erano condotti in maniera poi cos terza ed imparziale come declamato dagli organizzatori, poich, non di rado, i concorrenti venivano scelti tra persone dello spettacolo, ovvero ruotanti in quel mondo. Ne discende, pertanto, che lallocazione di questo peculiare bene non avviene secondo un sistema meritocratico, bens facendo ricorso al classico sistema di potere e conoscenze gi illustrato pi di un secolo fa da Max Weber6.

5. La bramosia dei consociati di entrare nella Casa.


Il Grande Fratello ha dato luogo una vera e propria rivoluzione copernicana nella televisione commerciale, tanto da modificare, recisamente, il modo in cui il grande pubblico si rapporta, tuttora, al piccolo schermo. Da soggetto passivo, il quisque de populo, pu diventare soggetto attivo. Mai prima dora, infatti, una persona comune avrebbe potuto essere di proiettato, via etere, nei teleschermi delle case di tutti gli italiani con una assidua frequenza e soprattutto richiamando unattenzione cos vivida dei telespettatori. Volgendo lattenzione ai benefici prodotti dalla partecipazione al programma, essi non si limitavano solo al vincitore del Grande Fratello, il quale poteva ottenere un lauto montepremi in danaro, bens si estendevano anche agli altri concorrenti. Costoro, una volta concluso il programma, avrebbero ottenuto da un lato benefici prettamente economici, in relazione alle molte proposte lavorative (a titolo meramente esemplificativo si pensi alla a partecipazione a trasmissioni televisive,
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WEBER, Storia economica, trad. italiana di Carlo Triglia, Donzelli, Roma, 2007.

Il desiderio impellente di partecipare ad un reality show: il caso del Grande Fratello tratto da: http://panopticonitalia.blogspot.it/ Dott. Francesco La Manno email: francescolamanno@hotmail.it serate in discoteca ed eventi di vario genere). Dallaltro la popolarit, la fama, il prestigio, concernente il fatto di essere stato nel novero dei concorrenti del Grande Fratello. Nasce pertanto in unintera generazione, dal 2000 in poi, il desiderio impellente di entrare allinterno della Casa, di mettere in mostra la proprie qualit, la propria bellezza, la propria intelligenza, la propria furbizia. In altri termini chiunque, da questo momento in poi, brama di diventare famoso. Molte persone cominceranno a porsi la seguente domanda: Se ci entrato lui perch non potrei farlo anche io?. Ed in effetti non gli si pu dar torto in quanto non erano richieste particolari competenze per parteciparvi. Ad ogni buon conto, ci si pu domandare se valga la pena limitare la propria libert personale, mettendo in mostra la propria intimit, al fine di ottenere danaro e successo (come si vedr in altra sede, in molti casi, esso fugace). Resta il fatto che, a mio avviso, nessuno si sarebbe mai sognato di farsi spiare e rinchiudere in una casa prima del 2000. Ne discende la circostanza che questa bisogno impellente, stato inculcata dai mass media, attuando, parzialmente e con i dovuti distinguo, quanto preconizzato da Bentham ed Orwell.

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