Sei sulla pagina 1di 1

archetipi letterari

Quello delladolescente , fra i tanti archetipi letterari, il pi struggente e ricco di suggestione. Un autore avverte, di fronte al ventaglio di possibilit che si offrono a un essere umano ancora nel pieno della sua personale evoluzione, una sorta di ebbrezza creativa che lo mette in uno stato di grazia. Se alla qualit dellispirazione corrispondono mezzi adeguati, lesito non potr essere se non quello di dar vita a figure indimenticabili, che profumano dincertezza e di vento. Ed ecco Julien Sorel, i capelli neri ancora stillanti dellacqua della fontana cui si bagnato poco prima, offrirsi nella sua incantevole fanciullezza a una Madame de Renal da subito innamorata pazza di lui (Stendhal, Il Rosso e il Nero). Ecco Edward Cullen mostrarsi nel miracolo della sua angelica bellezza agli occhi abbacinati di Bella Swan. Ecco lincontro, nei corridoi del liceo, di Alessio Mainardi e di Giovanna, lofferta del garofano rosso che lei dona al ragazzo, il loro casto, trepido bacio (Vittorini, Il Garofano Rosso). Ecco il furore adolescenziale di un Romeo Montecchi convinto di amare alla follia Rosalina, salvo ricredersi prontamente quando incontra a una festa Giulietta Capuleti e fa di lei oggetto dun amore esclusivo che condurr entrambi alla morte; ecco le scorribande di Catherine Earnshaw e linseparabile Heathcliff per la brughiera ventosa e profumata derica (Emily Brnte, Wuthering Heights) Qualcosa accomuna tutti questi famosi adolescenti della grande letteratura: quandanche I loro amori non siano sempre casti, quandanche si levino dal letto che li ha ospitati senza avere pi niente da desiderare (Il Rosso e il Nero), la loro estrema giovinezza li fa passare indenni attraverso la grande passione preservandoli dal peccato: gli odori buoni che esalano da pelli intatte e da bocche fragranti evocano innocenza, in una sorta di equilibrio precario che il contatto perturbante con la vita sincaricher presto di dissolvere. E, dei tanti luoghi letterari che hanno esaltato, in poesia come in prosa, lincanto acerbo delladolescenza, uno su tutti risalta e merita dessere ricordato. il colpo di scena che chiude il

Sandra Avincola

celeberrimo racconto di James Joyce nei Dubliners, The Dead. Dopo la consueta festa natalizia in casa delle zie, Gabriel Conroy ha deciso di evitare un lungo tragitto per le strade innevate di Dublino pernottando con la moglie Gretta in una vicina stanza dalbergo. La cena copiosa, le abbondanti libagioni, la musica e lemozione del discorso tenuto in presenza degli invitati, hanno messo la febbre addosso alluomo. Poco prima di prendere congedo dalle zie, aveva sorpreso la moglie sostare rapita in ascolto duna vecchia canzone irlandese intonata in salotto da un famoso tenore. Aveva riscoperto, come per incanto, la grazia della donna che gli vive accanto da cos gran tempo, ed ora non vede lora di ritrovarsi a tu per tu con lei per farci lamore. Una volta soli, pieno di desiderio la guarda spogliarsi lentamente, ma qualcosa nel fondo degli occhi di lei arresta e gela in Gabriel ogni istinto lussurioso: un tenero inquisire, sempre pi concitato, finch, tra le lacrime, Gretta gli svela il perch del suo stato danimo. Quella canzone le ha restituito, intatte, memorie mai sepolte, di quando, giovinetta, passeggiava per le strade della sua citt natale con il diciassettenne Michael Furey. Era lui che usava cantare quella canzone: un pallido adolescente dagli occhi scuri e ardenti, innamorato di lei come lo si pu essere solo a quellet. Singhiozzando, Gretta ricorda della malattia di lui, di come le avessero impedito di salutarlo prima della propria partenza per il collegio. Ma poi, in piena notte, nello scrosciare dun temporale, lei aveva sentito un lancio di sassolini contro la finestra; era scesa di corsa e l, sotto la pioggia battente, lo aveva visto sfidare la morte per poterle dare lultimo saluto. E la morte lo avrebbe ghermito, con puntualit da carnefice, di l a una settimana. Gabriel ascolta e sente pesarsi addosso una sensazione di tristezza e solitudine immedicabili. Si rende conto di aver vissuto, fino ad allora, accanto a un essere di cui ignora tutto. Comprende, inoltre, che in virt di quel tanto dincompiuto che la sua lontana storia damore le ha lasciato dentro, Gretta ha amato e continuer ad amare un solo uomo nella vita: Micheal Furey, ladolescente dagli occhi scuri e tristi che morto per lei. Ed egli non potr competere con lui, perch mai mai! ha provato qualcosa di cos forte e puro come il sentimento che animava i gesti di quel povero ragazzo. Ed su questa epifania, una delle pi struggenti variazioni letterarie sul tema del primo amore, che il racconto si chiude, lasciandoci il retrogusto amaro delle cose non vissute, degli amori non dichiarati, di baci solo sognati: ovvero, delladolescenza.

22

Potrebbero piacerti anche