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IN UN PAESE STREMATO DALLA CRISI, I PARTITI SIANO RESPONSABILI

Milano, 15 novembre 2012 - <Nella giornata di ieri abbiamo visto la violenza esplodere nel corso delle manifestazioni sindacali e studentesche a Roma, a Milano, a Torino, a Padova. E' il segnale allarmante che quel disagio sociale e quel senso di incertezza che tanti lavoratori e giovani vivono in questo momento nel nostro Paese pu facilmente imboccare una deriva pericolosa, come gi accaduto in altre stagioni della nostra storia>, ha dichiarato il candidato alla Presidenza della Regione Lombardia Gabriele Albertini. <E un pericolo da disinnescare immediatamente ha proseguito Albertini - non solo con le condanne delle violenze, ma entrando senza indugio nel merito dei problemi della crescita e dell'occupazione. Per questo rivolgo un appello ai partiti: innanzitutto al PdL, che ieri ha minacciato la crisi di governo se la data delle elezioni regionali non sar accorpata a quella delle politiche>. <Il mio appello a questi partiti, perci, alla responsabilit: verso il governo, che ha il dovere di completare il proprio mandato per non esporre nuovamente il nostro Paese a una situazione di instabilit; e verso quei 16 milioni di italiani che hanno diritto ad avere subito istituzioni regionali pienamente funzionanti e legittimate a governare, per tutelare sanit, welfare, sviluppo, difesa dell'ambiente e del territorio>. <Agitare lo spettro dei costi di questa tornata elettorale regionale e prometterne la destinazione a famiglie e disoccupati significa accodarsi alla peggiore demagogia: tutti sappiamo che i costi del fermo istituzionali di tre enti regionali - di cui uno governa il locomotore economico dell'Italia, l'altro il suo cuore amministrativo - sono ben pi pesanti e destinati a pesare sulle tasche di tutti>. <Con questo appello ha concluso Albertini - voglio dare voce allo sconcerto di tanti cittadini onesti e preoccupati, che credono che la politica abbia un altro fine che i meri interessi di parte e di coalizione. Cittadini che aspettano dai partiti un colpo di reni, un sussulto profondo di amore per il bene comune. Solo questo potr incanalare la legittima indignazione di tanti verso un'assunzione comune di responsabilit ed evitare che il nostro Paese imbocchi la via del declino, dell'egoismo sociale e della violenza di piazza>.

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