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PoLnews - Quotidiano on-line per la Polizia Locale

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Direttore: Elena Fiore

Marted 20 Luglio 2010, n. 1425

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Analisi
Assicurazione RCA: azioni e sanzioni
M. Bellelli (Assistente scelto polizia municipale Unione Terre dArgine (Carpi MO) P. Villani (Politecnico di Milano - DIIAR Infrastrutture viarie) Recentemente la normativa relativa allassicurazione RC Auto obbligatoria ha subito diverse modifiche, la pi significativa delle quali la liberalizzazione. Va ricordato come nel nostro Paese possano essere assicurati soltanto i veicoli qui immatricolati; i veicoli stranieri sono soggetti al regime della copertura automatica, o della carta verde oppure della polizza di frontiera (carta rosa). La quasi totalit delle compagnie assicuratrici ha stabilito nuove regole volte a non corrispondere alcun premio per danni esigui... Consulta il testo integrale

In primo piano
Estorsione
Il parcheggiatore abusivo che si limita a chiedere un euro per spostare le auto in sosta per fare uscire un automobilista pu commettere il reato di estorsione solo se l'azione idonea a porre in atto una violenza o una minaccia
Corte di Cassazione Penale sez.II 1/4/2010 n. 12762

Compensazione spese
La compensazione delle spese deve essere sempre motivata e la motivazione pu evincersi anche dal corpo della sentenza
Giudice di Pace Prato 15/3/2010 n. 414

Iscrizione ipotecaria
Anche per l'iscrizione ipotecaria si pu ricorrere alla C.T. solo se derivante da crediti di imposte e tasse
Corte di Cassazione Sezioni unite 22/2/2010 n. 4077

Rassegna stampa
Usa, niente alcol test e l'auto non parte Una legge - in vigore a met agosto - impone a chi ha precedenti per guida in stato di ebrezza la prova ad ogni accensione della macchina... Fonte: www.repubblica.it La tappezzeria dell'auto? Di bottiglie La Miko ricicla plastica per gli interni delle automobili... Fonte: motori.corriere.it La super moto col motore da automobile La nuova ammiraglia Bmw ha un propulsore da sei cilindri in linea: 1.600 cc e grande personalit... Fonte: motori.corriere.it Strade killer, Milano seconda in Italia per decessi Con 680 decessi, 41.827 incidenti lanno e 56.953 feriti, la Lombardia detiene questo triste primato, sottolineato dai numeri forniti dalla Polizia Stradale e raccolti da Viasat Group nella quinta edizione della Guida della Sicurezza Stradale... Fonte: www.ultimenotizie.tv

Quesiti
Stabilimento balneare autorizzazione - competenza
www.ufficiocommercio.it

Affidamento in outsourcing contenzioso tra la societ e Poste - soccombenza richiesta di maggiori spese e prescrizioni
www.vigilaresullastrada.it

Comitato di redazione: Sergio Bedessi, Alberto Gardina, Maurizio Marchi Pubblicazione periodica registrata al Tribunale di Rimini 8 luglio 2005 n. 11/2005 Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione, anche parziale, del materiale pubblico senza autorizzazione dell'Editore PoLnews un servizio Maggioli Spa 1997-2010 P.iva 02066400405

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Assicurazione RCA: azioni e sanzioni


M. Bellelli (Assistente scelto polizia municipale Unione Terre dArgine (Carpi MO) P. Villani (Politecnico di Milano - DIIAR Infrastrutture viarie) Recentemente la normativa relativa allassicurazione RC Auto obbligatoria ha subito diverse modifiche, la pi significativa delle quali la liberalizzazione. Va ricordato come nel nostro Paese possano essere assicurati soltanto i veicoli qui immatricolati; i veicoli stranieri sono soggetti al regime della copertura automatica, o della carta verde oppure della polizza di frontiera (carta rosa). La quasi totalit delle compagnie assicuratrici ha stabilito nuove regole volte a non corrispondere alcun premio per danni esigui e spesso, per danni economicamente contenuti, sar lassicurato a dover pagare in solido la riparazione. Se da un lato le compagnie si tutelano contro possibili raggiri (molto diffusi) dallaltro hanno determinato una situazione di generale sfiducia nellutenza che, dichiarando una assicurazione inesistente o scaduta, presume di ovviare a quello che ritiene essere un abuso normativo (lobbligo di assicurazione introdotto la sera della Vigilia di Natale del lontano 1969 (Legge 990 del 24/12/1969). Evidentemente lutenza sa che la contraffazione dei documenti assicurativi consente peraltro di non incorrere nel sequestro del veicolo. Non pu trovare applicazione infatti la confisca amministrativa del veicolo scoperto da assicurazione per la R.C. auto in circolazione con documenti assicurativi oggetto di contraffazione o alterazione, in ragione della sovrapposizione di poteri in capo alle autorit deputate a pronunciarsi in ordine al provvedimento definitivo di confisca amministrativa delloggetto del provvedimento. Da una parte si ha infatti il riferimento allart. 240 del c.p, e dallaltra lart. 193 c.d.s. comma 4 bis: Salvo che debba essere disposta confisca ai sensi dellarticolo 240 del codice penale, sempre disposta la confisca amministrativa del veicolo intestato al conducente sprovvisto di copertura assicurativa quando sia fatto circolare con documenti assicurativi falsi o contraffatti. Nei confronti di colui che abbia falsificato o contraffatto i documenti assicurativi di cui al precedente periodo sempre disposta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un anno. Si applicano le disposizioni dellarticolo 213 del presente codice. Inoltre per la confisca amministrativa non si pu fare riferimento allart. 21 comma 1 della legge n. 689 del 1981 poich norma di riferimento, art. 32 della Legge 990/1969 stata abrogata per i veicoli [art. 21 Legge 689/1981: quando accertata la violazione del primo comma dellart. 32 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, sempre disposta la confisca del veicolo motore o del natante che appartiene alla persona a cui ingiunto il pagamento, se entro il termine fissato con lordinanza ingiunzione non viene pagato, oltre alla sanzione pecuniaria applicata, anche il premio di assicurazione per almeno sei mesi Non si pu quindi procedere con la confisca del veicolo in base al comma 4 dellart.193 c.d.s. poich la richiamata norma stata abrogata. Sorge spontanea per una domanda: perch il legislatore, cos come indicato nellart. 231 del c.d.s. ha stralciato questa semplice ed efficace norma riferita ai veicoli (mantenendola invece per i natanti ?) Vediamo ora il disposto normativo dellart. 1901 del Codice Civile: (art. 1901 c.c.) Mancato pagamento del premio - Se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l'assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto da lui dovuto. Se alle scadenze convenute il contraente non paga premi successivi, l'assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza. Nelle ipotesi previste dai due commi precedenti il contratto risoluto di diritto se l'assicuratore, nel termine di sei mesi dal giorno in cui il premio o la rata sono scaduti, non agisce per la riscossione; l'assicuratore ha diritto soltanto al pagamento del premio relativo al periodo di assicurazione in corso e al rimborso delle spese. Si evidenzia quindi, come in caso di mancata corresponsione di un rateo semestrale o inferiore, la polizza non abbia alcuna validit a partire dal giorno successivo a quella indicata sul contrassegno di assicurazione mentre, per le polizze annuali, il periodo di validit sar prorogato di ulteriori quindici giorni. Appare evidente per che, anche qualora la polizza stipulata sia a tempo e, ad esempio valga solo per tre giorni alla settimana, la stessa non possa non intendersi prorogata se il contraente non abbia pagato entro la scadenza della stessa. Infatti per lart. 1901 c.c. viene concessa una proroga di ventiquattro ore oppure di quindici giorni a prescindere. Leggiamo poi quanto riportato dallart.193 del c.d.s., comma 3: (Art. 193 - Obbligo dell'assicurazione di responsabilit civile) ...3. La sanzione amministrativa ridotta ad un quarto quando l'assicurazione del veicolo per la responsabilit verso i terzi sia comunque resa operante nei quindici giorni successivi al termine di cui all'art. 1901, secondo comma, del codice civile. . Secondo il codice della strada quindi possibile rinnovare la polizza assicurativa annuale sino a trenta giorni dopo la scadenza. In caso di eventuale controllo di un veicolo si potr dunque applicare lart.193 c.d.s., qualora siano trascorse ventiquattro ore dalla scadenza per le polizze semestrali e quindici giorni per quelle annuali, ed applicare inoltre le sanzioni di cui allart. 181, ed eventualmente lart. 180. Qualora lagente accertatore controlli un tagliando esposto sul parabrezza del veicolo in sosta, non potr per rendersi conto se si tratti di polizza annuale o semestrale e, conseguentemente, converrebbe concedere trenta giorni di bonus di copertura cos previsti ai sensi dellart. 1901 CC per le polizze annuali. Ma, qualora siano trascorsi sei mesi dalla data esposta sul contrassegno si potr invece procedere alla confisca amministrativa poich il veicolo risulta non assicurato. Anche in questo caso sorge spontanea una domanda: se si pu procedere ad un pagamento tardivo sino a trenta giorni dopo la naturale scadenza, perch il legislatore pone un termine a sei mesi per dichiarare un veicolo non assicurato? Al momento del controllo sul veicolo in sosta, non va dimenticato poi come esistano compagnie assicuratrici di fantasia, nomi sono dovuti appunto alla fantasia del falsificatore, e che potrebbero trarre in inganno lagente accertatore: pi difficile non avvedersene in caso di controllo manuale poich si sentirebbe al tatto che si tratta di fotocopia a colori, una carta pi spessa della carta valori normale. Osservando bene tramite un lentino contafili ci si pu accorgere subito delle sbavature del colore nei contorni; inoltre quando il tagliando fosse falsificato mediante cancellature e alterazioni varie, il riscontro risulterebbe pi agevole. In caso di incidente stradale devono necessariamente essere fatti controlli preventivi, perch in questo caso la compagnia assicuratrice non avrebbe certo alcun interesse a rinnovare la polizza al proprietario di un veicolo che fosse stato coinvolto in un sinistro.

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21/07/2010

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Purtroppo molti contratti sono oggi vincolati alle caratteristiche del conducente e quindi non si dovrebbe pi parlare di assicurazione del veicolo: ad esempio il veicolo risulter assicurato solo nel caso in cui sia condotto da persona con regolare titolo di abilitazione alla guida (patente in corso di validit). In questo caso, qualora il veicolo venisse condotto da persona con patente scaduta o addirittura senza patente, o con una patente falsa, il coinvolto in un incidente sarebbe costretto a rivalersi sul conducente e/o sul proprietario del veicolo mediante unazione legale oppure rivolgendosi al Fondo Vittime della Strada che sostenuto attraverso un prelievo pari al 2,5% su ogni polizza stipulata in Italia. La quasi totalit delle compagnie assicuratrici ha poi inserito nelle polizze una clausola subdola e, secondo chi scrive, illegittima ed inutile: non verr risarcito alcun danno qualora il conducente sia in condizioni psicofisiche alterate. Illegittima per il fatto che il contratto di assicurazione nato in prima istanza per tutelare coloro che impegnano a qualsiasi titolo la sede stradale e subiscano un danno: quindi, inserendo questa clausola sulle caratteristiche psico-fisiche del conducente, si viene a stravolgere completamente limpianto normativo che caratterizzava lobbligo di assicurazione del veicolo, di conseguenza non risultando pi tutelato chi subisse un danno causato da un conducente sotto effetto di sostanze stupefacenti. Non si assicurano inoltre pi le parti terze circa i possibili danni che per imperizia, guida pericolosa o semplice casualit, e che determinino un danno e si escludono di fatto tutti i danneggiati dalla possibilit di rivalersi immediatamente mantenendo tale possibilit solo agendo per vie legali, con i tempi che questo comporterebbe. Spesso nelle polizze poi presente una clausola che stabilisce un numero massimo di incidenti per la guida in stato psicofisico alterato, ad esempio viene indicato un sicuro risarcimento in caso di guida in stato di ebbrezza, ma soltanto qualora questo sia il primo evento causato in questo stato (ad anche qui non chiaro: la prima volta su quel veicolo o la prima volta per il conducente?): al secondo incidente per analogo motivo la polizza non coprirebbe. Da precisare che nella maggior parte dei casi le compagnie non risarciscono nemmeno il primo. Daltra parte ai sensi dellart.1914 C.C. [ L'assicurato deve fare quanto gli possibile per evitare o diminuire il danno evidenzia come non sarebbe neppure necessario inserire nei contratti di assicurazione r.c. auto una specifica clausola per evitare la corresponsione del danno qualora il conducente non fosse in perfette condizioni psico-fisiche, sia per assunzione di sostanze stupefacenti e/o psicotrope sia perch ha ecceduto nellassunzione di alcolici. Va ricordato come talvolta le polizze assicurative abbiano una specifica clausola legata allefficienza del veicolo. In caso di mancata revisione, inefficienza del veicolo o qualora siano stati montati pneumatici non conformi a quelli indicati sulla carta di circolazione (o pneumatici pi vecchi di sei anni), questi fattori verrebbero ponderati accuratamente prima delleventuale risarcimento. In caso di incidente senza copertura assicurativa del veicolo pu accadere che il conducente si dia alla fuga; comportamento adottato sia da italiani che stranieri e che, se fermati, sovente giustificano lassenza di assicurazione r.c. auto per mancanza di denaro. Per ovviare al fenomeno della circolazione di veicolo sprovvisto di copertura assicurativa, vi un solo modo: che gli agenti di polizia effettuino la loro funzione fermando e controllando in via preventiva i veicoli, verificando eventuali casi dubbi con una visura telematica ANIA o telefonando direttamente alla compagnia. Limitarsi a procedere alla verbalizzazione ai sensi dellarticolo 180 c.d.s. presupponendo la buona fede pu determinare un fattore di rischio, rischio che poteva forse essere corso prima della diffusione della strumentazione tecnologica della quale oggigiorno si dispone, buona fede che peraltro trovava piena soddisfazione nel verbale di cui al comma 3 dellart. 376 (Norme di comportamento ai sensi del D.P.R. 16.12.1992 n 495 , G.U. 28.12.1992). Oggi per maggiori ed immediati controlli si impongono. Infine la conseguenza della globalizzazione e della quasi totale libera circolazione di persone e merci (almeno per i Paesi UE e SEE) comporta la presenza di moltissimi veicoli stranieri in Italia: quelli aventi targa di un Paese UE, SEE, Svizzera e Croazia, prevedono la copertura assicurativa automatica, gli altri prevedono la carta verde oppure la polizza di frontiera. Sono poi in vigore accordi che possono cambiare anche repentinamente soprattutto per i Paesi non UE (si ricorda che recentemente lAlbania passata dallassicurazione con carta verde a polizza di frontiera) e che, oltre a cambiare spesso, non hanno nemmeno la reciprocit. Vi sono poi accordi unilaterali: ad esempio attualmente la nostra carta verde non ha valore per lAlbania ed il Marocco, mentre analogo documento rilasciato in questi Paesi ha validit in Italia. Non resta quindi che controllare se la casellina corrispondente all'Italia barrata (in tal caso la carta verde non valida ed occorre una polizza "frontiera" o un contratto con un'assicurazione italiana). Da ricordare che esiste un web-site che comprende le polizze assicurative di tutti i Paesi europei che emettono carta verde: http://www.cobx.org/en/index-module-assureurs.html Da questo sito internet possibile controllare (mediante, fax, telefono o e-mail) lautenticit della polizza e della copertura assicurativa; per i veicoli stranieri extra UE deve essere controllata la carta verde, o la polizza di frontiera quando richiesta, facendo riferimento poi allUCI. In caso di mancata copertura assicurativa si applicher lart. 193 (comma 2) c.d.s. con una sanzione amministrativa pari a 779,00 entro 60 giorni e sequestro del veicolo ai fini della confisca qualora non si paghi la sanzione e non si provveda ad effettuare una copertura assicurativa di almeno sei mesi. In caso di assicurazione falsa si applicher lart. 193 (comma 4bis) con il sequestro del veicolo ai fini della confisca e ls sospensione della patente per un anno.

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21/07/2010

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Stabilimento balneare - autorizzazione - competenza


www.ufficiocommercio.it Domanda Regione Liguria - Chi deve rilasciare e quale tipo di autorizzazione occorre su area demaniale fluviale per esercitare l'attivit tipo stabilimento balneare con annessa attivit di bar, noleggio lettini, moto d'acqua, canoe? Ed eventualmente in caso di manifestazione, occorre l'autorizzazione per pubblico trattenimento? Risposta Larticolo 30 della legge regionale della Liguria n 2/2008 definisce stabilimenti balneari anche quelle strutture ubicate sulla riva dei fiumi, tale attivit necessita del rilascio dellautorizzazione da parte del comune, prevista dallarticolo 56 della norma regionale. Lautorizzazione per la somministrazione eventualmente effettuata dovr essere richiesta e se del caso rilasciata secondo le disposizioni della legge regionale 1/2007. Sar necessaria anche la licenza di cui allarticolo 68 del TULPS, previa verifica di agibilit di cui allarticolo 80, nellipotesi che si effettuino dei trattenimenti svolti in forma imprenditoriale.

Affidamento in outsourcing - contenzioso tra la societ e Poste soccombenza - richiesta di maggiori spese e prescrizioni
www.vigilaresullastrada.it Domanda Si chiede consulenza in merito al fatto che dal 1 luglio 2002 sino al 30.09.2005 il Comando ha esternalizzato il servizio di gestione degli atti aministrativi (verbali cds) a Ditta esterna. Oggi la Ditta esterna chiede il rimborso di atti giudiziari CAD riferiti agli anni 2004 e 2005, in quanto a seguito di contenzioso tra la Ditta incaricata e Poste Italiane, la Ditta risultata soccombente. Premesso ci, la Ditta reclama il rimborso dei CAD pagati alla posta a questo Comando. E' legittima la richiesta inoltrata o l'importo caduto in prescrizione? Risposta Occorre premettere che da un lato i dati forniti per la risposta sono insufficienti, dall'altro le risposte di questo servizio, come precisato pi volte, non hanno valore di parere legale, per cui la questione dovr essere affrontata dal vostro ufficio legale, ovvero incaricando un legale esterno per la trattazione del contenzioso. Per quanto possibile esprimersi in una materia cos delicata, in assenza di molti elementi utili per una risposta pi precisa, in primo luogo merita evidenziare come la Ditta esterna, rimasta soccombente in un giudizio con Poste Italiane, non pu in alcun modo chiedere di essere tenuta indenne dal Comune rispetto a quanto accertato nel giudizio stesso, che ex art. 2909 c.c. fa stato unicamente tra le parti, i loro eredi o aventi causa. Eventuali pretese della Ditta esterna nei confronti del Comune, che a quanto dato sapere rimasto estraneo al giudizio, potranno trovare dunque il loro fondamento unicamente nel contratto intercorso fra le parti, prescindendo del tutto dal contenzioso fra la Ditta stessa e Poste Italiane. Quanto alla verifica della legittimit o meno della pretesa economica avanzata dalla Ditta esterna nei confronti del Comune in relazione al rimborso della CAD, assolutamente imprescindibile una disamina approfondita del contratto stesso (cosa prevede il contratto in merito al pagamento delle CAD?, previsto un costo forfettario per ciascuna notifica indipendentemente dalla modalit con cui le stesse sono effettuate?), disamina utile anche ai fini della verifica delleventuale proponibilit di una eccezione di intervenuta prescrizione da parte del Comune, posto che le modalit di pagamento della prestazione potrebbero influenzare anche la determinazione dei termini di prescrizione del diritto stesso. Ed infatti, se vero che, ex art. 2946 c.c., salvo i casi in cui la legge dispone altrimenti i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni, lart. 2948 comma 1 c.c. n. 4) prevede che si prescrivano in cinque anni gli interessi e in generale tutto ci che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini pi brevi. Ora, essendo altamente probabile che un contratto di esternalizzazione di servizi postali preveda da parte del committente una modalit di pagamento periodico della prestazione (ad esempio ogni mese, bimestre, trimestre ecc.), il Comune potrebbe far valere la prescrizione quinquennale di cui allart. 2948 comma 1 c.c..

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Il parcheggiatore abusivo che si limita a chiedere un euro per spostare le auto in sosta per fare uscire un automobilista pu commettere il reato di estorsione solo se l'azione idonea a porre in atto una violenza o una minaccia
Corte di Cassazione Penale sez.II 1/4/2010 n. 12762 (omissis) Sul ricorso proposto dalla difesa di Mi. Be. avverso la ordinanza del Tribunale del riesame di Catania del 03.09.2009 ( che ha confermato la misura ) depositata in data 07.09.2009; Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere .; Sentita la requisitoria del sostituto procuratore generale ... il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilit del ricorso, osserva: Con ordinanza del 26.08.2009, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania dispose la custodia domiciliare di Mi. Be., indagato per il reato di cui agli articoli 56, 629 c.p. (tentata estorsione) . Avverso tale provvedimento la difesa dell'indagato propose istanza di riesame, ma il Tribunale di Catania, con ordinanza del 03.09.2009, la respinse. La vicenda sottesa alla misura restrittiva pu essere cos sintetizzata: in uno spiazzo antistante un lido balneare di Catania, non delimitato n attrezzato all'uso di parcheggio, l'indagato offriva il servizio, come per uso consolidato avviene in talune citt d'Italia, di spostare le autovetture ivi lasciate in parcheggio, da coloro che trovavano comodo usufruire di tale spazio libero e non volevano avere il fastidio di doversi occupare di compiere complicate manovre per liberarsi dagli ostacoli costituiti dalle autovetture degli altri fruitori di quello stesso spiazzo; costoro, confidando nei servigi del Mi., gli affidavano macchina e chiavi perch provvedesse alle necessit create da un parcheggio non regolamentato. .. Francesco, prima di recarsi nello stabilimento balneare, invece, non ritenne opportuno pagare l'obolo di un euro per la sorveglianza della sua autovettura n di consegnare le chiavi al Mi. perch provvedesse a rendergli libera l'autovettura. Successivamente un malore della moglie costrinse il . ad abbandonare lo stabilimento balneare e a cercare di liberare l'autovettura dalle macchine che nel frattempo si erano posteggiate nello spiazzo e che gli impedivano l'uscita. Pertanto intim al Mi. di spostare le autovetture,con le chiavi che gli avevano affidato i proprietari delle autovetture, proprio perch provvedesse ad effettuare quel servizio. Il Mi. , per, per provvedere in tal senso, pretendeva prima il pagamento di un euro. . ritenne opportuno, invece, chiamare la Polizia evidentemente ravvisando ingiusta la pretesa del Mi. Ricorre il difensore dell'indagato deducendo: 1) erronea applicazione di norme penali e lomessa, insufficiente e contraddittoria motivazione in tema di esigenze cautelari. Lamenta il ricorrente che i fatti denunciati non possono essere ricondotti alla fattispecie della tentata estorsione, mancandone gli elementi costitutivi. In particolare non pu essere ravvisata una idonea minaccia nell'invito formulato dal Mi. a rivolgersi ai proprietari delle autovetture che ostacolavano l'autovettura del n la contestata, in ragione di specifici indici di pericolosit ai fatti per cui si procede. Annulla l'impugnata ordinanza con rinvio al Tribunale di Catania per nuovo esame. Si provveda a norma dell'art. 94 disp. att. c.p.p. (omissis)

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21/07/2010

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Anche per l'iscrizione ipotecaria si pu ricorrere alla C.T. solo se derivante da crediti di imposte e tasse
Corte di Cassazione Sezioni unite 22/2/2010 n. 4077 (omissis) SENTENZA Sul ricorso proposto da spa Equitalia Polis, - ricorrente contro (omissis) controricorrente per la cassazione della sentenza n. 3770/2007, depositata dal Giudice di pace di Castellammare di Stabia in data 25/6/2007. OGGETTO: Opposizione all'esecuzione. Udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 16/2/2010 dal Relatore Cons. Francesco Tirelli; Sentito l'avv. Giuffr; Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Raffaele Ceniccola; La Corte, rilevato che con atto di citazione notificato il 13/4/2007 alla spa Gest Line (oggi spa Equitalia Polis) , (.) proposto opposizione alla iscrizione ipotecaria effettuata sull'immobile di sua propriet, sito in asserendo "che la stessa era dipesa dal mancato pagamento d una cartella esattoriale mai notificata e relativa ad un preteso credito di natura sconosciuta, ammontante ad appena 916,93 euro; che nella contumacia della convenuta, il Giudice di pace di Castellammare di Stabia ha innanzitutto qualificato l'azione come opposizione all'esecuzione e dopo aver ritenuto la propria competenza (rectius , giurisdizione), passato all'esame del merito, all'esito del quale ha annullato l'iscrizione perch il credito garantito non arrivava agli 8.000,00 euro previsti come limite minimo dall'art. 77 del DPR n. 602/1973 e succ. mod.; che la spa Equitalia Polis ha impugnato l'anzidetta statuizione, deducendo con il primo motivo la violazione dell'art. 2, comma 1, lett. e) bis del D.Lvo n. 546/1992 (nel testo in vigore dal 12/8/2006 per effetto della modifica introdotta dal DL n. 223/2006, convertito nella legge n. 248/2006), in quanto il giudice a quo non aveva tenuto conto del fatto che la predetta novella aveva attribuito alle Commissioni Tributarie la cognizione di qualsiasi controversia in materia d'iscrizioni ipotecarie ai sensi dell'art. 77 del DPR n. 602/1973; che con il secondo motivo la ricorrente ha invece dedotto la violazione e falsa applicazione dell'art. 77 del DPR n. 602/1973, in quanto il Legislatore aveva fissato il limite minimo di 8.000,00 euro solo per l'avvio della espropriazione immobiliare, consentendo perci d'iscrivere ipoteca anche per importi inferiori alla predetta soglia; che cos riassunte le doglianze della ricorrente, osserva il Collegio che il () notificato controricorso con il quale ha sostenuto l'infondatezza e, ancor prima, l'inammissibilit dell'avversa impugnazione, che rivolgendosi contro una sentenza emessa dopo l'entrata in vigore del D.lgs. n. 40/2006, avrebbe dovuto essere proposta mediante appello e non con ricorso per cassazione; che quest'ultima eccezione non pu essere condivisa perch nel sistema all'epoca vigente, le sentenze pronunciate sulle opposizioni all'esecuzione potevano essere impugnate soltanto con ricorso per cassazione; che tanto puntualizzato, giova rammentare che al pari delle controversie in tema di fermo di beni mobili di cui all'art. 86 del DPR n. 602/1973 (che appartengono alla giurisdizione delle Commissioni Tributarie solo se il fermo stato eseguito a garanzia del soddisfacimento di crediti di natura tributaria: C. Cass. 2008/14831 e 2009/6593), anche quelle in tema d'iscrizione ipotecaria rientrano nella giurisdizione delle Commissioni soltanto nel caso in cui siano state effettuate per ottenere il pagamento d'imposte o tasse (C. Cass. 2009/6594); che nel ricorso introduttivo la spa Equitalia ha sostenuto che la controversia esulava dalla giurisdizione del giudice ordinario perch riguardava la legittimit o meno di un' ipoteca ex art. 77 del DPR n. 602/1973; che nella memoria ex art. 378 c.p.c. ha precisato che si era trattato di un'iscrizione effettuata proprio a garanzia di un credito di natura tributaria, come del resto risultava dal documento n. 3 del fascicolo di primo grado del (..); che tale documento, per, non offre alcuno spunto sicuro, in quanto nell'indicare il titolo del debito non pagato, utilizza l'espressione "totale tributi/entrate", che per la sua equivocit non assolutamente in grado di comprovare l'erroneit della pronuncia impugnata; che non emergendo nemmeno dagli altri atti elemento a favore della natura tributaria del credito, va pertanto confermata la sussistenza della giurisdizione ritenuta dal giudice a quo; che il primo motivo del ricorso va, quindi, rigettato al pari, d'altronde, del secondo, a proposito del quale basta rilevare che rappresentando un atto preordinato e strumentale all'espropriazione immobiliare, anche l'ipoteca soggiace al limite per essa stabilito, nel senso che non pu essere iscritta se il debito del contribuente non supera gli 8.000,00 euro; che al rigetto del ricorso consegue la condanna della spa Equitalia Polis al pagamento delle spese di lite, che si liquidano in complessivi 2.700,00 euro, 200,00 dei quali per esborsi, oltre gli accessori di legge; P.Q.M. La Corte di cassazione, a Sezioni Unite, dichiara la giurisdizione del giudice ordinario, rigetta il ricorso e condanna la spa Equitalia Polis al pagamento delle spese di lite, che si liquidano in complessivi 2.700,00 euro, 200,00 dei quali per esborsi, oltre gli accessori d legge. (omissis)

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