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ita1
A. Einstein
Il
onvin
imento
ir
a l'unita di essenza del
ampo di gravitazione e del
ampo
elettromagneti
o si puo oggi ritenere saldo tra i si
i teori
i
he lavorano nel'ambito
della teoria della relativita generale. Tuttavia mi pare
he non sia stata nora
raggiunta una formulazione
onvin
ente di questa
onnessione. An
he riguardo alla
mia dissertazione apparsa in questi Rendi
onti (XVII, p.137, 1923)
he era fondata
interamente su idee di Eddington, sono del parere
he non dia la vera soluzione del
problema. Dopo in
essanti ri
er
he negli ultimi due anni
redo ora d'aver trovato
la vera soluzione. La
omuni
o nel seguito.
Il metodo utilizzato si puo delineare
ome segue. Ho
er
ato prima di tutto
l'espressione formale piu sempli
e per la legge del
ampo gravitazionale in assenza
del
ampo elettromagneti
o, e poi la generalizzazione piu naturale di questa legge.
Di essa si mostra
he
ontiene in prima approssimazione la teoria di Maxwell. Nel
seguito propongo lo s
hema della teoria generale (x1) e mostro in
he senso siano
ontenute in esso la legge del
ampo gravitazionale puro (x2) e la teoria di Maxwell
(x3).
x1.
La teoria generale.
Sia data nel
ontinuo a quattro dimensioni una
onnessione ane,
ioe un
ampo
he denis
a il trasporto innitesimo di un vettore se
ondo la relazione
,
dA =
(1)
A dx :
+ +
x
x
si
:
+ +
x
x
Indipendentemente da questa
onnessione ane introdu
iamo una densita tensoriale
ontrovariante g , le
ui proprieta di simmetria ugualmente las
iamo libere.
Da entrambe
ostruiamo la densita s
alare
(2)
(3)
=
R = R;
H = g R
22, 414-
R = 0;
(4)
g
+ g + g
x
g
+ g
x
g
= 0:
g
+ g + g
x
g
x
(7)
= 0;
g
= 0:
x
Introdu
iamo inoltre le quantita g ,
he siano i minori normalizzati di g , e quindi
soddisno le equazioni
g g = g g = ;
e moltipli
hiamo la (5) per g ; otteniamo un'equazione
he
on l'innalzamento di
un indi
e possiamo s
rivere
ome segue
(8)
2g
lg g
+ + g
x
+
g
+ g = 0;
x
g
+ g + g
x
g
+ f
=0
assieme alla (7). Per abbassamento degli indi
i superiori, tenendo
onto delle relazioni
p
g = pgg = g g;
dove g indi
a un tensore
ovariante, si ottiene:
(10a)
g
+ g + g + g + g = 0
x
dove e un vettore
ovariante. Questo sistema assieme
on i due dati pre
edentemente
g g
=0
(7)
x x
e
(4)
0 = R =
+ +
x
x
sono il risultato del pro
edimento di variazione nella forma piu sempli
e. Sorprendente in questo risultato e la
omparsa di un vettore oltre al tensore (g ) e
alle quantita . Per ottenere a
ordo
on le leggi note nora della gravitazione e
dell'elettri
ita, se
ondo le quali la parte simmetri
a di g va assunta
ome tensore
metri
o, e la parte antisimmetri
a
ome
ampo elettromagneti
o, si deve presupporre l'annullarsi di ,
ome faremo nel seguito. Si deve tuttavia tener presente
per ulteriori ri
er
he (per esempio il problema dell'elettrone)
he il prin
ipio di
Hamilton non da al
un sostegno all'annullarsi di . Il porre a zero porta ad
una sovradeterminazione del
ampo, poi
he per 16+64 variabili abbiamo 16+64+4
equazioni dierenziali mutuamente indipendenti dal punto di vista algebri
o.
x2.
I g siano simmetri
i. Le equazioni (7) sono soddisfatte identi
amente. Per
s
ambio di e nella (10a) e sottrazione si ottiene allora,
on notazione trasparente:
(11)
; + ;
;
;
= 0:
(11a)
1
g g
= g
+
2
x
x
g
:
x
L'equazione (12) assieme alla (4) e la nota legge della gravitazione. Se nel x1
avessimo presupposto dall'inizio la simmetria di g avremmo ottenuto direttamente la (12) e la (4). Mi pare
he questa sia la derivazione piu sempli
e e piu
ompatta delle equazioni della gravitazione per il vuoto. Il tentativo di
omprendere la
x3.
Nel
aso
he vi sia un
ampo elettromagneti
o,
ioe
he i g ovvero i g
ontengano una
omponente antisimmetri
a, non si raggiunge una soluzione dell'equazione (10a) rispetto alle quantita ,
osa
he rende signi
ativamente piu di
ile
la
omprensione dell'intero sistema. La soluzione si raggiunge tuttavia quando
i
restringiamo allo studio della prima approssimazione. Ci proponiamo di far questo,
e di nuovo supponiamo l'annullarsi di .
Fa
iamo quindi l'ipotesi
he sia
g = + + ;
(13)
g
+ + + = 0:
x
(10b)
1 g g
=
+
2 x
x
g
:
x
2 g
2 g
2 g
+
+
x2 x x x x
2 g
= 0:
x x
g = :
= 0:
x
Ora sostituiamo nella (15) l'espressione data nella (13) e tenendo
onto della (17)
otteniamo
2
2
2
+
+
x2
x x x x
(18)
2
= 0;
x x
2
= 0:
x2
(19)
+
+
;
x
x
x
he se
ondo Maxwell deve annullarsi, per la (17) e la (19) non si annulla ne
essariamente, ma
io a
ade per la sua divergenza del tipo
+
+
:
x x
x
x
Le (17) e (19) sono pertanto essenzialmente identi
he alle equazioni di Maxwell
dello spazio vuoto.
Riguardo alla
orrispondenza di
on i vettori elettri
o e magneti
o (rispettivamente e e h) faro un'osservazione
he pretende una validita indipendente dalla
teoria qui esposta. Se
ondo la me
ani
a
lassi
a,
he lavora
on forze
entrali,
assieme ad ogni pro
esso di moto V si da il pro
esso inverso V , nel quale le stesse
ongurazioni vengono per
orse
on sequenza opposta. Questo pro
esso di moto
inverso V si ottiene an
he formalmente dall'originario V se si esegue in quest'ultimo
la sostituzione
x = x; y = y; z = z; t = t:
Analogamente a
ade se
ondo la relativita generale nel
aso di un
ampo di
gravitazione puro. Per ottenere da una soluzione V la
orrispondente soluzione V
bisogna sostituire in tutte le funzioni di
ampo t = t e oltre a
io roves
iare il
segno delle
omponenti di
ampo g14 , g24 , g34 e delle
omponenti dell'energia T14 ,
T24 , T34 . Il
ambio di segno di g14 , g24 , g34 e di T14 , T24 , T34 avviene spontaneamente
per la legge di trasformazione dei tensori.
Questa produ
ibilita del pro
esso inverso mediante trasformazione della
oordinata temporale (t = t) la si deve
onsiderare
ome una legge generale, la
ui
validita puo essere ri
hiesta an
he per pro
essi elettromagneti
i. Per inversione
del pro
esso di moto degli elettroni
ambia il segno delle
omponenti magneti
he,
non di quelle elettri
he. Si devono pertanto asso
iare le
omponenti 23 , 31 , 12
0
all'intensita del
ampo elettri
o, le
omponenti 14 , 24 , 34 a quello magneti
o.
L'asso
iazione invertita nora
onsueta dev'essere abbandonata. Si e nora evidentemente preferito, per
he appare piu
omodo, esprimere la densita di
orrente
mediante un vettore (tensore di rango uno) piuttosto
he
on un tensore antisimmetri
o di rango tre.
Nella teoria esposta qui la (7) ovvero la (17) e quindi l'espressione della legge
dell'induzione magnetoelettri
a. Cio
orrisponde an
he al fatto
he al se
ondo membro di questa equazione non
ompare al
una espressione,
he potrebbe essere interpretata
ome densita di
orrente elettri
a.
La prima domanda e ora se la teoria qui sviluppata las
i apparire in modo
omprensibile l'esistenza di masse elettri
he
entrosimmetri
he prive di singolarita.
Ho arontato questo problema assieme al Sig. Dr. J. Grommer,
he in questi ultimi
anni mi e stato fedelmente a
anto in tutte le ri
er
he di
al
olo nel
ampo della
relativita generale. Egli e l'\International Edu
ation Board",
he ha reso possibile
la durevole
ollaborazione
on il Sig. Grommer, sono qui sin
eramente ringraziati.
(Comuni
ato il 4 settembre)