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11 settembre 2012

Nicola Peirce

Sulle tracce dellamore


Questestate ormai alla fine, tra poco inizier lautunno, si porta via alcune cose e altre ne lascia. Si porta via il caldo torrido: finalmente! Gli europei di calcio: esaltanti ma finiti male, anzi malissimo e le Olimpiadi dove, noi italiani, ci siamo scoperti tiratori al bersaglio, schermidori e pugilatori, pi unaltra serie di combattenti vincenti, come quelli dellimpronunciabile Taekwondo.

Carlo Molfetta medaglia doro Taekwondo Londra 2012

Insomma abbiamo scoperto di essere un popolo che combatte invece di un popolo che corre (che scappa?) o nuota, comera stato annunciato prima dei giochi. Personalmente, per, pi che per la meteorologia, lo sport o per la crisi economica, i tre argomenti che sono stati di gran lunga i pi gettonati nelle conversazioni sotto lombrellone, questestate rimarr nei miei ricordi per un viaggio. Un viaggio che ho fatto attraverso alcuni avvenimenti e non tra luoghi, come normalmente avviene quando si viaggia. Questo insolito viaggio estivo, una sorta di escursione fuori dallordinario scorrere del tempo e delle consuetudini, scandito da incontri non programmati, mi ha portato a incrociare pi volte la parola: amore. Infatti, sulle tracce dellamore che questestate mi ha condotto attraverso avvenimenti particolari che letti singolarmente forse hanno poco da dire riguardo a quello che definito impropriamente, a mio avviso, un sentimento. Se presi invece nel loro insieme, questi avvenimenti, portano a ununica possibile conclusione: lamore lunica ragione per la quale siamo a questo mondo.

Dov lamore?
Ripercorrendo con la mente a ritroso, questi ultimi due mesi estivo-marittimi, ho passato lunghe giornate oziose a fare il bagno e a prendere il sole, come non mi capitava pi da qualche anno, un primo incrocio con le tracce dellamore, stato con la sede dellamore: dov lamore? Parlando con una cara amica docente di medicina in una prestigiosa universit italiana, ho scoperto che nel nostro cervello esiste una zona interna, lipotalamo, la parte del nostro organo intellettivo che si sviluppa per prima, nella fase embrionale, insieme al midollo spinale e che i medici considerano il progenitore del nostro organo pensante, dove si trova la cos detta: memoria viscerale.

Hypothalamus

11 settembre 2012

Nicola Peirce Si chiama cos perch contiene i dati e gli stimoli autonomi per il funzionamento degli organi interni, i visceri per lappunto; insomma una sorta di scheda madre del nostro computer di comando che contiene il processore e i dati per il funzionamento e la sopravvivenza del nostro organismo biologico.

La stessa zona contiene anche i dati delle nostre necessit che possiamo definire primarie e strettamente legate al funzionamento sempre del nostro organismo biologico, tra cui: fame-saziet, sete, termoregolazione, veglia-sonno e anche alcune importanti funzioni ormonali. Questa zona, antichissima, del cervello umano anche la sede di molte delle nostre pulsioni primarie, necessarie alla nostra sopravvivenza, tra queste la zona dellira. S, avete letto bene: ira o rabbia, che dir si voglia, istinto primario considerato necessario, a detta degli scienziati, per difendersi ma che in realt si trasforma sempre o quasi, in un istinto aggressivo, di attacco pi che di difesa. E quellistinto che ha permesso, hai nostri atleti combattenti di vincere le medaglie a Londra. A questo punto davanti a questa informazione che cio abbiamo in noi la funzione, il software, dellira immagazzinata nella parte pi antica del nostro cervello, mi venuto spontaneo chiedere, a questamica professoressa, in che parte del cervello si trovasse invece lamore ma, udite, udite: l'amore non c. I neuro-scienziati di tutto il mondo, nonostante le ininterrotte ricerche, sempre pi avanzate tecnologicamente, degli ultimi decenni non sono ancora riusciti a scoprire in quale parte del cervello collocato lamore. Anzi convinzione comune, nel mondo medicoscientifico, che difficilmente si trover, perch molto probabilmente non c, se ci fosse, infatti, dovrebbe essere pi o meno, dove sono le altre funzioni primarie. Insomma sappiamo dove risiedono gli stimoli sessuali, i terminali di tutti i nostri sensi, sappiamo ormai come funziona il nostro cervello, perch mangiamo e beviamo, sappiamo come produciamo quel surrogato di felicit che il piacere, attraverso la serotonina, ma non sappiamo dov lamore.

11 settembre 2012

Nicola Peirce Lamore, una pulsione altrettanto ancestrale e indispensabile per la nostra evoluzione come quella dell'ira, non c; insomma la cosa incredibile, almeno per me, che abbiamo in noi il centro di comando dellira e non abbiamo quello dellamore, abbiamo dentro di noi laggressivit ma non lamore.

Quando San Paolo, tanto bistrattato dal mio amico Stefano che spero legga queste mie righe, scriveva, Mosaico pavimentale della Cattedrale di duemila anni fa: io so Otranto XII sec. (particolare) infatti che in me, cio nella mia carne, non abita il bene.. (Rm 7, 18a) aveva, in pratica, intuito con largo anticipo, ci che la scienza ha dimostrato solo ora, siamo strutturalmente portati a essere aggressivi a essere Caino, a compiere il male, in noi non c il bene, non c Abele!

Cos lamore?
A questo punto viene da domandarsi ma cos dunque lamore? esiste veramente giacch non c in noi? Lamore lo diamo per scontato: quello dei genitori per i figli, quello tra coniugi, quello tra fidanzati, invece avviene spesso e volentieri che questamore finisce o meglio si scopre che non c mai stato. Una frase attribuita, in una fiction televisiva ri-trasmessa questestate, a Carlo Alberto dalla Chiesa, il generale di ferro, suonava cos: come si pu smettere di amare? ed era riferita alla decisione di sua figlia di separarsi dal marito per un altro uomo, infatti, rispondendo al padre che gli chiedeva il perch di questa separazione, la figlia affermava, sempre nella fiction: perch non lo amo pi!. Quel gran guitto, nel senso assolutamente e totalmente positivo e di ammirazione da parte mia, di Roberto Benigni, in una trasmissione televisiva, ha detto: lamore c o non c, come la vita o sei vivo o sei morto!. E vero, entrambe le affermazioni sono verissime! Come si pu smettere di amare qualcuno che si amato? Com possibile non provare pi nulla? Significa che non era amore, significa che era, forse, qualcosa di simile, un surrogato ma certamente non era amore.

11 settembre 2012

Nicola Peirce Probabilmente era quello che Alberoni defin anni fa innamoramento, un misto di sensazioni e pulsioni che ci spingono verso unaltra persona, ma lamore tuttaltra cosa. E qui sinserisce un altro degli avvenimenti nel mio viaggio estivo sulle tracce dellamore.

Interrompendo, per una settimana, la full immersion Carpaccio 1502 (particolare) di mare e sole che stata la caratteristica, non programmata, di questa mia estate, ho partecipato a un ritiro spirituale, in un luogo, un Eremo molto bello e particolare, durante il quale oltre a pregare e meditare la parola di Dio, si parlato di SantAgostino della sua conversione, della sua fede e della sua conoscenza dellamore.
Visione di SantAgostino di Vittore

Quello che considero e non sono certamente lunico, uno dei pi grandi pensatori nella storia dellumanit, alla stregua dei filosofi greci, rispondendo alla domanda di un discepolo che chiedeva di riassumere in un motto la fede cristiana, Agostino rispose con la celebre frase: ama e fa ci che vuoi!. E evidente che, di l da sciocche e pretestuose interpretazioni di comodo, questa frase ha un significato ben preciso, infatti, quel termine: ama riferito allamore di Ges; diciamo che la frase potrebbe essere completata cos: ama come ha amato Ges e fa ci che vuoi. Lamore di Ges non certamente cosa da poco come metro di misura ma quello che permette di fare ci che si vuole. Perch se ami come ha amato Lui, tutto ci che farai, sar orientato al bene, non potrai mai fare del male a qualcuno, cio quel comando dira che dentro il nostro cervello, nellipotalamo, inibito, anzi sommerso e cancellato, da questAmore. Diciamo che se ami in quel modo, al modo di Ges, resetti la scheda madre, riprogrammi il tuo computer che diventa uno strumento che ha come unico programma il bene. Questo lAmore, quello vero, lunico Amore esistente. E un nuovo programma, unenergia che arriva e riprogramma il tuo modo di essere il tuo modo di agire il tuo modo di pensare, ti trasforma da essere-animale a essereumano.

Scimmia o uomo?

11 settembre 2012

Nicola Peirce Mi viene in mente un episodio di alcuni anni fa; allArgentario, dove ho trascorso parte del mio periodo estivomarittimo di questanno. Una ragazza, sudamericana, cristiana e cattolica, era la baby-sitter di una ragazzina dellalta borghesia romana; le due trascorrevano insieme le vacanze in una bella villa sulla Panoramica, i genitori della ragazzina, evidentemente impegnati in altre occupazioni, le avevano affidato la loro figlia.

Monte Argentario Cala di gesso

Da questa villa avevano acceso al mare sottostante, mare di scoglio.

In una giornata di mare agitato, mentre erano sugli scogli dove andavano solitamente a trascorrere la giornata, la ragazzina fu travolta da unonda anomala particolarmente violenta e divenne immediatamente evidente che sarebbe morta annegata o sfracellata contro gli scogli. La ragazza sudamericana non esit neanche un istante, sapendo benissimo di rischiare la sua vita si gett in mare, salv la ragazzina issandola sugli scogli ma lei, purtroppo, mor annegata, non fu in grado di risalire. Non era sua madre, non era sua sorella, non aveva nessun vincolo daffetto standardizzato nei suoi confronti, se non quello di uno stipendio, probabilmente anche in nero, eppure ha amato quella bambina al punto da dare la vita per lei, ha amato come Ges. Specifico quanto segue per chi non cos on-line con il Vangelo. Ci che avvenuto l quel giorno esattamente quello che dice Ges: questo il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati; nessuno ha un amore pi grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv 15, 12-13). Attenzione ha detto amici, non figli o coniuge o fratelli ma: amici, il che significa che questo comandamento, per un cristiano, vale nei confronti di tutti, nessuno escluso. Sia ben chiaro, non voglio affermare che noi cristiani abbiamo lesclusiva di certi comportamenti e quindi dellamore ma voglio dire che noi crediamo in un Dio, fattosi carne, che ci ha detto che questo il comportamento da tenere, gli altri dei, quelli delle altre religioni, anche quelle monoteistiche, non lhanno fatto, almeno non cos esplicitamente e direttamente.

11 settembre 2012

Nicola Peirce Esplicitamente perch Ges ne ha fatto il suo comandamento e direttamente perch Lui venuto di persona, Dio in forma umana pertanto comprensibile per noi, a dircelo.

Per capire meglio, qui non una questione di chi ha ragione o meno tra le religioni, infatti, il Mahatma Gandhi pur essendo di religione induista, aveva affisso alla porta di casa le Beatitudini (la summa dellAmore cristiano inteso come donazione di se), il discorso della montagna fatto da Ges e le leggeva tutte le mattine prima di uscire di casa, perch le aveva adottate come stile di vita. Ci sono moltissimi altri esempi come quello della ragazza sudamericana. Persone come me e come voi che passano sopra a quei meccanismi di sopravvivenza immagazzinati nel nostro ipotalamo e amano gli altri sino a donare la propria vita, solo perch in loro agisce una forza che va di l da ogni istinto animale. E evidente che in questi casi il meccanismo di sopravvivenza ancestrale, stato resettato, riprogrammato, da un software che non in noi, non c nel nostro cervello, pertanto, deve venire per forza di cose da qualche altra parte. Altrimenti potente com al punto da cancellare tutti gli istinti e i comandi di sopravvivenza, come nel caso di quella ragazza, se fosse dentro di noi, nel nostro cervello, lascerebbe certamente tali macroscopiche evidenze/tracce/prove della sua presenza, da poter essere facilmente individuato dai neuro-scienziati.

Che consistenza ha lAmore?


Per me questa solo una conferma di quello che ho scritto tante volte e sostengo da tempo con i miei amici che non credono in Dio per credere nellio umano o credono in un loro dio fai da te che molto peggio del non credere. Lessere umano, inteso come uomo e/o donna, non in grado di produrre autonomamente amore. Qui, chiaramente, si disquisisce di amore vero, fatto di donazione, non di passionalit, cio non quello fatto di sesso che fa rima con: possesso! Quello di cui parliamo lAmore donazione, lAmore disinteressato, lAmore senza opportunismi, lAmore che ti permette di fare ci che vuoi, perch non lasceresti mai tua moglie o tuo marito per possedere unaltra o un altro, perch non tinteressa possedere, tinteressa amare!

11 settembre 2012

Nicola Peirce Noi siamo in grado di riflettere lAmore come uno specchio solo e quando riceviamo questAmore dalla sua fonte, lunica fonte che c, vale a dire: lAmor che move il sole e laltre stelle che nella nostra splendida religione Cristiana, la pi bella ed esauriente spiegazione del perch della vita, si chiama Dio ed arriva a noi nella forma dello Spirito Santo, una delle tre persone della Santissima Trinit.

Altra precisazione per chi non frequenta abitualmente le cose cristiane: il nostro Dio uno solo, noi non crediamo in un dio multipropriet, per noi un Dio che ha tre forme, ma non distinte tra loro, sono unite in un unico Dio. Un esempio terra-terra e improprio teologicamente ma, secondo me, efficace questo: io sono Nicola pertanto uomo, ma sono anche padre (perch ho figli) e sono figlio (perch sono venuto al mondo), cio io sono queste tre persone distinte ma sono sempre io, uno solo! Appurato che lAmore esiste ma che non in noi, viene spontaneo domandarsi: ma che cosa ? che forma ha? che consistenza ha? Ancora Benigni in uno dei suoi famosi spettacoli sulla Divina Commedia paragon lo Spirito Santo, definendolo Santo Spiro, al soffio dAmore tra il Padre e il Figlio, quello che in aramaico (la lingua di Ges) si chiama Rua e i greci chiamavano Pneuma che con sfumature leggermente diverse, significa: soffio vitale. Insomma lamore il soffio vitale, senza amore siamo morti viventi: zombie! Ed ecco il terzo incrocio, del mio viaggio estivo con lamore. Sono uno di quei matti che per puro volontariato, anzi rimettendoci anche di tasca propria, svolge lattivit di catechista nella propria parrocchia, seguo i ragazzi che devono ricevere il Sacramento della Confermazione (Cresima). Questattivit, lasciatemi dire veramente ingrata in questi tempi atei perch si deve combattere contro mostri a sette teste quali: lignoranza totale riguardo alla nostra bi-millenaria cultura Assisi Basilica di San Francesco cristiana, lindifferenza delle famiglie interessate al solo evento, la festa con il relativo banchetto per il cresimando, la televisione e la sua cultura da strapazzo, mi ha portato (gi da un paio di anni), ai primi si settembre ad accompagnare in ritiro ad Assisi, insieme con altri catechisti e sacerdoti di altre parrocchie della mia diocesi, i ragazzi che ho seguito durante lanno.

11 settembre 2012

Nicola Peirce Questanno, in totale tra le cinque parrocchie coinvolte, abbiamo avuto a che fare con qualcosa come 53 mostri, questa volta di forma umana, tra i 10 e i 14 anni (e grazie a Dio non erano tutti i papabili!), perennemente urlanti come un 747Jumbo, a pieno carico, in fase di decollo con i motori al massimo e rompi scatole come 53 suocere che ti hanno dichiarato, contemporaneamente, guerra.

Tralascio i particolari raccapriccianti di questa esperienza, per arrivare al punto. Durante uno dei momenti di cosi detta condivisione, in una sala/aula, nel corso dei quali si cerca disperatamente di superare con amore, credetemi tanto amore e pazienza, quel muro dindifferenza che questi ragazzi hanno eretto, a causa della societ nella quale vivono, nei confronti delle cose spirituali (leggasi spirituali cio dello spirito e non dello spiritismo che altra cosa), uno dei Sacerdoti presenti, mentre scorrevano alcune slide in Power Point sul tema dello Spirito Santo, tema strettamente legato alla Cresima, ha chiesto: cosa vi fa venire in mente il termine pneuma che in greco significa soffio vitale?. Una delle belve per farsi bello, al fine di conquistare la platea degli altri mostri urlanti, ha gridato nellanonimato della semioscurit, necessaria alla proiezione delle slide, dellaula: mi ricorda uno pneumatico! e gi sghignazzi e risatine. Ma il malcapitato fine umorista, non poteva sapere che era proprio quella la risposta che il sacerdote aspettava, ha creduto di far cosa spiritosa paragonando il soffio dello Spirito, il pneuma, allo pneumatico di unautovettura, mentre ha dato il destro al Sacerdote per fare un esempio pratico riguardo alla funzione e la consistenza dello Spirito Santo. Lo pneumatico per funzionare a dovere deve essere gonfio al punto giusto, n troppo, altrimenti scoppia, n poco altrimenti lauto non cammina. Il modo migliore per gonfiarlo con laria compressa, insomma con un soffio particolarmente energico fatto per di una sostanza impalpabile com laria. In altri termini qualcosa che non ha consistenza, com laria, soffiata con energia allinterno del pneumatico ne permette il funzionamento corretto, permette allauto di muoversi. Senza questa materia inconsistente, laria, lauto rimarrebbe ferma o avrebbe grosse difficolt a muoversi.

11 settembre 2012

Nicola Peirce LAmore, quello con la A maiuscola, quello che move il sole laltre stelle, non ha, in effetti, sostanza, inconsistente pura energia impalpabile ma questa inconsistenza talmente potente da cambiare completamente luomo trasformando il suo programma dira in un programma damore che rende capaci di dare la vita per i propri amici. Non c gesto o parola umana che possa dargli consistenza, c solo un moto, un movimento, un respiro da Dio a noi, il Santo Spiro e da noi al nostro prossimo, agli amici.

Limmensa consistenza dellinconsistente


Tra laltro questo paragone pneuma/pneumatico mi ha fatto pensare anche al fatto che per sapere quando lo pneumatico gonfio al punto giusto, si usa un misuratore di pressione e se non abbastanza gonfio, si dice che manca di pressione cio, con un gioco di parole: de-presso! Vi dice niente questo? Lo sapete che siamo una societ, quella occidentale, ormai in balia degli psicofarmaci e di altre sostanze quali le droghe e gli alcolici che coprono senza risolverlo il problema dellansia di vivere che spesso diventa depressione? Vi ricordate il povero Lucio Magris, che la sua anima riposi in pace, dopo anni di cure farmacologiche contro la depressione ha scelto la morte perch non trovava pi ragione di vivere. Vi dice niente il fatto che la preghiera, secondo studi scientifici, risulta essere uno dei mezzi pi efficaci contro la depressione? Lo sapevate che sempre secondo ricerche fatte in merito, le Consacrate che vivono in clausura passando gran parte del loro tempo in preghiera sono tra le persone pi felici di questa terra? Lo sapevate che la preghiera, fatta con il cuore, il modo per entrare in sintonia con Dio, per aprirsi a Lui e per chiedere il Suo Amore? Lo sapevate che chi prega costantemente, con il cuore, ha una capacit di superare i problemi nettamente superiore a chi non prega? attenzione, ho scritto superare, non risolvere.

Kak in preghiera di ringraziamento

Infatti, qui non si disquisisce di una formula magica in grado di risolvere problemi esistenziali che noi stessi con il nostro sistema di vita ci siamo creati, come le necessit materiali indotte dalla pubblicit e dal sistema di vita che ci hanno portato a considerare indispensabili cose che non lo sono e il cui mancato ottenimento genera scontentezza sino alla depressione.

11 settembre 2012

Nicola Peirce Ho gi scritto in altra occasione che ormai siamo la societ dellapparire, dellavere, senza un minimo di essere alla faccia del povero Fromm. Siamo la maglietta griffata che indossiamo, siamo lauto che guidiamo, siamo le cure estetiche che possiamo permetterci. Siamo let anagrafica che riusciamo a far credere di avere, non quella che abbiamo veramente perch la saggezza, la conoscenza, lesperienza, la maturit non conta pi nulla, conta solo ci che sei esternamente, lapparire. Per questo necessario sembrare giovani, perch sei il giudizio che gli altri hanno di te guardandoti da fuori, non sei ci che hai dentro di te.

Ci che hai dentro non ha rilevanza, anche se sei completamente vuoto, sgonfio, non importa, importante che gli altri ti credano cool in base al metro di misura contraffatto, esteriore che questa societ del nulla ha adottato. Siamo degli pneumatici con un battistrada perfetto ma inutilizzabili perch vuoti, sgonfi, non possiamo camminare, non possiamo muoverci. E qui lultimo incrocio con lamore anzi ormai lo possiamo definire a chiare lettere con lo Spirito Santo di questo mio viaggio estivo. Ho visto una video-intervista fatta a Simona Atzori, la ballerina, pittrice, nata senza braccia. Qualcosa dinimmaginabile secondo il metro di misura contraffatto della societ dellapparire di cui sopra, qualcosa certamente da abortire, secondo quello stesso metro di misura, uno scandalo. Questa splendida ragazza, Cristiana-Cattolica, profondamente credente che ha danzato anche per il Papa, guida la macchina, mangia, si lava e fa tutto quello che noi facciamo con le mani, con i piedi. Nellintervista mi ha colpito una frase: io non ho mai sentito la mancanza di qualcosa, non ho mai incolpato nessuno e tanto meno Dio di avermi fatta nascere cos, per me non mai stato un limite. Cercate su internet un filmato di Simona mentre balla e guardate con quanta leggerezza salta, con quanta grazia si muove sul palcoscenico, con quanta delicatezza e precisione dipinge, con quanta maestria mangia e guida la macchina e poi ditemi se non una dimostrazione palese dellimmensa consistenza dellinconsistente.

Simona Atzori

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11 settembre 2012

Nicola Peirce

Del Rua, del Pneuma, dello Spirito Santo, di quel soffio divino che riempie il cuore di chi lo accoglie con cuore sincero che gonfia alla giusta pressione il nostro essere rendendolo leggero ma contemporaneamente solido e forte. Questo lAmore, non lo possiamo trovare nel nostro cervello, non lo possiamo trovare nei nostri sentimenti, n tanto meno in quelle emozioni e pulsioni che noi scambiamo per amore, lo possiamo trovare solo se lo cerchiamo da quella fonte inesauribile dAmore che Dio.

E lamore lunico perch di questa vita!


Lasciatemi concludere con un breve pensiero che ho scritto di getto, ancora con il cuore in tumulto, sul mio profilo FB, di ritorno dal funerale di mia cugina Roberta, morta in un incredibile incidente due giorni prima e con un aforisma di Camus. Roberta era la mia unica cugina da parte paterna, lho sempre considerata una sorellina pi piccola, figlia dellunico fratello di mio padre, mio zio Fabrizio che stato invece per me un fratello maggiore con cui ho condiviso parecchie esperienze di vita: triste giornata oggi, mi sono reso conto che non potr mai pi riabbracciare mia cugina Roberta. Qualcosa che diamo per scontato improvvisamente ci viene definitivamente tolto. Per anni mi sono lasciato travolgere dagli avvenimenti della vita e dalla pigrizia e ho fatto trascorrere il tempo senza cercarla. Mi ricordo quando ero ragazzo e lei era una bambina, quante volte sono andato a casa loro, quante volte a Pescasseroli con loro; oggi in quella Chiesa stracolma di persone improvvisamente ho capito che non vero che lamore non chiede vicinanza, che sufficiente il pensiero. Invece esattamente il contrario lamore chiede vicinanza perch dono, scambio, altrimenti diventa ricordo. Non sprechiamo il tempo non sappiamo quanto ne abbiamo a disposizione a nessuno dato saperlo, usiamo questo tempo per amare le persone che abbiamo vicine, le persone che ci sono messe davanti dalla vita, anche quelle che non consideriamo degne del nostro amore, perch lontane dai nostri stereotipi di vita, alla fine saremo giudicati sullamore, solo questo conter e se non amiamo chi intorno a noi, chiunque intorno a noi, il tempo del tutto inutile, non serve a nulla, perch non produciamo niente di utile, facciamo solo scorrere le lancette dellorologio. (31 Agosto 2012)

La citazione che segue solo un mezzo incrocio, non un incrocio completo, nel mio viaggio estivo sulle tracce dellamore, ho scritto mezzo perch ho incontrato questa frase grazie alla mia dolce met, mia moglie, ringrazio Dio ogni giorno di questo dono che mi ha fatto facendomela incontrare. Con lei mi sento una cosa sola, infatti, nonostante i difetti umani che ci portiamo dietro in questa vita che provocano, a volte, incomprensioni e confronti, io sono certo del suo amore e lei certa del mio, perch attingiamo tutti e due dalla stessa fonte, dallo stesso respiro, il respiro di Dio, il Santo Spiro, lo Spirito Santo, o almeno ci proviamo, con cuore sincero.

non essere amati una semplice sfortuna; la vera disgrazia non amare! (Albert Camus)
Buon autunno a tutti e che lAmore di Dio possa riempire i vostri cuori!

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