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Cinefili, spegnete youtube di Paolo Mereghetti Corriere della Sera La Lettura, 17 giugno A Bologna torna il cinema ritrovato di Andrea

a Chimento www.ilsole24ore.com, 21 luglio A Bologna lezioni di cinema puro: lazione, lo spettacolo di Peter von Bagh Il Manifesto Alias, 23 giugno La grande illusione. Il film pi odiato dal potere di Claudia Morgoglione La Repubblica Domenica, 24 giugno Il grande cinema non invecchia di Gianni Canova Il Sole 24 Ore Domenica, 24 giugno Alma, la musa che Hitchcock am pi delle bionde di Giuseppina Manin Corriere della Sera, 27 giugno I tormenti del ballerino. Manoscritto inedito di Chaplin di Claudia Morgoglione www.repubblica.it, 28 luglio A Bologna un Chaplin inedito www.tg1.rai.it, 28 luglio Descubierto un manuscrito de Charles Chaplin sobre una obra que jams realiz www.elpais.es, 28 luglio Un manuscrito indito de Charles Chaplin es encontrado en Italia www.cnnmexico.com, 28 luglio Spunta un copione inedito di Chaplin su Nijinski di Rita Ricci La Repubblica, 29 giugno Chaplin inedito: quattro foto e un manoscritto Corriere della Sera, 29 giugno Chaplin. Un inedito sulla vita di Nijinsky di Franco Giubilei La Stampa, 29 giugno La danza inedita di Charlot di Chiara Affronte LUnit, 29 giugno Un inedito soggetto di Chaplin illumina le Luci della ribalta di Giovanni Sallusti Il Giornale, 29 giugno Il film che mi ha salvato (e rovinato) la vita di Piero Negri Rolling Stones, luglio Die Zukunft der Vergangenheit di Lukas Foerster Die Tageszeitung, 3 luglio

La civilizacin avanza a saltos: adelante y atrs di Lucia Magi El Pais, 12 luglio Com grande Il Cinema Ritrovato di Bertolucci di Irene Bignardi La Repubblica Il Venerd, 6 luglio Chers fantmes du pass di Lucien Logette La Quinzaine Littraire 16 luglio

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Corriere della Sera La Lettura

17-GIU-2012 da pag. 2

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press unE
24/06/2012

la R ubblica

CLAUDIA MORGOGLIONE

fine anni Trenta del Novecento la sua uscita provoc scandalo ovunque, lasciandosi dietro una scia di censure. Fu taglia. .-k .to e guardato con sospetto in patria, in quella Francia che poco dopo si sarebbe consegnata ai tedeschi con lavergo gna di Vichy. Fu odiato e bandito da Mussolini. Fu rubato dai nazisti e portato a Berlino, dove poi fu trafugato dai sovietici e nascosto a Mosca. Fu restituito a Parigi, come gesto di buona volont, all'epoca della Guerra fredda, scambiato con un titolo della serie 007. Ma solo adesso, a ottantacinque anni dal debutto, La grande illusione il capolavoro di Jean Renoir, padre di tutti i film a

contenuto antimilitarista sbarca in Italia nella versione "giusta": riportato al suo splendore autentico dal restauro, e col montaggio fedele al cento per cento all'originale. Un percorso e un destino travagliati, per una delle pellicole pi amate e celebrate della storia del cinema: eversiva e scandalosanon perle frasi a effetto o le sequenze shock, ma per il pacifismo di cui permeata. Intollerabile, nel Ventesimo secolo dominato dai totalitarismi, e in seguito dallo scontro ideologico tra Est e Ovest. E c' dell'altro. Perch quel suo continuo passare di mano, quel suo nascondersi p er riapp arire sempre, quelviavai attraverso la Cortina di ferro, possono ess ere visti come una sfida. Come un mes saggio di speranza che ha letteralmente attraversato l'Europa, e che nemmeno

Hitler e Stalin sono riusciti a spegnere. anche per questo che la visione dell'opera, tornata alla magia iniziale grazie al lavoro di cesello svolto dalla Cineteca di B o logna, suscita interesse: l'anteprima sar mercoled 27 al festival Il cinema ritrovato, in corso nel capoluogo emiliano. In attesa di una probabile, futura distribuzione nazionale. La prima e ultima volta nelle nostre sale usc ne11947: ilvialibera della censura porta la firma dell'allora segretario Giulio Andreotti. Ambientato durante la Prima guerra mondiale, La grande illusione scritto da Renoir insieme a Charles Spaak, padre di Catherine ha come protagonista un divo francese come Jean Gabin, affiancato da Pierre Fresnay e da Eric von Stroheim. la storia di un capitano d'aviazione e di un luogotenente francesi

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che vengono fatti prigionieri e portati in una fortezza, dove ritrovano l'aristocratico, rigido e cavalleresco ufficiale tedesco che aveva fatto abbattere il loro apparecchio. Risultato: un affresco fortissimo contro la brutalit dei conflitti, un inno all'umanit e all'amicizia che si dimostrano pi forti delle barriere sia sociali che nazionali. Presentata alla Mostra di Venezia de11937,1a pellicola vince il premio "p er il miglior complesso artistico". Main quel cupo finale di decennio, segnato dall'avanzata inesorabile di Hitler, la censura in agguato. Come conferma Gianluca Farinelli, il direttore della Cineteca di Bologna: Gi in Francia, al suo debutto nelle sale raccontal'opera esce tagliata: vengono espunti i riferimenti alle malattieveneree dei soldati. E comunqueviene criticata per un presunto atteggiamento collaborazionista. In Germania invece vengono censurate le connotazioni positive di uno dei personaggi, l'ebreo Rosenthal. Mussolini non si pone proprio il problema: lo vieta direttamente, come Tempi moderni di Chaplin. Poco dopo scoppia la guerra, Parigiviene invasa dai nazisti. E l'unica copia originale e in ottimo stato della pellicola scompare misteriosamente dal lab oratorio che la custodiva. Qui non si mai saputo cosa sia davvero successo spiega Farinelli ma certamente sono i tedeschi a portarla via: e non parliamo di un trasporto facile, tra immagini e sonoro sono una quarantina di casse con dentro le bobine. Che riappaiono e questo lo sappiamo con sicurezza a Berlino. Ed un bene: quel laboratorio parigino viene bombardato, se fosse rimasta l La grande illusione sarebbe stata distrutta. Intanto quelle casse cos preziose, approdate nella capitale tedesca, ai tempi dell'occupazione vengono rubate dai sovietici e portate in un archivio a quaranta chilometri da Mo sca. Prova evidente, chios a Farinelli, che entrambi i grandi tiranni, Hitler e Stalin, sono grandi cinefili. Nel 1958, ignaro di questi furti e convinto che l'originale sia stato distrutto dal bombardamento, Renoir fa uscire di nuovo in patria il suo capolavoro; utilizzando per delle copie non proprio perfette. Malgrado questi piccoli difetti, lo stile inarrivabile e il profondo umanesimo che lo pervadono influenzano tanti grandi cineasti: dallo Stanley Kubrick di Orizzonti di gloria (un vero e proprio omaggio) a Kurosawa, ai nostri Fellini a

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Uffic ali e gentiluomini


e storie narrateRENOIR JEAN nella Grandri
e ver eem i tseeal r te r a c c ontate gu erliarec chi d toelv u oasg i ,, da mcusvonp t sola . luell" pth q armdellaGrande rgatislilieotv a rtbfo aadnaa stava e e_-_ : s a ila aicnraa a r er a is aai 0 in s:od e. M i c up i,ctea vc di g l fl rd Pg n i n are le linee tedesche e luiml h a pi una volta la vita intervenendo tempestiva di mente contro caccia tedeschi. tut a ette volte, e le sue evasioni sts tnooalb h o ea 2i un cassett delle storie della Goraicunive h ande illusione s 1 ns una o o ritrovai e r .anni. 1_nafoto mentre gli lepnm ereo ,c hrel h 0 tIl staal.apii i v0 T a rto h,r man 5 c l C rdiddiideleti is i 9 5 a 9a o , L'aereoesu lotare all'inizio de l ed c cui Cabine Fresnay si fanno abba tter a Eric m von Stroheim doveva assomigliarvi olto. Poi c'era il Nieuport, l'apparecchio degli assi dell'aviazione E l'aereo che pilotava Pnsard. d Se insisto sull'autenticit dei fatti rac n tati nella Grande illusione perch certecso ce:

ne, soprattutto quelle che descrivono i rapporti fra francesi e tedeschi n gli
li

chi didoggi possono destare U v certo gpore : in rteosm e Non imentichiamoci che 14enn non raHitler. Non c'erano i nazisti nelche p e'eo anche te noafrcidmetd Nel ft9e 4> lo spiri r umani.q i e schi siano esseri 1to degli uomini non era s tato ancora inqui nato dalle i religioni totadtarie e dal razzismo. oni Inun certo senso, la Prima guerra mondiale e era a ncora una guerra d gente oso uri a guerra di gentiluomini . c h a i nonia giustifica, d'accordo Perch nnlla ' e sii:fica il massacro. ' La grande illusione, msomm non insomma, una assi un n a storia d aeroplani,per e eg:u s 1lite. A farla diventar e nbu ono la uant aP pensato la realt delle coseci narrate e a c i ceas h neggiatura nata grazie alla im pagabile colla'

bo nazione con Charles Sp ak a o r nii lega fed solo una profonda amicizia cu a al ano ell fr gli uo mini. Perch alla fine La grande ilzu ir a gratn a il ast a a eje ne storia i gente come la st raziante r taoz ir iaa de nt r a che l ln j a t a irln raq u e l . a la e . E
domande che si pone oggi il nostro mondo s angosciato somigliano molto a quelle che pa2d( , io stesso e tanti altri ci ponevamo ,quandoopreparavamo questo fil agion e per cui ci parso che m E rau d la s r La g cl ne sta

'

tone sia ridiventato di bruciante attualit. iu e il E Per questo abbiamo deciso di ripresentar lo al. pubblico.

''''

(Prologo del regista ne del 1958 della Granderiilleud illusion e] per la


A RIPRODUZIONE RI5ERVATA

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24-GIU-2012 da pag. 46

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29/06/2012

CORRIERE DELLA SERA


aneteca dl Bologna

Sul set Blaster Keaton e Charie Chaplin

Chaplin inedito: quattro foto e un manoscritto


La Cineteca di Bologna scopre un manoscritto inedito di Charlie Chaplin. Il prezioso documento frutto di dieci anni di lavoro della Cineteca sui documenti dell'artista per i 6o anni di Luci della ribalta, il film-testamento di Chaplin. Il manoscritto riporta gli appunti del grande attore e regista del cinema muto su un soggetto mai realizzato, ispirato al danzatore Vaclav Nijinsky. Lo scritto comincia cos: Il tema. principale di questo soggetto il fatto che la carriera non il compimento dei desideri dell'uomo, ma solo una strada che lo conduce al suo destino. Chaplin e Nijinsky si conobbero a Los Angeles quando il ballerino, in tourne con i leggendari Les Ballets Russes, fece visita ai Chaplin Studios, durante la. lavorazione di Easy Street. Vent'anni dopo Chaplin scrisse un film ispirato proprio a un grande danzatore: una pellicola che non fu mai realizzata e solo in parte fin in Luci della ribalta. Oltre allo scritto, sono state ritrovate quattro foto inedite che ritraggono Chaplin insieme a Raster Keaton, altra icona del muto americano: i due sono sul set di Luci della ribalta.

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dm. fiaba ,o15

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Lettori: 2.321.000 Diffusione: 273.827 Dir. Resp.: Mario Calabresi

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29/06/2012

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La danza inedita di Charlot


Ritrovato dalla Cineteca di Bologna un soggetto ,u1 celebre ballerino Nijirisk'

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La danza inedita

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:nsieme a 4 ,s'oto (eccone due) ma vte 1 testo scr itto a ma jta i nc.. .enuato sul celebre danzatore li film non fu realizzato ma r Luci della ribalta
CHIARA AFFRONTE BOLOGNA
CHARLIE CHAPLIN E BUSTER KEATON IN BORGHESE PROVANO ALCUNE SCENE DI LIMELIGHT (LUCI DELLA RIBALTA), QUELLE IN CUI INTERPRETANO DUE VECCHI MIMI, COME SE FOSSERO IN UN FILM MUTO. Quattro scatti inediti emergono dagli scatoloni di documenti che l'Archivio Chaplin della Cineteca di 'Bologna cataloga, digitalizza e organizza. E, insieme a questi scatti preziosi, in cui i due non sono -vestiti in abiti di scena, si ritrova anche un soggetto del tutto inedito di un film a cui Chaplin stava lavorando, ma che non v enne mai realizzato. i cui temi, tuttavia, confluirono almeno in parte in Limelight: l'arte, la solitudine, la vecchiaia. Succede cos che proprio a 60 anni dall'uscita di Luddella ribalta, mentre a Bologna in corso la XXVI edizione del festival Ilcinenia ritrovato, c' davvero di che festeggiare. Sono ormai diversi anni che alla Cineteca di Bologna stato affidato il compito di digitalizzare e catalogare lo sterminato archivio Chaplin, oltre che il restauro delle sue opere. E cos, negli ultimi mesi, lavorando tra i tanti documenti relativi a i Might, chiusi in numerose scatole, sono saltati fuori quasi contemporaneamente sia il manoscritto inedito, sia le fotografie.La catalogazione e la digitalizzazione proseguono di pari passo-spiega Cecilia Cenciarelli, responsabile dell'Archivio Chaplin della Cineteca - e, in questo caso, come sempre accade quando pensiamo di avere sotto mano un inedito, ci rivolgiamo a numerosi esperti che da prima. di noi studiano l'artista, inprirrds. a i)avid Robinson (prestigiosa firma del Tinws e biografo ufficiale di Charles Chaplin, ai/i-) che ha confermato la scoperta". Il manoscritto non ha alcuna copia dattiloscritta: Spesso Chaplin scriveva a mano e poi dettava. ad una sua segretaria. In questo caso, addirittura, scrisse a matita, quindi ci siamo affidati ad un'esperta per la trascrizione, che non era semplice. Manca anche una datazione a queste 150 pagine: Ma con Robinson l'abbiamo ricostruita intorno agli anni 30. AI centro del soggetto c' la dan-

za: E evidente che Chaplin si sia ispirato a Vaclav Nijinsky, grande danzatore dei :Ballettes russes, al tempo del loro primo incontro ancor pi famoso di lui". Si conobbero nel 1916. La fascinazione tra i due fu immediata; Nijinsky era stato tfe giorni con Chaplin sul set di Easystreea osservava e non diceva. nulla, non sorrideva; un atteggiamento che mise il regista molto in ansia - racconta Cenciarelli -. Ma alla fine dei tre giorni il ballerino gli disse: "Lei un genio, un ballerino nato!". Tema forte quello della vecchiaia, temuta da Chaplin che probabilmente viveva con ansia il decadimento della capacit artistica ma allo stesso tempo credeva - o sperava? che invecchiare significasse, anche per un artista, essere utile, insegnare, magari. Una paura che evidentemente lo attanagliava anche quando vecchio non era, visto che al tempo della stesura del soggetto era appena 40cm-te", precisa Cenciarelli. Scrive Chaplin, tra i suoi intenti drammaturgici: Mostrare il genio di un ballerino attraverso la danza.. Mostrare il suo senso di giustizia, la sua lealt. nei confronti di un anziano membro della troupe che ha iniziato a bere perch troppo vecchio per ballare. L'arte e l'alcol, altro spauracchio di Chaplin, visto che il padre ne mori. Esiste pi di una stesura di questo progetto, perch lui era solito inserire modifiche, cambiare i nomi, le figure. Ad un certo punto compare anche quella di un an ziano costumista che beve". E poi quella di una giovane ballerina, di cui avrebbe potuto essere inter-prete Paulette Goddard, a quel tempo sua compagna. E con la figura della giovane ballerina che Chaplin pu dare espressione all'altro aspetto della vecchiaia, quello della saggezza, e quindi al sentimento di preoccupazione dell'anziano verso la precariet della carriera di una giovane. Difficile stabilire perch quel soggetto non sfoci in un film: Forse Chaplin non era soddisfatto, a. volte lasciava perdere un progetto perch non era riuscito a trovare una coerenza in esso, 11 ritrova mento per interessante per conoscere i suoi motivi di ispirazione, per scandagliare il suo esercizio di scrittura, spiega ancora Cenciarelli. Lime/ ig,,litha poi visto la luce 60 anni fa ed diventato un capolavoro. Non si parlava pi di danza: Chaplin scelse di raccontare la carriera di un comico._ Per del film ha. interamente firmato le coreografie', riferisce la responsabile dell'Archivio, Che aggiunge: Forse non avrebbe potuto essere una figura di secondo piano.... La ricerca e il ritrovamento verranno raccontati oggi (alle 18) da Cenciarelli e Robinson al cinema i. umire di Bologna.

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La danza inedita di Charlet

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29/06/2012

il Giornale

Un inedito soggetto di Chaplin illumina le Luci della ribalta


Giovanni Sallusti n inedito di Charles Spencer Chaplin una notizia di per s. Un inedito che sviscera il terreno preparatorio di Luci della ribalta, nel sessantesimo anniversario di quello che la vulgata vuole essere il film testamento chapliniano, oggettivamente un evento. Oltre che il frutto di una ricerca decennale della Cineteca di Bologna condotta sul corpo dell'Archivio Chaplin, che verr presentata ogginel cap oluogo emiliano per il festival Il cinema ritrovato. Gli appunti manoscritti mettono a fuoco un soggetto che rimarr incompiuto, ma che contribuir a definire l' ossatura dell'opera del 1952, quella del leggendario duetto con il compare d'epopea del cinema muto, Buster Keaton. La traccia modellata sulla vita del danzatore russoVaclavNij in slcy, che co-

n--

Ispirato al danzatore Arijinsky influenzer il film con Keaton


nobb e il creatore di Charlot durante la lavorazione del film Easy stt eet, tra il 1916 e il 1917. Vent'anni dopo, Chaplin inizi il lavorio per tradurre la vita del grande ballerino in pellicola. E ci teneva parecchio, il genio con la bombetta, tanto che dai manoscritti emergono pi stesure dell'opera. Ma il nucleo narrativo presenta degli argomenti ricorrenti, che poi tracimeranno nella composizione del capolavoro del1952.La tensione trailballeri-

MAI VISTE Una delle foto inedite di Chaplin con Buster Keaton no e l'umanit che lo circonda, specie quella con una collega pi giovane, sono tutti spunti che prenderanno forma

inLuci della ribalta, basta pensare


alla scena-madre in cui l'anziano clown Calvero ha un attacco di cuore e muore dietro le quinte, mentre l'amata Terry fa il suo numero sul palco scenico. E le pennellate di Chaplin per dipingere il protagonista rimandano ai toni crepuscolari del film: Il grande ge-

INCOMPIUTO II soggetto inedito

del film mai realizzato

nio del balletto russo era una persona semplice, e timida, che si esprimeva con difficolt, ed era di umili origini. Fino al piano drammaturgico, che evocala futura figura di Calvero: Mostrare il genio di un b allerino attraverso la danza. Mostrare il suo senso di giustizia, la sua lealt nei confronti di un anziano membro della troupe che ha iniziato a bere perch troppo vecchio per ballare. Insieme agli appunti, sono state rinvenute pure delle fotografie che ritraggono Chaplin e Keaton proprio sul set diL uci della ribalta. Con quell'opera, il registavolle anche dare aiuto concreto all' altra icona del cinema, il cui stile recitativo era stato messo in crisi dalla rivoluzione del sonoro. Il duetto in Luci della ribalta l'unica apparizione insieme dei titani del muto, da cui l'evidente interesse storico delle fotografie ritrovate. Il tema principale di questo soggetto il fatto che la carriera non il compimento dei desideri dell'uomo, ma solo una strada che conduce al suo destino, silegge nelle note. Il suo, quello di Calvero, quello del collega Keaton, in un rimpallo tra palcoscenico e vita su cui questa scoperta getta nuova luce.

Accesso illimitato agli eccessi In tour con i Rolling Stones

Lo mesta ,oggrno di Chapfin


illinnina le d,nei della riklta

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Dir. Resp.: Michele Lupi

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GESELLSCHAFT+KULTUR

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DIENSTAG, 3. JULI 2012 TAZ.DIE TAGESZEITUNG

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Die Zukunft der Vergangenheit


FILMFESTIVAL Eine Woche lang suspendiert das Kino den Alltagsbetrieb und wird

von seiner eigenen Geschichte berschwemmt: Il Cinema Ritrovato in Bologna


VON LUKAS FOERSTER

Der Diskurs kommt in die Stadt


WEITBLICK Kln kriegt eine neue Akademie der

Knste. Zu ihren Mitgliedern zhlt auch Liao Yiwu


Es ist eigentlich eine Anmaung, zu Beginn des 21. Jahrhunderts eine Akademie zu grnden. Doch was wre, wenn eine solche Institution nicht den homogen-elitren Kulturbegriff des Nationalstaats, sondern gerade die Diversitt der gegenwrtigen Gesellschaft abzubilden und knstlerisch fruchtbar zu machen versucht? Am Wochenende fand in Kln die Grndungsversammlung der Akademie der Knste der Welt (AdKW) statt. Unter der Leitung von Generalsekretrin Sigrid Gareis trafen sich die ersten dreizehn Mitglieder, um das neue Namensungetm aufs Gleis zu setzen. Zu den Mitgliedern gehren unter anderem der Trger des Friedenspreises des deutschen Buchhandels Liao Yiwu, die indische Dokumentarfilmerin Madhusree Dutta, der samoanische Choreograf Lemi Ponifasio, die deutsche Knstlerin Rosemarie Trockel oder die israelische Kuratorin Galit Eilat. Spannende Namen, doch warum eine Akademie? Die Idee geht auf den Autor und Orientalisten Navid Kermani zurck. Angeregt durch seine Arbeit am Berliner Haus der Kulturen der Welt, machte er 2007 dem frheren Klner Oberbrgermeister Fritz Schramma den Vorschlag, ein hnliches Institut am Rhein einzurichten. Es folgte das bliche diskursive Gezerre, bis schlielich ein sogenannter Initiativkreis um Kermani, den Soziologen Mark Terkessidis, den Ethnologen Erwin Orywal und den Kulturpolitiker Jrgen Nord ein Konzept entwickelte. Zu den Aufgaben der AdKW gehrt es demnach, die intellektuell trge Stadt knstlerisch und diskursiv strker in einem globalen Netzwerk zu verorten, das kulturelle Angebot vielfltiger zu machen und zugleich an die demografische Entwicklung mit weit ber 30 Prozent migrantenstmmigen Klnern anzupassen. Dafr verfgt die AdKW ber vier Sulen: Ihr werden knftig insgesamt 40 international renommierte Knstler angehren, die Projekte entwickeln sollen. Ein Artists-in-Residence-Programm ldt Stipendiaten fr bis zu einem Jahr an den Rhein ein. Es soll Best-Practice-Projekte auereuropischer Kunst geben, die von Knstlern aus aller Welt vorgeschlagen werden knnen. Und es wird eine Akademie mit Klner Jugendlichen geben, die eigene Vorhaben realisieren knnen. All diese Projekte sollen in Zusammenarbeit mit Kulturinstitutionen der Stadt entstehen. Trotz schlanker Organisationsstruktur der AdKW ohne eigene Ausstellungsrume ist zu bezweifeln, ob das Budget von 1,2 Millionen Euro dafr ausreicht.

Ein Schriftzug schiebt sich quer ber das Bild: Die Pflicht. Der Leuchtturmwrter Brhan rafft sich auf und geleitet ein von Wind und Wellen gebeuteltes Schiff sicher in den Hafen mithilfe desselben Scheinwerfers, der seinem Sohn vorher zuerst den Verstand und dann das Leben gekostet hatte. Wenn Brhan vom Film, in einer Art kinematografisch-religisen Intervention, zur Ordnung gerufen wird, dann hat man im Kinosaal eine tour de force sondergleichen hinter sich: Gardiens de phare aus dem Jahr 1928, ein spter Stummfilm des franzsischen Meisterregisseurs Jean Grmillon, ist ein ekstatischer Film ber das Licht und die Psychose; und also auch ein Film ber das Kino. Der Leuchtturm des Films wirft sein Licht nicht nur aufs Meer, in erster Linie verwandelt er das Innere des Turms in eine rhythmisch illuminierte Hhle. Mehrmals richtet sich die Kamera auf die Lichtquelle selbst und auf die diese umkreisenden rotierenden Blenden der Film nhert sich der reinen Abstraktion an, als deren Rckseite sich eine Familientragdie entfaltet. Andere Spuren in diesem geheimnisvollen Film fhren zu einem tollwtigen Hund, zu einem frenetischen Volkstanz und zu drei Frauen, die in einem Haus am sicheren Ufer warten und mal ngstlich, mal sehnsuchtsvoll auf den Leuchtturm blicken.

Der politische Akzent


Ermutigend war bei der ffentlichen Vorstellung der AkademieMitglieder der deutlich politische Akzent. Nicht nur Galit Eilat oder Madhusree Dutta hielten sich mit Kritik an ihren Lndern nicht zurck. Es war vor allem Liao Yiwu, der mit einer Mischung aus Humor und politischer Unnachgiebigkeit Position bezog. Unter Hinweis auf den Film Das Leben der Anderen hob er die deutschen Erfahrungen mit totalitren Staaten hervor. Er selbst habe durch die Kulturevolution keine Chance zu einer normalen Ausbildung gehabt. Als Akademiemitglied sieht es Yiwu, der seit kurzem in Berlin lebt, als seine Aufgabe, ein anderes, ein realeres Gesicht von China zeigen. Dieses Gesicht spiegele sich vor allem bei kritischen Knstlern des Untergrunds. Und so schlug er als weiteres Akademiemitglied die Autorin und Journalistin Tsering Woeser vor, die seit Jahren die Tibetpolitik Chinas kritisiert. Mit der Akademie und der Berufung Liao Yiwus ist Kln in wirtschaftlich schwieriger Zeit sicherlich ein Coup gelungen. Ob die angekndigte Niederschwelligkeit programmatisch werden kann oder sich letztlich doch ein narzisstischer Kunst-Elitismus durchsetzt, bleibt zu beobachten.
HANS-CHRISTOPH ZIMMERMANN

Szene aus Jean Grmillons Drama ber ein Ehepaar Le ciel est vous Foto: Il Cinema Ritrovato

Aktualitt des Archivs


Gardiens de phare ist einer jener Filme, ber die man sich direkt nach dem Verlassen des Kinosaals unbedingt mit anderen Besuchern unterhalten mchte; schon, weil man sicher gehen mchte, dass die Bilder auch von anderen wahrgenommen wurden und nicht den eigenen Trumen entsprungen sind. Grmillons Film war eine der grten Entdeckungen des diesjhrigen Il Cinema Ritrovato, eines Festivals, das von der Cineteca di Bologna ausgerichtet wird und sich

spezialisiert hat auf historische Filmprogramme. Filme aus den letzten drei Jahrzehnten werden nur in Ausnahmefllen vorgefhrt, die Spannbreite reicht von der frhen Stummfilmzeit eine Programmschiene prsentierte das Kino des Jahres 1912 bis zu den Kinematografien der sechziger und siebziger Jahre. Was das Festival allerdings durchaus interessiert, ist die Aktualitt der Archivarbeit: Jahr fr Jahr prsentieren Restauratoren

Mit dem Hochglanzfetischismus der HighDefinition-Gegenwart ist und bleibt ein materialbewusster Umgang mit Filmgeschichte radikal inkompatibel

aus aller Welt ihre aufwndigsten Projekte und geben einen Eindruck von der Zukunft der Vergangenheit des Kinos. Auch die wird, daran lie das diesjhrige Festival keine Zweifel, weitgehend dem digitalen Bild gehren. Wer jedoch in Bologna die kraftvoll pulsierenden Farben einer alten Zelluloidkopie von John Boormans New-HollywoodMeisterwerk Point Blank gesehen hat, der wird sich wnschen, die Zukunft mge sich noch eine ganze Weile gedulden oder zumindest der Historizitt des materiellen Gegenstands Film, in den sich noch bis vor Kurzem mit jeder einzelnen Projektion Gebrauchsspuren eingetragen haben, auf die eine oder andere Art Rechnung tragen. Nicht so sehr mit der Digitalisierung selbst, aber umso mehr mit dem Hochglanzfetischismus der High-Definition-Gegenwart ist und bleibt ein materialbewusster Umgang mit Filmgeschichte radikal inkompatibel.

Verschroben und schn


Als kleines, dreitgiges Liebhaberfestival hatte das Cinema Ritrovato 1986 begonnen, seit ungefhr zehn Jahren befindet es sich im Zustand der stndigen Expansion: mehr Kinosle, mehr internationale Gste, mehr Filmreihen, mehr Filme. Und gleichzeitig weniger Wiederholungen: Oft genug muss man sich zwischen zwei Raritten entscheiden, was man einmal verpasst, kommt nicht wieder manches, zumindest in analoger Form, vielleicht tatschlich: nie wieder. Auch der gerade fr ein filmhistorisches Festival erstaunlich sorglose Umgang mit dem Material sorgte fr einige Verstimmung:

Szene aus Gardiens de phare von Jean Grmillon Foto: Il Cinema Ritrovato

Kaum eine Vorfhrung ging ohne kleine oder grere technische Pannen ber die Bhne. Dennoch bleibt das Cinema Ritrovato unvergleichlich und unersetzbar. Dieses Jahr war der Stummfilmpionierin Lois Weber ein Programm gewidmet, ein anderes Filmen, die die Weltwirtschaftskrise 1929 reflektieren; den Hollywood-Routinier Raoul Walsh konnte man ebenso entdecken wie japanische Filme aus den frhen Dreiigern. Und eben Jean Grmillon, einen hervorragenden Stilisten und Meister aller Tonarten: Zwlf Filme wurden in Bologna vorgefhrt, kurze Dokumentarfilme aus den Zwanzigern, klassisches Starkino aus den Dreiigern (Geule damour, mit Jean Gabin als Frauenheld), verschrobene Melodramen aus den Vierzigern (Pattes planches). Le ciel est vous von 1944, den schnsten der in Bologna vorgefhrten Tonfilme Grmillons, kann man als humanistisches Komplementrwerk zur expressionistischen Opferfantasie Gardiens de phare nehmen: ein zartes Drama im realistischen Stil ber ein Ehepaar, dessen Liebe in der gemeinsamen Begeisterung fr die Luftfahrt ein weiteres Medium findet. Damit Thrse Gauthier den Weltrekord im Langstreckenflug aufstellen kann, setzen die beiden, gegen die Vernunft und gegen die Gesellschaft, die gemeinsame materielle Existenz und sie schlielich auch sogar ihr Leben aufs Spiel. Grmillon interessiert sich bei alldem nicht fr Liebestod-Pathos, sondern nur fr die rhrende Hilflosigkeit zweier Menschen, die ihren eigenen Gefhlen schutzlos ausgeliefert sind.

BERICHTIGUNG
Vielen gilt David Lynchs TV-Serie Twin Peaks als am hellsten leuchtender Stern am Mystery-Himmel. Mit den weiteren Serien verdunkelte sich das Krimi-Universum. Der bliche Lauf? Fr David Duchovny, der in Akte X den Fox Mulder gab, lief es andersherum: Er spielte schon in Twin Peaks. Zu Stardom aber kam er erst mit der Folgeserie.

Kugelbahn
Rollende Kugeln sind nicht nur fr Kinder ein groer Spa. Anfngerset aus 33 perfekt bearbeiteten FSC-kontrollierten Birkenholzteilen. Fr Kinder ab 3 Jahren.

UNTERM STRICH
Aus Protest gegen die neuen Tarife der Verwertungsgesellschaft Gema haben rund 600 Clubs und Diskotheken am Samstag um 23.55 Uhr fr fnf Minuten die Musik abgedreht, um vor den mglichen Konsequenzen der Tarifreform zu warnen, die ab 1. 1. 2013 in Kraft treten soll. Aufgrund der Erhhungen von durchschnittlich 400 bis 600 Prozent befrchten Musikveranstalter ein Clubsterben in Deutschland. Nachdem im Abgeordnetenhaus bereits ein Dringlichkeitsantrag, der Ma und Transparenz bei den Gema-Tarifen fordert, von allen Fraktionen unterzeichnet wurde, fordert nun auch der Chef der Berliner Senatskanzlei Bjrn Bhning in einem Brief an die Gema ein berdenken der Plne und bezahlbare Gebhrenstze fr die Musikszene. Selbst Bundesfamilienministerin Kristina Schrder zeigt sich im Gesprch mit der Passauer Neuen Presse besorgt um die Clubkultur: Die Einnahmeverluste durch illegale Kopien drfen nicht zulasten von bezahlbaren Freizeitangeboten fr Jugendliche wettgemacht werden. In der ffentlichkeit argumentieren Sprecher der Gema fortwhrend mit dem Vergleich zu Italien und Frankreich, wo es schon lange blich sei, dass rund 10 Prozent der Eintrittseinnahmen fr Musikrechte abgegeben werden. Allerdings bersteigen die neuen Gema-Tarife 10 Prozent bei Weitem. In einem Schiedsverfahren vor dem Deutschen Patent- und Markenamt wird die Rechtmigkeit der Tarifreform derzeit geprft. Bei einer Onlinepetition gegen die Gema-Tarife haben bereits 200.000 Menschen unterzeichnet. Das Welterbe-Komitee der Unesco hat das Markgrfliche Opernhaus Bayreuth in die Liste einzigartiger Schtze der Menschheit aufgenommen.

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