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Metti il letto al posto giusto
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Metti il letto al posto giusto

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About this ebook

Per molte persone svegliarsi riposate è complicato, perfino un lusso. Per altre, la sola idea di andare a dormire, diventa un incubo che si ripete ogni notte. In realtà, riuscire a riposare non è un fatto così scontato, per insonnia cronica, malesseri notturni, e altri disturbi che dipendono non solo dalla comodità e salubrità del luogo di riposo, dal tipo di edificio, dal sito su cui è costruito, ma anche dalle emissioni di vario genere che influiscono su chi dorme. All’interno della casa, l’uomo si trova soggetto a una serie di radiazioni che lo assalgono soprattutto quando riposa; e nel momento in cui allenta le sue difese immunitarie, si trova esposto a forze sottili di cui non percepisce direttamente l'esistenza, ma ne rileva le conseguenze fisiologiche a distanza di tempo.
Già dagli inizi del secolo scorso, molti medici hanno dimostrato che i disturbi dei loro pazienti, il più delle volte dipendevano dal luogo in cui vivevano e dormivano. Ancora oggi la scienza medica assume un atteggiamento di superficialità nei confronti di malattie croniche e patologie gravi sviluppate dall’ambiente domestico, un fatto reale che non è preso in considerazione, ma addirittura scatena opposizione e ostilità per chi se ne occupa. Questo atteggiamento in realtà, non fa altro che agevolare un accanimento terapeutico che cura i sintomi, ma non elimina le cause volutamente non riconosciute. Al contrario, il fatto sorprendente è che molti pazienti sottoposti a terapie prolungate, senza esito positivo, hanno poi risolto il loro problema semplicemente spostando il letto dall’area nociva. Se solo qualcuno glielo avesse detto!
Infatti, quando dormiamo, avvengono numerosi cambiamenti nel corpo e nel cervello, attività che il nostro fisico deve poter svolgere senza interferenze di alcun tipo, per recuperare le forze. Ed è proprio in questo momento di maggiore vulnerabilità, che siamo colpiti più duramente e a lungo, dalle influenze pericolose presenti nell’habitat domestico, che nel tempo possono degenerare anche in patologie gravi.
Questo libro - oltre ad analizzare tutte le situazioni discriminanti e a testimoniare alcune esperienze mediche - spiega come individuare e neutralizzare le possibili fonti di nocività nella casa, e insegna gli accorgimenti da adottare per rendere la stanza da letto un luogo di vero riposo, ricarica e armonia. Anche chi non ha più speranza, qui può trovare alcune soluzioni per tornare finalmente a dormire in modo tranquillo e rigenerante, senza correre pericolo.

LanguageItaliano
PublisherLucia Strona
Release dateMay 18, 2023
ISBN9798215637029
Metti il letto al posto giusto
Author

Lucia Strona

Lucia Strona è un architetto con venticinque anni di esperienza nel settore dell'edilizia ecologica in legno, restauro di antiche costruzioni, e progettazione secondo i principi della Geobiologia e del Feng Shui. Progetta residenze per il mercato internazionale secondo i codici di costruzione ICC - International Building Codes.La passione per l'architettura l'hanno condotta verso studi e ricerche mirate alla salute psicofisica ed emozionale dei suoi abitanti, occupandosi non solo di definire le migliori tecnologie strutturali di un edificio, ma anche i suoi requisiti medico-scientifici, energetico-sottili e vibrazionali, integrati con i principi della fisica microvibratoria, neuroscienze e dell'epigenetica, al fine di ottenere il totale benessere dei suoi inquilini, che si tratti di una casa o ambiente di lavoro.Da oltre dieci anni Lucia Strona è autrice di pubblicazioni in cui ha riportato i risultati delle sue ricerche, nonché di manuali tecnici sull'architettura in genere.

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    Book preview

    Metti il letto al posto giusto - Lucia Strona

    GLOSSARIO

    Per il lettore che non conosce l’argomento, sarà utile la spiegazione di alcuni termini utilizzati in questo libro, giacché non sono reperibili sui vocabolari della lingua italiana.

    Ebbene si! Nessun dizionario, che sia cartaceo o digitale, contempla termini come: geopatia, stress geopatico, radionica, energie sottili, fisica microviratoria, geobiologia, radiazioni telluriche, tellurismo, stress tellurico, ecc. Per non parlare della nota enciclopedia online, dove questi termini sono spiegati in modo spesso fuorviante, e chi scrive, non si sa bene a che titolo lo faccia.

    Eppure queste sono parole utilizzate da quasi un secolo, che definiscono un preciso settore di ricerca che prende origine da diverse discipline millenarie; ma per ragioni che si possono facilmente intuire, tutto ciò non è ritenuto degno di attenzione. Di fatti, se tutti conoscessero l’argomento, svariate patologie gravi oggi forse neanche esisterebbero.

    Geobiologia. Prima di essere una scienza, è una disciplina che si serve di tecniche, apprese seguendo un insegnamento teorico e pratico.  La geobiologia è in senso etimologico, lo studio (λóγoς, discorso) dell'influenza della Terra (Γῆ) sulla vita (βίoς), di origine umana, animale e vegetale. Più in particolare, studia tutte le influenze che le energie cosmiche e telluriche hanno su tutto ciò che vive sulla Terra.

    Geobiologo. E’ il consulente dell'habitat per eccellenza, che si serve della geobiologia. Grazie alle moderne conoscenze scientifiche, nella sua ricerca il geobiologo professionista utilizza parametri scientifici e strumenti di misura basati su nozioni di bioedilizia, fisica, biofisica, astronomia, geofisica, chimica e botanica. Ma il suo approccio contempla anche una ricerca che utilizza la percezione sensibile della radiazione elettromagnetica naturale proveniente dalla biosfera energetica, servendosi di radiestesia, radionica e geomanzia.

    Geopatia. L’etimologia della parola definisce un disturbo (πẚθος, sofferenza) riguardo alla Terra (Γῆ). Una geopatia indica uno stato di malessere causato da una zona disturbata, che non si configura ancora come una malattia definita.

    Geopatologia. Individua una malattia conclamata, dovuta alla sosta più o meno prolungata in una zona perturbata. Tale malanno emerge spesso con una diagnosi, e solo il medico accorto ne deduce la provenienza dall’habitat. Diversamente, benché il soggetto manifesti disturbi evidenti, dolori e disagio, il medico non riesce a stabilirne le cause e neanche a somministrare la terapia giusta, per questa ragione il disturbo diventa cronico.

    Zona geopatogena. Indica un luogo disturbato in sé, la cui estensione può variare in base al tipo d’influenza prodotta dall’anomalia cui è soggetto.

    Nodo geopatogeno. Incrocio tra elementi geopatogeni a diverse altezze del sottosuolo, ad es. fra un corso d’acqua sotterraneo, una faglia geologica e una fascia radiante della rete H.

    Stress geopatogeno. Definisce l'effetto negativo prodotto da una zona geopatogena su un organismo.

    Rete tellurica. Definisce il reticolo magnetico che ricopre tutto il globo terrestre, identificato dal medico tedesco Ernst Hartmann. E’ un reticolo geomagnetico chiamato appunto Rete di Hartmann composto di fasce energetiche perpendicolari, orientate Nord-Sud ed Est-Ovest, che formano una griglia con dimensioni 2 x 2,5 mt. Le fasce possiedono uno spessore di 20-21 cm, e si propagano come fossero delle pareti, fino ad altezze molto elevate.

    Radiazioni telluriche. Le radiazioni telluriche sono caratterizzate da un fenomeno oscillatorio, con una determinata frequenza. L'osservazione delle radiazioni telluriche (da non confondere con le correnti telluriche) è sempre stata applicata in paesi e culture diverse, come in Cina ben oltre 2500 anni fa, in Egitto, Messico, perfino nell’antica Roma. Molti ricercatori hanno eseguito studi e tratto conclusioni simili sulle radiazioni telluriche. L’ing. Robert Endrös le ha definite radiazioni neutroniche derivanti dai processi di decadimento radioattivo degli isotopi di elementi pesanti presenti nella crosta terrestre, in parte già trasformate nello stesso terreno in radiazioni a microonde (R. Endrös, 1970). Tale radiazione di neutroni sale ed esce attraverso il suolo caricandolo, e da origine al processo della vita per la sua capacità di attraversare tutta la materia, vivente e no. Le verifiche successive di altri ricercatori fino ad oggi, non solo hanno confermato queste deduzioni, ma stanno continuando ad approfondirne lo studio.

    Correnti telluriche. Sono correnti di elettricità naturale che si propagano nelle profondità del terreno (dal latino tellus, terra) o sotto la crosta terrestre, attraverso le zone più conduttive degli strati geologici, oppure attraverso i mari. Hanno una frequenza molto bassa, e sono originate da cause naturali come anche dall'attività umana.

    Tellurismo. Da non confondere con la tipica sindrome dovuta al Tellurio (elemento con numero atomico 52 della tavola periodica). In geobiologia definisce l’effetto negativo esercitato da zone perturbate del suolo.

    Fisica micro vibratoria. Indaga le piccole vibrazioni risultanti da onde di forma magnetiche e cosmiche.

    Onde di forma. Onde generate dalle forme, che hanno origine nella scomposizione della corrente magnetica naturale che esiste nel centro della forma di tutti i corpi. Le onde di forme geometriche e simmetriche sono favorevoli all'equilibrio degli esseri viventi. Altre invece, combinate o meno, creano squilibrio e sono nocive.

    Radionica. E’ la scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose (George de la Warr). Sebbene il nome possa trarre in inganno e utilizzi in alcuni casi strumenti di tipo elettronico, essa non ha nulla a che fare con l’elettronica. La radionica opera a distanza, indaga e agisce sui livelli sottili che precedono la materia fisica. Alcuni medici la utilizzano per compiere diagnosi sulla parte energetica di un soggetto, prima che la malattia si manifesti sulla sua parte fisica.

    LA MEDICINA DELL’HABITAT

    Ci troviamo oggi di fronte a una civiltà in crisi, ove il progresso tecnologico il più delle volte, ha creato un mondo inadatto alla vita. Lo sfruttamento intensivo di animali, persone e risorse del pianeta, è messo in atto da qualche tempo per ottenere sempre di più dal meno. Spesso sfugge che l'uomo fa parte del TUTTO, e di certo non è posto al vertice della piramide, in quanto nell’ecologia generale, la sua esistenza non ha valore maggiore delle altre meno organizzate. Allo sfruttamento intensivo di tutto ciò che si può, si unisce il progresso tecnologico a ogni costo, specialmente nel settore delle telecomunicazioni: non solo abbiamo a che fare con tutte quelle emissioni che vengono dal Cosmo, dalla Terra, e dagli oggetti - il che non è poco - ma anche con le radiazioni elettromagnetiche artificiali, prodotte da strumenti sempre più potenti e invasivi.

    Spesso si nasconde la testa sotto la sabbia, mentre sarebbe importante fare uno sforzo critico per vedere come stanno veramente le cose, senza farsi condizionare da chi invece, cerca di mostrare la realtà in modo diverso. A volte, certi vantaggi del progresso si pagano a caro prezzo, specialmente se sono fatti passare per buoni e sono spinti verso obiettivi tutt’altro che etici.

    Su questa linea ho portato avanti la mia pratica di architetto avanzato, che attinge non solo dal classico bagaglio tecnico con cui si è formato, ma anche da altre discipline di antica e nuova generazione, che ritengo tutte insieme fondamentali, per realizzare un reale e completo benessere dell’individuo all’interno degli edifici. Oggigiorno una collaborazione fra architetti, esperti di scienze alternative, e medici specializzati, può essere decisiva per raggiungere quest’obiettivo. A mio avviso non mancherà molto per vedere in futuro la nuova figura dell’archidottore!

    Costruire un habitat confortevole e salubre non è così semplice. E ciò non implica da parte di un architetto, la sola realizzazione di una costruzione a regola d’arte, con l’utilizzo dei materiali più adatti. Questo ormai è un modus operandi riduttivo e ampiamente superato. In realtà è necessario fare molto di più, proprio perché accade spesso che l’inquilino si ammali anche quando sono stati rispettati tutti i parametri di una perfetta esecuzione.

    Ho scoperto con gioia che nella prima metà del secolo scorso, esisteva già qualche collega architetto che timidamente e in modo autonomo, metteva in pratica i miei stessi concetti di architettura. Se all’epoca poteva essere tacciato di pazzia ed eccessiva stravaganza, grazie al progresso medico e la riscoperta di antiche discipline - che tengono conto dell’energia vitale della Terra, del Cosmo e altre forze sottili - oggi l’architetto moderno possiede un enorme potere di azione per costruire edifici sani sotto ogni punto di vista. E questa deve essere una nostra responsabilità, non solo professionale, ma anche morale.

    In quei tempi, l’eccessiva stravaganza contagiava anche altri professionisti. Infatti, studiando le opere di fisici, medici e biologi, ho riscontrato nella loro ricerca una maggiore libertà di espressione scientifica, poiché non pativano l’oppressione della scienza ufficiale. Oggi invece, sono molti gli scienziati che subiscono la sua mannaia giustiziera, specialmente se divulgano ricerche che confutano le conclusioni ufficialmente approvate. E come se non bastasse, essa si spinge perfino all’espulsione dall’albo se solo il malcapitato di turno manifesta convinzioni che deviano dalla linea ufficiale imposta. A volte appare come se la Scienza stessa - o meglio, chi la rappresenta - tenti di sabotare il suo stesso progresso.

    Un tempo, soprattutto i medici, erano più liberi di osare, esprimersi e ipotizzare teorie, senza necessariamente subire il discredito generale. Forse perché ancora non era sviluppato il potere assoluto delle lobbies farmaceutiche. Ma questa è solo la mia costatazione.

    Riporto di seguito parte del discorso del dr. Jean Picard, medico nella città di Moulins - Presidente fondatore del Gruppo di Ricerca Ambiente e Salute – tenuto a Parigi presso un importante convegno di medicina alla fine degli anni ’60. La sua esperienza di medico dotato di grande intuizione e mente aperta alle nuove conoscenze, l’ha portato allo studio della connessione fra malattia e luogo di vita. A distanza di oltre sessant’anni, il suo discorso è quanto mai attuale, poiché dimostra quanto le cose siano poco cambiate da allora.

    "La salute fisica, morale e sociale dell’uomo dipende da un insieme di fattori che è oggi necessario studiare, non più con i paraocchi di un dogmatismo superato, ma alla luce delle scoperte fatte da ricercatori pubblici e privati in tutti i campi. La vita è energia, e pertanto subisce le eterne leggi di trasformazione, adattamento e trasmutazione, che non possono essere confinate nell'ortodossia dei testi ufficiali. Ippocrate, il padre della medicina, diceva che per somministrare correttamente una cura, bisognava conoscere la natura dell'uomo nella sua totalità. Bisogna saper proporzionare la quantità di cibo alla forza del lavoro svolto, e anche alla natura dell'individuo, alle diverse età e stagioni dell'anno, ai cambiamenti del tempo, alla situazione geografica del paese in cui viviamo e la costituzione del suolo. Occorre anche saper leggere le variazioni dello stato dell'aria, dell’atmosfera e di tutto l’universo.

    Viviamo in un immenso campo elettromagnetico che risulta da scambi permanenti tra la Terra e il Cosmo. Ogni essere vivente (uomo, animale e pianta) è una macchina elettromagnetica, un ricevitore, un condensatore, un trasformatore e un trasmettitore sensibile alle armonie del Cosmo. Se prendiamo coscienza del nostro stato di essere umano così definito, possiamo giudicare l'importanza del nostro comportamento nei confronti di tutti gli esseri e delle cose che ci circondano, vale a dire il nostro ambiente di vita.

    Devo ammettere che mi ci sono voluti circa dieci anni di pratica medica per rendermi veramente conto della grande importanza di studiare l'ambiente in cui vivevano i miei pazienti. Come fedele discepolo del dr. Claude Bernard, l'osservazione era per me la base essenziale di ogni valido studio medico. Mi sono reso conto che la malattia dei miei pazienti il più delle volte, era direttamente correlata all'ambiente circostante, e più in particolare al luogo di lavoro, residenza o riposo. Studi statistici mi hanno mostrato che vi sono aree geografiche in cui la proporzione di malattie gravi è sorprendente. Questo è stato il punto di partenza per misure più specifiche, in particolare lo studio delle radiazioni beta e gamma, i cosiddetti raggi tellurici del dr. Hartmann e le microonde ambientali.

    In architettura, ho verificato che c’erano problemi di malattie che avvenivano negli edifici, anche quando tutte le precauzioni tecniche erano state prese. È certamente difficile, in architettura come in medicina, conoscere tutti i fattori responsabili delle anomalie o delle malattie osservate. È inoltre difficile allo stato attuale delle cose, fornire una valida terapia, viste le migliaia di osservazioni a nostra disposizione, se vogliamo adottare misure utili ed efficaci per prevenirle in futuro. È necessaria una vera medicina dell'habitat.

    Lo studio del sito, la costituzione geologica del sottosuolo, la presenza di falde e correnti d'acqua sotterranee, la radioattività del suolo e dei materiali da costruzione, la forma e l'altezza dell'abitazione, il riscaldamento, l'illuminazione, la disposizione degli impianti elettrici, dei luoghi di riposo, posizione e orientamento dei letti, tutto questo diventerebbe una vera e propria scienza dell'habitat, cui l'abitante stesso deve partecipare, o il candidato di una futura costruzione, affinché possa trovare un posto di riposo e svago adattato alle sue aspirazioni, per vivere in armonia con l'ambiente circostante. Ancora oggi, nonostante la somma delle conoscenze accumulate in dieci anni, e migliaia di osservazioni, siamo ancora ridotti al silenzio. Eppure c'è un flagello chiamato cancro. Si scopre sempre di più che si tratta di uno squilibrio cellulare dovuto a un disordine elettromagnetico della cellula, e indotto dalle energie più diverse: chimiche, fisiche, psichiche, ma in definitiva elettromagnetiche. Tuttavia, lo squilibrio elettromagnetico di qualsiasi essere vivente è ora misurabile grazie all'elettrofisica, che ci aiuta a conoscerne il potenziale magnetico, elettrico e dielettrico, per comprendere meglio gli effetti dell’ambiente circostante".

    I progressi della scienza

    Arrivando ai giorni nostri, il dr. Jurgen von Rosen, titolare della clinica Schlosspark-Klinik di Gersfeld in Germania, sostiene lo stesso importante concetto, a dimostrazione del fatto che quanto verificato e studiato molto tempo fa da medici e altri ricercatori, non è mai stato smentito, anzi, ha trovato sempre maggiori conferme.

    Il dr. von Rosen sostiene che "Il luogo in cui si vive, se caratterizzato da anomalie energetiche e stress tellurico, può influire in modo incisivo sulle patologie legate alle varie parti del corpo, patologie alle quali la medicina convenzionale non è ancora in grado di dare rimedio. I malesseri che le caratterizzano sono spesso cronici, e se all’inizio sembra di averli eliminati abbastanza rapidamente, questi malanni ritornano e vanno a influire negativamente sulla qualità della vita, se il malato continua a rimanere sotto l’influenza di un’area disturbata.

    Di conseguenza, quando il paziente ricorre alla visita medica, difficilmente è scoperta la vera causa scatenante la malattia, tant’è che il medico curante spesso ordina una terapia lunga perfino anni, spesso priva di risultati positivi. Con il passare del tempo, vista la mancanza di guarigione, i farmaci e i trattamenti aumentano d’intensità, e con essi gli effetti collaterali che provocano al paziente più danno che beneficio (medicinali antireumatici, antiinfiammatori e antidolorifici, tranquillanti, interventi, ecc.)" (1).

    Fino a qualche tempo fa, la scienza medica convenzionale assumeva un atteggiamento di totale superficialità nei confronti di malattie sviluppate dai pazienti, a causa del luogo in cui vivono.                                        Parliamo di disturbi cronici e patologie gravi, che essa non riconosceva e non tentava neanche di comprendere, continuando a curare i malcapitati attraverso medicinali che avevano scarsa efficacia sulla malattia, proprio perché persisteva la causa del disturbo, ostinatamente non riconosciuta.

    Oggi la situazione è in parte cambiata, poiché sono sempre in aumento i medici che ammettono il legame esistente fra luogo di vita e salute. Non possono più evitarlo, e non possono più fare finta di niente davanti all’evidenza dei fatti, anche se molti di loro preferiscono ancora non esporsi ufficialmente.

    Spero che col tempo, grazie anche alle nuove scoperte della fisica quantistica e dei fenomeni energetici connessi, i professionisti scettici abbiano il coraggio di ammettere l’evidenza. Se solo certi medici allargassero la loro mente e studiassero le ricerche dei loro colleghi pionieri, che già due secoli fa indagavano i fenomeni della Natura ancora sconosciuti, sicuramente riuscirebbero a intervenire su molte più malattie, unendo medicina convenzionale e medicina alternativa. I successi di quest’ultima non potranno più essere negati a oltranza.

    Lo stesso Prof. Carlo Rubbia, Premio Nobel per la Fisica nel 1984 ha espressamente detto che Oggi la scienza conosce poco più del 10% delle energie che ci circondano (2). Pertanto ancora molto è da scoprire nella realtà in cui viviamo. Ciò che non si vede, non è detto che non esista e che non produca degli effetti sugli organismi e la materia in genere.

    In generale, la scienza ufficiale svia dai successi delle scienze complementari come pranoterapia, kinesiologia, geobiologia, omeopatia, bioenergetica, rabdomanzia, radionica, radiestesia, e tutto il resto. E nonostante le tante opposizioni, la scienza per fortuna, prende anche altre strade, con medici che applicano queste terapie in modo complementare alla medicina convenzionale. Le prime molto spesso arrivano con successo, dove la seconda ha fallito.

    Riguardo alla geobiologia, che si occupa in modo particolare della medicina dell’habitat a tutto tondo, ancora oggi c’è chi mette in dubbio la sua attendibilità come scienza, nonostante gli ottimi risultati che consegue, soprattutto con sperimentazioni misurabili e ripetibili. Ciò accade perché alcuni suoi metodi d’indagine si basano su ricerche radiestesiche, rabdomantiche e radioniche, tutte discipline che nel nostro paese sono considerate scienze alternative. E ciò appare strano, in quanto sembra esistere perfino una cattedra di radiestesia medica presso una nota università di medicina a Parigi (fonte: ANSA).

    Va comunque specificato che la geobiologia si serve soprattutto di scienze convenzionali come la bioarchitettura, la geofisica, la geologia, biologia, chimica, botanica e medicina. Un vero esperto di geobiologia deve conoscere i fondamenti di queste discipline scientifiche, ma anche di quelle energetico-vibrazionali, per essere in grado di eseguire una buona e completa verifica del sito, riguardo ai fastidi e/o malanni accusati dagli inquilini di una casa, che ovviamente sono di competenza del medico curante.

    Per fugare ogni dubbio con testimonianze odierne, è necessario segnalare il lavoro del dr. Hans Dieter Betz, la cui ricerca svolta con rigore sulla rabdomanzia può affrontare qualsiasi critica scientifica, senza vergognarsi delle tecniche di valutazione utilizzate.

    Il dr. Betz, scienziato di tutto rispetto, è stato un professore di fisica nel campo della ricerca di fisica atomica, laser e nucleare. Ha insegnato per cinque anni al prestigioso MIT di Cambridge (Massachussets) negli Stati Uniti. Dal 1972 è stato professore di fisica sperimentale all'Università Ludwig Maximilian di Monaco (Germania). Insieme al Prof. Herbert König, ha guidato il progetto finanziato dal Ministero della vecchia Germania Ovest su Raggi terrestri e rabdomanti dal 1984 al 1989. Nello stesso anno la loro collaborazione ha prodotto un rapporto d’indagine scientifica (3) che ha permesso di dissipare il disagio che alcuni sentivano, quando si parlava apertamente di rabdomanti e cercatori d'acqua.

    Il fisico, prof. Dieter Betz

    Nel suo altro libro Il fenomeno della rabdomanzia. Di cosa sono veramente capaci i rabdomanti (4), il prof. Betz sostiene che gli esseri umani possiedono sensori che gli aprano il mondo non visibile e tangibile, oltre il senso della vista o del tatto, che si manifesta in moltissime situazioni quotidiane. Uno dei fenomeni più sbalorditivi di percezione, mediato da nessun mezzo fisico precedentemente noto, è il senso percettivo per le risorse idriche sotterranee e certe caratteristiche geologiche, che alcune persone possiedono a livelli incredibili. Il prof. Betz qui descrive la struttura e la procedura degli esperimenti, traendo conclusioni critiche come scienziato naturale, soprattutto nel riconoscere che oltre a molti rabdomanti incapaci di portare alcun risultato efficace,

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