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Uomini, Robot e Dei: …è l’alba del futuro
Uomini, Robot e Dei: …è l’alba del futuro
Uomini, Robot e Dei: …è l’alba del futuro
Ebook130 pages1 hour

Uomini, Robot e Dei: …è l’alba del futuro

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Un libro che anticipa il futuro e porta ad interrogarsi sul fenomeno della robotica e dell’intelligenza artificiale. Come sarà il mondo quando i robot prenderanno sempre più piede, come in effetti sta già accadendo? Inoltre, che cos’è la coscienza? I robot possono raggiungere una consapevolezza di se stessi? L’autore conduce il lettore per mano in una ricerca che diventa un confronto con il nostro futuro e con le infinite possibilità che l’argomento offre, ponendoci interrogativi che vanno oltre la percezione ordinaria dell’esistenza.
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L'Autore
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Giancarlo Barbadoro (1943-2019) era giornalista, poeta, scrittore, musicista e speaker radiotelevisivo.
Teorico dell’ecospiritualità, è stato definito poeticamente un viaggiatore del tempo, proveniente da un futuro che lui sognava, un futuro di pace e di fratellanza per tutti gli esseri viventi. È stato un grande attivista per i diritti degli animali, una causa che sentiva più di ogni altra poiché li riteneva gli esseri più sfortunati della Terra. Era attivista anche per i diritti dei Popoli indigeni e per la salvaguardia delle loro tradizioni.
Con esponenti di Comunità indigene di tutto il pianeta ha fondato la Ecospirituality Foundation per diffondere la filosofia dell’ecospiritualità. Ha scritto numerosi saggi sulla mitologia, la meditazione e le tradizioni celtiche e pubblicato varie raccolte di poesie e album musicali.
LanguageItaliano
Release dateMay 18, 2023
ISBN9788895127828
Uomini, Robot e Dei: …è l’alba del futuro

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    Uomini, Robot e Dei - Giancarlo Barbadoro

    Prefazione

    di Massimo Centini

    La riflessione di Giancarlo Barbadoro, che prematuramente ci ha lasciato orfani della sua sapienza, è quanto mai attuale, soprattutto oggi, in questo nostro tempo definito post-human; un tempo in cui la tecnologia sembra avere il dominio su gran parte della nostre semplici cose di fragili creature.

    Nel 1872 Samuel Butler (1835-1902) scrisse Erewhon, un libro su un paese immaginario dove, in seguito a una notevole evoluzione tecnologica, si era verificata una grande rivoluzione che aveva portato le macchine a essere forme superiori. Questo stato aveva però prodotto un forte squilibrio sociale, determinando una sanguinosa guerra civile che in breve condusse alla scomparsa di Erewhon.

    Durante il suo soggiorno in quel paese, il protagonista del libro apprende conoscenze per certi versi profetiche: tra le altre il trapianto d’arti e la loro sostituzione con protesi meccaniche, il tutto condotto con un affondo metafisico molto inquietante.

    Le suggestive profezie di Butler, provenienti da una tradizione mitologico-letteraria che dalla Grecia antica giunge al romanzo gotico, oggi non sono assolutamente fantascientifiche. Anzi.

    I recenti traguardi raggiunti dalle biotecnologie, dalla genetica e dalla chirurgia, ci offrono l’occasione per constatare che certe interpretazioni fantascientifiche della medicina sono in realtà accessibili, forse pericolosamente accessibili. Infatti molti di noi guardano a queste opportunità con una certa ansia: forse il morbo di Frankenstein non è una trovata letteraria, ma una possibilità concreta.

    Partendo dall’automa al robot e avanti fino all’intelligenza artificiale, senza dimenticare Prometeo e la sua arroganza nel farsi dio, la storia dell’uomo è una continua ricerca di anticipare l’evoluzione naturale, con la speranza di migliorarsi, di acquisire poteri che fisiologicamente – ma anche culturalmente – gli sono negati. I primi per naturale meccanismo biologico e genetico, i secondi perché non ancora accordabili alla gestione delle nostre conoscenze.

    Giancarlo Barbadoro, seguendo uno sviluppo storico, effettua una valutazione socio-antropologica senza chiudersi né aprirsi a una tendenza che oggi pare irrefrenabile, ma mettendo in evidenza aspetti che scaturiscono andando oltre l’osservazione epidermica.

    Cavalcando le prospettive suggerite delle conquiste scientifiche, inseguiamo il sogno di creare protesi per ogni arto e per ogni organo, rincorriamo le trame della genetica per scoprire l’evoluzione e inserirci in essa come in un circuito elettronico; modifichiamo, ricostruiamo il rito antico della procreazione per programmarne i risultati. Ci impegniamo in clonazioni determinate dalla logica del profitto, incuranti delle reazioni di una natura che ha già fin troppo subito la follia degli uomini.

    Dalla comparsa dell’Homo sapiens ci sono volute alcune decine di migliaia di anni perché i nostri antenati fossero in grado di costruire i primi strumenti di pietra scheggiandone i lati. Dall’inizio del medioevo il periodo necessario per effettuare un passo significativo sul piano tecnologico si è attivato intorno a un secolo. Dall’Ottocento il ritmo di crescita è ancora aumentato e ha condotto a un progresso tecnologico pari a quello dei due secoli precedenti. Nei primi due decenni di XX secolo il ritmo di crescita è stato uguale a quello di tutto il secolo precedente. Oggi sono sufficienti pochi anni per compiere importanti trasformazioni tecnologiche. Forse mesi. Tutto ciò ha un costo. Un costo in termini culturali, che l’autore cerca di porre in evidenza con un linguaggio semplice, però mai povero di stimoli e di approfondimenti.

    Massimo Centini

    Docente di Antropologia culturale

    L’Autore

    Giancarlo Barbadoro è stato un precursore in tanti campi. Uno dei temi di suo interesse era sicuramente quello relativo alla robotica e all’intelligenza artificiale perché portava ad interrogarsi sul fenomeno della coscienza, un argomento che lo affascinava da sempre.

    Il presente testo è un’edizione ampliata rispetto alla stesura originale, integrata con articoli e scritti inediti dell’Autore.

    Giancarlo era un visionario. Anche sul tema trattato in questo libro postumo, che lui ha scritto molti anni fa, ha avuto delle intuizioni che hanno anticipato il futuro e molto spesso il suo intuito lo ha portato a fare delle previsioni che nel tempo si sono puntualmente avverate.

    Interessato ai miti e alle leggende delle antiche tradizioni, proprio dagli antichi miti ha tratto spunto per una interpretazione personale sull’intelligenza artificiale e sul fenomeno dell’intelligenza in generale.

    Poeta, musicista, giornalista, scrittore Giancarlo era soprattutto un sognatore. È stato definito un ricercatore di infinito. Nella sua vita ha sempre combattuto per i più deboli, dai Popoli indigeni agli animali. È stato un grande attivista per i diritti degli animali, causa che sentiva più di ogni altra poiché li riteneva gli esseri più sfortunati della Terra.

    Era attivista anche per i diritti dei Popoli indigeni e per la salvaguardia delle loro tradizioni.

    Teorico dell’ecospiritualità, con esponenti di Comunità native di tutto il pianeta ha fondato la Ecospirituality Foundation, ONG in stato consultivo con le Nazioni Unite, per diffondere il concetto della filosofia ecospirituale, che egli riteneva potesse risolvere tutti i mali di una società basata sull’antropocentrismo. Con la Ecospirituality Foundation si è schierato a fianco di molte Comunità native di tutti i continenti portando le loro istanze all’ONU di New York e Ginevra.

    Giancarlo è stato indubbiamente un idealista che ha dato un contributo per un mondo migliore. Un viaggiatore del tempo, proveniente da un futuro che lui sognava, un futuro di pace e di fratellanza per tutti gli esseri viventi, che ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’occasione di conoscerlo o anche solo di incontrarlo.

    Porteremo avanti il suo sogno, quello di un mondo basato sulla fratellanza e l’armonia tra tutte le specie viventi, cittadini dell’universo che coabitano sullo stesso pianeta.

    Rosalba Nattero

    Giornalista, musicista e scrittrice, Rosalba Nattero ha raccolto l’eredità intellettuale dell’Autore e ha fondato il Centro Studi Giancarlo Barbadoro per diffondere le sue ricerche.

    UOMINI, ROBOT E DEI

    Introduzione

    ECCO CHE ARRIVANO I ROBOT!

    Era già accaduto per le auto elettriche. Dopo tanta teoria masticata sui media riguardo ai possibili vantaggi dell’applicazione elettrica alle auto, tanto da sembrare un romanzo di fantascienza, all’improvviso gli stessi media ci hanno comunicato che le auto elettriche erano una realtà concreta già in commercio.

    Sembra che la stessa cosa stia accadendo anche per la robotica. Da tempo, i più disparati media riportano notizie sullo studio e sulla ricerca dei robot affermando che un giorno li avremo in casa nostra ad aiutarci nei lavori domestici, negli ospedali a sostituire infermieri e medici, nella società a portare avanti la produzione di beni di consumo e nella guerra sostituendosi ai militari in armi.

    Non solo, da tempo viene detto che i vari enti di ricerca stanno perfezionando le proprietà dell’A.I., il fenomeno dell’Intelligenza Artificiale, per giungere alla realizzazione di veri e propri androidi in tutto e per tutto simili all’individuo umano, che potrebbero divenire compagni nella solitudine dei singoli, sia in viaggio che nelle pratiche sessuali.

    Ed ecco, all’improvviso, che dalle trame della cortina mediatica delle immagini e delle parole emerge, folgorante, la notizia che il futuro è già qui!

    L’inserimento dei robot nella società degli umani non è tuttavia da prendere a cuor leggero. In effetti il modello di

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