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Francesco, il Papa più amato dai non-cattolici
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Ebook52 pages31 minutes

Francesco, il Papa più amato dai non-cattolici

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Considerazioni di un vecchio cattolico circa il pontificato in corso.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 28, 2023
ISBN9791221468267
Francesco, il Papa più amato dai non-cattolici

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    Francesco, il Papa più amato dai non-cattolici - Giglio Reduzzi

    Preambolo

    Avendo passato molto tempo a criticare questo Papa, molte delle persone che mi conoscono mi definiscono eretico, perché ritengono che le mie critiche siano troppo aspre.

    Non ci crederete, ma, al contempo, alcuni degli intellettuali con cui dialogo mi definiscono un ingenuo, perché pensano che quelle critiche siano invece troppo blande.

    Cioè siano frutto di una lettura superficiale degli errori denunciati e quindi insufficienti a cogliere le motivazioni più profonde.

    In altre parole, mentre io, nel mio piccolo, ritengo che siamo di fronte ad un Papa che spesso sbaglia solo o prevalentemente per effetto della fragilità umana, che colpisce anche lui, i miei detrattori pensano che egli sbagli intenzionalmente per perseguire il disegno di sradicare il cristianesimo, in vista di una rivoluzione globale chiamata nuovo ordine mondiale (NOM).

    A me sembra un’interpretazione troppo malevola per essere verosimile.

    Troverei giusto muovere un’accusa del genere ad una setta satanica, ma non ad un Papa, foss’anche un conclamato Antipapa.

    Ma cos’è il NOM?

    Dato che neanch’io avevo un’idea precisa di cosa fosse, sono andato su Wikipedia ed ho trovato la seguente definizione:

    Siccome a sostenere questa tesi sono in tanti, compresi alcuni miei fraterni amici (tipo M.F. di Pavia e J.M.B. di Madrid), l’argomento merita un approfondimento.

    In sostanza si tratta di decidere se siamo difronte ad errori più o meno casuali o non piuttosto ad errori voluti, quali tasselli di un diabolico mosaico.

    L’unica cosa su cui siamo tutti d’accordo è che gli errori ci sono e sono tanti. A non vederli, o a far finta di non vederli, sono rimasti in pochi.

    A rilevarli invece ci sono anche alcuni stretti collaboratori di Francesco, o, più spesso, suoi ex- collaboratori (perché, come vedremo, il Papa non ci pensa due volte a licenziare coloro che lo contraddicono), più una schiera di intellettuali non direttamente impegnati nel servizio ecclesiale, come i giornalisti chiamati vaticanisti proprio perché ritenuti addentro alle segrete cose.

    La lista si allunga di giorno in giorno.

    Partita con lo scoop solitario (ed in seguito ripudiato) di un giornalista (Antonio Socci) con il quale la figura di Papa Francesco veniva messa in discussione già in partenza (per gli errori formali che sarebbero stati compiuti in Conclave), la lista si è via via allungata fino a comprendere altri intellettuali, come ad esempio Aldo Maria Valli, Massimo Viglione, Andrea Cionci e Diego Fusaro, solo per citare i più attivi nel diffondere il loro pensiero sui popolari mezzi di comunicazione.

    Molti di questi, anziché negare validità canonica alla elezione di Francesco (come tentò di fare il primo),

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