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Tre piume sul cuore: La rivoluzione gentile di un imprenditore moderno
Tre piume sul cuore: La rivoluzione gentile di un imprenditore moderno
Tre piume sul cuore: La rivoluzione gentile di un imprenditore moderno
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Tre piume sul cuore: La rivoluzione gentile di un imprenditore moderno

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About this ebook

Viviamo in una società dove l’imprenditore deve essere colui che realizza grandi numeri e interessi senza occuparsi di altro. Esiste un modo diverso di porsi, di fare impresa? In queste pagine Giulio D’Angelo ci dimostra che non solo esiste, ma che ha un immenso impatto nelle vite di ogni persona che vive il lavoro e l’impresa usando elementi che nessuno considera possibili in una dimensione dove di solito si è semplici numeri di cartellino o cifre di un bilancio. La parola gentilezza viene nominata spesso nella narrazione. Questo imprenditore che è nato dal nulla svela tra le pagine il suo percorso, le sue emozioni, i suoi dubbi e le mille domande, sfata le credenze del mondo imprenditoriale, parla delle frustrazioni di chi è imprenditore nell’Italia di oggi, e ci dice come sia arrivato a questo successo. Racconta come tutti i suoi collaboratori e dipendenti (e sono oltre 1.000) abbiano il suo numero di cellulare per condividere con lui qualsiasi problema, di lavoro o privato. Leggeremo di sfide, di metodo, di cambiamento, di ricerca di motivazione per non scoraggiarsi quando si è di fronte ad un obbiettivo difficile, di obiezioni anche, ci emozioneremo dentro le storie di chi ha cambiato la sua vita grazie al lavoro.

Trent’anni di vita vissuta tra la gente, tra difficoltà, incertezze, gioie e successi. Ma sempre con un “modo gentile” di affrontare le sfide di tutti i giorni. Attraverso il suo racconto Giulio vuole motivare gli altri a fare un cambiamento. Se lo avete visto sulle pagine dei giornali, sarà davvero interessante ascoltare la sua voce che lo mette a nudo davanti a ognuno di noi.
LanguageItaliano
PublisherBookness
Release dateMar 23, 2023
ISBN9791254891971
Tre piume sul cuore: La rivoluzione gentile di un imprenditore moderno

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    Libro intenso e coinvolgente. Lettura piacevole e scorrevole. Consigliatissimo !!!

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Tre piume sul cuore - Giulio D'Angelo

Prefazione di Andrea Agresti

https://lh5.googleusercontent.com/1_2p6Q_iN0NFRU6ysypc0iLpMV7Jj843E1WWJizfdjBgU1RowPIj1tcMUq1J0oDh8aZBK9j2mDtoGO6bLRsBQ-diSxk1eEfCNWLvUfDF9SRNbwV_Ls7ACNGTiw7Tc2Sg5K90-O4AbXkq

Non mi sono mai piaciute le persone banali, quelle che non hanno sani principi, che pensano a se stesse e basta, che credono di essere una cosa sola e non sono curiose, quelle che non si mettono in gioco e si precludono di spaziare in vari ambiti.

Ho vissuto in prima linea spesso e volentieri situazioni di denuncia, grazie ai servizi che sono andati in onda in tutti questi anni di collaborazione con LE IENE, mi impegno anche a dar spettacolo cantando in giro per l’Italia e metto in atto la creatività folle che mi appartiene. Giulio non opera nel mondo dello spettacolo, ma lo ritengo un personaggio di quei film belli, di quelli che ti toccano il cuore. Quando ho letto il suo libro in anteprima, anzi, ad essere sincero, quando mi ha parlato di questo progetto, non ho avuto dubbi: avrei voluto scrivere due righe di prefazione. Perché Giulio è un puro, è uno di quegli uomini che il mondo considera imprenditore di successo. Sarei felice che questo libro potesse stare su quanti più comodini e tra quante più mani possibili, perché il messaggio contenuto tra queste pagine è immenso e dimostra come, se vuoi, puoi essere cambiamento, puoi essere comunità, puoi realizzare grandi cose con gli altri e non calpestando i diritti o pretendendo, ma formando una catena dove ogni anello collabora. 

Giulio, sono quindi qui per farti un mondo di in bocca al lupo, perché fai arrivare dritte al cuore le tue emozioni con parole dirette, sincere, di grande empatia. Mi hai davvero emozionato e so che avverrà così per ogni tuo lettore. Hai mostrato il tuo percorso, svelato come riesci ogni giorno a cambiare la vita delle persone che ti sono intorno e questo merita di essere condiviso. 

Dunque, che il cambiamento abbia inizio…

Introduzione

Negli ultimi anni mi è capitato sempre più spesso di vedere gente parlare di me e sentir dire che sapevano chi io fossi. Mi sono reso conto che io e  la mia realtà  siamo molto distanti dal racconto che se ne fa. Sono una persona molto riservata e, a parte qualche uscita in pubblico, o alcune interviste a riguardo delle aziende di cui mi occupo, devo dire che sono assolutamente un uomo comune.

Ho così deciso di raccontarmi e di raccontare un modo di fare impresa, condividere il mio percorso in prima persona, anche perché effettivamente mi sono accorto che le persone magari vedono da fuori un uomo deciso, determinato, ma non conoscono davvero nulla di me, il dietro le quinte del mio percorso di vita e di quello in cui credo.

Sono di origini partenopee, un napoletano verace, passionale, sanguigno, carnale. Emotivamente do sempre tutto, anima, cuore, cervello. Sono di quelle persone che, una volta entrate nella nostra vita, ci sconvolgono il tutto, quelle che le senti oltre la pelle fin dentro nelle ossa, quelle che della passionalità ne fanno una ragione di vita. Riservato, timido, testardo, permaloso, mai impulsivo, disordinato, ritardatario, gentile, sognatore. Sono quel tipo di persona che riesce a rovinarsi l'umore in una frazione di secondo per dettagli che gli altri nemmeno notano, ma è dura abbattere una persona che non si arrende mai.

Mi sono trasferito a 21 anni a Rimini. Così, un giorno per caso. E di colpo tutto è cambiato. Era il mese di novembre, il periodo della nebbia e dei marciapiedi di viale Vespucci deserti, quindi credo il periodo meno ideale per trovare questo posto il più accogliente per un partenopeo. In effetti non è che questa città mi avesse attratto in passato, devo essere sincero. A quel tempo studiavo Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Istituto Universitario Navale di Napoli, una vita agiata, una famiglia fantastica. Ma in quel mese di novembre, fu una vera folgorazione. Improvvisamente il coraggio di mollare tutto, di mollare tutto ciò che non faceva più per me. È stata una rottura, ma in senso positivo. All’improvviso immaginai la mia vita lì, a Rimini, esattamente in quel  luogo. In questo cambio di vita, in questo uscire dalla mia zona di comfort, vedevo la possibilità di poter inseguire i miei sogni, l'opportunità di crescere e realizzare un progetto che era un semplice pensiero. Quello di un ragazzo di 21 anni che, come tanti, voleva lasciare un segno, fare la differenza…  

Quando sono arrivato in questa nuova città, non avevo un bagaglio di esperienze e di denaro che potessero rendermi semplice questo percorso. Avevo tanta ambizione, molti sogni e poco più di 500 mila lire in tasca. Ma se riesci a superare quella sensazione di timore, quella sensazione di correre un rischio, possono accadere cose davvero sorprendenti. Mi sono davvero fatto da solo. Non è stato facile infatti, ma è stato possibile. La sempre difficile scelta tra sogni e realtà, possibile e impossibile, tra i sacrifici per la realizzazione personale e il sapersi accontentare, quelli che siamo disposti a fare per un'altra persona, per la coppia, la famiglia o un collettivo di individui chiamato impresa, azienda, cooperativa. La differenza di dimensione tra essere felici ed essere felici insieme. Ho sfidato i sogni, messo da parte i timori, ogni tanto ho chiuso gli occhi per la paura di non riuscire, ho corso nei momenti tristi, ho salutato chi se n’è andato e ho stretto a me chi mi è ancora accanto. Avrei avuto bisogno di un po’ di leggerezza, ma non ne ho avuto proprio il tempo.

Sono diventato adulto in fretta.

Ho sempre fatto qualcosa che non ero abbastanza pronto a fare. Penso che sia così che si cresce. Quando c’è quel momento in cui esclami: Wow, non sono proprio sicuro di poterlo fare, e nello stesso istante superi quei momenti, è allora che vivi una vera svolta.

Oggi amministro un gruppo di aziende che mettono insieme circa 50 milioni di euro di fatturato. Principalmente mi occupo di aziende di servizi di qualsiasi tipo, dalle pulizie  alla logistica di magazzino, la ristorazione scolastica, cernita e valorizzazione  dei rifiuti, servizi di vigilanza armata e portierato, produzione e montaggio di stand fieristici, servizi ausiliari non educativi, servizi socio assistenziali e moltissimi altri ambiti. Credo di poter dire di non essermi mai focalizzato su un oggetto inteso come materia o ambito dove agire e investire, ma sempre sul modo. È questo che fa la differenza, forse anche prima dei numeri. 

Esiste poi una grande passione per il sociale, anche di questo parleremo in modo approfondito, e sono fiero di aver portato una cooperativa sociale come Adriacoop a offrire servizi attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o con disabilità. Ogni scelta che faccio viene da una grande esperienza e preparazione, ma il segreto più grande credo sia il fatto che queste scelte le compio col cuore. Non mi ha mai tradito in questi 30 anni di attività.

Posso dire che in questi tre decenni ho vissuto situazioni davvero particolari e intense, fatto scelte e preso decisioni. La vita non è una videocassetta da riavvolgere. È per questo che per comprendere ciò che è stato, dobbiamo tornare, almeno con la mente, a ciò che eravamo, a quel che provavamo in quel momento. È quello che vorrei fare in questo libro.

Ho un’esperienza di self made di aziende che sono partite veramente da zero e che comunque sono arrivate tutte a un livello importante. Oggi le realtà che amministro sono tutte tra i leader del mercato di riferimento. Quindi sia nel settore della produzione e montaggio di stand fieristici, e parlo di Ottima Servizi, sia nel settore di cleaning e attività correlate e quindi Prime Cleaning, sia per quanto riguarda il settore dell’inserimento lavorativo, Adriacoop, sono tutte aziende che hanno una loro storicità. Ad esempio, Prime Cleaning quest’anno festeggia il suo 29esimo anno di attività. Adriacoop è al suo 15esimo, Ottima Servizi è al 5º. Sono aziende fatte di persone, di tante persone, sono aziende che hanno un unico comune denominatore che è il modello con cui faccio impresa e che io definisco un modo gentile di fare impresa. Tra 20 anni nessuno si ricorderà di te per il tuo ruolo ma per la tua gentilezza.

Con ognuna di queste realtà abbiamo dei contratti con clienti che si rinnovano da anni, basati su stima, fiducia e qualità del servizio, ma soprattutto su uno stile unico e inequivocabile che hanno le aziende che rappresento  e le persone che ne fanno parte, un modo gentile e un atteggiamento che sono forse inusuali, ma che sono riscontrabili, verificabili e di grande importanza. Questo è quello che ci tengo a condividere. Un modo diverso di fare appunto impresa, sfatando le convinzioni che sono sicure del contrario.

La differenza non è sempre nel risultato, ma in come lo si raggiunge.

Spesso sono stato chiamato a interessarmi alla ristrutturazione di  realtà in settori per nulla affini ai miei di solita competenza e mi stupisco ogni volta di questo, visti i tanti professionisti molto più in gamba di me, e ogni volta mi viene detto che il mio modo di mettere in armonia i numeri e le persone è quello che conta. La differenza sta quindi nello stile e nel modo e sono sicuro che l’esperienza che mi sono fatto sul campo in questi 30 anni sia stata fondamentale, mi abbia permesso di spaziare e sperimentare tanti modi e mettere a punto il mio credo gentile, il saper valorizzare il capitale umano.

Oggi si chiede capacità di ascolto, disponibilità al confronto e al dialogo, sintonia. Ci sono aspettative diverse: non tanto il posto fisso quanto ľautorealizzazione. Non il luogo dove mettere le radici, ma il luogo dove crescere professionalmente. Oggi i lavori, anche ad alto livello di professionalizzazione, spesso non sembrano più in grado di coinvolgere, di appassionare. Le persone più che essere contate, oggi, vogliono contare.

Evidentemente la pandemia ha spinto molti a ridefinire priorità e aspettative. Serve un nuovo modo di pensare e organizzare il lavoro.

È l'ora di rivoluzionare le prime linee.

Creare sintonia con le persone, aiutarle nei momenti difficili, e andare oltre. Interessarsi della loro dimensione extralavorativa, preoccuparsi della loro famiglia, dei loro interessi. Avere il coraggio di sostituire la paura con la speranza in ogni persona che ci sta accanto: collaboratore, conoscente, amico, famigliare.

Sono anche consigliere nella Fondazione Il Bene, Onlus presso l’Ospedale Bellaria di Bologna, un ente senza scopo di lucro che promuove lo sviluppo delle attività di ricerca

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