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Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito
Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito
Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito
Ebook62 pages51 minutes

Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito

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All’interno di quest’opera l’autore rivela gli inganni legati alla natura del denaro, suggerendo la via da intraprendere per liberare l’umanità dalla schiavitù del debito.
LanguageItaliano
Release dateOct 17, 2019
ISBN9788835320067
Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito

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    Come liberare l'umanità dalla schiavitù del debito - Mirco Mariucci

    Come liberare l'umanità

    dalla schiavitù del debito

    17 ottobre 2019

    Mirco Mariucci

    Quarta di copertina

    All’interno di quest’opera l’autore rivela gli inganni legati alla natura del denaro, suggerendo la via da intraprendere per liberare l’umanità dalla schiavitù del debito.

    Gli inganni del denaro

    Il denaro, oggi, è considerato come uno strumento indispensabile, posto a fondamento dell’economia, come se non fosse possibile concepire e realizzare una società che funzioni senza di esso, quando invece, come avremo modo di comprendere, la sua eliminazione non solo è possibile, ma sarebbe addirittura auspicabile.

    Dietro ai meccanismi del denaro si cela la più grande truffa perpetrata a danno dell’umanità che sia mai stata attuata nel corso della Storia; una truffa che qui di seguito cercheremo di svelare, semplificandone volutamente le dinamiche, in modo tale che la più vasta platea di lettori possa comprenderla.

    Per prima cosa, quando si parla del denaro bisogna sempre ricordare che si tratta di un’invenzione umana e che il suo uso è puramente convenzionale.

    Quello che sto cercando di dire è che quella del denaro non è niente di più che una finzione che gli esseri umani accettano per vera e reale, nonostante le sue modalità di utilizzo siano del tutto arbitrarie.

    Il denaro, infatti, non segue leggi divine, ed ancor meno è diretto da leggi di natura, segue leggi metafisiche umane, nient’altro che umane, che, in quanto tali, possono essere modificate a piacimento.

    Il denaro viene creato dal nulla a costo zero e non v’è alcun limite alla sua creazione, fatta eccezione per i limiti che gli esseri umani decidono di fissare. Il denaro quindi, per sua natura, non può essere scarso, può essere soltanto reso artificialmente scarso.

    Esso può assumere la forma di monete metalliche e pezzi di carta, ma ormai, nella maggioranza dei casi, si tratta soltanto di bit di informazioni che transitano all’interno di una rete di calcolatori.

    Il denaro non ha valore in sé, esso ha valore soltanto perché le persone credono che ne abbia, e continua ad averne finché esistono persone così ingenue da ritenere che un segno contabile stampigliato su di un pezzo di carta, o un numero visualizzato su di un monitor, abbia il potere di comprare cose e persone.

    Non appena questa forma di fede viene meno, l’illusione svanisce, e il denaro torna ad esibirsi per ciò che è: una mera finzione.

    Nell’odierna società, il denaro viene creato dal nulla dalle banche (centrali e commerciali) e viene prestato a Stati (che non hanno sovranità monetaria), imprese e cittadini, previa richiesta di un interesse.

    Gli utilizzatori finali del denaro, ovvero i comuni cittadini, non ne sono proprietari: all’atto pratico, sono le banche che ne detengono la proprietà.

    Ciò è evidente se si pensa che il denaro in circolazione viene concesso in prestito da enti terzi (le banche, appunto) che ne esigono la restituzione.

    Del resto, se gli utilizzatori del denaro fossero davvero stati i suoi effettivi proprietari, non sarebbe dovuto intervenire qualcun altro a prestare loro qualcosa di cui essi erano già in possesso, pretendendo che quel qualcosa gli venisse reso addirittura con un interesse (che neppure esiste)!

    Simili argomentazioni sono del tutto banali se si pensa ad un qualsiasi bene, come ad esempio un’automobile, ma diventano oscure e misteriose quando si parla del denaro: chi possiede un’automobile non ha bisogno di chiederla in prestito ed ancor meno deva pagare un compenso per il suo utilizzo.

    Eppure è proprio così che stanno le cose: la proprietà del denaro non è dei suoi utilizzatori, che con la loro fede gli attribuiscono valore (gli esseri umani), ma dei suoi creatori (il sistema bancario).

    L’odierna modalità di gestione del denaro dà luogo alla formazione di un debito matematicamente inestinguibile, perché in ogni dato istante il denaro creato è sempre inferiore all’importo che si pretende che debba essere restituito.

    Infatti, per estinguere integralmente il debito esistente, bisognerebbe rendere una cifra pari al denaro creato a cui andrebbero aggiunti gli interessi richiesti, i quali però non esistono sotto forma di denaro, perché non sono stati creati ed emessi da nessuno!

    Non è difficile comprendere che la promessa di ripagare un debito dovuto alla

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