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Effetti collaterali: Eventi avversi e reazioni collaterali narrate da chi si è sottoposto alla terapia genica Covid 19
Effetti collaterali: Eventi avversi e reazioni collaterali narrate da chi si è sottoposto alla terapia genica Covid 19
Effetti collaterali: Eventi avversi e reazioni collaterali narrate da chi si è sottoposto alla terapia genica Covid 19
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Effetti collaterali: Eventi avversi e reazioni collaterali narrate da chi si è sottoposto alla terapia genica Covid 19

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«LA MIA VOCE RAPPRESENTA UNA MOLTITUDINE DI DANNEGGIATI DI CUI NESSUNO PARLA, NOI SIAMO INVISIBILI, DERISI, TRATTATI COME MALATI IMMAGINARI, ABBANDONATI ALLA FRUSTRAZIONE DELLA NOSTRA CONDIZIONE».
ALESSANDRA

«DA CINQUE MESI HO DOLORI E BRUCIORI SPARSI IN TUTTO IL CORPO, ERO UN UOMO DI UNA FORZA E DI UN'ENERGIA INVIDIABILE ADESSO SONO L'OMBRA DI ME STESSO».
ROBERTO

«LA NOTTE IL DOLORE MI SVEGLIA. SPESSO PIANGO DAL DOLORE».
EVA

«QUELLO CHE È ASSURDO È IL NON ESSERE RICONOSCIUTI, SIAMO IN TANTI, TROPPI, NUOVI "FRAGILI", NON SI PUÒ CONTINUARE A FARE FINTA CHE NON ESISTIAMO».
TANIA

«HO PERSO IL LAVORO A CAUSA DI QUANTO MI È SUCCESSO E STO
SOSTENENDO TUTTE LE SPESE DI VISITE PRIVATAMENTE, PERCHÉ LO STATO CI HA AVVELENATO, CI HA ABBANDONATO. LA SALUTE NON ME LA RENDERÀ NESSUNO E SPERO SOLO CHE QUALCUNO PAGHI PER QUESTO ATTO CRIMINALE».
LINDA

«FINCHÉ AVRÒ VOCE TESTIMONIERÒ A TESTA ALTA QUELLO CHE MI È SUCCESSO PERCHÉ CHI HA CAUSATO TUTTO QUESTO SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITÀ».
GIOVANNA

Miocarditi, pericarditi, paralisi, aborti, reazioni allergiche, disabilità.
Sono solo alcuni degli eventi avversi che emergono con sempre maggiore frequenza dalle statistiche in seguito alle vaccinazioni anti-Covid. Dolori improvvisi, lancinanti, che hanno dilaniato la vita dei danneggiati da vaccino, raccolti in questo libro e raccontati in prima persona dalle vittime dell'inoculazione.
Le testimonianze dirette che leggerete in questo libro sono incredibili ma vere, raccontate da uomini e donne che si sono sentiti ricattati, umiliati, costretti a sottoporsi a vaccinazione per poter lavorare o convinti della necessità e della innocuità del siero da parte della propaganda mainstream. Ora uniti, nel loro dolore, per testimoniare le vessazioni provate e l'abbandono da parte del sistema che ha tolto loro la voce per non mettere in discussione la narrazione del sistema.
LanguageItaliano
PublisherOne Books
Release dateFeb 10, 2023
ISBN9791255282372
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    Book preview

    Effetti collaterali - Roberto Biasotti

    Premessa

    Alessandra, Roberto, Giuseppe, Tania, Irene, Alessia, Rosa, Alessia, Linda, Eva, Giovanna, Rosita, Francesca, Viviana, Milena, Donatella, Margherita, Stella, Riccardo, Fabrizio, Maura, Isabella, Leonardo, Cristina, Simonetta, Carmela, Bruno e molti altri… Vittime sacrificali di un sistema attivo da sempre e ben studiato, finalizzato alla distruzione di un pensiero, alla coercizione emotiva, alla programmazione di un’indegna eliminazione di una congrua porzione di genere umano, colpevole solo di non capire, comprendere e reagire nella maniera più adeguata per salvaguardare la propria identità e la propria esistenza.

    Tutti ricattati, umiliati, percossi nell’animo. Tutti uniti in un triste poema, purtroppo reale e forse ingenuamente mai teorizzato, dannatamente concreto, orribile, in un processo condito da vessazioni e paure, da ipotetiche colpe e paradossi antiscientifici.

    Tutti consapevoli di far parte di una categoria di condannati alla severa legge dell’ingenuità o della disinformazione, ma riscattati da nobili entusiasmi di rivalsa verso chi li ha maltrattati nella loro essenza. Una pura motivazione o anche semplicemente una reazione logica di chi ha la sensazione di aver perduto una parte di anima.

    Molti di loro qui, sicuramente una buona percentuale, delle centinaia di segnalazioni, a me arrivate, per raccontare dei soprusi e delle forme più svariate di estorsione, dalle intimidazioni e accettazioni per una illogica questione del altrimenti sei sospeso dal lavoro.

    Qua troverete una modesta parte dei tanti che hanno inviato la loro testimonianza; mancano le voci di coloro che non ci sono più e non possono raccontarla, tra questi, Bruno, mio fratello, deceduto il 2 aprile 2022, in circostanze, pare, ancora da chiarire.

    Prefazione dell’autore

    Ho voluto, come cronista del tempo, trascrivere alcune tra le tantissime esperienze vissute in prima persona di chi si è dovuto inchinare a una finta scienza, coadiuvata da narrazioni propagandistiche che hanno avuto l’impatto considerevole e psicotico su milioni di persone, le quali o condizionate e impaurite da giornalisti venduti a chi sovvenzionava continui foraggiamenti economici o semplicemente ricattate, hanno creduto che quello che ancora oggi, per molti e per la narrazione ufficiale mainstream, viene considerato vaccino, potesse salvare loro la vita, impedendogli di contrarre un virus che ha, secondo reali e veritiere statistiche, lo 0,3% di mortalità. Dati convalidati da esperti virologi e da professionisti del settore che mai sono stati invitati a dibattiti pubblici, né intervistati dalle reti nazionali, se non in maniera estemporanea e/o quasi sempre attaccati, derisi, privati quasi della dignità da quei giornalisti prezzolati e da conduttori venduti al sistema. Al contrario, alcune persone senza alcuna competenza scientifica in merito o difformità curriculari, sono state accolte a braccia aperte, super gratificate e incentivate con fette di guadagno che provenivano dalle lobby del farmaco e dagli stessi direttori di testate, i quali ricevevano, a loro volta, sovvenzioni milionarie.

    Vi sono tabelle che chiunque può consultare su internet, dove si evince, con chiara fondatezza, la verità di questa mia affermazione. Le TV di stato, le radio, i giornali, gli pseudo giornalisti, gli influencer, molti cantanti e attori, musicisti e registi hanno preso quantità enormi di denaro per sostenere la farsa del virus mortale, all’inneggiare a mascherine e distanziamenti sociali, per non parlare poi dei rocker rivoluzionari (quelli poi… rivoluzionari nelle parole e nei fatti pecore belanti), degli artisti e attorucoli di bassa lega, conosciuti solo grazie ai meriti dei loro familiari e/o predecessori che con rinnovati spot via social e via TV, hanno supportato il melodramma, stavolta reale. E poi i presentatori, i festival, i menestrelli, i buffoni di corte e le odalische servizievoli e vendute della politica, come se il puttanificio non si fosse mai estinto e avesse con questa narrazione la sua continuazione dietro i soliti compensi a ore, ma stavolta con una smisurata e attiva protezione.

    E poi tutte le restrizioni, le fobie, le paure e le notizie che i vari tg propinavano come sostanze psicotrope, gli atteggiamenti da non attuare poiché dannosi per la salute. Nulla a che vedere con Castaneda che perlomeno avrebbe indotto a una riflessione descrivendo gli effetti dell’acido lisergico o ancora meglio, del peyote.

    Ogni giorno un racconto, morti, contagi, isolamenti, persone anziane con altre patologie etichettate come infette, gente mascherata per le strade in barba alla legge antiterrorismo, quindi nel pieno dell’illegalità, contro ogni legge e Costituzione, ma sostituita da semplici norme di nessun valore giuridico, proprio perché inferiori anche ai Trattati internazionali come Norimberga, Oslo e via dicendo… E poi i tamponi farlocchi, il giochino attuato per tracciare i contagiati, le app per capire dove stai andando e che stai facendo, in barba anche alla privacy e alla correlata, da sempre intoccabile legge.

    E ancora le chiusure, i lockdown, come solitamente venivano definiti strizzando l’occhio all’America, sempre apripista di tutte le magagne italiane, sempre avamposto per lo scimmiottamento dei governi e della finta conoscenza, andando anche a mutare il lin-

    guaggio e le espressioni poetiche della nostra cultura, geneticamente modificata da parole modulate solo per regalare un tono a un discorso, o per, lentamente, come vero scopo, cancellarne le interpretazioni. Sì, perché dire lockdown fa figo. Dire chiusura sa di dittatura. Alla mia mente affiorano le manifestazioni di piazza degli anni Settanta di una certa appartenenza politica che diceva NO all’America e alla Nato. Ora molti dei loro componenti, ben riciclati tra camici bianchi, cattedre universitarie e direzioni di banche, dicono SÌ allo sterminio di massa, mediante frasi ingannevoli come prevenire le malattie e proteggere la salute.

    Veniamo al libro. Come cronista del tempo, ritengo importante lasciare una traccia di un periodo vissuto. Ho letto, in passato, libri anche di scrittori poco conosciuti che mi hanno aperto la mente. Altri sicuramente spariti, molti di certo censurati e come si comprende, la storia è stata modificata e a noi è arrivato solo ciò che altri volevano arrivasse. Basti pensare alle cattedrali e agli edifici dell’epoca, costruiti da persone senza lauree in architettura, senza cultura e prive di speciali macchinari, per rendersi conto che quelle opere non potranno mai essere riprodotte, considerando tutta l’avanzata tecnologia di cui attualmente disponiamo. Nel 1969 tutti siamo stati protagonisti indirettamente dello sbarco sulla Luna e abbiamo capito dopo anni che la capsula rivestita di Domopak, ben piantata nella sabbia del deserto del Nevada, era scenograficamente perfetta, anche con la presenza della bandiera americana, piantata a pochi metri e che sventolava proprio lì, dove sul satellite, pare il vento non ci possa essere a causa dell’assenza di gravità. L’unica gravità sarebbe in realtà la narrazione.

    Quindi o ci hanno raccontato palle, oppure c’è qualcosa che ci hanno nascosto e che hanno cancellato o modificato attraverso i posteri. Oggi lo fanno con i post.

    Ho voluto scrivere, anzi far scrivere questo libro a chi ha avuto la forza, il coraggio e la caparbietà di manifestare non solo un’idea, ma anche un’esperienza vissuta sulla propria pelle che ha portato poi un’idea ben più concreta e accurata nella descrizione di una catastrofe psicofisica subita e poi rielaborata tra tormentosi pentimenti.

    I vaccini non sono vaccini. Mi limito a dire solo questo, che i veri scienziati e virologi e premi Nobel hanno costantemente asserito almeno dal punto di vista curriculare, ma lasciatemi almeno esplicare alcune doverose argomentazioni relative ai temi riguardanti considerazioni delle attualità sociali, programmate da chi sicuramente si eleva a benefattore e finge di tenere alla nostra salute, anche quando si prenota una visita specialistica e la si rimanda di 7/8 mesi quando sei un po’ fortunato. Si occupano di noi, insomma, tranne che negli hub vaccinali, dove al massimo farai la fila per un’ora, prima del sacro rito di iniziazione e di stipula contrattuale con il destino.

    Purtroppo, le persone che in questo libro raccontano le loro storie si pongono nella condizione di non avere dubbi. Quindi preferirei che leggeste direttamente le loro testimonianze, nel caso, nel contesto generale "post reading, rifiutaste ogni mia disamina e convinta presa di posizione. La realtà è oggettivamente prevaricante. Essi hanno subito gravi danni. Essi hanno avuto le conseguenze più atroci che un essere umano possa subire. Nel pieno della loro arte, professione, dinamismo, vita familiare e sociale, queste persone hanno chiaramente disatteso la ricerca interiore accompagnata da quella vocina interna che gli ripeteva: No, non farlo". Obnubilati dalle versioni indecenti della programmazione mediatica, dalle narrazioni stupide e fuorvianti da avanspettacolo di quarta categoria, dove i mangiafuoco e i burattini persistono ancora, manovrati sapientemente da chi, da almeno cinquant’anni, sta cercando di modificare questa oramai ottusa e ottenebrata umanità. Le storie che leggerete sono, purtroppo, reali e i protagonisti hanno avuto il coraggio di metterci la firma, (altre giustamente han chiesto di preservare la loro identità per i motivi sovraesposti), alcune anche attraverso alcune interviste realizzate nel mio programma su radio Start1, la radio web che ho fondato il 7 giugno 2021, di cui sono direttore. La radio ha la connotazione propulsiva delle vecchie radio libere nate nel 1975 che si occupavano di dare precise e realistiche informazioni che le radio nazionali non trasmettevano. Le assemblee studentesche e le occupazioni in diretta, gli scioperi degli operai delle fabbriche, la cronaca locale e nazionale, ma anche la buona musica. Ho ripercorso un po’ quel periodo. In fondo sono nato, anche io, radiofonicamente negli anni Settanta. I miei quindici anni. Oggi un ritorno al passato con una vista al futuro.

    Era la verità il nostro slogan, al punto da voler riprendere, oggi, il sostantivo e inserirlo come sottotitolo al nome della radio. La verità indiretta, cioè indirettamente diciamo la verità, quindi anche con accorgimento subliminale, ma prepotentemente efficace. Queste persone, molte perlopiù giovani, hanno subito ricatti morali per poter lavorare e dare assistenza ai figli, erano sportive e si sono ritrovate a non poter più camminare, erano piene di salute e hanno avuto gravi patologie come conseguenza dell’inoculazione e tanto altro. Tutte volutamente costrette o volontariamente predisposte hanno ricevuto una/due/tre dosi di ciò che viene impropriamente definito vaccino e quindi raccontano, in questo libro, in prima persona i retroscena del loro dramma, i medici corrotti, i soldi che gli stessi han preso, le diagnosi sbagliate o inverosimili, pur di non accettare la reale versione di causa ed effetto, ma liquidata sempre come non correlazione. Quindi, oltre al danno anche la beffa con migliaia di euro pagati di tasca propria, oramai divenuti pazienti, per visite private, in quanto non accertata (volutamente) la causa dei loro malesseri. Gravissimi malesseri, tali da far accapponare la pelle e lasciare increduli coloro che ancora si ostinano a sbandierare questa terapia come salvifica o preventiva. Molta gente è deceduta, molti altri si sono gravemente ammalati. Solo negli Stati Uniti, i casi di reazione avversa al 17/6/2022 sono stati 1.307.926. I decessi 29.031 e le ospedalizzazioni 164.000. Tra cui:

    Totale reazioni avverse Europa e Stati Uniti 3.208.682.

    Totale decessi 75.013¹.

    Naturalmente tutto ciò viene insabbiato e censurato. Le TV di stato, le radio e la stampa non propinano una realistica narrazione, ma ciò che gli altri vogliono sentirsi dire, forse per continuare il gioco, considerando che i vaccini

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