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Infermieristica transculturale e spiritualità: Pratiche assistenziali centrate sul paziente
Infermieristica transculturale e spiritualità: Pratiche assistenziali centrate sul paziente
Infermieristica transculturale e spiritualità: Pratiche assistenziali centrate sul paziente
E-book94 pagine1 ora

Infermieristica transculturale e spiritualità: Pratiche assistenziali centrate sul paziente

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In questo libro vengono chiariti i concetti di salute, malattia e morte e alcuni aspetti importanti dell'assistenza infermieristica in relazione alla cultura e religione del paziente.
La storia dell’uomo è strettamente associata al fenomeno migratorio; la spinta alla mobilità territoriale va considerata come una caratteristica della nostra specie.
I numeri e i ritmi dell’andamento demografico evidenziano che viviamo in un mondo sempre più interconnesso e multiculturale.
È necessario quindi costruire servizi sanitari orientati al rispetto della persona, secondo i principi dell’umanizzazione, i luoghi di cura e assistenza sono chiamati ad essere anche ambiti di attenzione al dialogo interculturale e di rispetto di differenze religiose; occorre sviluppare sistemi di relazione in grado di abbattere le barriere culturali e accogliere le diversità. Il principio di uguaglianza nei confronti della malattia e dei diritti alla cura e all’assistenza si deve necessariamente integrare con il principio di diversità che impone la sfida di considerare ogni individuo unico e irripetibile, portatore del diritto ad una personalizzazione degli interventi sanitari.
All'interno del processo di cura, l'attenzione all'individualità delle persone dovrebbe essere considerata tra le procedure cliniche/assistenziali, allo scopo di garantire il benessere fisico, psicologico e spirituale dei pazienti. La salute è "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza dello stato di malattia o d'infermità"; l’individuo, quindi, si afferma come sano quando tutto ciò che fa parte del suo mondo ruota in perfetto equilibrio. E se la salute è una condizione dinamica di equilibrio, fondata sulle capacità del soggetto di interagire con l'ambiente in modo positivo, pur nel continuo modificarsi della realtà circostante, l'assistenza offerta da chi si prende cura può essere determinante nel raggiungimento di tale equilibrio. Per questo nella moderna concezione di salute e malattia, non potevano che trovare ampio spazio le dimensioni etica, spirituale, sociale e relazionale della persona; a queste dimensioni il professionista sanitario può dare costante risposta e da esse può attingere per prendersi cura totalmente dell'individuo.
LinguaItaliano
Data di uscita17 nov 2022
ISBN9788894940183
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    Anteprima del libro

    Infermieristica transculturale e spiritualità - Arianna Anzini

    PARTE 1: VERSO IL TRANSCULTURALISMO

    La storia dell’uomo è strettamente associata al fenomeno migratorio; la spinta alla mobilità territoriale va considerata come una caratteristica della nostra specie.

    I numeri e i ritmi dell’andamento demografico evidenziano che viviamo in un mondo sempre più interconnesso e multiculturale.

    Sia gli eventi sociopolitici, sia le dinamiche economiche giocano un ruolo fondamentale nell’influenzare i fenomeni migratori, i riflessi sul nostro paese sono inevitabili e si sovrappongono alle dinamiche demografiche già in atto.

    Abbiamo osservato cambiamenti profondi con un progressivo consolidarsi della presenza degli immigrati; a questa crescita è seguita, per via della recessione economica, una diminuzione che ha dato un blocco al valore numerico di presenze. Successivamente, con le crisi geopolitiche, con il crollo dei regimi dittatoriali nordafricani (Tunisia e Libia), abbiamo avuto un incremento degli arrivi soprattutto via mare che, fino ad allora, erano rimasti contenuti.

    Benché i numeri rimangano abbastanza bassi e siano ben lontani da giustificare gli allarmi diffusi nel paese, i nuovi flussi si sono accompagnati a notevoli cambiamenti qualitativi nella composizione degli arrivi.

    Si è trattato, in gran parte di maschi soli, richiedenti asilo e poco autonomi, almeno nella prima fase del loro impianto nel paese. La situazione ha richiesto un notevole impegno da parte dell’Italia sia per il primo soccorso in mare, sia per la successiva accoglienza nonché la necessità di far fronte ad una popolazione spesso in difficoltà e traumatizzata dalle violenze subite.

    In contemporanea, circa cinque milioni di immigrati continuano a vivere pacificamente nel nostro paese, i loro figli vanno a scuola e gran parte di loro acquisisce la cittadinanza italiana, si affacciano al mercato del lavoro e sono una parte attiva della società.

    Un’immigrazione inaspettata, dunque, costituita da persone provenienti da tutti i continenti e da quasi tutti i paesi del mondo.

    Un processo caratterizzato da aspetti molto diversi da quelli presenti in altri paesi, connotato dal numero ampio dei paesi di provenienza, dalla mancanza di programmazione e di accordi bilaterali, dal ritardo nel comprendere o voler accettare come la presenza di migranti e delle loro famiglie avrebbe avuto inevitabilmente ripercussioni in tutti gli ambiti del tessuto sociale ed economico della società italiana, che si stava trasformando in multiculturale e plurireligiosa. Questa realtà e i processi che ha innescato hanno portato a considerare l’immigrazione soprattutto come un problema, spesso come un problema di sicurezza e il permanere di questo approccio ha rallentato negli anni i processi di inclusione. Il susseguirsi di normative e di leggi improntate a visioni totalmente diverse e spesso contraddittorie hanno portato a una disorganicità c