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Ebook91 pages25 minutes

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Una raccolta poetica sulla concretizzazione delle assenze: l’arte deturpata dalla società contemporanea; il vissuto personale, mostrato attraverso la vita quotidiana; la paura della guerra e del vuoto. Persino l’amore entra in una prospettiva scomoda come un posto in piedi.«Il paradosso è che a furia di vuoti, alla fine, ci si sente completi.»
LanguageItaliano
Publishereditrice GDS
Release dateDec 11, 2022
ISBN9791222057897
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    Vuoti - Coluzzi Christian

    Ho scelto

    Ho scelto degli amici invisibili

    Perché quelli tangibili non avevano storie

    Da raccontare

    Ho scelto il blu tra tutti

    Perché è in cielo, in mare, nei cartelli extraurbani,

    Nel freddo, nell’acqua fresca,

    Nelle lacrime della Vergine Maria

    Ho scelto perché scegliere è il mestiere

    D’essere liberi.

    La libertà è l’unico valore per cui morire.

    Scelsi ogni foglia da calpestare e ogni

    Parola da pronunciare.

    E ogni cosa, se pur poca cosa che scelsi,

    L’amai perdutamente.

    Ma tra tutti i doni che questa patria poteva offrirmi,

    Io scelsi i tuoi occhi

    Perché, soli, potevano bastare.

    Sono muto

    Sono muto perché ho visto

    Strade che non portano a niente,

    Sentieri sterrati in cui ho fatto l’amore

    Con gli occhi

    Col vento

    Da solo.

    Sono muto perché ho varcato muri

    Di solitudine come ospedali

    Chiusi e colmi di vetri infranti

    Provenienti da finestre chiuse

    Ed ora aperte

    Da vini vuoti, sprecati

    E sabbia di mari di angosce

    Polverizzata su scarpe senza

    Paia, senza piedi, senza lacci

    E specchi che guardo muto

    E sento le urla che videro

    Di uno sguardo straziato.

    Sono muto perché non capisco

    Perché sono perso in cassetti chiusi

    Da anni nella mia casa

    D'infanzia, chiusa più dei cassetti.

    Sono muto perché non piango

    E non provo niente perché

    Ho provato tutto.

    Sono muto sul sangue che ho perso,

    Le albe che ho visto, le urla che

    Ho udito, le corde che ho stretto,

    Le lame che ho accarezzato, le abrasioni

    Di una pelle sulle strade scottate dal sole.

    Sono muto perché non mi sono capito,

    Non sono mai cresciuto e sono caduto e

    Caduto e rialzato.

    Sono muto perché ho scavato con gli occhi

    Nel tuo petto fino a muoverti l'anima

    E dirti che ti avrei dato la mia

    E ti ho chiesto di guardare

    Il silenzio e leggerci dentro che sono

    Muto e perché sono muto.

    Sono muto perché è una prova

    D'amore, stare muto.

    Ma sono muto perché non

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