Io e te. Storia di una vita insieme interrotta
()
Info su questo ebook
Nata a Gela, in Sicilia, nel 1966, ho frequentato il liceo classico e preso successivamente il diploma magistrale. Conclusa la scuola superiore, ho abitato cinque anni a Trieste, dove mi sono specializzata per lavorare come assistente socio-sanitaria con gli anziani e i disabili. Successivamente mi sono trasferita a Firenze, dove ho conosciuto mio marito. Lavoro come insegnante di sostegno da ventotto anni. Vedova da pochi mesi, ho una figlia di venti anni che abita nella mia stessa città. La mia attuale compagna è una cagnolina di nove anni, una pinscher che abbiamo adottato dal canile di Roma. Amo la natura e tutto ciò che mi consente di esprimermi in modo più completo, permettendomi un contatto più profondo con le emozioni che vivono dentro di me.
Recensioni su Io e te. Storia di una vita insieme interrotta
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Io e te. Storia di una vita insieme interrotta - Sandra Valenza
Sandra Valenza
Io e te
Storia di una vita insieme interrotta
© 2022 Europa Edizioni s.r.l. | Roma
www.europaedizioni.it - info@europaedizioni.it
ISBN 979-12-201-3024-0
I edizione ottobre 2022
Finito di stampare nel mese di ottobre 2022
presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)
Distributore per le librerie Messaggerie Libri S.p.A.
Io e te
Storia di una vita insieme interrotta
L’essere umano è una locanda,
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.
Una gioia, una depressione, una meschinità,
qualche momento di consapevolezza
arriva di tanto in tanto,
come un visitatore inatteso.
Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti!
Anche se è una folla di dispiaceri
che devasta violenta la casa
spogliandola di tutto il mobilio,
lo stesso, tratta ogni ospite con onore:
potrebbe darsi che ti stia liberando
in vista di nuovi piaceri.
Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia,
vai incontro sulla porta ridendo,
e invitali a entrare.
Sii grato per tutto quel che arriva,
perché ogni cosa è stata mandata
come guida dell’aldilà.
Gialāl ad-Dīn Rūmī
Venticinque anni con te
Il diario dei miei ricordi
1
L’inizio
16 luglio del 1996, questa la data in cui ti ho conosciuto allo Stibert di Firenze, dove avevamo deciso di ritrovarci insieme ad alcuni amici per esercitarci nell’ascolto degli alberi.
Eri stato invitato da mia sorella Patrizia, che alcuni giorni prima ti aveva conosciuto in un Centro New Age. Sei arrivato su una vespa rossa.
Mi sei piaciuto da subito, ma la tua fuga al momento degli arrivederci
, mi aveva fatto pensare che tu fossi già impegnato.
Eri corso a casa perché era il giorno del tuo compleanno.
La tua casa era libera, i tuoi genitori erano partiti per una vacanza a Parigi e così avevi organizzato una cena con i tuoi amici.
Ti ho rivisto poi più volte, casualmente, al Sahara Desert o alle meditazioni della luna.
Tutte le volte che ti incontravo, mi abbracciavi in modo caldo e protettivo.
Io, persa com’ero in storie di colpi di fulmine
strampalate e che finivano per lasciare dentro il sapore del poco o del niente, non capivo ancora cosa provassi per te.
Ero attratta dai seduttivi e tu non eri uno di loro, perciò faticavo a riconoscerti.
Del tuo abbraccio però, mi rimaneva sempre qualcosa di piacevole addosso.
Quell’estate, prima di incontrare te, avevo partecipato ad una full immersion in una campagna del Mugello, sui quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco.
Ogni giorno era stato dedicato ad uno di questi.
Il corso era stato intenso e profondo, tanto da lasciarmi la voglia di raccontare qualcosa.
Nei giorni successivi avevo perciò iniziato a scrivere dei racconti su alcuni Arcani maggiori dei Tarocchi, che già conoscevo e che avevo da tempo imparato a leggere.
Successivamente avevo iniziato a cercare delle musiche adatte per ciascun racconto, così da poter iniziare un lavoro con gli amici più cari per snodare e scoprire cosa c’era dentro ognuno di noi e cosa quella carta ci avrebbe portato, mentre in silenzio e in meditazione li avrebbero ascoltati.
Il gruppo si riunì a casa mia i primi di settembre di quello stesso anno, tutti i lunedì