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Viaggio Nei Templi Dell'umanità: La straordinaria opera sotterranea dedicata alla Spiritualità, all'Armonia e alla Bellezza
Viaggio Nei Templi Dell'umanità: La straordinaria opera sotterranea dedicata alla Spiritualità, all'Armonia e alla Bellezza
Viaggio Nei Templi Dell'umanità: La straordinaria opera sotterranea dedicata alla Spiritualità, all'Armonia e alla Bellezza
E-book143 pagine1 ora

Viaggio Nei Templi Dell'umanità: La straordinaria opera sotterranea dedicata alla Spiritualità, all'Armonia e alla Bellezza

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Info su questo ebook

I Templi dell'Umanità rappresentano una sorta di moderna cattedrale della spiritualità laica, basata cioè su principi etici non legati a una concezione religiosa bensì a un percorso di ricerca intima. Immaginate un lavoro lungo e paziente, sottoterra, durato anni e anni da parte di donne e uomini silenziosi e appassionati... e alla fine di questo lavoro, lunghi corridoi che si aprono su ampie sale, e tutto riccamente decorato con mosaici, vetrate, pitture, statue... Benvenuti nei Templi dell'Umanità, dove i sogni e gli ideali diventano veri. Un percorso in cui arte, misticismo, tecnologia si fondono in un’esperienza che tocca la nostra parte più profonda: la divinità che alberga in ogni essere umano.

LinguaItaliano
Data di uscita6 nov 2022
ISBN9788870121650
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    Anteprima del libro

    Viaggio Nei Templi Dell'umanità - Unicorno Arachide Diorite (Fernanda Calati)

    copertina_publishdrive.jpg

    VIAGGIO NEI TEMPLI DELL’UMANITÀ

    di Unicorno Arachide Diorite (Fernanda Calati)

    e Stambecco Pesco (Silvio Palombo)

    ISBN: 978-88-7012-165-0

    I edizione DHORA srl, Impresa Sociale

    Vidracco (TO), Italia

    COPYRIGHT 2022©Stichting Damanhur Foundation

    Unicorno Arachide Diorite (Fernanda Calati), attrice, regista, sceneggiatrice, formatrice teatrale, ha pubblicato La bambina che aveva perso la voce (Curci).

    Stambecco Pesco (Silvio Palombo) ha pubblicato La mia Damanhur (Altri paraggi), ha sceneggiato i fumetti Il baule delle memorie e Scacco al tempo! (Val Ra) e ha partecipato al volume collettivo Credere è reato? (EMP). È autore di Una visita a Damanhur, Un Tempio nel Verde, In cosa credono i damanhuriani, Alienità e mondi diversi, Falco Tarassaco. Il sogno, il messaggio.

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’editore, a eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni.

    Stampato in Italia nel mese di Agosto 2022

    VIAGGIO NEI TEMPLI

    DELL’UMANITÀ

    LA STRAORDINARIA OPERA SOTTERRANEA

    DEDICATA ALLA SPIRITUALITÀ, ALL’ARMONIA

    PREMESSA

    Immaginate un susseguirsi di sale luminose, piene di sculture, mosaici, vetrate, collegate le une alle altre da corridoi e scale che si intrecciano e si divaricano, interrotti di quando in quando da portali celati nella parete, tanto da potersi sentire novelli Indiana Jones mentre li si attraversa; e tutto questo sotto terra, ma non all’interno di grotte bensì scavato a mano nel ventre di una montagna... stiamo parlando dei Templi dell’Umanità, realizzati dai cittadini della Federazione di Comunità di Damanhur.

    I Templi sono scavati in una collina premontana della Valchiusella, nel Canavese, nei pressi di Ivrea, a circa metà strada fra Torino e Aosta. Rappresentano una sorta di moderna cattedrale della spiritualità laica, basata cioè su principi etici non legati a una concezione religiosa bensì a un percorso di ricerca intima.

    L’opera misura circa 8500 metri cubi, su cinque diversi livelli. Lo spazio è stato ricavato dai suoi artefici attraverso lo scavo: non c’era alcuna cavità naturale e i Templi sono stati completamente scavati a mano, con attrezzature estremamente semplici come picconi, martelli elettrici, martelli pneumatici, e lunghe catene umane per trasportare la terra dentro secchi da cantiere. Successivamente sono stati edificati al loro interno con pareti, solette, àncore nella montagna, pavimenti, scale, e al loro interno sono stati realizzati efficienti impianti di aerazione, drenaggio e smaltimento delle acque che trasudano dalle pareti, sistemi di sicurezza e perfino un ascensore.

    Le sale e i corridoi che le collegano contengono pitture, sculture, mosaici, vetrate artistiche. A molti ambienti si accede attraverso porte a scomparsa, celate nelle pareti.

    Benvenuti all’interno di un percorso in cui arte, misticismo, tecnologia si fondono in un’esperienza che tocca la nostra parte più profonda: la divinità che alberga in ogni essere umano.

    PRIMA PARTE

    UNA STRAORDINARIA

    OPERA SOTTERRANEA

    Una grande avventura

    ITempli dell’Umanità sono il frutto di un grande sogno collettivo e di un altrettanto grande impegno a livello di tempo personale, risorse e volontà da parte dei loro autori.

    Si trovano nel Nord dell’Italia, all’inizio di una vallata detta Valchiusella. Sono scavati all’altezza di circa 600 metri sul livello del mare, in un sistema altocollinare che arriva ad altezze di circa 700 metri. La superficie dell’area è ricoperta da un manto boschivo di castagni, querce e betulle.

    I Templi sono stati realizzati dai cittadini di Damanhur, Federazione di Comunità, una realtà di ricerca spirituale, sociale, artistica fondata da Oberto Airaudi (Falco Tarassaco, secondo l’uso damanhuriano di assumere nomi di animali e di vegetali) a metà degli anni Settanta.

    Damanhur si è sviluppata in quest’area in funzione della presenza delle Linee Sincroniche, grandi scorrimenti di energia che trasmettono lungo tutto il pianeta idee, informazioni, energia.

    Falco suggerì questa area proprio per la grande medianità naturale che la caratterizza, e i Templi rappresentano anche uno strumento per entrare in contatto con questi flussi.

    Nonostante rappresenti un elemento assolutamente originale, sia per i valori che l’hanno ispirata sia per le modalità realizzative, l’opera ipogea dei damanhuriani è inserita in un contesto geografico e storico caratterizzato da un intenso e antico scambio tra l’essere umano, la pietra e il sottosuolo. L’Alto Canavese, e la Valchiusella in modo particolare, presentano una grande ricchezza di varietà minerarie: in un raggio di 15 chilometri dai Templi, si trovano cave di argilla rossa (e il paese di Castellamonte è l’epicentro di una grande tradizione legata alla lavorazione dell’argilla, con fabbriche, laboratori e mostre internazionali), un sistema di miniere di ferro – oggi abbandonate, risalenti in alcuni casi all’epoca romana – e diorite, una cava a cielo aperto di olivina e peridotite a poco più di un chilometro in linea d’aria dai Templi stessi. Inoltre, nella valle sono presenti notevoli siti di arte rupestre risalente al Neolitico, nell’area del Sentiero delle Anime, composti da rocce incise con coppelle e motivi antropomorfi.

    Damanhur, Federazione di Comunità, è un’esperienza di ricerca dei valori spirituali profondi dell’esistenza, attraverso l’azione e l’esplorazione di ogni ambito di vita: i damanhuriani hanno dato forma nel tempo, oltre alle comunità nelle quali vivono, a iniziative nel campo del lavoro, della politica, della cultura, del volontariato, dell’arte e in tanti altri.

    Secondo la visione dei damanhuriani, la vita è continua trasformazione e rinnovamento, attraverso il confronto con gli altri, per far emergere la propria parte profonda, che ci collega all’essenza divina dell’universo. Secondo questa visione, infatti, l’essere umano è il portatore di una scintilla divina da risvegliare attraverso una vita quotidiana basata sull’azione, sul pensiero positivo e sulla realizzazione pratica dei propri ideali. Siamo parte di un’unica energia divina, che riempie il nostro universo toccando ogni sua forma, e nostro compito è entrare in contatto consapevole con essa, dentro di noi e fuori di noi. Ogni espressione spirituale – religiosa, filosofica, etica – è una faccia del cristallo della Verità, attraverso la quale è possibile raggiungere la visione dell’intero cristallo, quando si segue con coerenza e cuore puro il percorso scelto.

    I Templi dell’Umanità sono una delle manifestazioni più significative di tale filosofia, rappresentando insieme un viaggio dentro di sé, un libro che raccoglie le aspirazioni più alte dei suoi autori, la celebrazione della Bellezza e dell’Armonia finalizzate al rapporto con il Divino.

    Bellezza e Armonia sono temi fondamentali nella realizzazione dell’opera sotterranea, perché affermano che la spiritualità, comunque la si intenda, in chiave laica, filosofica o religiosa, si esprime attraverso la pienezza delle proprie esperienze, la gioia, la bellezza, l’intensità, l’emozione; non, cioè, attraverso privazione e rinuncia, come talvolta paiono affermare alcune tradizioni.

    Anche il territorio superficiale dell’area dentro la quale sorgono i Templi ha per i damanhuriani un significato particolare: si tratta del Tempio Bosco Sacro, un’area boschiva che è stata dapprima recuperata dal punto di vista naturalistico – eliminazione del secco e delle piante malate, reimpianto delle specie numericamente indebolite, introduzione di antagonisti ai parassiti degli alberi – e poi trasformata in un’area di meditazione, dedicata idealmente all’incontro tra i Mondi madre del nostro pianeta, vale a dire alle sorgenti delle diverse forme di vita spirituale. Il Tempio Bosco Sacro ospita numerosi sentieri in pietra chiamati Labirinti, la percorrenza dei quali è una forma di meditazione in movimento praticata dai cittadini di Damanhur e aperta a visitatori e ospiti.

    Sogno di una notte di mezza estate

    Lo scavo dei Templi è iniziato nell’agosto del 1978, a opera dei primi damanhuriani: a tarda sera erano in tanti, intorno al fuoco, a confrontarsi sul futuro della nascente Damanhur, finché Falco cominciò a parlare di un nuovo sogno... La prima comunità stava sorgendo proprio in quel periodo e la piccola cascina – la Porta del Sole – in cui si trovavano era stata acquistata perché ci fosse già una casa abitabile vicino al sito in cui si stava costruendo il primo insediamento comunitario.

    Orso Lichene – uno fra i damanhuriani più attivi nella realizzazione dei

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