Il Manuale del Risparmio Energetico. Consigli pratici e soluzioni tecniche su come risparmiare denaro in casa

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Il manuale del risparmio energetico - Consigli pratici e soluzioni tecniche su come risparmiare denaro nella tua casa

Lucia Strona

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Il manuale del risparmio energetico è stato scritto a quattro mani dagli autori, acquisendo dalla rispettiva preparazione culturale ed esperienza professionale, ma anche consultando in alcuni casi testi specifici.

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Le illustrazioni in questa pubblicazione sono intese come tali e non implicano qualcosa di particolare.

SOMMARIO

PREFAZIONE

1. PREMESSE A UN COMPORTAMENTO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE

2. RISPARMIO ENERGETICO E NORMATIVA ITALIANA

3. GLI INTERVENTI SULLA NOSTRA CASA PER ECONOMIZZARE ENERGIA

4. IL RISCALDAMENTO

5. L’ILLUMINAZIONE

6. L’ACQUA

7. IL RICICLO DEI RIFIUTI

8. IL RISPARMIO ENERGETICO CON GLI ELETTRODOMESTICI

9. ALTRI ELETTRODOMESTICI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE

10. IL CORRETTO ARREDAMENTO PER OTTENERE LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E PRESERVARE L’AMBIENTE

11. IL RISPARMIO ENERGETICO NELLE NUOVE COSTRUZIONI

12. IL COMPORTAMENTO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE SU VASTA SCALA

13. VERSO LE  FONTI ENERGETICHE  RINNOVABILI  PER  MIGLIORARE  LA SALUTE  DELL’AMBIENTE

CONCLUSIONI

NOTE SULL’AUTORE

PREFAZIONE

Il Manuale del Risparmio Energetico è un prontuario adatto per chiunque voglia, con civiltà e serietà, mettere in pratica un comportamento ecologico e sostenibile non solo a casa, ma anche nel posto di lavoro e ovunque ci si trovi.

Il testo riunisce consigli, spiegazioni, normative e dettagli tecnici, con immagini, illustrazioni e tabelle facilmente accessibili dal vasto pubblico - dalla casalinga al tecnico professionista - indispensabili per attuare un intelligente risparmio energetico nella propria casa e non solo; fornisce linee guida per vivere una vita sana e rispettosa dell’eco sistema che ci circonda, con un occhio al portafoglio, che in questo periodo di recessione economica globale non guasta!

Grazie a questo Manuale, tutti quanti potranno accedere a regole semplici per tutelare la propria salute e vivere in maniera confortevole all’interno della propria casa, risparmiando energia!

1. PREMESSE A UN COMPORTAMENTO ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE

La parola sostenibile è recentemente molto usata, a volte anche abusata; deriva dal termine Sviluppo Sostenibile, per la prima volta coniato al Summit sul futuro della Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel lontano 1992 e conclusosi con il famoso documento Agenda 21; quest’ultimo è una sorta di piano d’azione sottoscritto da numerosi paesi, organizzazioni e associazioni non governative.

Il documento contiene gli intenti per conciliare sviluppo economico e sfruttamento delle ricchezze naturali in maniera sostenibile, consentendo al pianeta di sostenere appunto, il carico di sfruttamento delle sue risorse, dando a quest’ultime il tempo di rigenerarsi e permettendo a tutti gli esseri viventi, compresi noi e i nostri posteri, di poterne godere i benefici.

Buco nell'ozono al 2013

Altri congressi e iniziative sono seguiti negli anni, tra cui il Protocollo di Kyoto e il Vertice di Johannesburg, durante il quale si sono tirate le somme a 10 anni di distanza dai buoni propositi di Rio. Il risultato emerso è che non tutti i paesi sono riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati, mentre alcune decisioni prese sembrano tornare indietro piuttosto che avanti, rispetto ai programmi dell’Agenda 21.

Ci siamo mai chiesti il perché dei sempre più anomali cambiamenti climatici? Piogge torrenziali, alluvioni e cicloni sono divenuti sempre più frequenti e violenti anche nel nostro Paese. L’effetto serra è la causa principale di questi fenomeni, da lui dipende il progressivo aumento della temperatura della superficie terrestre, lo scioglimento dei ghiacciai, l’aumento dei livelli del mare e il rischio di estinzione per le numerose biodiversità.

Tuttavia, dobbiamo fare attenzione alle responsabilità di questi cambiamenti climatici: tutto ciò è da imputare in gran parte alle attività umane e al loro impatto sul pianeta.

Si registra, infatti, un crescente aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, immessa ogni anno nell’enorme quantità di 20 miliardi di tonnellate insieme con altri gas nocivi, quali l’anidride solforosa e ossido di azoto, attraverso i processi di combustione necessari alla produzione di energia elettrica, al funzionamento delle industrie, dei trasporti aerei, marittimi e su gomma, per non parlare di altri gas nocivi, come ad esempio i CFC (Clorofluorocarburi), causa dell’ormai noto buco nell’ozono. Sono tonnellate di gas tossici e polveri prodotte, le cui concentrazioni sono aumentate per l'indiscriminata distruzione delle foreste equatoriali.

Il rispetto dell’ambiente va quindi inteso nel modo più vasto: tutti gli elementi convivono in esso tramite continue relazioni d'interscambio e di equilibrio.

Purtroppo, l’attuale modello consumistico delle nostre società sembra impedire il diffondersi di una mentalità ambientalista e di una cultura ecologica che ponga attenzione alle fasi degenerative che lo sviluppo economico-industriale poco attento, spesso comporta.

L'effetto serra è un fenomeno naturale che si verifica quando l'atmosfera trattiene parte dell'energia solare sotto forma  di calore.

Con altri 170 paesi che hanno sottoscritto il Protocollo di Kyoto, l’Italia per esempio, si è assunta la responsabilità di ridurre tra il 2008 e il 2012, l’emissione dei gas serra dell’8% rispetto al 1990, per risparmiare fino a 100 milioni di tonnellate di gas nocivi nell'atmosfera.

I gas come gli ossidi di azoto e l’anidride solforosa, prodotti dalla combustione di fossili (centrali termo-elettriche, impianti di riscaldamento, ecc.) e dalle attività industriali, una volta immessi nell’atmosfera si combinano con l’umidità dell’aria, dando vita alle piogge acide. Questi gas ricadendo sulla Terra sotto tale forma, danneggiano le acque, distruggono la vegetazione e corrodono gli edifici, con gravi conseguenze per tutti gli esseri viventi.

I buoni propositi contenuti nell’Agenda 21 invece, richiedono ai fatti, un cambiamento dello stile di vita per ogni singolo cittadino, poiché il comportamento ecologicamente sostenibile riguarda ciascuno di noi. Precise indicazioni contenute nell’Agenda 21, raccomandano inoltre, la promozione della partecipazione locale (Agenda 21 Locale) sulle scelte di carattere economico, sociale e ambientale che riguardano il proprio territorio.

Danni provocati dalle piogge acide.

Per modificare questi stili di vita è fondamentale un’azione incisiva degli Enti Locali, per la prima volta invitati a partecipare al Vertice di Johannesburg, in quanto elemento chiave per l’attuazione degli obiettivi sopra menzionati.

Saranno gli Enti Locali stessi a dover adottare misure di risparmio energetico e iniziative mirate a un comportamento sostenibile rivolto ai cittadini e al sistema produttivo, per ottenere un atteggiamento di maggiore attenzione nei confronti del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.

Purtroppo, l’errore di molti è quello di pensare e agire come se il mondo fosse limitato al proprio spazio e a quello che vedono, senza pensare che al di fuori esiste un macro-sistema complesso, che può rischiare la distruzione per le azioni disinteressate dei singoli.

Dal canto nostro, dobbiamo adoperarci affinché le nostre abitudini di vita contribuiscano in maniera intelligente a mantenere il precario equilibrio dell’ecosistema. Possiamo cominciare dalla nostra casa fino al luogo di lavoro e così via, usando razionalmente l’energia e riducendo il consumo di prodotti nocivi per l’ambiente.

Non si vuole in questa sede spingere il lettore all’estremismo oltranzista, tanto meno a intraprendere sacrifici e rinunciare al superfluo. L’intenzione è piuttosto quella di fornire una serie di notizie su cui riflettere e consigli utili per utilizzare in modo intelligente l’energia, mantenendo gli stessi benefici, risparmiando denaro e rispettando nello stesso tempo, le esigenze dell’ambiente.

Senza alcuna rinuncia, possiamo modificare il nostro comportamento mirato a ottenere il benessere psico-fisico, che sarà tanto maggiore quante più saranno le nostre influenze positive sull’ambiente, che necessariamente si riflettono su di noi. Dobbiamo confidare nel progresso tecnologico, grazie al quale lo sviluppo potrà essere e definirsi finalmente "sostenibile".

La ricerca sta facendo notevoli conquiste per la messa a punto di tecnologie innovative di produzione e di sfruttamento non distruttivo delle risorse naturali.

Abbiamo ormai capito che lo sviluppo ad ogni costo, come quello avvenuto nel periodo post-bellico, dagli anni 60 in poi, veloce, promettente e indiscriminato, è oggi impossibile: lo sviluppo sostenibile saprà invece fornire le giuste coordinate e dovrà essere messo in pratica da ogni nazione, ente, impresa o associazione che sia, per collaborare tutti alla protezione del pianeta.

L’uso razionale delle energie va nell’interesse degli utenti, dell’ambiente e del nostro Paese, riducendo i consumi di combustibile e rendendo l’Italia meno dipendente dall’estero dal punto di vista energetico.

2. RISPARMIO ENERGETICO E NORMATIVA ITALIANA

Per fornire un appoggio legislativo cui fare riferimento nel nostro Paese, riportiamo le Leggi fondamentali che prendono iniziative circa la riduzione dei consumi energetici:

Legge n. 373/ 1976

La prima normativa appare nel lontano 1976, per creare delle linee guida sul risparmio energetico a seguito della crisi mondiale del petrolio avvenuta nel 1973, che riportò l’attenzione sui consumi energetici mondiali e la dipendenza da fonti energetiche fossili.

Questa legge tentava per la prima volta di limitare i consumi energetici in edilizia, imponendo limiti di dispersione energetica degli involucri. Tuttavia, la sua applicazione in edilizia fu quasi assente a causa dei pochi controlli e della poca sensibilità sociale, sia dei committenti, sia dei costruttori edili. Fortunatamente è stata abrogata e sostituita in modo definitivo.

Legge n.10/1991

La Legge n.10 del 09/01/91, è la prima vera normativa emanata sul risparmio energetico che detta Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, risparmio energetico e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Fornisce linee guida sui consumi e risparmi energetici, ed è in parte ancora in vigore.

La sua finalità, di cui all’Art.1, è quella di ... migliorare i processi di trasformazione dell’energia, di ridurne i consumi e migliorare le condizioni di compatibilità ambientale dell’utilizzo dell’energia a parità di servizio reso e di qualità della vita, le norme del presente titolo favoriscono e incentivano, in accordo con la politica energetica della Comunità Economica Europea, l’uso razionale dell’energia, il contenimento dei consumi nella produzione e nell’utilizzo di manufatti, l’utilizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e la riduzione dei consumi specifici di energia nei processi produttivi …

L’Art.3 in maniera particolareggiata riporta "... sono considerate fonti rinnovabili di energia o assimilate:

- il sole

- il vento

- l’energia idraulica

- le risorse geotermiche

- le maree e il moto ondoso

- la trasformazione dei rifiuti organici e inorganici o di prodotti vegetali.

Sono considerate altresì fonti di energia assimilate alle fonti rinnovabili di energia:

- la cogenerazione, intesa come produzione combinata di energia elettrica o meccanica e di calore;

- il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici, da impianti elettrici e da processi industriali;

- altre forme di energia recuperabile in processi, in impianti e in prodotti ivi compresi i risparmi di energia conseguibili nella climatizzazione e nell’illuminazione degli edifici con interventi sull’involucro edilizio e sugli impianti".

Questa importantissima legge, nell’Art.8 stabilisce dei contributi in conto capitale per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili ... al fine di incentivare la realizzazione d'iniziative volte a ridurre il consumo specifico di energia, il miglioramento dell’efficienza energetica, l’utilizzo delle fonti di energia, nella climatizzazione e nella illuminazione degli ambienti, anche adibiti a uso industriale, artigianale, commerciale, turistico, sportivo e agricolo, nell’illuminazione stradale, nonché nella produzione di energia elettrica e di acqua calda sanitaria nelle abitazioni adibite a uso civile e a uso industriale, artigianale, commerciale, turistico, sportivo ed agricolo .

Questi interventi sono riferiti alla coibentazione degli edifici e l’installazione degli impianti per il riscaldamento, condizionamento, illuminazione e produzione di energia elettrica che utilizzano fonti energetiche rinnovabili. 

Tale disposizione è stata resa operativa negli ultimi anni dalle Regioni, che hanno messo a disposizione insieme allo Stato, i fondi per il finanziamento d'iniziative volte al risparmio energetico, con l’emanazione di svariati bandi in favore di soggetti pubblici e privati.

Va precisato che chiamare queste fonti rinnovabili è un termine improprio: il sole, il vento, le maree sono in realtà energia allo stato puro, che sempre ci sono state e sempre ci saranno. Queste sono fonti inesauribili. E' il nostro