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La sanzione del 30% nelle Accise: Il testo dell'art. 13 del D.lgs. n. 471/1997 e del D.lgs. n. 472/1997 (ravvedimento operoso)
La sanzione del 30% nelle Accise: Il testo dell'art. 13 del D.lgs. n. 471/1997 e del D.lgs. n. 472/1997 (ravvedimento operoso)
La sanzione del 30% nelle Accise: Il testo dell'art. 13 del D.lgs. n. 471/1997 e del D.lgs. n. 472/1997 (ravvedimento operoso)
Ebook66 pages52 minutes

La sanzione del 30% nelle Accise: Il testo dell'art. 13 del D.lgs. n. 471/1997 e del D.lgs. n. 472/1997 (ravvedimento operoso)

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Nel campo accise il tema della corretta individuazione delle "sanzioni amministrative" applicabili nel caso di un omesso o ritardato versamento dell'imposta – i.e. cumulabilità della Sanzione (art. 13 D.Lgs n. 471/1997) ed Interessi e Indennità di Mora (art. 3 Testo Unico delle Accise) – e delle situazioni che possono dar luogo ad un risparmio, con il pagamento di una Sanzione ridotta (art. 13 D.Lgs. n. 472/1997), in un quadro giuridico vigente molto articolato, è certamente tra i più "delicati". Questa vuole essere una Guida rapida al servizio degli operatori che tiene conto dell'orientamento giurisprudenziale e che riproduce, in particolare, il testo dell'art. 13 del D.Lgs. n. 471 e del D.Lgs. n. 472 del 18 dicembre 1997 nella versione corrente in una modalità ragionata e coordinata con la prassi di settore. Un vademecum per chi si avvicina a questa materia e ne vuole cogliere, in primo luogo, i suoi connotati essenziali.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 30, 2022
ISBN9791221427394
La sanzione del 30% nelle Accise: Il testo dell'art. 13 del D.lgs. n. 471/1997 e del D.lgs. n. 472/1997 (ravvedimento operoso)

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    La sanzione del 30% nelle Accise - Andrea Camerinelli

    Decreto legislativo 18 dicembre 1997 n. 471

    RIFORMA DELLE SANZIONI TRIBUTARIE NON PENALI IN MATERIA DI IMPOSTE DIRETTE, DI IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO E DI RISCOSSIONE DEI TRIBUTI, A NORMA DELL'ARTICOLO 3, COMMA 133, LETTERA Q), DELLA LEGGE 23 DICEMBRE 1996, N. 662

    (Pubblicato sul S.O. n. 4/L alla Gazzetta Ufficiale dell'8 gennaio 1998 n. 5)

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;

    Visto l'articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante delega al Governo per l'emanazione di uno o più decreti legislativi per l'adeguamento delle disposizioni sanzionatorie, attualmente contenute nelle singole leggi di imposta, ai principi e criteri direttivi stabiliti con il decreto legislativo recante principi generali della revisione organica e del completamento della disciplina delle sanzioni tributarie non penali;

    Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 13 giugno 1997;

    Acquisito il parere della commissione parlamentare istituita a norma dell'articolo 3, comma 13, della citata legge n. 662 del 1996;

    Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 5 dicembre 1997;

    Sulla proposta del Ministro delle finanze, di concerto con i Ministri di grazia e giustizia e del tesoro e del bilancio e della programmazione economica;

    EMANA

    il seguente decreto legislativo:

    TITOLO II

    SANZIONI IN MATERIA DI RISCOSSIONE

    Art. 13 ¹ ²

    (Ritardati od omessi versamenti diretti e altre violazioni in materia di compensazione).

    1. Chi non esegue, in tutto o in parte, alle prescritte scadenze [Tx. MF prot. n. 612/VI del 11 maggio 1993: "Si chiarisce pertanto che, qualora il termine ultimo per pagamento accisa oppure imposta consumo coincida con giornata festiva o comunque di chiusura della Tesoreria (e quindi con la giornata di Sabato), l'obbligazione può essere considerata assolta tempestivamente anche il primo giorno lavorativo successivo (art. 275 I.G.S.T.)"]  i versamenti in acconto, i versamenti periodici, il versamento di conguaglio o a saldo dell’imposta risultante dalla dichiarazione, detratto in questi casi l’ammontare dei versamenti periodici e in acconto, ancorché non effettuati, è soggetto a sanzione amministrativa pari al trenta per cento di ogni importo non versato, anche quando, in seguito alla correzione di errori materiali o di calcolo rilevati in sede di controllo della dichiarazione annuale, risulti una maggiore imposta o una minore eccedenza detraibile. Per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a novanta giorni, la sanzione di cui al primo periodo è ridotta alla metà. Salva l’applicazione dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a quindici giorni, la sanzione di cui al secondo periodo è ulteriormente ridotta a un importo pari a un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo.

    2. La sanzione di cui al comma 1 si applica nei casi di liquidazione della maggior imposta ai sensi degli articoli 36 -bis e 36 -ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e ai sensi dell’articolo 54 -bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

    3. Fuori dei casi di tributi iscritti a ruolo, la sanzione prevista al comma 1 si applica altresì in ogni ipotesi di mancato pagamento di un tributo o di una sua frazione nel termine previsto.

    4. Nel caso di utilizzo di un’eccedenza o di un credito d’imposta esistenti in misura superiore a quella spettante o in violazione delle modalità di utilizzo previste dalle leggi vigenti si applica, salva l’applicazione di disposizioni speciali, la sanzione pari al trenta per cento del credito utilizzato.

    5. Nel caso di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti per il pagamento delle somme dovute è applicata la sanzione dal cento al duecento per cento della misura dei crediti stessi. Per le sanzioni previste nel presente comma, in nessun caso si applica la definizione agevolata prevista dagli articoli 16, comma 3, e 17, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472. Si intende inesistente il credito in relazione al quale manca, in tutto o in parte, il presupposto costitutivo e la cui inesistenza non sia riscontrabile mediante controlli di cui agli articoli 36 -bis e 36 -ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e all’articolo 54 -bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.

    6. Fuori dall’ipotesi di cui all’articolo 11, comma 7 - bis ,

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