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Bacci Pagano. Una storia da carruggi
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Bacci Pagano. Una storia da carruggi
E-book348 pagine

Bacci Pagano. Una storia da carruggi

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Info su questo ebook

Bacci Pagano è un vecchio investigatore privato che ha perso per strada tutti i sogni e le speranze della sua gioventù. Dopo aver creduto nella rivoluzione si è fatto cinque anni di galera come terrorista rosso, per uno scherzo del destino e senza mai esserlo stato. La moglie lo ha lasciato e da dieci anni non vede più sua figlia. Anche la giovane fidanzata lo ha mollato. Gli resta ancora qualche amico, come il commissario Pertusiello, dirigente della Squadra Omicidi della Mobile di Genova. I carruggi sono il suo territorio, nei carruggi vive e lavora muovendosi su una vecchia Vespa color amaranto. E il centro storico di Genova, sospeso tra degrado e speculazione travestita da modernità, rappresenta lo scenario su cui si muovono i personaggi del romanzo.
Mentre sta indagando su un oscuro faccendiere per conto di un’antica famiglia genovese assediata dalla mafia, Bacci Pagano conosce la giovane fidanzata del suo cliente, donna impetuosa e nevrotica che lo cerca e lo respinge, e scopre che costei è al centro di una situazione ambigua e complicata fatta di finte ingenuità e di cinici calcoli che portano fino al delitto. Nel frattempo un suo vecchio compagno del sessantotto lo assolda per ritrovare una carabina rubata dalla sede di una radio. Con quella carabina qualcuno vuole attentare alla vita del Presidente del Consiglio, in visita a Genova
LinguaItaliano
Data di uscita28 nov 2012
ISBN9788875638177
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    Anteprima del libro

    Bacci Pagano. Una storia da carruggi - Bruno Morchio

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    Il nostro indirizzo internet è:

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    info@frillieditori.com

    editing

    Michela Volpe

    Renzo Tebano

    Raoul Gazza

    progetto grafico

    Claudia Cornaglia

    Layout copertina

    Sara Chiara

    impaginazione

    Marina Ravazza

    copyright © 2012 Fratelli Frilli Editori

    Via Priaruggia 31/1, Genova – Tel. 010.3074224; 010.3772846

    isbn 978-88-7563-817-7

    Bruno Morchio

    Bacci Pagano

    Una storia da carruggi

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    Fratelli Frilli Editori

    Ringraziamenti

    A tutti gli amici (loro sanno chi sono) che mi hanno incoraggiato e consigliato. A Romolo Rossi, che poteva dissuadermi e non lo ha fatto. Un ringraziamento particolare ad Aldo Tarascio, a Checco Caccia, a Gianni Guasto, fidato e ironico correttore di bozze, al personale ausiliario del liceo D’Oria e a Luca Vallebona, titolare dell’armeria Black Hills.

    A Paolo, mio padre,

    e all’amarezza e alla rabbia dei suoi ultimi giorni.

    Avvertenza ai lettori

    Che piaccia o no, questo è un romanzo e non un libello fantapolitico.

    I personaggi pubblici che vi compaiono sono stati appositamente falsati secondo le esigenze del plot narrativo ed esistono solo nell’immaginario mediatico di certa cultura di massa (i comunisti, la sinistra, quelli che remano contro). I loro rapporti non sono né umani né reali.

    La responsabilità di ogni falso storico e di ogni esagerazione deformante va interamente addebitata all’immaginario di tale senso comune.

    Quanto al resto, personaggi e situazioni sono inventati di sana pianta.

    L’Autore

    e-mail: baccipagano@infinito.it

    Capitolo 1

    Notte di luna

    L’uomo delle Affissioni Comunali sputa per terra e si forbisce con l’avambraccio libero, il sinistro. Col braccio destro regge il secchio della colla e stringe sotto l’ascella un lungo rotolo di carta. Mugugna qualcosa, forse impreca contro quella smisurata gigantografia che si appresta ad incollare al cartellone con maestria da attacchino professionista. Posa il secchio e torna verso il furgoncino posteggiato in doppia fila. L’aria è pungente e nuvole di vapore esalano dal suo respiro. Afferra la pennellessa a rullo dal manico telescopico. Stenta a farla uscire dal deretano aperto del furgoncino e impreca di nuovo. Intanto, una falce di luna dondola nella gelida notte di dicembre sopra le luminarie natalizie e sopra gli alberi mutilati e spogli di corso Carbonara, nel silenzio.

    Con una manovra che rivela tutto il suo mestiere intinge la pennellessa nella colla e la fa scivolare sotto un manifesto della gigantografia, quello in alto a sinistra. Un colpo preciso ed è disteso sul cartellone come un tappeto.

    CINQUE PALLOT

    Io assomiglio a un pappagallo sul trespolo mentre lo osservo appollaiato sulla mia Vespa. La Vespa, una vecchia 200 PX color amaranto, sta in equilibrio sul cavalletto, davanti a un grazioso palazzotto del primo novecento dal quale prima o poi uscirà la graziosa fidanzata del mio cliente.

    Un altro colpo da maestro e un’altra porzione va a segno. Il secondo sesto da sinistra.

    TOLE PER RIPUL

    Ora l’attacchino sputa di nuovo e molla la pennellessa nel secchio. Si passa una mano sul collo e osserva compiaciuto il lavoro fatto. Sembra pronto a ripartire, invece infila una mano nella tasca del piumone nero e ne cava fuori una sigaretta. La accende, tira due profonde boccate e la lascia penzolare a un angolo della bocca. Il rullo si impenna di nuovo e come per magìa la fila superiore di manifesti è distesa sul cartellone.

    IRE L’ITALIA

    Lui torna a guardare in alto e ora sembra sorpreso. Non è la perfetta geometria della gigantografia a farlo trasalire, ma quello che ci s