Il Segreto di Blossom Rise
Di A L Butcher
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Info su questo ebook
Quando una giovane infermiera accetta un lavoro in un vecchio ospedale militare, scoprirà un segreto di famiglia e troverà i suoi spettrali occupanti un po’ troppo familiari.
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Anteprima del libro
Il Segreto di Blossom Rise - A L Butcher
Agosto 2015
La pioggia iniziò a cadere per il tredicesimo giorno di fila su di una pavimentazione che avrebbe dovuto essere riparata diversi decenni prima ed il cielo si tinse di un grigio ferroso. Una nube di vapore si sollevò attorno a due donne al riparo sotto un grosso ombrello rosso. Quando smetterà? Non ne posso più,
chiese Georgina, borbottando mentre osservava lì accanto gli edifici piuttosto fatiscenti e più dietro ciò che restava di un vecchio bunker ricoperto da rampicanti, reclamato come casa da diversi uccelli e, si diceva, uno o due fantasmi. Era – lo sapevano tutti – instabile. Per niente sicuro. Il cartello Vietato l’ingresso
era rotto e marcito ed il cupo ingresso forniva occasionalmente un riparo ai fumatori, ma la maggior parte della gente lo evitava. Georgina pensò che il posto, sebbene avesse un’aria inquietante a causa di quei viticci incolti dalle grosse foglie rosso sangue, fosse suggestivo. C’era qualcosa che la spingeva a volerne sapere di più. In effetti voleva saperne di più sull’intero ospedale. Crater Hospital non le era sembrato un posto molto rassicurante all’inizio, ma era pur sempre esperienza sul campo e per di più la sua amica lavorava già lì. Il trambusto di un ospedale di città aveva reso il suo lavoro da infermiera troppo stressante, quasi prosciugante. Era sempre stata un animo tranquillo ed era stato allora che Arabella le aveva parlato di quel posto.
Lo adoreresti, Georgie – tranquillo, accomodante ed apparentemente infestato. So che ami questo tipo di sciocchezze. Qui ci sono un paio di posti liberi, i turni sono tosti ma non farti scoraggiare, so quanto non ti piaccia stare al Central.
Le e-mail fra le due erano all’epoca frequenti e Georgina aveva deciso di abbandonare la solitudine che l’aveva assalita sin da quando la sua amica di sempre si era trasferita altrove assieme a suo marito. Si era sempre sentita una persona senza radici, come se le mancasse qualcosa, anche se non era mai riuscita a capirne il perché. Al contrario della vita cittadina posti come quello, dimenticati ed abbandonati, sembravano quasi chiamarla.
Una rapida ricerca Google le aveva svelato che Crater Ospital fosse un posto tranquillo ed amichevole, parzialmente ristrutturato ma dal fascicolo secretato. Un vecchio ospedale militare, scommetto.
Le era sembrato piuttosto decente dal sito internet ed era anche dotato di un nuovo percorso formativo in psichiatria. Georgina aveva scavato più a fondo, visitando siti che trattavano il paranormale. Come era solito con informazioni di quella natura era riuscita a trovare poco o nulla di concreto – per lo più occasionali avvistamenti insoliti. Ma nessuno sembrava saperne